20 August, 2024
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La città di Iglesias oggi, sabato 10 febbraio, viene insignita del IX Premio Internazionale “Chiara Lubich” per la ricerca della fraternità espressa attraverso l’azione sinergica svolta da cittadini organizzati ed Amministrazione comunale per la riconversione al civile della fabbrica di bombe d’aereo che si trova sul suo territorio.

A sostenere la candidatura di Iglesias è stata la città di Assisi, vincitrice dell’edizione 2017.

La cerimonia di premiazione si svolge a Loreto nel corso del convegno nazionale “La Città luogo di Fraternità?”.

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Martedì 13 febbraio, alle 10.00, al THotel di Cagliari, Confartigianato Imprese Sardegna presenta i risultati del mandato politico di deputati e senatori sardi in rapporto alle esigenze di imprese ed imprenditori dell’Isola.

Chi sono i parlamentari sardi che più hanno ascoltato le imprese? Come hanno agito per sostenere la crescita e la competitività delle aziende? Qual è stato il loro contributo per sviluppare il mercato dellavoro? Quanto ha inciso la loro attività per la riduzione della pressione fiscale e della burocrazia nel sistema produttivo?

Attraverso dati oggettivi, incontrovertibili e verificabili, sono stati analizzati gli atti prodotti dei rappresentanti politici isolani rispetto alla riduzione della pressione fiscale, l’accesso al credito, il sostegno alla crescita e alla competitività, la semplificazione burocratica, gli incentivi alle imprese, il sostegno all’internazionalizzazione, lo sviluppo del mercato del lavoro e gli investimenti in infrastrutture ed energia.

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«La legge sugli appalti è una priorità e va approvata subito.» Lo sostengono Attilio Dedoni e Michele Cossa, consiglieri regionali dei Riformatori sardi.

«L’economia sarda trarrebbe un enorme beneficio se si allargassero le opportunità di partecipazione agli appalti pubblici alle imprese locali, oggi ampiamente penalizzate a causa di una normativa nazionale che favorisce i grandi gruppi imprenditoriali – aggiungono Attilio Dedoni e Michele Cossa -. Il fatto che la maggioranza di centrosinistra la stia sostanzialmente affossando è molto grave ed è sintomatico di come una visione della politica di stampo assistenzialistico e clientelare sia ancora dominante in chi governa la Regione. Manca invece del tutto il focus sulle ricadute in termini di arricchimento del territorio e di incremento dei livelli occupazionali generati dagli ingenti investimenti pubblici – concludono Attilio Dedoni e Michele Cossa -, quasi che esse fossero affidati al caso. Un’abilità che oggi la Sardegna non si può più permettere.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato il bando finalizzato alla concessione delle agevolazioni tariffarie a carattere sociale per il Servizio Idrico Integrato, il “Bonus Idrico”, per l’annualità 2016. «Si tratta di rimborsi tariffari a favore delle cosiddette “utenze deboli”, ovvero nuclei familiari – residenti nel Comune di Carbonia – che versano in condizioni socioeconomiche disagiate. Una misura importante di contrasto alla povertà e di sostegno al reddito», ha affermato l’assessore dei Servizi sociali, Loredana La Barbera.

Possono beneficiare dell’agevolazione le famiglie in possesso di una certificazione ISEE – in corso di validità – di importo inferiore o uguale a 10 mila euro, e in possesso di fatture per il Servizio Idrico Integrato (Abbanoa), pagate o non pagate, inerenti al consumo maturato nell’anno 2016.

La misura delle agevolazioni per gli utenti aventi i requisiti previsti non potrà superare gli importi massimi indicati: 50 euro per ogni componente del nucleo familiare, in presenza di un indicatore ISEE minore o uguale a 5mila euro; 40 euro per ogni componente del nucleo familiare, in presenza di un indicatore ISEE maggiore di 5mila euro e minore o uguale a 10mila euro.

La domanda di partecipazione al rimborso tariffario “Bonus Idrico” dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, sito in piazza Roma 1, oppure trasmessa all’indirizzo Pec comcarbonia@@pec.comcarbonia.org entro e non oltre il 28 febbraio 2018.

La modulistica è disponibile presso:

1. la Portineria della sede dei Servizi Sociali, sita presso l’Ex Tribunale di via XVIII Dicembre, nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 13.00, il martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30;

2. gli uffici circoscrizionali di Bacu Abis e Cortoghiana;

3. sul sito internet del comune di Carbonia, all’indirizzo www.comune.carbonia.ca.it nelle sezioni “Bandi e concorsi/Tutti i Bandi” e “Servizi Comunali/Servizi Sociali e Politiche Giovanili”.

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Si fa sempre più concreto il progetto dell’associazione di volontariato Onlus “Le Rondini” “Quando la disabilità non è un ostacolo” – che si propone di attrezzare un tratto di spiaggia di Sant’Antioco affinché possa accogliere pazienti affetti da SLA (e non soltanto), terribile patologia degenerativa che produce effetti disastrosi per la qualità della vita di chi ne è affetto. La spiaggia prescelta è Maladroxia, attualmente interessata da importanti lavori di riqualificazione nel piazzale antistante l’arenile, nei bagni pubblici e nei parcheggi. E grazie al Protocollo d’intesa tra il Comune di Sant’Antioco e “Le Rondini”, approvato all’unanimità nella seduta del Consiglio comunale di ieri e sottoscritto ufficialmente oggi dalle parti, il progetto compie un importante passo in avanti.

«Siamo felici di poter contribuire a questo importante progetto: Maladroxia diventerà la prima spiaggia in Sardegna in grado di accogliere i disabili gravi e gravissimi – commenta l’assessore alle Politiche Sociali Eleonora Spiga -. La proposta che l’associazione “Le Rondini” ha presentato nel dicembre scorso ha immediatamente incontrato il nostro consenso. E mi fa piacere che l’intero Consiglio comunale si sia espresso favorevolmente, approvando all’unanimità il protocollo. Contribuire a creare le condizioni per migliorare la qualità della vita di chi soffre, dà un senso all’attività politica. E di questo ne andiamo fieri. Per questa Amministrazione l’accordo tra Comune e associazione di volontariato si inserisce nella strada tracciata dalla nuova normativa sul cosiddetto “Terzo settore”, che favorisce, appunto, la collaborazione tra ente pubblico e associazioni. Una forma di cooperazione pienamente in sintonia con le nostre linee programmatiche.»

Il sindaco Ignazio Locci spiega i termini del protocollo: «Il comune di Sant’Antioco concede a titolo gratuito e per nove anni un tratto di spiaggia di Maladroxia, per l’esattezza 100 metri quadri, all’associazione “Le Rondini”, che a sua volta  si impegna a realizzare il progetto “Quando la disabilità non è un ostacolo”, garantendo agli utenti interessati il sostegno gratuito per usufruire del servizio di assistenza per l’accoglienza in spiaggia di soggetti affetti da disabilità e da disabilità motoria grave. L’area che abbiamo scelto – aggiunge il sindaco – risulta nei pressi dei servizi igienici pubblici, allo scopo di favorire la buona riuscita del progetto. Siamo felici di poter contribuire alla realizzazione del programma proposto da “Le Rondini”: per Sant’Antioco può rappresentare un fiore all’occhiello, anche in termini di valorizzazione delle risorse naturali. Restiamo a disposizione per agevolare l’iter e fare in modo che prenda avvio nel più breve tempo possibile. Confidiamo nella collaborazione degli altri enti coinvolti: Regione e Soprintendenza».

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Nei giorni scorsi, Serafina Mascia, presidente della F.A.S.I. (Federazione delle Associazioni Sarde nell’Italia continentale), ho comunicato al sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, che la Federazione sostiene con i suoi 70 circoli attivi in altrettante città della penisola la candidatura della città  di Nuoro a Capitale italiana della Cultura per l’anno 2020.

Il sindaco di Nuoro, nel ringraziare, ha osservato che «condividere questo progetto con tutta la Sardegna e soprattutto con tutti i sardi è già una vittoria» e ha chiesto alla F.A.S.I. di «mettere in rete il Comune di Nuoro con tutti i circoli dei sardi per far sentire la nostra voce al Ministero».

La F.A.S.I., ben lieta di aderire a questa richiesta, ha  pubblicato nel proprio sito web il logo Nuoro2020 e intende curare la più ampia diffusione dei link ai siti che danno particolareggiate  informazioni sulle motivazioni della candidatura:

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Si è svolto sabato 3 febbraio, a Cagliari, presso l’hotel Sardegna, il convegno “Eventi avversi e responsabilità in sanità: linee guida e percorsi assistenziali nella gestione del rischio e nella prevenzione dell’errore”.

L’evento, organizzato dall’associazione HCRM (Hospital & Clinical Risk Managers), ha avuto come moderatori il dottor Sergio Pili, dirigente ospedaliero nonché referente regionale HCRM ed il professore di igiene dell’Università di Palermo, nonché presidente HCRM, Alberto Firenze.

I vari punti del programma sono stati affrontati dalle voci autorevoli di Guido Manca Bitti, avvocato penalista esperto in colpa medica e responsabilità sanitaria: Carlo Diana, avvocato dirigente del servizio legale dell’ATS Sardegna; Francesco Paribello, professore di medicina legale dell’Università di Cagliari, Risk Manager AOU CA; Raimondo Ibba, presidente dell’ordine dei medici di Cagliari; Pierpaolo Pateri, direttore del servizio SPS Sanluri e presidente del collegio IPASVI di Cagliari; Paolo Serra, farmacista AOB e presidente regionale Società Italiana Farmacisti Ospedalieri; Pierpaolo Vargiu, medico, deputato, già presidente della commissione Affari sociali della Camera dei Deputati.

Durante i lavori sono state evidenziate luci e ombre della Legge Gelli, dal nome del suo relatore alla Camera dei Deputati, entrata in vigore il primo febbraio 2018.

Una legge che arriva a colmare alcuni vuoti della Legge Balduzzi. Con questa legge si introducono delle sensibili innovazioni inerenti la responsabilità degli operatori sanitari sia sul piano civile, sia su quello penale.

Qualora uno sfortunato evento si verifichi a causa di imperizia, se sono state seguite le linee guida, o in mancanza di queste, le buone pratiche clinico assistenziali “Best Practice”, viene esclusa la punibilità, sempre che le linee guida siano state calate nel caso in esame, quindi declinate localmente e coniugate nella specificità.

Le linee guida non sono però in grado di coprire tutti gli ambiti, non possono essere esaustive in tutti passaggi, da qui la necessità di intraprendere il comportamento più adatto che non si discosti dalla migliore prassi, ma che dimostri di aver preso in considerazione scelte alternative nella diagnosi o nella terapia.

Il perché delle scelte fatte deve essere sempre chiaro, facilmente ricostruibile dal punto di vista clinico-tecnico-scientifico. Deve poter permettere a chi deve valutare, di capire quale ragionamento è stato seguito e comprendere se il percorso diagnostico scelto è stato quello più appropriato.

Da qui l’importanza che, nei casi di responsabilità medica, a fianco del  giudice, ci sia, oltre al medico legale, un tecnico consulente del ramo medico in oggetto, che possa valutare la colpa e di conseguenza avere e dare delle certezze.

Quotidianamente gli operatori si ritrovano a doversi misurare con situazioni sopra descritte, difficili da decodificare in modo rigido e predefinito, un problema molto serio che, dati europei alla mano, mostra “errori medici” e “eventi avversi” presenti durante un ricovero ospedaliero stimato tra l’8 e il 10%.

Una cornice alquanto complicata se poi a questo, si aggiunge il problema delle politiche sanitarie puntate sul risparmio e la non accettabilità di organici amputati, che devono funzionare al meglio, nonostante l’inadeguatezza del numero del personale sanitario.

Tutto questo dà origine ad un sistema sanitario che risente della non sostenibilità attuale.

Di fondamentale importanza, alla luce di questi fatti, il ruolo di associazioni che approfondiscano il tema della gestione del rischio, improntando una sorta di rete multi-professionale che possa agire nella sicurezza del paziente e nella tutela dell’operatore sanitario, che ogni giorno si misura con una varietà di malati che pur soggetti della stessa malattia, restano pur sempre un caso diverso dall’altro e come tali devono essere trattati nella loro specificità.

Nadia Pische

         

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Cagliari diventa più digitale. A circa tre anni dal varo del Portale istituzionale www.comune.cagliari.it , servizi online integrati, open data, canali social e di messaggistica istantanea messa a disposizione delle cittadine e dei cittadini per ricevere e inviare richieste o segnalazioni e per fornire aggiornamenti in tempo reale in caso di allerta meteo. Introdotta la Carta d’Identità Elettronica e attivato il sito internet www.cagliariportaaporta.it , con anolaga app per dispositivi portatili, a supporto di abitanti e operatori commerciali per il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Trascorsi appena due giorni dalla presentazione ufficiale del nuovo apparato tecnologico che renderà le deliberazioni e i provvedimenti di Palazzo Bacaredda maggiormente trasparenti e meno costosi, l’assessore Claudia Medda oggi ha tenuto a battesimo il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che il Comune mira a diffondere in maniera massiccia. Obiettivo:  «Rendere più semplice la Pubblica Amministrazione e più efficiente il sistema Paese».

Con lo SPID i cagliaritani e le imprese dal Portale istituzionale possono accedere con il proprio computer, tablet e smartphone, a tutti i servizi online. Riconosciuti dal sistema come “Utente con profilo forte”, si ha per esempio l’accesso agli atti del Comune, ai certificati con firma e timbro digitali, al registro associazioni amiche degli animali, al portale del creditore, istanze e atti del Comune. Ma attraverso un solo nome utente ed una password, la stessa usata per i servizi erogati digitalmente dal Comune di Cagliari, si possono consultare anche i propri contributi INPS, pagare il 730, fare le prenotazioni sanitarie, le iscrizioni scolastiche e molto altro ancora. «Più velocemente e con maggiore facilità», ha assicurato l’assessore dell’Innovazione tecnologica e della Comunicazione della Giunta Zedda, nel solco dei principi ispiratori della Settimana dell’Amministrazione Aperta, l’iniziativa promossa dal Dipartimento Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, che ha visto Cagliari fra i protagonisti a livello nazionale, con una serie di progetti volti a digitalizzare i rapporti tra i cittadini e Amministrazione comunale. Come quello della banda ultralarga per collegamenti internet iperveloci.
Lo SPID è fornito da diversi gestori di identità digitale, aziende che rispondo alle regole emanate da AgID. Ogni cittadino, maggiorenne, può scegliere l’Identity Provider che preferisce. Basta un indirizzo email, il numero di telefono del cellulare, un documento di identità valido e la tessera sanitaria con codice fiscale. In alternativa ci si può rivolgere presso uno qualunque degli uffici postali, hanno spiegato Riccardo Castrignano e Piero Orofino del Servizio Innovazione tecnologica e Sistemi informatici. «A differenza di altri sistemi di riconoscimento, per utilizzare lo SPID non occorre nient’altro che una connessione internet»». Dall’1 aprile 2018 l’accesso ai servizi online del Comune potrà essere effettuato solo con lo SPID.

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Nuove prospettive per l’industria turistica in Sardegna con le nuove rotte Summer.

«L’integrazione delle strategie e la pianificazione delle azioni che stiamo mettendo in campo con gli aeroporti è vincente: lo dimostrano i numeri in crescita, l’aumento delle rotte e le azioni promozionali coordinate che hanno già portato risultati importanti.»
Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Barbara Argiolas, durante la conferenza stampa di presentazione del network di voli per la Summer 2018, tenutasi oggi all’aeroporto “Mario Mameli”. 
Saranno 8 le destinazioni internazionali di linea attivate nell’aeroporto di Cagliari, con l’arrivo di nuovi vettori come Air France e l’ampliamento delle destinazioni collegate con Mosca, Manchester, Bordeaux, Lione e Malta.
L’obiettivo finale è quello di rendere la Sardegna sempre più raggiungibile.

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Finalmente una buona notizia nel mondo del lavoro nel Sulcis Iglesiente. Sono stati revocati oggi i licenziamenti dei 21 dipendenti della residenza sanitaria assistita di Iglesias, Rosa del Marganai. Lo ha comunicato la direzione della Rsa, accogliendo l’appello arrivato dall’assessore della Sanità, Luigi Arru, nel corso dell’incontro con i vertici della San Raffaele spa e quelli dell’Azienda per la tutela della Salute.
«L’Ats sta chiudendo una fase istruttoria – ha detto l’assessore Luigi Arru – e per questo abbiamo chiesto che si bloccassero i licenziamenti, così da favorire un clima più collaborativo e sereno. Accogliamo perciò con soddisfazione la comunicazione che ci è giunta questo pomeriggio dalla direzione della Rosa del Marganai.»