27 November, 2024
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Il responsabile del dipartimento immigrazione della Lega, Toni Iwobi, apre oggi a Sassari la campagna elettorale della “Lega-Salvini premier” in Sardegna.

Alle 19, nella sala convegni dell’Hotel Grazia Deledda (Viale Dante, 47), Iwobi presiederà l’incontro pubblico al quale partecipano, tra gli altri, il segretario del Psd’Az, Christian Solinas (capolista per il Senato nel collegio plurinominale unico della Sardegna), il commissario della Lega nell’Isola, Eugenio Zoffili, i coordinatori provinciali della Lega, Dario Giagoni (capolista per la Camera dei Deputati nel collegio plurinominale Sassari-Gallura-Nuoro-Ogliastra) e Guido De Martini (capolista per la Camera nel collegio plurinominale Oristano-Medio Campidano-Sulcis-Cagliari), il candidato della coalizione del centrodestra al Senato, Antonio Moro (collegio uninominale Sardegna Nord) e la candidata della coalizione del centrodestra alla Camera, Maria Grazia Salaris (collegio uninominale Sassari-Alghero-Porto Torres). Partecipano inoltre i candidati Lega-Psd’Az del collegio plurinominale della Camera, Ilaria Faedda, Giovanni Nurra e Giorgia Vaccaro ed i candidati del collegio plurinominale del Senato, Lina Lunesu, Antonio Scanu e Carla Puligheddu.

Toni Iwobi, oltre a ricoprire il ruolo di responsabile del dipartimento immigrazione è candidato con la Lega alle elezioni per il rinnovo del parlamento italiano. Arrivato dalla Nigeria nel 1976 ha ottenuto il primo visto da studente nell’università di Perugia, dirige un’azienda informatica, è consigliere comunale in Lombardia.

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Il commercio su area pubblica in Sardegna rappresenta una fetta importante dell’intero sistema distributivo commerciale. Si parla, infatti, di circa 7.000 aziende in essere su un totale di circa 40.000 imprese iscritte nelle quattro Camere di Commercio isolane, con circa 11.000 persone impiegate nel settore, tra gli imprenditori e i dipendenti. Si tratta peraltro di un settore che fa registrare un segno positivo tra nuove aperture e chiusure, in piena controtendenza rispetto alle altre categorie merceologiche.

È però troppo spesso considerato il “fratello piccolo” del resto dei commercianti, nel senso che non gli viene riconosciuto il peso commerciale e, spesso, sociale che questo tipo di attività rappresenta.

«Il commercio su area pubblica svolge un importante ruolo per la regolarizzazione di posizioni che spesso sono nel pieno abusivismo – commenta Marco Medda, presidente dell’ANVA (Associazione Nazionale Venditori Ambulanti) aderente alla Confesercenti Provinciale di Cagliari – perché permette la regolarizzazione con un investimento contenuto. Ma non solo: è uno dei settori che più di altri serve a ravvivare i centri urbani, perché sono un attrattore per le persone che devono fare la piccola spesa. Inoltre, è una tipologia di commercio che riesce a distribuire con maggior facilità la le produzioni del territorio, permettendo ai produttori propri di vendere le loro merci senza dover per forza fare riferimento ad altri canali distributivi che, chiaramente, si accaparrano la maggior parte del profitto lasciando le briciole al produttore. La nostra associazione – aggiunge Marco Medda – sta costruendo un progetto di sviluppo per la riqualificazione dei mercati, che ha come obiettivo, con la loro rinascita, quello di riuscire a costruire 1.000 nuove imprese tra i settori alimentare e non alimentare. Stiamo interloquendo anche con l’assessorato regionale al Commercio – conclude Marco Medda – per studiare una strategia comune che serva a riordinare il settore, anche dal punto di vista legislativo, trovando sponda positiva.»

«Nei prossimi giorni abbiamo diversi incontri con alcune amministrazioni comunali che ci hanno chiesto aiuto per trovare soluzioni su alcuni problemi dei loro mercati – sottolinea Davide Marcello, presidente della Confesercenti provinciale di Cagliari  -. La Confesercenti è da sempre alla ricerca di soluzioni per la tutela dei propri associati e trova nell’interlocuzione con la Pubblica Amministrazione uno dei suoi punti di azione principali; ancor di più per un settore che fino a oggi ha sofferto fortemente, ma che, numeri alla mano, dimostra di essere davvero un pezzo importante del commercio sardo.»

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soldi
Il bando T4 con le direttive di attuazione per l’attivazione dei finanziamenti approvate dalla Giunta, su proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, dopo la chiusura della prima fase dedicata alla presentazione delle manifestazioni d’interesse, entra nella parte operativa. Il T4 finanzia contratti di investimento per progetti di sviluppo compresi tra i 5 e 20 milioni di euro. L’intera procedura, definita da una delibera di giunta a gennaio dell’anno scorso, era suddivisa in una prima fase, ormai chiusa, che richiedeva alle imprese la presentazione di una manifestazione di interesse, e in una successiva che prevede, per le proposte progettuali ritenute ammissibili dopo la fase negoziale in corso, la presentazione della domanda formale di accesso alle agevolazioni. Il sostegno della Regione potrà avvenire attraverso l’erogazione di sovvenzioni, prestiti o di una loro combinazione, secondo quanto previsto dai regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti di stato e dalle direttive della Giunta.

I termini per la presentazione dei progetti attraverso le manifestazioni d’interesse, aperti il 31 maggio 2017, sono scaduti lo scorso 31 dicembre: in questi 7 mesi ne sono state presentate complessivamente 87, di cui 31 relative alla macro area “tecnologico-produttiva”, 53 alla “turistico-ricettiva”, 2 a quella “cultura e conservazione del patrimonio” e 1 alla macro area “sportivo-ricreativa”. Le proposte muovono investimenti di oltre 678 milioni di euro.

Le imprese ritenute ammissibili al termine della procedura negoziale potranno presentare la domanda di accesso alle agevolazioni previste dal contratto di investimento e/o sugli altri strumenti attivi. Le domande arrivate, infine, saranno sottoposte ad una istruttoria a sportello.

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Paci zone umide

«Il Parco regionale di Molentargius-Santa Gilla-Sella del Diavolo è un’opportunità di sviluppo e rafforzamento dell’intera area metropolitana di Cagliari, e la Regione sta accompagnando questo percorso con convinzione. Puntiamo sulla tutela ambientale che resta prioritaria ma anche a potenziare le attività produttive nella zona umida – dalla produzione del sale all’itticoltura -, vogliamo incentivare la nascita di attività turistiche e sportive e puntare sul wellness, in modo da incentivare l’occupazione. Abbiamo un enorme tesoro in mezzo alla città e ora dobbiamo accelerare con il processo di costituzione formale del Parco: lavoriamo per proteggere l’ambiente ma vogliamo anche valorizzarlo, costruire ricchezza, creare posti di lavoro intorno a questa straordinaria ricchezza ambientale.»

L’ha detto l’assessore della Programmazione Raffaele Paci chiudendo al Teatro delle Saline il convegno organizzato in occasione della Giornata mondiale delle Zone Umide.

Erano stati i sindaci dei sette Comuni coinvolti (Cagliari, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Elmas, Capoterra e Assemini), dopo la navigazione simbolica ad aprile 2016 in battello dell’intero tratto fino a Elmas, a chiedere l’intervento della Regione per far partire il progetto. Dopo poco più di un mese, la Giunta ha approvato la delibera di indirizzo proposta dall’assessore Paci, includendo il Parco nella Programmazione Unitaria 2014-20 per garantire il necessario coordinamento tecnico-amministrativo.

«Il percorso da Molentargius a Santa Gilla che abbraccia anche la Sella del Diavolo e il Colle di Sant’Elia, con i suoi fenicotteri rosa e la piena valorizzazione delle sue zone umide, può diventare un’attrattiva straordinaria per turisti di tutto il mondo – sottolinea Raffaele Paci -. È un territorio con una straordinaria valenza ambientale e un’elevata concentrazione di valori naturalistici, con oasi di protezione faunistica, zone umide tutelate, siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale confinanti con i Sic Torre del Poetto e Monte Sant’Elia, Cala Mosca e Cala Fighera. Ora bisogna procedere rapidi sulla perimetrazione per arrivare alla costituzione del Parco. Ci sono 4 milioni di euro disponibili da programmare sugli interventi che saranno considerati più strategici, risorse importanti che vanno investite nel modo migliore.»

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Sono stati eseguiti, per la prima volta in Italia, a Cagliari, dal servizio di Chirurgia Plastica e Microchirurgia del professor Andrea Figus del Policlinico Duilio Casula, due interventi di microchirurgia ricostruttiva del seno utilizzando contemporaneamente due lembi di tessuto (grasso e pelle) prelevati dall’interno delle cosce (PAP flap) delle pazienti e trasferiti, uniti insieme, nella regione mammaria per ricostruire un solo seno. Interventi che portano il servizio di Chirurgia Plastica e Microchirurgia della Azienda ospedaliero universitaria (Aou) di Cagliari in prima linea in Italia nella ricostruzione mammaria grazie alle innovative tecniche microchirurgiche, che ampliano le possibilità ricostruttive per le pazienti affette da tumore mammario.

La novità principale di questo tipo di interventi è che questi tessuti, dopo il trasferimento, restano vitali grazie al fatto che, lasciando intatti i muscoli, il chirurgo li preleva con un’arteria e una vena, del calibro di circa 2mm, che vengono anastomizzate, sotto il microscopio, con le arterie e le vene che passano vicino allo sterno. Sono stati utilizzati due lembi prelevati da entrambe le cosce per ricostruire un solo seno in ciascuna delle due pazienti. Entrambe le donne operate erano molto magre e avevano subito una mastectomia seguita da chemioterapia e radioterapia. 

Una ricostruzione con impianto protesico era fallita in precedenza e le possibilità ricostruttive erano limitatissime considerando le dimensioni del seno controlaterale. «Abbiamo valutato insieme alle pazienti – spiega professor Figus – soluzioni che potessero offrire una ricostruzione duratura ed un risultato soddisfacente e abbiamo optato per una ricostruzione nuova e complessa ma che, vista la nostra esperienza, abbiamo potuto eseguire con successo e sicurezza a Cagliari, per la prima volta in Italia».

A circa due mesi dall’intervento, le pazienti stanno bene e stanno ritornando velocemente alla loro vita quotidiana con grande soddisfazione. La microchirurgia ricostruttiva della Aou di Cagliari, in poco tempo, si sta affermando come uno dei servizi di eccellenza della sanità in Sardegna. La sua attività è unica nel suo genere e collabora con tutte le altre discipline chirurgiche, prime fra tutte la Otorinolaringoiatria e la Chirurgia Generale. In meno di 11 mesi sono stati eseguiti 54 interventi complessi con lembi microchirurgici, un numero altamente significativo per un centro Italiano appena costituito, che oggi grazie alla collaborazione con i reparti diretti da Roberto Puxeddu e Pietro Giorgio Calò sono diventati interventi di routine che portano la AOUCA ad essere un punto di riferimento in Sardegna per la ricostruzione della testa e del collo e della mammella.

«Oggi – dice ancora Andrea Figus – la chirurgia oncologica e la chirurgia traumatologica non possono prescindere dalla ricostruzione ed avere in Sardegna un centro di eccellenza che consente di offrire tutte le opzioni ricostruttive disponibili nel settore offre ai cittadini una opportunità di migliorare la qualità di vita associata alla sicurezza del trattamento oncologico». Questo, conclude, «è un passo concreto per rispondere alle esigenze dei pazienti sardi affetti da tumore mammario e della testa e del collo, che non devono essere costretti a ricercare trattamenti ricostruttivi costosi e difficili da affrontare al di fuori della Sardegna.»

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Il candidato premier del Movimento 5 Stelle ha aperto la campagna elettorale a Cagliari, Carbonia e Nuoro. Nella città mineraria è arrivato a mezzogiorno, dove al Palazzetto dello Sport c’erano ad aspettarlo oltre mille persone, con i candidati nei collegi plurinominali e uninominali della Camera e del Senato, alcuni parlamentari uscenti, il sindaco Paola Massidda, la Giunta ed i consiglieri pentastellati che da un anno e mezzo amministrano il comune di Carbonia

A presentare Luigi Di Maio è stato Mario Puddu, sindaco di Assemini, coordinatore del Movimento 5 Stelle in Sardegna, che prima di dargli la parola, ha dato l’opportunità di presentarsi a tre dei candidati del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Politiche: Pino Cabras, candidato nel collegio uninominale della Camera nel collegio di Carbonia; Gianni Marilotti, candidato nel collegio uninominale di Cagliari e Carbonia al Senato; e, infine, Andrea Mura, candidato nel collegio uninominale di Cagliari per la Camera. Poi un breve saluto del sindaco Paola Massidda, quindi l’intervento dell’attesissimo Luigi Di Maio.

Il candidato premier ha rilanciato le proposte del Movimento 5 Stelle per il governo del Paese, che passano attraverso un drastico taglio ai costi della politica, il sostegno alla nascita di nuove imprese con le quali si potrebbe frenare la fuga dei nostri migliori giovani all’estero (e far rientrare quelli che se ne sono andati negli ultimi anni), ed il reddito di cittadinanza, strumento indispensabile per restituire dignità a milioni di italiani.

Luigi Di Maio ha chiesto fiducia, quella fiducia che – ha detto -, il Movimento 5 Stelle ha dimostrato di meritare nei cinque anni della legislatura appena conclusa; fiducia che, viceversa, non può chiedere ancora una volta – ha aggiunto – chi, negli ultimi vent’anni, non ha mantenuto gli impegni assunti con gli italiani.

Non sono mancate le frecciate ai principali avversari, centrosinistra e centrodestra, che accusano il Movimento 5 Stelle di avere nelle sue liste candidati impresentabili, mentre sono loro – ha rilanciato – ad aver candidato personaggi che hanno problemi con la giustizia (ed ha letto da un tablet una serie di nomi, prima quelli del centrosinistra, poi quelli del centrodestra).

Luigi Di Maio non ha fatto alcun riferimento alle problematiche del polo industriale di Portovesme, né alla zona franca. Né ha spiegato come sia arrivato alla scelta dei candidati nei collegi uninominali che ha visto escluso il Sulcis Iglesiente.

Concluso il suo intervento, Luigi Di Maio è stato circondato da un centinaio di sostenitori ed ha poi lasciato il Palazzetto dello sport e Carbonia, per proseguire il suo tour in Sardegna che in serata lo ha visto impegnato a Nuoro.

 

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Cagliari, missione compiuta! I rossoblu superano la Spal, 2 a 0 (goal di Luca Cigarini e Marco Sau, il primo con un tiro dalla distanza, il secondo 3 minuti dopo il suo ingresso in campo), e portano a 7 i punti il vantaggio sul terz’ultimo posto. E’ stata una vittoria limpida, anche al di là dello scarto di due goal, frutto di una prestazione convincente che conferma la crescita della squadra.

Diego Lopez ha impiegato nell’undici iniziale i tre giocatori reduci da squalifiche: Nicolò Barella, Joao Pedro e Leonardo Pavoletti. Il Cagliari ha controllato il gioco fin dall’inizio ma nella prima mezz’ora non ci sono state grandi occasioni da rete e a sbloccare la situazione ci ha pensato Luca Cigarini, alla seconda marcatura consecutiva dopo quella di Crotone, che ricevuta palla sulla trequarti al 34′, se l’è sistemata sul destro ed ha esploso un bolide che si è infilato in rete dopo aver sbattuto sul palo, fuori portata per il giovane portiere ferrarese Alex Meret.

Il Cagliari ha sfiorato subito il raddoppio, al 40′, con Leonardo Pavoletti, arrivato in ritardo alla deviazione vincente su cross di Paolo Faragò.

Anche in avvio di secondo tempo è stato il Cagliari a rendersi più pericolo, con un cross di Simone Padoin, sul quale Jasmin Kurtic ha deviato in angolo, sugli sviluppi del quale Alex Meret ha compiuto un miracolo sul colpo di testa di Luca Ceppitelli. Il raddoppio del Cagliari era ormai nell’aria ed è arrivato al 15′, con una splendida azione avviata da Luca Cigarini, rifinita da Diego Farias e conclusa da Joao Pedro con un tiro imprendibile per il pur bravo Alex Meret. Tutto inutile, purtroppo, perché l’arbitro Davide Massa, dopo aver inizialmente convalidato il goal, lo ha poi annullato su indicazione del VAR, per fuorigioco di Diego Farias al momento dell’assist per Joao Pedro.

Il Cagliari il secondo goal lo voleva ad ogni costo, ha continuato a cercarlo e lo ha trovato al 33′, con Marco Sau, entrato in campo 3′ prima al posto di Diego Farias. Sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dalla destra da Luca Cigarini, Leandro Castán (trai migliori in campo) ha servito con un colpo di tacco Marco Sau che con un tiro forte e preciso non ha lasciato scampo ad Alex Meret.

Il finale ha offerto ancora qualche emozione ma la vittoria del Cagliari, ampiamente meritata, non è mai stata in discussione.

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Dieci giorni fa la vittoria nel recupero con il Vecchio Borgo Sant’Elia e l’aggancio alla San Marco Assemini ’80 in vetta alla classifica; poi, con Youssou Pape Diop e Giacomo Sanna fuori casa per squalifica, due sconfitte consecutive inattese con Quartu 2000 ed Arborea, un netto passo indietro in classifica fino al 4° posto, a 4 punti dalla vetta. Il Carloforte di Massimo Comparetti in dieci giorni ha vissuto alterne emozioni, con risultati che lasciano tanto amaro in bocca in tutto l’ambiente, galvanizzato dai precedenti risultati e dalle continue operazioni di mercato concluse dalla società guidata dal presidente Giuseppe Buzzo.

Il ko interno odierno è di quelli che fanno rumore, 0 a 3. Che l’Arborea, quinto in classifica, non fosse l’avversario più comodo in questo momento della stagione lo si sapeva, ma che sarebbe arrivato a violare il Nuovo Comunale Puggioni con un rotondo 3 a 0, nessuno lo avrebbe potuto prevedere. E la svolta assunta da questo scorcio di stagione, assume un’importanza ancora maggiore, se si pensa che domenica prossima il calendario propone la grande sfida sul campo della capolista San Marco Assemini ’80. Con una vittoria il Carloforte cancellerebbe le due sconfitte subite riportandosi ad un solo punto dalla vetta, nella quale potrebbero ritrovarsi anche Arbus e La Palma che oggi hanno vinto, rispettivamente sul Quartu 2000 (2 a 1) e sul Selargius (2 a 0), e sono appaiate dal secondo posto a tre punti dalla squadra di Paolo Ledda che oggi è stata fermata sullo 0 a 0 sul campo del Seulo 2010. Viceversa, in caso di sconfitta, il Carloforte scivolerebbe a 7 punti dalla vetta e la corsa per il primo posto che vale la promozione diretta, sarebbe ancora più in salita di quanto lo sia oggi con le due sconfitte subite.

La giornata ha confermato la ripresa del Carbonia, uscito imbattuto dal campo dell’Andromeda, a Siurgus Donigala (dove due settimane fa era caduta la capolista San Marco Assemini ’80), al terzo risultato utile consecutivo. L’unico neo della giornata biancoblu è la mancanza di goal che conferma le difficoltà realizzative della squadra di Andrea Marongiu che crea sempre tanto e spreca quasi sempre altrettanto…

Sugli altri campi, il Vecchio Borgo Sant’Elia ha espugnato il campo del Bari Sardo (1 a 0), mentre hanno vinto in casa Sant’Elena Quartu e Siliqua, rispettivamente per 1 a 0 sul Gonnosfanadiga e 2 a 1 sull’Idolo di Arzana.

La terza giornata di ritorno del girone B del campionato di Prima categoria ha visto interrompersi la lunga serie positiva della capolista Monteponi, battuta 3 a 2 sul campo dell’Atletico Villaperuccio, trascinato dalla tripletta dell’ex Federico Trogu, già in goal nella vittoriosa partita del girone d’andata al Monteponi. La battuta d’arresto frena la marcia della squadra di Walter Poncellini che mantiene comunque la vetta della classifica con ampio margine, 4 punti, sulla più immediata inseguitrice, che ora è il Villamassargia dell’ex Giampaolo Murru, impostosi per 2 a 0 nel derby di Narcao e balzata davanti alla Gioventù Sportiva Samassi che non ha smaltito lo 0 a 5 subito dalla Monteponi 7 giorni fa a Iglesias ed oggi è stata bloccata sul 2 a 2 interno dalla Virtus Villamar. Ha fatto un passo indietro anche la Libertas Barumini, battuta 1 a 0 a Villacidro ed ora quarta ma potenzialmente ancora seconda, dovendo recuperare una partita.

Sugli altri campi, vittoria di misura interna per il Cortoghiana, 1 a 0 sul Villanovafranca; pari interno, 1 a 1, per l’Atletico Masainas con il Pula e sconfitta di misura per la Fermassenti sul campo della Gioventù Sarroch, 0 a 1. Dopo un breve risveglio, purtroppo, ha ripreso a perdere con passivi pesanti il Domusnovas Junior Santos, travolto sul campo del Senorbì, formazione in lotta per la salvezza, con un tennistico 6 a 0.

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Il comune di Stintino si conferma virtuoso nella raccolta dei rifiuti con un risultato annuo nella raccolta differenziata pari al 71,19 per cento. I dati per il 2017, disponibili all’ufficio tecnico già dai giorni scorsi, mettono in luce l’importante lavoro svolto in questi anni dall’amministrazione comunale. E in particolare, la scelta vincente adottata negli ultimi cinque anni di estendere la raccolta porta a porta a tutto il territorio comunale.

Per oltre la metà del 2017, la raccolta differenziata ha superato la quota del 70 per cento, con punte a febbraio del 75,99, a giugno del 74,69 e a dicembre del 79,57 per cento. Di tutto rispetto anche i risultati registrati nei mesi estivi, quando la popolazione aumenta in maniera esponenziale con l’arrivo dei turisti. A luglio il dato è del 69,35 per cento, ad agosto è del 70,95 per cento e a settembre del 71,39.

Dai dati a disposizione si ricava come la raccolta rifiuti aumenti tra aprile e ottobre, con valori che raggiungono il massimo ad agosto con una raccolta complessiva prossima ai 600mila kg, oltre 162mila kg di raccolta rifiuti solidi urbani e un 70,95 per cento di differenziata.

Tra le quantità maggiori di rifiuti registrate nell’arco dell’anno il primo posto va ai rifiuti biodegradabili di cucine e mense (625.480 kg), a seguire i rifiuti solidi urbani (576.860), imballaggi in vetro (320.880), carta e cartone (213.820) e imballaggi in plastica (163.620).

«Questo dimostra – afferma il sindaco Antonio Diana – che sta funzionando il messaggio che stiamo trasmettendo ai nostri cittadini e a chi trascorre le vacanze nel nostro paese. E nonostante si possano registrare dei cali durante la stagione estiva, il risultato è più che positivo. Adesso puntiamo a una forma più “spinta” di raccolta che ci consenta di far risparmiare i nostri concittadini.»

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Achille Polonara nella partita di andata al PalaSerradimigni. Foto Ufficio Stampa Dinamo Banco di Sardegna.

La Dinamo insegue la terza vittoria consecutiva (tra Champions e campionato) al PalaBigi di Reggio Emilia, sul campo della Grissin Bon, l’avversario della finale scudetto 2015 (inizio ore 18.00). Questa sera Achille Polonara giocherà per la prima volta a Reggio Emilia nei panni di ex; debutto in maglia Dinamo Banco di Sardegna per l’ultimo acquisto della Dinamo, Josh Bostic.

«Andiamo a giocare a Reggio Emilia contro una squadra che sta molto bene e che è profondamente cambiata rispetto al girone di andata, grazie all’innesto di quattro nuovi giocatori – ha detto coach Federico Pasquini -. Oggi Reggio Emilia è una squadra che ha grande forza sotto canestro perché può contare sulla fisicità e l’atletismo di Julian Wright, Jalen Reynolds, lo stesso James White, che gioca molto da quattro, e Riccardo Cervi. Credo che la partita si farà a livello difensivo, se noi saremo bravi a fare un passo in avanti e riusciremo a spalmare nei quaranta minuti quella efficacia difensiva vista con Torino, potremo pensare di imporci sulla Grissin Bon. Chi difende meglio porta a casa la partita, perché a livello offensivo si incontrano due squadre che hanno tanti mezzi e tante possibilità.»