I lavoratori Eurallumina hanno temporaneamente sospeso il presidio davanti all’assessorato dell’Ambiente.
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Si è svolto questo pomeriggio, nel corso del quarto giorno di presidio dei lavoratori Eurallumina, davanti alla sede dell’assessorato regionale dell’Ambiente, a Cagliari, l’incontro che era stato calendarizzato dopo la manifestazione del 25 gennaio 2018, dagli enti coinvolti nel procedimento autorizzativo entro la corrente settimana, per fornire un aggiornamento dell’ iter in corso da 42 mesi e 1.294 giorni e dopo il deposito della documentazione a chiarimento e completamento del progetto, depositata dalla azienda proponente in data 21 dicembre 2017.
Alla RSU Eurallumina, gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru hanno comunicato che nelle riunioni e nel confronto tra i tecnici e dirigenti del vari enti sulla documentazione inoltrata dalla proponente, non sono emerse richieste di integrazioni a quanto fornito, ma nel giro dei prossimi tre/quattro giorni, verranno inviate all’Eurallumina Rusal le indicazioni sulle specifiche parti documentali che richiedono ulteriori delucidazioni.
Nella corso della riunione è stato anche ribadito l’indirizzo istituzionale della Giunta regionale, quindi la priorità per la conclusione positiva del percorso autorizzativo, con le relative autorizzazioni propedeutiche al rilancio del primo anello della filiera dell’alluminio.
«La Rappresentanza Sindacale Unitaria – si legge in una nota – verificherà il rispetto di questa tempistica , auspicando che anche questo ulteriore passaggio si concluda con la rapidità dovuta ad un procedimento che è già andato ben oltre ogni possibile ritardo. A seguito di questo aggiornamento, il presidio perfettamente riuscito (così come la mobilitazione generale e la manifestazione precedente) attivo da lunedì 29 gennaio e che ha visto la costante e attiva presenza dei lavoratori Eurallumina motivati e determinati ad infondere ogni ulteriore sforzo e sacrificio per il raggiungimento della ripresa produttiva e il pieno reinserimento lavorativo, è stato momentaneamente sospeso. Resta operativo lo stato di mobilitazione permanente – conclude la nota – che verrà modulato nella sua intensità e livello con il conseguente prossimo sviluppo del procedimento.»