27 November, 2024
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E’ stato presentato stamane, a Sassari, il Programma Nazionale Esiti dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), alla presenza dell’assessore della Sanità, Luigi Arru, dei direttori delle Aziende sanitarie e ospedaliero-universitarie, di dirigenti e funzionari dell’assessorato e di operatori di tutte le aree socio sanitarie e ospedaliere. Quello del sistema sanitario sardo disegnato è un quadro ancora variegato, caratterizzato da alti e bassi.

«Occorre ricordare – ha premesso l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru – che si tratta di dati precedenti la riforma della Rete ospedaliera e la riorganizzazione delle Asl. Il nostro sistema ospedaliero si presenta, quindi, ancora frammentato e gli esiti degli interventi sanitari non sono ovunque positivi. Possiamo essere soddisfatti per la risposta sulla frattura del collo del femore, per esempio, mentre registriamo un ricorso ancora troppo alto ai parti cesarei. Il Programma non è una classifica delle strutture, ma è uno strumento che ci aiuta a capire dove si continua a non dare risposte efficaci e, quindi, a cambiare.»

Il Programma Nazionale Esiti (PNE) lavora sui dati forniti dai sistemi informatici delle Regioni e delle Aziende, prende in considerazione 19 indicatori per otto aree (cardiocircolatoria, nervosa, respiratoria, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare) delle strutture ospedaliere pubbliche e private, la popolazione di riferimento, il monitoraggio dei volumi di attività, i tempi di attesa per gli interventi, la mortalità ai trenta giorni, gli esiti.

Come sottolinea la stessa Agenas, «il PNE non produce giudizi di qualità in merito alle performance ospedaliere e la lettura di ciascuno degli indicatori resi disponibili necessita di un approccio critico e competente per la corretta comprensione dei limiti di validità e precisione delle stime (errori sistematici e errori casuali) e per un’interpretazione non distorsiva».

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Bandi territoriali Paci Tortolì
Le imprese dell’Ogliastra che operano nei settori turismo, nautica, prodotti da forno e pasta fresca, hanno a disposizione 5 milioni di euro grazie ai bandi territoriali, calibrati sulle loro specifiche esigenze, presentati a Tortolì dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci. Una novità assoluta all’interno della programmazione territoriale della Regione, per quelle zone dove si riscontra una concentrazione adeguata di imprese, che punta a garantire aiuti su precisi settori di intervento individuati come strategici. Le imprese di tutti gli altri settori stanno invece già partecipando, e potranno continuare a farlo, ai bandi validi per tutto il territorio regionale.
«Oggi mettiamo l’ultimo tassello, puntando su quello che è l’elemento più importante: le imprese. Abbiamo sempre detto che il ruolo delle imprese è indispensabile nella programmazione territoriale, e per la prima volta la Regione riesce a fare bandi territoriali mirati, con risorse che devono essere investite in progetti di filiera ben individuati per sostenere i settori considerati prioritari per lo sviluppo del territorio – dice Raffaele Paci -. Una scommessa vincente: nessuno c’era mai riuscito, un obiettivo che noi abbiamo perseguito con grande tenacia e convinzione, e che si inserisce alla perfezione nella filosofia della programmazione territoriale che prevede progetti elaborati dal basso, dai diretti interessati, dai territori. Ora dobbiamo essere rapidi, dobbiamo esserlo noi e devono esserlo i Comuni. In questo territorio abbiamo fatto molto, e tanto faremo ancora: dalla riapertura dei cantieri sulla SS 125 al porto di Arbatax che, inserito nel sistema regionale dei porti, potrà essere zona economica speciale, dagli interventi sulla scuola al processo di digitalizzazione e banda larga. E qui vogliamo portare l’idea della nuova industria 4.0 per produrre e commercializzare di più e meglio i nostri prodotti: abbiamo bisogno di portare il digitale trasversalmente nella nostra realtà. Usiamo la rivoluzione digitale e guardiamola come una nuova opportunità di sviluppo che è basata su di noi, sulla nostra gente, sulle nostre capacità. Quella di oggi – ha concluso il vicepresidente della Regione – è una grande scommessa, che vogliamo vincere, e che sono convinto porterà sviluppo e occupazione.»
Il bando è stato pubblicato lo scorso 19 gennaio. La registrazione e il caricamento delle istanze sulla piattaforma sono possibili dalle 12 del 12 febbraio, mentre il click day è fissato per il 13 marzo a mezzogiorno. La scadenza è fissata per le 12.00 del prossimo 13 aprile. Le imprese che possono partecipare devono essere localizzate nei 22 Comuni aderenti all’Unione di Comuni Valle del Pardu e dei Tacchi Ogliastra meridionale, all’Unione di Comuni Nord Ogliastra e all’Unione di Comuni Ogliastra. Tre le linee di intervento previste: nuove imprese per investimenti fra 15mila e 500mila euro, imprese già esistenti per investimenti fra 15 e 150mila euro e fra 200mila e 500mila euro. Dal 1 febbraio sarà attivato uno sportello territoriale di supporto e assistenza alle imprese nella sede dell’ex provincia di Ogliastra, in via Mameli 22, a Tortolì.
Chiuso un anno fa, muove complessivamente 59 milioni di euro: 32 di nuova finanza e i restanti, programmati con altre politiche regionali, attivati all’interno dell’accordo che dà attuazione anche al protocollo di intesa fra Regione e Conferenza episcopale Sarda che prevede lo stanziamento di 700mila euro per la valorizzazione degli edifici di culto aventi valore storico e culturale. Il progetto punta sull’elemento decisivo della longevità, di cui l’Ogliastra è “testimonial” d’eccellenza di tutta la Sardegna, fa leva su qualità della vita, garantisce una visione ampia e strategica e ha l’ambizione di accorciare le distanze fra costa e interno mettendole in stretta sinergia grazie anche al ruolo “cerniera” del trenino verde. Dunque, agroalimentare, turismo, infrastrutture: la sfida lanciata dall’Ogliastra è ambiziosa, contrastare il fenomeno dello spopolamento con la creazione di nuove opportunità di lavoro e l’innalzamento del livello di benessere economico e sociale delle popolazioni.

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La Regione metterà a punto un meccanismo di premialità per le piccole e medie imprese sarde che, pur avendo partecipato ai bandi europei internazionali gestiti direttamente da Bruxelles con eccellenti risultati, non sono state finanziate per mancanza di risorse. L’ha annunciato l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, aprendo i lavori del workshop “L’innovazione a misura di impresa” all’ex Manifattura Tabacchi di Cagliari, dove la giornata è stata dedicata a due schemi di finanziamento di Horizon 2020, “Sme Instrument” e “Fast Track to Innovation”.
«Ci sono miliardi di euro disponibili per i bandi internazionali gestiti direttamente dall’Unione europea, una risorsa importante, troppo importante per rischiare di non riuscire a sfruttarla al massimo. E’ anche vero che questi bandi sono fortemente competitivi, e molto spesso non solo le imprese ma anche le istituzioni, le imprese, le università, i centri di ricerche hanno grandi difficoltà a partecipare e soprattutto a vincere. Abbiamo perciò deciso di intervenire per premiare quei progetti che, avendo ottenuto ottimi riconoscimenti e magari anche valutazioni di eccellenza, non riescono a essere finanziati per mancanza di budget – spiega Raffaele Paci -. E’ un’importante opportunità, per le imprese che ottengono finanziamenti e per le ricadute che quei progetti possono portare in Sardegna, e procederemo rapidamente per mettere a punto il meccanismo migliore per intervenire. Allo stesso tempo continuiamo a lavorare per dare alle nostre imprese gli strumenti per essere più competitive e dunque capaci di intercettare i fondi europei.»
L’evento all’ex Manifattura è organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito di due attività: la rete Enterprise Europe Network – ELSE (Sardegna Ricerche ne è il nodo locale), la più grande rete di servizi per aiutare le pmi a migliorare la loro competitività e confrontarsi in contesti internazionali, e lo Sportello Ricerca europea-Apre Sardegna. Apre, Agenzia per la Promozione e la Ricerca europea, è dal 1998 il punto di contatto regionale sui programmi di ricerca e innovazione dell’Unione Europea. Dal 2012 è stata implementata, innovata e incorporata all’interno di un progetto più ampio denominato “Sportello Ricerca Europea” che promuove la partecipazione di imprese, università, centri di ricerca, enti pubblici e singoli ricercatori operanti nel territorio regionale ai programmi di ricerca, sviluppo e innovazione dell’Unione europea, in particolare Horizon 2020 e Life 2014-2020. Lo Sportello è il braccio regionale dell’Apre, coordina il tavolo dei suoi soci nel territorio per rafforzare la collaborazione tra le diverse strutture regionali in merito ai programmi europei a gestione diretta.
Sul fronte dei bandi comunitari a gestione diretta c’è, dunque, ancora da lavorare, e per questo motivo la Regione ha deciso di prendere con decisione in mano la situazione. I dati, però, registrano negli ultimi tre anni segnali incoraggianti. Durante la programmazione 2007-13, infatti, dal 2011 al 2014 erano stati finanziati 33 progetti per un totale di 9 milioni e 845mila euro di contributo. Nella successiva programmazione, dal 2015 al 2017, sono stati finanziati 54 progetti per un totale di 28 milioni. Sedici, complessivamente, i progetti che hanno ottenuto il certificato di eccellenza. «Da questi numeri vogliamo partire, per rafforzarli e migliorarli», assicura Raffaele Paci.
Alla base di tutto, quando si parla di competitività delle imprese, c’è l’innovazione, dunque, alta tecnologia e digitalizzazione, come ha sottolineato il vicepresidente della Regione. «Se in generale l’innovazione è irrinunciabile per essere sempre più competitivi, in Sardegna lo è ancora di più. Il fatto di essere un’isola ci impone di abbattere e superare i confini fisici con la tecnologia, e solo con la tecnologia ci possiamo riuscire. Questa è la strada intrapresa dalla Giunta Pigliaru sin dal primo momento, lavorando su un’innovazione trasversale con strumenti regionali, nazionali ed europei. Stiamo facendo molto per le nostre imprese, solo per il biennio 2017-2018 abbiamo messo in campo più di 250 milioni di euro. Ma l’innovazione è fondamentale, senza non si riesce a essere competitivi, e lo dico qui nel luogo della creatività e del digitale, nell’ex Manifattura Tabacchi dove abbiamo scelto di collocare il Digital Innovation Hub all’interno di Industria 4.0 per alimentare quell’ecosistema indispensabile per far funzionare tutto il meccanismo. Non abbiamo altre strade – conclude l’assessore Paci -. Innovazione, competitività, progetti validi per essere all’altezza delle sfide che il mondo c’impone a cominciare dall’Europa».

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Il 27 e 28 gennaio, presso la sede del Monte dei Paschi e del Grand Hotel Continental (Starhotel), si terrà la terza edizione del Wine&Siena e con oltre i 150 produttori, ci sarà anche l’azienda sarda autentico s.r.l. .

La manifestazione è interamente dedicata alle eccellenze vitivinicole e culinarie e risulta essere il primo grande evento dell’anno dedicato alla scoperta delle eccellenze enologiche firmato dagli ideatori del Merano WineFestival. La società sarda autentico s.r.l. arriva nella città toscana per mostrare ai produttori un’importante soluzione alla contraffazione che utilizza la tecnologia NFC. Durante l’evento, l’azienda avrà l’occasione di presentare autentico nfc, soluzione innovativa che contrasta il Mercato Parallelo, ed il fenomeno della contraffazione, inserendo un Tag NFC nelle etichette dei prodotti e utilizzando l’App autentico nfc per leggere le specifiche contenute all’interno del Tag, quali:  

  • scheda del prodotto e numero all’interno del lotto di produzione;  
  • tutti i dati di produzione che il produttore ha deciso di rendere pubblici;
  • funzionalità di segnalazione potenziale falso, qualora l’App non rilevi un Tag valido;  
  • funzionalità di invio messaggi al produttore in relazione a uno specifico prodotto acquistato.

autentico s.r.l. offre soluzioni per l’anticontraffazione e logistica con tecnologia RfId, NFC e Bluetooth. Opera principalmente con autentico nfc, un servizio per le aziende che consente di etichettare univocamente i propri prodotti con un DNA Tag senza che questi debbano intervenire sulla propria catena di produzione.

Diego Lai, CTO autentico s.r.l., in merito alla sua partecipazione al Wine&Siena ha dichiarato: «La nostra partecipazione al Wine&Siena è un’opportunità fondamentale per la nostra società, per la sua crescita e soprattutto per il suo consolidamento nel territorio toscano, naturalmente vocato alla produzione vinicola di altissima qualità.

Questo rappresenta il nostro primo importante evento voluto dalla nostra sede commerciale di Siena con il preciso obiettivo di raggiungere i gruppi vitivinicoli più importanti d’Italia.

Durante l’evento autentico s.r.l. fornirà a ciascun produttore espositore il Kit Gratuito di valutazione, in modo tale da agevolare per le aziende l’inizio della difesa dei propri prodotti dalla contraffazione. Inoltre la nostra soluzione risolve anche il problema che proprio un mese fa ha generato un danno di ingenti somme al reparto vitivinicolo toscano».

L’evento è ideato da Gourmet’s International, la struttura di selezione e valorizzazione di eccellenze che sta dietro al successo internazionale di manifestazioni quali il Merano WineFestival, e Confcommercio Siena. Insieme hanno attivato importanti collaborazioni. Sono organizzatori, oltre Confcommercio Siena, il Comune di Siena e la Camera di Commercio di Siena. Wine&Siena ha il fondamentale sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena, Grand Hotel Continental, Università di Siena, che hanno concesso spazi prestigiosi.

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Due vite travolte dal grande sterminio dell’Olocausto. Modesto Melis, sardo, nato a Gairo, vissuto e morto a Carbonia nel 2017, deportato a Mauthausen con l’accusa di collaborare con i partigiani. Non morirà nel campo di concentramento e dedicherà la sua vita a raccontare ai giovani la sua esperienza di sopravvissuto. Etty Hillesum, ebrea olandese, aveva trent’anni quando è morta ad Auschwitz, nel 1943. Ha lasciato un Diario che hanno pubblicato solo nel 1981. Erano pagine scandalose perché parlavano di pace, amore e di perdono. Due storie e molte differenze, come dice Etty Hillesum, «… se si va tra la gente, ci si rende conto che là dove ci sono gli uomini c’è anche vita e che questa vita ci si ripresenta nelle sue mille sfumature, con un sorriso e con una lacrima». Pur condividendo il destino comune, Etty e Modesto riportano emozioni differenti ma raccontano a noi tutti, perché hanno preso la loro storia sulle spalle e l’hanno condivisa con il maggior numero di persone possibile. Era un loro talento.

Con Chiara Giuliani, Sabrina Barlini e Susanna Mannelli, regia di Susanna Mannelli. Musiche e canti a cura di Angelina Figus con la partecipazione del Coro del Centro Studi Musicali di Carbonia.

Lo spettacolo, realizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, è stato rappresentato il 24 gennaio a Carloforte, al Teatro Mutua, per le scuole medie e superiori, in collaborazione e con il patrocinio del comune di Carloforte Assessorato alla Cultura; replicherà il 27 gennaio ad Iglesias presso il Teatro Electra, alle ore 19,00, ingresso gratuito, in collaborazione e con il patrocinio dell’assessorato della Cultura del comune di Iglesias; il 29 gennaio sarà invece ad Assemini presso il Teatro del Centro Giovani Corso Europa, alle ore 20,00, ingresso gratuito, in collaborazione e con il patrocinio dell’assessorato della Cultura del comune di Assemini; il 30 gennaio verrà rappresentato presso l’Istituto IPIA di Sant’Antioco, in collaborazione con l’Istituto IPIA Emanuela Loi di Sant’Antioco e Carbonia.

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«Ancora una volta, le lavoratrici, i lavoratori Eurallumina e la loro Rappresentanza Sindacale Unitaria, sono costretti a dover ricorrere alla mobilitazione e ad ulteriori sacrifici per poter esternare la loro preoccupazione ed avere riscontro sulle ormai improcrastinabili decisioni che devono essere prese sul loro futuro e delle loro famiglie, unite a quelle dell’indotto e del destino di un asset strategico per l’industria nazionale, qual è l’Eurallumina Rusal, essendo il primo anello della filiera dell’alluminio.»

Lo scrive, in una nota, la RSU Eurallumina Rusal 24 ore dopo la nuova manifestazione messa in atto ieri in via Roma, a Cagliari, davanti all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente.

«Ad oggi 26/01/18, sono trascorsi 42 mesi, 1.288 giorni dall’avvio del procedimento – aggiunge la RSU Eurallumina Rusal -. Dopo un incontro con gli assessori dell’Ambiente Donatella Spano e della Sanità Luigi Arru, i rispettivi direttori generali Paola Zinzula e Giuseppe Sechi, l’amministratore della provincia Sud Sardegna Mario Mossa con la dirigente e tecnico del settore Ambiente, il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, con delega a rappresentare la Presidenza della Giunta regionale della Sardegna, al fine di conoscere ed avere riscontro di quanto avvenuto dopo il deposito da parte della proponente della documentazione volontaria a completamento e chiarimento del progetto datato 21/12/2017 e in che tempi verrà concluso l’interminabile iter che ad oggi impedisce di poter avviare gli ingenti investimenti propedeutici alla piena ripresa produttiva ed occupazionale, ci è stato comunicato che: «entro la prossima settimana, si svolgerà una riunione tra enti coinvolti, che determinerà la validazione dei documenti volontari a completamento e chiarimento depositati il 21/12/2017», o se essi necessitino di ulteriori chiarimenti nel merito.»

«A seguito di queste comunicazioni, ritenendo necessario il proseguo della mobilitazione con lo scopo di monitorare che questa scadenza venga rispettata, la Rsu ed una delegazione di lavoratori, saranno presenti tutti i giorni a partire da lunedì 29 gennaio 2018, con un presidio sit-in presso l’assessorato regionale dell’Ambiente, in via Roma, a Cagliari, sino alla riunione sopra indicata, preventivando fin d’ora – conclude la Rsu Eurallumina Rusal – l’innalzamento del livello delle iniziative di mobilitazione, qualora le evoluzioni si ritenessero penalizzanti per la conclusione positiva dell’interminabile iter procedurale.»

       

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Nasce nella terra di Romagna, a San Mauro Pascoli, la prima edizione del Premio per la Poesia d’Autore in musica dedicato a Giovanni Pascoli. Il Premio intende valorizzare la nuova e significativa scena di cantautori e cantautrici presenti in Italia e a tenere viva la memoria di Giovanni Pascoli tra i giovani autori di testi e musiche della nuova canzone italiana.

L’iniziativa nasce da un’idea del MEI – Meeting delle Etichette Indipendenti, coordinato da Giordano Sangiorgi, in collaborazione con il comune di San Mauro Pascoli, grazie all’impegno del sindaco Luciana Garbuglia, e con Sammauroindustria presieduta da Miro Gori.

La forza espressiva del poeta romagnolo è testimoniata da personaggi come Paolo Conte, che anni fa ha dichiarato: «Ho amato Hemingway, Simenon, ma soprattutto Pascoli. Quando facevo il militare a Cosenza e poi a Pisa, i commilitoni copiavano le lettere d’amore alle fidanzate da un libretto che a sua volta copiava spudoratamente le rime e i ritmi di Pascoli». L’attrice Mariangela Gualtieri, da parte sua, ha ricordato l’incontro con Pascoli per un suo spettacolo con queste parole: «Ho ripreso le poesie più note, quelle che tutti abbiamo cantilenato a scuola, quelle che portiamo in noi come micce inesplose, e tento, col mio dar voce, di liberare l’esplosivo ad alto potenziale di questi versi.  Queste poesie sono musica e più di altre, nella resa orale, diventano davvero la meraviglia che sono: meglio si apprezza il musicista geniale che ha cantato ogni centimetro di questa terra, ogni più piccola e insignificante presenza, aprendoci gli occhi, aprendoci il cuore. Ridestandoci».

Le parole di questi due grandi artisti internazionali sono un perfetto viatico per l’avvio della prima edizione del ‘Premio Pascoli per la Musica’ che invita tutti i cantautori e cantautrici dai 18 ai 40 anni provenienti da tutta Italia a partecipare inviando un proprio brano inedito entro il 30 aprile 2018. L’iscrizione è gratuita. La finale si terrà in una data tra fine luglio e inizio agosto e coinvolgerà i finalisti selezionati da una apposita commissione chiedendo loro di presentare un brano inedito live dedicato a una poesia di Giovanni Pascoli o a una tematica di ispirazione prettamente pascoliana. Nella stessa serata sarà assegnato ad un artista di rilievo un Premio alla Carriera dedicato a Pascoli.

Per tutte le informazioni per la partecipazione al bando di concorso si può telefonare allo 0546 646012 (Casa della Musica – Cinzia Magnani) o scrivere a mei@materialimusicali.it con oggetto ‘Premio Pascoli per la Musica’.

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Il comune di Buggerru ha pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori del nuovo impianto di trattamento che risolverà i problemi di non potabilità. Il problema è nella qualità dell’acqua, che ha sempre evidenziato valori elevati del parametro relativo al piombo presente nell’acqua, ma sebbene fino al 2013 i parametri consentiti per legge risultavano pari a 25 microgrammi al litro e quindi l’acqua è sempre consumata dalla comunità in quanto potabile, dalla fine del 2013 il limite consentito è stato ridotto a 10 (da 25, appunto) e l’acqua è risultata automaticamente fuori norma. Il progetto portato avanti da Abbanoa con la stretta collaborazione dell’Amministrazione comunale  prevede la realizzazione di un impianto di filtraggio delle acque della sorgente San Salvatore che consentirà, entro la fine della stagione estiva, di risolvere le criticità legate all’acqua potabile perché in grado di abbattere il piombo.

Abbanoa si è quindi attivata insieme al Comune e ha firmato una convenzione che rientra nella tipologia delle cosiddette “convenzioni a 3” in virtù dei soggetti coinvolti (Abbanoa, Comune ed Egas) che affida agli uffici comunali la realizzazione dell’intervento. Con la recente approvazione da parte di Egas del progetto è stato possibile per il Comune pubblicare l’appalto dei lavori, denominato “Trattamento  e condotta di avvicinamento alla vasca di accumulo della rete pubblica comunale”. I 300.000 euro serviranno a dotare la fonte ed il paese di un impianto di potabilizzazione specifico per l’abbattimento del piombo.

Le scelte progettuali adottate sono improntate alla realizzazione di opere il meno impattanti possibile anche per tener conto delle caratteristiche dell’area che si trova sotto il vincolo paesaggistico essendo in prossimità del mare. L’impianto di trattamento sarà realizzato in prossimità della sorgente con ovvi vantaggi per quanto riguarda la manutenzione, la gestione e il controllo. Si è inoltre deciso di realizzare l’impianto di abbattimento su area pubblica per evitare procedimenti di esproprio che avrebbero sicuramente comportato un allungamento dei tempi. Il funzionamento dell’impianto sarà così modificato: L’acqua di sorgente invece che andare, per caduta, nel serbatoio di rilancio sarà pompata attraverso le due pompe ai filtri, dagli stessi andrà poi per caduta nel serbatoio di rilancio.

I lavori dovrebbero terminare entro la fine dell’estate prossima.

Parte il conto alla rovescia per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione a servizio del paese di Buggerru. Dopo una serie serrata di incontri tra Abbanoa, Egas ed il comune di Buggerru, che hanno scandito i mesi appena trascorsi, è in corso di pubblicazione anche la gara per i servizi di progettazione. Il nuovo depuratore sorgerà in un area attigua a quello attuale e potrà disporre delle tecnologie più moderne adeguate alle necessità di Buggerru (investimento di 3.157.000). Molti dei problemi sorti in questi anni hanno infatti riguardato il posizionamento del vecchio depuratore, posto in una zona altamente franabile e – per questo – da tempo impossibile da raggiungere anche per gli operatori. Obiettivo di Abbanoa è quello di comprimere più possibile i tempi di realizzazione del complesso intervento. Già dai primi giorni del 2018 saranno affidati i servizi di progettazione da completare entro aprile 2018. I lavori dovrebbero concludersi nel luglio del 2020, un tempo fisiologico per un lavoro così complesso. 

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Superando il Borgo Sant’Elia per 3 a 1 (doppietta di Nicola Lazzaro e goal di Mattia Bodano) nel recupero della partita rinviata domenica scorsa a causa del maltempo, il Carloforte ha agganciato la San Marco Assemini ’80 in testa alla classifica del campionato di Promozione, con tre punti di vantaggio sull’Arbus. Non è stata una vittoria facile, maturata con i due goal realizzati nel finale da Nicola Lazzaro, in condizioni di inferiorità numerica per le espulsioni di Giacomo Sanna e Youssou Papa Diop (maturate unitamente a quella del cagliaritano Murgia). La partita la Palma Monte Urpinu – Carbonia, ugualmente rinviata domenica scorsa per il maltempo, verrà recuperata giovedì 1° febbraio, alle 15.00. Le altre due partite rinviate domenica, Sant’Elena – Idolo e Selargius – Gonnosfanadiga, verranno recuperate domenica 11 febbraio, alle ore 15.00, nella giornata in cui il campionato osserverà un turno di riposo.

Domenica prossima il Carloforte giocherà sul campo del Quartu 2000, mentre il Carbonia ospiterà il Sant’Elena Quartu (lo stesso avversario che affronterà nella doppia sfida della semifinale della Coppa Italia) sul campo di Villaperuccio, per l’indisponibilità dello Stadio “Carlo Zoboli”, il cui manto erboso si trova in pessime condizioni. Le altre partite in programma per la seconda giornata del girone di ritorno sono: Idolo-Andromeda, Vecchio Borgo Sant’Elia-Arbus, Gonnosfanadiga-La Palma Monte Urpinu, Bari Sardo-Selargius, Arborea-Seulo 2010 e, infine, San Marco-Siliqua.

Le tre partite del girone B del campionato di Prima categoria rinviate domenica scorsa per il maltempo, Atletico Masainas-Virtus Villamar, Atletico Narcao-Villanovafranca e Sernorbì-Libertas Barumini, verranno recuperate domenica 11 febbraio, alle 15.00.

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Continua la campagna di alcune associazioni ambientaliste e pacifiste (Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus, Confederazione Sindacale Sarda, Associazione Donne Ambiente Sardegna, Comitato SoS Sardegna, Associazione Sardegna Pulita) contro l’attività della RWM di Domusnovas.

«Perseverare nella difesa della Fabbrica di Bombe di Domusnovas è avallare un crimine nei confronti dell’umanità – si legge in una nota -. Questo ci sentiamo di affermare senza alcun dubbio dopo le condanne dell’ONU e le tre deliberazioni della Commissione Europea che ha richiamato tutti i Paesi, tra cui l’Italia, che esportano e vendono armi all’Arabia Saudita che le utilizza contro le popolazioni civili ed inermi dello Yemen.»

Le associazioni Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus, Confederazione Sindacale Sarda, Associazione Donne Ambiente Sardegna, Comitato SoS Sardegna, Associazione Sardegna Pulita criticano la Confindustria Sardegna Meridionale, «schierata apertamente a difesa della Fabbrica di bombe di Domusnovas, dichiarando irricevibili le stesse proposte di riconversione di quello stabilimento che in Germania, dove viene fatto rispettare il divieto permanente di esportare armi nei confronti dei Paesi in guerra, ha una eccellente produzione industriale in campi diversi» e i Sindacati Filctem-CGIL e Femca-CISL territoriali del Sulcis Iglesiente e le stesse RSU della Fabbrica di Domusnovas «che rifiutano il confronto né vogliono accettare come possibile la riconversione della fabbrica».

«Il lavoro è sacro e va difeso quando non è contro la dignità, la tutela e la promozione della vita umana, perché in questo caso esso perde lo stesso valore di sacralità per cui costruire bombe che vengono utilizzate, ed è dimostrato, per distruggere paesi ed abitazioni e, soprattutto, vite di centinaia di migliaia di civili inermi, tra cui numerose donne e bambini, esso NON E’ LAVORO. Noi continueremo la nostra testimonianza ed azione di informazione e di condanna a tutti i livelli e siamo sicuri di aprire i cuori e le menti delle donne e uomini di buona volontà. La Sardegna – concludono le associazioni Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus, Confederazione Sindacale Sarda, Associazione Donne Ambiente Sardegna, Comitato SoS Sardegna, Associazione Sardegna Pulita – deve essere un’isola di pace ed intorno alla pace è possibile costruire economia e lavoro.»