27 November, 2024
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Dopo le polemiche dei giorni scorsi, seguite soprattutto al trasferimento di un paziente da Iglesias all’ospedale San Francesco di Nuoro, denunciato dal deputato di Unidos Mauro Pili, l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, interviene oggi sull’emergenza presente nei reparti di Rianimazione degli ospedali sardi.

«Come sta accadendo nel resto d’Italia, anche in Sardegna i posti letto dei reparti di Rianimazione degli ospedali sono utilizzati per pazienti con gravi complicazioni respiratorie conseguenza dell’influenza – dice l’assessore della Sanità -. Questi casi – attualmente in Sardegna sono 25 – si aggiungono all’ordinaria attività dei reparti e rendono necessari trasferimenti nei posti liberi e nei quali, secondo normali protocolli sanitari, i pazienti possono trovare pronta risposta.»
«Nel caso del Sulcis, a fronte di otto posti letto di Rianimazione, tutti occupati, si registrano quattro casi di persone con complicanze da influenza – aggiunge Luigi Arru -. Sette casi a Sassari, quattro a Olbia, tre a Lanusei, due a Oristano, quattro al Policlinico, uno al Santissima Trinità.»
«Pur nell’emergenza, il sistema sanitario sta rispondendo in un’ottica di rete, trovando – per quanto possibile – risposte di prossimità, garantendo la presa in carico qualificata e senza rischi per i pazienti. A differenza di altre regioni – conclude Luigi Arru -, questo tipo di assistenza intensiva si è resa possibile senza interrompere le attività elettive chirurgiche.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Trasporti Carlo Careddu, ha approvato le quattro convezioni che la Regione dovrà stipulare con il ministero delle Infrastrutture per la realizzazione della metropolitana nell’area vasta di Cagliari, del centro rimessa e manutenzione e per l’acquisto di tre tram per la metro di Sassari, per i nuovi bus e per l’asse attrezzato urbano Elmas-Assemini-Decimomannu. «Si tratta di un altro passo avanti verso la concretizzazione di importanti interventi per migliorare l’efficienza e la qualità della mobilità nell’isola», ha detto Carlo Careddu. L’importo totale dell’investimento è di oltre 117 milioni di euro.
La dotazione finanziaria assegnata dal Piano operativo infrastrutture FSC 2014-2020 alla Regione per la tratta Vesalio-Quartucciu-Centro commerciale Le Vele è pari a 60,1 milioni di Euro; per il centro rimessa e manutenzione, adeguamento e implementazioni della tratta in esercizio e per l’acquisto di tre tram per la rete tranviaria di Sassari, è di 31,6 milioni di euro. Il soggetto attuatore è Arst. Finalizzati all’acquisto di nuovi bus eco-compatibili per il trasporto pubblico locale sono previsti invece 17,1 milioni sempre a valere sul Piano operativo infrastrutture. A questo stanziamento dovrà essere garantito un cofinanziamento obbligatorio minimo da parte dei beneficiari di almeno il 40 %, pari a 11,4 milioni di euro, per un importo complessivo dell’operazione di 28,5 milioni di euro. L’Arst avvierà il procedimento di evidenza pubblica per l’aggiudicazione della fornitura in qualità di stazione unica appaltante. Infine, per l’asse attrezzato urbano Elmas-Assemini-Decimomannu, sono stanziati 8,8 milioni di euro.
Gli interventi già finanziati per le reti metropolitane e per l’acquisizione di tram già condivisi con gli enti territoriali, sono invece così ricapitolati.
Linea 1: Repubblica-Gottardo (Monserrato) e acquisto 9 tram, per un importo totale di circa 44,2 milioni di euro, a valere sulle risorse finanziarie del POR FESR 2000/2006, attualmente in esercizio. Linea 2: Elettrificazione Gottardo-Settimo San Pietro, per un importo totale di circa 2,8 milioni a valere sulle risorse finanziarie del PO FESR 2007/2013, attualmente in esercizio. Linea 3: Gottardo- Policlinico, per un importo totale di circa 24 milioni a valere sulle risorse del PO FESR 2007/2013, attualmente in esercizio. Linea 1: Raddoppio tratta Caracalla-Largo Gennari e Centro Rimessa e Manutenzione (CRM), per un importo totale di 8,5 milioni a valere sulle risorse finanziarie del PO FESR 2014/2020, in corso di realizzazione. Linea Repubblica-Bonaria, per un importo totale di 8,5 milioni a valere sulle risorse finanziarie del PO FESR 2014/2020, in corso di realizzazione. Linea Bonaria- Matteotti, per un importo totale di 14 milioni di cui 8 a valere sul mutuo regionale e 6 milioni a valere sulle risorse finanziarie del FSC 2000-2006, in corso di realizzazione. Progettazione del sistema metropolitano in area vasta di Cagliari, per un importo totale di 8 milioni a valere sulle risorse finanziarie messe a disposizione dal FSC 2007-2013, in corso di realizzazione. Acquisto di materiale rotabile per metropolitana leggera di Cagliari: 3 unità di trazione elettriche, per un importo totale di circa 9 milioni di cui 5 a valere sulle risorse finanziarie del PO FESR 2007/2013 e 4 milioni a valere sulle risorse finanziarie del PO FESR 2014/2020, in fase di conclusione con l’immissione in servizio.
Linea Santa Maria di Pisa-Emiciclo Garibaldi e acquisto di 4 tram, per un importo totale di circa 21,4 milioni, a valere sulle risorse finanziarie del POR 2000/2006, attualmente in esercizio. Linea Santa Maria di Pisa-Sant’Orsola e Sant’Orsola-Li Punti, per un importo totale di circa 36 milioni a valere sulle risorse finanziarie del FSC 2014-2020, in corso di realizzazione.

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La Regione investe 10 milioni di euro nella perimetrazione della zona franca doganale al porto canale di Cagliari. Le risorse sono state recuperate con un intervento dell’assessorato della Programmazione sul Mise e che rischiavano di andare perdute. Si tratta di risorse di un vecchio contratto di localizzazione già destinate al rinnovo del parco gru del Porto Canale di Cagliari. Lo ha reso noto il capo di Gabinetto della Presidenza, Gianluca Serra, intervenuto ieri all’incontro sulle prospettive del Porto Canale, indetto dal sindaco Massimo Zedda.
Gianluca Serra ha inoltre annunciato la disponibilità della Presidenza ad aggiornare il tavolo una volta che saranno rilevati ulteriori elementi a partire dalla conclusione, da parte del Comune e Autorità portuale, della perimetrazione della zona franca doganale. A seguito di questo passaggio, infatti, sarà possibile incontrare l’azienda e, una volta conosciuto il piano industriale, procedere ad attività di marketing e scouting con il ministero dei Trasporti.

«Intendiamo lavorare per ottenere vantaggi localizzativi per le imprese – ha concluso Gianluca Serra -, in modo da rendere più attrattivo il sito e potenziare le attività del Porto canale.»

 

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La commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Cps-Psi) ha proseguito la verifica sullo stato di attuazione della riforma, con una seduta dedicata al confronto fra la stessa commissione ed i direttori generali dell’Ats Fulvio Moirano e dell’Azienda Brotzu di Cagliari Graziella Pintus.

Molti i temi al centro delle domande rivolte ai due tecnici dai commissari: oncologia, Aias, Mater Olbia ed attività intramoenia (Luca Pizzuto, Art. 1 – Mdp), organizzazione amministrativa e gestione delle forniture (Fabrizio Anedda, Misto-Sinistra Sarda), ricambio generazionale, potenziamento della formazione e liste di attesa (Mariano Contu, Forza Italia), creazione dei dipartimenti, accorpamenti, oncologia e stabilizzazioni dei precari (Luigi Ruggeri, Pd), funzionamento ed orari al pubblico del sistema di prenotazioni presso i Cup e i poli-ambulatori (Rossella Pinna, Pd), tempistica dell’entrata in vigore della nuova governance e Mater Olbia (Giorgio Oppi, Udc), requisiti per la stipula dei contratti con le strutture private accreditate (Lorenzo Cozzolino, Pd), linee-guida per la formalizzazione della rete ospedaliera e blocco parziale del turn-over del personale (Augusto Cerchi, Pds), strutture per il trattamento urgente della patologie dell’apparato digerente (Emilio Usula, Misto-Rossomori), prosecuzione volontaria del rapporto professionale della prof.ssa Maria Giovanna Marrosu, ora in pensione, con il centro per la lotta alla sclerosi multipla (Domenico Gallus, Psd’Az-La Base).

Nel suo intervento Graziella Pintus dell’Azienda Brotzu di Cagliari si è soffermata in particolare sul lavoro svolto nel settore oncologico che, ha premesso, «va considerato come una rete cui collaborano specialisti di diverse discipline che possono lavorare assieme valorizzando al meglio conoscenze ed esperienze proprio perché, a monte, sono stati definiti nuovi protocolli terapeutici e messe a punto infrastrutture tecnologiche di grande efficienza». Graziella Pintus si è detta poi ottimista sulla imminente pubblicazione del Piano nazionale esiti (il report generale sull’andamento di tutte le strutture sanitarie nazionali previsto per la fine della settimana) ed ha annunciato a breve la pubblicazione di numerosi bandi per l’individuazione di figure apicali in settori strategici che metteranno fine a lunghi periodi di interim e rafforzeranno la solidità organizzativa dell’Azienda.

Il direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano, dopo aver ricordato che la riforma della Sardegna si inserisce in un quadro nazionale in cui la sanità (seconda voce del bilancio dello Stato dopo le pensioni) ha pagato un prezzo molto elevato per il risanamento dei conti pubblici ha affermato che, in questa fase, «il passaggio più importante riguarderà le nuove linee-guida per la nuova rete ospedaliera, che dovranno essere emanate dalla Giunta dopo le modifiche dell’atto aziendale introdotte dal Consiglio regionale». «Dall’assetto della nuova rete – ha specificato Moirano – dipenderanno anche le scelte che la stessa Giunta dovrà fare in materia di stabilizzazioni dei precari perché, con il provvedimento del giugno scorso, il turn-over del personale è stato sbloccato ma in modo parziale nel senso che, a fronte di 100 uscite, possono esserci non più di 66 nuovi ingressi.»

Sul sistema delle prenotazioni il dg dell’Ats ha riconosciuto i problemi di efficienza, aggiungendo però di aver chiesto ai sindacati «di poter ridefinire gli orari del personale addetto gli sportelli con l’inserimento di due rientri pomeridiani, nell’ottica di un ampliamento dei servizi per l’utenza che arriverà anche dal potenziamento degli Urp».

Fulvio Moirano ha inoltre commentato positivamente la recente sentenza del Tar sul contenzioso che vedeva contrapposte Regione ed Aias: «Dobbiamo leggerla bene ma mi sembra chiarissima e riconosce fra l’altro che abbiamo onorato in modo tempestivo e puntuale gli impegni con l’azienda, nell’interesse dei pazienti e dei lavoratori».

Per quanto riguarda il Mater Olbia il responsabile dell’Ats ha preferito non esprimersi, limitandosi a riconoscere che «tenuto conto della ripartizione dei posti-letto operata con la rete ospedaliera la struttura di Olbia risulta sottodimensionata». Infine, rispondendo alla domanda del consigliere Domenico Gallus sulla possibilità di autorizzare la prosecuzione volontaria del lavoro di Maria Giovanna Marrosu al “Binaghi” di Cagliari, Fulvio Moirano ha ribadito la sua posizione contraria.

Sul piano politico, il consigliere di Art.1-Mdp Luca Pizzuto ha manifestato la posizione contraria del suo gruppo sul Mater Olbia che, a suo giudizio, «senza il coinvolgimento del Consiglio e senza il supporto tecnico dei direttori, rischia di trasformarsi in una nuova struttura privata oncologica che avrà un impatto fortemente negativo sul sistema pubblico».

Fulvio Moirano.

Fulvio Moirano.

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E’affidato al talento del sedicenne Mattia Casu il nuovo appuntamento, venerdì 26 gennaio, con il progetto del Conservatorio di Cagliari dedicato alle “32 Sonate per pianoforte” di Ludwig Van Beethoven.

Alle 18.00, nell’Aula magna, Mattia Casu si misurerà con la Sonata op. 109, la terzultima delle 32 Sonate composte dal genio tedesco tra il 1795 e il 1822.

Come di consueto, l’esecuzione dell’opera sarà introdotta da un’analisi storico-critica curata dal maestro Marco Carraro.

Pur non costituendo inizialmente un insieme unico, le Sonate per pianoforte di Beethoven sono oggi una delle più importanti collezioni dell’intera letteratura pianistica. Per gli studenti di pianoforte sono parte fondamentale del loro percorso formativo.

Dopo quello di venerdì, il prossimo appuntamento con il progetto è il 2 febbraio, quando con Ludovica Pisanu proporrà la Sonata op. 110.

L’ingresso sarà libero e gratuito.

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Tre referendum consultivi sulla legalizzazione della cannabis, la costituzione di punti franchi e la regionalizzazione dell’Anas. L’iniziativa è dei consiglieri regionali di Art. 1 – Mdp Paolo Zedda, Daniele Cocco, Eugenio Lai e Luca Pizzuto. «Si tratta di tre settori importanti che potrebbero contribuire a disegnare un nuovo modello di sviluppo e di crescita – ha detto Paolo Zedda – dalle simulazioni fatte, emerge un quadro interessante: solo con la legalizzazione della cannabis si potrebbero creare 10mila posti di lavoro con un beneficio stimato tra i 150 e i 250 milioni di euro per l’economia sarda».

Il gruppo Art. 1 – Mdp, verificata l’assenza di una maggioranza per un pronunciamento del Consiglio regionale si rivolge adesso agli elettori: «Chiederemo ai sardi di esprimersi per l’approvazione di una legge da proporre all’attenzione del Parlamento nazionale – ha proseguito Paolo Zedda – per il referendum serviranno circa 10mila firme. Sarà la prima consultazione referendaria sul tema a livello europeo».

Gli altri due quesiti riguardano invece l’istituzione di punti franchi, come previsto dall’articolo 12 dello Statuto sardo, e creazione di un ente tutto sardo per la gestione delle strade. «Si tratta di due questione strettamente connesse – ha detto ancora Paolo Zedda – la crisi del Porto Canale di Cagliari conferma la necessità di prevedere un regime fiscale diverso per attrarre investitori e nuovi  traffici commerciali. La mole di scambi nel Mediterraneo è in continua crescita, se la Sardegna non riuscirà ad organizzarsi è destinata a soccombere nel confronto con gli altri porti italiani ed europei. Per quanto riguarda l’Anas, sono note a tutti le difficoltà di spendita delle risorse. L’ente nazionale delle strade ha stanziato circa 2 miliardi di euro da investire in Sardegna per il prossimo triennio. Alle nostre imprese arriveranno però solo le briciole. Noi proponiamo la regionalizzazione dell’Anas, in questo modo sarebbe garantito anche un argine alla corruzione».

Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo di Art. 1 – Mdp Daniele Cocco: «Si tratta di tre proposte credibili e attuabili – ha detto Daniele Cocco – faremo di tutto perché la consultazione referendaria si faccia entro l’anno».

«E’ un’iniziativa che si colloca all’interno dell’idea che ha ispirato la costituzione del nostro gruppo in Consiglio regionale – ha concluso Eugenio Lai – noi siamo una forza autonomista e di governo, non vogliamo essere subalterni. Con queste tre proposte vogliamo incidere sulle politiche di sviluppo dell’Isola, siamo convinti che solo così si possa rilanciare l’economia sarda.»

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La campagna elettorale che ci condurrà alle elezioni politiche del 4 marzo prossimo è, oramai, entrata nel vivo. I leader nazionali (e regionali) sono indaffarati a consolidare le alleanze e, puntualmente, a lanciare proposte “sensazionali”. Se poi queste sono anche irrealizzabili, o del tutto inutili, poco importa.  Ma la valutazione di tale aspetto, sia a livello nazionale, sia locale, riguarda la coscienza del singolo elettore. È opportuno, invece, focalizzare apertamente alcuni dati demo-economici. Così da acquisire un metro di giudizio dei parlamentari uscenti, ricandidati, e dei neofiti che si presenteranno secondo la mappa delle circoscrizioni del cosiddetto Rosatellum, che per la Sardegna prevede l’elezione di 25 parlamentari.

Orbene: i dati. Nel 2017 il debito pubblico dell’Italia ammontava 2.260,3 miliardi di euro (fonte: Banca d’Italia 2017); il tasso di disoccupazione, nel mese di marzo, era a quota 11,7%, quella giovanile a quota 34,1% (fonte: Istat). Per quanto riguarda i numeri sull’emigrazione, a livello nazionale, delle fasce più istruite della popolazione, sappiamo che “[…] nell’ultimo decennio si assiste ad un progressivo spostamento dell’incidenza del fenomeno dell’emigrazione verso fasce della popolazione a maggiore istruzione: dal 2001 al 2010 l’incidenza dei cittadini laureati sul totale degli espatri è raddoppiata (dall’8,3% al 15,9%) […] In totale, quasi 1.300 dottori di ricerca che prima dell’iscrizione all’università risiedevano in Italia risultano vivere abitualmente all’estero al momento dell’intervista (6,4% del totale), per lo più in Francia, Stati Uniti d’America e Regno Unito[…]” (fonte: Istat – indagine conoscitiva sulle politiche relative ai cittadini italiani residenti all’estero 2011).

Nel 2016, in Sardegna, il tasso di disoccupazione ammontava al 15,9%, e quello sulla disoccupazione giovanile al 56,3% (fonte: Istat 2016). Nonostante un lieve calo la situazione resta drammatica. Spesso i politici, dinanzi a dati del genere, accampano la scusante del «siamo in periodo di vacche magre» allorquando vengono chiamati ad intervenire, concretamente, per garantire il diritto al lavoro e alla realizzazione personale dei cittadini. In realtà, esaminando i dati sulla spesa pubblica, si evince, ad esempio, che nel 2011 in Italia i costi della politica e della burocrazia ammontavano all’8,6% del PIL (fonte: Eurostat 2012).

Nel 2012 la spesa pubblica del nostro paese ammontava al 50,6% del PIL, ed era così ripartita: 16,3% in pensioni; 10,8% in spese per il personale; 9,7% in altri consumi finali; 4,9% in interessi sul debito; 3% in altri trasferimenti sociali; 2,2% in trasferimenti alle imprese; 2% in investimenti pubblici; 1,1% in imposte indirette; 0,5% in altro (fonte: Istituto di ricerca Bruno Leoni 2013). Una spesa pubblica di tale rilevanza incide enormemente sulla pressione fiscale. Al lettore le ovvie deduzioni sull’impatto di un simile status in una regione come la Sardegna e in un territorio come il Sulcis Iglesiente. Non esiste, fortunatamente, un manuale standard sulle domande da porsi nella scelta dei propri rappresentanti istituzionali.

Certamente, a fronte dei dati sopra esposti, domande come «Cos’hanno fatto (i parlamentari uscenti) per evitare, o risolvere, la presente situazione demo-economica?» e «Cosa hanno intenzione di fare i neofiti?» sono, a dire poco, calzanti. Altrimenti saranno sempre più realistiche le parole di Mark Twain «Se votare facesse qualche differenza non ce lo lascerebbero fare». Ammesso che già non lo siano.

Cristian Usai

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Sono numerose le iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale di Carbonia per la celebrazione della Giornata della Memoria e la commemorazione delle vittime dell’Olocausto. Tra queste si segnalano soprattutto quelle indirizzate agli studenti delle scuole cittadine. Sabato 27 gennaio, alle ore 9.00, al Teatro Centrale di piazza Roma verrà proiettato il film di Marie-Castille Mention-Schaar “Una volta nella vita: eredi di un’umanità da proteggere”, sul tema della realtà dell’olocausto ebraico. L’iniziativa, promossa dagli assessorati della Cultura e della Pubblica istruzione del comune di Carbonia, è rivolta ai ragazzi delle scuole medie e superiori. Nel film viene omaggiata la diversità religiosa, con la scoperta della Shoah tra le mura scolastiche da parte di un gruppo di adolescenti di fede musulmana. 

«L’obiettivo delle iniziative organizzate dall’Amministrazione comunale di Carbonia, che si protrarranno anche nella giornata di domenica 28 gennaio – ha affermato il sindaco di Carbonia Paola Massidda -, è ricordare le vittime delle persecuzioni nazifasciste e del genocidio ebraico, sensibilizzando nel contempo gli studenti verso i valori della libertà, della pace, della giustizia e dell’integrazione. Per l’intera giornata di sabato 27 gennaio, in conformità con quanto disposto dalla Prefettura, il comune di Carbonia esporrà a mezz’asta la bandiera nazionale e quella europea in segno di memore omaggio alle vittime dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.»

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Africa e Sud America si incontrano a Iglesias con una musica che racconta l’unità, è Jaliyah il nome del cd musicale realizzato nei laboratori musicali di Casa Emmaus. Protagonisti M’JaliSusso e Adry Fernandez sono arrivati in Sardegna dopo rotte diverse e si incontrati a Casa Emmaus, comunità di accoglienza che opera nella cittadina del Sulcis dal 1988.

M’JaliSusso, 18 anni, è arrivato dal Gambia come minore straniero non accompagnato, tante idee per la testa e una missione: suonare il Kora, strumento musicale tipico del suo paese. Adry Fernandez, 38 anni è invece uruguaiano, musicista, a Casa Emmaus conduce i laboratori musicali per i migranti.

La cultura africana arrivata in Sud America con la tratta degli schiavi nello scorso millennio ha contribuito a costruire una radice molto profonda nell’arte e nella musica del continente. Dal candombe, al tango, dalla musica brasiliana a quella cubana: tutto riporta all’Africa. A Casa Emmaus, nella piccola città di Iglesias queste due culture si incontrano per costruire una musica che racconta emozioni e storie di chi ha solcato il mare e l’oceano per arrivare in Europa, nell’isola di Sardegna senza voler distruggere le proprie radici. Da questa esperienza nasce Jaliyah, il primo disco con otto brani nati nei laboratori musicali che hanno coinvolto anche altri ospiti delle strutture msna e collaboratori dell’associazione. Un brano è di Bks, nome d’arte del 14enne Mohamed, dalla Costa d’Avorio è arrivato a Casa Emmaus e ha subito trovato nel rap uno spazio di crescita importante e un grande strumento di relazione con i coetanei del territorio, a ottobre ha registrato un singolo con un altro artista iglesiente: “Señorita” disponibile anche su Spotify https://open.spotify.com/album/5O3Q7QM4hKaRzqQ7KpmxY9. One Love, brano di M’Jali Suso al Kora ha la straordinaria partecipazione dell’attore Elio Turno Arthemalle, fruibile anche su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=nBcgzEPK97c e che è stato eseguito anche all’Arena Sant’Elia di Cagliari in occasione del concerto “Mama Sardigna”. Nel cd anche due brani di musica elettronica di John Kevin, beneficiario del progetto Sprar.

Giorgio Pillosu, MSNA(Minori Stranieri Non Accompagnati)

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Gli ultimi mesi dell’anno hanno dato l’opportunità ad alcune ragazze del centro di accoglienza straordinaria di prendere parte al corso di formazione professionale dal titolo “gestione della sala e gestione sicura del luogo di lavoro” organizzato dalla Confesercenti Provinciale di Cagliari e volto all’acquisizione delle competenze di base del servizio di gestione della sala. Le ragazze hanno accolto con molto entusiasmo l’opportunità  e, nonostante le difficoltà con la lingua italiana, si sono sperimentate nelle lezioni teorico- pratiche ottenendo l’attestato finale. Il corso, che si è tenuto tra novembre e dicembre dell’anno appena concluso, si è rivelato una buona occasione per imparare termini tecnici della lingua italiana e approcciarsi ad una nuova professione, nella speranza che possa convertirsi in uno strumento spendibile nel mercato del lavoro. Da qualche mese, inoltre, le giovani e neomaggiorenni ragazze del CAS frequentano il Centro Giovani della città di Iglesias, un servizio rivolto ai giovani e agli adolescenti dai 14 ai 30 anni. In una realtà in cui accade spesso che persone con differenti background culturali vivano insieme in società è necessario che vi siano spazi alternativi che permettano di sperimentare la conoscenza e il rispetto delle diversità che fanno parte del nostro quotidiano, per creare uno spirito di accoglienza, mutua accettazione, scambio costruttivo e arricchimento di valori. L’idea della collaborazione con il Centro Giovani del Comune di Iglesias nasce con l’obiettivo di favorire la creazione di un momento di incontro e scambio tra i giovani ospiti di Casa Emmaus e i coetanei iglesienti in un percorso di scoperta del Sé e dell’Altro, per agevolare il passaggio di informazioni e lo scambio costruttivo di esperienze. Nelle serate al centro giovani, ormai divenute appuntamento fisso, i ragazzi si cimentano in tombolate multilinguistiche, giochi di società, partite al biliardino e momenti di socializzazione.

Carla Pinna, CAS (Centro di Accoglienza Straordinaria)