27 November, 2024
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L’assessorato regionale della Pubblica Istruzione ha fissato per le ore 13.00 del 23 febbraio 2018 il termine per la presentazione delle domande di concessione dei contributi nel campo del teatro, della musica e della danza.
I contributi sono destinati all’attuazione di un programma di attività teatrali, musicali e di danza e al sostegno delle spese di gestione di strutture teatrali condotte stabilmente e continuativamente dagli organismi stessi.
Gli organismi interessati dovranno inviare la domanda attraverso una delle seguenti modalità:
– Posta elettronica certificata all’indirizzo: pi.sportspettacolo@pec.regione.sardegna.it;
– raccomandata A/R all’indirizzo: “Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – Servizio Sport, Spettacolo e Cinema – viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari”;
– consegna a mano presso l’Ufficio protocollo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport – Servizio Sport, Spettacolo e Cinema – viale Trieste n. 186 – 09123 Cagliari – Piano 1°.
L’Assessorato comunica inoltre che il termine ultimo per la presentazione dei rendiconti relativi all’attività svolta nell’annualità 2017 è fissato per le ore 13.00 del 28 febbraio 2018. 

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«E’ stato un incontro utile. Insieme al MISE abbiamo concordato che esistono le condizioni per un eventuale rilancio della Keller.»
Questo il commento dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, al termine della riunione che si è svolta oggi a Roma, convocata dal ministero per lo Sviluppo economico per esaminare la vicenda che riguarda lo stabilimento di Villacidro.
«Grazie all’azione portata avanti in questi ultimi anni dall’Assessorato, insieme ai sindacati e al Consorzio Industriale, è stata scongiurata la vendita frazionata dei beni della società e quindi la chiusura definitiva della fabbrica. Oggi la Keller è ancora sul mercato e ci sono gruppi imprenditoriali che hanno manifestato interesse a rilevare gli impianti.»
«Si tratta di concretizzare questa fase – afferma l’assessore Piras – e nell’attesa abbiamo chiesto al MISE di attivarsi presso il ministero del Lavoro per verificare la possibilità di confermare l’integrazione al reddito per i lavoratori, così come avvenuto nel 2017. L’accoglimento di tale istanza da parte del ministero del Lavoro permetterebbe di non disperdere le professionalità degli ex dipendenti Keller, altamente specializzati nella realizzazione e nella manutenzione delle carrozze ferroviarie.»

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I risultati dell’edizione 2017 del programma nazionale esiti, quindi le rilevanze a livello nazionale e regionale e poi ancora le esperienze dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari: saranno questi i temi dell’incontro in programma venerdì 26 gennaio a Sassari, nell’aula magna dell’Università di Sassari, in piazza Università. Una giornata di studi che vedrà seduti al tavolo dei relatori gli esperti di Agenas, dell’assessorato regionale della Sanità e i direttori generali delle aziende ospedaliera e sanitarie della Sardegna.

«Il Programma nazionale esiti – affermano da Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – è un’attività istituzionale del Servizio sanitario italiano e fornisce valutazioni comparative a livello nazionale sull’efficacia, la sicurezza, l’efficienza e la qualità delle cure prodotte nell’ambito del servizio sanitario nazionale». Il programma, sviluppato da Agenas per conto del Ministero della Salute, rappresenta uno strumento operativo a disposizione delle Regioni, delle aziende e degli operatori per il miglioramento delle performance e per l’analisi delle criticità, attraverso attività di verifica della correttezza dei dati.

I risultati dell’edizione 2017 del programma nazionale esiti (Pne) sui dati aggiornati al 2016, sono stati ricavati attraverso l’analisi di 166 indicatori, 67 di esito-processo, 70 volumi di attività e 29 indicatori di ospedalizzazione, e «confermano – fanno sapere da Agenas – il trend di progressivo miglioramento della qualità dell’assistenza nel nostro Paese, già evidenziato negli anni passati».

I lavori si apriranno alle 9,30 con i saluti dell’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, del rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli e del sindaco Nicola Sanna. Spetterà al direttore generale dell’assessorato regionale della Sanità, Giuseppe Sechi, presentare la giornata e al direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Nicolò Orrù, a dare il via alla prima sessione di lavori. In primo piano i risultati dell’edizione 2017, da una parte le principali evidenza a livello nazionale che saranno introdotte da Mario Braga, coordinatore delle attività Pne AgeNaS, e dall’altra le principali evidenze in Sardegna che saranno esposte da Alice Basiglini, supporto tecnico-scientifico di Pne AgeNaS.

La seconda sessione, incentrata sui risultati del Pne e le azioni a livello regionale sarà moderata da Federico Argiolas, direttore del servizio assessorato Sanità della Regione Sardegna. Le attività regionali del Pne saranno il tema della relazione di Antonello Antonelli del servizio assessorato Sanità della Regione mentre i risultati del Pne e l’esperienza della Aou di Sassari saranno presentati dal direttore generale dall’Aou di Sassari Antonio D’Urso.

Dopo le relazioni spazio alla tavola rotonda “I risultati Pne nel panorama di riordino del Servizio sanitario regionale”, alla quale parteciperanno l’assessore regionale Luigi Arru, il direttore generale dell’assessorato regionale Giuseppe Sechi, quindi i direttori generali di Ats, Fulvio Moirano, dell’Aou di Sassari, Antonio D’Urso, dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dell’Ao Brotzu, Graziella Pintus, e dell’Areus, Giorgio Lenzotti.

L’incontro garantirà crediti formativi Ecm al personale sanitario delle aree specialistiche cardiocircolatorie, nervoso, osteo muscolare, gravidanza e parto, chirurgia generale e chirurgia oncologica della sanità pubblica e privata isolana.

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In occasione delle celebrazioni legate al “Giorno della Memoria” (ricorrenza internazionale che ricade il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz), l’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha organizzato una serie di appuntamenti dedicati agli studenti e alla cittadinanza. Nello specifico, si tratta di due rappresentazioni teatrali che verranno portate in scena nell’aula del Consiglio comunale: “Anne Frank” e “Stelle Infrante, le donne e la Shoah”. La prima è rivolta esclusivamente alle scuole medie (mercoledì 31 gennaio, dalle 9.45 alle 11.00 e replica dalle 11.30 alle 12.45), mentre la seconda è destinata alle scuole superiori (giovedì primo febbraio, dalle 9.45 alle 11.00 e replica dalle 11.30 alle 12.45) e a tutta la cittadinanza (venerdì 2 febbraio alle 18.30, ingresso libero e gratuito).

“Stelle Infrante, le donne e la Shoah”, di Sara Poli con Laura Mantovi, è una produzione Progetti & Regie.

Tra il 1933 ed il 1945, in gran parte d’Europa, gli ebrei vennero colpiti da una persecuzione durissima, culminata in eccidi di massa. Alle vittime vennero dapprima negati i diritti civili e poi il diritto stesso alla vita. In Italia la persecuzione si sviluppò nella prima fase dal 1938 al 1943, con le leggi antiebraiche emanate dal governo fascista del Regno d’Italia, e dal 1943 al 1945, con gli arresti e le deportazioni decisi e attuati dalla Repubblica sociale italiana e dall’occupante tedesco. Migliaia di italiani vennero deportati e spediti nei campi di concentramento. Molti di loro non fecero mai ritorno. Di queste migliaia molte erano donne. Stelle Infrante è dedicato a loro. Le loro storie, le loro voci, la loro memoria. Per non dimenticare mai l’abisso in cui sprofondò l’essere umano quando dimenticò di essere umano. Un percorso emozionale ed intenso di voci, parola, musica e movimento che arriva dritto alla nostra parte viva e vibrante. Perché l’orrore del passato deve essere monito di memoria e responsabilità per ognuno di noi.

“Anne Frank” , di e con Laura Mantovi, è una produzione Progetti & Regie.

Fra il 1933 e il 1945, quando l’Europa fu sconvolta dal regime nazista, dei 6.000.000 milioni di ebrei uccisi 1.500.000 erano minorenni. Il racconto di tutte le tappe della Shoah, dei fatti, dei luoghi, dei risvolti emotivi e psicologici, degli episodi più eclatanti come di quelli apparentemente più insignificanti, delle atrocità, delle complicità è materia inesauribile di studio e di riflessione da quasi sessant’anni. Ma il mistero di tanto orrore rimane comunque insondabile e dai contorni indefiniti. Tra i 1.500.000 minorenni ebrei uccisi una era una ragazza di 15 anni. Era nata nel 1929. E’ morta di tifo e stenti nel campo di Bergen-Belsen nel 1945. Si chiamava ANNE FRANK. Perché ricordare solo Anne? Primo Levi disse, parlando della sua storia: «Una singola ANNE FRANK desta più commozione delle miriadi che soffrirono come lei ma la cui immagine è rimasta in ombra. Forse è necessario che sia così, se dovessimo e potessimo soffrire le sofferenze di tutti i coinvolti non potremmo vivere più».

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Abbanoa ha programmato per giovedì 25 gennaio un intervento urgente di riparazione della condotta di avvicinamento che alimenta Calasetta, in località S’Acqua e Su Estiu. Le squadre Abbanoa procederanno con la riparazione di una perdita idrica che sta generando una fuoriuscita di risorsa, che sebbene sia contenuta non può essere tollerata in un periodo siccitoso come quello attuale. Il Gestore è impegnato sulla lotta alle dispersioni e sull’efficientamento di reti e impianti. Calasetta rientra tra i primi 130 Comuni interessato dal progetto di recupero delle perdite idriche rendendo la rete “intelligente”, ossia capace di mantenere nel tempo la performance ottenuta.

Per consentire l’esecuzione dell’intervento sarà necessario interrompere l’approvvigionamento idrico del centro abitato dalle ore 9.00 alle ore 17.00. Sarà cura di Abbanoa limitare le ore di disagio qualora l’intervento venga completato in tempi minori rispetto a quelli previsti. Alla ripresa del servizio non sono comunque esclusi temporanei fenomeni di torbidità dovuti allo svuotamento e successivo riempimento delle condotte, in quel caso sarà cura del Gestore procedere con le opportune operazioni di spurgo della rete.

Qualsiasi anomalia potrà comunque essere segnalata al Gestore, che da qualche tempo potenziato il servizio relativo alla segnalazione dei guasti, garantendo ai clienti una copertura di 24 ore. In ogni momento è quindi possibile contattare un operatore Abbanoa al numero verde 800 022 040.

Sul fronte dell’efficientamento delle reti Abbanoa ha definito la metodologia GAR (gestione attiva delle reti) che, partita da Oliena, è stata estesa a 130 comuni entro il 2018 ed ulteriori 100 entro il 2019. Calasetta, figurando tra i primi 130, è quindi uno dei Comuni interessati dall’affidamento dei “servizi tecnici specialistici per l’ingegnerizzazione delle reti”. Progetto e metodologia di lavoro che punta proprio a invertire il paradigma: non più sostituzione di tratti di rete ma “efficientamento” delle reti esistenti, da rendere “intelligenti” adottando tecnologia e strumenti evoluti.

Il piano di lavoro che sottintende la metodologia segue una precisa programmazione: analisi, ovvero esame critico del funzionamento della rete; diagnosi, ovvero definizione delle criticità e delle cause di malfunzionamento; prognosi, ovvero l’indicazione delle soluzioni da adottare, finalizzata a raggiungere il target previsto di aumento della efficienza della rete.

Più nello specifico, anche a Calasetta nella fase di “analisi” si procede  con la  verifica della rete e l’individuazione degli snodi principali, con la misura e il monitoraggio delle portate, delle pressioni nelle condotte e dell’aria. Il monitoraggio sui flussi d’acqua, soprattutto nelle ore notturne quando i consumi delle utenze sono minimi, consente di individuare anche le dispersioni nelle reti che spesso non emergono direttamente in superficie (a questo scopo vengono utilizzati anche sistemi di rilevazione acustica e gas traccianti). Ma è nella fase di “diagnosi” che si definiscono meglio le criticità e le cause con le ipotesi di soluzione. La “prognosi” consiste invece nella scelta, tra le decine di combinazioni di soluzioni possibili, di quella più idonea in termini di efficienza, efficacia, economicità e stabilità.

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Con il patrocinio del ministero della Salute, della Società Oftalmologica Italiana (SOI) e del comune di Milano; il Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e l’Ospedale San Raffaele di Milano promuovono la Prima Campagna Nazionale di Prevenzione e Diagnosi della Maculopatia.

Il Mese della Prevenzione partirà lunedì 29 gennaio per concludersi venerdì 23 febbraio 2018. All’iniziativa parteciperanno venti Centri tra Presidi ospedalieri e Cliniche Universitarie, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Team di specialisti saranno a disposizione della popolazione per una visita gratuita attraverso la quale sarà possibile diagnosticare la presenza di qualsiasi forma di maculopatia, ed eventualmente suggerire le opportune terapie. 

La Campagna è indirizzata a persone di età superiore a 50 anni, momento in cui solitamente possono presentarsi le prime avvisaglie della malattia.

A partire dal 22 gennaio, per usufruire dello screening gratuito, è sufficiente prenotare la propria visita sul sito www.maculopatie.com scegliendo la struttura più vicina.

L’iniziativa nasce dai risultati di un’indagine demoscopica a livello nazionale commissionata dal dottor Lucio Buratto, Direttore Scientifico del Centro Ambrosiano Oftalmico (CAMO) e dal professor Francesco Bandello, Ordinario di Oftalmologia e Direttore della Clinica oculistica dell’Università Vita-Salute, Istituto scientifico San Raffaele di Milano. I dati hanno mostrato che solo il 10 per cento degli italiani ha una conoscenza e una consapevolezza della gravità della maculopatia, sia essa dovuta alla degenerazione senile oppure al diabete.

Le maculopatie determinano, nel lungo periodo, una grave riduzione della capacità visiva e una severa distorsione della visione che possono gravemente alterare la qualità di vita del paziente, sino a condurlo alla cecità. Nella sua forma iniziale, la malattia si presenta senza sintomi, ed è per questo indispensabile la sua diagnosi precoce.

«La maculopatia è un disturbo in aumento esponenziale – spiega il professor Bandello – e in Italia vi sono ormai oltre 1.400.000 persone colpite. Ciò che pochi sanno è che la malattia si può fermare iniziando con un semplice esame, l’OCT, in grado di diagnosticarla subito. Ma è indispensabile sottoporsi a questo controllo prima che la maculopatia progredisca nella sua azione devastante.»

«L’esame attraverso il quale viene diagnosticata la presenza della degenerazione maculare – conclude il dottor Buratto – non è invasivo, dura pochi minuti ed ha dimostrato un’efficacia diagnostica straordinaria: si tratta di una specie di TAC del bulbo oculare. L’apparecchiatura a disposizione, inoltre, è tra le più moderne e sofisticate che la ricerca scientifica abbia realizzato.»

Uno dei 20 Centri di screening nei quali è possibile sottoporsi alle visite gratuite si trova alla Clinica Oculistica Università di Sassari, in Viale San Pietro, a Sassari.

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Giovedì 25 gennaio, dalle 16.00, nell’Aula del Consiglio regionale si terrà la tavola rotonda “Dal XX al XXI secolo: bilancio e prospettive delle Autonomie speciali”.  E’ l’ultimo incontro del ciclo “70 anni di Autonomia speciale della Sardegna”. I lavori saranno presieduti dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. Maria Del Zompo, Rettrice Università degli Studi di Cagliari e Stefano Usai, Presidente Facoltà di Scienze Giuridiche Economiche e Politiche porteranno i saluti del mondo accademico. Coordina Mariarosa Cardia, Professoressa di Storia delle Istituzioni Politiche – UniCa. Interverranno: Gianmario Demuro, Professore di Diritto costituzionale – Università di Cagliari; Franco Iacop, Presidente Consiglio Regionale Friuli Venezia Giulia e Coordinatore Conferenza dei Presidenti Assemblee legislative Regioni e Province autonome; Roberto Louvin, Professore di Diritto Pubblico Comparato – Università della Calabria; Pietro Luigi Pinna, Professore di Diritto Costituzionale – Università di Sassari; Marcello Saija, professore di Storia delle Istituzioni politiche – Università di Palermo.

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La sede della Banca d’Italia, Palazzo Koch, oggi 21 ottobre a Roma.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

La Banca d’Italia ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione di 75 nuove figure: 18 figure da destinare alle attività di vigilanza sul sistema bancario; 10 figure da destinare alle attività connesse con i mercati e i sistemi di pagamento; 15 figure da destinare alle esigenze delle Segreterie tecniche, con sede a Milano, Torino, Bologna, Roma, Napoli, Bari e Palermo; 10 figure con orientamento nelle discipline statistiche; 6 figure da destinare alla ricerca economica, etc. Sono richiesti i seguenti requisiti: età non inferiore agli anni 18; cittadinanza italiana o di un altro Stato membro dell’Unione; adeguata conoscenza della lingua italiana; etc. Ecco nello specifico quali sono le 75 nuove figure ricercate … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://www.suntini.it/diariolavoro_banca_italia.html .

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Una giornata di riflessione per non dimenticare quello che settantatre anni fa avvenne nell’Europa lacerata dalla Seconda Guerra Mondiale: lo sterminio di oltre 15 milioni di persone, tra ebrei e gruppi etnici e religiosi considerati indesiderabili dalla dottrina nazista. È questo lo spirito dell’appuntamento “Aspettando la Giornata della Memoria”: ricordare la storia per superare gli errori e gli orrori di una umanità percorsa da sentimenti terribili e di discriminazione, in programma il 25 gennaio a Stintino.

Giovedì mattina, a partire dalla 10,30, la biblioteca di piazza dei 45 ospiterà i ragazzi delle tre classi delle scuole medie e l’ultima delle primarie di via Lepanto. Con loro gli organizzatori dell’evento e i loro professori e insegnanti che, attraverso alcune letture dei libri classici e non solo sull’olocausto, li guideranno lungo un percorso di conoscenza.

«È importante che quanto avvenuto in Europa, negli anni del secondo conflitto mondiale, sia patrimonio anche delle giovani generazioni – afferma Francesca Demontis, assessora comunale alla Cultura – per acquisire comprensione e consapevolezza. Attraverso il nostro e il loro impegno dobbiamo rafforzare i valori della pace, della comprensione e della convivenza pacifica.»

I ragazzi si confronteranno quindi con letture tratte da “Una valle piena di Stelle” di Lia Levi, Il coraggio della signora maestra di Renzo Bistolfi quindi Storia di una ladra di libri di Markus Zusak. Gli organizzatori, inoltre, sull’argomento hanno preparato per i ragazzi anche una ampia selezione di libri e Dvd.

L’appuntamento è stato organizzato dagli assessorati alla Pubblica istruzione, con l’assessora Antonella Mariani, e Cultura, con l’assessora Francesca Demontis, del comune di Stintino, con la collaborazione della cooperativa Comes che gestisce la biblioteca comunale.

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«Il trasferimento del day hospital oncologico delle Cliniche universitarie è una scelta di coscienza per dare dignità alle persone e garantire loro comfort, sicurezza e privacy. Non certo un atto di “pericolosa incoscienza”. L’alternativa al trasferimento era lasciare i pazienti senza assistenza.»

È il commento della direzione generale dell’Aou di Sassari che interviene per fugare qualsiasi dubbio sia sulla necessità del trasferimento che sulla ponderatezza della scelta.

La struttura in precedenza era ospitata nel palazzo della Clinica Medica di viale San Pietro, in locali fatiscenti non più adeguati da tempo e che, in una stanza, arrivavano a ospitare anche oltre 10 pazienti per trattamento e, il più delle volte, addirittura su sedie di fortuna.

I nuovi locali sono ampi, attrezzati e più confortevoli. Infatti, la struttura dispone di una sala d’attesa, un’accettazione, tre ambulatori medici, tre sale per la terapia, spogliatoi e bagni, una stanza per la segreteria e un’altra per l’archivio. I pazienti adesso possono eseguire comodamente la terapia su poltrone (10 in tutto) per il trattamento chemioterapico e su nuovi e confortevoli letti.

L’Azienda ospedaliero universitaria ha ottenuto dalla Regione l’autorizzazione provvisoria al trasferimento.

Il centro è ospitato nella palazzina della Clinica di Malattie infettive ma l’accesso al day hospital è autonomo e con percorsi differenti e diversi da quelli seguiti dai pazienti con qualsiasi altro tipo di patologia.