26 November, 2024
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Riesplode lo scontro politico sulla gestione dei servizi del comune di Carbonia. A riaccendere il fuoco della polemica è l’ex sindaco Giuseppe Casti, oggi consigliere di opposizione del gruppo del Partito democratico, con un post pubblicato nel suo profilo facebook, sul Centro Disabili.

«Ora basta, è davvero troppo – scrive Giuseppe Casti -. Sono proprio senza cuore e senza pudore. L’Amministrazione comunale decreta, nei fatti, la fine del Centro Disabili; colpiscono, ancora una volta, i più deboli. Si, leggete bene: il centro per la disabilità, che forniva strumenti di integrazione a tante persone in grave difficoltà, è CHIUSO. L’Amministrazione posticipa di settimana in settimana la sua riapertura. Si parla anche di un affidamento di due mesi che non serve a nulla se non, forse, a coprire le spalle della Giunta Grillina nel periodo della campagna elettorale. Le famiglie interessate stanno giustamente protestando contro questa ennesima ingiustizia.»
«Quindi mentre assumono due dirigenti (il primo ha preso servizio a gennaio) per un costo totale di 200 mila euro annui; mentre regalano un mega bonus all’Amministratore della Somica, mentre nell’Ufficio del Sindaco lavorano due persone appositamente assunte, tagliano i servizi alle fasce più deboli. Altro duro colpo – conclude Giuseppe Casti – assestato ai servizi dalla famigerata coppia Sindaco ed assessore dei Servizi sociali.»

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Euronics Italia, gruppo leader nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica di consumo, nasce nel 1999 come evoluzione dello storico marchio GET, costituito nel 1972 da un importante gruppo di rivenditori del settore. Oggi Euronics è un’organizzazione che trae energia dalla spinta imprenditoriale di 25 soci forti di tradizione, esperienza e competenza. Con la sua Rete di Punti Vendita Euronics Italia assicura una copertura capillare del territorio nazionale con circa 280 punti vendita e 5mila dipendenti. Sul proprio sito web sono sempre presenti annunci per posizioni aperte nei vari punti vendita. Le figure professionali presenti in Euronics sono: addetti alle vendite, addetti alle casse, addetti al magazzino e direttore di punto vendita. Queste le specifiche delle varie figure: … L’articolo completo è consultabile nel sitohttp://www.suntini.it/diariolavoro_euronics.html .

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I nuovi locali, la nuova organizzazione degli spazi del day hospital oncologico dell’Aou di Sassari quindi la donazione, da parte di alcune associazioni cittadine, di dieci poltrone per i pazienti che devono sottoporsi alle sedute di chemioterapia saranno al centro dell’incontro in programma domani, 19 gennaio, alle ore 11.00, nei locali del day hospital oncologico, al terzo piano (ingresso laterale) della palazzina clinica di Malattie infettive.

Il day hospital trasferito nei nuovi spazi era prima ospitato nella palazzina di Clinica Medica, in viale San Pietro.

All’incontro, alla presenza del direttore generale dell’Aou di Sassari Antonio D’Urso, del direttore sanitario Nicolò Orrù e del direttore dell’unità operativa di Oncologia Antonio Pazzola, parteciperanno l’assessore regionale della Sanità Luigi Arru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il sindaco di Sassari Nicola Sanna.

Saranno presenti anche i presidenti delle associazioni Lions Club Sassari Monteoro Maria Antonietta Lamberti, Fidapa Ersilia Fiori e Mariangela Pinna Onlus Antonio Contu.

 

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Padre Raimondo Turtas, gesuita, storico della Chiesa in Sardegna, valorizzatore della cultura e della lingua sarda, è morto a Sassari il 13 gennaio 2018, a 86 anni (era nato a Bitti nel 1931).

Turtas dal 1980 al 2003 è stato docente di Storia della Chiesa  e del Cristianesimo nell’Università di Sassari. La “lode” di questo Ateneo alle ricerche storiche (in massima parte dedicate alla Sardegna) svolte dal prof. Turtas è stata espressa attraverso la pubblicazione di una corposa miscellanea di studi a lui offerti (ben 28 contributi, firmati da 29 docenti universitari) intitolata “Historica et Philologica. Studi in onore di Raimondo Turtas”, pubblicata per le cure di Mauro G. Sanna dalle Edizioni AM&D di Cagliari.

La presentazione del volume avvenne nel pomeriggio di sabato 11 ottobre 2014, presso l’Aula Umanistica del Dipartimento di Storia, Scienze dell’Uomo e della Formazione dell’Università di Sassari, davanti a un folto pubblico di colleghi accademici, di amici e di compaesani del festeggiato.

Padre Turtas è stato agli inizi del suo sacerdozio parroco di Oniferi e da sempre è stato un sostenitore della messa anche in limba sarda: i professori Manlio  Brigaglia ed Ettore Cau ricordarono nella circostanza le sue prediche in sardo, in particolare quella svolta, nel santuario campestre dedicato alla Madonna Annunziata (S’Annossata) a Bitti (25 marzo 2005), nella variante linguistica “bittichesa” che mantiene echi del ruvido latino popolare che non possono non affascinare anche chi come me è stato allevato a Ploaghe, in una culla (nella culla, direbbe Giovanni Spano) del logudorese.

Le cronache giornalistiche ricordano che quella messa celebrata totalmente in sardo fu autorizzata eccezionalmente dall’allora vescovo di Nuoro, monsignor Pietro Meloni. In ogni caso Turtas ci teneva a far sapere che a Bitti predicava sempre in sardo e lo stesso faceva, in alcuni periodi, anche a Sassari.

Ma del prof. Turtas ho l’obbligo personale di citare le ricerche su quegli emigrati sardi particolari che sono stati e che sono ancora oggi i missionari della fede cristiana nelle diverse regioni del mondo. Tanto per dare qualche dato concreto: tra il 1615 e il 1760 partirono per le missioni dell’America (Messico, Venezuela, Perù, Cile, provincia rioplatense che comprendeva le attuali Paraguay, Argentina e Bolivia) e delle Filippine almeno 110 gesuiti sardi. Su queste figure sono fondamentali  gli studi di Turtas intitolati “Gesuiti sardi in terra di missione tra Seicento e Settecento” (Nuoro, Istituto Superiore Regionale Etnografico, 2009) e “I gesuiti in Sardegna: 450 anni di storia, 1559-2009” (Cuec, 2010).

Padre Turtas è stato anche lui missionario in Madagascar ma per tutta la vita è stato un “missionario” della storia e della cultura sarda. Bastava vedere la sua casa-biblioteca per rendersene conto.

Un volta completata la mia ricerca su “Nicola Congiato (1816-1897), missionario gesuita ploaghese, poco noto in Sardegna, famoso negli USA: materiali per una bio-bibliografia”, gli chiesi di verificare se aveva tempo e voglia per scriverne la prefazione. Lui, con la consueta cortesia, mi rispose positivamente e sollecitamente e così mi fu possibile far stampare, nel mese di marzo 2015,  il volume, impreziosito dalla sua presentazione.

Con il comune amico professor Ettore Cau, prima della fine del 2015, andai a fargli visita a Gallarate, presso l’Aloisianum, struttura dei Gesuiti, in cui aveva  voluto trasferirsi da Sassari per un periodo di riposo. Lo trovammo che, nella sua camera, lavorava al computer per l’aggiornamento delle pagine della sua monumentale  (quasi mille pagine) Storia della Chiesa in Sardegna: dalle origini al Duemila (prima edizione: Città nuova, 1999).

Turtas avrebbe poi dovuto interrompere questo suo impegno quotidiano per il sopraggiungere di qualche serio problema di salute, ma nel corso delle nostre successive visite si dimostrava sempre convinto di poter riuscire nell’impresa. In effetti, rimessosi in forma e rientrato a Sassari, la sua attività era sempre concentrata su quel lavoro di revisione: a me chiese di aiutarlo a trovare in internet «tutto il materiale relativo agli ultimi 15 anni del sardo come possibile lingua liturgica; […] mi servirà per le pagine conclusive della seconda edizione della Storia della Chiesa in Sardegna».

Quando, il 19 settembre 2016, andai a fargli visita a Sassari con Salvatore Tola, ci mostrò orgoglioso, sullo schermo del computer, qualche pagina del suo certosino lavoro correttorio e fu molto contento di farsi fotografare insieme a noi.

Nella pagina Facebook di Sardinia Antiqua, in ricordo di Turtas, è detto che «attualmente, su incarico del Rettore, era impegnato nell’edizione di un imponente corpus documentario per la Storia dell’Università di Sassari e nella revisione del suo capolavoro, il volume Storia della Chiesa in Sardegna: dalle origini al Duemila, che speriamo possa essere pubblicato dagli allievi».

A questo augurio ci associamo ben volentieri, con commozione, noi amici di Rimundhu (come amava firmarsi ed essere chiamato).

Paolo Pulina

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«Dal bilancio approvato dal Consiglio comunale di Sant’Antioco nella seduta di venerdì 12 gennaio, si evince chiaramente che, non solo non ci sarà la riduzione delle tasse decantata in campagna elettorale, ma i cittadini dovranno sopportare l’aumento della TASI, l’introduzione della nuova tassa di soggiorno ed il quasi certo aumento della TARI.»

Lo scrive, in una nota, il gruppo consiliare di minoranza Genti Noa.

«Sulla TARI – si legge nella nota – le dichiarazioni del sindaco hanno spiazzato i consiglieri in quanto, pur ammettendo che la tassa è altissima, si è deciso di confermare le scelte del suo predecessore Mario Corongiu circa la distribuzione degli oneri ai cittadini, le stesse scelte che il sindaco, avversava quando era sui banchi dell’opposizione. Per il resto, a dispetto dei proclami, non vi è nulla di concreto per i prossimi anni in materia di nautica, edilizia e turismo.»

«Nessun investimento reale per sostenere una economia locale che si sta avvitando su se stessa – sottolinea ancora Genti Noa -. Anche il piano delle opere pubbliche è in sostanza lo stesso della giunta precedente, una sorta di copia ed incolla nel quale i pochi interventi di questa maggioranza non sembrano essere migliorativi e non porteranno economia. Siamo preoccupati perché al di là delle casette di Natale che non hanno portato le ricadute economiche sperate a fronte di una spesa ingente per le casse comunali, dal bilancio di previsione emerge che i prossimi anni per i cittadini, compresi quelli che lavorano nell’edilizia, nella pesca, nell’agricoltura, nel turismo, ecc., potrebbero essere peggiori di quelli precedenti.»

«In definitiva: non solo non si tagliano le tasse (addizionale, suolo pubblico, affissioni, ecc.) come sbandierato in campagna elettorale, ma addirittura si aumentano quelle esistenti e se ne introducono delle nuove (tassa di soggiorno TASI e TARI) – conclude Genti Noa -, senza nessuna strategia per migliorare le condizioni economiche e la qualità della vita degli antiochensi.»

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Per la prima volta gli studenti universitari sardi potranno avvalersi del SUS (Sportello Unico per i Servizi) per presentare la domanda per il contributo fitto casa. Il SUS consente l’invio telematico delle informazioni e dei documenti che costituiscono la domanda di richiesta del contributo.
Il servizio on line è stato pensato, dunque, anche per gli studenti, per velocizzare il relativo iter e consentire di rendere maggiormente efficiente e moderno il procedimento, in un’ottica di orientamento all’utente finale e di innovazione. Lo Sportello Unico dei Servizi rappresenta infatti un importante strumento per raggiungere la semplificazione e la trasparenza amministrativa realizzando un nuovo modo di comunicare, multicanale e omogeneo, fra Pubblica amministrazione e cittadini, imprese, ed enti.
«L’utilizzo dello sportello telematico anche per le richieste di contributo degli studenti è una nuova grande risorsa – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena – perché consente di semplificare diverse operazioni, tagliando tempi e costi, sia per i ragazzi che per la Regione, e soprattutto garantisce una gestione delle operazioni non solo più snella, ma anche più omogenea e all’insegna della totale trasparenza. Anche questo passaggio è un tassello importante per il diritto allo studio.»
Gli studenti universitari interessati possono prendere visione dell’avviso e del manuale utente, che illustrano le modalità per inviare e gestire una domanda di contributo. 

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I problemi legati all’accoglienza dei migranti ed alla sicurezza degli amministratori locali sono i temi al centro degli incontri, domani 18 gennaio, a Nuoro, tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru ed il ministro dell’Interno Marco Minniti.
Alle 10.00, nella sede della Prefettura, Francesco Pigliaru e Marco Minniti, con gli assessori Filippo Spanu, Luigi Arru e Donatella Spano, prenderanno parte alla riunione del Tavolo di coordinamento regionale sui flussi migratori non programmati per fare il punto sulle iniziative di integrazione in corso di attuazione a livello regionale. Verrà inoltre esaminata, alla presenza del sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu, la situazione del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr), importante deterrente per i flussi migratori diretti dall’Algeria.
Alle 11.00 Francesco Pigliaru e Marco Minniti saranno all’Istituto d’Istruzione Superiore “Ciusa” per un incontro con gli studenti sul tema dell’accoglienza dei migranti. Saranno presenti gli assessori Filippo Spanu e Giuseppe Dessena.
Alle 12.15 nella sala della Provincia, il presidente della Regione e l’esponente del Governo, insieme all’assessore degli Enti Locali Cristiano Erriu, si riuniranno per discutere della sicurezza degli amministratori locali. Interverranno i presidenti di Anci e Cal, Emiliano Deiana e Andrea Soddu, una delegazione composta da 25 sindaci, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, i prefetti ed i rappresentanti delle forze dell’ordine. Il problema è più che mai di stretta attualità, dopo le ripetute minacce subite nei giorni scorsi dal sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo.

Al termine dell’ultimo incontro, il presidente Francesco Pigliaru ed il ministro Marco Minniti incontreranno i giornalisti.

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La situazione delle riserve idriche accumulate nel Sistema Idrico Multisettoriale della Sardegna è stata esaminata questo pomeriggio a Cagliari dalla Cabina di Regia istituita dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna. L’incontro è stato presieduto dall’assessore dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini, e vi hanno partecipato le assessore dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, ed i rappresentanti degli Enti e degli organismi che a vario titolo si occupano di risorse idriche nell’Isola.
Alberto Piras, presidente Direttore Generale del Distretto Idrografico della Sardegna, ha illustrato la situazione attuale delle risorse presenti negli invasi e l’esigenza di procedere subito, attraverso la convocazione di specifici tavoli tecnici di approfondimento, alla individuazione degli usi consentiti e delle misure di salvaguardia da proporre al Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino. E’ stato quindi affrontato il tema di una diversa regolamentazione dell’utilizzo dei reflui per gli usi irrigui. I rappresentanti della Giunta regionale hanno evidenziato come per il tema in argomento sia massima l’attenzione per le attività in corso e da svolgersi. È stata rimarcata, infine, l’esigenza di verificare, nel contempo, il tempestivo utilizzo delle risorse finanziare attribuite per far fronte alle emergenze idriche sinora monitorate nei bacini dell’Isola.

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L’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) ha ripreso i pagamenti del Programma di sviluppo rurale (PSR) a favore delle imprese agricole sarde. Tre decreti destinano alla Sardegna 6.976.987,15 euro che andranno a liquidare 3.805 domande. La firma dei provvedimenti è stata comunicata dall’Agenzia regionale Argea Sardegna dopo le interlocuzioni intercorse con Agea. I pagamenti, che non riguardano anticipazioni del PSR 2017, sono relativi a saldi autorizzati da Argea. Si attendono ora i pagamenti degli anticipi relativi alle domande presentate nell’ultima annualità.
Con 776 domande in liquidazione, è la misura sulla difesa del suolo che raccoglie la maggior quota di erogazioni con 3.423.503 euro. Ci sono poi le 2.714 domande sull’indennità compensativa per le zone montane e svantaggiate con circa 1 milione e 860mila euro e la misura sull’agricoltura biologica che con oltre 1 milione di euro copre le circa 230 pratiche.

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La Regione conferma la sua contrarietà all’esproprio di aree agricole per l’insediamento di impianti di solare termodinamico di grandi dimensioni a Decimoputzu e Villasor. Si è tenuto a Villa Devoto venerdì scorso l’incontro richiesto dai comuni interessati, con la presenza del sindaco e vicesindaco di Decimoputzu Alesssandro Scano e Marco Ena, e del sindaco di Villasor Massimo Pinna.

Incontrando i sindaci, il Capo di gabinetto della Presidenza, Gianluca Serra e il capo della segreteria dell’assessore degli Enti locali, Gianluigi Piano, hanno ricordato la lettera inviata dal Francesco Pigliaru al presidente del Consiglio dei ministri e una seconda missiva indirizzata al ministro dell’Ambiente, dall’assessore Donatella Spano in cui la Regione assume una posizione di contrarietà netta e perentoria su progetti simili. «Il giudizio negativo già in precedenza espresso in molteplici occasioni dalla Regione Sardegna non è in discussione ed è stato confermato anche in occasione della recente proposta respinta in Consiglio dei Ministri di un analogo progetto di grandi dimensioni, sempre in Sardegna – ha dichiarato Serra -. Abbiamo rilevato e rimarcato l’incoerenza del progetto con il Piano energetico regionale e con il Piano paesaggistico e soprattutto l’indisponibilità dei proprietari delle aree individuate. Vogliamo valorizzare le nostre zone produttive agricole in coerenza con le attività dei titolari e non attraverso espropri che in questo caso mal si conciliano con la pubblica utilità. È importante lo sviluppo della ricerca e dell’industrializzazione della tecnologia legata al solare termodinamico, in cui peraltro la Sardegna è stata apripista, ma occorre individuare aree disponibili concretamente vocabili e non recuperabili con l’esproprio» ha concluso Gianluca Serra.