26 November, 2024
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Il Consiglio regionale ha approvato una leggina che consente nuove assunzioni alle province e alla città metropolitana di Cagliari.

«Le province di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna e la Città metropolitana di Cagliari nel corso del 2018 potranno procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato, nel limite di un contingente di personale pari ai dipendenti di ruolo andati in pensione tra il 2015 e il 2017, da destinarsi prioritariamente alle attività in materia di viabilità e di edilizia scolastica», spiega l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu dopo l’approvazione unanime del disegno di legge che contiene alcune modifiche alla legge n. 2/2016 (Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna).
L’Aula ha anche approvato la proroga al 30 giugno 2018 per l’approvazione del Piano di riordino. Inoltre, l’articolo 2 modifica parzialmente il testo dell’articolo 36 della L.R. n. 2/2016: ora è consentito anche agli iscritti all’Ordine regionale dei dottori commercialisti di far parte dell’organo di revisione legale dei conti (prima erano individuati i soli revisori legali degli enti locali).
«Le nuove assunzioni da parte di Province e Città metropolitana – precisa l’assessore Cristiano Erriu – non comporteranno nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio regionale ma, allo stesso tempo, consentiranno agli enti intermedi di ripristinare in tempi brevi gli organici e di garantire la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Questo provvedimento è stato reso possibile dalle disposizioni contenute nella Finanziaria nazionale, che di fatto ha superato il blocco del turn over assunzionale che vigeva orma da molti anni. Va poi precisato che nel conteggio non figurano i dipendenti che, nel frattempo, sono stati trasferiti alla Regione, per esempio per lo svolgimento di servizi e funzioni come quelle delle politiche del lavoro e in materia di turismo.»

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87,5 milioni di euro in tre anni per creare 3.000 nuovi posti di lavoro e arginare il fenomeno dello spopolamento delle zone interne. E’ l’obiettivo della proposta di legge presentata in Consiglio regionale dal gruppo Psd’Az-La Base e sottoscritta anche dal consigliere dei Rossomori Emilio Usula.

L’iniziativa, presentata questa mattina alla stampa, nasce dalla bocciatura della Corte Costituzionale del ricorso presentato dalla Regione sarda contro la legge di stabilità. «Quella sentenza dice che anche la Sardegna, come tutte le altre regioni italiane, ha l’obbligo di concorrere al risanamento della finanza pubblica ma, allo stesso tempo, lascia alla nostra Regione uno spazio di manovra importante sul fronte della gestione delle entrate proprie – ha spiegato il capogruppo del Psd’Az e primo firmatario della proposta di legge Angelo Carta – la nostra idea è quella di utilizzare le disposizioni del decreto legislativo n. 114/2016 per introdurre agevolazioni ed incentivi alle imprese sarde da utilizzare in compensazione. In questo modo potrebbero essere abbattute in automatico le tasse (Iva, Irpef, Ires e contributi Inps) dovute dalle nostre aziende all’erario».

«Si parla tanto di misure contro lo spopolamento ma in concreto non si fa nulla – ha aggiunto il consigliere del gruppo Psd’Az-La Base Giovanni Satta – questa è una proposta di buon senso che potrebbe consentire di invertire la rotta nei rapporti con lo Stato. Nell’ultima finanziaria sono stati stanziati 12 milioni di euro per le “marchette”, soldi che non avranno nessun effetto benefico per il tessuto economico e sociale dell’Isola. La nostra proposta invece punta a creare posti di lavoro, a rivitalizzare l’economia delle zone interne e dell’intera Sardegna».

Nel dettaglio, la proposta del gruppo Psd’Az-La Base prevede un contributo annuo massimo di 12mila euro per azienda ed una durata di 20 anni. Tra le agevolazioni previste, la riduzione fino al 50% delle aliquote Iva, Irpef e Ires e del 60% dei contributi Inps. Chi vorrà ottenere gli incentivi dovrà però impegnarsi ad assumere persone disoccupate da almeno sei mesi o di trasformare i contratti a tempo in contratti full time. «Individuiamo quattro settori di intervento – ha aggiunto Angelo Carta – il turismo, l’artigianato, il commercio e i servizi. La norma prevede inoltre una procedura agile per la presentazione delle domande: basterà un’autocertificazione da parte delle aziende».

La gestione della partita sarà invece in capo all’assessorato della Programmazione che dovrà costituire un’Unità di progetto per la redazione delle graduatorie, il controllo delle domande e, con il supporto dell’Agenzia sarda delle entrate, il monitoraggio della spendita delle risorse. La dotazione finanziaria prevista per il triennio è di 87,5 milioni di euro così suddivisi: 21,578.400 per il 2018, 29,214 per il 2019 e 36,851 per il 2020.

«E’ una proposta di buonsenso, senza controindicazioni, compatibile con gli obiettivi del piano LavoRas – ha concluso Carta – ci auguriamo che la Giunta la faccia propria. Sarebbe una ottima risposta per arginare la crisi occupazionale e contrastare il crescente fenomeno dello spopolamento delle zone interne.»

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La commissione Sanità del Consiglio regionale presieduta da Raimondo Perra (Cps-Psi) ha approvato le linee di indirizzo per l’avvio dell’Areus, con l’astensione della minoranza e del consigliere del Pds Augusto Cherchi, secondo il quale la stessa commissione non ha potuto incidere concretamente sulle scelte contenute nel documento.

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L’incremento delle risorse destinate al settore agropastorale, il potenziamento delle strutture sanitarie (che stanno subendo tagli sempre più consistenti con il varo del riordino ospedaliero) sul territorio, nuove politiche a favore delle famiglie e per il contrasto alle povertà, strategie che mirino a valorizzare le zone interne. Sono i pilastri per il rilancio del distretto  che si racchiude tra la Trexenta ed il Gerrei, delineati nel corso di un meeting che si è tenuto nel Monte Granatico di San Basilio, con la partecipazione di consiglieri regionali, sindaci, esponenti delle assemblee comunali.

«Un incontro che si è tradotto in idee e proposte per lo sviluppo di un territorio – spiega Salvatore Espa, consigliere comunale a San Basilio – sempre più stretto nella morsa della crisi, con la fuga delle eccellenze e l’abbandono delle campagne.»

Il sindaco del centro sulla valle della Trexenta, Albino Porru, disegna il futuro del paese: «Il progetto si incentra su agricoltura e turismo, con la necessità di maggiori finanziamenti che incentivino le aziende agropastorali e la realizzazione di nuove opportunità sul territorio».

Claudio Fenu, capogruppo dell’opposizione a Guasila, mette in campo la sua ricetta: «Dobbiamo riscoprire il tessuto economico dei nostri paesi con il rilancio dell’artigianato e dell’edilizia, che va coniugato dal potenziamento dei servizi sociali e sanitari, mettendo così fine alle sforbiciate imposte dalla Regione».

Tra i partecipanti anche il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco che ha rimarcato «la necessità di trovare un argine allo spopolamento dei paesi tra Trexenta e Gerrei, con il recupero delle tradizioni locali e le infrastrutture sanitarie e sociali».

Il leader isolano di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu ha sottolineato che «San Basilio, Isili, Senorbì e Guasila rappresentano dei tesoretti per la nostra Isola ma la Giunta deve scommettere su queste aree periferiche per scongiurare la fuga dei giovani, puntando su agricoltura, turismo, sanità ed infrastrutture viarie».

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Per i residenti della Costa Smeralda c’è una nuova proposta di Smeralda Holding: perseguendo il suo impegno di supportare la comunità locale anche con attività sportive la società del Gruppo Qatar Holding, in collaborazione con la controllata Pevero Golf Club, attiverà un corso gratuito per avvicinarsi al mondo del golf.

Da gennaio ad aprile, con un programma di 8 lezioni, completamente gratuite, sarà possibile muovere i primi passi sul Green e iniziare a cimentarsi nello sport più praticato del mondo, che nel 2022 vedrà proprio l’Italia come paese organizzatore della Ryder Cup, la leggendaria sfida tra Europa e Stati Uniti.

Le free lessons del Pevero Golf rivolte a tutti i maggiorenni residenti nei comuni di Arzachena e di Olbia inizieranno domenica 21 gennaio, dalle ore 14.00 alle ore 16.00. Un insegnante professionista, fornirà le nozioni tecniche di base del gioco del golf, intervallate da piccole gare di putting-green tra gli “aspiranti Tiger Woods”.

Per partecipare ai corsi sarà necessario prenotarsi al numero della reception del Pevero Golf Club 0789 958000 dalle ore 9.00 alle 15.30; il numero dei posti è limitato e sarà assegnato in ordine di prenotazione. Rimanendo fedeli alla tradizione, il dress code prevede di non indossare blue jeans, una storica regola che ha da sempre contribuito a preservare l’eleganza di questo antichissimo sport.

Con questo nuovo progetto Smeralda Holding implementa il numero di iniziative rivolte alla comunità, tra le quali la Sardinia English Academy – i corsi di inglese di diverso livello attivi già da tempo -, realizzate per alimentare quel rapporto di rispetto e scambio proficuo con il territorio e sostenere la crescita della comunità.

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Si è tenuto nella sala conferenze della Camera di Commercio di Prato il convegno su Cooperazione ed Ambiente collegato alla Conferenza poliennale nazionale del ministero degli Esteri.

Il convegno è stato aperto da una relazione del presidente Water Right Foundation Mauro Perini che ha sottolineato le sfide che le emergenze ambientali ci impongono.

I temi affrontati partano dagli obiettivi dell’Agenda 2030 approfondendo in particolare i cambiamenti climatici, la tutela delle risorse idriche, i processi migratori.

Coordinati da giornalisti di TV Prato, Tirreno e Nazione sono intervenuti rappresentati del Comune (il sindaco Matteo Biffoni e l’assessore Monia Faltoni), rappresentati delle aziende (vicepresidente Publiacqua Simone Barni) della società civile (Silvia Stilli portavoce del Forum Nazionale Cooperazione e Alfiero Ciampolini per la Toscana), dell’Università (Mario Biggeri), i  rappresentati di comunità (assessore Diye Ndieye per i senegalesi, Jingxia Li per i cinesi).

Particolarmente apprezzato è stato l’intervento di Serafina Mascia, presidente della Federazione Associazioni Sarde in Italia e vice presidente della Consulta della Regione Sardegna per i Sardi nel mondo, che ha ripercorso la storia dolorosa dell’emigrazione italiana ed i punti di contatto con l’immigrazione attuale proveniente dalle zone povere del pianeta.

Vincenzo Striano

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La Dinamo Banco di Sardegna è stata travolta sul campo dell’imbattuta capolista Monaco nell’11ª giornata di Champions League: 87 a 55 (primo tempo 42 a 25.

La squadra di Federico Pasquini ha retto il confronto con lo squadrone transalpino solo nel primo quarto, concluso sotto di un solo punto, 18 a 17, per crollare sia nel secondo sia nel terzo quarto, che ha visto Monaco infliggere a Bamforth e compagni parziali schiaccianti: 24 a 8 e 33 a 15.

Nell’ultimo quarto, a partita ormai chiusa, la Dinamo ha cercato di evitare un tracollo ancora più severo e con un Monaco ormai “sazio”, ha chiuso il parziale avanti di 3 punti, 15 a 12, per il definitivo 87 a 55.

Visto l’andamento dell’incontro ed il risultato, è un’altra partita da dimenticare in fretta, dopo la brutta sconfitta di Pesaro costata la mancata qualificazione, dopo sei anni, alle Final Height di Coppa Italia. Sabato sera inizia il girone di ritorno della regular season del campionato e per vincere a Cantù la Dinamo dovrà ritrovare se stessa.

As Monaco 87 – Dinamo Banco di Sardegna 55

Parziali: 18-17; 24-8; 33-15; 12-15.

Progressivi: 18-17; 42-25; 75-40; 87-55.

As Monaco: Cooper 5, Craft 8, Lacombe 8, Gladyr 11, Kikanovic 18, Poinas, Joseph 10, Loubaki,  Evans 23, Traore 4. All. Zvezdan Mitrovic.

Banco di Sardegna: Spissu 3, Casula,  Bamforth 9, Planinic 11, Devecchi, Pierre 9, Jones 2, Hatcher 9, Polonara 2, Picarelli, Tavernari 10. All. Federico Pasquini.

 

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Il consigliere regionale Eugenio Lai, a nome del gruppo consiliare Art. 1 – Sdp, ha rimarcato in I Commissione e in Conferenza capigruppo l’esigenza e l’urgenza di modificare, anche a seguito del pronunciamento dell’Inps,  la condizione contrattuale dei dipendenti dell’agenzia Forestas.

«Bene ha fatto la I commissione – ha detto Eugenio Lai – ad iscrivere all’ordine del giorno la proposta unificata di modifica contrattuale. Ora è necessario che la proposta venga esitata dalla I Commissione – ha concluso – per andare celermente in Aula e che tutto il Consiglio la approvi nel rispetto degli impegni presi.»

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«Le Donne? Caselle da riempire!» La denuncia al Plenum di Coordinamento3 – Donne di Sardegna in una giornata storica per le donne sarde, libere, diverse, unite, oltre le differenze e nel rispetto delle stesse, per una società fondata sui diritti e le pari opportunità, capace di utilizzare le competenze e il valore delle donne nei luoghi decisionali. Questo il messaggio forte scaturito dal Plenum ospitato al Museo della Bonifica, dalla giovane sindaca di Arborea Manuela Pintus, domenica 14 gennaio. All’evento, fortemente partecipato, hanno aderito anche tante sindache arrivate da diverse parti dell’isola, scegliendo il “Coordinamento3”, quale punto di riferimento, laboratorio aperto e costruttivo per proposte e progetti tesi al cambiamento della condizione femminile in Sardegna. L’originalità emersa dal dibattito di altissimo livello, magistralmente coordinato da Susy Ronchi, presidente di “GIULIA” giornaliste Sardegna, riguarda i  tanti contenuti comuni, accompagnati dal pragmatismo delle donne che, pur appartenenti a diversi partiti politici e orientamenti anche opposti, chiedono all’unisono le stesse cose alla cosiddetta “politica”. Il Plenum di Arborea rappresenta una tappa importante del presente che traccia il solco per organizzare il futuro della politica regionale in Sardegna. La preziosissima testimonianza della presidente onoraria, Simonetta Sotgiu, magistrata di Cassazione, esempio di genialità femminile al servizio della società, ha dimostrato quanto sia stato determinante il lavoro delle donne che hanno fatto da apripista in ambiti fino a poco tempo fa preclusi all’intelligenza femminile. Una squadra di altissimo profilo quella presentata al MUBA di Arborea che vede il direttivo dell’associazione guidato da Carmina Conte presidente, insieme a Luisa Marilotti, Carla Puligheddu e Rita Mameli e dalle Coordinatrici dei Dipartimenti, Rita Nonnis, Simonetta Corongiu, Rita Corda e Patrizia Desole. Tutte motivate e interessate ai risultati, non ai conflitti, sempre nell’ottica del confronto e della trasversalità, valore che contraddistingue “Coordinamento3” nel panorama regionale ma anche nazionale.

 

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Cantare a tenore ad Orgosolo è una pratica musicale complessa e vivace nei contenuti, nei comportamenti esecutivi e nei significati anche simbolici, di cui gli attori locali possiedono una piena consapevolezza: una pratica conosciuta ed ammirata da tutti i cantori della Sardegna, rinomata fra gli ‘appassionati ascoltatori’ anche al di fuori dell’isola e variamente documentata a partire dal secondo dopoguerra con registrazioni in gran parte ancora inedite. Lungamente attese da appassionati e studiosi, sono finalmente disponibili le registrazioni realizzate per il Centro Nazionale Studi Musica Popolare, dal 1955 al 1961, da studiosi e ricercatori come Diego Carpitella, Franco Cagnetta, Giorgio Nataletti ed Antonio Santoni Rugiu. Pubblicate nei due CD allegati al volume Il canto a tenore di Orgosolo, a cura di Sebastiano Pilosu e dell’Associazione Tenore Supramonte di Orgosolo, Squilibri editore, queste registrazioni sono di straordinaria importanza perché documentano le voci dei grandi protagonisti della tradizione ed offrono un’ampia rappresentazione della varietà di stili e modalità esecutive.

Assai singolare la genesi del lavoro, che vede la luce grazie all’impulso determinante del Tenore Supramonte di Orgosolo che in questo modo ha inteso onorare la memoria dei propri padri e ravvivarne l’eredità presso le generazioni più giovani. L’edizione è stata così curata da uno studioso esterno al paese, che ha già dato ampie riprove della sua competenza in materia, e da un gruppo di cantori locali che, insieme, hanno svolto un meticoloso lavoro di contestualizzazione storica, ricorrendo caso per caso anche alla memoria degli anziani cantori del paese, alcuni dei quali testimoni o diretti protagonisti delle registrazioni. Una documentazione di straordinario interesse storico, indispensabile per comprendere il canto a tenore di Orgosolo e apprezzarne la raffinatezza del pensiero musicale che ad esso si accompagna. Un tentativo riuscito di valorizzazione della musica, di preservazione della lingua e di divulgazione delle tradizioni sarde affinché siano motivo e argomento di studio e di analisi: l’ascolto delle 34 tracce dei due CD, del resto, rileva quella estrema varietà e ricercatezza espressiva che sa offrire solo una grande tradizione.

Con prefazione di Ignazio Macchiarella, il volume è il secondo della sezione sarda della collana aEM-Archivi di Etnomusicologia dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed è stato pubblicato grazie al contributo del comune di Orgosolo, della Cineteca Sarda e di Labimus, il laboratorio interdisciplinare sulla musica dell’Università di Cagliari. 

Il volume sarà presentato in anteprima il 18 gennaio, a Nuoro, presso l’Auditorium Biblioteca S. Satta, p.zza G. Asproni 8, con gli interventi di Marco Lutzu e Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari) e di Manuelle Mureddu (associazione Tenores Sardegna), e il 19 gennaio, a Cagliari, Facoltà Studi Umanistici sa Duchessa, Aula Magna “B. Motzo”, con Antonello Zanda (Direttore della Cineteca Sarda di Cagliari), Duilio Caocci e Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari). Entrambe le presentazioni inizieranno alle 18.00 con la partecipazione dei curatori del volume e, dunque, immancabilmente anche con interventi musicali al fine di offrire un qualche immediato riscontro alla straordinaria bellezza del canto a tenore alla maniera di Orgosolo. 

Sebastiano Pilosu: Etnomusicologo e cantore a tenore, già docente presso il Conservatorio “Da Palestrina” di Cagliari, è stato presidente, ed è tuttora dirigente, dell’associazione regionale “Sòtziu Tenores Sardigna” (Associazione Tenores Sardegna). Ha all’attivo saggi e volumi sul canto a tenore e sulla poesia improvvisata.

Tenore Supramonte di Orgosolo: Associazione nata con l’intento di promuovere il canto a tenore e di ravvivare la memoria dei grandi cantori della tradizione, si richiama all’omonimo gruppo di canto nato nei primi anni Sessanta del secolo scorso, con legami di discendenza parentale con alcuni dei suoi fondatori.