26 November, 2024
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La RSU Eurallumina mercoledì 10 gennaio si è recata presso alcune sedi di assessorati regionali per verificare quali tempi si rendano necessari per concludere il lunghissimo iter procedurale per il riavvio della raffineria di bauxite, di proprietà della RUSAL, arrivato al 42° mese, 1.272 giorni. Gli incontri sono stati preceduti da una verifica dell’attività degli “uffici preposti”, il 4 gennaio 2018, di fatto ancora sospesa per le trascorse festività e ripresa solo lunedì 8 gennaio.

La RSU ha ribadito ancora una volta, negli incontri avuti con l’assessore della Sanità Luigi Arru, l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, il capo gabinetto dell’assessorato dell’Ambiente Franco Corosu ed il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi, la «non più procrastinabile definizione in termini positivi dell’interminabile iter, considerando ampiamente dettagliato e garantito il pieno rispetto delle rigorose normative sui temi ambientali e sanitari», ed ha confermato «il proseguimento dello stato di mobilitazione permanente e l’innalzamento del livello delle iniziative se, in tempi celeri, non si arrivasse alla chiusura del verbale da sottoporre a delibera regionale per la V.I.A., e la successiva A.I.A. di competenza della provincia del Sud Sardegna»

La Rsu attende riscontro entro i prossimi giorni alle richieste avanzate ai rappresentanti istituzionali, per programmare le eventuali iniziative.

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Il deputato del Partito democratico Emanuele Cani ed il segretario del Partito democratico di Carbonia Iglesias Daniele Reginali esprimono solidarietà al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, vittima ieri di nuove minacce ed intimidazioni.

«Nel confermare la solidarietà al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, destinatario di nuove minacce nell’arco di pochi giorni, e rimarcando la dura condanna per ogni tipo di violenza, auspico una rapida risoluzione delle indagini in corso – scrive in una nota Emanuele Cani -. Allo stesso tempo lancio un appello al ministro dell’Interno Marco Minniti, che la prossima settimana sarà in Sardegna, perché da parte del Governo e dello Stato ci sia una maggiore attenzione per gli Enti locali e gli amministratori, molto spesso costretti a fare i conti con situazioni problematiche che necessitano impegno e sostegno.»

«Ancora una volta il sindaco di Iglesias vittima di minacce di morte. Atti che non devono essere sottovalutati in alcun modo e su cui stanno indagando le forze dell’ordine – sottolinea Daniele Reginali -. E’ necessario, però, che da parte delle istituzioni superiori ci sia una maggiore attenzione verso le amministrazioni locali e, in particolar modo, i Comuni e i loro amministratori, impegnati in un’opera quotidiana. Argomenti e problemi che saranno posti all’attenzione del ministro dell’Interno Marco Minniti, presente a Cagliari la prossima settimana – conclude Daniele Reginali -. E’ necessario che il fenomeno degli attacchi e minacce agli amministratori pubblici venga bloccato.»

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Avviare una fase di concrete iniziative per affrontare i gravi problemi e trovare concrete soluzioni per il futuro del trasporto locale in Sardegna. E’ l’auspicio del capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu sulla riorganizzazione del sistema dei trasporti isolano.

«E’ nostra convinzione che il riordino della rete non possa certo partire dalla privatizzazione dell’Azienda regionale sarda dei trasporti – dice Gianluigi Rubiu – che vanificherebbe gli sforzi sinora effettuati per implementare l’offerta.»

Il capogruppo Udc chiede di verificare l’entità dei tagli generati dai provvedimenti regionali dell’ultimo biennio per comprendere gli effetti sul miglioramento del sistema: «Occorre certo una politica di risanamento del settore, ma senza intaccare – aggiunge Gianluigi Rubiu – i livelli standard dell’offerta sul territorio e incidere negativamente sulle tratte. Siamo convinti che il bacino dei trasporti debba essere connesso all’offerta turistica del territorio. Non è ammissibile che in certi periodi dell’anno si riducano le corse verso i centri rivieraschi».

«Una profonda riorganizzazione industriale del settore del trasporto pubblico locale, va sicuramente attuata – conclude Gianluigi Rubiu – tenendo conto delle ricadute sui diversi territori e raccordando l’offerta con le esigenze dell’utenza.»

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Dopo il positivo esperimento del 23 dicembre scorso, i giostrai Duville, d’intesa con il comune di Carbonia, hanno deciso di concedere il bis, consentendo a tanti bambini e ragazzi di poter usufruire gratuitamente dei giochi del luna park nella giornata di domenica 14 gennaio, nella fascia oraria dalle 11.00 alle 12.00. Sarà una mattinata all’insegna del divertimento, con la possibilità di godere delle attrazioni offerte dalla giostra ubicata in via Costituente, nel terreno del piazzale adiacente allo Stadio Comunale “Carlo Zoboli”. Un’iniziativa che farà felici tanti bambini della città, molti dei quali appartenenti a famiglie bisognose.
L’Amministrazione comunale di Carbonia, nella persona dell’assessore Loredana La Barbera, ha ringraziato la famiglia Duville per aver assegnato ai Servizi sociali del Comune – nel mese di dicembre scorso – 1.000 biglietti gratuiti che sono stati donati alle famiglie indigenti della città.

«L’iniziativa messa in campo dai titolari di una delle più importanti imprese operanti nel settore del divertimento itinerante, di concerto con il comune di Carbonia – ha detto il sindaco di Carbonia, Paola Massidda -, rappresenta un piccolo, ma grande segnale di vicinanza verso le tante persone che vivono in condizioni di disagio economico-sociale.»

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Nei maiali abbattuti lo scorso 9 gennaio in agro di Orgosolo è stata riscontrata la Trichinella. Le due macro-campionature, in cui sono stati suddivisi i 112 campioni prelevati dai 268 suini depopolati durante l’ultima operazione dell’Unità di Progetto per l’eradicazione della peste suina africana in Sardegna, sono risultate quindi positive al pericoloso parassita. Il risultato delle analisi, sui campioni prelevati dagli animali, è frutto della seconda serie dei test di laboratorio sulla Trichinella effettuati dall’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS) sui maiali abbattuti a Orgosolo. Il primo controllo, di esito negativo, era stato fatto per i capi abbattuti lo scorso 3 gennaio.
L’allarme è stato lanciato questo pomeriggio durante una conferenza stampa straordinaria convocata a Cagliari e a cui hanno partecipato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada, il direttore generale dell’Assessorato della Sanità, Giuseppe Sechi, e il direttore della clinica di malattie infettive dell’AOU di Sassari, prof. Sergio Babudieri. Allerta massima quindi per i consumatori che potrebbero aver acquistato in nero o avuto in regalo carni di provenienza ignota e macellate clandestinamente senza alcun tipo di controllo sanitario. La Trichinella, infatti, è pericolosissima per la salute dell’uomo e in casi estremi può portare al decesso.
La Regione invita perciò i cittadini a prestare la massima attenzione nel consumare o trasformare in salumi le carni suine, che devono provenire esclusivamente da allevamenti sottoposti a costante controllo sanitario. «Si invitano quindi i consumatori – ha spiegato Alberto Laddomada – a sfatare il falso mito che il maiale allevato al pascolo brado, e quindi senza alcuna garanzia sanitaria, sia sinonimo di genuinità. Si tratta invece di animali che potenzialmente potrebbero avere virus, parassiti o altri patogeni letali per la salute dell’uomo. Nel caso di macellazioni domestiche, previste dalla legge, è obbligatoria la presenza di un veterinario che attesti la salubrità delle carni». 
«Il parassita – ha osservato il prof. Sergio Babudieri – si localizza inizialmente a livello intestinale per dare poi origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli dove si incistano. La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare con il consumo di carne cruda, poco cotta o di salumi contenenti la larva del parassita. Il periodo di incubazione è di circa 8-15 giorni, con variazioni da 5 a 45 giorni a seconda del numero dei parassiti ingeriti. La trasmissione può avvenire attraverso il consumo di carni suine (maiale e cinghiale) o equine.»
Sergio Babudieri ha inoltre spiegato che la sintomatologia classica è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fotofobia e febbre.
La Trichinellosi è una zoonosi parassitaria del genere Trichinella. Presente in tutti i continenti tranne che nell’Antartico, è stata segnalata in più di 100 specie di mammiferi, 13 specie di uccelli, 3 specie di rettili. Colpisce più di 2.500 persone all’anno. Il parassita è presente in Sardegna dal 2005 quando in due distinti focolai (aprile e dicembre) 19 persone finirono in ospedale con sintomi clinici causati da grave infestazione di Trichinella: in entrambi i casi venne accertata che l’origine dell’infestazione era dovuta al consumo di insaccati freschi provenienti da suini macellati senza controllo sanitario. I casi si verificarono ad Orgosolo.
Nel 2007 un altro caso umano, poi nessuna segnalazione fino al gennaio 2011 quando è ricomparsa la malattia con 6 casi umani che hanno richiesto il ricovero in ospedale. In quest’ultimo evento, il numero sarebbe potuto essere molto più elevato se non si fosse adottato un maggiore controllo anche sugli animali già macellati per consumo familiare nel comune di Orgosolo. Infatti, dopo aver confermato che la fonte dell’infestazione nelle persone ricoverate erano stati, anche in questo caso, gli insaccati provenienti da una scrofa macellata per uso famiglia, nel periodo gennaio-marzo l’IZS di Nuoro esaminava 351 maiali, allevati allo stato brado nel territorio comunale senza alcun controllo sanitario, riscontrando positività per Trichinella in altri 8 capi, prontamente esclusi dal consumo alimentare.
La Trichinella, tranne un’unica positività riscontrata nel 2008 in un cavallo importato dai Paesi dell’Est e macellato regolarmente in un mattatoio della provincia di Cagliari, è stata rilevata fino a oggi solo nei territori del comune di Orgosolo. L’infezione, dai primi focolai del 2005, si è diffusa in quasi tutto l’agro del comune e si avvicina pericolosamente ai paesi limitrofi, in particolare di Nuoro e Oliena.
Il periodo invernale rappresenta il momento di maggior rischio di infezione per l’uomo, perché in questa stagione tradizionalmente si macella il maiale per preparare prosciutti, salsicce, guanciali, pancetta, etc.
Questi prodotti “fatti in casa” rappresentano la principale sorgente di infezione, perché non cotti, ed è quindi assolutamente necessario che tutti gli animali macellati o cacciati siano sottoposti all’esame specifico per la ricerca della Trichinella, prima del loro consumo.
La fauna selvatica e in particolare le volpi, che costituiscono il vero serbatoio della Trichinella, e i cinghiali interagiscono con le diverse specie selvatiche e con suini bradi al pascolo nello stesso territorio.
La presenza della Trichinella nella fauna selvatica e la promiscuità tra questa ed i suini allevati allo stato brado è un motivo in più (si veda la PSA) per regolamentare definitivamente l’allevamento estensivo del suino, da portare avanti al pascolo confinato e in regime di semibrado.

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Nuove scritte minacciose, fatte con una vernice rossa, nei confronti del sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, sono state scoperte ieri sera e questa mattina nel centro nella città mineraria e segnalate alla Polizia e ai Carabinieri. In entrambi i luoghi, le mura di un palazzo e i bagni dei giardini pubblici, gli autori hanno agito presumibilmente al buio nella serata di ieri.

Questi nuovi episodi di pesanti intimidazioni nei confronti del primo cittadino di Iglesias, arrivano a distanza di alcuni giorni dal precedente, scoperto nel parcheggio sotterraneo del centro direzionale di via Isonzo.

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«Ripetita iuvant! I dubbi permangono… poi vedremo se davvero il 29 gennaio si potrà concretamente iniziare il confronto e valutare il Piano Industriale, occupazionale, la consistenza economica e strutturale della Società e delle eventuali collegate. Insomma, la conoscenza e la valutazione del progetto nel suo complesso oppure, con tutte le paradossali contraddizioni del caso rispetto a quanto detto in occasione della visita del Ministro e del Presidente della Regione del 22 dicembre, se per lo stesso è previsto un solo ristrettissimo percorso a “scatola chiusa”.»

Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro Cgil del Sulcis Iglesiente, ha commentato così, pochi minuti fa, con un post pubblicato nel suo profilo facebook, l’esito del primo incontro svoltosi ieri al Mise con Sider Alloys ed organizzazioni sindacali, per l’acquisizione dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme da parte della società svizzera.

Roberto Puddu fa riferimento ad un precedente post, pubblicato il 14 dicembre scorso, 8 giorni prima della visita del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda a Portovesme, nel quale scrisse testualmente: «Poi vedremo e valuteremo il complesso della proposta. Intanto, oggi ci siamo portati avanti dicendo all’AD di Sider Alloys che devono probabilmente aver fatto un errore nel quantificare in 446 lavoratori (376 diretti, 70 appalti. Cioè quasi la metà di quanti vi lavoravano per Alcoa che non è certamente una Società incapace né tantomeno di beneficienza), il numero dei dipendenti per l’esercizio dell’impianto a pieno regime produttivo».

Ieri, quei numeri, sono stati confermati.

 

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«Nel confronto con Sider Alloys, sono molti gli aspetti da approfondire, dal piano industriale all’occupazione.»

Lo sostiene, in una nota, la Fiom-Cgil, dopo il primo incontro svoltosi ieri pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico, tra Fim, Fiom, Uilm nazionali e Sider Alloys, verso l’acquisizione dello stabilimento Alcoa di Portovesme da parte della società svizzera.

«L’azienda ha dichiarato di aver stimato a regime, con una produzione di 150.000 tonnellate annue di alluminio, un’occupazione di 376 dipendenti diretti e circa 70 indiretti, prevedendo un costo del lavoro attraverso la sola applicazione del contratto nazionale – si legge nella nota -. Dal punto di vista dei tempi, rimangono ancora molti elementi da definire ma, come riferito dall’azienda, dal momento del passaggio dello smelter a Invitalia, saranno necessari 6 mesi per cominciare ad accendere le celle, momento dal quale ci vorranno 12-18 mesi per il riavvio definitivo dello stabilimento. Confermati i 135-145 milioni di investimenti con il sostegno dell’accordo di programma sottoscritto il 22 dicembre scorso.»

«Abbiamo chiesto all’azienda – dice Mirco Rota, della Fiom nazionale – di avere il piano industriale già presentato al Mise lo scorso luglio per una prima valutazione degli investimenti e del programma di riavvio dello smelter, così come sarà importante cercare di conoscere le condizioni di trattamento economico dei lavoratori occupati e delle tempistiche di inserimento. Per quanto riguarda gli organici – aggiunge Mirco Rota – si tratta di capire quale modello organizzativo e produttivo l’azienda intende adottare, considerando una precedente presenza più numerosa dei lavoratori indiretti. Auspichiamo – conclude Mirco Rota – che tutti i soggetti, a partire da quelli istituzionali, si adoperino per rendere possibile il riavvio degli impianti nel tempo più rapido possibile.»

Il confronto tra le parti è stato aggiornato al prossimo 29 gennaio nella stessa sede, il ministero dello Sviluppo economico.

 

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«Oggi a Roma si è svolto il primo incontro tra i rappresentanti sindacali nazionali e i dirigenti della Sider Alloys. È un passaggio importante per la conclusione di quel percorso lungo e complesso, avviato alcuni anno fa e sotto la guida del Governo Renzi, finalizzato a salvare e rilanciare la filiera dell’alluminio in Italia. Un percorso che parte, appunto, dall’impegno del Governo e proseguito poi con le azioni portate avanti sia dal Parlamento, sia dalla Regione.»

Lo scrive, in una nota, Emanuele Cani, deputato del Partito democratico.

«Non meno importante e decisiva l’approvazione del decreto sul sistema delle cosiddette aziende energivore che dà respiro e speranza sia allo smelter ex Alcoa, sia alle altre aziende operanti nel settore metallurgico. Con l’incontro di oggi si è compiuto un ulteriore passo avanti, necessario e indispensabile per il riavvio di un settore strategico per l’intero paese. E’ necessario che gli incontri che si svolgeranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane – conclude Emanuele Cani – rispettino i tempi per una conclusione della vertenza.»

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Il comune di Carbonia ha pubblicato un bando per l’organizzazione del Carnevale 2018, in programma domenica 11 febbraio si svolgerà la tradizionale sfilata di Carnevale, caratterizzata dalla presenza di carri allegorici e gruppi mascherati. «L’obiettivo è trasformare la manifestazione in un momento di forte condivisione con la cittadinanza, coinvolgendo giovani e meno giovani, rafforzando il senso di appartenenza che ci lega alla nostra città. Una città che quest’anno si avvia a compiere il suo ottantesimo compleanno. Siamo sicuri che domenica 11 febbraio Carbonia sarà il polo di attrazione di tutto il Sulcis Iglesiente, trascinando i cittadini presenti in un pomeriggio all’insegna del divertimento e della spensieratezza», ha affermato il sindaco Paola Massidda.

Per consentire un’ottima riuscita dell’iniziativa, l’Amministrazione comunale intende procedere a selezionare un soggetto con cui co-progettare la realizzazione della sfilata di Carnevale di Carbonia, edizione 2018. Le domande potranno essere presentate da enti, imprese – anche individuali – società, cooperative, fondazioni, associazioni, consorzi, anche temporanei, e istituzioni in genere. Le richieste di partecipazione all’avviso dovranno pervenire tramite posta elettronica certificata all’indirizzo comcarbonia@pec.comcarbonia.org oppure recapitate all’Ufficio Protocollo del comune di Carbonia, entro le ore 13.00 di giovedì 18 gennaio.

Le proposte saranno esaminate dall’Amministrazione comunale, valutando l’originalità e la diversificazione dei progetti da realizzare; le attività già svolte e la presenza sul territorio comunale del soggetto proponente; la potenziale capacità attrattiva dell’iniziativa.

Nel mese di marzo 2018 il comune di Carbonia erogherà al soggetto che si aggiudicherà il bando un contributo di 3.500 euro.

Nello stesso mese, l’Amministrazione comunale provvederà a premiare i migliori carri e gruppi mascherati della sfilata di Carnevale 2018. Il montepremi ammonta a 1.500 euro, da dividersi tra i carri vincitori, sulla base di una classifica che verrà stilata da un’apposita commissione giudicatrice.

Fino allo scorso anno la manifestazione era il risultato del lavoro congiunto dell’assessorato dello Spettacolo e dell’assessorato del Turismo del comune di Carbonia, della Pro Loco e del CICC (Centro Italiano della Cultura del Carbone). I rapporti tra il comune di Carbonia e la Pro Loco cittadina si sono bruscamente interrotti la scorsa estate, in occasione dell’organizzazione della manifestazione Nottinsieme.