26 November, 2024
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Si è insediata ieri pomeriggio la nuova Giunta comunale dopo che il sindaco, Nicola Sassu, ha ridistribuito le deleghe assessoriali nel rispetto degli accordi politico e programmatico definiti in seno alla maggioranza in occasione delle consultazioni elettorali del 5 giugno 2016, che hanno visto l’elezione dell’attuale Consiglio comunale. In base a quegli accordi a metà legislatura il sindaco ha provveduto a un ricambio di incarichi nell’esecutivo, al fine di garantire una crescita politica e amministrativa a tutti i componenti del gruppo di maggioranza.

La nuova Giunta guidata dal Nicola Sassu è così composta:

Mario Tonio Satta, vice sindaco e assessore con deleghe all’Urbanistica, Manutenzioni, Agro, Edilizia privata;

Giovannino Mannu, assessore con deleghe alla Polizia municipale, barracelli, rapporti con le associazioni, Patrimonio;

Antonella Piana, assessora con deleghe al Verde, Ambiente, Decoro urbano;

Elena Cornalis, assessora con deleghe alla Cultura, Archeologia, Agricoltura, Attività produttive, Turismo.

Il sindaco tiene per sé le deleghe al Personale, Protezione civile, Programmazione, Bilancio e Servizi sociali.

Il quinto assessore che dovrebbe completare la Giunta è, secondo gli accordi, in quota Pd, ed il sindaco ha nominato Antioco Lampis, il quale non ha ancora accettato l’incarico. Se Antioco Lampis ed il Pd non scioglieranno le riserve entro la settimana, il sindaco nominerà il quinto componente della Giunta scegliendolo fra gli assessori uscenti, in modo da non rallentare l’attività amministrativa e rispettare il mandato elettorale di governo affidatogli dai cittadini.

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«Vi incoraggio a proseguire con passione la vostra missione, ricercando tutte le forme possibili e costruttive per risvegliare nell’opinione pubblica l’esigenza di impegnarsi per il bene comune, a sostegno dei deboli e dei poveri. Oggi c’è molto bisogno di testimoni di bontà, di tenerezza e di amore gratuito. C’è bisogno di persone perseveranti, che affrontano le difficoltà con spirito di unità e ponendo sempre alla base di tutto lo scopo ultimo, cioè il servizio al prossimo. Così facendo, continuerete ad essere per l’intera Sardegna un punto di riferimento e un esempio.»

È con queste parole che oggi a Roma Papa Francesco ha salutato i seicento volontari sardi, giunti nell’Aula Paolo VI per festeggiare con il Pontefice il ventesimo anniversario del Centro di Servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Un’udienza intensa e commovente che, apertasi con la musica dell’armonicista Moses, ha visto i volontari (giunti da tutte parti dell’isola) stringersi intorno al Papa, accompagnati dal cardinale Angelino Becciu, dagli arcivescovi di Cagliari ed Oristano, monsignor Arrigo Miglio e monsignor Ignazio Sanna, da due figure rappresentative del volontariato isolano come don Angelo Pittau (presidente del Comitato promotore di Sardegna Solidale) e padre Salvatore Morittu (presidente dell’associazione Mondo X Sardegna) e dal presidente della Regione Francesco Pigliaru.

A Papa Francesco i volontari hanno consegnato la riproduzione di un bronzetto nuragico raffigurante un capotribù e lo hanno salutato intonando l’Ave Maria in sardo mentre il Papa passava a salutare quasi uno ad uno tutti presenti nell’Aula Paolo VI.

«Grazie per aver voluto riceverci in questa udienza speciale in un giorno che per il volontariato sardo resterà storico – ha detto nel suo intervento il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru -. Caro Papa Francesco, siamo quelli che in terra di Sardegna quotidianamente, in silenzio, spesso con il peso della solitudine, dell’ingratitudine e del disconoscimento, operiamo per lenire le sofferenze e attenuare le difficoltà di chi fa più fatica, di chi non ha lavoro, di chi non trova speranza, di chi non riesce a vedere un futuro per sé, per la sua famiglia, per i suoi cari. Di chi è vittima della cultura dello scarto.»

Per Giampiero Farru il volontariato sardo è testimone «di tante storie di successo e di ripresa, di relazioni che rinascono, di fili spezzati che si riannodano e di vite che ripartono. Siamo qua per celebrare vent’anni di vita comune. E non potevano avere regalo più bello: incontrare Pietro, incontrare Papa Francesco, che illumina, conferma e guida la Chiesa in un momento difficile e delicato e che è punto di riferimento irrinunciabile per il mondo intero e ciascuno di noi».

«Desidero esprimervi il mio apprezzamento per quanto avete operato e state operando a vantaggio delle fasce più deboli della popolazione sarda, con un’attenzione rivolta anche ad alcuni fra i Paesi più poveri del mondo – ha affermato nel suo intervento Papa Francesco –Questo va sottolineato, perché è segno che non vi siete “isolati” ma, nonostante i grandi bisogni di casa vostra, avete tenuto aperto l’orizzonte della vostra solidarietà. In tale prospettiva, avete saputo accogliere e includere coloro che sono arrivati in Sardegna da altre terre in cerca di pace e di lavoro».

1La vostra realtà associativa raccoglie numerose organizzazioni di volontariato, svolgendo un considerevole servizio di aggregazione e di cooperazione, volto a rendere più qualificato ed efficace l’impegno in favore di quanti versano in condizioni precarie – ha aggiunto il Papa -. Vi incoraggio a proseguire con spirito di intesa e di unità; potrete così diffondere più capillarmente la cultura della solidarietà. Al fine di interpretare gli autentici bisogni della gente e trovare ad essi risposte adeguate, è necessario mantenere un atteggiamento di collaborazione con le realtà istituzionali del territorio: penso in particolare ai Comuni e alle Parrocchie, che sono quotidianamente accanto alle persone condividendo fatiche e speranze.»

«Voi volontari non svolgete un’opera di supplenza nella rete sociale, ma contribuite a dare un volto umano e cristiano alla nostra società» perché «il servizio di volontariato solidale è una scelta che rende liberi e aperti alle necessità dell’altro; alle esigenze della giustizia, alla difesa della vita, alla salvaguardia del creato, con una attenzione tenera e speciale per i malati e soprattutto per gli anziani, che sono un tesoro di saggezza!».

«Vi assista e vi sostenga la Vergine Maria, che la gente sarda venera con amore in tanti santuari – ha concluso Papa Francesco -. Vi ispiri Lei la forza d’animo e la fiducia in Dio per essere sempre un dono per gli altri. Benedico di cuore tutti voi e i vostri cari, e vi chiedo per favore di pregare per me.»

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Martedì 4 dicembre, a partire dalle 9.15, a Pula, all’interno del Parco tecnologico della Sardegna (edificio 2), si terrà la presentazione del rinnovato Laboratorio di Prototipazione Rapida di Sardegna Ricerche.

La giornata sarà dedicata alla presentazione delle più recenti tecnologie dell’additive manufacturing e alle attrezzature e ai servizi del Laboratorio, uno degli strumenti che Sardegna Ricerche mette a disposizione degli utenti del Parco scientifico e tecnologico della Sardegna, dei ricercatori e delle Piccole e medie imprese del territorio per favorire e accelerare lo sviluppo di prodotti e processi innovativi.

Le novità sono rappresentate innanzitutto dall’introduzione di due nuove aree d’attività dedicate al “reverse engineering” e ai servizi per il settore odontotecnico; dai nuovi sofisticati macchinari, tra i quali un prototipatore a tecnologia laser (DMLS – Direct Metal Laser Sintering) che permette di realizzare prototipi metallici e uno scanner 3D a “luce strutturata”; il tutto accompagnato dal raddoppio dei locali a disposizione.

Il programma prevede durante la mattina un convegno e nel corso del pomeriggio la visita ai nuovi locali del Laboratorio e cinque sessioni parallele sui diversi prototipatori rapidi presenti nel Laboratorio e sulle tecniche di modellazione CAD e di reverse engineering tramite scanner 3D.

Il convegno del mattino sarà coordinato da Stefano Micelli, docente dell’Università di Ca’ Foscari e della Venice International University, e vedrà gli interventi di Sandra Ennas e Giorgio Pisanu, Sardegna Ricerche, Luca Iuliano, Politecnico di Torino, Pierfrancesco Orrù, Università di Cagliari, e Michele Rossetti, Confindustria Sardegna Meridionale.

La partecipazione alla giornata è gratuita, il numero dei partecipanti è limitato a cento. Per partecipare occorre iscriversi entro lunedì 3 dicembre. Agli ingegneri saranno riconosciuti due Crediti di formazione professionale per la partecipazione al convegno del mattino e due ulteriori CFP per le sessioni formative pomeridiane.

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Un giovane arrestato e un secondo denunciato, al termine di un nuovo servizio di prevenzione presso gli istituti scolastici messo in atto dai carabinieri della compagnia di Dolianova. A Senorbì, presso l’istituto scolastico “Einaudi”, i militari del locale comando, supportati dai colleghi di Gesico, hanno notato un movimento sospetto nei pressi del cancello d’ingresso ed hanno sottoposto A.P. e S.C. (entrambi classe 2002) a perquisizione, trovando nei loro zaini della marijuana. Il primo è stato trovato in possesso di 28 dosi, un bilancino di precisione e del danaro, provento delle cessioni effettuate ed è stato di conseguenza arrestato per spaccio con l’aggravante di aver ceduto la sostanza nei pressi dell’edificio scolastico a dei minori, e quindi condotto presso il carcere minorile di Quartucciu. Il secondo giovane è stato denunciato in stato di libertà a seguito del minor quantitativo rinvenuto occultato nel suo zaino.

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Tutto esaurito, sabato sera, al Teatro Centrale di Carbonia, per lo spettacolo di Paolo Rossi “Il Re Anarchico e i fuorilegge di Versailles”.

Il sipario si alzerà alle ore 20.45, allorché Paolo Rossi dirigerà sul palco una compagnia di artisti del calibro di Renato Avallone, Mariana Folli, Marco Ripoldi, Chiara Tomei, Francesca Astrei e Caterina Gabanella.

L’evento è stato organizzato dal Cedac, con il patrocinio del comune di Carbonia e si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città.

«La presenza a Carbonia di un attore di fama nazionale come Paolo Rossi ci inorgoglisce. Si tratta di un artista poliedrico, distintosi per l’elevato livello delle sue performance, capaci di spaziare dallo stile drammatico a quello comico, il suo vero pezzo forte», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Menotti, racconta la visione teatrale di un autore-attore sempre in bilico tra il dentro ed il fuori scena, tra il personaggio, l’attore e la persona.

“Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles” è il racconto di un sogno avente come sfondo Versailles, luogo in cui va in scena il conflitto tra il potere ed i “fuorilegge”, tra il teatro e la vita.

Lo spettacolo sarà anche all’insegna delle musiche eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila ed Alex Orciari.

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Si è svolta questa mattina, nel salone dell’oratorio San Giovanni Bosco della chiesa di San Ponziano, a Carbonia, l’assemblea dei lavoratori ex Alcoa, oggi Sider Alloys. Nel corso del dibattito, si sono susseguiti gli interventi dei rappresentanti delle quattro organizzazioni sindacali che rappresentano i lavoratori, CGIL, CISL, UIL e CUB, ed alcuni lavoratori. Diverse le tematiche affrontate, alla base delle quali è emersa chiaramente la preoccupazione per il ritardo dei tempi di revamping e quindi di riavvio dello stabilimento. E’ stato evidenziato inoltre il mancato rispetto degli impegni assunti per i criteri da seguire nelle assunzioni, che dovrebbero vedere in prima linea i lavoratori cosiddetti “storici”, quelli che hanno fatto le battaglie per il rilancio della produzione. Altra preoccupazione è quella legata all’ormai imminente scadenza degli ammortizzatori sociali ed al pericolo, concreto, che dal 1° gennaio, fino a quando non saranno state espletate tutte le procedure necessarie per il rinnovo, diverse centinaia di lavoratori possano restare completamente privi di sussidio per i primi mesi del 2019.

Al termine dell’assemblea abbiamo intervistato alcuni rappresentanti sindacali.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218090969693694/

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Il comune di Carbonia ha reso noto oggi il programma dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città che si presenta ampio ed articolato e si coniuga con le numerose manifestazioni previste nell’ambito della festività religiosa del Natale.

«Un concentrato di iniziative culturali, artistiche, musicali e ludiche attraverso cui ripercorreremo la storia di Carbonia e dei suoi pionieri, con uno sguardo rivolto al presente, che si focalizza sul futuro di una città che vanta un immenso patrimonio, volano per lo sviluppo turistico-culturale dell’intero territorio», ha spiegato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

Di seguito pubblichiamo la locandina degli eventi inseriti nell’ambito del compleanno di Carbonia, tra cui spicca il ritorno in città, dopo ben 18 anni di assenza, della rassegna di cinema e fumetti “Nuvole parlanti”; l’inaugurazione del Master universitario di Alta Formazione in Architettura del Paesaggio; l’inaugurazione di un nuovo tratto del Cammino Minerario di Santa Barbara; la premiazione degli sportivi e degli studenti più meritevoli; la conferenza della Rotta Culturale Atrium (Architecture of Totalitarian Regimes of the XX Century in Europe’s Urban Memory); la mostra fotografica di “Campagna Amica” con racconti sulla “Carbonia agricola”; il concerto musicale della banda cittadina Vincenzo Bellini; le numerose mostre sull’architettura della città; i gemellaggi con le città minerarie di Oberhausen e Behren Lès Forbach; gli eventi dedicati allo show cooking in piazza Roma con la degustazione dei piatti tipici delle zone di provenienza dei primi minatori giunti in città.

I dettagli degli eventi verranno presentati mercoledì 5 dicembre, alle ore 10.30, nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala riunioni della Torre Civica.

La campagna di conquista per la Coppa America di vela partirà da Cagliari. Si svolgerà, infatti, nelle acque del Golfo degli Angeli la tappa inaugurale delle America’s Cup World Series, che metteranno in palio la Prada Cup e selezioneranno, nel corso di diverse tappe tra il 2019 e il 2020, la barca che sfiderà il defender New Zealand nel 2021.

L’annuncio è stato dato stasera allo Yacht Club di Monaco, durante l’evento di presentazione della competizione organizzata dal team Luna Rossa Challenge, alla presenza dell’assessore del Turismo Barbara Argiolas, di Mauro Cadoni, direttore generale dell’assessorato, di Tommaso Giulini e Mario Passetti, presidente e direttore generale del Cagliari Calcio, e Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari, in rappresentanza del mondo dello sport isolano. “La Sardegna ancora una volta dimostra di avere tutte le carte in regola per organizzare e ospitare eventi di levatura internazionale. Accogliere nella nostra regione la prima fase di una competizione sportiva così antica e prestigiosa, in grado di garantire ampia visibilità nternazionale, è certamente motivo di soddisfazione – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come sempre quando ci troviamo davanti a simili opportunità, anche in questo caso abbiamo fatto la nostra parte per coglierla al meglio, investendo energie e risorse e portando avanti una proficua collaborazione con tutti gli attori coinvolti. Grazie al lavoro di tutti, oggi abbiamo raggiunto il risultato che abbiamo fortemente voluto e sostenuto: dalla Sardegna riparte la campagna per la conquista della Coppa America di vela e saranno proprio le nostre coste a fare da scenario a una delle sfide preliminari. La nostra Isola è terra ideale per moltissimi sport, ma discipline come la vela e le attività a essa connesse, sportive, professionali, turistiche, sono ancora più benvenute – ha concluso il presidente Pigliaru -, perché rientrano nel progetto di sviluppo sostenibile che la Regione ha perseguito in questi anni.”L’arrivo dell’ACWS – ha detto Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio intervistata sul palco dalla presentatrice dell’evento Charlie Webster – è il culmine di un lavoro che, negli anni ha visto la Regione impegnata a ospitare e supportare eventi sportivi sempre più importanti. Penso ai tanti eventi mondiali di vela, alle varie tappe dei campionati di rally, alla centesima edizione del Giro d’Italia di Ciclismo. Abbiamo le condizioni ideali per ospitare un appuntamento della più importante manifestazione di vela del mondo: mare con vento costante, infrastrutture sempre migliori, professionalità di altissimo livello, grandi capacità organizzative e l’entusiasmo dei sardi per una manifestazione di questo livello. Per chi non la conosce, la Sardegna sarà una grande – e spero bellissima – sorpresa”.“Come amministrazione regionale – ha aggiunto l’assessore – in questi anni abbiamo investito molto su manifestazioni di carattere nazionale e internazionale che siano in armonia con la natura più autentica della nostra isola, all’insegna del contatto con la natura e col paesaggio, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Vogliamo che, grazie a ACWS e alla collaborazione con Luna Rossa Challenge, la Sardegna e le sue bellezze diventino ancora più note a livello mondiale: l’auspicio è che chi vedrà le regate alla televisione poi abbia il desiderio di visitare e conoscere la nostra isola, meta privilegiata per il turismo lento ed esperienziale”.Soddisfazione è stata espressa anche del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Ancora una volta – ha detto – Cagliari sarà protagonista con la grande vela e con un evento di livello mondiale che siamo orgogliosi di ospitare in città e nel Golfo degli angeli. La Prada Cup sarà una nuova e importante vetrina per il nostro mare e per tutto il territorio, il pubblico isolano saprà sostenere con entusiasmo il team di Luna Rossa, che ha scelto la nostra città come base per preparare le tappe di avvicinamento alla Coppa America del 2021. Ma il buon vento non basta, per questo siamo al lavoro per la riqualificazione della zona di Marina Piccola e del porto storico a sostegno della vela e della nautica di Cagliari, che hanno una grande tradizione. Sarà fondamentale per un nuovo e importante slancio alle attività e agli sport di mare, allo sviluppo e alla creazione di posti di lavoro”.

Nel pomeriggio, all’Assessorato regionale della Sanità, in via Roma, a Cagliari, si è svolto l’atteso incontro sulla vertenza AIAS. Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore regionale Luigi Arru, Giuseppe Pintor e Stefano Lorusso dell’ATS, hanno ricevuto una delegazione composta da rappresentanti sindacali, lavoratori, genitori dei malati, tutori.

Da parte della Regione, che ha manifestato vivo interessamento per la situazione e, in particolare, per i pazienti e i dipendenti, è stata ribadita la disponibilità a pagare secondo quanto definito nella sentenza della Corte di Appello in tempi rapidi e secondo quanto stabilito dalla legge. Sul punto sono già in corso le interlocuzioni tra i legali di AIAS e la Regione. È stata inoltre ribadita la necessità del pagamento degli stipendi ai dipendenti dell’azienda, come disposto da una risoluzione del Consiglio regionale e dall’attuale contratto al fine di poterne stipulare il rinnovo. Rispondendo ai timori di parte della delegazione, è stato detto che se la volontà politica è certamente quella di addivenire il prima possibile a una soluzione con AIAS che permetta la prosecuzione dei servizi, si sta comunque lavorando anche a un piano B per individuare una rete di protezione capace di garantire la continuità delle prestazioni in essere.

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Si è svolta questa mattina, a Iglesias, la cerimonia di intitolazione della scuola elementare al maestro e giornalista iglesiente Ennio Martinelli. Erano presenti il sindaco, gli assessori Alessandro Lorefice, Angela Scarpa e Vito Didaci in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, la responsabile del plesso scolastico, familiari e conoscenti. La targa definitiva è stata ufficialmente scoperta questa mattina a cura del sindaco Mauro Usai e del figlio di Ennio Martinelli, Carlo, sul fianco dell’ingresso storico principale della scuola. Lo scorso 2 giugno era stata apposta una targa provvisoria all’interno della scuola, dopo la delibera comunale firmata dal precedente sindaco Emilio Gariazzo. 

Ennio Martinelli è stato maestro elementare dal dopo guerra fino alla fine degli anni ’60 quando una grave malattia ha interrotto la sua vita alla giovane età di 49 anni. Da subito ha però iniziato anche la professione di giornalista collaborando con il Tempo di Roma e l’Ansa. Approdato all’Unione Sarda vi rimase praticamente fino alla sua morte avvenuta nel 1973. Dalle colonne del giornale Ennio Martinelli raccontò i problemi della città, le lotte dei minatori dando voce e rappresentando lo sviluppo di una città che cercava il riscatto sociale ed economico. Fu cofondatore della Lao Silesu, l’associazione culturale iglesiente dalla quale nacque, successivamente, il famoso Premio Iglesias di Giornalismo.   

Biografia di Ennio Martinelli

(Maestro elementare e giornalista)

Ennio Martinelli nasce a Iglesias il 15 agosto 1923. Consegue il diploma di Abilitazione Magistrale il 2 febbraio 1944 presso l’Istituto Magistrale Statale Salvatore Pizzi di Capua (CE). Al suo rientro in Sardegna abbraccia immediatamente l’insegnamento. Il suo primo incarico presso le scuole elementari di Nuraxi Figus (Gonnesa) dove insegnerà per circa due anni. Durante i quali convola a nozze con Iolanda Marcia, di Iglesias, da cui ebbe sei figli. Dopo l’iniziazione all’insegnamento nella scuola di Nuraxi Figus, Ennio Martinelli rientra nella sua amata città natale per proseguire la sua attività di maestro elementare, fino alla sua prematura scomparsa. Nei primi anni ’50 fece parte dell’Unione comunale iglesiente della Cisl ricoprendo il ruolo di segretario. Con lui, nella segreteria, vi erano Mario Desogus, Giorgio Mossa, Pietro Carrus, Umberto Alfonsi, Ivo Cannas, Genesio Aru, Giovanni Perra e Gino Figus. Dino Ferino rappresentava invece la categoria dei minatori. Nello stesso periodo inizia anche la sua carriera di corrispondente con i primi servizi per il giornale Il Tempo di Roma, che all’epoca dedicava due pagine alle cronache della Sardegna. Sono anni vorticosi. L’Italia cerca di reagire alla tragedia della guerra. E la Sardegna cerca un riscatto sociale ed economico. Il Sulcis Iglesiente ribolle di attività sindacali e politiche per il lavoro. Soprattutto in ambito minerario. I bisogni sono tanti, dagli alloggi decorosi agli spazi verdi, dalle strade alle nuove aule nelle scuole, fino al decentramento degli uffici e dei servizi. Sentiva la necessità, Ennio Martinelli, di essere più vicino alla sua città, ai suoi bisogni. Di fare qualcosa in più. Si concretizza la possibilità di scrivere per il giornale più importante della Sardegna: L’Unione Sarda. È  un’occasione che non si lascerà sfuggire. Vi rimase per due decenni. Un’esperienza interrotta anzitempo, purtroppo, non per sua volontà. Contemporaneamente iniziò anche la collaborazione con l’Agenzia Nazionale della Stampa Associata, l’ANSA.

Scrisse Remo Concas, suo stimato collega, dalle colonne dell’Unione Sarda il giorno dopo i suoi funerali: «Per vent’anni Ennio Martinelli ha combattuto per la sua città, perché fosse più accogliente, più giusta, perché non restasse più compressa nell’angoscia che la carenza dei posti di lavoro ingigantiva ogni giorno di più». «Le sue argomentazioni venivano affrontate dopo indagini accurate, con impegno, senza animosità, con l’implicito suggerimento di scelte equilibrate, così come – diceva – deve fare chi si pone al di sopra della mischia, indicando soluzioni che non contrastino con gli interessi della collettività. Amava la sua Iglesias, con sincerità, con bontà. L’esempio offerto con modestia da Ennio Martinelli, che avrebbe voluto fosse colto ed imitato da tutti, era quello per il raggiungimento dei più nobili ideali: la costruzione di una città operosa e pacifica».

Nel 1957 fu socio fondatore dell’associazione di cultura “Lao Silesu”. Disse nel 2007 il compianto Giorgio Mossa, ex presidente dell’associazione, nel rievocare i 50 anni: «Ricordo con emozione quando davanti al notaio Gian Paolo Toscano venne sottoscritto l’atto costitutivo dell’Associazione di Cultura “Lao Silesu” con sede in Iglesias. Erano con me Ennio Martinelli, Umberto Alfonsi, Armando Congiu, Rosolino Ferrara e Fernando Leoni. L’associazione, allora, aveva alle spalle già qualche anno d’attività e l’atto notarile rappresentava il coronamento di un progetto che poi si è tradotto nel “Premio Iglesias” di giornalismo e, subito dopo, anche di saggistica, arrivati ormai alla 38ª edizione. Lo stimolo che portò al varo del “Premio Iglesias” di giornalismo era stato quello di tenere desta l’attenzione verso il bacino minerario che ormai manifestava qualche segno di disimpegno. Attraverso la stampa, regionale e nazionale, avevamo inteso allargare la conoscenza delle problematiche del territorio, portandole negli ambienti politici ed imprenditoriali. Esse, tuttavia, ricordò Giorgio Mossa, non dovevano guardare esclusivamente al settore estrattivo, quanto alla condizione sociale legata strettamente a quell’attività». Innumerevoli le firme giornalistiche di prestigio premiate negli anni col “Premio Iglesias” e perfino premi nobel nella sezione dedicata alla saggistica.

L’ultima edizione del Premio Iglesias, la 39ª, ha avuto luogo nel dicembre del 2009 quando ad essere premiato fu l’allora Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, arrivato in città per l’occasione.  Di quel progetto culturale, fermamente voluto da Ennio Martinelli e gli altri soci fondatori, purtroppo non resta quasi più niente. Oggi la Lao Silesu non ha più neppure una sede sociale. «Esiste una forza politica precisa, ma misteriosa, che ha fatto sì che il premio in tutti questi anni non ottenesse finanziamenti». Ebbe a dichiarare tre anni or sono Stefano Priola, uno dei componenti del direttivo dell’associazione.

Negli anni ’60 Ennio Martinelli fu nominato anche dirigente dell’Iglesias Calcio sotto la presidenza dell’imprenditore toscano Alvaro Amarugi. Senza però trascurare le cronache locali sulla “sua” pagina dell’Unione Sarda, dalle quali ha sempre dato voce alle lotte operaie e dei minatori, in particolare, che si battevano per condizioni di lavoro migliori. Si battè strenuamente, fra le altre cose, dalle colonne del giornale, sul finire degli anni ’60, per l’apertura del nuovo ospedale Santa Barbara, completato da tempo, e ancora chiuso per ragioni politiche. A metà degli anni ’70 finalmente l’inaugurazione, alla quale purtroppo non potè partecipare. Parallelamente alla sua attività di giornalista, però, ha sempre onorato anche la sua principale attività: quella di maestro elementare. La sue scuole erano quelle note come le “scuole elementari maschili e femminili” in cui insegnò per oltre vent’anni. Centinaia gli alunni del maestro Ennio Martinelli passati nelle sue aule che, ancora oggi, lo ricordano come un insegnante severo ma, al tempo stesso, buono e comprensivo. Il male che lo portò via si presentò prematuramente all’inizio degli anni ‘70. Fu una dura lotta, ma invincibile, all’epoca. Concluse la sua esistenza alla giovane età di 49 anni, il 13 febbraio 1973, dopo una vita dedicata alla famiglia, alla scuola e all’informazione. Lo ricordiamo così, buono, gentile e premuroso. Nella speranza che i suoi insegnamenti, sempre attuali, possano essere utili per una maggiore giustizia sociale per Iglesias e per tutto il Sulcis Iglesiente.