21 July, 2024
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Nell’ambito del ciclo di incontri “La Regione incontra  le scuole” sui temi dell’inclusione e dell’integrazione dei richiedenti asilo, sabato 1 dicembre, a Cagliari, nell’aula magna dell’Istituto “Grazia Deledda” (in via Sulcis), con inizio alle ore 11.30, l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu dialoga con gli studenti e i docenti della scuola.

Intervengono il dirigente scolastico Aldo Cannas, la mediatrice culturale Genet Woldu Keflay ed i giovani richiedenti asilo Kone Callil, nato in Costa d’Avorio, Baboucar Dittay, senegalese, e Kalilou Jafaneh, originario del Gambia, che vivono nei centri di accoglienza di Cagliari gestiti  dalla cooperativa “Il Sicomoro”. Sarà presente inoltre la responsabile della stessa cooperativa, Stefania Russo. Si tratta del quindicesimo appuntamento dell’iniziativa promossa dalla Regione.

«Con il Piano regionale per i flussi migratori – ha detto l’assessore degli Affari Generali – la Giunta ha definito una programmazione unitaria e strategica per la gestione di un fenomeno che va inquadrato e gestito tenendo conto delle specificità del contesto della Sardegna. Abbiamo fatto un grande sforzo che va nella direzione di un’accoglienza equilibrata e diffusa. Oggi siamo molti preoccupati per gli effetti del decreto “Sicurezza” che rappresenta un colpo durissimo alla rete dell’ospitalità con particolare riferimento agli Sprar.»

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BNL, fondato nel 1913 come Istituto di Credito per la Cooperazione, è uno dei principali gruppi bancari italiani presente sul territorio nazionale con oltre 1.000 sedi ed occupa posizioni di rilievo nel credito al consumo, microcredito, project financing, leasing, pagamenti internazionali e servizi on line. Dal 2006 BNL fa parte del Gruppo BNP Paribas, leader in Europa nei servizi bancari e finanziari con una presenza a livello internazionale. BNL ha sempre dimostrato impegno ed attenzione verso le proprie persone attraverso percorsi mirati di formazione a ogni livello aziendale, soprattutto, per le attività a favore della crescita professionale e personale dei propri collaboratori. Sul sito del gruppo sono presenti offerte di lavoro rivolte a giovani diplomati

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_bnl_nov_2018.html .

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La Prima commissione Autonomia e ordinamento regionale del Consiglio regionale, presieduta da Francesco Agus (Misto) ha sentito in audizione l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, sul disegno di legge 542 (legge di Semplificazione 2018). L’assessore dell’Industria ha spiegato che si tratta della seconda legge di semplificazione di questa legislatura e che ha l’obiettivo di aiutare, dopo il primo testo del 2016, e rendere più semplice la vita dei cittadini e delle imprese. Rispetto al testo precedente, quella all’esame del parlamentino è una legge più snella e che tocca piccoli punti, dall’urbanistica al commercio. Tra questi: è abolito il rinnovo annuale delle licenze di competenza regionale, è aumentata la tolleranza edilizia in fase di costruzione (non necessario fare una variante), vengono eliminati i controlli annuali per il mantenimento delle agevolazioni per le persone affette da malattie croniche e difficilmente reversibili, è ridotto a 15 giorni il tempo massimo che ha il Suape per approvare o respingere una domanda, sono eliminati i certificati di iscrizione ad albi e registri da appendere (come per gli agriturismo), è eliminata la doppia autorizzazione per il commerciante che voglia utilizzare ulteriori forme di vendita (vendita online o automatici), sono maggiori i casi di silenzio assenso in sede di Conferenza di servizi, è prevista l’edilizia libera per l’impianto di condizionatori e fotovoltaici. Per l’assessore c’è tanto da fare ancora, ma in questa legislatura è stata data un’importante accelerata alla riduzione dei vincoli burocratici. Il presidente Francesco Agus ha ringraziato l’assessore ed ha proposto un ulteriore incontro per valutare, insieme al componente della Giunta, le osservazioni al disegno di legge arrivate dalla Quarta commissione e i due emendamenti appena presentati dal consigliere Paolo Zedda in materia di trasparenza per le nomine di competenza della Regione e sulla possibilità per il Consiglio regionale di dotarsi di un organismo che valuti l’andamento ed i risultati prodotti dalle norme e dalle politiche  approvate dal Consiglio regionale.

La Commissione ha poi sentito in audizione l’assessore regionale degli Affari generali, personale e Riforma della Regione sulle “Progressioni professionali del personale Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale”. L’esponente dell’Esecutivo ha spiegato che saranno garantiti nel 2018 i transiti a 1204 dipendenti, pari al 93,7 per cento degli aventi diritto, e che gli altri 82 otterranno il riconoscimento nel 2019. Il presidente Francesco Agus e la consigliera del Pd, Daniela Forma, hanno affermato che l’indirizzo del Consiglio regionale e della Commissione era stato quello di coprire il cento per cento degli aventi diritto e si sono detti non soddisfatti della soluzione.

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Bella vittoria sul Basket Antonianum Quartu, per l’Automek Calasetta, nella prima giornata di ritorno del campionato di Serie C Silver di basket maschile: 88 a 81. Con questi due punti, la squadra di Simone Frisolone è salita a quota 14 punti, al terzo posto (in condominio con la Ferrini Legnami Basket Quartu, sconfitta 83 a 86 dall’Esperia Cagliari), a quattro lunghezze dalla coppia Esperia-Basket Olbia.

Sabato 1 dicembre l’Automek giocherà ancora in casa, alle 18.00, contro la capolista Esperia.

Nel campionato di serie D, sconfitte per le due squadre sulcitane, Sulcispes Sant’Antioco e Scuola Basket Miners Carbonia, nell’ottava giornata del girone d’andata. Alla squadra di Paolo Massidda non è riuscita l’impresa sul campo della vice capolista Dinamo Basket 2000, a Sassari: 87 a 71 (primo tempo 45 a 40). I sulcitani hanno tenuto testa alla Dinamo per tre quarti di gara, arrivando al 30′ sul 61 a 55, ma hanno finito col cedere nell’ultimo quarto.
La Scuola Basket Miners Carbonia, dopo la bella vittoria sul Sinnai Basket (giunto a Carbonia da imbattuto), ha ceduto con largo punteggio sul campo della Coral, ad Alghero: 103 a 84. La squadra di Marco Dessì, matricola, sta crescendo, ma pecca ancora in continuità.
Sabato 1 dicembre le due squadre sulcitane ospiteranno le prime due della classifica: alle 19.00, al PalaGiacomoCabras, la Sulcispes ospiterà la capolista Oratorio Elmas; la Scuola Basket Carbonia un’ora prima, alle 18.00, sarà in campo sul campo di via Deffenu contro la Dinamo Basket 2000.

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Si aprirà domani, 29 novembre, alle ore 14,30, nella sala riunioni del settimo piano del Santissima Annunziata di Sassari, l’evento dedicato alla promozione del percorso diagnostico terapeutico aziendale sull’embolia polmonare.

«Il progetto – spiegano gli organizzatori di Medicina d’urgenza – nasce per promuovere percorsi di gestione diagnostico terapeutici ottimali per il paziente con embolia polmonare e trombosi venosa profonda alla luce dei nuovi trattamenti disponibili. Dall’accesso alla struttura ospedaliera fino alla dismissione e al follow up, l’approccio multidisciplinare richiesto è complesso e proprio per questa ragione non sempre omogeneo.»

«L’obiettivo del meeting multidisciplinare – spiegano ancora – è far conoscere le più recenti acquisizioni sul percorso diagnostico e terapeutico della tromboembolia polmonare, prospettare e discutere strategie di trattamento innovative, in virtù anche delle nuove opportunità offerte dagli anticoagulanti orali diretti.»

Il corso, che sarà aperto dai responsabili del Pronto soccorso e di Medicina d’urgenza Mario Oppes e Paolo Pinna Parpaglia, si propone di confrontare best practice applicabili nei diversi contesti ospedalieri e di ottimizzare, attraverso il contributo attivo dei partecipanti, le singole esperienze e le procedure presenti nelle diverse realtà operative. Ampio spazio viene quindi dato alla discussione ed al coinvolgimento attivo anche in confronti e discussioni su casi di real life.

Sarà Paolo Pinna Parpaglia di Medicina d’urgenza a parlare di analisi epidemiologica e delle valutazioni delle modalità operative attuali, gestionali e cliniche. Ad Anna Paola Murgia del Pronto soccorso il compito di esporre il modello aziendale di gestione della tromboembolia polmonare. I risultati, in termini di efficacia ed efficienza, del modello aziendale saranno invece esposti da Jessica Fara della Medicina d’urgenza. Il professore Guido Parodi della Cardiologia interventistica illustrerà quale sia ruolo del trattamento percutaneo della tromboembolia polmonare. Lucia Anna Mameli della struttura di Malattie della coagulazione farà un approfondimenti sugli anticoagulanti orali diretti nel trattamento della tromboembolia polmonare, dalle evidenze scientifiche alle ricadute pratiche. Si parlerà quindi di stratificazione del rischio e appropriatezza di gestione e gestione domiciliare del basso rischio.

A chiudere l’incontro sarà la tavola rotonda su un nuovo modello di percorso diagnostico terapeutico assistenziale nell’embolia polmonare e nella trombosi venosa profonda, alla luce delle nuove opportunità terapeutiche offerte dai nuovi anticoagulanti orali.

L’evento è stato accreditato per la figura professionale del medico chirurgo, nelle discipline cardiologia, medicina interna, angiologia, chirurgia vascolare, ematologia, medicina generale, neurologia, geriatria, medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, ortopedia e traumatologia, cardiochirurgia, anestesia e rianimazione.

 

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 La Giunta regionale ha approvato le linee guida in materia di prestazione energetica in edilizia. La delibera, che tra i veri interventi mette ordine nel sistema dei controlli e istituisce il catasto energetico regionale, porta la firma dell’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. «Si tratta di un provvedimento importante con il quale attuiamo un altro pezzo del Piano Energetico – ha detto l’assessore dell’Industria -. Il riordino della normativa regionale in materia di prestazione energetica degli edifici è un passaggio fondamentale in tema di efficientamento, pienamente in linea con le direttive emanate a suo tempo dal Parlamento europeo. La gestione dei dati sarà digitale per garantire la massima semplificazione. La Regione avrà a disposizione, dunque, uno strumento per le operazioni di verifica e controllo delle classi energetiche degli edifici previste dalle norme nazionali, ma anche di pianificazione delle azioni di promozione dell’uso efficiente dell’energia. Le linee guida sono frutto di un lavoro capillare svolto dagli uffici del Servizio Energia, al quale hanno dato un contributo prezioso gli Enti locali, gli Ordini professionali e le Associazioni di categoria. Con questo provvedimento consentiamo a cittadini e professionisti del settore di monitorare, certificare e gestire gli aspetti energetici legati agli edifici. Più semplicità, più sicurezza, più verifiche: l’uso efficiente dell’energia nelle nostre case dovrà diventare sempre più una buona prassi».

La normativa di riferimento prevede di istituire il Catasto Energetico Regionale Edifici Sardegna (CERESar) per gli APE (Attestato di Prestazione Energetica) e il Catasto Unico Regionale Impianti Termici Sardegna (CURITSar) per la registrazione dei libretti degli impianti. Entrambi i Catasti saranno pienamente operativi una volta avviato il Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA).

Le linee guida prevedono, come già succede in molte altre Regioni italiane, l’introduzione di una tariffa unitaria per il deposito degli Attestati APE nel Catasto regionale. Il contributo concorrerà alla copertura dei costi per la gestione dello stesso Catasto e per l’effettuazione dei controlli. I certificati saranno controllati automaticamente dal sistema al momento della registrazione, poi verranno fatte le verifiche sui documenti APE e quelle sul campo, in particolare degli attestati con classi energetiche elevate. Il piano dei controlli sarà indispensabile per definire la categoria dei Tecnici certificatori istituendo un apposito albo.

Le linee guida, infine, forniscono una tabella dei costi che si dovranno sostenere nel campo dei controlli e delle verifiche degli impianti termici. Il termine ultimo proposto per inserire tali impianti nel Catasto CURITSar è fissato al 31 dicembre del 2019.

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È pressoché conclusa la procedura di liquidazione verso i Comuni, che gireranno le risorse alle aziende zootecniche beneficiarie, dei 4,7 milioni di euro riguardanti i danni causati dalla Blue tongue (febbre catarrale degli ovini) per l’annata 2017. La Regione infatti, a seguito delle istruttorie concluse positivamente, ha avviato da alcuni mesi il trasferimento dei fondi per gli indennizzi sulla lingua blu ai 231 Comuni sardi interessati dall’epidemia dello scorso anno. Nello specifico, sono 189 i Comuni a cui è stato già effettuato il pagamento da parte delle banche, su mandato degli uffici regionali. Per altri 15 Comuni è stato invece effettuato il mandato, ma si è in attesa di quietanza, mentre per gli ultimi 27 Comuni è stata già firmata la determina e il mandato di pagamento è in emissione.

La Regione è intervenuta tempestivamente per porre rimedio alle perdite e alle maggiori spese sopportate dagli allevatori a causa dell’ondata del sierotipo 4 della lingua blu che ha colpito diversi territori della Sardegna. Le domande presentate dai pastori sono state 806.689, riguardanti i capi interessati dalla malattia. Di questi, sono stati 34.333 gli animali deceduti. I fondi stanziati permettono ai Comuni di corrispondere agli allevatori 50 euro di indennizzo forfettario per ogni capo morto e 3 euro per ogni capo presente nell’azienda colpita dal focolaio. 

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Il deputato del Movimento 5 Stelle Pino Cabras ha presentato un’interrogazione al vicepremier Luigi Di Maio, sui «disservizi postali nel Sulcis Iglesiente, provocati da un nuovo modello organizzativo di Poste Italiane che entro l’anno sarà esteso a tutta l’isola e che minaccia così di peggiorare la qualità del servizio, soprattutto nelle zone più periferiche». L’on. Pino Cabras chiede al ministro dello Sviluppo economico di conoscere i dati relativi alla riorganizzazione del servizio postale erogato da Poste Italiane nell’isola e quali iniziative il governo intenda intraprendere per porre fine ai disservizi che da mesi interessano le comunità del Sulcis Iglesiente.

I centri maggiormente colpiti (troppi i ritardi nella consegna delle bollette e dei giornali in abbonamento) sono Fluminimaggiore, Carloforte, Domusnovas, Gonnesa, Musei e Villamassargia, ma i disagi potrebbero presto interessare altri comuni di tutta l’isola perché il nuovo modello organizzativo di Poste Italiane denominato “Joint Delivery” ed introdotto progressivamente in Sardegna a partire dal 20 giugno scorso, mira ad aumentare ricavi e utili secondo criteri di profitto che, sostiene Pino Cabras, «stanno compromettendo la qualità del servizio nelle zone più periferiche e, pertanto, meno profittevoli». Per questo il deputato chiede al ministro Luigi Di Maio se «non consideri il servizio postale erogato da Poste Italiane un importante servizio pubblico che, pertanto, non possa essere subordinato alle logiche di profitto».

«Nel Sulcis Iglesiente la situazione ormai è fuori controllo. I ritardi arrivano anche fino a tre settimane – scrive Pino Cabras nella sua interrogazione – ed i pesanti disagi del territorio si sono tradotti in diverse proteste di piazza, nonché in azioni legali avverso Poste Italiane per i danni causati dal ritardo nella consegna della corrispondenza. Ma oltre alla corrispondenza tradizionale, i ritardi interessano bollette e quei prodotti editoriali in abbonamento i cui contratti con Poste Italiane vincolano questa a tempi di recapito imperativi ormai puntualmente disattesi di settimane, arrecando così grave pregiudizio economico all’editoria locale.»

Secondo i lavoratori di Poste Italiane e i sindacati di settore, l’introduzione del nuovo modello organizzativo sconta un personale poco numeroso, costretto a rotazioni di turno e di servizio difficilmente sostenibili. Il modello “Joint Delivery” (previsto da “Deliver 2022”, il piano quinquennale di Poste Italiane annunciato lo scorso 27 febbraio) incide poi sull’organizzazione del personale, prevedendo «una cospicua riduzione dei lavoratori destinati a passare in tutt’Italia da 138mila a 123mila, per un taglio totale di 15mila unità in meno nell’arco del quinquennio, equivalente a una riduzione annuale media di tremila lavoratori». Un taglio che, secondo Pino Cabras, «non potrà non incidere nella qualità del servizio offerto da Poste Italiane nell’isola». 

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C’è grande attesa per lo spettacolo in programma sabato sera sul palco del Teatro Centrale di Carbonia (inizio ore 20.45), con protagonista Paolo Rossi, uno dei migliori attori teatrali italiani, che interpreterà “Il Re Anarchico e i fuorilegge di Versailles”, ispirato al lavoro del celebre Molière.

Rossi dirigerà una compagnia di artisti del calibro di Renato Avallone, Mariana Folli, Marco Ripoldi, Chiara Tomei, Francesca Astrei e Caterina Gabanella.

L’evento è stato organizzato dal Cedac con il patrocinio del comune di Carbonia e si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti per l’80° compleanno della città.

«La presenza a Carbonia di un attore di fama nazionale come Paolo Rossi ci inorgoglisce. Si tratta di un artista poliedrico, distintosi per l’elevato livello delle sue performance, capaci di spaziare dallo stile drammatico a quello comico, il suo vero pezzo forte», ha commentato il sindaco Paola Massidda.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Menotti, racconta la visione teatrale di un autore-attore sempre in bilico tra il dentro e il fuori scena, tra il personaggio, l’attore e la persona.

“Il re anarchico e i fuorilegge di Versailles” è il racconto di un sogno avente come sfondo Versailles, luogo in cui va in scena il conflitto tra il potere ed i “fuorilegge”, tra il teatro e la vita.

Lo spettacolo sarà anche all’insegna delle musiche eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila ed Alex Orciari.

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La Regione investe ingenti risorse per la formazione dei propri dipendenti, dei tecnici della Pubblica amministrazione e dei liberi professionisti che si occupano di paesaggio. E lo fa mettendo a disposizione un milione di euro, risorse interamente provenienti dal Fondo Sociale Europeo. L’evento di lancio sarà il Campus Sardegna, in programma venerdì 30 novembre al Lazzaretto di Cagliari (inizio lavori alle 9.00), il quale consentirà di spiegare le strategie della cultura del paesaggio e rafforzare le competenze in materia. Sarà l’occasione per illustrare lo sviluppo di un’iniziativa che l’assessorato dell’Urbanistica, attraverso l’Osservatorio del paesaggio regionale, ha affidato al Formez PA.

Il 15 gennaio 2019 avranno inizio 4 corsi pilota da 120 ore (due si terranno a Cagliari, altrettanti a Sassari). Si calcola il coinvolgimento di circa 700 persone impegnate in 24 corsi su tutto il territorio regionale, che avranno termine nel 2020. Sono previsti spazi dedicati ai liberi professionisti, i quali beneficeranno dei crediti formativi.

Il progetto Campus Sardegna, in linea con le strategie europee, nazionali e regionali, ha fra i suoi obiettivi a medio termine il raggiungimento di una pianificazione territoriale e paesaggistica responsabile e multidisciplinare.

«Un altro milione di euro – sottolinea l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu – sarà destinato ai Comuni nell’ambito della riforma degli enti locali che, in parte, riguarda la gestione del territorio e le nuove modalità di gestione associata di alcune funzioni. Noi puntiamo a cambiare la cultura per avere una visione comune di grandi tematiche come questa. Non a caso, i docenti dei corsi organizzati dal Formez PA saranno selezionati in ambito internazionale, sulla base delle specifiche competente e del curriculum. Sono sicuro che questo lavoro darà i frutti sperati e consentirà ad altri territori di ottenere prestigiosi riconoscimenti, quali l’iscrizione al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico come è accaduto nei giorni scorsi al Paesaggio policolturale del Mandrolisai attraverso un decreto del mMinistero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.»

All’interno di una strategia europea, nazionale e regionale, che prevede di promuovere l’educazione e la formazione alla cultura e alla conoscenza del paesaggio, la Regione Sardegna ha istituito nel marzo del 2018 la “Scuola del Paesaggio della Sardegna”, principalmente rivolta allo sviluppo delle competenze delle figure che tutelano, progettano, e gestiscono il paesaggio, compreso il personale degli Enti muniti di delega paesaggistica. L’iniziativa del Campus Sardegna si inserisce tra le attività che saranno portate avanti dalla Scuola del Paesaggio.