21 July, 2024
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La presidente Daniela Marras, ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia per venerdì 30 novembre, alle 18.00, in seduta straordinaria.

L’ordine del giorno prevede al primo punto, le comunicazioni del Sindaco. Seguiranno: l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni; l’approvazione del regolamento di Gestione del Servizio di Igiene Urbana; la variazione al Bilancio di Previsione 2018-2020 ed applicazione avanzo; il recesso dall’A.U.S.I.; l’approvazione del regolamento concessione per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici ai sensi dell’art. 12, comma 1, legge 7 agosto 1990, n. 241 e del patrocinio comunale in favore di soggetti o Enti operanti nei settori cultura, spettacolo e turismo; l’approvazione del regolamento sul question time; e, infine, l’approvazione della convenzione tra i comuni di Carbonia e Tratalias per la gestione di un sistema integrato dei Beni culturali ed ambientali presenti nei propri territori comunali.

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Ombre, misteri, figure che da sempre popolano le leggende sarde e un gruppetto di bambini alle prese con un caso da risolvere. E’ attorno a questi elementi che ruota “La Strega di Belvì”, film per la regia di Matteo Fadda, che sarà presentato in anteprima venerdì 30 novembre, alle 20.00, nell’Uci Cinemas di Cagliari.

Saranno presenti per l’occasione i componenti del cast, il regista, il coautore e il produttore che racconteranno la genesi del progetto e, alla fine, risponderanno alle domande del pubblico.

Prodotto dalla Ju film di Ignazio Dessì, “Le Streghe di Belvì” è il primo episodio di “I Misteri di Ichnos”, saga fantasy-horror attraverso cui si punta a salvaguardare la tradizione orale dei miti e delle leggende della Sardegna per mezzo di film destinati alle giovani generazioni.

Nato da un soggetto e da una sceneggiatura di Matteo Fadda e Giacomo Littera, il film ha per protagonisti quattro bambini (Emanuele Cossu, Margherita Lampis, Alberto Peis, Viola Scuderi) con il pallino dei misteri e delle leggende. Dopo essere venuti a conoscenza di una notizia di cronaca, secondo cui i neonati di Belvì sarebbero tutti stranamente affetti da anemia, decidono di vederci chiaro. Così partono per il piccolo paese della Barbagia, dove si trovano a fare i conti con alcuni personaggi delle antiche leggende raccontate dagli anziani: come la strega Sùrbile (Bonarina Andrìa) o Maschinganna (Antonello Pisanu), uno spirito burlone.

Tra una peripezia e l’altra i piccoli protagonisti avranno l’aiuto di alcuni adulti (Ginevra Lovico, Alice De Farrari e Salvo Nicontra).

Le musiche originali sono di Matteo Martis. Contribuisce alla colonna sonora anche il Coro femminile Eufonìa di Gavoi, con un suo brano.

«Il progetto nasce dall’intenzione di preservare, attraverso una chiave e linguaggi più accessibili alle nuove generazioni, una tradizione che un tempo si tramandava con la voce degli anziani – spiegano Matteo Fadda e Giacomo Littera – Molti dei personaggi che da sempre hanno popolato il folklore e le leggende sarde stanno perdendo la loro funzione etnografica ed educativa, e se una volta venivano usati nella vita quotidiana per insegnare qualcosa ai bambini, oggi rischiano di diventare cimeli di un passato relegato a una letteratura destinata essenzialmente a un pubblico adulto, incapace ormai di apprezzarne la magia e l’incanto».

Le streghe di Belvì, che ha una durata di un’ora circa, è realizzato con il cofinanziamento della Regione Sardegna, attraverso i contributi i contributi per la produzione di cortometraggi di interesse regionale.

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Questa mattina a Cagliari si è insediato il Comitato di coordinamento tecnico-scientifico della Scuola del Paesaggio della Sardegna, istituita dalla Regione con delibera della Giunta lo scorso mese di marzo.

«La Scuola – sottolinea l’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu, che presiede il Comitato – si inserisce all’interno dell’Osservatorio della pianificazione urbanistica e qualità del paesaggio. Si tratta di un organismo aperto e inclusivo, come si vede dagli attori che siedono attorno al tavolo: il Nucleo di riferimento regionale, con il suo Nucleo operativo, costituito presso la Direzione generale del nostro Assessorato; il Comitato di coordinamento, composto dai rappresentanti di Regione, ANCI Sardegna, Università di Cagliari e Sassari (con i Dipartimenti che hanno competenza in materia), Rete delle professioni tecniche, Ordine dei geologi e Ufficio scolastico regionale. Abbiamo inoltre individuato nel professor Silvano Tagliagambe l’esperto nella ricerca scientifica, epistemologica, sociologica e sulla formazione, mentre il soggetto attuatore sarà l’ANCI, l’Associazione dei Comuni sardi.»

«Le attività formative – spiega ancora l’assessore Cristiano Erriu – coinvolgeranno quanti hanno, a vario titolo, competenza in materia di paesaggio anche nella società civile. In questo ambito si colloca il Seminario di presentazione del prossimo 6 dicembre, dove verranno illustrate le attività messe in campo. Sempre in quest’ottica si pone l’evento denominato Campus Sardegna, che il 30 novembre al Lazzaretto di Cagliari darà l’avvio ai corsi di formazione per i tecnici della pubblica amministrazione e della libera professione. Dobbiamo arrivare a parlare un linguaggio comune, coinvolgendo in pieno i territori e diffondendo la cultura della partecipazione. Attraverso la Scuola, tra l’altro, sarà possibile dare piena operatività all’Osservatorio con attività di sensibilizzazione, conferenze, pubblicazioni, opere multimediali e specifici programmi di informazione e formazione sulle politiche paesaggistiche e urbanistiche. Anche i cittadini, attraverso una piattaforma che sarà presentata nelle prossime settimane, potranno offrire il loro contributo.»

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La commissione Bilancio del Consiglio regionale ha espresso parere favorevole sull’emendamento proposto da Rossella Pinna (Pd) insieme a colleghi di partito, in materia di sanità e politiche sociali.

«L’approvazione dell’emendamento in Commissione è un’ottima notizia – dice Rossella Pinna –, in quanto va nella direzione di un diritto che ritengo debba essere garantito a tutte le coppie e non un diritto per pochi privilegiati. Al di là degli orientamenti personali, ritengo necessario e giusto che la Regione – nelle more della pubblicazione del decreto ministeriale di definizione delle nuove tariffe e dell’introduzione delle stesse nel nomenclatore tariffario regionale – possa garantire alle coppie residenti in Sardegna di poter ricorrere a tali tecniche, che risolvono in parte un problema economico attualmente a totale carico delle coppie sterili che scelgono di sottoporsi a tali trattamenti».

L’intervento, con uno stanziamento di 350.000 euro per il 2019, consentirà alle coppie residenti in Sardegna l’accesso alle tecniche di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologa, presso strutture pubbliche o private accreditate in ambito nazionale.

«Allo stato attuale – spiega Rossella Pinna – chi desidera sottoporsi a questo percorso, è costretto a far fronte ad un notevole impegno finanziario, dato che in Sardegna non è possibile garantire ai propri residenti le prestazioni di procreazione medicalmente assistita eterologa, in quanto ls stesse rientrano tra le prestazioni di specialistica ambulatoriale che, fino all’approvazione del nomenclatore tariffario nazionale, sono considerate extra LEA ed inoltre i Centri pubblici attualmente autorizzati in Sardegna ad erogare prestazioni di procreazione medicalmente assistita omologa non sono accreditati per erogare anche le prestazioni di procreazione medicalmente assistita eterologa. Questa norma, che fa parte del cosiddetto “Pacchetto famiglia” – conclude Rossella Pinna – che auspichiamo venga approvata dal Consiglio regionale, va a cancellare una disparità di diritti tra i sardi e i residenti in altre Regioni italiane.»

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I carabinieri della stazione di Villamar hanno arrestato M.M., 31enne pregiudicato, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, poco dopo essere uscito di casa, alla vista dei militari, impegnati in un servizio di controllo del territorio atto al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha fatto repentino rientro all’interno del cortile della propria abitazione. Il movimento non è sfuggito ai militari che hanno deciso di procedere ad un controllo. Lo stesso, ha tentato di disfarsi di un involucro all’interno del quale, sono state ritrovate delle bustine contenenti cocaina, marijuana e hashish. Le successive perquisizione di un veicolo del giovane e dell’abitazione hanno portato al rinvenimento di altra sostanza stupefacente, marijuana, due bilancini di precisione, materiale per il taglio ed il confezionamento, nonché la somma contante di 750 € in banconote di vario taglio, provento dell’attività di spaccio. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo previsto per la mattinata di domani, davanti al giudice monocratico del Tribunale di Cagliari.

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Nella sala di rappresentanza del Comando Legione Carabinieri Sardegna (via Sonnino – Cagliari), il generale Carmine Adinolfi, già comandante della medesima Legione dal 2007 al 2010, ha presentato oggi il suo nuovo libro di racconti il cui ricavato delle vendite andrà interamente devoluto alla Fondazione Città della Speranza, realtà veneta di eccellenza internazionale che si occupa di ricerca nella specialità medica di oncologia pediatrica (una parte andrà anche all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari dell’Arma dei Carabinieri).
La presentazione è stata aperta dal ‘padrone di casa’, il generale di Divisione Giovanni Truglio (comandante della Legione Carabinieri Sardegna) che ha introdotto, oltre all’autore del libro, il dottor Gianni Filippini (storico giornalista dell’Unione Sarda), che ne ha curato la prefazione, e le dottoresse Stefania Fochesato e Lara Mussolin, rispettivamente referente e ricercatrice della Città della Speranza.
All’iniziativa, cui hanno aderito numerosi militari di ogni ordine e grado dell’Isola, hanno partecipato autorevoli rappresentanti del mondo della medicina e della cultura cagliaritana.
Il libro consta di sei racconti di fantasia ambientati negli Anni Cinquanta in un piccolo paese del Trentino, dove, in pochi mesi, una serie di particolari episodi turba la serenità della comunità locale, abituata ad una vita semplice e tranquilla, nella cui circostanza emergono dei personaggi depositari di una saggezza il cui contributo, con un approccio investigativo e un pizzico di ironia, porta alla conclusione dei ‘casi’.
Il generale Carmine Adinolfi, che non ha le pretese di definirsi uno scrittore nel senso letterario del termine, nel suo intervento ha sottolineato lo scopo benefico dell’iniziativa, ultima di una lunga serie iniziata nel 2015, quando, in qualità di vertice del Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo” (Padova), all’atto di una visita guidata alla sede della citata Fondazione, rimase fortemente colpito dall’unicità dei piccoli pazienti che ha avuto modo di incontrare e capì quanto importante potesse essere non tanto la ricerca in quanto tale ma il sostegno di cui ha sempre bisogno.

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Incidente mortale questa sera, alle 19.00, sulla SP 86, nella zona industriale di Iglesias. La vittima è un 3oenne originari0 di Domusnovas, finito fuori strada con la propria auto. Sul luogo dell’incidente sono interventi i carabinieri della stazione di Iglesias e dell’Aliquota radiomobile che hanno appurato le condizioni non ottimali del manto stradale, a causa delle abbondati piogge in atto. Dalle condizioni dell’autovettura e per la distanza tra la stessa e la carreggiata, è ipotizzabile anche che il mezzo viaggiasse a velocità sostenuta.

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Dallo scorso 23 novembre, nelle radio italiane, “Con le mani nel fango” (etichetta Riserva Sonora), il singolo che segna l’esordio discografico dell’iglesiente Alex Effe. Il brano, che porta le prestigiose firme dell’icona della musica italiana Vittorio De Scalzi (New Trolls), Gianni Testa (anche producer) e Francesco Arpino, parla di una realtà dove l’artista parte per un viaggio alla ricerca di se stesso, della sua anima, lasciando tutto ciò che era la sua vita per costruire quello che si può chiamare “Sogno”.

Alessandro Floris, nato il 9 settembre del 1991 a Iglesias, già da piccolo coltivava la grande passione per il canto. Ha iniziato a prendere lezioni all’età di 17 anni, per poi rendere la sua passione un vero e proprio lavoro, facendo serate in vari locali della sua zona. Messo in gioco più volte con diversi provini il suo percorso artistico comincia nell’anno 2017, dove entra a far parte del talent televisivo “The coach”, grazie a questo programma incontra Gianni Testa (vocal coach – songwriter – Producer). Inizia a lavorare sui primi inediti, partecipando ad alcuni concorsi, tra i quali “Sanremo Festival Cafè”, concorso organizzato dal maestro Amedeo Minghi, classificandosi al primo posto, “Lasciatemi cantare” organizzato da David Pironaci, classificandosi al secondo posto e “Uno voice” di Davide Papasidero, classificandosi al terzo posto.

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Il Comitato Federale della Federazione Sulcis-Iglesiente del Partito Comunista Italiano ha rinnovato la propria segreteria eleggendo come segretario federale il compagno Fabrizio Deidda, giovane operaio e attivista sindacale. La nuova segreteria è composta da: Fabrizio Deidda, Segretario Federale; Giampaolo Atzori, responsabile Enti locali; Antonello Pinna, tesoriere; Luigi Manca, responsabile tesseramento; Stefano Fonnesu, responsabile organizzazione ed addetto stampa.

Oltre ai componenti della segreteria federale, fanno parte del Comitato Federale Luca Putzu, segretario PCI Sezione Iglesias; Alberto Ruggiu, PCI Carbonia; Mauro Innatelli, PCI Gonnesa; Michael Marras, segretario FGCI Sezione Iglesias. A seguito del rinnovo della struttura dirigente della federazione, il Partito Comunista Italiano ribadisce il suo ruolo di partito della classe lavoratrice e delle classi sociali subalterne oppresse dal modello economico capitalistico.

«Per quanto riguarda il territorio, rilevato che a livello politico manca ancora un approccio programmatico deciso ed organico, pur entro la complicata fase storica, il PCI Sulcis Iglesiente ritiene non più rimandabile l’apertura di un consistente confronto sullo sviluppo economico centrato sulla maggiore attenzione all’ambiente, maggiori diritti per i lavoratori, una burocrazia più snella ed efficiente – si legge in una nota -. Perciò riteniamo necessario che le forze politiche e sociali del territorio aprano un confronto costante e partecipato al fine di individuare con chiarezza le linee guida e gli indirizzi di sviluppo di tutti i settori economici, dei servizi, dei trasporti, della sanità e dell’istruzione nel territorio.»

«Oggi assistiamo al protrarsi di una logica assistenzialistica e di elargizione di risorse pubbliche atte a ridurre le perdite delle grandi aziende ma non vediamo investimenti concreti a medio e lungo termine e nell’ottica del progresso sostenibile. Il territorio – conclude la nota – è soggetto ad un continuo ricatto, come nel caso del Polo Industriale di Portovesme, che stenta a ripartire.»

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Non solo riabilitazione e farmaci: tre mesi continuativi di “Ballu tundu” sono capaci di migliorare l’equilibrio, la mobilità funzionale, la capacità di esercizio e la qualità di vita dei pazienti con malattia di Parkinson. Una terapia che nasce dalla tradizione, fa bene e migliora il quadro sintomatologico del Parkinson: Il ballo sardo può essere ora annoverato tra le scelte riabilitativo-motorie per i pazienti.

È quanto emerge dallo studio scientifico “Sardinian Folk Dance for Individuals with Parkinson’s Disease: A Randomized Controlled Pilot Trial”, ideato e realizzato da un’equipe integrata del Dipartimento di Scienze Mediche e Sanità Pubblica della quale fanno parte la dottoressa Lucia Cugusi ed il dottor Paolo Solla, autori principali della ricerca. L’equipe, coordinata dal professor Giuseppe Mercuro, ha visto la collaborazione dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia dell’AOU di Cagliari diretta dal professor Giovanni Defazio, dei bioingegneri delle Università di Cagliari (dottor Danilo Pani) e Sassari (dottor Andrea Cereatti), dell’esperto e maestro di ballo sardo Emanuele Garau e dell’associazione Team Kayak Sardegna.

Lo studio, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, è in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica statunitense “Journal of Alternative and Complementary Medicine”, e ulteriori esiti della ricerca troveranno spazio nei prossimi, più importanti congressi internazionali di settore.

Il progetto, fa parte di un filone di ricerca che rende omaggio alla più antica tradizione della Sardegna, della quale fa parte il Ballo Sardo, esaltandone le qualità preventive e riabilitative.

È emerso che la pratica di quest’attività comporta un miglioramento di molteplici variabili funzionali, come l’equilibrio, la lunghezza del passo, la capacità di esercizio, la forza degli arti inferiori insieme alle più conosciute sintomatologie non-motorie come la depressione, l’apatia e i disturbi cognitivi.

Lo studio è stato condotto su venti pazienti sardi di entrambi i sessi, con diagnosi di malattia di Parkinson da circa 5 anni e ha avuto una durata complessiva di quasi due anni, necessari per la programmazione di tutte le fasi valutative, l’attuazione del programma di ballo e la divulgazione e pubblicazione degli esiti progettuali. La prevenzione e la terapia, quindi, sono ancora una volta da ricercare, nella millenaria tradizione sarda.