21 July, 2024
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Giornata nera per le squadre sulcitane, tutte sconfitte, nel girone A del campionato di Promozione regionale. Il Carbonia ha perso sul campo del Sant’Elena, 2 a 1, la prima partita stagionale e scivola al quarto posto in classifica, scavalcato dall’Orrolese, la squadra più in forma, impostasi con autorità (3 a 1) sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia. Sceso in campo privo dello squalificato Daniele Bove (sostituito dal 17enne Federico Murroni), di Momo Cosa, Nicola Boi e Fabiano Todde, ha subito due goal al 15′ ed al 30′, ed ha reagito nella ripresa, riuscendo a dimezzare lo svantaggio con un colpo di testa di Christian Cacciuto, ben servito da Marco Foddi. Lo stesso Christian Cacciuto si è procurato il calcio di rigore che avrebbe potuto riportare il Carbonia in partita a 7′ dalla fine, ma lo ha sciupato (è la terza volta che gli accade dall’inizio della stagione, il più amaro resta quello sul campo della capolista San Marco Assemini ’80 che in quel caso avrebbe potuto valere la vittoria).

La capolista San Marco Assemini ’80 ha espugnato il Monteponi di Iglesias (in questo girone d’andata la squadra rossoblu ha perso tutte le partite, cinque, giocate in casa) con due goal realizzati dal suo bomber Silvio Fanni al 25′ ed al 44′ del primo tempo, nel corso del quale ha concesso poco alla Monteponi e colto anche una traversa. Nella ripresa, la squadra di Andrea Marongiu (scesa in campo priva del centravanti Diego Flumini, destinato a vestire dalla prossima settimana, all’apertura del mercato di riparazione, proprio la maglia della San Marco Assemini ’80, dalle cui fila arriverà a Iglesias l’esterno offensivo Davide Meloni; e del difensore Bruno Enrique De Santana Martini, squalificato) ha giocato con più coraggio ed ha creato qualche problema alla difesa ospite, riuscendo a dimezzare lo svantaggio con un colpo di testa di Stefano Demontis e nel finale, dopo che la San Marco Assemini ’80 ha colpito un’altra traversa, ha avuto anche un’occasione per riagguantare clamorosamente il pareggio.

La San Marco Assemini ’80 s’è confermata meritevole del primo posto in classifica, squadra completa in tutti i reparti, capace anche di soffrire nei momenti difficili.

La Monteponi ha evidenti limiti di organico ed Andrea Marongiu aspetta ora i rinforzi promessi dalla società guidata dal presidente Giorgio Ciccu.

Il Gonnosfanadiga ha interrotto la serie vincente del Villamassargia, superandolo per 2 a 0. Per la squadra di Giampaolo Murru, reduce da ben cinque vittorie consecutive, nessun dramma, resta al quinto posto, ora affiancata dall’Arborea che ha pareggiato 0 a 0 in casa con l’Idolo.

Ancora una sconfitta per il Carloforte di Massimo Comparetti, 2 a 0, sul campo dell’Andromeda. I numeri della classifica sono assai preoccupanti, non solo per i 4 punti che la pongono al penultimo posto, davanti solo alla Monteponi che ha un punto in meno, ma per i goal realizzati, soltanto 2 in 11 partite, a fronte dei 21 subiti.

Sugli altri campi, il Seulo 2010, dopo la capolista San Marco Assemini ’80, ha bloccato sul pari anche la vicecapolista La Palma Monte Urpinu; il Selargius, infine, ha superato con un rotondo 2 a 0 il Villasor.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, l’Isola di Sant’Antioco ha espugnato a sorpresa il campo della Fermassenti con il punteggio di 2 a 0. Per la squadra di Roberto Concas è la prima sconfitta stagionale che interrompe una serie record di 8 vittorie consecutive e costa il primo posto, ora nelle mani del Cortoghiana, impostosi nettamente, come da pronostico, sulla Tharros, per 3 a 0. Al terzo posto, a due punti dal Cortoghiana e ad uno dalla Fermassenti, c’è la Villacidrese, bloccata sull’1 a 1 sul campo dell’Oristanese. E’ scivolato al quinto posto l’Atletico Villaperuccio, sconfitto nel derby di Narcao, 2 a 1.  Sugli altri campi, 1 a 1 tra Gioventù Sportiva Samassi e Virtus Villamar; 2 a 2 tra Seui Arcueri e Circolo Ricreativo Arborea; vittorie casalinghe per il Sadali sul Villanovafranca (3 a 1) e per la Freccia Parte Montis sul Gergei (1 a 0); e, infine, impresa esterna per l’Atletico Sanluri sul campo della Libertas Barumini (1 a 0).

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Un ponte tra le comunità, una cooperazione per lo sviluppo tra i popoli e il dialogo interreligioso. E ancora, la necessità di investimenti in cultura, ambiente, sanità e integrazione sociale per sostenere i governi e le comunità e arrivare a condizioni di equità. Si è aperta su questi temi, sabato al Mut di Stintino, la quarta edizione del convegno internazionale Dialogando che ha messo al centro dell’attenzione le questioni della religione, dell’identità e della cooperazione tra l’Europa, l’Africa e il vicino Oriente.

Il convegno, organizzato dal Comune di Stintino con il contributo dell’Università di Sassari e dell’associazione il “Tempo della memoria”, ha colto nel segno ancora una volta e le testimonianze, alcune arrivate anche da terre di frontiera, hanno dimostrato un forte desiderio di confronto e di apertura. La voglia di abbattere il muro delle differenze e la volontà, pur nelle diversità e specificità, di costruire legami veri e di amicizia tra i popoli.

«È un piccolo contributo – ha detto il sindaco di Stintino, Antonio Diana – che la nostra amministrazione vuole dare. Un’attività iniziata nel 2015 e siamo orgogliosi che questa prosegua con una forte risposta. Siamo convinti della necessità del dialogo continuo tra i popoli, perché da qui possono nascere quelle azioni di sviluppo, di cooperazione, amicizia e scambio economico, fattori cruciali per la pace e la prosperità economica.»

È stato il presidente del consiglio regionale Gianfranco Ganau a sottolineare come ci sia bisogno di «luoghi di confronto come questo, dove i rappresentanti dei Paesi diversi, di culture differenti, gettano ponti di dialogo convinti che solo dall’integrazione, dal rispetto e, soprattutto, dalla conoscenza possano germogliare i semi di una società giusta». Per Gianfranco Ganau è importante far riferimento alle Carte costituzionali, ai valori fondamentali e, per coloro che sono religiosi, ai principi e ai dettami della fede. Il presidente del consiglio, infine, ha voluto citare come buona pratica sul territorio del Sassarese la proposta avanzata dall’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba di attivare proprio a Sassari un polo di alta formazione interculturale ed interreligioso per la ricerca e la formazione specialistica. Un progetto che ha trovato la condivisione con l’Ateneo turritano, il comune di Sassari e la Regione.

«Il progetto culturale e sociale in atto nel nostro territorio – ha precisato l’arcivescovo Gianfranco Saba – rappresenta un’opportunità per lo sviluppo umano e la crescita culturale. Sono certo che il sostegno proseguirà e che sia necessario dare un’accelerata, perché le sfide sociali non ci permettono ritardi, soprattutto nel Nord Ovest Sardegna». Un territorio che guarda a una redenzione sociale e che può trovare nella proposta dell’arcidiocesi turritana un progetto al servizio del bene comune e della Chiesa di Sassari. E sulla necessità di dialogo, l’alto prelato si è soffermato sulla relazione tra testi religiosi e al bisogno di rileggere le fonti. «È necessaria una rialfabetizzazione – ha sottolineato – perché si è creata una profonda ignoranza tra cattolici e musulmani. Allora, una nuova forma di dialogo è quella che ci consente di andare verso le sorgenti, riconoscendo le specificità di ciascuno, interpretando quello che ci accomuna.»

Sulla questione dei giovani si è concentrato, invece, l’intervento del principe libanese Majid Talal Arslan, ricercatore in Scienze politiche e relazioni internazionali. «In Libano – ha detto – sono presenti divisioni che si identificano più dal punto di vista settario e che hanno elementi politici ed economici ancora più che religiosi». Ma quello che più preoccupa il ricercatore libanese è la problematica giovanile. «Molte persone che hanno preso parte ad attività estremistiche – ha proseguito – sono giovani». Per la maggior parte provengono da famiglie povere e disfunzionali. In piccola parte sono disoccupati e nella maggior parte dei casi si tratta di lavoratori sottopagati.

«La soluzione – ha aggiunto – potrà essere trovata nel consolidamento dei principi democratici. Le istituzioni devono accompagnare i loro interventi con investimenti di impatto, efficaci, che devono andare verso le necessità espresse dalle comunità locali». Questo anche per evitare che i giovani debbano trovare altrove il modo «di alleviare la sete di appartenenza e identità. Ecco allora, la necessità di un dialogo costante tra i giovani – ha chiuso – di ogni estrazione, di ogni religione, questo può essere l’approccio giusto per la realizzazione degli obiettivi».

Per l’ambasciatore italiano in Sudan, Fabrizio Lobasso, «alzare i muri vuol dire interrompere le comunicazioni quindi non comprendere il prossimo. Il contributo che oggi arriva da qui – ha concluso – è un esempio di diplomazia ibrida, che si realizza non per forza dall’attività statale ma arriva dall’associazionismo».

Due quindi i temi centrali della mattinata che hanno visto alternarsi numerosi relatori: da una parte la cooperazione per lo sviluppo tra i popoli e dall’altra il dialogo interreligioso e civile. E di cooperazione internazionale ha parlato l’assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu. Il rappresentante della giunta di Francesco Pigliaru ha ricordato il ruolo della Sardegna nel contesto geopolitico del Mediterraneo africano. L’Isola, che sostiene un approccio partecipato, sostenibile alle politiche di sviluppo, è parte di reti e relazioni con i Paesi del Mediterraneo dell’Africa sub-Sahariana. La Sardegna, poi, in tema di migrazioni ha l’obiettivo di lavorare sulle cause profonde delle migrazioni che – è stato detto – non deve essere la riduzione dei flussi, quanto piuttosto fare della migrazione una scelta per chi la sceglie e un’opportunità per chi ne è destinatario.

La prima e la seconda sessione quindi, “Il Sudan come modello di cooperazione allo sviluppo” e “Il Libano come modello interreligioso”, moderate da Piero Cappuccinelli e dall’arcivescovo Gianfranco Saba, sono state dedicate ai rapporti tra la Sardegna, il Libano e il Sudan al fine di individuare nuovi spazi di cooperazione allo sviluppo. Al tavolo dei relatori si sono alternati l’ambasciatore Fabrizio Lobasso, Abdalla Ali Mohammed Hamad rettore dell’Università di Kassal in Sudan, Federico Chiodi direttore dell’Aispo e Salvatore Rubino docente dell’Università di Sassari e responsabile dei progetti di cooperazione in Sudan. Quindi ancora, il vescovo di Beirut Youhanna Jihad Battah, il presidente della Syriac Legue in Libano Hbib Edmond Ephrem quindi il direttore del consiglio direttivo del Council of resarch and strategic studies Faisal Mosleh.

La sessione pomeridiana, moderata da Graziano Milia e dal titolo “Identità religiose e culturali tra conflitto e cooperazione in europa”, è stata dedicata ad alcuni aspetti della cultura sarda che la pongono in relazione con la vicina Corsica e con le altre regioni dell’Unione europea. A darsi il cambio al tavolo dei relatori, lo studioso Alberto Mario Carta che ha parlato di gemellaggi tra città e networks, Paolo Botta che ha illustrato le attività della Fondazione Hymnos, quindi monsignor Paolo Manfredi della diocesi di Mainz che ha parlato della Settimana interculturale, Antonio Remiddi che si è concentrato sul modello di dialogo inter-universitario nella transizione democratica. A questi si sono aggiunti Ioannis Korinthios ed Antonio Zedda che hanno parlato della diaspora greca nella storia moderna, quindi ancora Aziz Pollozhani dell’Università di Skopje sulla gestione della diversità etnica e culturale.

A chiudere gli interventi è stato Quirico Migheli dell’Ateneo turritano che ha presentato il corso di laurea in “Sicurezza e cooperazione internazionale”.

A concludere l’importante incontro internazionale è stata la passeggiata inaugurale al presepe a grandezza naturale che quest’anno è arrivato alla sua undicesima edizione.

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La chirurgia del Policlinico al vertice in Europa. Per tre giorni, dal 28 al 30 novembre, le sale operatorie del Duilio Casula, e in particolare quelle di Otorino e della Chirurgia Polispecialistica, saranno al centro dei principali eventi in programma a livello internazionale.

Si parte mercoledì 28 con il team della Chirurgia Otorino del professor Roberto Puxeddu, l’unico specialista italiano a operare in diretta streaming nell’ambito del quarto European Laryngological Live Surgery Broadcast , in programma a Poznan (Polonia). La Società laringologica europea ha coinvolto per i lavori in programma a Poznan, anche i professori I. Vilaseca e M. Quer (Barcellona), A. Giovanni (Marsiglia), M. Remacle (Lussemburgo), C. Wittekindt (Giessen), R. Simo (London), T. Langeveld (Laiden), S. Lang (Essen) e M. Wierzbicka (Poznan). Tra i temi trattati durante l’evento, “Il cancro della laringe: (casi trattati endoscopicamente) laser a CO2, incluso il sistema robotico”, “Papillomatosi della laringe”, “Il diverticolo di Zenker – approccio endoscopico ed esterno”. L’ultimo appuntamento curato dalla Società laringologica europea ha coinvolto ottomila chirurghi provenienti da 62 Paesi. Sono stati affrontati diciotto interventi chirurgici su varie patologie oncologiche. 

Il giorno dopo tocca alla Chirurgia Polispecialistica diretta dal professor Piergiorgio Calò: le sale operatorie dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, saranno protagoniste del prestigioso congresso internazionale “Laparoscopic 29° Congresso di Chirurgia dell’Apparato Digerente” che si terrà a Roma-Eur. 

Il Congresso è tra i più conosciuti e prestigiosi e prevede numerosi collegamenti con le sale operatorie più importanti nazionali ed internazionali. Le sale del Policlinico saranno coinvolte per due interventi di plastica della parete addominale per via laparoscopica per laparoceli.

Il professor Piergiorgio Calò sarà a Roma per commentare in diretta gli interventi, che a Cagliari saranno eseguiti dalla sua equipe dedicata alla chirurgia di parete laparoscopica, guidata dal dottor Enrico Erdas, in collaborazione con il dottor Stefano Piras.

La Dinamo torna in campo questa sera (inizio ore 18.30) sul campo dell’Aquila Basket Trento, decisa ad interrompere la serie negativa e a riprendere la marcia verso la parte alta della classifica. In settimana, nell’ultimo impegno della prima fase di Fiba Europe Cup, in Ungheria, la squadra ha fornito segnali incoraggianti ma coach Vincenzo Esposito attende conferme più convincenti in campionato, ad iniziare da oggi aTrento.

“E’ un momento della stagione importante, con un calendario che sarà interrotto dalla sosta per le nazionali ma sarà piuttosto duro, perché andremo ad affrontare tre trasferte importanti su campi difficili e contro squadre pretendenti anche alle posizioni alte della classifica – ha detto alla vigilia Vincenzo Esposito -. Nel mezzo ci sarà la gara contro Milano, e sappiamo di che squadra parliamo, quindi dovremo essere bravi a giocare con solidità di squadra, con impegno e certamente meglio di come stiamo facendo nelle ultime settimane.”
“Dovremo affrontare questi appuntamenti oltre che con impegno e dedizione anche con entusiasmo, a partire dalla gara contro Trento, squadra che ha iniziato la stagione a rilento ma che ora sta trovando la propria identità e che in casa propria è un avversario molto ostico, che fa della difesa la sua arma vincente – ha aggiunto il coach della Dinamo -. Sarà importante giocare controllando i ritmi, per evitare che i nostri errori difensivi permettano di giocare situazioni offensive a loro più consone. Dovremo mettere in campo una prestazione difensiva nettamente migliore di quella giocata con Pistoia. Se vogliamo rimanere nel gruppo delle prime otto nelle prossime quattro gare dobbiamo cercare di fare risultato. Dobbiamo avere voglia e motivazione, ritrovare quell’entusiasmo che fa superare i momenti di difficoltà e che alimenta la difesa, la voglia di buttarsi su ogni palla, di fermare il diretto avversario per poi costruire le giuste situazioni offensive. Questo è il momento di reagire, in campo e fuori dal campo – ha concluso Vincenzo Esposito -, uniti come squadra con un unico obiettivo, quello del risultato finale,”

Il girone A del campionato di Promozione entra nel vivo e per l’undicesima giornata propone partite di grande interesse. La Monteponi, reduce dal bel pari ottenuto nel derby di Carbonia, ospita la capolista San Marco Assemini ’80, con la quale in settimana ha definito la prima operazione del mercato di riparazione. Il centravanti rossoblu Diego Flumini, come ampiamente previsto da diverse settimane, termina anzitempo la sua esperienza a Iglesias e passa alla San Marco, dalla quale fa il percorso inverso l’esterno Davide Meloni. I due calciatori, anche se i rispettivi trasferimenti dovrebbero essere ufficializzati sabato 1 dicembre, giorno di apertura dei termini del mercato bis, oggi non dovrebbero giocare per ragioni di opportunità, visto che l’operazione è ormai definita.
Lo scambio tra Diego Flumini e Davide Meloni è solo la prima operazione del mercato di riparazione che dovrebbe vedere la Monteponi tra le società più attive, decisa a porre rimedio agli errori commessi in estate.
Andrea Marongiu oggi non potrà disporre neppure del difensore Bruno De Santana Martini, fermato per una giornata dal giudice sportivo.

Il Carbonia, privo dello squalificato Daniele Bove, gioca sul campo del Sant’Elena Quartu, deciso a fare bottino pieno, per evitare di perdere ancora terreno dalla vetta della classifica, ora distante quattro punti. Anche il Carbonia dovrebbe tornare sul mercato per due operazioni in ingresso ma non è da escludere che possano esserci anche delle partenze.

Il Villamassargia, con il morale a mille per aver centrato nel recupero infrasettimanale con il Villasor la quinta vittoria consecutiva che l’ha fatto salire fino al quinto posto in classifica, gioca sul campo del Gonnosfanadiga, dove arriva con grande fiducia e cerca la sesta vittoria di fila.

Il Carloforte gioca a Siurgus Donigala, con l’Andromeda, avversario che sul suo campo sa farsi rispettare e due settimane fa ha fermato sul pari il Carbonia.

Sugli altri campi si giocano le partite Arborea-Idolo, Selargius-Villasor, Seulo-La Palma Monte Urpinu e Vecchio Borgo Sant’Elia-Orrolese.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, la capolista Fermassenti nel derby casalingo con l’Isola di Sant’Antioco insegue la nona vittoria consecutiva che le consentirebbe di tenere le distanze dal Cortoghiana che nel confronto casalingo con la Tharros, squadra in profonda crisi, non dovrebbe faticare a centrare l’ottava vittoria stagionale.

Un altro derby è in programma tra Atletico Narcao ed Atletico Villaperuccio.

Completano il programma dell’undicesima giornata del girone d’andata, le seguenti partite: Freccia Parte Montis-Gergei, Gioventù Sportiva Samassi-Virtus Villamar, Oristanese-Villacidrese, Sadali-Villanovafranca e Seui Arcueri-Circolo Ricreativo Arborea.

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A Cagliari, i carabinieri del Nucleo Investigativo hanno intensificato i servizi di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto nelle principali piazze cittadine, dove sono soliti soffermarsi sia pregiudicati italiani che extracomunitari.
Sono tre gli arresti effettuati negli ultimi due giorni dai militari.
Il primo, A.O., neo 18enne senza precedenti penali, colto in flagranza di reato mentre stava per cedere ad uno straniero, in cambio di 50 euro, alcune dosi di hashish. Bloccato, è stato trovato in possesso complessivamente di più di 35 grammi di hashish. Gli altri due, entrambi 19enni, R.S. e H.N., a seguito di un servizio di pattugliamento ed osservazione, sono stati notati in piazza San Michele in atteggiamento sospetto. I due sono stati bloccati nel momento in cui l’italiano cedeva allo straniero un panetto di hashish ammontante a 100 grammi circa. L’italiano è stato poi trovato in possesso di un ulteriore panetto, sempre del peso di 100 grammi circa, nascosto negli indumenti intimi. I due italiani sono stati sottoposti agli arresti domiciliari mentre lo straniero, senza fissa dimora, è stato detenuto presso le camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo.
Tale operazione si inquadra in una più articolata attività di controllo del territorio che ha portato anche all’identificazione, in questi giorni, di decine di extracomunitari controllati sia nelle piazze del centro cittadino che nei quartieri più periferici, dalle pattuglie del Nucleo Radiomobile e delle Stazioni al fine di garantire una maggiore sicurezza reale e percepita della cittadinanza.

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Nel corso della serata di ieri, in occasione dell’apertura straordinaria dei negozi ed attività commerciali sino alla mezzanotte, a seguito della ricorrenza annuale del “black friday”, i carabinieri della compagnia di Cagliari hanno eseguito un servizio coordinato al largo raggio che ha visto come principale area di interesse il centro città. Nella circostanza il dispositivo, articolato in svariati nuclei, a piedi e a bordo di radiomobili, ha previsto l’impiego di numerosi carabinieri che hanno pattugliato tutte le vie cittadine con maggiore affluenza di cittadini intenti a fare compere, eseguendo un vero e proprio servizio di contrasto alla criminalità predatoria ed al controllo della circolazione stradale. Circa trenta persone di interesse info-operativo controllate ed identificate, un soggetto tradotto presso gli uffici per identificazione e conseguente fotosegnalamento, una contravvenzione al codice della strada per guida in stato di ebrezza. Numerosi i contatti con i responsabili degli esercizi commerciali al fine di favorire un maggiore flusso informativo con l’istituzione e prevenire reati contro il patrimonio o contro la persona. Verranno intensificati servizi di tale tipologia nel periodo delle festività soprattutto nel corso dei fine settimana con particolare attenzione in occasione delle ricorrenze natalizie e di fine anno.

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All’interno dell’Hotel Panorama di Cagliari, davanti a una platea formata da imprenditori, amministratori locali e professionisti, nel pomeriggio di sabato è andata in scena la presentazione di “EasyEurope”, la piattaforma sui bandi europei ideata dall’eurodeputato Stefano Maullu. Quella di oggi, secondo l’europarlamentare di origini sarde, è soltanto la prima di una serie di tappe che interesserà tutta l’isola, da nord a sud, con l’obiettivo di avvicinare il più possibile il tessuto produttivo sardo alle preziose opportunità offerte dai bandi europei.

«Grazie alla piattaforma EasyEurope, imprenditori e professionisti potranno cercare gratuitamente il bando adatto alle proprie esigenze, individuandolo tra le migliaia di opportunità che vengono messe costantemente a disposizione dall’Europa – dichiara Stefano Maullu a margine della presentazione -. Troppo spesso, infatti, la difficoltà maggiore consiste nella ricerca, nell’individuazione del bando su misura per la propria attività. “EasyEurope” nasce proprio per questo, per facilitare la ricerca dei bandi e per avvicinare concretamente i professionisti alle opportunità europee, stabilendo un contatto diretto.»

Fino ad oggi, la Sardegna ha sfruttato soltanto il 15% delle risorse europee previste nella programmazione del 2014-2020, e la cifra che le resterebbe da spendere si aggirerebbe intorno al miliardo di euro.

«Per la Sardegna, i bandi europei possono rappresentare una risorsa fondamentale per colmare quel gap causato dagli svantaggi geografici e dalla burocrazia, che troppo spesso impedisce agli imprenditori di accedere o addirittura di venire a conoscenza dell’esistenza di determinati bandi. Da questo punto di vista, EasyEurope rappresenta uno straordinario strumento informativo per ridurre la distanza tra i professionisti e le possibilità concrete di sviluppo per la propria attività. Penso in particolar modo alle imprese sarde legate al turismo o all’agricoltura, che grazie a EasyEurope potranno avviarsi concretamente verso una nuova fase di crescita.»

Uno strumento come “EasyEurope“, secondo Stefano Maullu, potrà servire concretamente anche per aiutare i piccoli comuni della Sardegna, per facilitare l’avvicinamento tra le strutture amministrative locali e la programmazione europea, oggi estremamente complicato. L’europarlamentare ha lanciato anche un appello diretto al prossimo governo regionale, al quale suggerisce di dare vita a un centro di coordinamento per supportare le amministrazioni comunali – in particolare quelle dei piccoli comuni – nella gestione delle loro attività legate alla programmazione europea. 

 

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Cagliari, la guerra, i bombardamenti del 1943, che rasero quasi al suolo la città. La Stagione di Teatro La Vetreria, organizzata come sempre sul palco del centro culturale di Pirri da Cada Die Teatro, prosegue con la storia di due fratelli, la Storia e i suoi drammi, frutto di una lunga ricerca d’archivio. Ancora domani, domenica 25 novembre, alle 18.00, va in scena al Teatro La Vetreria “Cielo Nero”, di Francesco Niccolini e Pierpaolo Piludu, con lo stesso Piludu, la regia di Mauro Mou, la collaborazione alla messa in scena di Alessandro Mascia, Mario Madeddu, Marilena Pittiu e Silvestro Ziccardi (voci bambini registrate: Luca Pisano e Ousseynou Seck; disegno luci: Giovanni Schirru; sonorizzazione: Matteo Sanna; produzione: Cada Die Teatro).

Il lavoro ripercorre la vita di Efisio ed Antioco, due gemelli del quartiere di Stampace che vissero durante il fascismo. Protagonisti di una storia più grande di loro, sono testimoni della follia della guerra e della distruzione della città di Cagliari. «Un viaggio lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie – spiegano gli autori -. Efisio e Antioco Mereu sono gemelli, due gemelli che più gemelli di così non si può. Eppure sono diversissimi, nei pensieri e nei destini: il primo è indifferente al fascismo che si avvicina, il secondo è anarchico e antifascista nell’animo e quando scoppia la guerra viene spedito sul fronte peggiore che ci sia, la Russia. Efisio, invece, finisce in Marina, al sicuro, sul lungomare di Cagliari. Fino al ’43, quando i bombardieri americani riducono in polvere buona parte della città».

“Cielo nero” è l’ultima tappa di una ricerca portata avanti dal 2005 da Pierpaolo Piludu e da Cada Die Teatro, in collaborazione con l’Università di Cagliari e l’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna, sui bombardamenti su Cagliari del 1943. Da questo paziente lavoro sono nati un video-archivio con i racconti dei testimoni, uno spettacolo teatrale dal titolo “Cagliari 1943. La guerra dentro casa” (con 20 allievi della scuola di Arti Sceniche La Vetreria), un libro (edito da Aipsa) e un documentario prodotto dalla RAI.  

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Domenica 25 novembre presso il Comando Militare Esercito Sardegna, Palazzo de La Vallèe, via Principe Amedeo, a Cagliari, con inizio alle ore 17.30, sarà messa in scena la pièce teatrale intitolata Donne al fronte. Memorie e Musiche della Grande Guerra.

L’evento è organizzato dal Club Modellismo Storico Cagliari, dal Comando Militare Esercito Sardegna, dal Comitato Sardo Grande Guerra con il sostegno della Fondazione di Sardegna e si inquadra nel programma di manifestazioni previste dal progetto “I Vessilli della Vittoria. Le Bandiere di Guerra della Brigata Sassari e della Brigata Reggio in Sardegna nel centesimo anniversario della conclusione della Grande Guerra”.

Lo spettacolo è scritto ed interpretato da Adriana Monteverde ed Eliana Carrus. Attraverso inedite testimonianze, diari e memorie ricostruisce il ruolo delle donne nel corso del primo conflitto mondiale. 

Crocerossine, Madrine di guerra, Intellettuali e Prostitute, le donne furono presenti al fronte in modo significativo, condividendo con i soldati le fatiche e i dolori della trincea. Fra tutte si ricordano le figure di Teresa Guerrato Nardini, Madrina di Guerra di Emilio Lussu e della Brigata “Sassari” e di Agnes von Kuroswsky, la crocerossina “Catherine” di Addio alle Armi che si prese cura di Ernest Hemingway ferito gravemente sul Piave.

L’impianto scenografico e gli effetti sonori sono curati da Cristiano Floris, artista creativo nel campo delle arti musicali e visive.