26 November, 2024
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Raffaele Paci, assessore regionale della Programmazione.

Con l’approvazione di altri 28 progetti a chiusura del terzo avviso del PO Marittimo, programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia, arrivano in Sardegna 8,3 milioni di euro, dopo i 25 già stanziati con i due avvisi precedenti per un totale di 33,3 milioni. Prevenzione del rischio incendi, sicurezza in mare, protezione e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, reti transfrontaliere dei servizi per l’impiego e mobilità transfrontaliera degli studenti sono i settori interessati da questo terzo avviso. I progetti coinvolgono l’intera area interessata, che conta 6 milioni e mezzo di persone: obiettivo di Corsica, Sardegna, Liguria, costa Toscana e dipartimenti francesi delle Alpi-Marittime e del Var in Provence-Alpes-Côte d’Azur, è quello di valorizzare la comune posizione geografica costiera e allo stesso tempo garantire particolare attenzione alle zone interne. Sono 234 i partner del programma, che è stato presentato a Pisa 3 anni fa e mette in campo complessivamente 200 milioni: autorità portuali, privati, camere di commercio, istituzioni pubbliche, associazioni, università.

«Quello dell’insularità e della necessità di superarne i limiti è uno dei temi centrali del nostro programma di governo. Garantire infrastrutture, connessione, network, nuove opportunità di lavoro grazie all’alta tecnologia, all’innovazione, al digitale sono le strade per farlo e portano vantaggi anche alle zone più interne, per le quali in questi progetti c’è particolare attenzione – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci -. Con questi programmi costruiamo ponti con le regioni che ci stanno più vicine pur essendo distanti, facciamo rete e costruiamo sinergie, con la partecipazione dei privati, che sono fondamentali. La Sardegna nei tre avvisi ha avuto ruoli guida e di primo piano riconosciuti da tutti i partner internazionali, e di questo siamo molto soddisfatti.»

In totale la Regione Sardegna, la cui partecipazione è coordinata dal Centro regionale di programmazione, è presente in 25 progetti sui 28 ammessi a finanziamento. Gli 8,3 milioni di euro intercettati dall’Isola sono circa il 20% dei 42,3 milioni di budget disponibile. Per la prevenzione e gestione dei rischi derivanti da incendi, sono stati ammessi a finanziamento i 5 progetti presentati. Si tratta del progetto strategico MED STAR di cui è capofila la Sardegna e dei quattro progetti semplici ad esso collegati, in cui la Regione ha avuto ruolo di coordinamento. In materia di sicurezza della navigazione, le 6 proposte progettuali presentate sono state ammesse a finanziamento, con partner sardi coinvolti in cinque progetti, tra cui anche un soggetto capofila di progetto (l’Università di Cagliari con il progetto ISIDE, in cui è presente anche l’Autorità Portuale). Per la gestione integrata del patrimonio naturale e culturale, sono 4 i progetti finanziabili, tutti con partner sardi.

Infine, 13 i progetti finanziabili, ovvero tutti quelli presentati e dichiarati ammissibili, per la creazione di una rete transfrontaliera di servizi per l’impiego e 12 progetti semplici per azioni di supporto per la mobilità transfrontaliera degli studenti. La Sardegna è presente nel progetto strategico MA.R.E. con l’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro e altri partner, e in 10 dei 12 progetti semplici, per un totale di 15 partecipazioni partenariali, di cui due capofila di progetto.

Con il primo avviso da 73 milioni di euro, pubblicato a dicembre 2015, sono stati approvati 38 progetti, di cui 36 con partner sardi e un totale di 65 partecipazioni partenariali, dato che alcuni soggetti sardi sono presenti in più progetti. Alla Sardegna sono arrivati 12 milioni e mezzo. I progetti finanziati sono così articolati: 21 nell’ambito della promozione della competitività delle imprese, 13 in tema di protezione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali e gestione dei rischi, 4 sul fronte del miglioramento connessioni di trasporto per merci e passeggeri.

Con il secondo avviso, pubblicato a dicembre 2016, sono stati approvati 32 progetti (31 con partner Sardi e 51 partecipazioni partenariali) per un totale di 70 milioni di euro. Alla Sardegna sono arrivati anche in questo caso 12,5 milioni, il 18% dell’importo totale. Sette progetti riguardano la protezione delle acque marine nei porti e la sostenibilità delle attività portuali, altri 5 la promozione dei prodotti turistici e il miglioramento dell’accessibilità e sostenibilità dell’offerta turistica, i restanti affrontano il tema della sicurezza della navigazione, lo sviluppo di infrastrutture e servizi nei porti, la realizzazione di piattaforme integrate ICT, la gestione/valorizzazione integrata del patrimonio culturale e la promozione delle opportunità di lavoro sostenibile e di inserimento attraverso l’attività economica.

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La VBA/Olimpia Sant’Antioco ospita la Pol. Sarroch domenica sera, inizio ore 18.00, al PalaGiacomoCabras, per la settima giornata di andata del girone F del campionato di serie B di volley maschile. Sulla carta, classifica alla mano, è una partita segnata a favore della squadra ospite che occupa la settima posizione in classifica con 9 punti, mentre la VBA/Olimpia Sant’Antioco è ancora malinconicamente a quota 0 punti, ultima in classifica, ancora a digiuno anche di set.

Le altre due squadre sarde del girone, Cus Cagliari Sandalyon e Pallavolo Olbia, giocano oggi, rispettivamente alle 15.00 in casa contro l’Isola Sacra Fiumicino e alle 16.00 sul campo del Volley Roma.

Sugli altri campi, si giocano le partite Lazio Pal. G. Castello (domani ore 18.00), Volley Club Orte – Istituto Estetico Sabaudia (oggi ore 17.30), Fenice Pallavolo Roma – Scarabeo Città di Castello (oggi ore 16.30) e, infine, Volley Anguillara – Armundia Virtus Roma (oggi ore 17.00).

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Martedì 27 novembre, alle 10.00, presso la sala mensa dello stabilimento di Portovesme, si terrà l’assemblea generale informativa delle lavoratrici e dei lavoratori Eurallumina, in concomitanza con la distribuzione delle buste paga.

La Rappresentanza Sindacale Unitaria Eurallumina raccomanda la massima partecipazione e puntualità e comunica che i giorni indicati per la firma dei moduli relativi agli adempimenti INPS sono il 26, 27 e 28 novembre 2018.

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La sala eventi di via Roma 48, a Carbonia, ospiterà lunedì 26 novembre, a partire dalle 17.00, il convegno “Edilizia e Infrastrutture”, organizzato dal coordinamento dei Riformatori sardi del Sulcis Iglesiente.

I lavori verranno introdotti da Roberto Gibillini, coordinatore del circolo di Carbonia; Francesco Loi, coordinatore del Sulcis Iglesiente; Peppino La Rosa, coordinatore del gruppo di lavoro “proposte per lo sviluppo”.

Sono sei le relazioni previste, della durata di circa dieci minuti ciascuna:

  • Norme per la semplificazione nel settore dell’edilizia: Alfredo Mussetti, imprenditore;
  • Il Parco Geominerario: un vincolo senza discrimine: Maurizio Portas, tecnico;
  • Il patrimonio di AREA: come valorizzarlo e usarlo nel modo appropriato: Flavio Pala, tecnico;
  • Proposte di Caterno Cesare Bettini sul golfo di Palmas, la porta del Sulcis: Giampaolo Cirronis, giornalista;
  • Oltre i vincoli: senza infrastrutture non c’è futuro: Gaetano Cipolla: tecnico;
  • Volare sul golfo del Leone: Giuseppe Meletti: tecnico.

Seguirà un dibattito con proposte e idee ed interlocuzione con e tra i relatori.

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Il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, con la collaborazione della Pro Loco di Iglesias e con il patrocinio del comune di Iglesias, ha indetto il primo concorso “Le Vie del Natale”, riservato agli operatori commerciali, per il miglior albero, presepe o allestimento natalizio dei propri locali.

Il concorso si propone la creazione di:

a. Albero di Natale più originale;
b. Il presepe più bello;
c. L’allestimento natalizio del miglior locale commerciale.

Il concorso vuole giudicare la bellezza, l’originalità, il tema, i materiali, l’idea, la creatività, la fantasia, la realizzazione e la presentazione, racchiusi in uno dei principali simboli del Natale: l’albero ed il presepe unitamente agli addobbi dei locali. Rivisitato in chiave anche ecologica e creativa, al fine di far emergere la magia del Natale senza per questo dimenticare il fine sostenibile, sociale del concorso.
Sarà possibile iscriversi fino al 7 dicembre, in occasione dell’Assemblea annuale del Consorzio. Il modulo di partecipazione si potrà scaricare direttamente dal sito del Consorzio (www.ctiglesiente.it) o dalla pagina Facebook dell’Evento debitamente pubblicato, o richiesta telefonicamente agli organizzatori.
Il concorso partirà dal giorno 8 dicembre e durerà fino al 4 gennaio, data della premiazione. Dal giorno 8 e fino al 20 dicembre sarà considerato periodo di allestimento, mentre dal 21 dicembre fino al 26, sarà considerato periodo di votazione e “mostra al pubblico”. Il giorno 4 gennaio, alle ore 18.00, presso la Sala Remo Branca in piazza Municipio (Palazzo Civico) saranno eletti i tre migliori alberi, presepi e locali, sulla base dei voti della giuria e dopo la raccolta di tutte le schede voto. Nel periodo di votazione, oltre alla giuria, potranno votare anche i singoli cittadini o turisti che potranno ritirare la scheda presso gli stessi titolari aderenti all’iniziativa o presso i locali dello I.A.T. in piazza Municipio e consegnarla sempre allo I.A.T. dove sarà predisposta debita urna del Concorso.
La valutazione delle opere sarà effettuata dalla giuria che terrà conto, soprattutto, dell’originalità, dello spirito innovativo, dell’idea e della fantasia.

Il giudizio espresso dalla giuria sarà insindacabile e terrà conto dei seguenti requisiti:
a. Per l’albero: fantasia, originalità, materiale addobbi, geometrie, tema, gioco di luci.
b. Per il presepe: tema, tradizione, rappresentazione, scenografia.
c. Per l’allestimento locali: addobbi, gioco di luci, materiali, fantasia.

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Con un concerto della formazione Griot Metropolitain, domani, domenica 25 novembre, a Cagliari, prosegue il festival “La città che viaggia- Festa delle creatività giovanili”, organizzato da Carovana SMI, insieme a un nutrito parterre di ospiti.

L’appuntamento è fissato alle 19.00, nella Fucina Teatro (centro culturale La Vetreria, a Pirri), dove la formazione nata nel 1994 da alcuni artisti del Balletto nazionale della Costa d’Avorio e percussionisti italiani si esibirà in canto, danza e percussioni africane.

Un concerto travolgente pensato per fare emergere le abilità e le conoscenze coreografiche e musicali delle popolazioni africane in Sardegna. Insieme ai Griot metropolitain saranno sul palco anche i partecipanti del laboratorio che gli artisti hanno tenuto in questi giorni.

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Verrà presentato venerdì 30 novembre, al Teatro Massimo di Cagliari, il libro “Parole avanti”, di Claudia Sarritzu, Palabanda Edizioni.

«Questo libro esiste perché vorrei che passasse un concetto per me essenziale e che vorrei fosse chiaro ai giovani, maschi e femmine, ma anche ai più anziani. Il femminismo non è il contrario di maschilismo. Femminismo è una parola  bellissima.»

Parole avanti” è un saggio che affronta i temi della discriminazione e della violenza di genere attraverso lo sguardo di chi fa informazione in Italia. Analizza le parole dei media, ma anche quelle piene di stereotipi che usiamo nella nostra quotidianità. Le parole sono le vere protagoniste di questo libro, che cerca di spiegare la necessità di un nuovo femminismo. Quello che sgorga come un sentimento, che non ha bisogno di lotte e braccia armate, ma di un contagio benevolo sull’onda energia positiva. Dalla donna sarda a quella siriana, dal maschilismo italiano a quello brasiliano, dalle lotte dei movimenti femministi occidentali fino alle combattenti curde, “Parole Avanti” tesse la trama di una rivoluzione in atto che nessun maschilismo potrà più fermare.

E Palabanda Edizioni, casa editrice fondata da Donne e che a tante donne ha già dato voce, in qualità di autrici o di protagoniste di preziosi romanzi e saggi, non poteva che accogliere nella sua collana grigia Saggistica questo straordinario volume, che uscirà ufficialmente in formato e-book e nelle librerie in una giornata simbolica come domenica 25 novembre, Giornata Contro la Violenza sulle Donne.

«Sono diventata femminista il giorno in cui ho abbandonato la pigrizia mentale di accettare il mondo come è, e ho deciso di mettermi in discussione. Quando ho iniziato a chiedermi se nelle battute scherzose che facevo io stessa, o nei giornali che leggevo, ci fossero concetti sessisti. Sono diventata femminista per strada, camminando in mezzo ai manifesti pubblicitari, parlando con amici, fidanzati, genitori e insegnanti. Analizzando i miei giudizi personali sulle altre donne. È successo il giorno in cui ho chiamato il patriarcato “malattia” e ho desiderato guarire. Quando ho capito che il femminismo è resistenza, un vero e proprio fronte, e che gli uomini non sono il male, nella stragrande maggioranza. Il male sta nella nostra cultura maschilista – ha spiegato l’autrice, Claudia Sarritzu -. C’è stato un momento in cui ho capito che il femminismo del terzo millennio doveva passare per necessità da una rivoluzione linguistica. Le parole costruiscono il pensiero. Certo, il femminismo di oggi non è quello di ieri, ha da intraprendere battaglie diverse con strumenti diversi. E soprattutto deve compiere più di prima questa rivoluzione insieme ai maschi. C’è un femminismo che non contempla il ruolo dell’uomo nella nostra emancipazione. Io invece credo che ci libereremo della cultura maschilista quando convinceremo i maschi che la nostra libertà non è una minaccia per loro. Bisogna prendere per mano le nostre figlie ma anche i nostri figli in questo lungo e faticoso percorso, altrimenti creeremo l’effetto che ho raccontato sopra e cioè ragazzi che si sentono attaccati in quanto uomini e che odieranno ancora di più le donne in quanto donne. Come riuscire in questo? Cambiando le parole che ci raccontano.»

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San Giovanni Suergiu ha festeggiato oggi ancora una volta Eraldo Secchi, il suo nonnino ultracentenario, che ha raggiunto il traguardo dei 102 anni. E’ stata una festa più sobria rispetto a quella del 100°, alla quale, comunque, non è voluta mancare Elvira Usai, sindaco del paese.

Francesco all’anagrafe, ma conosciuto e chiamato da tutti Eraldo, è nato a Tratalias il 23 novembre del 1916, la mamma si chiamava Grazia Pinna, il padre Antonio, agente della Guardia di Finanza in servizio all’Isola d’Elba, poi impiegato come daziere nel comune di Narcao, finché non si trasferirono a San Giovanni Suergiu. Otto i figli da sfamare, oltre Eraldo altri due fratelli e cinque sorelle. Dario il più grande, sacerdote molto noto in paese, poi Delia, Anna, Bruna, Fausta, Mario e Maria.

Eraldo ha frequentato le scuole elementari in paese con ottimi voti, a metà degli anni ’30. Ha trovato lavoro nello stabilimento Samis, in un’officina elettrica, dove ha conosciuto il signor Arturo Manca, maestro operaio elettromeccanico di quel periodo, che lo ha accompagnato nel percorso, come lavoratore dipendente prima, poi come socio in diverse altre iniziative.

Nel 1938 la chiamata alle armi, un servizio militare durato sette anni, il congedo nel 1945. Eraldo è stato arruolato nell’82° Reggimento Fanteria di Civitavecchia, ha partecipato all’occupazione lampo della Dalmazia, poi è stato impegnato sul fronte occidentale. La vera prova di guerra, il sergente maggiore Eraldo Secchi l’ha avuta sul fronte russo, 18 lunghi mesi, trascorsi in prima linea sulle rive del Don, impegnato al comando del Reggimento, al servizio carburanti delle auto carrette, poi come staffetta motociclista.

Rientrato in Italia nel 1943, Eraldo ha trascorso altri due anni da militare, nel Battaglione Costiero di Muravera, partecipando alla guerra di liberazione dai tedeschi svoltasi in Sardegna. Ha ricevuto il riconoscimento dallo Stato Italiano, è stato decorato con la Croce al Merito di Guerra.

Finito il periodo di ferma, al suo rientro, Eraldo ha aperto una piccola officina con Arturo Manca. Eraldo ha lavorato poi in officina, alle dipendenze della Carbonifera Sarda per un anno, successivamente è stato alle dipendenze di Brai, ha fatto il trasportatore ed il tassista a Cagliari, sino all’avvio del Mulino Pastificio Brai, dove è stato impiegato per dieci anni, dal 1950 al 1960, come collaboratore stretto, uomo di fiducia.

Ha cambiato ancora lavoro, gli è stata offerta la possibilità di gestire la stazione Agip, un’opportunità che Eraldo non si è lasciato sfuggire. Ha gestito l’impianto di rifornimento per quasi trent’anni. E’ proprio lì che ha messo a frutto le sue potenzialità imprenditoriali.

Ritornando indietro nel tempo, ai primi anni ’50, si scopre un’avventura ancora più coinvolgente che ha segnato la vita di Eraldo Secchi. Il fatto è accaduto durante un’escursione nei poderi agricoli, alla ricerca del grano, quando lavorava con Benigno Brai (l’imprenditore agricolo rapito il 19 settembre 1979 e mai tornato a casa, n.d.r.). E’ lì, a Santadi, che ha conosciuto Maria Langiu, giovane ragazza del posto, che è diventata sua moglie nel 1955 e dalla quale ha avuto quattro figli, tre femmine ed un maschio: Valeria, Marta, Marcella ed Antonello. Eraldo e Maria oggi hanno otto nipoti, il più grande è Luca, 36 anni, la più giovane Greta, 23 anni; e tre pronipoti.

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Oggi, nelle campagne di Osidda (NU), in località “Sa Raighina”, sono stati individuati e quindi abbattuti 23 maiali di ignota proprietà, non registrati all’anagrafe suina e quindi mai sottoposti ai controlli sanitari. Gli animali sono stati ritrovati all’interno di una tenuta privata e non erano di proprietà del titolare del fondo.

Ne dà comunicazione L’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna.

Il monitoraggio costante del territorio e la collaborazione dei cittadini, stanno permettendo alle squadre dell’UdP di intervenire tempestivamente appena vengono individuate situazioni di sospetta illegalità. Al contempo, le operazioni di controllo nelle aziende e di verifica della regolarità degli allevamenti vengono assicurate in tutti i territori dell’Isola, con particolare attenzione per quelle aree della Sardegna dove la pratica illegale del pascolo brado dei suini continua a contribuire alla diffusione del virus della PSA. Le attività di oggi, coordinate dall’UdP in stretta collaborazione con Prefettura e Questura di Nuoro, hanno visto impegnati i veterinari dell’ATS e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale, gli uomini del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale ed il personale dell’Agenzia Forestas. 

 

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«Il solito teatrino con slogan propagandistici  e nessuna concretezza. Come da tradizione del governo verdegiallo la visita in Sardegna del vice premier non ha portato  altro che un insieme di slogan e propaganda che non va oltre quelle che può rappresentare la reclame. Di sicuro non ci sono riferimenti alle vicende che riguardano l’isola, alle vertenze aperte che attendono risposte ed impegni concreti dal Governo nazionale.»

A sostenerlo è Emanuele Cani, segretario regionale del Partito democratico.

«Sarebbe interessante capire, giusto per fare un esempio – aggiunge Emanuele Cani -, come si vuole comportare il Governo davanti a ciò che sta accadendo a Porto Torres dove, anche il sindaco pentastellato, manifesta preoccupazione e lancia appello proprio al Governo. O le altre questioni che riguardano l’isola: basti il caso della quattro corsie Sassari-Alghero. Non dobbiamo dimenticarci che da alcuni giorni, dall’altra parte della Sardegna, ci sono otto persone disperse in mare.»

«Più che alla concretezza che riguarda i temi sardi si perde un’occasione e ci si giova della visita in Sardegna per fare propaganda. Un invito caloroso lo vorrei rivolgere al vicepremier Matteo Salvini – conclude Emanuele Cani -: la smetta di fare propaganda e si occupi concretamente dei problemi dei cittadini.»