21 July, 2024
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«Da oggi, ufficialmente, l’ex miniera di Funtana Raminosa comincia una nuova vita. Lo avevamo promesso esattamente un anno fa. Ebbene, abbiamo mantenuto la parola. Per Funtana Raminosa si tratta di un nuovo inizio, dopo secoli di sfruttamento del giacimento di rame e di attività industriale. È un nuovo inizio, declinato in chiave turistica, culturale e produttiva, che speriamo possa contribuire a un rinnovato sviluppo del paese di Gadoni e dell’intero territorio, integrato con le tante iniziative che stiamo sostenendo per combattere lo spopolamento delle zone interne e il rilancio delle attività imprenditoriali di tutta l’area.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras, intervenendo a Gadoni all’incontro organizzato da Confindustria Sardegna Centrale per l’inaugurazione della riapertura dell’ex miniera di Funtana Raminosa. La giornata, oltre che dalla cerimonia di inaugurazione e dalla benedizione della chiesetta campestre di Santa Barbara riconsacrata dall’arcivescovo di Oristano, monsignor Ignazio Sanna, è stata caratterizzata da un convegno al quale hanno partecipato il sindaco di Gadoni, Francesco Peddio, il presidente di Confindustria Sardegna Centrale, Roberto Bornioli, il commissario del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, il vice presidente del Consiglio delle Autonomie locali, Antonio Satta, ed il consigliere regionale Antonio Gaia.

«La Giunta regionale – ha ricordato l’assessore Maria Grazia Piras – ha avviato iniziative rilevanti per consentire la valorizzazione dei beni ex minerari in Sardegna. Un passaggio fondamentale è stato il provvedimento che prevede la cessione di alcuni siti alle amministrazioni comunali per consentirne un riutilizzo produttivo, grazie alla creazione di percorsi turistico-museali e conseguente rilancio delle attività nelle zone interessate. È una strada che abbiamo percorso non solo nel Sulcis Iglesiente ma anche nel nuorese e nella Sardegna Centrale. Ricordo la riapertura della Galleria Henry a Buggerru, Porto Flavia e Santa Barbara a Iglesias e la Galleria Anglosarda a Montevecchio, in territorio di Guspini. Oggi questi siti fanno registrare la presenza di decine di migliaia di turisti all’anno, non soltanto nel periodo di punta ma anche nelle cosiddette stagioni di spalla, in primavera e in autunno.»

L’assessore dell’Industria ha ricordato quindi il ruolo di Igea, la società in house della Regione portata verso il definitivo risanamento dalla Giunta Pigliaru, dopo essere stata sull’orlo del fallimento, e oggi impegnata in rilevanti lavori di bonifica industriale.

«Il passaggio di Funtana Raminosa al Comune è frutto di un gioco di squadra, condotto dagli uffici dell’Assessorato dell’Industria, dalla stessa Igea, che si occupa della messa in sicurezza e della manutenzione dei siti minerari, dal Parco Geominerario e naturalmente dal Comune che ha spinto con forza per l’affidamento dell’ex miniera. Il ruolo delle miniere non è più quello del passato – ha sottolineato l’assessore Maria Grazia Piras -. Occorre far crescere nuove attività economiche legando il fascino dei siti e dell’ambiente in cui si trovano all’attrattività turistica. Abbiamo un patrimonio inestimabile, oltre 170 siti sparsi in tutta l’Isola. La maggior parte può essere rilanciata, creando sinergie tra i diversi territori e azioni mirate di marketing anche per la valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare. Non mancano progetti e azioni di programmazione da parte dei Comuni. Come abbiamo fatto con Gadoni, noi siamo sempre disponibili a sostenerli, non solo dal punto di vista economico.»

Non meno importanti sono le iniziative legate alla ricerca, che a sua volta può portare a un incremento delle attività imprenditoriali. Ne sono un esempio le attività in corso alla Carbosulcis, con il Progetto Aria. Nella miniera di Seruci, infatti, si sta realizzando un grande impianto destinato alla purificazione del gas Argon, elemento che sarà utilizzato dai fisici dei Laboratori del Gran Sasso per la ricerca della Materia Oscura. Un progetto che ha suscitato l’interesse anche dello SNOLAB di Sudbury, in Canada, uno dei centri di ricerca di astrofisica più importanti ne mondo. L’esempio della Carbosulcis, tuttavia, non è isolato. In questi anni si è sviluppato un progetto scientifico rilevante anche nella miniera Igea di Sos Enattos a Lula, attiva fino al 1996. Qui è stato installato un laboratorio di ricerca internazionale con il coinvolgimento di numerose Università. L’ex miniera, infatti, è un sito molto silenzioso, senza attività sismica e lontano dal mare: uno dei migliori al mondo per la ricerca sulle onde gravitazionali. Per questo motivo Sos Enattos è candidato ad ospitare il cosiddetto “Telescopio di Einstein”.

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«Stamattina ho consegnato a Matteo Salvini i dossier su accise ed insularità, due temi strategici per la Sardegna sui quali i Riformatori hanno fatto una battaglia che ha coinvolto oltre 100mila sardi. Ho visto con soddisfazione che Salvini ha ben presenti le implicazioni che ad esse sono connesse, e per questo ha assicurato tutto il suo appoggio a Roma e a Bruxelles.»

Così il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Pietrino Fois, che oggi ha partecipato a Cagliari all’incontro tra i partiti del centrodestra.

«Accise ed insularità sono i due punti più importanti del programma della coalizione di cui facciamo parte – ha aggiunto Pietrino Fois – ma certo la loro attuazione ha bisogno di un forte sostegno ai massimi livelli istituzionali. La chiara presa di posizione del leader leghista ci conforta nella convinzione che le ragioni della Sardegna siano così forti che la comunità nazionale non può non tenerne conto. Ecco perché su questi temi andremo avanti fino in fondo.»

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Saranno quasi 600 i volontari sardi che fra una settimana, venerdì 30 novembre, incontreranno Papa Francesco in un’udienza speciale che il Pontefice ha concesso per celebrare così i vent’anni del Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. «Sarà per noi un evento storico», ha affermato stamattina nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Giampiero Farru, presidente di Sardegna Solidale.

«Il volontariato ha dei grandi meriti – ha commentato l’arcivescovo di Cagliari e presidente della Conferenza Episcopale Sarda mons. Arrigo Miglio – e l’incontro con Papa Francesco consentirà di riportare l’attenzione su un’idea di società più aperta, nella quale il volontariato gioca un ruolo importante.»

I volontari sardi partiranno in nave da Olbia, in rappresentanza delle 1725 associazioni presenti nell’isola. La loro attività sarà presentata nell’Aula Nervi dal Cardinal Angelo Becciu, a Roma insieme agli arcivescovi di Cagliari e Oristano, Arrigo Miglio e Ignazio Sanna, ed al vescovo di Alghero mons. Mauro Morfino (altre partecipazioni sono in via di definizione). Al Papa i volontari sardi regaleranno la riproduzione di un bronzetto sardo, raffigurante un capotribù. 

«La delegazione rappresenta il volontariato sardo in tutte le sue sfumature e sensibilità – ha aggiunto Giampiero Farru – e parteciperà ad un incontro che per noi segnerà un nuovo inizio dopo questi vent’anni di attività.»

Un inizio che coincide anche con l’avvio della riforma del Terzo Settore, come ha spiegato Bruno Loviselli, presidente del Co.Ge Sardegna. «In realtà, a due anni e mezzo dall’approvazione della legge, la mancata emanazione di moltissimi decreti attuativi rende la riforma monca. I quarantamila volontari sardi attivi vivono perciò un momento di smarrimento e l’udienza speciale sarà quindi utilissima perché le associazioni avranno la possibilità di acquisire nuova forza e nuovo entusiasmo».

Alla conferenza stampa, tenutasi presso la sede della Facoltà Teologica, ha preso parte anche il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, secondo cui «al Papa presenteremo i nostri vent’anni di storia. Una storia anche travagliata, che ci ha lasciato molte ruggini addosso. Ecco, l’incontro sarà il momento giusto per dimenticare le amarezze e segnare un nuovo inizio, continuando a credere nel volontariato come gratuità e attenzione verso gli ultimi, in una visione laica dell’impegno nelle associazioni».

Di Papa Francesco come «alleato delle associazioni» ha parlato invece Padre Salvatore Morittu, presidente dell’associazione Mondo X Sardegna. «Sarà un incontro che ci aiuterà a colmare una delle nostre criticità: non sempre il nostro fare infatti è supportato da una giusta idealità. Ma la sofferenza di questo Papa, il suo desiderio di cambiare le cose, ci interpella e ci invita all’azione». 

«La solidarietà è fatta di fatti e di parole: senza gli eventi, le parole sono chiacchiere, ma i fatti senza parole sono ambigui. L’amore esige operatività e riflessione, e questo è ciò che ci unisce al volontariato», ha spiegato il preside della Pontifica Facoltà Teologica della Sardegna Padre Francesco Maceri, auspicando forme di collaborazione tra la Facoltà e Sardegna Solidale.

 

 

 

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Ancora dieci giorni per conoscere il nominativo del candidato della coalizione di centrodestra per le elezioni regionali. Il ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega (sulla base dei sondaggi, il primo partito italiano), oggi a Cagliari per la seconda giornata del suo viaggio in Sardegna, ha partecipato ad un vertice del centrodestra nella sede del Partito Sardo d’Azione, ma non ha sciolto le riserve sulla scelta del candidato e, anzi, ha detto che questo verrà scelto dai sardi.

Al fianco di Matteo Salvini c’era il senatore sardista Christian Solinas che, secondo le anticipazioni emerse nelle ultime settimane, resta in pole position per la candidatura alla carica di governatore.

Con l’entusiasmo dei sostenitori, non è mancata la contestazione di un gruppo, nel quale c’era Angelo Cremone, che ha contestato il decreto sicurezza che «violerebbe l’articolo 10 della Costituzione, diritti e dignità delle persone e dei migranti».

Terminati gli incontri a Cagliari, Matteo Salvini si è spostato a Capoterra dove, accompagnato dal sindaco Francesco Dessì, ha visitato le zone colpite dall’alluvione nello scorso mese di ottobre.

Prima di arrivare a Cagliari, invece, il ministro dell’Interno si era recato a Villasimius, dove ha visitato una villetta
confiscata ad un trafficante di droga che diventerà un alloggio per i carabinieri.

 

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Il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Donatella Spano e Pier Luigi Caria, hanno incontrato questa mattina a Cabras i pescatori dell’Oristanese sulla questione dei danni provocati dalla fauna selvatica. Dalla Giunta è arrivata piena comprensione e disponibilità a trovare soluzioni che preservino i lavoratori e l’attività economica.

«Se il prodotto è crollato da 400 a 170 quintali abbiamo un problema gigantesco che intendiamo risolvere partendo dalle persone e mettendo in fila tutte le possibili soluzioni – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Crediamo che sia importante definire un numero di cormorani compatibile con un pescato che garantisca l’attuale forza lavoro, piuttosto che fare assistenzialismo. Vogliamo preservare una tradizione ed un’attività economica il cui valore è destinato ad aumentare sempre di più – ha concluso Francesco Pigliaru, citando i grandi sforzi della Regione nell’agroalimentare -, grazie alla certificazione ed all’innalzamento della quantità dei prodotti.»

Lunedì prossimo prenderanno avvio gli abbattimenti programmati per novembre, il cui numero è stato calcolato sulla base dei due censimenti effettuati dalla società incaricata dalla Provincia.

L’assessore dell’Ambiente Donatella Spano ha ripercorso il senso dei precedenti incontri con i pescatori, utili alla definizione del problema, e ha espresso vicinanza a chi vive del comparto.

«Abbiamo già portato avanti sia attività sperimentali come l’uso delle reti sia attività di contenimento dei cormorani con l’approvazione dell’apposito Piano 2016-2018, finalizzato a rendere il territorio inospitale ai cormorani – ha sottolineato l’assessore dell’Ambiente -. L’Assessorato, evidenziando l’insostenibilità della situazione attuale, sta chiedendo a Ispra un aumento del contingente abbattibile. Sarà poi competenza della Provincia di Oristano predisporre il nuovo Piano di contenimento triennale. Ma è importante che anche la voce dei territori arrivi al Governo. Noi abbiamo già scritto al ministro Costa e al ministro Centinaio per chiedere un impegno serio, risolutivo a livello europeo. Il problema non è solo della Sardegna ma riguarda tutte le Regioni. Infatti – ha concluso Donatella Spano – su proposta proprio della Sardegna, la Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni ha fatto proprio un documento sul tema ed è stato presentato un ordine del giorno alla Conferenza Stato-Regioni con richiesta di impegno di intervento all’Unione europea sulle strategie per contenere o almeno stabilizzare la popolazione di cormorani intervenendo soprattutto sui siti di nidificazione localizzati nel Nord Europa.»

Vicinanza è stata espressa anche dall’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, il quale ha sottolineato il percorso fatto dall’apposita commissione per il calcolo del danno da cormorani.

«L’aiuto è un palliativo e non certo la strada migliore, anche perché ci sono dei parametri specifici nel trasferire le risorse. Abbiamo rimodulato persino il Feamp, il fondo per la politica marittima e della pesca dell’UE, utilizzando un milione dei 45 investiti sulla calamità per siccità. Abbiamo quindi oggi 2 milioni di euro e ora c’è la Finanziaria per cui vediamo le manovre di assestamento del prossimo anno e come si svilupperà il calcolo sulla base di criteri e parametri. In due anni – ha concluso Pier Luigi Caria – c’è un calo drastico nella pesca che giustifica il livello di preoccupazione, con i fatturati passati da oltre 3,776 milioni nel 2016 a 2,294 milioni nel 2018. Dobbiamo trovare soluzione immediate e cavalcare quelle a lungo raggio.»

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Questa mattina, alla MEM, in via Mameli 164, a Cagliari, è stato presentato l’evento in programma domenica 25 novembre dalle ore 16.30 alle ore 19.30 al SEARCH (sottopiano del Municipio, ingresso dal Largo Carlo Felice).

Alla conferenza stampa ha partecipato l’assessore comunale alle Pari opportunità Marzia Cilloccu.

«Anche quest’anno il Festival Letterario San Bartolomeo, giunto alla 13ª edizione – dice Vincenzo Di Dino, presidente A.R.K.A. Eventi Culturali – aderisce al nutrito programma del cartellone comunale “Viva la Libertà. Cagliari contro la violenza”. La sessione speciale del Festival conterrà vari momenti culturali, perché solo con la cultura si potrà battere la violenza e in particolare la violenza di genere. Un dibattito con vari ospiti, letture a tema, riduzioni e frammenti teatrali che faranno riflettere sulla problematica della violenza e su come combatterla efficacemente, partendo dalla Cultura.»

L’assessore comunale Marzia Cilloccu, che ha portato anche i saluti della presidente della commissione Pari opportunità Rosanna Mura, si è soffermata sull’importanza del cartellone comunale (dal 25 ottobre al 27 novembre) e sul fatto che il Comune ha messo a disposizione gratuitamente gli spazi per gli eventi.

«La maggiore durata temporale delle manifestazioni previste nel cartellone – ha aggiunto Marzia Cilloccu – sottolinea l’impegno dell’Amministrazione comunale nella sensibilizzazione contro la violenza e contro le discriminazioni.»

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche: Francesco Pandolfi che presenterà domenica il libro “Uscire dalla violenza si può!” e mostrerà ai presenti degli esempi pratici di come ci si può difendere dalle aggressioni fisiche; l’avvocato Carla Cuccu che ha annunciato il suo intervento sulla violenza psicologica e verbale quale ipotesi di reato; la scrittrice e operatrice sanitaria a Monza, Rossella Mura, autrice del libro “Vietato sognare” che racconta e testimonia alcuni fatti e situazioni accaduti alle persone che hanno chiesto l’intervento sanitario e che sarà prossima ospite del Festival Letterario San Bartolomeo (non sarà presente domenica per precedenti impegni); l’attivista politica Barbara Lorettu che ha spronato le donne ricordando le battaglie effettuate dalla sua generazione come emancipazione purtroppo  non durature nella conquista della parità di genere; Rita Russu, scrittrice da sempre impegnata per il Festival Letterario San Bartolomeo;l’editore Cristian Mameli e la laureanda Sara Scano che hanno realizzato un toccante video che verrà proiettato all’apertura dei lavori di domenica pomeriggio.

Al dibattito di domenica parteciperanno come relatori, o con interventi programmati e comunicazioni anche Annamaria Busia avvocata e politico estensore della legge sui crimini domestici; Grazia Maria De Matteis garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza; Maria Grazia Fois assessore alle politiche sociali del comune di Quartucciu; Tiziana Mori responsabile ufficio comunicazione e fundraising Rosa Roja Onlus; Cinzia Collu del circolo tematico Spinelli di Quartu; il medico e biologo Luciano Congiu che parlerà di una particolare forma di violenza, le mutilazioni genitali femminili; Patrizia Cadau della commissione Pari opportunità del comune di Oristano; Angelo Cremone, attivista di Sardegna Pulita, impegnato da anni contro la violenza scaturente dalla guerra e da chi la alimenta e contro le violazioni dei diritti umani, comprese quelle per decreto; Samuele Mereu, attivista nel sociale sulla violenza proveniente dal degrado nei quartieri cosiddetti “periferici”; Angelo Pili dell’Associazione Aloe Felice.

Alla serata interverranno anche il gruppo teatrale Is Amigas, Teo Spigno Pittaluga e Silvia Serafi, Riccardo Montanaro, Matteo Scarano, Roberto Usai, che contribuiranno a una lettura del tema della violenza usando diversi mezzi di espressione, particolarmente graditi al pubblico.

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Presso la sede comunale situata in via XVIII Dicembre, a Carbonia, è stato aperto il nuovo Centro Eurodesk, un moderno sportello informagiovani in linea con le modalità di informazione e comunicazione adottate oggigiorno dalle nuove leve della nostra società.

«L’apertura di questo nuovo servizio è una bella notizia che fa felici tanti ragazzi di Carbonia, i pilastri del futuro della nostra città. Ed è proprio questo il nostro obiettivo: lavorare per costruire una comunità degna dei nostri figli, in grado di soddisfare il loro desiderio di realizzazione in ambito personale e professionale», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’apertura del nuovo ufficio fa seguito a quanto contenuto nella delibera di Giunta n. 33 del 15 febbraio 2018 con cui il comune di Carbonia ha aderito ad Eurodesk, la rete di informazione e orientamento dei giovani dell’Unione Europea.

Soddisfazione è stata espressa dall’assessore delle Politiche giovanili Loredana La Barbera, la principale artefice della realizzazione di questo progetto, fortemente voluto dall’Amministrazione comunale per «erogare servizi qualificati di informazione, formazione e aggiornamento sulle politiche e sui programmi messi in campo dall’Unione europea in favore della gioventù. La finalità è accrescere le possibilità di partecipazione delle nuove generazioni alle opportunità offerte dall’Unione europea, consentendo ai ragazzi di Carbonia di abbattere le distanze culturali, promuovendo così la manifestazione dei diritti di cittadinanza dei giovani in Europa».

Il Centro Eurodesk è aperto al pubblico nei seguenti giorni e orari: 

• Martedì dalle 16.00 alle 17.30;

• Mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 12.00.

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«Ho parlato con la direttrice del Polo Museale Giovanna Damiani e mi pare che in realtà siamo abbastanza allineati nel ribadire gli accordi presi, in particolare quello siglato un anno fa con l’allora ministro Dario Franceschini. Il punto di vista definito in quell’occasione è molto semplice: le statue di Mont’e Prama vengono da qui e qui devono stare. Se è vero che una ricchezza archeologica di tale portata valorizza il territorio, è vero anche che esporla nel luogo di provenienza ne esalta la capacità di attrazione. Una presenza al Museo di Cagliari deve essere funzionale a portare più visitatori a Cabras, non il contrario. Questo è lo schema e noi non ci muoviamo di un centimetro.»

Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Francesco Pigliaru visitando il Museo di Cabras insieme al sindaco Andrea Abis ed al consigliere regionale Antonio Solinas.

«Va detto però che è necessario fare i compiti a casa. La governance di questo patrimonio archeologico così prezioso va attuata attraverso il lavoro condiviso di Regione, Mibac e comune di Cabras, i tre soggetti riuniti nella Fondazione, che è lo strumento essenziale per portare avanti tutte le azioni che servono e per farlo in pieno spirito collaborativo. Noi siamo al lavoro sullo statuto, e da parte del Comune abbiamo ricevuto assicurazione sulla loro disponibilità ad andare avanti in questa direzione in tempi rapidi. Mont’e Prama è una straordinaria eredità che appartiene a Cabras e a tutta la Sardegna ma anche al mondo intero: è interesse di tutti noi rendere le statue visibili nel luogo di ritrovamento – ha concluso Francesco Pigliaru -, così come avviene, con successo, nelle situazioni internazionali meglio gestite.»

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Domani, sabato 24 novembre, alle ore 10.00, nella sede Arst di Pratosardo a Nuoro, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Carlo Careddu parteciperanno alla consegna di 65 nuovi bus in dotazione all’Azienda regionale trasporti. Saranno presenti il sindaco di Nuoro, Andrea Soddu, e l’amministratore unico dell’Arst, Chicco Porcu.   

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«La vostra è una iniziativa speciale e lo dico da cittadino libanese oltre che da cittadino del mondo. Sono convinto che questo genere di appuntamenti possano avere un effetto domino sulle persone che, in questo modo, possono convincersi che al mondo siamo tutti uguali.»

Lo ha detto questa mattina Majid Talal Arslan, principe libanese e ricercatore in Scienze politiche e Relazioni internazionali, che questa mattina a palazzo comunale ha incontrato il primo cittadino di Stintino Antonio Diana.

«La Sardegna – ha detto il sindaco di Stintino – ha un legame anche storico con il Libano e con la nostra iniziativa, che portiamo avanti dal 2015, vogliamo contribuire alla diffusione del dialogo con i popoli del Medio Oriente, del resto del Mondo, che hanno culture e religioni diverse.»

Il principe libanese è a Stintino perché domani, sabato 24 novembre, parteciperà alla quarta edizione del convegno Dialogando che metterà al centro dell’incontro i temi della religione, dell’identità e della cooperazione tra Europa, Africa e vicino Oriente. Il convegno è in programma sabato, alle ore 9,30, al museo della Tonnara.

Il principe libanese è specializzato in Medio Oriente e studia la politica lo sviluppo della consapevolezza politica tra i giovani in Libano. Dato il suo background familiare, infatti, è figlio dell’emiro Talal Arslan capo del Partito democratico libanese, rappresenta un esempio della futura élite politica in Libano e nella regione araba.

Prima dei saluti, il sindaco ha donato al principe due libri, uno su Stintino ed uno sull’Asinara. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore Antonella Mariani, il vicesindaco Angelo Schiaffino e la presidente del Consiglio comunale Marilena Gadau. Il principe era accompagnato da Faisal Mosleh, direttore del Centro studi strategici libanese.