27 November, 2024
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Domenica 25 novembre, a Carbonia, si svolgerà la processione di Cristo Re, organizzata dalla parrocchia di Corso Iglesias guidata da don Massimiliano Congia.

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare dalle ore 9.30, fino al termine della processione religiosa, nelle seguenti strade: piazza Iglesias, via Santa Caterina, via Dante, viale Bellini, via Carducci, via Angioy, piazza Iglesias e rientro in chiesa.

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Una giornata speciale di riflessione, creatività artistica e sensibilizzazione sul tema del pieno godimento di diritti, dignità e libertà per le persone con disabilità.

Un momento in cui poter modellare tutti insieme, sporcandosi le mani con la creta, quello che l’Europa può rappresentare o quello che vorremmo l’Europa sia.

Per questo, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia ha organizzato l’evento “Un’Europa senza Barriere… Costruiamola insieme”.

L’iniziativa si terrà a Roma, il 3 dicembre, negli spazi dell’Ex Dogana in via Scalo di San Lorenzo 10, dalle ore 10.30 alle 13.30.

In un laboratorio di arte partecipata accessibile, guidato dal maestro Felice Tagliaferri, scultore non vedente di fama mondiale, chi vorrà potrà cimentarsi nello scolpire con mani, braccia, naso o faccia per tirare fuori l’idea di Europa da un blocco di creta.

Durante il dibattito che inizierà alle ore 12.30, le testimonianze delle singole associazioni faranno conoscere storie concrete su cosa ha fatto e cosa rappresenta l’Unione Europea per le persone con disabilità: sensibilizzare, informare su quanto sta facendo già l’Europa ma anche su quanto resti ancora da fare.

Costruire legami e reti al di là di qualsiasi barriera è uno degli obiettivi di questo evento, con l’avvicinarsi delle elezioni europee del 26 maggio 2019.

Durante l’iniziativa, sarà data anche voce ai volontari della campagna istituzionale Stavoltavoto.eu del Parlamento europeo per le elezioni europee 2019.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218022132252801/

L’Amministrazione comunale di Iglesias ha presentato questa mattina, nella sede del Comando di Polizia locale (ex tribunale), il nuovo sistema di videosorveglianza cittadina, attivato per permettere la visione ed il controllo delle zone più critiche del territorio comunale in termini di viabilità e di tutela del patrimonio Urbano.
La centrale operativa sarà il punto di riferimento di tutte le forze dell’ordine presenti nel comune di Iglesias, rappresentate durante la persentazione del servizio..

Il sistema di videosorveglianza è attualmente composto da 54 telecamere, 26 acquistate con il cofinanziamento regionale ed ulteriori 28 telecamere già presenti, finanziate dall’Amministrazione comunale, e funzionanti che andranno ad interfacciarsi sul nuovo.

Francesco Melis, assessore dell’Informatizzazione e della Polizia locale, ha sottolineato il lavoro svolto dall’ufficio informatico comunale e dalla Polizia locale che hanno seguito con la massima attenzione l’attivazione e messa in esercizio dell’intero sistema.

Al termine della presentazione, abbiamo intervistato il sindaco, Mauro Usai, intervista che pubblicheremo in serata.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218024080661510/

     

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Il comune di Carbonia si aggiudica un nuovo bando regionale. Si tratta di un finanziamento di 70.000 euro da destinare a interventi di recupero di aree degradate a causa dell’abbandono indiscriminato di rifiuti.

«Siamo soddisfatti per questo risultato che ci consente di proseguire in modo sempre più incisivo nella nostra azione volta a ridurre l’incuria e il degrado ambientale presenti nelle aree pubbliche comunali, specie nelle zone periferiche. Un fenomeno di inciviltà che produce effetti negativi in termini di deturpamento del paesaggio e, più in generale, del patrimonio comunale. La lotta contro il “sacchetto selvaggio” e l’abbandono indiscriminato di qualsiasi tipo di rifiuto è una priorità di questa Amministrazione, sulla quale interverremo in modo congiunto attraverso l’installazione di appositi apparecchi di videosorveglianza», ha detto il sindaco Paola Massidda.

L’Ufficio Ambiente del comune di Carbonia ha rilevato, in collaborazione con la società di gestione del servizio di igiene urbana, diversi siti deturpati dalla presenza di rifiuti. Gli interventi verteranno sulle seguenti zone: 

• Località Is Arrius;

• Località Flumentepido;

• Aree prospicienti il Cimitero Comunale;

• Prolungamento di Corso Iglesias.

Come ha precisato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai, «i siti caratterizzati da presenza di rifiuti sono diversi e la scelta è stata fatta anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. La natura dei rifiuti rinvenuti è variegata: dalla plastica alla carta, dal cartone al vetro e ai metalli, dai rifiuti indifferenziati agli ingombranti, fino ai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e all’amianto. La quantità che rimuoveremo è ingente: circa 50 metri cubi di ingombranti, 30 metri cubi di inerti, 30 metri cubi di indifferenziato, 10 metri cubi di amianto e 10 metri cubi di rifiuti valorizzabili di varia tipologia. Valuteremo eventuali cofinanziamenti per salvaguardare i siti da ulteriori abbandoni di rifiuti mediante strumenti di videosorveglianza, fissi o mobili».

I rifiuti verranno raccolti dall’appaltatore del servizio di igiene urbana, la De Vizia, e trasportati verso gli impianti di destinazione finale: il Tecnocasic per il secco indifferenziato; l’impianto di Sa Terredda per i rifiuti ingombranti; le piattaforme di valorizzazione per i materiali riciclabili; le discariche all’uopo autorizzate per inerti e amianto.

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“La conosci Giulia?”, dissacrante commedia che mette in luce stereotipi e squilibri di genere ancora molto radicati nel mondo dell’informazione e della comunicazione, in seguito al grande successo riscontrato al debutto di ottobre da “tutto esaurito” (gratuito) con una lista di attesa di oltre 180 persone, replica il 26 novembre a Cagliari, sempre al Teatro Massimo alle 21.00, con ingresso gratuito. Testimonial d’eccezione anche del bis della rappresentazione cagliaritana la Rettrice dell’Università degli Studi di Cagliari Maria Del Zompo, promotrice di tante iniziative sull’uguaglianza dei generi nel suo Ateneo.

La pièce rientra nel programma di attività 2018-19 del Corecom (Organismo della Regione Sardegna per le comunicazioni) volte a promuovere, in collaborazione con Gi.U.Li.A Sardegna (coordinatrice Susi Ronchi), la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, che si traduce sempre più spesso, come purtroppo ci dicono le cronache, in forme di violenza. La replica dello spettacolo nel capoluogo sardo è inserita all’interno delle iniziative “Viva la libertà! Cagliari contro la violenza” legate alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, organizzato dal Comune di Cagliari – Assessorato e Commissione Pari Opportunità, ed è promosso da Corecom Sardegna, Università degli Studi di Cagliari e Comune di Cagliari, a cura di Giulia giornaliste Sardegna, produzione Lucido Sottile.

Attraverso i ritmi vivaci e incalzanti della commedia quindici artisti alternano all’interno di “La conosci Giulia?” tante spassose gag a momenti più drammatici per offrire spunti di riflessione e contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità fra i generi.

Nello spazio scenico la simulazione di una redazione giornalistica diretta (eccezionalmente) da una donna (Cristina Maccioni), che si prepara a realizzare uno scoop contro le discriminazioni di genere in attesa di scoprire chi sarà questa Giulia, la fonte misteriosa che rivelerà chissà quali notizie sensazionali. Ma tra dialoghi surreali, canti, musica, ospiti inattesi, sketch divertenti e monologhi a tratti comici e a tratti drammatici, si mettono in luce all’interno della stessa redazione le discriminazioni tra i sessi e l’ostinazione a comunicare attraverso opinioni precostituite, in cui cronache di ordinaria disparità di genere e luoghi comuni sessisti si alternano in chiave surreale e tragicomica.

Un’opera scritta a più mani da undici giornaliste dell’associazione Gi.U.Li.A (Giornaliste Unite Libere Autonome) e dalle attrici e dagli attori coinvolti, con la drammaturgia di Tiziana Troja (che ha curato anche la regia) e Vito Biolchini, che affronta con ironia le disparità di genere a partire dal linguaggio nel rapporto con i media, ma anche le discriminazioni nell’accesso alle professioni, le molestie sul posto di lavoro, la rappresentazione mediatica distorta della violenza di genere, l’imparità salariale, di carriera e di visibilità mediatica tra uomini e donne nel mondo sportivo, l’educazione stereotipata delle bambine, il precariato e lo sfruttamento della professione, i luoghi comuni di una cultura che tende ancora a emarginare le donne e a relegare anche gli uomini a ruoli di genere tradizionali, sempre più inadeguati. 

In scena una rosa di attori e di musicisti tra i più apprezzati della scena culturale sarda (Tiziana Troja, Michela Sale Musio, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle). Non mancano naturalmente le gag delle irriverenti e esilaranti Tanya e Mara, interpretate da Tiziana Troja e Michela Sale Musio (Lucido Sottile) che con i loro irresistibili numeri travolgono il pubblico in un pieno di risate e paradossi esplosivi sul tema delle disparità tra i sessi. Uno spettacolo in cui intrattenimento, formazione e informazione si alleano attraverso la forma dell’ironia per offrire spunti di riflessione e stimolare il pensiero critico su linguaggio e discriminazioni di genere e sulla necessità di un linguaggio attento delle differenze.

A gennaio la pièce debutterà anche a Sassari, presto verrà comunicata la data.

“La conosci Giulia?” è rivolto a un pubblico di tutte le età e agli studenti, indirizzato a promuovere un’immagine equilibrata, reale e rispettosa dell’identità della donna, contrastando ogni forma di stereotipo e di disuguaglianza, a favore di una comunicazione che ponga in modo dignitoso e corretto la necessità di riequilibrare l’attuale disparità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico, a parità di conoscenze, competenze e responsabilità, tra uomini e donne.

Lo spettacolo è inserito all’interno delle iniziative legate alla prima edizione del Premio Corecom Sardegna “Gianni Massa” indetto dal Comitato per le comunicazioni della Regione autonoma della Sardegna, presieduto da Mario Cabasino, dedicato ai temi della parità e della comunicazione in genere, e si articola nelle tre sezioni Giornalismo (dedicato alla memoria di Piera Mossa), Università e Scuola. I premi per tutte e tre le sezioni saranno attribuiti l’8 marzo 2019 nel corso di una cerimonia ufficiale da una giuria composta dai Presidenti del Corecom e dell’Ordine dei Giornalisti, dalla Coordinatrice di Giulia giornaliste Sardegna, o loro delegati, e dai rappresentanti delle Università. Il testo integrale del bando e la delibera della giuria si trovano sul sito istituzionale del Corecom Sardegna www.consregsardegna.it/corecom .

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«L’iscrizione del Paesaggio policolturale del Mandrolisai al Registro nazionale dei Paesaggi rurali d’interesse storico è un risultato di grande rilievo e prestigio, in quanto in tutta l’Italia si contano complessivamente soltanto 14 eccellenze, tra cui questa che è la prima e per ora l’unica in Sardegna.»

Lo ha detto l’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu nel corso della conferenza stampa che si è tenuta oggi a Cagliari per illustrare il decreto del ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo.

«La Regione – ha sottolineato Cristiano Erriu – ha dato il massimo sostegno all’iniziativa voluta fortemente dai Comuni di Atzara e Sorgono, con il contributo tecnico dell’Università di Sassari. Si tratta di una sperimentazione in vitro, in quanto vogliamo estendere a tutta l’Isola la ricognizione dei paesaggi rurali e storici. Ci crediamo così tanto che, nelle prossime settimane, presenteremo la Scuola regionale del paesaggio. La Regione, inoltre, metterà a disposizione risorse mirate per sostenere queste iniziative. Il Mandrolisai da parecchi decenni conserva l’integrità del paesaggio, e questo costituisce un valore aggiunto perché in prospettiva sarà possibile ampliare la filiera vitivinicola e creare nuove opportunità di sviluppo.»

«Abbiamo affrontato questa sfida di comune accordo con l’Amministrazione di Atzara – ha spiegato il sindaco di Sorgono, Giovanni Arru -. Il Mandrolisai è l’unico territorio della Sardegna il cui nome coincide con la Doc del vino, e questa è un’ulteriore peculiarità. In generale, ci aspettiamo che le nostre imprese riescano a trarre un beneficio dalla valorizzazione di uno sforzo collettivo, per esempio attraverso un marchio distintivo nelle etichette delle nostre cantine, come è accaduto in altre regioni. Il Ministero ha riconosciuto un altro aspetto, e cioè che oltre al paesaggio vitato abbiamo anche pascoli arborati conservati nel corso dei decenni. Il contributo della Regione sarà determinante per proseguire in questo percorso.»

«La Sardegna è ricca di queste peculiarità – ha aggiunto il sindaco di Atzara, Alessandro Corona – dunque, questo riconoscimento può fornire uno stimolo per altri territori. Costituisce un enorme volano di crescita che ci aiuterà a combattere lo spopolamento. Vogliamo costruire un progetto pilota, ma è auspicabile che la Regione ci affianchi non tanto con risorse economiche, quanto con un’adeguata campagna di comunicazione. Dal centro della Sardegna può partire un messaggio nuovo, che pone il paesaggio al centro dell’attenzione e fa da supporto ai progetti di molti giovani imprenditori, del comparto agricolo e non solo.»

«Nel corso dell’Ottocento – ha spiegato il professor Alessandro Dettori, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari – la società pastorale, nel centro della Sardegna, ha cancellato buona parte della società agricola. Nel Mandrolisai ciò non è avvenuto, e questo valore è stato riconosciuto dal Ministero attraverso lo studio condotto dal nostro Ateneo. Per l’occasione, è stata presentata anche una sovrapposizione dei rilevamenti aerei fatti nel 1954 e nel 2016: ebbene, il 53% del territorio è pressoché immutato nell’uso del suolo. La valutazione storico-ambientale ha permesso di mettere a fuoco i tre parametri richiesti per l’iscrizione al Registro: significatività, integrità e vulnerabilità del paesaggio. Tra le peculiarità del Mandrolisai, la tipica coltivazione ad alberello dei vigneti e la presenza dei tradizionali muretti a secco.» 

 

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Dopo i due singoli appena pubblicati (La Tenerezza, settembre 2018 e Guardi Avanti, ottobre 2018) che hanno raccolto complessivamente oltre 300mila ascolti su Spotify e oltre 150mila views su YouTube, LE ORE presentano il loro terzo brano dal titolo “La Mia Felpa È Come Me” già in gara e tra i 69 finalisti di Sanremo Giovani 2019.

«Se in quella fredda sera d’autunno sul treno, seduta a un paio di metri da me,

con un’aria molto simile alla mia, non ci fosse stata quella ragazza

rifugiata in una felpa grande più di lei, questa canzone non sarebbe nata.»

“La Mia Felpa È Come Me” è scritto e composto da LE ORE, e come i due singoli precedenti, è prodotto da Federico Nardelli e Giordano Colombo.

La traccia è ambientata in una notte in cui due persone con i cuori a pezzi si incontrano e scoprono che questi pezzi sono complementari, sottolineando, in seguito, una grande verità mai messa per iscritto ufficialmente: la felpa larga da uomo sta sempre meglio addosso ad una ragazza.

LE ORE sono Francesco e Matteo, duo artistico già attivo e molto seguito in rete.

Come per i precedenti “La Tenerezza” e “Guardi avanti”, anche “La Mia Felpa È Come Me” viene pubblicato su etichetta luovo/iCompany ed è disponibile su tutti gli store digitali a partire da oggi, 22 novembre 2018.

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Al via una serie di facilitazioni per l’accesso alle misure del Programma LavoRas. L’insieme di novità nel programma per il lavoro della Regione è previsto nella delibera n. 53/2 dello scorso 29 ottobre, passata con parere favorevole nella Commissione Lavoro del Consiglio regionale il 13 novembre e approvata in via definitiva ieri in Giunta, su proposta del Presidente, Francesco Pigliaru, di concerto con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci e l’assessora del Lavoro, Virginia Mura.

Il provvedimento semplifica le modalità di accesso agli incentivi all’assunzione in quattro punti fondamentali: l’incremento significativo dell’importo; la semplificazione delle procedure di accesso delle imprese; la possibilità di ricorrere alla cosiddetta finanza inclusiva; l’eliminazione dei vincoli preesistenti per le aziende di medie e grandi dimensioni. L’insieme delle novità è applicabile ai due avvisi già in corso (bonus occupazionali per l’assunzione di lavoratori under e over 35) e al prossimo bando per le assunzione degli over 55.

«Con questo nuovo passaggio su LavoRas aumentiamo le risorse destinate alle imprese per assumere e, nello stesso tempo, siamo riusciti ad abbassare le difficoltà  burocratiche per accedere agli incentivi, rafforzati sino alla percentuale massima concessa dalle regole europee – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. I dati sulla disoccupazione giovanile registrano riscontri positivi importanti, ma abbiamo necessità e urgenza di crescere ancora. E’ più che mai necessario che i nostri giovani restino in Sardegna perché sono loro a portare le idee, l’innovazione, il talento che sono le chiavi per il futuro di tutto noi. Stiamo affrontando con il massimo dell’impegno un problema complesso, e giorno dopo giorno affiniamo gli strumenti per dare le risposte più efficaci. Vogliamo che questa azione funzioni e funzioni subito – ha concluso Francesco Pigliaru -, e con questo obiettivo miglioriamo le condizioni economiche e la semplificazione affinché le imprese assumano giovani e lo facciano il prima possibile.»

«Gli incentivi concorrono ad abbattere non solo la disoccupazione giovanile, ma anche quella di chi ha superato i 35 anni e trova maggiori difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro – ha spiegato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura -. La semplificazione per l’accesso agli incentivi ci è stata richiesta da tutti gli stakeholder, a partire dalle imprese, grandi e piccole, operanti nella nostra Regione. Abbiamo portato al massimo l’incentivo all’assunzione, sia per le assunzioni a tempo indeterminato, sia per quelle a tempo determinato, dai 12 mesi in su. Abbiamo abbattuto i vincoli per le grandi imprese, stabiliti in precedenza nel programma LavoRas, e semplificato le procedure di accesso ai bonus. Infine, abbiamo stanziato sulla misura ingenti risorse – 40 milioni – e confidiamo, con una comunicazione una più efficace che raggiunga tutte le aziende, di contribuire all’assunzione di migliaia di persone nel nostro tessuto economico», ha concluso la titolare del Lavoro.  

È previsto l’incremento dell’incentivo all’assunzione per i lavoratori a tempo indeterminato fino al 50% del costo lordo annuo del singolo lavoratore, incluso l’importo dell’eventuale sgravio contributivo nazionale, che dovrà essere necessariamente richiesto se l’impresa possiede i requisiti per ottenerlo. Per le assunzioni a tempo determinato oltre i 12 mesi, l’incremento del bonus sale fino al 30% del costo lordo annuo del singolo lavoratore.

I datori di lavoro potranno delegare il proprio consulente del lavoro per la presentazione della domanda. È previsto il coinvolgimento dei soggetti privati accreditati nell’attività di promozione della misura, con il riconoscimento dell’attività svolta, «secondo una logica di premialità, per processo e per prodotto». Nel caso di contratto di somministrazione l’incentivo verrà erogato direttamente all’impresa utilizzatrice. Viene riconosciuta espressamente la possibilità di incentivare il contratto di apprendistato, ferma restando la verifica sul cumulo degli aiuti di stato che potrebbe conseguirne.

La delibera stabilisce due ulteriori facilitazioni per le imprese di media e grande dimensione: il calcolo dell’incremento occupazionale netto (requisito necessario ai sensi del Regolamento UE sugli aiuti all’occupazione) sarà limitato al territorio regionale ed è stabilita la soppressione del limite di 100mila euro come importo massimo per la singola impresa.

LavoRas è il programma integrato plurifondo per il previsto nella Finanziaria regionale 2018. Il piano per l’occupazione della Regione  – con risorse del Fondo per lo sviluppo e la Coesione, della Regione, del Fondo Sociale Europeo e del Programma Garanzia Giovani – stanzia per il 2018 127,6 milioni di euro e 70,1 milioni di euro sia per il 2019, sia per il 2020. LavoRas è diviso in due macromisure: Cantieri (45 milioni per quelli di nuova attivazione e 21 per quelli già esistenti, le risorse per il 2018) e Politiche attive del lavoro (61 milioni), suddivise a loro volta in incentivi all’occupazione (ovvero bonus, con risorse pari a 34 milioni di euro), assegni formativi (14 milioni di euro), risorse per l’occupazione degli over 55 (5 milioni), situazioni di crisi (6,7 milioni), accompagnamento lavoro (700 mila euro), creazione d’impresa (1,2 milioni di euro).

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Venerdì 23 novembre, a partire dalle 9.30, presso la Manifattura Tabacchi di Cagliari, si svolgerà una giornata di incontro sui temi dell’innovazione e della creazione d’impresa organizzata nell’ambito del progetto RETIC – REte Transfrontaliera del sistema di incubazione per nuove imprese TIC (Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione).

Il progetto RETIC, cofinanziato dal programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2014-2020, è stato avviato nel 2016 e prevede la creazione di una rete tra soggetti specializzati nei servizi di pre-incubazione ed incubazione di nuove imprese nel settore delle ICT, applicato alle filiere di nautica, turismo ed energia.

Nel corso della mattinata si alterneranno interventi e testimonianze da parte dei principali esponenti dei settori di interesse. Nico Cerri, in rappresentanza del Polo Tecnologico Lucchese, capofila del progetto RETIC, farà il punto sui risultati raggiunti dai partner coinvolti e sulla loro effettiva capacità di attivare sinergie di rete a supporto della creazione d’impresa nei settori energia, nautica e turismo. La riflessione sarà arricchita dai contributi di Max Sirena, team director & skipper di Luna Rossa, Giuseppe Consentino, head of local public affairs di ERG, ed Andrea Pili, amministratore delegato di Sardegna.com – Gruppo Alpitour, ciascuno dei quali esplorerà il tema dell’innovazione tecnologica quale motore di crescita e sviluppo nel proprio ambito di riferimento.

Saranno inoltre presentati al pubblico i progetti d’impresa selezionati per partecipare al “Living Lab”: un percorso di otto settimane di affiancamento durante le quali i partecipanti hanno testato la propria idea di business e iniziato a impostare una corretta strategia di introduzione sul mercato. Il Living Lab, organizzato da Sardegna Ricerche con il supporto di Apply Consulting ed Open Campus, è anch’esso parte del progetto RETIC.

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Nuova vita per lo Stagno di Posada, inserito nell’elenco delle Riserve naturali e riconosciuto dall’Unesco “riserva della biosfera” Mab. Con 400mila euro sarà acquisito dall’Ente Parco di Tepilora e valorizzato come zona umida nell’ambito del progetto di sviluppo locale da 15 milioni di euro firmato ad agosto dell’anno scorso da Regione e Unione di Comuni del Montalbo all’interno della Programmazione territoriale. L’ha deciso la Giunta, che su proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci d’intesa con l’assessore dell’ambiente Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento a favore dell’Ente Parco che lo acquisirà con 220mila euro e lo valorizzerà con i restanti 180mila. 

«Lo stagno di Posada, pur essendo all’interno del perimetro del Parco Regionale, non era nella disponibilità dell’Ente Parco, che invece ha più volte manifestato la necessità di acquisire e valorizzare un compendio di grande pregio, funzionale allo sviluppo dell’area di rilevanza strategica di Tepilora – dice Raffaele Paci -. Oggi abbiamo la possibilità di dare riscontro a questa esigenza, emersa in fase di co-progettazione del progetto di sviluppo territoriale, ma che in quel momento non era possibile soddisfare. Le zone umide sono una grande risorsa della Sardegna e vogliamo valorizzarle fortemente, e per questo abbiamo messo a punto una politica complessiva per gestirle al meglio. All’interno di questa politica, di sicuro la tutela ambientale è prioritaria, ma non parliamo solo di quella, perché vogliamo potenziare le attività produttive delle zone umide, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare e tutelare la forza lavoro occupata nelle attività economiche e allo stesso tempo promuovere nuova e qualificata occupazione, come l’Ente Parco Tepilora potrà fare con lo stagno di Posada.»

«Lo sviluppo sostenibile è l’unico possibile per il nostro futuro e il Parco sta lavorando dall’inizio in questa direzione. Il progetto è infatti un altro tassello di tutto quanto creato da quella stessa comunità, cioè da un territorio meritevole di ricevere risorse perché ha dimostrato di avere grandi capacità progettuali premiate persino dall’Unesco – afferma l’assessore Donatella Spano -. Il Parco regionale, a pochi anni dalla sua istituzione, ha fatto grandi progressi con un’attenta programmazione e valorizzazione delle risorse come esempio di area protetta che pensa sia alla propria comunità che ai visitatori, con particolare attenzione al turismo ecosostenibile.»

Il progetto “Tepilora, patrimonio accessibile a tutti”, punta su nuove potenzialità di sviluppo per le comunità locali grazie al lavoro coeso tra i territori che rientrano nell’Unione di Comuni del Montalto e l’Amministrazione regionale. «Abbiamo sempre creduto all’idea di sviluppo locale, alla forza delle persone che si mettono insieme, che progettano dal basso e non si arrendono a un futuro di spopolamento delle zone interne, puntando sulle loro caratteristiche e risorse per costruire un futuro più solido», conclude Raffaele Paci.