27 November, 2024
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Dopo un lungo iter sta per diventare operativa, nella pienezza delle sue funzioni, a Carbonia, la Consulta comunale per lo sport, un nuovo strumento di partecipazione, condivisione, dialogo, ascolto e collaborazione tra le numerose realtà sportive operanti in città.

«Si tratta di un organo volto a valorizzare il settore sportivo di una città come Carbonia, che vanta una radicata tradizione in tal senso, certificata dal gran numero di società ed associazioni che operano nel territorio, distinguendosi per i risultati conseguiti in campo locale e regionale», ha detto il sindaco Paola Massidda.
Come ha precisato l’assessore dello Sport Valerio Piria, «al fine di dar corpo a questa nuova realtà, entro il 28 novembre i soggetti interessati potranno presentare la propria candidatura per entrare a fare parte dei componenti della Consulta, sulla base del regolamento approvato in Consiglio comunale nel lontano 29 gennaio 2010».

La Consulta comunale per lo sport sarà composta dalle seguenti figure:

• Assessore delegato allo Sport con funzioni di Presidente;

• 1 rappresentante del CONI provinciale;

• 1 rappresentante per ciascuno degli Enti di Promozione Sportiva locale, indicati dai medesimi;

• 1 rappresentante di ogni Federazione indicato tra i dirigenti delle società sportive locali;

• 1 rappresentante di ciascun Istituto scolastico;

• 1 rappresentante per ogni Società sportiva locale che promuove la pratica sportiva delle persone con disabilità;

• 1 operatore sanitario in rappresentanza della Asl.

Le candidature dovranno essere inviate, su carta semplice, all’Ufficio Sport, sito in via XVIII Dicembre, entro il 28 novembre 2018.

Le domande potranno essere inviate tramite raccomandate con ricevuta di ritorno al seguente indirizzo: piazza Roma, 1, 09013 Carbonia (SU), oppure tramite Posta elettronica certificata: comcarbonia@comune.carbonia.ca.it .

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Il volontariato aiuta a acquisire valori, a capire meglio la realtà circostante, ad acquisire competenze, a scoprire cosa significa essere cittadini e quanto è importante la partecipazione. Per questo è uno strumento importante anche per la crescita personale dei più giovani. Lo confermano i primi risultati del progetto GIOeVO (Giovani e Volontariati), promosso dalla ConVol e sostenuto dalla Fondazione con il Sud.

GIOeVO ha l’obiettivo di connettere il mondo della scuola con quello del volontariato, favorendo la reciproca conoscenza e collaborazione, ma anche quello di lasciare alle associaioni strumenti e linee guida che possano essere di aiuto nel coinvolgimento dei giovani. Iniziato nell’anno scolastico 2017-2018, si svolge in quattro regioni del Mezzogiorno – Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia – ed ha coinvolto 16 istituti superiori e 36 organizzazioni di volontariato.

I volontari sono entrati nelle classi, presentando le proprie organizzazioni e attività. I ragazzi interessati hanno poi svolto un periodo di “coworking” di 25 ore nelle associazioni stesse – all’interno dell’alternanza scuolalavoro – e sono diventati a loro volta “ambasciatori” del volontariato presso i loro compagni (questo è uno degli ambiti in cui la peer education mostra tutta la propria potenzialità).

Parallelamente un gruppo di ricerca composto da docenti universitari ed esperti di volontariato, sta lavorando sulla percezione del volontariato da parte dei giovani, attraverso la somministrazione di questionari prima, durante e dopo l’esperienza. In attesa dei risultati, il cambiamento che l’esperienza di volontariato ha prodotto nei ragazzi si può chiaramente leggere in alcuni dei “Diari di Bordo” che erano stati invitati a compilare per riflettere sull’esperienza che stavano facendo. Ecco alcune citazioni:

«Non è necessario essere degli esperti per aiutare gli altri, basta buona volontà ed essere altruisti».

«Ho imparato che con un piccolo gesto – come aiutare qualcuno a mangiare – puoi fare molto felice una persona».

«Ho imparato a sapermi confrontare con persone che hanno una vita decisamente diversa dalla mia».

«Ho imparato che nella vita tutti possono sbagliare e che è giusto, se lo vogliono, aiutarli a farsi una nuova vita».

«Questa esperienza per me è stata come entrare in un mondo diverso, di sofferenza, ma anche di forza».

«Sino a poco tempo fa non riuscivo ad essere sicuro di me, a parlare con le persone senza balbettare e dire “ehm” o altro. Ma dopo che ho vissuto questa esperienza bellissima sono più sicuro di me, anche quando sono con i miei amici e soprattutto con le persone adulte».

Il progetto ha già raggiunto alcuni risultati: costruire una rete tra le organizzazioni di volontariato e le scuole; rafforzare le competenze specifiche e trasversali dei giovani; affinare la sensibilità dei ragazzi verso i temi legati alla cittadinanza attiva e al senso civico. La conoscenza del mondo del volontariato ha anche una funzione orientativa rispetto alle scelte formative e lavorative dei ragazzi e molti, alla fine dell’esperienza, hanno dichiarato di voler proseguire l’attività di volontariato.

La ConVol (Conferenza Permanente delle Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato) è una rete di terzo livello cui aderiscono le principali Associazioni, Federazioni e Reti di Volontariato che agiscono in campo nazionale e internazionale. È nata lo stesso anno in cui è stata varata la Legge quadro sul volontariato, da un’idea profetica: «Insieme si può tentare un cambiamento di cultura». L’obiettivo era quello di dare vita a una realtà che potesse presentarsi con voce unitaria alle istituzioni per sostenere i diritti dei più deboli e indifesi.

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La Giunta regionale ha destinato 5 milioni e 200mila euro per le sedi universitarie decentrate, così ripartite: circa 317mila euro all’Università di Sassari per i corsi istituiti per le sedi di Alghero, 526.240 euro per il corso della sede di Olbia e 2 milioni 25mila euro al consorzio Uno di Oristano e 2 milioni 332mila euro al Consorzio di Nuoro. Per le imprese culturali, saranno destinate invece risorse per 1 milione 300mila euro ripartite nei bandi CultureLab per 500mila euro, e IdentityLab per 800mila euro. Sempre su proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione e della Cultura Giuseppe Dessena, è stata approvata la delibera che garantisce risorse per 2 milioni 500mila euro, ultima tranche del Piano Straordinario degli scavi archeologici, che prevede un totale di 8milioni 400 mila euro nel biennio 2017-2018. Un milione 50mila euro, con approvazione in via preliminare da parte della Giunta, è previsto per lo sviluppo delle iniziative musicali popolari: 700mila euro per le attività istituzionali e 350mila euro per la formazione.

Altri 100mila euro sono destinati per l’erogazione da parte dei Convitti dell’isola di posti semigratuiti agli studenti che li frequentano, appartenenti a famiglie con Isee non superiore a 20mila euro. Mentre, circa 35mila euro andranno a sostegno degli interventi delle autonomie scolastiche: 15mila euro per progetti anche nazionali di educazione economico finanziaria, sportivi e contro le ludopatie. Le restanti risorse saranno ripartite come premialità alle Autonomie scolastiche che hanno partecipato a tutte le Linee di Tutti a Iscol@ sin dalla prima edizione, per viaggi studio e acquisto di materiale didattico.

A tre anni dall’approvazione della nuova legge che regola il comparto, la Giunta su proposta dell’assessore Raffaele Paci ha approvato un nuovo disciplinare di attuazione del fondo unico. Le modifiche sono state chieste dai Condifi attraverso l’Osservatorio, e con loro condivise: permetteranno di rivedere i criteri di accesso al fondo unico e di premialità, per un miglior funzionamento complessivo dell’intero sistema. Via libera anche a una rimodulazione del Fesr che consente di destinare 9 milioni di euro ai progetti della Programmazione territoriale che puntano sulla valorizzazione ambientale, molto richiesti dai territori interessati. Nominato, infine, il revisore dei conti di Sardegna Ricerche: si tratta dell’uscente Agostino Galizia. 

La Giunta, su proposta dell’assessore Edoardo Balzarini, ha deliberato di concedere il nulla osta all’immediata esecutività della deliberazione dell’Amministratore unico di Enas riguardante l’approvazione del rendiconto 2017 dell’Ente. 

È stato autorizzato, come richiesto dall’assessore Filippo Spanu, lo svolgimento del lavoro straordinario per i dipendenti in servizio nelle strutture impegnate nelle attività di eradicazione della peste suina e di Protezione civile. L’autorizzazione viene data in base alla legge regionale n. 35 del 2015.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente, Donatella Spano, sarà sottoposto all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto per la richiesta di ampliamento del centro commerciale di Santa Gilla a Cagliari.

Sono state approvate le linee guida relative al protocollo di utilizzo degli esami per la prevenzione della fetopatia alcolica, presentate dall’assessore Luigi Arru. Le donne a rischio di abuso di alcol, in età fertile o in stato di gravidanza dovranno compilare in forma anonima un questionario per la conferma del sospetto diagnostico. Il Centro di riferimento regionale sarà il laboratorio di analisi chimico cliniche e microbiologiche dell’ospedale Santissima Trinità di Cagliari.

Come proposto dall’assessore Pier Luigi Caria, è stata prorogata la gestione commissariale del Consorzio di bonifica della Sardegna Meridionale per consentire il completamento degli adempimenti normativi. Il commissario straordinario svolgerà l’incarico a titolo gratuito. Sono state inoltre approvate alcune precisazioni sulle direttive per la rendicontazione dei contributi erogati ai Consorzi di bonifica anche al fine del contenimento della spesa. Circa 300mila euro sono stati programmati per aiutare l’ avviamento delle organizzazioni dei produttori (OP), delle loro unioni (OC) non ortofrutta e dei consorzi di tutela delle produzioni con marchio di origine. Infine, è stato approvato un contributo per l’abbattimento dei costi di funzionamento attinenti l’attività istituzionale dei consorzi di bonifica.

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Domani, giovedì 22 novembre, alle ore 9.30, nella sala polifunzionale di piazza Roma, un incontro dibattito dal titolo “I murales ieri e oggi come strumento di comunicazione sociale”.

Il convegno sarà un punto di incontro per studiosi e appassionati che ripercorreranno le origini storiche ed archeologiche dei murales, fino ad arrivare al loro recente utilizzo nei campi dell’architettura e ai risvolti sociologici e antropologici legati a questa forma di comunicazione artistica.

«Uno strumento di espressione che, se utilizzato nei modi opportuni e correttamente regolamentati, può contribuire in misura determinante all’abbellimento estetico, al decoro e alla riqualificazione di alcune aree cittadine, specie di quelle periferiche», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Nel corso dell’incontro, il contributo degli artisti e dei muralisti ci aiuterà a capire quali approcci artistici e pratici vengono adottati nel territorio e attraverso quali modalità essi si esplicano. Come ha precisato il moderatore del convegno, l’assessore dell’Urbanistica e della Pianificazione strategica e territoriale Luca Caschili, «l’appuntamento di domani sarà un’occasione per discutere anche con i responsabili dell’ufficio Urbanistica e Cultura al fine di co-costruire, insieme alle scuole, alle associazioni, ai consiglieri comunali, ai tecnici e a tutta la cittadinanza un regolamento basato su contributi di valenza tecnico-scientifica, oltreché legati all’arte, alla percezione e al miglior inserimento di queste forme d’arte all’interno del tessuto urbano come strumento di comunicazione sociale».

L’apertura dei lavori sarà a cura del sindaco Paola Massidda. Sono previsti gli interventi dei seguenti relatori: Maria Antonietta Mongiu, archeologa; Nicola Migheli, sociologo; Giuseppe Tuveri, artista; Danilo Mucelli, writer; Alberto Siletto, dirigente dei Servizi Tecnici ed Urbanistici del comune di Carbonia.

Le conclusioni del dibattito saranno affidate all’assessore della Cultura, Sabrina Sabiu.

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Venerdì mattina alle ore 10.30, alla MEM (via Mameli, 164) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione dell’evento in programma domenica 25 novembre, dalle ore 16.30 alle ore 19.30, al SEARCH di Cagliari.

«Anche quest’anno il Festival Letterario San Bartolomeo, giunto alla 13ª edizione – dice Vincenzo Di Dino, presidente A.R.K.A. Eventi Culturali – aderisce al nutrito programma del cartellone comunale “Viva la Libertà. Cagliari contro la violenza”. La sessione speciale del Festival conterrà vari momenti culturali. Un dibattito con vari ospiti, letture a tema, riduzioni e frammenti teatrali che facciano riflettere sulla problematica della violenza e su come combatterla efficacemente, partendo dalla Cultura.»

Alla conferenza stampa parteciperà l’assessore comunale delle Pari opportunità, Marzia Cilloccu.

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Le imprese artigiane della Sardegna vogliono contare di più in Europa e, soprattutto, pretendono che il Governo Continentale tenga maggiormente in considerazione la rete delle piccole e medie aziende italiane.

Sono queste le principali richieste che una delegazione di Confartigianato Imprese Sardegna, a Bruxelles, ha formulato al Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, all’europarlamentare sardo, Salvatore Cicu, che ha ospitato il gruppo dirigente artigiano, e a diversi funzionari della Commissione Europea, durante una “tre giorni”, nella quale sono state affrontate tematiche relative alle problematiche che ostacolano l’attività e la crescita delle realtà produttive sotto i 15 dipendenti. In particolare, gli artigiani hanno discusso dell’accesso al credito, del sistema bancario e della lentezza dei programmi operativi regionali; ad oggi, infatti, è stato speso poco più del 10% delle risorse a disposizione. Tra gli altri argomenti affrontati, lo sviluppo della continuità territoriale per la Sardegna, le ricadute sull’Isola del nuovo ciclo della programmazione europea 2021-2027, le attività di SmeUnited a difesa delle PMI, la valorizzazione e la tutela dei prodotti agroalimentari isolani, la crescita delle giovani imprese, ma anche, le opportunità economiche e finanziarie per gli imprenditori ed il sistema legislativo dell’Unione europea.

La delegazione sarda, nell’incontro con il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, attraverso l’intervento del presidente di Confartigianato Sardegna, Antonio Matzutzi, ha sottolineato come le piccole realtà abbiano necessità di essere comprese e sostenute. «E’ necessario che l’UE ascolti con maggiore attenzione la voce delle micro e piccole imprese – ha sottolineato Matzutzi – ma, soprattutto, di quell’economia reale che rappresenta la vera forza della Sardegna e del nostro Paese. L’Istituzione Europea è l’unico strumento efficace per fermare i troppi “no” che oggi avvertiamo a tutti i livelli

«Non possiamo più considerare l’Europa come una semplice “fiera delle opportunità” attraverso la quale fruire delle risorse – ha invece evidenziato Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato – l’UE è molto di più; è coesione sociale, è condivisione di diritti e doveri, è strategia comune

«Per questo – ha ripreso il presidente Antonio Matzutzi – in modo comune, è necessario ripensare un’Istituzione Europea più dinamica e disegnata a misura di piccola e media impresa, che nel Continente rappresenta il 98% del mondo produttivo

E i numeri confermano la necessità esposta dal presidente di Confartigianato Sardegna. Le micro e piccole imprese in Europa sono 23,8 milioni, il 98% delle attività produttive (91% 1-9 dipendenti, 7% 10-49 dipendenti, 1% 50-250 dipendenti, 1% oltre 250 dipendenti) e creano 75 milioni di posti di lavoro, contribuendo per 2/3 al PIL europeo.

Alle richieste poste dalla delegazione di Confartigianato Sardegna, ha risposto il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani.

«Le piccole e medie imprese hanno dimostrato grande capacità nel saper reagire e reggere ai momenti congiunturali difficili – ha dichiarato Antonio Tajani – ma l’imprenditoria che voi rappresentate ha bisogno di interventi per essere protetta dal punto di vista economico e per crescerePer questo, in questi anni – ha aggiunto il presidente – abbiamo lavorato sia alla direttiva europea sul ritardo dei pagamenti della Pubblica Amministrazione, che tutela la sopravvivenza delle piccole imprese, sia sui prestiti erogati dalle banche, fondamentali per la crescita del sistema imprenditorialeIn Europa – ha sottolineato Antonio Tajani – è necessario riscoprire la necessità di avere una vera politica comunitaria. Se si pensa che l’Europa significa mezzo miliardo di persone, è facile comprendere quale sia la responsabilità di chi li rappresenta. Bisogna quindi pensare a un’Europa più attenta ai bisogni di quel 98% di piccole imprese che rappresenta economia e lavoro per i territori e per le nuove generazioni
«Nel prossimo ciclo di programmazione europea 2021-2027 ci saranno tanti fondi a disposizione per piccole e medie e imprese in tanti settori – ha commentato l’Europarlamentare sardo, Salvatore Cicu – soprattutto, per l’export e il turismo ma anche per innovare, investire e aprire nuove strade verso l’internazionalizzazione. I fondi, purtroppo, sono ancora poco utilizzati per mancanza di capacità progettuale – ha concluso Salvatore Cicu – per accedervi, infatti, è necessario farlo con degli esperti che sappiano operare in maniera scientifica e professionale. Per questo è fondamentale che le imprese facciano rete e si consorzino.»

Gli imprenditori di Confartigianato Sardegna, nella Capitale belga in rappresentanza delle imprese associate, hanno convenuto come l’Europa sia una necessità alla quale non sia possibile rinunciare anche se, in questo momento, viene percepita come un ostacolo. Su questa “crisi d’identità europea”, quindi è necessario ripensare all’Istituzione che possa portare maggiore unitarietà e coesione tra popoli diversi ed economie.

Della delegazione, capitanata dal presidente regionale, Antonio Matzutzi, e dal segretario regionale, Stefano Mameli, hanno fatto parte anche la presidente ed il degretario di Confartigianato Sassari, Maria Amelia Lai ed Antonio Alivesi, il presidente ed il segretario di Confartigianato Oristano, Sandro Paderi e Marco Franceschi, il presidente e segretario di Confartigianato Nuoro-Ogliastra Giuseppe Pireddu e Pietro Mazzette, il presidente di Confartigianato Gallura, Giacomo Meloni, e la dirigente di Confartigianato Sud Sardegna, Norella Orrù.

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La commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Raimondo Perra (Cps), ha approvato con l’astensione della minoranza il Piano relativo ai criteri per la ripartizione delle risorse fra le varie aziende del servizio sanitario regionale per il triennio 2018-2020.

Illustrando il contenuto del provvedimento l’assessore della Sanità Luigi Arru ha sottolineato fra l’altro che «dopo il processo di riforma avviano con le leggi regionali 23 del 2014 e 17 del 2016 si è delineato un nuovo assetto istituzionale per effetto della costituzione dell’Ats (Azienda per la tutela della salute) come unica azienda territoriale della Sardegna».

«Per quanto riguarda l’Ats – ha aggiunto l’assessore – nella suddivisione delle risorse si dovrà tenere conto del rapporto fra fabbisogni e livelli garantiti, da un lato, e dall’altro, di quello fra costi standard e costi effettivi, con un processo graduale di allineamento agli standard.»

«Per le aziende universitarie ed ospedaliero universitarie – ha precisato – si farà riferimento alla remunerazione delle attività svolta in base al sistema tariffario ed alle funzioni delle singole strutture.»

Luigi Arru ha poi indicato le 3 principali macro-aree nelle quali saranno convogliate le risorse facendo un raffronto con gli analoghi indicatori nazionali: assistenza collettiva (5.3% a fronte del dato nazionale del 5%), assistenza distrettuale (50.7% contro il 51% nazionale) e assistenza ospedaliera (44% identico al dato nazionale).

La commissione, infine, ha approvato, in questo caso all’unanimità, il Piano contenente i requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi della Banca di sangue da cordone ombelicale: la struttura avrà sede nell’ospedale Binaghi di Cagliari che si occuperà della conservazione e della gestione delle cellule staminali raccolte sul territorio regionale.

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Venerdì 23 novembre, dalle ore 18.00, la sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ospiterà l’assemblea pubblica organizzata dall’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu e dall’associazione Italiana Trapiantati di Organi Prometeo AITF ODV in collaborazione con il Centro regionale dei Trapianti dell’ospedale Brotzu di Cagliari, per la presentazione del servizio di registrazione delle dichiarazioni di volontà – Donazione e trapianti – Una scelta in comune, esprimi la tua volontà sulla donazione di organi e tessuti.

Saranno presenti, operatori sanitari che si occupano di donazioni e trapianti di organi, il sindaco Elvira Usai ed amministratori comunali, per illustrare il servizio di registrazione dei potenziali donatori “post mortem” presso l’Anagrafe comunale. E ancora una delegazione di trapiantati della Prometeo AITF ODV, come testimonial dei trapianti di organi, che consegnerà materiali informativi ai cittadini.

Anche a San Giovanni Suergiu chi richiede o rinnova la carta d’identità, può esprimere le proprie volontà sulla donazione di organi e tessuti.

 

 

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Entro l’anno sarà firmato il protocollo d’intesa tra il ministero delle Infrastrutture e la Regione per l’assegnazione dei 150 milioni destinati all’acquisto di nuovi bus. Le risorse, che consentiranno di rinnovare l’intera flotta Arst, sono state assegnate dalla delibera Cipe 54/2016 del dicembre 2017 relativa al Piano operativo fondo sviluppo e coesione infrastrutture 2014-2020. E’ quanto emerge dall’incontro tenuto questo pomeriggio a Roma tra gli assessori dei Trasporti e dei Lavori pubblici, Carlo Careddu ed Edoardo Balzarini, ed il ministro Danilo Toninelli, convocato per affrontare le principali problematiche che rallentano l’utilizzo dei finanziamenti FSC già disponibili. Con il rappresentante del Governo Conte si è discusso della strada Sassari-Alghero, che dovrà essere sottoposta all’esame del CIPE, e dei rapporti con l’Anas, i cui interventi sono caratterizzati da tempi di realizzazione eccessivi. Su tali questioni il Ministro ha manifestato interesse e l’esigenza di uno specifico approfondimento. 

Saranno inoltre definiti gli iter amministrativi per la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Olbia e per la riqualificazione dello scalo e per la costruzione della torre di controllo e del nuovo radar dell’aeroporto di Cagliari. Con Danilo Toninelli è stato affrontato anche il tema del caro tariffe per la continuità marittima, della continuità aerea, della viabilità statale e delle dighe. In merito a tutti gli argomenti sollevati saranno trasmessi dalla Regione dei report dettagliati. Al termine dell’incontro il ministro Danilo Toninelli si è reso disponibile per una prossima visita da effettuare a breve in Sardegna.

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La Giunta Pigliaru, nella seduta odierna, ha dato via libera al programma di spesa per le calamità naturali.

«I cittadini che hanno subito danni dal 2014 al 2018 ed i Comuni che hanno sostenuto spese in emergenza durante gli eventi calamitosi del 2018 e del 2017 potranno ricevere subito oltre 3,2 milioni di euro mentre un altro milione sarà erogato nei primi mesi del 2019», spiega l’assessore dell’Ambiente con delega alla Protezione civile Donatella Spano, che sottolinea l’importanza della tempistica di consegna delle istanze: «Occorre adesso grande rapidità nelle procedure per poter ricevere gli acconti».

La modulistica sarà online sul sito della Protezione civile.