Crescono le preoccupazioni per le conseguenze che potrebbe avere la fermata delle centrali alimentate a carbone fissata per il 31/12/2025.
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Crescono le preoccupazioni per le conseguenze che potrebbe avere sul futuro del polo industriale di Portovesme, l’applicazione del recente decreto emanato dal direttore generale del ministero dell’Ambiente, che indica nel 1 dicembre 2025 il termine ultimo per la fermata delle centrali alimentate a carbone. A rischio, inevitabilmente, ci sono i piani per lo sviluppo del comparto industriale dell’intera Sardegna, con il coinvolgimento delle aziende del settore e, principalmente, di migliaia di lavoratori e lavoratrici a queste legate, unitamente all’indotto e all’apporto economico prodotto.
«Un atto devastante – denuncia la RSU Eurallumina – che non prende in considerazione la specificità della Sardegna, priva del metano, senza la certezza di cosa dovrà sostituire il carbone e senza considerare un percorso ormai tracciato, condiviso e logico, che comprendeva il periodo transitorio fino all’arrivo del metano. Un atto – aggiunge la RSU Eurallumina – che produrrebbe una crisi senza precedenti e dalle ripercussioni incalcolabili per la stessa sostenibilità e stabilità dell’intero sistema energetico regionale. Un documento nel merito assurdo ed inaccettabile, che richiede un’immediata e determinata reazione unitaria di tutti i soggetti coinvolti, istituzionali, politici e sindacali.»
«Per quanto riguarda lo specifico caso Eurallumina – sottolinea ancora la RSU aziendale –, è opportuno ribadire che lo stabilimento di Portovesme, per poter riavviare la produzione, stipulerà un accordo per ricevere la fornitura i vapore dalla vicina centrale Enel, per un periodo di 5 anni (rinnovabili per ulteriori cinque) e questo dovrà avvenire a prescindere da come e con quali fonti, siano essi carbone o gas. L’impianto Grazia Deledda produrrà l’energia termica necessaria. Per questi motivi, in occasione della riunione del Consiglio regionale fissata per mercoledì 9 gennaio, viene indetta un’iniziativa di mobilitazione dei lavoratori Eurallumina, con presidio presso il Palazzo di via Roma, a partire dalle ore 9.00. L’obiettivo è sostenere le nostre legittime rivendicazioni verso le istituzioni regionali, affinché si arrivi alla più celere soluzione del problema.»
La RSU Eurallumina richiama lavoratori e lavoratrici alla più ampia partecipazione e puntualità, se non impegnati in attività essenziali al mantenimento dell’impianto e alla sicurezza, in quanto le attività operative all’interno dello stabilimento non verranno sospese.
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