Da 6 mesi, in Sardegna, 10 aziende delle costruzioni, 100 addetti e uno psicologo dell’Università di Cagliari, sono impegnati in un progetto per la prevenzione degli infortuni.
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Ridurre gli infortuni in edilizia con la psicologia e la giusta comunicazione tra titolari d’impresa e addetti.
E’ questo l’obiettivo di un progetto innovativo, quasi rivoluzionario, che in Sardegna, da 6 mesi vede coinvolte 10 aziende delle costruzioni, 100 addetti e uno psicologo del lavoro dell’Università di Cagliari, impegnati insieme nella creazione e condivisione di linguaggi e metodologie per la prevenzione degli incidenti nei cantieri.
Il “percorso sperimentale”, realizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza e dal Centro Studi di Relazioni Industriali dell’Università di Cagliari e dalla Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna, finanziato dall’INAIL Sardegna, in collaborazione con, fra gli altri, Confartigianato Imprese Sardegna, contribuirà a ridurre i rischi nei luoghi di lavoro, a evidenziare le cause degli incidenti favorendone le soluzioni, a supportare chi ha subito infortuni aiutandone il ricollocamento professionale e, soprattutto, a costruire un sistema condiviso della sicurezza tra imprese edili.
Infatti, supportando la comprensione delle norme da parte degli operai e riconoscendo l’importanza dei fattori soggettivi e sociali, come per esempio le competenze percepite individuali e di gruppo, recenti studi approfonditi registrano un sostanziale calo degli incidenti.
Il progetto, dal titolo “Progetto sicurezza nei cantieri edili. Approccio sistemico (individuo-gruppo-organizzazione-ambiente) alla prevenzione degli incidenti e delle malattie professionali nei cantieri edili delle piccole e medie imprese: implementazione di un modello scientifico delle competenze nel sistema di gestione della sicurezza e relative buone prassi”, è ideato e condotto dal ricercatore e psicologo del Lavoro dell’Università di Cagliari Diego Bellini.
Secondo Bellini «si è passati da una situazione nella quale agli addetti e al titolare, attraverso un linguaggio non condiviso, si somministravano semplici prescrizioni teorico-pratiche, a quella nella quale è la squadra che crea una comunicazione comune e comportamenti emozionali condivisi, attraverso i quali interpretare e applicare la sicurezza nel posto di lavoro. E’ un approccio innovativo alla cultura della sicurezza del lavoro nei cantieri – aggiunge lo psicologo dell’Università – che rappresenta sia una buona pratica, sia un servizio gratuito che, altrimenti, per le imprese sarebbe stato assai gravoso dal punto di vista economico».
«Il nostro obiettivo continuo, sul quale lavoriamo ormai da oltre 20 anni – afferma Giacomo Meloni, presidente della CAES, Cassa Artigiana dell’Edilizia della Sardegna – è portare a zero i dati sugli incidenti nei cantieri. Perché ogni infortunio, grave o lieve che sia – continua il Presidente – oltre al danno fisico dell’infortunato, rappresenta una pesantissima sconfitta per l’imprenditore, per i dipendenti e per il lavoro che si porta avanti quotidianamente. In più rappresenta un aggravio degli oneri sociali che vanno a ricadere su tutti: imprese o cittadini che pagheremo tutti in termini economici o di minori servizi. Tutto questo ci deve far ragionare sull’importanza e il grandissimo valore della prevenzione. Infine, dobbiamo ricordare che facendo prevenzione e non avendo infortuni, l’impresa può anche guadagnarci – conclude Giacomo Meloni – infatti, ogni anno l’INAIL premia le imprese virtuose con una diminuzione dell’importo del premio assicurativo».
In Sardegna, in ogni caso, diminuiscono gli infortuni sul lavoro e nelle costruzioni.
Lo confermano i dati dell’Analisi INAIL sulla nostra regione. Nei primi 10 mesi del 2018, le denunce registrate sono state 10.824 contro le 11.063 del periodo gennaio-ottobre 2017.
Nelle Costruzioni sarde, le denunce di infortunio registrate in occasione di lavoro nel periodo gennaio-ottobre 2018, sono 544 in calo (-18) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (gennaio-ottobre 2017), dinamica in controtendenza rispetto a quella rilevata a livello medio nazionale (+1.170).
Tra le imprese di “Costruzioni e impianti”, le denunce di infortuni salgono di 2 per l’Industria e mentre calano di 24 per l’Artigianato, in linea con le tendenze rilevate a livello nazionale (industria a +325 e artigianato a -723).
Sempre nei primi 10 mesi dell’anno 2018, sono invece complessivamente 11 le denunce di infortunio con esito mortale, 1 nel settore Costruzioni, registrata nell’Industria.
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