Dal 2016 al 2018 la percentuale della raccolta differenziata, a Carbonia, è cresciuta di oltre 10 punti: dal 64,19% al 74,30%.
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Con una percentuale che sfiora il 75%, il comune di Carbonia ha confermato anche nel 2018 di essere uno dei centri della Sardegna più virtuosi nella raccolta differenziata dei rifiuti, se raffrontato ai Comuni isolani aventi simili dimensioni demografiche, ma anche rispetto alla media della provincia del Sud Sardegna (70,7% di raccolta differenziata nel 2017).
Un trend di crescita positivo particolarmente brillante dal 2016 al 2018, con un incremento percentuale di circa 10 punti, segnatamente dal 64,19% al 74,30%. Nel 2017 la produzione annuale pro capite di secco indifferenziato si è attestata su 123,3 kg (dato ARPAS) e i dati del 2018 indicano un leggero calo a 111,2 kg.
«Le ragioni di questa crescita sono ascrivibili principalmente a tre interventi operati dalla nostra Amministrazione comunale: il conferimento a recupero delle terre di spazzamento, prima smaltite in discarica; il trattamento a recupero degli ingombranti presso la piattaforma di Sa Terredda; una semplificazione nella produzione dei rifiuti dei cimiteri a due principali tipologie, il verde e il secco indifferenziato – ha spiegato l’assessore dell’Ambiente Gian Luca Lai -. Nel corso del 2019 altre azioni verranno avviate dall’assessorato dell’Ambiente per ridurre le quantità di secco e raggiungere l’80% di raccolta differenziata. Tra queste si segnala, in particolare, l’avvio del sistema di raccolta dei rifiuti tessili con appositi contenitori stradali.»
«La graduale e costante crescita della percentuale di differenziata conferma la meritorietà delle azioni messe in atto dall’Amministrazione comunale unitamente all’ottima capacità di applicazione e al notevole impegno profuso dai nostri concittadini, sempre più sensibili verso i temi legati all’ambiente e all’igiene urbana. I risultati sono incoraggianti e ci fanno ben sperare per il futuro – ha detto il sindaco Paola Massidda -. Superare l’80% di raccolta differenziata significherà ottenere una riduzione del 50% sulla tariffa di smaltimento del secco indifferenziato presso il Tecnocasic e ulteriori risparmi grazie alla riduzione del 50% del tributo (ecotassa). Queste minori spese potranno avere, in primo luogo, importanti ripercussioni su un miglioramento della qualità del servizio e, successivamente, sulla riduzione della tariffa.»
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