Il mondo delle libere professioni scrive ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale per chiedere la cancellazione di Infrastrutture di Sardegna Srl.
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Il Comitato contro la società di progettazione regionale, promuove un nuovo appello ai candidati alla Presidenza della Giunta Regionale.
In un mese di attività centinaia di figure professionali tra ingegneri, architetti, geologi, geometri e tanti altri professionisti che operano nel settore dei lavori pubblici in tutta la Sardegna, hanno sottoscritto la nostra proposta di cancellazione dell’ennesima società in house.
«Nonostante l’incontro con l’assessore Edoardo Balzarini – spiega Giorgio Angius, ingegnere e coordinatore del comitato – la Giunta ha deciso di portare avanti, con alcuni pareri contrari interni alla maggioranza, la costituzione della società “Infrastrutture di Sardegna Srl”.»
«Si tratta – prosegue Giorgio Angius – dell’ennesimo carrozzone pubblico, con la nomina di un Amministratore Unico, l’assunzione iniziale di una decina di persone, tra funzionari e tecnici istruttori e chissà quanti altri quando il clamore di questa di questa sciagurata iniziativa si placherà, lasciando agli amici degli amici la possibilità di giocare indisturbati con il destino di decine di studi professionali in Sardegna pur di accontentare qualcuno in questa delicata fase elettorale. Un vero e proprio cannone puntato contro le libere professioni!!!»
«Sarà, infatti, sufficiente una semplice delibera di Giunta per affidare alla nuova società tutte le consulenze e le progettazioni di interi ambiti, dalle sistemazioni idrauliche alle strade, lasciando di fatto senza lavoro decine di studi professionali in Sardegna, che oggi lavorano in un mercato libero, offrendo ottimi servizi a costi molto minori rispetto agli uffici tecnici pubblici – sottolinea ancora Giorgio Angius -. Chiediamo quindi ai candidati alla Presidenza della Regione di tutti gli schieramenti di dichiarare apertamente la loro avversità a questa iniziativa e di impegnarsi, in caso di elezione, affinché la società in house venga cancellata.»
«La soppressione della società costituisce un atto – conclude Angius – fondamentale per la tutela delle professioni tecniche che devono ritornare ad essere protagoniste della scena imprenditoriale della nostra Isola, soprattutto, se si considerano i tanti giovani professionisti che ogni anno sono costretti ad abbandonare la Sardegna in cerca di opportunità nel resto del Mondo.»
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