18 July, 2024
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Uno sguardo differente sulle origini della salute, della malattia e delle dipendenze, attraverso gli insegnamenti di Bruno Gröning (Danzica 1906–Parigi 1959). Sarà proiettato sabato 26 gennaio dalle 14.30, in contemporanea a  Cagliari, Alghero e Carbonia, il film diretto da Thomas Eich.
Questi nel dettaglio gli appuntamenti: Cagliari, centro Shunya, via Chiara Lubich 32; Alghero, Hotel La Margherita, via Sassari 70; Carbonia, Gruppo Comunità Marconi, via Marconi 65. Inoltre il 19 gennaio, alle 15,15, è prevista una proiezione rivolta ai giovani, a Cagliari, presso l’Hostel Marina – Scalette di San Sepolcro, 2.

“Il fenomeno Bruno Gröning” racconta la vita e l’impegno di un laico tedesco dalla forte spiritualità e ripercorre la via da lui indicata verso l’equilibrio psico-fisico, in armonia con se stessi e con l’ambiente circostante.

Il film si sviluppa attraverso documenti audio originali materiale d’archivio e dà voce ai testimoni dell’epoca che raccontano di essere stati liberati da gravi sofferenze. Fatti straordinari e inspiegabili che conquistarono le prime pagine sui giornali dell’epoca.

Per il suo aiuto Bruno Gröning rifiutava di accettare anche un solo centesimo. A distanza di 60 anni, il suo messaggio è più che mai attuale e la sua eredità spirituale è raccolta all’interno del “Circolo per l’Aiuto Naturale nella Vita”, associazione di volontariato diffusa in tutto il mondo attraverso le comunità, che già Bruno Gröning in vita aveva fatto nascere.

Per l’impegno nella promozione della pace e della tolleranza, nel 2013 il “Circolo” è stato premiato, presso la sede dell’Onu, con il “Peace Pole” da parte della Ong World Peace Prayer Society.

L’ingresso è libero a offerta volontaria.

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Un paese che con grande generosità accoglie dentro i suoi confini oltre un milione di profughi in arrivo dal Sud Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Burundi, Somalia, Ruanda ed Eritrea. È il caso dell’Uganda, grande un quinto meno dell’Italia con un Pil pro capite di 520 euro (cinquanta volte minore del Pil italiano) ma con la forza di un’ospitalità che lo contraddistingue. Di questo modello di cui si parla poco a livello internazionale si è discusso a Cagliari, all’Hostel Marina, nel corso di un incontro promosso dalla Regione a cui ha preso parte l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu. La Sardegna ha stipulato con la regione ugandese del West Nile un patto di collaborazione con il quale si intende portare nel paese subsahariano, con il supporto dell’Enas e dell’Università di Sassari, buone pratiche nel campo dell’approvvigionamento idrico e del rimboschimento.

«Siamo di fronte a un paese che, nonostante i problemi, ha fatto da molti anni una scelta orientata all’accoglienza senza pregiudizi e con senso di apertura – ha detto Filippo Spanu – che è un grande esempio in tempi di rigida chiusura delle frontiere. Un caso che dovrebbe indurre a riflettere sulle scelte dell’Europa che invece vanno nella direzione opposta.»

L’assessore degli Affari generali ha anche ricordato che «con l’Uganda la Sardegna ha stipulato un accordo di collaborazione che supera il modello di cooperazione decentrata per andare incontro , in un rapporto da pari a pari, alle reali necessità di un territorio in difficoltà che deve far fronte a una presenza massiccia di persone provenienti da altri Stati africani. Abbiamo avviato il percorso, ora stiamo preparando i progetti che presto saranno sottoposti al vaglio delle strutture del ministero degli Esteri per ottenere i necessari finanziamenti».

All’incontro sono intervenuti Caesar Kotevu, dell’Ufficio Immigrazione del ministero degli Affari Esteri ugandese, il direttore e il vice direttore del giornale on line Africa Express Massimo Alberizzi e Cornelia Toelgyes. Caesar Kotevu ha spiegato che il modello ugandese mira ad aumentare l’autosufficienza delle due comunità: rifugiati e popolazione locale. Secondo Alberizzi e Toelgyes si tratta di un’esperienza che alla vecchia Europa, sempre più impaurita e ripiegata su sé stessa, dovrebbe servire come esempio.

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Procede a vele spiegate il viaggio della nave di “Capitani coraggiosi”, la stagione di teatro dedicata ai ragazzi organizzata e curata da Cada Die Teatro, sotto la direzione artistica di Tatiana Floris e Silvestro Ziccardi. Anche quello di domani, domenica 20 gennaio, sarà un pomeriggio ricco di appuntamenti alla Vetreria di Pirri. Si parte alle 16.00, con i laboratori “Parole a manovella”, a cura dei Cemea, e “Nella pancia del teatro”, condotto da Giovanni Schirru, direttore tecnico di Cada Die Teatro.
Sempre dalle 16.00, Occhio al Desiderio!: il Teatro Tages di Agostino Cacciabue e Rita Xaxa porta in scena i desideri spontanei espressi dai bambini. Nello spettacolo, pensato per uno spettatore alla volta, è il sorteggio a decidere quale desiderio viene rappresentato a ogni apertura di sipario (il progetto è realizzato in collaborazione con l’Ufficio Poetico del Festival Tuttestorie).

Alle 17.00 la “Merenda” e alle 17.30 andrà in scena al Teatro La Vetreria “I canti di Tuttestorie”, del Teatro dallarmadio, uno Zibaldone teatrale e musicale dai Festival Tuttestorie di Cagliari, con i testi di Bruno Tognolini, le musiche originali e la regia di Antonello Murgia, con Fabio Marceddu, Antonello Murgia e Tiziana Pani.
Lo spettacolo mette insieme tre corti teatrali scritti da Bruno Tognolini per le ultime tre edizioni del festival di letteratura per ragazzi Tuttestorie. Il primo, TANA!, indaga sul tema dell’abitare ed è interpretato da due Lumache che illustrano l’evoluzione della specie umana e di quella Lumacoide.
Il secondo, “Sorpresa!”, vede in scena due Angeli pescatori: Urrà, che si entusiasma per tutto, e Uffa, eterno scontento, che vanno alla ricerca del pesce Sorpresa, per pescare le cose belle umane e condividerle con le Umane genti. Nel terzo, EXTRA!, i fondatori dell’improbabile Circhetto MinEXTRA, Petruscka Jolce, brusca ma dolce, e Dimitri Sasha, che tutto sfascia, artisti delle piazze che raccontano cose straordinarie e pazze, cercano di insegnare al loro apprendista Arietto a diventare un Extra, per poi scoprire che le cose più extraordinarie di ogni bambino sono l’unicità e la normalità. Un separè segna i cambi repentini da un corto all’altro, dove le canzoni fanno parte integrante del tessuto drammaturgico. Quasi un piccolo Music Hall “I canti di Tuttestorie”, con sette brani tematici cantati e suonati dal vivo.

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«La rete regionale di giardini fenologici che la Sardegna sta realizzando a partire da Sorradile e che si estenderà anche a Desulo e Tissi, fornirà un significativo apporto nelle azioni di contrasto al mutamento climatico: un vero e proprio strumento di monitoraggio dei fenomeni meteoclimatici grazie ai dati che verranno raccolti nel tempo dall’analisi dello sviluppo vegetativo. Con la nascita del “Giardino fenologico europeo” di Sorradile, infatti, stiamo gettando le basi per un significativo contributo all’intera rete europea e per una migliore qualità di vita della popolazione residente.»

Lo ha detto l’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, intervenendo ieri alla presentazione del progetto ‘Cultivar’ per la realizzazione del Giardino fenologico, organizzato dal Comune di Sorradile in collaborazione con Arpas, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna.

La rete regionale, che partirà da Sorradile con la preziosa collaborazione dell’Arpas, risulta composta da giardini localizzati in contesti territoriali rappresentativi distinti, uno in pianura uno in collina e l’altro in montagna.

«Il costante monitoraggio previsto nella rete ci permetterà anche di tenere sotto controllo le minacce derivanti dalle specie aliene invasive e dall’incremento di patogeni – ha aggiunto Donatella Spano -. L’attività di raccolta dati realizzata dall’Arpas consentirà la precoce individuazione delle emergenze, dei rischi di espansione e la pianificazione di interventi correttivi in tempi rapidi.»

A causa della vulnerabilità di tutta l’area mediterranea, la Regione ha rafforzato tutte le politiche di contrasto ai mutamenti climatici.

«Durante il mio mandato – ha sottolineato ancora l’assessore Donatella Spano – è sempre stato fortissimo l’impegno delle politiche regionali per la tutela della biodiversità, attraverso azioni mirate al mantenimento e la valorizzazione del patrimonio boschivo – rilanciato anche dalla legge forestale regionale – e all’estensione della rete Natura 2000. Il Mediterraneo è tra le regioni più vulnerabili per gli impatti dell’aumento delle temperature, con ripercussioni su siccità e incendi, e per la crescita dell’intensità e frequenza degli eventi meteorologici estremi che la nostra isola ha registrato specialmente negli ultimi anni, come nel caso della grave siccità del 2017 e dei fenomeni alluvionali dei mesi scorsi.»

L’assessore dell’Ambiente si è congratulata con il sindaco Pietro Arca e con la comunità di Sorradile, «un Comune pioniere nel portare avanti dei progetti dall’alto valore ambientale e primo in Sardegna ad essersi dotato di un proprio Piano di adattamento ai cambiamenti climatici, a marzo 2017». L’intervento di rigenerazione del paesaggio del Lago Omodeo può dare un contributo essenziale anche alla fruizione turistico-ricreativa del territorio.

«Plauso al comune di Sorradile per aver inserito i temi ambientali e climatici nella progettazione territoriale. Inoltre il turismo attivo costituisce anche una modalità di educazione ambientale, la più efficace poiché basata sull’esperienza.» 

Vediamo come nuove modalità di occuparsi della sostenibilità ambientale dei nostri territori costituiscano occasione per la creazione di nuove opportunità lavorative unendo l’educazione ambientale, la fruizione e la ricerca.

«I cosiddetti green jobs necessitano di un nuovo tipo di formazione che richiede capacità nuove, legate all’ambiente e alla sostenibilità ambientale. Per questo stiamo chiedendo con forza al ministro dell’Ambiente affinché intervenga assieme al ministro della Pubblica Istruzione e del Lavoro per adeguare il sistema scolastico a questa necessità – ha concluso l’assessore dell’Ambiente – invitando gli amministratori presenti a dare continuità alle azioni intraprese, che potranno essere valorizzante anche a livello internazionale grazie all’inserimento nella rete fenologica europea.»

 

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Giovedì 24 gennaio, alle ore 10.30, nella sede della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione del progetto ‘Seminari sulla Democrazia’ promosso dall’associazione ACCuS Associazione per la Cooperazione Culturale in Sardegna, con la collaborazione di UNIMED – Università del Mediterraneo, Reset DOC – Dialogues on Civilization, Comunità di Sant’Egidio, UNIPOLIS, Università di Sassari e Cagliari Fondazione di Sardegna.

Parteciperanno Tore Virdis Accus, Carlo Salis, Antonello Cabras (Fondazione di Sardegna), Gianni Locci Legacoop Unipolis e rappresentanti delle altre realtà partecipanti.

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Si conclude oggi il girone d’andata del campionato di serie B di volley maschile. La VBA/Olimpia Sant’Antioco, protagonista in negativo, purtroppo di una stagione affrontata in condizioni economiche e quindi tecniche, assai precarie, chiude la prima metà del campionato sul campo della Fenice Pallavolo Roma, formazione quarta in classifica (inizio ore 16.00). La squadra di Mario Della Pia ha fin qui perso tutte le partite, con l’identico punteggio di 3 a 0. La scorsa settimana a superare nettamente gli isolani è stato il Cus Cagliari Sandalyon, con il punteggio di 25 a 14, 25 a 20, 25 a 22.

Il Cus Cagliari ospita il Volley Club Orte 8inizio ore 15.00), la Pallavolo Sarroch (impostasi la scorsa settimana nel derby casalingo con la Pallavolo Olbia per 3 a 1 – 25 a 19, 25 a 13, 23 a 25, 25 a 15) gioca alle 16.00 sul campo dello Scarabeo di Città di Castello e la Pallavolo Olbia, infine, ospita alle 15.00 l’Isola Sacra Fiumicino.

 

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L’esame finale del corso di formazione di 1° livello di ciclismo svoltosi a Sant’Anna, frazione di Marrubiu (OR) nei giorni nei giorni 16, 17, 18 e 30/11/2018, 1 e 2/12/2018, si terrà il 20/01/2019, sempre a Sant’Anna, presso il Circolo Ricreativo sito nella Piazza Verona.

Gli aspiranti Maestri dovranno sostenere prima l’esame relativo al modulo generale e se idonei potranno accedere all’esame relativo al modulo specifico.

La Commissione d’esame sarà così composta: Giuseppe Attene Giuseppe, Lucio Arru e Roberto Tedde.

Gli ammessi, invitatai a presentarsi con adeguato abbigliamento e muniti di attrezzatura completa e con una copia del proprio elaborato, sono i seguenti:

ARDU Alexandro; ARIU Alessio; ATZENI Giuseppe; ATZORI Giorgio; AUTE-LITANO Pierpaolo; CABONI Antonio; CASINI Enrico; CHESSA Salvatore; COAN Luca; CUCCUI Francesco; DEMONTIS Giovanni; DEMONTIS Maurizio; FAIS Nicola; FARINA Massimiliano; FODDE Stefano; LADU Fabrizio; LAI Daniele; LAMBERTI Enrico; LEO Nicola; LEONI Alessandro; MELE Efisio; MENTASTI Andrea; MUSI Bartolomeo; NANI Alberto; NOVELLI Fabio; NUSCIS Sofia; PASELLA Giovanni; PEDDIS Michele; PETTA Settimo; PIGA Diego; PIRAS Claudio; RUGGERI Stefano; SCALAS Simone; SECCI Gionata; SERRA Anna Rita; SERRA Giorgio; SPANO Davide; TOLA Stefano; MUREDDU Efisio.

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Domenica 20 gennaio, alle ore 20.45, al Teatro Centrale di piazza Roma, a Carbonia, andrà in scena il “Gala di Danza”, secondo appuntamento della nuova stagione di prosa e danza 2019, che si è aperta ufficialmente domenica scorsa con lo spettacolo “Poker”. La rassegna è curata dal Cedac e dal Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo Sardegna, con il patrocinio ed il contributo economico del comune di Carbonia.

«Il Gala di Danza è il secondo dei dieci eventi inseriti all’interno di un cartellone che prevede un’ampia gamma di performance che spaziano dalle divertenti commedie ai drammi moderni come le ingiustizie sociali e le storie degli “invisibili” che vivono nelle nostre città. Dopo il successo dello spettacolo di esordio, “Poker”, che ha visto al Teatro Centrale la presenza di 254 spettatori, domenica si replica con un evento all’insegna della grande danza e di coreografie altamente spettacolari», ha detto il sndaco Paola Massidda.

I solisti della compagnia di Daniele Cipriani saranno guidati dalla maître de ballet Stefania Di Cosmo.

Il “Gala di Danza” metterà in risalto una nuova generazione di ballerini con un programma mirato al recupero e alla valorizzazione del ricco repertorio italiano della seconda metà del Novecento.

Il programma prevede alcuni estratti delle coreografie più rappresentative di Amedeo Amodio: “Habanera” e il “Passo a due del fazzoletto”. I ballerini danzeranno sulle note della musica di Georges Bizet, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Claude Debussy, Léo Delibes, Wolfgang Amadeus Mozart, György Ligeti e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

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L’avvio dell’iter per il riconoscimento del marchio Porcetto Sardo e la rivisitazione della legge che vieta la produzione dei suini negli allevamenti a conduzione familiare. Sono gli strumenti proposti dal consigliere regionale Nanni Lancioni (Psd’Az) per contrastare l’invasione in Sardegna di maialetti provenienti da Olanda e Germania.

«Secondo diverse associazioni dei consumatori, durante le festività natalizie, i sardi hanno acquistato nei punti vendita della Grande Distribuzione organizzata migliaia di suinetti provenienti da Paesi dell’Unione Europea, ritenendoli allevati in Sardegna. Un consumo inconsapevole della produzione, che è stato dettato dall’omessa informazione obbligatoria del Paese di provenienza dei maialetti – spiega Nanni Lancioni che ha presentato un’interrogazione urgente sulla tematica -. E’ stato disatteso l’obbligo di indicazione dell’origine delle carni, unica vera barriera a tutela del prodotto locale. Al riconoscimento di un marchio per il porcetto sardo si deve aggiungere ad un decreto del ministero delle politiche agricole, analogo a quello previsto per le carni bovine – conclude Nanni Lancioni – che preveda, nel sistema di etichettatura dei maialetti, l’obbligo di indicare nei cartellini il Paese d’origine sia per le carni vendute al taglio nel punto vendita che in quelle preimballate per la vendita diretta.»

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Cinque anni di politiche per l’istruzione, la scuola ed il diritto allo studio, con i programmi di Iscol@ e Tutti a Iscol@ voluti dalla Giunta regionale, fin dal suo insediamento nel 2014, per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica e garantire un alto livello di formazione ai ragazzi e le ragazze dell’isola. Su questi temi si è riflettuto oggi a Nuoro durante il workshop “Tutti a Iscol@: esperienze e riflessioni sulle azioni di contrasto alla dispersione scolastica nella scuola sarda”.

«Il tema dell’istruzione e della dispersione scolastica è assolutamente delicato e necessita di ragionamenti costanti e programmazione economica finanziaria mirata: questo abbiamo cercato di fare con i programmi di Iscol@ e Tutti a Iscol@ – ha detto, aprendo i lavori all’Isre di Nuoro, l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena -. La scuola risponde a tutti gli stimoli e cambiamenti sociali, ed è molto diversa da quella che abbiamo frequentato noi in passato. Oggi è certamente più bello, stimolante ed educativo stare tra i banchi, dove si applica una didattica molto meno rigida, che si avvale delle nuove tecnologie e del potenziale laboratoriale. Nonostante tutto questo, dobbiamo ammettere che la scuola, l’Università e i temi dell’istruzione sono stati per troppo tempo trascurati, mettendo in difficoltà tutti gli operatori e gli amministratori coinvolti, e non da ultimo le famiglie e gli stessi studenti, che infatti spesso abbandonano il percorso intrapreso, provocando un danno a livello personale e sociale. Con le politiche  e i programmi messi in campo in questi anni abbiamo cercato di ricucire tutti i rapporti tra i vari livelli: Comuni, Province, Regione e Ministero, e abbiamo lavorato per fare fronte a gravi problematiche come la mancanza di dirigenti, lo spopolamento dei paesi, l’abbandono scolastico e la diminuzione del numero degli studenti che ha portato anche a operare con lo strumento del dimensionamento.»

Organizzato all’Isre dalla Direzione Generale della Pubblica Istruzione e dall’Ufficio Scolastico regionale, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale sulla Dispersione Scolastica, è stato un importante momento di confronto, per analizzare quanto realizzato dalla Regione attraverso il Programma Tutti a Iscol@ – Linee A e C. 

Sono stati invitati a partecipare i dirigenti scolastici, il personale della scuola, sia docente che amministrativo, i docenti aggiuntivi per la parte laboratoriale e di tutoraggio e i professionisti che hanno contribuito attivamente alla realizzazione dei progetti delle Linee A e C, i genitori degli studenti e gli organismi rappresentativi della scuola. 

L’incontro ha preso in considerazione soprattutto la Linea A (miglioramento delle competenze di base di italiano e matematica) e la Linea C (sostegno psicologico e inclusione scolastica). L’intervento è stato finanziato negli anni con risorse regionali, e fondi europei, sempre crescenti: si è partiti con 14 milioni (risorse RAS) nel biennio 2015/2016, fino ai 21 milioni del 2017/2018 e i circa 33 milioni del triennio 2018/2020. I progetti finanziati in tutto il territorio isolano sono circa 1.200, con un incremento costante degli alunni coinvolti. 

Gli studenti destinatari della Linea A passano da 83.436 (anni scolastici 2015/2018) a 122.214 (2018/2020), e per la Linea C da 41.119 a 59.890.

Cresce anche il personale coinvolto nelle scuole, con un incremento dei docenti che va da 1.087 (anni scolastici 2015/2018) a una previsione di 1.382 (2018/2020).  Stesso aumento si registra sui professionisti  che partecipano al Programma: da 728 a più di 800.

«Il programma di Tutti a Iscol@ – ha concluso l’assessore Giuseppe Dessena – ha fatto registrare numeri sempre crescenti e grande soddisfazione nel mondo della scuola, e riscontri positivi per gli studenti e le studentesse e le loro famiglie. Per questo motivo oggi è impossibile tornare indietro dopo aver intrapreso questa strada. Chi arriverà a governare questo assessorato deve tenere conto che è necessario restare su questo filone e continuare a investire sulla risorse umane perché è l’unica maniera che abbiamo per dare un futuro alla scuola e alla formazione dei nostri ragazzi. Voglio ringraziare anche l’assessora Virginia Mura per l’importantissimo lavoro fatto insieme sulla Formazione e anche sull’Osservatorio, strumento che ci permetterà di monitorare la situazione dei ragazzi nella scuola n maniera scrupolosa.»

Interventi tecnici, sulle prospettive per rafforzare le competenze e contrastare l’abbandono scolastico, sono stati curati da parte del Direttore Generale della Pubblica Istruzione Elisabetta Schirru, da parte della Segretaria Generale Cisl Scuola Sardegna, Maria Luisa Ariu, dal presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna, Angela Maria Quaquero e dal Direttore Generale del Lavoro, Luca Galassi. I lavori sono stati conclusi dall’assessore Giuseppe Dessena, con alcune riflessioni educative sulla scuola e sui cambiamenti della società, da parte del Direttore Scientifico del Centro Crea, Lorenzo Braina.