18 July, 2024
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Il presidente del Consiglio comunale di Iglesias Daniele Reginali ha partecipato questa sera all’incontro pubblico sull’attuale assetto degli Enti locali in Sardegna, organizzato a Cagliari presso l’aula consiliare del Municipio cittadino, per iniziativa del presidente del Consiglio Comunale di Cagliari Guido Portoghese.

Nel corso dell’incontro, sono intervenuti i presidenti dei Consigli dei Comuni della Sardegna capoluogo di provincia o ex capoluogo, ed hanno partecipato Cristiano Erriu, assessore degli Enti locali, Finanze e Urbanistica della Regione Autonoma della Sardegna; Francesco Agus, presidente della commissione Autonomia e ordinamento regionale del Consiglio regionale; Paola Casula, in rappresentanza dell’ANCI Sardegna ed Andrea Soddu, presidente del Consiglio delle Autonomie locali.

L’incontro pubblico, svoltosi nella serata, è stato preceduto da una sessione mattutina, nel corso della quale i Presidenti dei Consigli Comunali si sono confrontati sul proprio ruolo e sulle reciproche esperienze amministrative.

«Nell’incontro di oggi ci siamo confrontati sul futuro assetto degli Enti locali, ed è stato costituito un tavolo permanente dei presidenti dei Consigli comunali – ha sottolineato Daniele Reginali – La nostra intenzione è quella di riproporre l’esperienza di questo incontro, dopo aver coinvolto sul tema il Consiglio comunale, con la partecipazione dei rappresentanti delle Amministrazioni degli altri Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. Una maniera di confrontarsi e mettere al centro della discussione la situazione del territorio, l’assetto attuale degli Enti Locali e le possibilità di collaborazione tra i soggetti istituzionali.»

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Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu, interviene sullo stop imposto dal Consiglio dei ministri alla legge approvata dal Consiglio regionale, che avrebbe dovuto portare all’inquadramento di oltre 4mila dipendenti dell’Agenzia Forestas.

«E’ l’ennesimo provvedimento della Giunta Pigliaru bocciato dal Governo – dice Gianluigi Rubiu -. Un atto gravissimo che certifica la pessima gestione politica della Giunta di centrosinistra, ancora una volta ridicolizzata dall’esecutivo nazionale. Una legge che è passata grazie ai voti della minoranza che ha da sempre sostenuto la proposta di far riconoscere il contratto dei lavoratori di Forestas alla stregua dei dipendenti regionali.»

«Si convochi immediatamente il Consiglio regionale per discutere sulle osservazioni del governo – conclude Gianluigi Rubiu – per apportare le dovute modifiche alla norma, riconoscendo ai lavoratori il giusto riconoscimento contrattuale e soprattutto riorganizzando l’ente Forestas per una salvaguardia del  patrimonio ambientale della Sardegna.»

   

 

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Ultime ore di campagna elettorale per le suppletive nel collegio uninominale di Cagliari, dove domenica si elegge il successore del dimissionario Andrea Mura, presentate dopo l’espulsione dal Movimento 5 Stelle, seguita alle polemiche sulle assenze ai lavori della Camera.

Sono quattro i candidati che si contendono il seggio rimasto vacante: Luca Caschili, 46 anni, ingegnere ambientale ed assessore dell’Urbanistica nella Giunta Massidda al comune di Carbonia, per il Movimento 5 Stelle; Andrea Frailis, 62 anni, giornalista volto storico di Videolina, per la coalizione di centrosinistra; Daniela Noli, 42 anni, psicoterapeuta, ex dipendente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, per la coalizione di centrodestra; e, infine, Enrico Balletto, 45 anni, allenatore di pallavolo e già candidato nel collegio uninominale al Senato alle Politiche del 4 marzo 2018, per CasaPound.

Ricordiamo che la campagna elettorale si chiude oggi alle 24.00, domani è prevista la tradizionale giornata di riflessione e si voterà nella sola giornata di domenica, dalle 7.00 alle 23.00. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura delle urne.

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Silvio Berlusconi ha concluso oggi il suo tour elettorale per le suppletive nel collegio uninominale di Cagliari, con il pensiero già rivolto alle Europee. Diversi i temi affrontati nei diversi incontri avuti nei Comuni del Collegio, nei quali ha avuto al suo fianco diversi parlamentari e consiglieri regionali della Sardegna, tra i quali il voto di domenica per le suppletive, i rapporti con la Lega nella coalizione di centrodestra ed il Governo Lega-M5S e le prossime elezioni Europee, nelle quali sarà nuovamente protagonista da candidato, dopo la recente “riabilitazione”. E proprio con riferimento alle Europee, ha detto di non temere il leader della Lega Matteo Salvini, protagonista di una crescita di consensi esponenziale, come ha confermato anche la sua visita in Sardegna, con il quale ha detto di condividere lo stesso obiettivo, portare in Europa un grande cambiamento.


 

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Saranno sette i candidati che il 24 febbraio si contenderanno la carica di governatore della Sardegna per i prossimi cinque anni. Dopo l’annuncio della candidatura del giornalista-scrittore Vindice Lecis con la lista di Sinistra Sarda, infatti, oggi Ines Simona Pisano, magistrato del Tar del Lazio che aveva presentato il contrassegno elettorale “Sardegna di Ines Pisano”, ha annunciato la sua rinuncia alla competizione elettorale.

«In bocca al lupo a tutti ma, in particolare, il mio incoraggiamento va a Massimo Zedda – ha detto Ines Pisano dopo aver ufficializzato la sua rinuncia, nell’aria già da qualche giorno -: pur nella recentissima conoscenza ho potuto apprezzare la mia stessa visione del futuro della Sardegna e l’onestà dell’uomo indisponibile a cedere a facili compromessi.»

«Quando ho dato la mia disponibilità, ad animarmi erano due obiettivi – ha aggiunto Ines Simona Pisano -: la possibilità di costruire un progetto innovativo ed alternativo alle vecchie logiche, ed unire il più possibile tutti coloro che si riconoscevano in una nuova idea di futuro per la Sardegna. La legge elettorale vigente non consente l’emersione di soggetti che non siano parte del sistema e già strutturati, e il rischio reale è quello di contribuire esclusivamente all’eccesso di frammentazione che dobbiamo superare. Faccio un passo indietro – ha concluso Ines Simona Pisano – come atto d’amore verso la Sardegna: non è una diserzione o una fuga, al contrario, un gesto di umiltà e passione per la nostra terra.»

Con la rinuncia di Ines Simona Pisano, viene a mancare l’unica donna tra i candidati alla carica di governatore, ora tutti di genere maschile: Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Mauro Pili (Sardi uniti), Paolo Maninchedda (Partito dei sardi), Vindice Lecis (Sinistra sarda).

 

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Le sigle di rappresentanza Cosass, Animas Dmts, Assoartisti, Sardinia jazz Network e Agis Musica Sardegna hanno diffuso una nota con la quale comunicano che martedì 22 gennaio, dalle ore 8,30 alle ore 15,00, presso Villa Devoto, a Cagliari, è stato convocato un presidio del comparto cultura per richiedere alla Giunta Regionale di inserire all’ordine del giorno ed approvare la delibera presentata dall’assessore Giuseppe Dessena che regolamenti e impedisca ai soggetti che ricevono contributi tramite emendamento di far domanda nell’art. 56 per le stesse attività di istituto.

«Denunciamo la miopia della politica nella distribuzione delle risorse regionali, date, in modo discrezionale, ad alcune compagnie che operano nel settore culturale in Sardegna attraverso gli emendamenti nella finanziaria 2019 – si legge nella nota -. Queste regalie pre-elettorali, dimostrano ancora una volta l’immaturità e la pochezza del sistema politico sardo che per accontentare qualcuno, scontenta tutti: in oltre 10 anni le giunte che si sono susseguite da Soru in poi, non sono state in grado di mettere mano alla legge sullo spettacolo che è l’unica prospettiva democratica e trasparente per lo sviluppo del sistema culturale in Sardegna. Questi emendamenti avvalorano la tesi che lavorare al di fuori dai bandi, senza il confronto dei C.V. e della progettazione culturale, e con rendicontazioni più snelle, è la formula vincente del Furbetto del Teatrino. Ma quest’anno il danno, oltre la beffa è che diverse compagnie “furbette” che riceveranno tramite emendamento un bel gruzzoletto, riceveranno altresì per la medesima programmazione o per una porzione “speciale” della stessa, ulteriori finanziamenti attraverso la partecipazione al bando dall’art 56. Come dire, una compagnia teatrale avrà nel 2019, una doppia linea di finanziamento erogato dalla Regione Sardegna per la stessa progettazione culturale o per alcune parti di questa.»

«La cultura è un bene comune per lo sviluppo del territorio sardo, e non è un bene ad personam per lo sviluppo dei propri affari e/o di quelli della propria Società o Associazione – si legge ancora nella nota -. Questa politica dei “Furbetti del TEATRINO”, dell’emendamento ad personam, pesa sulle spalle e sulle tasche di tutti i contribuenti a discapito delle tante Compagnie teatrali che aderiscono alle suddette sigle, e che riunitesi durante tutto il 2018 al tavolo di concertazione sulla legge, e accompagnati dell’assessore Giuseppe Dessena, hanno scelto di perseguire una politica culturale democratica e trasparente. E peserà, soprattutto, sul pubblico sardo che resterà orfano per il 2019 della variegata offerta culturale che è spesso frutto delle compagnie minori, che operano nei territori decentrati e disagiati dell’isola.»

«Per questo motivo, il comparto Cultura chiede ai consiglieri, capi di gabinetto e all’intera Giunta regionale l’approvazione della delibera dell’assessorato. Chiediamo a gran voce che venga messo un freno a questo scempio, alla reiterazione delle vecchie politiche clientelari che, anno dopo anno, divide il comparto e pone gli operatori gli uni contro gli altri – conclude la nota delle associazioni -, indebolendo così il sistema culturale sardo che oggi più che mai necessiterebbe di una proliferazione di reti culturali e di solide e feconde collaborazioni, per poter andare avanti ed esprimersi al meglio.»

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La legge di stabilità 2018 (26 milioni) e la legge di stabilità 2019 (ulteriori 25 milioni) hanno stanziato complessivamente 51 milioni di euro per la realizzazione, il completamento, la manutenzione straordinaria e la messa a norma e in sicurezza di opere pubbliche ed infrastrutture di interesse comunale e sovracomunale.  

La Giunta regionale, infatti, ha approvato la proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini di incrementare lo stanziamento iniziale di 26 milioni con ulteriori 25 milioni, per poter procedere allo scorrimento della graduatoria approvata.

«Il numero delle richieste pervenute, quasi 300, ci dice che è imponente il fabbisogno degli enti locali della Sardegna rispetto alle problematiche di adeguamento ai nuovi standard di sicurezza e di completamento di strutture essenziali per i servizi alla cittadinanza – dice il titolare dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini – per questo motivo la Giunta ha approvato l’incremento delle risorse, consentendo di scorrere la graduatoria fino a soddisfare 185 richieste.»

Le tipologie di intervento finanziate sono numerose e riguardano la manutenzione e la messa in sicurezza di strutture e infrastrutture come impianti sportivi, asili, case di riposo, biblioteche, musei, ponti, vie, piazze, arredo urbano, strade, sistemi fognari, illuminazione pubblica.

In particolare, per strade e piazze sono stanziati 17.060.777,69 euro, per la difesa del suolo 3.377.639,23 euro, per gli edifici 21.557.336,80, per impianti tecnologici 4.179.511,28 euro, per impianti sportivi 4.151.135,00 euro e infine 673.600,00 per opere varie.

I criteri su cui è basata la selezione, contenuti nella delibera dello scorso 19 giugno con cui la Giunta ha approvato l’avviso pubblico, prevedono, tra l’altro, premialità per gli interventi di messa in sicurezza e la ripartizione territoriale delle risorse attraverso quote attribuite alle aree geografiche corrispondenti alle quattro province, inglobando la Città metropolitana di Cagliari nella provincia del Sud Sardegna, secondo criteri e indicazioni della Conferenza Regione-Enti locali.

All’area territoriale corrispondente alla provincia di Sassari andranno 14,9 milioni per finanziare 52 interventi, a quella di Nuoro 10,28 milioni per coprire le prime 36 richieste, mentre a quella di Oristano sono destinati 7,68 milioni per 29 interventi e all’area territoriale città metropolitana di Cagliari – Sud Sardegna andranno 18,1 milioni che soddisfano le prime 68 richieste in graduatoria.

Con un’altra delibera, la Giunta ha approvato uno stanziamento aggiuntivo di 1 milione di euro che va ad aggiungersi ai 6,9 già assegnati, per i comuni che hanno necessità di ampliare o costruire cimiteri. I nuovi fondi permetteranno lo scorrimento della graduatoria in essere a favore dei comuni beneficiari, arrivando così a finanziare, fino a ora, 50 interventi. «Sono tante le richieste che continuano a pervenire da parte dei Comuni – dice l’assessore Edoardo Balzarini – e con queste delibere permettiamo lo scorrere delle graduatorie, ammettendo comuni inizialmente esclusi per insufficienza di risorse o integrando quelli che lo erano stati solo parzialmente. È interamente soddisfatta la graduatoria delle richieste per mettere in sicurezza o rendere agibili edifici di culto – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – con i 4,5 milioni che la Giunta ha stanziato nell’ultima seduta, oltre i 5 già deliberati, per un totale di 9,5 milioni: sono 101 le chiese che potranno essere risanate, restaurate e messe in sicurezza grazie a questo stanziamento.»

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Viene pubblicato oggi, esattamente nei tempi annunciati, il bando da 4 milioni di euro dedicato esclusivamente alle piccole e medie imprese, sia nuove che già esistenti, dei 25 Comuni dell’area vasta di Ottana (http://www.sardegnaprogrammazione.it/). Il click day è fissato per il 15 marzo ma, per snellire tutta la fase preliminare e procedurale, le domande con la relativa documentazione potranno essere caricate a partire dal 16 febbraio. Il bando è una delle tre misure del piano straordinario per Ottana da 16,4 milioni messo in campo dalla Regione per aiutare la rinascita di uno dei territori della Sardegna che più ha subito le conseguenze della crisi economica a causa soprattutto della deindustrializzazione degli ultimi anni.

Organizzato con la formula a sportello, al bando potranno partecipare le nuove imprese e le imprese già esistenti, per aumentare la propria competitività, con un investimento minimo di 15mila e massimo di 500mila euro. I 25 Comuni interessati al bando, individuati dalla Unità per Ottana (la task force interassessoriale guidata dal vicepresidente della Regione Raffaele Paci) e dal gruppo di lavoro territoriale coordinato dalla Provincia di Nuoro sono: Austis, Birori, Bolotana, Borore, Bortigali, Dualchi, Gavoi, Lei, Lodine, Macomer, Mamoiada, Noragugume, Ollollai, Olzai, Oniferi, Orani, Orotelli, Ottana, Ovodda, Sarule, Sedilo, Silanus, Sindia, Teti, Tiana.

«Non è facile ripartire dopo una crisi così pesante, e lo è ancora meno per una zona, come quella di Ottana, particolarmente colpita. Ma siamo fortemente convinti che ripartire sia possibile puntando su uno sviluppo diverso, sostenibile, capace di portare nuova occupazione e di dare ai giovani una seria opportunità per restare nella loro terra a costruire il futuro – dice l’assessore della Programmazione Paci -. Chi ha un’impresa o vuole aprirla ha ormai ben chiaro che la scelta giusta è puntare sulle caratteristiche del territorio – dall’agroalimentare al turismo fino all’artigianato, alla cultura e all’ambiente – per valorizzarle, migliorarle e renderle l’attrattore principale su cui articolare le politiche di sviluppo. Questi sono gli obiettivi del bando, condivisi in tutto il percorso fino agli ultimi dettagli, sempre coinvolgendo pienamente il territorio. Sono sicuro che la risposta delle imprese sarà quella che ci aspettiamo.»

Il caricamento delle domande con la relativa documentazione, come anticipato, potrà essere dunque fatto a partire dal 16 febbraio, mentre il click day è fissato per il 15 marzo. La procedura sarà valutativa a sportello, secondo l’ordine di presentazione delle domande, articolata in tre fasi: verifica di ricevibilità e di ammissibilità, valutazione tecnico economica del piano effettuata secondo i criteri previsti dal bando e valutazione di coerenza programmatica. Si tratta di un bando territorializzato, riservato cioè alle sole imprese di uno specifico territorio: quello dei bandi territorializzati è stato un risultato molto importante centrato in questa legislatura (più volte in passato era stato inutilmente tentato di raggiungerlo), perché permette di concentrare risorse e strategie di sviluppo su imprese di zone che ne hanno particolarmente bisogno.

Tutti quelli ammessi dal Por Fesr. Quindi: Tutta l’attività manifatturiera. Costruzioni. Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione. Servizi di informazione e comunicazione. Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese. Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. Fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento. Inoltre sono interessati, con le limitazioni fissate dal quadro normativo europeo degli aiuti alle imprese, i seguenti altri settori: Estrazione di minerali da cave e miniere. Trasporto e magazzinaggio. Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata. Altre attività di servizi e Sanità ed assistenza sociale per le attività non esercitate in regime di convenzione. 

Hanno diritto al finanziamento i progetti relativi a Piani per la creazione e lo sviluppo d’impresa, finalizzati all’espansione della produzione, al riposizionamento competitivo o all’adattamento al mercato attraverso l’introduzione di soluzioni innovative sotto il profilo organizzativo, produttivo o commerciale. Il piano è costituito da investimenti produttivi e può comprendere spese per formazione e consulenza. I proponenti devono garantire la copertura del piano per almeno il 25% con mezzi propri o finanziamenti di terzi. La pubblicazione del bando è stata preceduta da una articolata azione di animazione territoriale, finanziata con 110mila euro attraverso un accordo con la Camera di Commercio di Nuoro, durata un mese in 8 tappe con la partecipazione di imprenditori, amministratori, associazioni di categoria, banche e liberi cittadini. L’animazione aveva un doppio obiettivo: informare le imprese del territorio e i potenziali investitori di tutte le opportunità e gli strumenti a loro disposizione e, allo stesso tempo, raccogliere le loro indicazioni per individuare i settori migliori su cui indirizzare il bando, che proprio grazie alle informazioni raccolte è stato perfettamente calibrato sulle esigenze e le caratteristiche del territorio. 

Nei prossimi giorni la Camera di Commercio di Nuoro partirà con una nuova fase di assistenza ai potenziali beneficiari del bando attraverso l’attivazione di sportelli informativi. 

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«Apprendo con grande sconcerto che il Consiglio dei ministri dell’attuale Governo ha impugnato la legge del Consiglio regionale con la quale ai circa 6.000 dipendenti di Forestas, inquadrati come braccianti agricoli, è stato applicato il regime contrattuale previsto per le Agenzie che fanno parte del Sistema Regione, eliminando una evidente disparità di trattamento col resto del comparto e colmando in questo modo una lacuna legislativa che ha determinato per troppo tempo incertezza contrattuale e confusione organizzativa.»

Lo scrive, in una nota, Pietro Cocco, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.

«Con grande senso di responsabilità – aggiunge Pietro Cocco – abbiamo reso giustizia a quei tanti lavoratori confinati per anni in una contrattazione vecchia, obsoleta, ormai inapplicabile, senza determinare peraltro nessun incremento di spesa a carico del bilancio della Regione.»

«Rivolgo un appello al Governo perché non si proceda in tal senso e chiedo a nome mio e del Gruppo del Partito Democratico il ritiro dell’impugnativa, che entra in contrasto con la potestà legislativa esclusiva, amministrativa e finanziaria totalmente ascrivibile alla Regione Sardegna – conclude Pietro Cocco -, in quanto regione a Statuto Speciale, che difenderemo in tutte le sedi.»

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La sala convegni S’Olivariu di via Don Minzoni, a Gonnesa, ospita questa sera, dalle 17.30, il convegno “Infrastrutture – Vincoli ambientali e progetti turistici sul Golfo del Leone”, organizzato dai Riformatori Sardi nell’ambito di una programmazione per uno sviluppo turistico che valorizzi le bellezze del Golfo del Leone e dia nuovo impulso economico a tutto il territorio.

Aprirà i lavori, alle 17.30, Francesco Loi, coordinatore provinciale dei Riformatori Sardi, con un intervento sui progetti di sviluppo turistico sul territorio e sul Golfo del Leone; alle 18.00 Gaetano Cipolla, docente ed agronomo, parlerà di “attuali vincoli ambientali per andare oltre”; alle 18.30 Giuseppe Meletti, componente del coordinamento provinciale dei Riformatori Sardi, parlerà delle proposte di sviluppo turistico del Golfo del Leone, da Gonnesa Funtanamare a Buggerru Galleria Henry, in cabinovia. Seguiranno gli interventi del pubblico presente in sala.

Concluderà i lavori, alle 19.30, Franco Meloni, ex direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Brotzu di Cagliari, presidente del Centro Studi dei Riformatori Sardi.