19 July, 2024
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Dopo Luigi Di Maio e Matteo Salvini, ecco Silvio Berlusconi. Domani il leader di Forza Italia arriva in Sardegna per una serie di incontri programmati nell’arco di due giorni, in vista del voto per le suppletive nel Collegio uninominale di Cagliari, in programma domenica 20 gennaio, a sostegno della candidatura di Daniela Noli. Le elezioni si sono rese necessarie dopo le dimissioni del deputato del Movimento 5 Stelle Andrea Mura, finito al centro delle polemiche per le assenze alla Camera ed espulso dal Movimento.

Silvio Berlusconi parteciperà ad iniziative in tutti gli 8 Comuni chiamati al voto. Inizierà a mezzogiorno a Quartu Sant’Elena, da dove si sposterà alle 12.45 a Monserrato ed alle 13.30 a Quartucciu e chiuderà la prima giornata a Cagliari, dalle 19.30, in piazza Giovanni XXIII.

Venerdì mattina l’ex presidente del Consiglio incontrerà gli elettori, alle 10.00, in uno dei caffè storici di Cagliari, il bar “Mariuccia” di Pirri, si sposterà alle 11.00 a Sinnai, alle 11.45 a Maracalagonis in piazza del Comune, alle 12.45 a Burcei in piazza Is Griffonis, e chiuderà la giornata e il tour elettorale in Sardegna, alle 14.30, a Villasimius.

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Giovedì 17 gennaio, alle 18.00, presso la Biblioteca comunale di Iglesias “Nicolò Canelles”, in via Antonio Gramsci 11, Walter Cappicciola presenterà il volume L’Altra Atlantide. Civiltà scomparse, antiche conoscenze, megalitismo e Sardegna (Arkadia Editore). Dialogherà con l’autore Clara Congia.

“L’Altra Atlantide” prende in considerazione l’esistenza di una o più civiltà evolute esistite prima di quelle attestate storicamente a partire dal 10.000 a.C.. La spaventosa portata dei cataclismi che cancellarono la grande civiltà che precedette la nostra è stata tramandata oralmente e poi riportata nei testi più antichi dai Sumeri, nei testi egiziani, nella Bibbia, nei libri sacri indiani e da Platone. Contribuiscono a delineare una storia meno nebulosa le recenti scoperte archeologiche che colmano in parte i vuoti che intercorrono tra la scomparsa della grande civiltà prediluviana e l’emergere dei primi popoli storici. In questo contesto, ruolo di primaria importanza giocarono la Sardegna e le genti che la abitarono. Appare anche più chiara la funzione che il megalitismo sardo si ritagliò nella cornice degli eventi generali, poiché si inseriva in un flusso di conoscenze ereditate dalla civiltà scomparsa. Walter Cappicciola ci porta dentro una storia “diversa”, misteriosa ed affascinante.

Walter Cappicciola, laureato in ingegneria chimica, curioso e avido lettore, ha indirizzato la propria ricerca sulla storia e l’archeologia. Nel 2010 ha pubblicato la sua prima opera, “Antiche Civiltà Scomparse”, in cui espone la teoria, oggi largamente condivisa, della dislocazione dei poli geografici e delle conseguenze catastrofiche occorse sul Pianeta dalla fine dell’ultima Era Glaciale al Terzo diluvio universale. Le sue ipotesi di studio sono state al centro di numerosi dibattiti e conferenze.

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Sono iniziati nei giorni scorsi, a Calasetta, i lavori di completamento delle opere di urbanizzazione primaria della zona Pip. La prima fase di intervento riguarda la creazione di un collegamento tra l’area di insediamento produttivo e la zona che conduce al Tupei Resort, nel vivo delle campagne calasettane.

A breve verranno avviati i lavori per la sistemazione della “strada di penetrazione dell’area Pip” e della “strada interna dell’area Pip”: soprattutto nel caso della seconda, sarà necessario un lavoro ulteriore di ottimizzazione della carreggiata al fine di creare un sistema stradale ordinato e funzionale.

«Sul piatto è disponibile un investimento di 175 mila euro derivanti da un fondo D.u.p.i.m. del Documento unico programmatico isole minori – spiega il sindaco Antonio Vigo – con cui si doterà l’area anche di un sistema di fognature e canali, nonché di un impianto di illuminazione capillare con pali in acciaio alti 8 metri.» Inclusa nel ridisegno del Pip, anche la creazione di marciapiedi con cordonata, sempre nell’ottica della sicurezza stradale e del cittadino.

Sebbene si tratti di interventi capaci di apportare significative ripercussioni migliorative sull’economia di Calasetta, in vista della volontà di rivalorizzazione delle attività locali, il progetto non comporterà alcun mutamento rilevante in termini ambientali: come osserva Antonio Vigo, «sono interventi di lieve entità che si armonizzano con l’ambiente circostante: non a caso saranno mantenute le caratteristiche dei luoghi e la loro morfologia».

 

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Il Parlamento europeo ha approvato la nascita di InvestEU, un nuovo programma comunitario per sostenere gli investimenti e l’accesso ai finanziamenti dal 2021 al 2027. Il nuovo programma InvestEU segue e sostituisce l’attuale FEIS (Fondo europeo per gli investimenti strategici), istituito dopo la crisi finanziaria.

Mercoledì scorso, i deputati hanno adottato alcuni emendamenti per migliorare la proposta della Commissione europea, tra cui:

  • l’aumento della garanzia del bilancio UE a 40,8 miliardi di euro (ai prezzi correnti) per mobilitare oltre 698 miliardi di euro di investimenti aggiuntivi in tutta l’UE (la Commissione ha proposto 38 miliardi di euro per mobilitare 650 miliardi di euro);
  • obiettivi nuovi e più chiari, come l’aumento del tasso di occupazione nell’UE, la realizzazione degli obiettivi dell’accordo di Parigi sul clima o la coesione economica, territoriale e sociale;
  • una migliore protezione del clima: un obiettivo di “almeno il 40%” della dotazione finanziaria complessiva del programma InvestEU per gli obiettivi climatici;
  • l’introduzione di un comitato direttivo per garantire il giusto equilibrio tra l’esperienza politica e bancaria nella gestione del programma. Un membro nominato dal PE farà parte del comitato;
  • la Commissione e il comitato direttivo dovrebbero riferire annualmente al Parlamento e al Consiglio sui progressi, l’impatto e le operazioni del programma InvestEU per garantire una migliore responsabilità nei confronti dei cittadini europei.

La relazione è stata approvata con 517 voti favorevoli, 90 contrari e 25 astensioni.

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Un caso di meningite infettiva da meningococco Y è stato registrato su un paziente ricoverato ieri nella Rianimazione del Santissima Annunziata. Sul paziente, hanno fatto sapere i medici del reparto, giunto con un quadro altamente compromesso, nel pomeriggio di oggi è iniziato l’accertamento di morte che si è concluso nella serata.

Il giovane, del Sassarese, era arrivato ieri pomeriggio in Rianimazione dopo essere stato trasportato in codice rosso dal 118 al pronto soccorso del Santissima Annunziata.

La diagnosi di meningite infettiva da meningococco è arrivata subito. A fornirla è stata la struttura complessa di Microbiologia e Virologia, diagnosi confermata dalla struttura complessa di Igiene e controllo delle infezioni ospedaliere, che ha identificato il sierogruppo Y. È stata quindi avviata la profilassi antibiotica sugli operatori entrati a contatto con il paziente e – hanno fatto sapere dalla Rianimazione – è stata fatta denuncia alle autorità competenti per l’avvio delle azioni di profilassi sui contatti.

«In questi casi è importante fare subito la diagnosi con l’identificazione del sierogruppo e avviare la sorveglianza – afferma il professor Andrea Piana della struttura di Igiene ospedaliera dell’Aou sassarese -. Questo consente sia di confermare il sospetto clinico che si tratti di meningococco quindi effettuare la profilassi antibiotica dei contatti, sia di sapere quale sierogruppo è stato responsabile dell’infezione.» Questo consente all’Igiene pubblica dell’Assl di orientare la corretta profilassi vaccinale. «L’informazione è stata inoltre trasmessa al Tavolo regionale per il controllo di questa infezione – aggiunge il professore Paolo Castiglia, responsabile della struttura di Igiene dell’Aou -, attivato presso l’assessorato della Sanità e che si interfaccia con l’Istituto superiore di sanità e il Ministero per sorvegliare se alcuni genotipi stiano aumentando o riducendo la loro frequenza. In questo caso, si tratta del sierogruppo Y, più raro rispetto agli altri, che negli ultimi due anni è stato responsabile di altri due casi».

La struttura di Igiene ospedaliera dell’Aou sassarese è centro di riferimento per l’identificazione del sierogruppo, utile al fine dell’appropriata profilassi vaccinale, mentre l’Istituto superiore di sanità è il centro di riferimento nazionale che identifica i genotipi.

«Come previsto dalla normativa, l’Aou di Sassari ha notificato al servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Ats Sardegna – commenta il responsabile per l’Assl di Sassari, Fiorenzo Delogu – il presunto caso di meningite. Il Servizio si è immediatamente attivato per effettuare tutte le verifiche e per avviare l’indagine epidemiologica. L’Ats ha già contattato un primo gruppo di persone, sottoponendole alla profilassi ed entrambe le Aziende sanitarie stanno monitorando l’evolversi della situazione con la dovuta attenzione.»

La meningite meningococcica è una delle principali forme di meningite. A causarla è un batterio, la “Neisseria meningitidis” che colpisce in particolare i neonati, gli adolescenti e i giovani adulti e il contagio avviene per via aerea, attraverso goccioline di saliva infette. Le stagioni più a “rischio” sono quelle invernali e primaverili.

«Contro la meningite – conclude Andrea Piana – è importante l’attività di profilassi, attraverso il vaccino, in particolare negli adolescenti. Sono cinque i sierogruppi che provocano le infezioni da meningite: A, B, C, W135 e Y e contro queste sono disponibili appunto i vaccini che vengono somministrati dall’Igiene pubblica dell’Assl all’interno dei programmi di vaccinazione.»

I sintomi

La malattia si manifesta con cefalea, rigidità della nuca, febbre, brividi e stato di profonda prostrazione. Possono verificarsi anche complicazioni come emorragie, miocarditi, polmoniti. La meningite di tipo infettiva, sebbene siano disponibili efficaci terapie antibiotiche, presenta un elevato tasso di mortalità.

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Il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ha ricevuto oggi a Strasburgo il presidente del Governo della Spagna, Pedro Sánchez Pérez-Castejón, nel quadro dei dibattiti sull’avvenire dell’Ue con i capi di Stato e di governo, promossi in occasione di ogni seduta plenaria a Strasburgo.

A conclusione dell’intervento del premier spagnolo, Antonio Tajani ha dichiarato: «Ringrazio il premier Sánchez per aver partecipato al dibattito sul futuro dell’Ue promosso da questo Parlamento. I mesi che ci separano dalle prossime elezioni europee saranno fondamentali per dimostrare ai cittadini che l’Europa è vicina alle loro preoccupazioni e capace di fornire risposte concrete. Per questo serve un bilancio ambizioso che rifletta le priorità dei cittadini».

«È necessario che il gli Stati membri trovino al più presto un accordo su un sistema di asilo europeo efficace, equo e solidale, sulla base del testo già votato a novembre 2017 dal parlamento europeo. Il problema dell’immigrazioni si risolve in Africa – ha aggiunto Amtonio Tajani – serve investire almeno 50 miliardi di euro per dare prospettive agli africani nella loro terra. Contiamo sul supporto della Spagna affinché queste proposte chiave possano essere approvate rapidamente.»

Il presidente Antonio Tajani ha infine sottolineato l’importanza di non arretrare di un passo nella lotta per la difesa dei valori democratici e dei diritti umani in Venezuela.

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Il Parlamento europeo ha definito le priorità per le azioni della Banca centrale europea per il 2019 e per il completamento dell’unione bancaria.

In due risoluzioni distinte, la prima sui lavori della Banca centrale europea (BCE), redatta da Gabriel Mato (PPE, ES) e la seconda sui progressi compiuti e da realizzare nel settore dell’unione bancaria, redatta da Nils Torvalds (ALDE, FI), i deputati hanno manifestato le loro preoccupazioni e gli elementi su cui si dovrà prestare particolare attenzione nel corso del prossimo anno.

 Con riferimento all’Italia, il Parlamento si è detto d’accordo con l’argomentazione del Presidente della BCE Mario Draghi, secondo il quale le dichiarazioni incoerenti fatte dal nuovo governo hanno prodotto nel corso del 2018 un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani.

I deputati concordano con il piano della BCE di iniziare a ridurre gradualmente le misure monetarie eccezionali, introdotte al culmine della crisi finanziaria, invitando tuttavia alla cautela sulla velocità con cui tale riduzione dovrà essere effettuata.

Hanno inoltre chiesto alla BCE di prestare particolare attenzione alle crescenti preoccupazioni per la recrudescenza delle bolle immobiliari e del debito del settore privato, alla necessità di continuare a incoraggiare gli investimenti pubblici e privati e di garantire che il denaro “a basso costo” che fornisce alle banche sia effettivamente trasferito, sotto forma di prestiti, all’economia reale.

I deputati hanno poi incoraggiato la BCE a garantire la stabilità dei mercati finanziari dell’UE, anche nel caso di una Brexit senza accordo. Infine, hanno chiesto alla Banca centrale europea di seguire da vicino gli sviluppi della tecnologia per un registro distribuito (blockchain) delle finanze. 

I deputati hanno rilevato la necessità di una maggiore armonizzazione per quanto riguarda la valutazione della stabilità di una banca, del suo fallimento o della sua probabilità di fallimento, nonché una distinzione più chiara tra poteri di vigilanza e poteri di intervento precoce. Hanno inoltre espresso serie preoccupazioni sul cattivo stato delle norme antiriciclaggio nell’unione bancaria, chiedendo un approccio comune dell’UE per la vigilanza ed il rispetto di tali norme. Inoltre, la Commissione deve intervenire per ridurre il settore bancario ombra, che rappresentava il 40% del sistema finanziario dell’UE alla fine del 2017. 

Infine, il Parlamento europeo ha ribadito la sua richiesta di raggiungere un accordo sul sistema europeo di assicurazione dei depositi (EDIS), strumento essenziale per il completamento dell’unione bancaria.

La risoluzione sulla Banca centrale europea è stata approvata con 500 voti favorevoli, 115 contrari e 19 astensioni. La risoluzione sull’unione bancaria è stata approvata con 497 voti favorevoli, 125 contrari e 14 astensioni.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori Pubblici Edoardo Balzarini, ha approvato il protocollo d’intesa con provincia di Nuoro, comune di Ottana, Consorzio industriale e Anas che definisce i ruoli di tutti gli enti coinvolti per lo svolgimento degli interventi. La Giunta ha inoltre deliberato di assegnare al comune 200 mila euro per la progettazione dell’intervento.

«La delibera chiude positivamente un percorso di confronto con gli enti interessati che è stato avviato e portato avanti in questi anni dall’assessorato dei Lavori pubblici – spiega l’assessore Edoardo Balzarini – con la volontà di rispondere concretamente e definitivamente alla segnalazione da parte del comune di Ottana sulla necessità di mettere in sicurezza il tratto della SS 131 dcn che interessa il centro abitato del paese, ed in particolare le rampe in ingresso ed in uscita su tale strada, risolvendo così una situazione di grave pericolo che si protrae ormai da tempo. Per raggiungere questo risultato, era necessario coinvolgere tutti gli enti interessati e stabilire le rispettive competenze.»

Il protocollo d’intesa prevede, infatti, che sia il comune di Ottana ad occuparsi della progettazione, mentre l’esecuzione dei lavori è a totale carico di Anas. La provincia di Nuoro ed il Consorzio Industriale metteranno a disposizione le aree e le opere interessate dall’intervento, al fine di consentirne la progettazione e la realizzazione. Infine, alla conclusione dei lavori, ANAS, Provincia e Comune, assumeranno la proprietà e la gestione delle opere, ripartite secondo le rispettive competenze.

Lo svincolo, che si trova in prossimità del km 25+378 della S.S. 131 dcn fu realizzato a cura del Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale della Sardegna Centrale con finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno, collaudato il 30 aprile 1990 ma mai entrato in servizio. I collegamenti con il centro abitato di Ottana avvengono tramite intersezioni che presentano numerose criticità in termini di sicurezza della circolazione stradale.

Il tratto della SS 131 dcn in questione necessita di interventi di messa in sicurezza tali da imporre la trasformazione dell’attuale sistema viario così da conseguire adeguati standard di circolazione nei seguenti tre ambiti:

– Innesto in entrata da Cagliari e Nuoro per Ottana (S.S. n. 131 D.C.N. – km 26+000): non esiste un adeguato tronco di manovra e uno destinato alla corsia di decelerazione per gli utenti in uscita dalla strada statale;

 – Innesto in uscita da Ottana per Cagliari e Nuoro (S.S. n. 131 D.C.N. – km 26+000): manca un’adeguata corsia di accelerazione del flusso veicolare in immissione alla S.S. n. 131 D.C.N diretto verso Cagliari e Nuoro;

– Circonvallazione di Ottana. Costruita circa trent’anni fa dall’allora consorzio per l’area di sviluppo industriale della Sardegna centrale (oggi Consorzio industriale provinciale di Nuoro) e mai entrata in esercizio, oggi presenta gravi inconvenienti dovuti all’assenza di manutenzione. Inoltre, confluisce sulla S.P. n. 17 (versante Bolotana) ed il centro abitato di Ottana con un’intersezione a raso di elevata pericolosità ai fini della sicurezza stradale.

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«Lo stop al progetto di San Quirico ad Oristano è una buona notizia perché la realizzazione dell’impianto termodinamico non porta alcun beneficio ai sardi, sia in termini di costo dell’energia che in termini occupazionali, con effetti negativi per il consumo del territorio agricolo ma anche di immagine per un territorio ad evidente vocazione agricola.»

I parlamentari del M5S Emiliano Fenu, Lucia Scanu e Luciano Cadeddu esprimono la loro soddisfazione per l’esito negativo del procedimento di autorizzazione unica per la realizzazione dell’impianto per la produzione di energia solare e a biomasse di San Quirico.

«Non entriamo nel merito delle motivazioni espresse dall’assessorato regionale dell’Industria nella propria comunicazione di rigetto dell’istanza, che attengono prevalentemente alla contestata disponibilità da parte della società San Quirico Solar Power Srl delle aree interessate dal progetto – aggiungono i tre parlamentari del Movimento 5 Stelle – ma non possiamo nascondere la nostra personale soddisfazione perché si è evitato di realizzare una vera e propria cattedrale nel deserto contro la volontà espressa, in tutte le sedi istituzionali, da parte delle comunità interessate, degli enti locali e di tutti i comuni guidati da amministrazioni di qualsiasi parte politica. Inoltre, fin da subito erano chiare le troppe incognite e rischi sull’utilizzo e sul funzionamento dell’impianto, problematiche che abbiamo evidenziato e cercato di contrastare ripetutamente.»

«Il Movimento 5 Stelle continuerà a vigilare e a battersi – concludono Emiliano Fenu, Lucia Scanu e Luciano Cadedduperché il territorio venga difeso da progetti non condivisi con le comunità e che rischiano di impoverire un’area che ha bisogno invece di interventi validi, che siano in armonia con il territorio.»

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Arriva in Sardegna il concerto dei Claudio Simonetti’s Goblin, il noto gruppo progressive rock italiano conosciuto a livello internazionale, che porterà in scena la sonorizzazione live di due pellicole di culto nella storia del cinema horror italiano, entrambe dirette da Dario Argento.

Due tappe esclusive: venerdì 15 febbraio con Profondo Rosso al Teatro Massimo di Cagliari e sabato 16 febbraio con Suspiria al Teatro Eliseo di Nuoro, due dei principali teatri dell’isola, gestiti da Sardegna Teatro. Un tour internazionale che sta attraversando il mondo, dal Giappone all’America e che finalmente giunge in Europa per portare in versione live le sonorizzazioni di due dei film che hanno segnato l’immaginario di intere generazioni.

La sera di giovedì 14 febbraio, al Covo Art Cafè di Cagliari (ingresso gratuito, via Barcellona, 49), si svolge la serata di pre-show con le selezioni musicali di Palitrottu.

Il maestro Claudio Simonetti – compositore e musicista italiano, famoso per aver composto molte colonne sonore di pellicole italiane e americane – e la sua band faranno fare agli spettatori un tuffo nel passato con un’immersione nel mood prog-rock dei film horror degli anni ’70.

La band Claudio Simonetti’s Goblin è composta da Claudio Simonetti alle tastiere, Bruno Previtali alla chitarra, Cecilia Nappo al basso, Titta Tani alla batteria. Da qualche anno portano in giro per il mondo quasi senza sosta le sonorità uniche che li rende così amati.

Claudio Simonetti’s Goblin è una delle formazioni più interessanti a livello mondiale nell’ambito della sonorizzazione di film con colonne sonore entrate nella storia sia del cinema che della musica. Non si esibiscono in Sardegna da oltre un decennio. I Fan sardi hanno creato una pagina su Facebook dedicata proprio alla band.

In Sardegna le due tappe propongono due live soundtrack concert diversi: venerdì 15 febbraio a partire dalle ore 21.00, presso il Teatro Massimo di Cagliari, sarà protagonista Profondo Rosso. Il giorno dopo, sabato 16 febbraio, sempre alle 21.00, presso il Teatro Eliseo di Nuoro, la sonorizzazione live di Suspiria.

Le due tappe hanno in comune la seconda parte dello spettacolo, che ripercorre la sonorizzazione dei più importanti film d’autore dell’horror italiano, da Tenebre a Phenomena, passando per Non ho sonno e Zombi, celebre pellicola del grande George A. Romero, Opera di Dario Argento e Demoni di Lamberto Bava. Tutto lo spettacolo è caratterizzato da proiezioni cinematografiche: ogni brano è accompagnato dalle scene tratte dai film, frame tagliati e montati ad hoc, una carrellata di videoclip sonorizzati dal vivo.