27 November, 2024
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Arriva in Sardegna il ministro Danilo Toninelli per sostenere il candidato del Movimento 5 Stelle alla suppletive di Cagliari Luca Caschili e per fare il punto sulla situazione dei trasporti in Sardegna. Appuntamento giovedì 17 gennaio, per una mattinata fitta di impegni, che si aprirà alle 9.40 con un incontro con la stampa presso il Business Center dell’Aeroporto di Elmas. Insieme al ministro Danilo Toninelli, interverranno anche Luca Caschili e il candidato alla Regione del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus. 

«I trasporti sono centrali per ogni politica di sviluppo nell’isola e con il ministro Toninelli parleremo dei progetti per i quali il governo Conte ha già assunto impegni precisi», spiega Francesco Desogus. 

Prima dell’incontro con la stampa, il ministro (che verrà accolto dalla prefetta di Cagliari Romilda Tafuri) si confronterà con l’amministratore della Sogaer Alberto Scanu e con il presidente della Camera di Commercio di Cagliari Maurizio De Pascale.

La mattinata del ministro Danilo Toninelli a Cagliari proseguirà poi presso la sede della Direzione Marittima di piazza Deffenu, dove incontrerà a partire dalle 10.45 il direttore Marittimo di Cagliari capitano di vascello Giuseppe Minotauro, ed il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, Massimo Deiana.

A seguire, il ministro approfondirà il tema delle principali opere infrastrutturali isolane nel corso di tre distinti incontri con Federico Vittorio Rapisarda (provveditore Interregionale per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna), con il coordinatore Area per la Sardegna di Anas Walter Bortolan, e con il direttore Infrastrutture RFI (Rete Ferroviaria Italiana) per la Sardegna Claudio Cataldi.

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Domani, giovedì 17 gennaio, l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, che ha la delega sui flussi migratori, nel corso di una conferenza stampa che avrà inizio alle 10.30, farà il punto sui progetti della Regione per favorire l’inclusione dei richiedenti asilo alla luce delle novità scaturite dal nuovo Piano per l’accoglienza varato dalla Giunta. L’incontro con i giornalisti si svolgerà, a Cagliari nella sala riunioni dell’assessorato degli Affari Generali, in viale Trieste 190. Interverrà Silvana Tilocca, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’ATS ASSL di Cagliari, che traccerà un primo bilancio delle azioni nell’ambito della tutela della salute dei migranti.

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Il 16° progetto di programmazione territoriale chiuso dalla Regione incassa 27 milioni di euro di nuova finanza (e allo stesso tempo ne valorizza 24 già stanziati, per un totale di 51) per 9 Comuni e 64mila abitanti delle Unioni di Comuni Terralbese e Monte Linas-Dune di Piscinas. Questo pomeriggio a Terralba l’assessore della Programmazione Raffaele Paci ha firmato il progetto “Dal mare verso l’interno: itinerari del Terralbese e Linas”, alla presenza di amministratori, imprenditori e sindacati. Sette azioni e oltre 50 interventi con l’obiettivo di collegare costa e interno, attraverso percorsi naturalistici e sportivi: così si valorizzano gli attrattori ambientali e culturali, a fini turistici ma anche per migliorare la qualità della vita della popolazione residente. Dei 27 milioni stanziati oggi, 5 sono dedicati ai bandi per le imprese e 2 alla valorizzazione delle zone umide. È l’unico progetto a cavallo tra due Province, quella del Sud Sardegna (Linas) e quella di Oristano (Terralbese): comunità che hanno saputo superare anche i confini provinciali, e non solo quelli comunali, per progettare e condividere il miglior futuro possibile per il territorio.

«Quella di connettere la costa con l’interno è la migliore strategia possibile, perché valorizza ogni singola zona del territorio e allo stesso tempo garantisce un’offerta turistica varia e completa – sottolinea l’assessore Raffaele Paci -. È vero che i turisti in Sardegna cercano soprattutto il mare, ma noi sappiamo quanto le nostre zone interne hanno da offrire in termini di tradizioni, artigianato, agroalimentare, cultura, ambiente, storia e archeologia, ed è tutto questo che dobbiamo riuscire a far conoscere. Allora connettere coste e interno, pensarle in sinergia, presentare un’offerta territoriale che comprenda entrambi è sicuramente l’idea vincente per offrire ai visitatori ogni sfaccettatura della terra che visitano. Qui abbiamo montagne, zone umide, la piana del Campidano, una importante archeologia industriale lascito dell’attività mineraria, una importante attività agricola e zootecnica, le dune di Piscinas, tutta la costa con il suo splendido mare. Un territorio che ha tutte le carte in regole per realizzare uno sviluppo economico sostenibile e duraturo, che consenta di attirare importanti flussi turistici e creare nuovi posti di lavoro.»

Sono pensate per migliorare l’attrattività della zona e i servizi, dunque la qualità della vita, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento e attirare visitatori. Ecco le 7 azioni del progetto: Valorizzazione degli attrattori ambientali mediante la realizzazione di itinerari e percorsi naturalistici e la valorizzazione delle zone umide; Percorsi di turismo sportivo ed equestre, per chi fa dello sport il principale motivo del viaggio; Valorizzazione degli attrattori culturali del territorio; Miglioramento e potenziamento dei servizi alla persona, per garantire adeguato livello di qualità della vita: dunque servizi d’area per anziani, famiglie e prima infanzia, per lo sport e la prevenzione nelle fasce a rischio; Miglioramento dei servizi essenziali del territorio e del sistema scolastico; Competitività delle imprese, attraverso l’ampliamento e il miglioramento delle conoscenze degli imprenditori locali; Governance territoriale, ovvero gestione semplificata del progetto per garantire tempi rapidi e il minor numero possibile di procedure burocratiche.

«La Programmazione territoriale è una delle politiche di maggior successo della nostra Giunta, siamo molto orgogliosi e soddisfatti dei risultati ottenuti. Abbiamo scelto di rendere i paesi, i territori, le zone interne protagonisti assoluti, affidando a loro il compito di individuare i propri punti di forza e progettare uno sviluppo che proprio su quelli si basasse. E la risposta dei territori è stata straordinaria, con grande entusiasmo e voglia di mettersi alla prova in una sfida inedita perché per la prima volta non calata dall’alto», dice il vicepresidente della Regione.

«Mai come in questi anni i nostri paesi sono stati al centro delle politiche di sviluppo della Regione: con la programmazione territoriale da 500 milioni abbiamo garantito attenzione a tutti, chiamandoli a progettare insieme a noi la loro idea di sviluppo e di futuro, assicurando importanti finanziamenti. Alla programmazione territoriale partecipa il 100% del territorio, non c’è stato paese in questi anni che non abbia personalmente visitato, zona interna in cui non sia stato, e da parte di tutti ho trovato lo stesso entusiasmo, la voglia di far crescere la propria terra per permettere ai giovani di restare e creare lì la loro famiglia. Questa è la sfida che oggi parte anche in questo territorio, e sono sicuro che tutti insieme riusciremo a vincerla», conclude Raffaele Paci. 

Sedici progetti chiusi (con 280 milioni già stanziati per 24 Unioni, 191 Comuni, 720mila sardi), altri 4 da firmare entro febbraio, e poi ancora 6 avviati e già finanziati. Totale: 26 progetti, 37 Unioni coinvolte, 295 Comuni, ovvero il 100% degli aventi diritto per un totale di 400 milioni che diventano oltre 500 considerando i tre ITI per Cagliari, Sassari e Olbia, le Snai Alta Marmilla e Gennargentu Mandrolisai, il Piano Sulcis e il Piano per il Nuorese che coinvolgono i restanti Comuni e abitanti dell’Isola. Una volta firmati e approvati dalla Giunta, i progetti vanno realizzati in 36 mesi.

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Con una nota inviata ai sindaci di Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta, al Servizio Tutela della Natura della Regione Sarda ed alla provincia del Sud Sardegna, dal segretario regionale e dal segretario di Sant’Antioco, Graziano Bullegas ed Antonello Meli, l’associazione Italia Nostra ha manifestato la propria disponibilità a collaborare con le Amministrazioni contribuendo, sulla base della propria esperienza e delle collaborazioni di importanti esperti in materia, alla istituzione di un’Area protetta nell’Arcipelago del Sulcis.

«Il dibattito a mezzo stampa dell’ultimo periodo sulla istituzione di un’Area Marina Protetta nell’isola di San Pietro auspicata dal sindaco di Carloforte ha rivitalizzato l‘interesse verso questo importante Organismo – scrivono Graziano Bullegas ed Antonello Meli -. D’altra parte anche i sindaci di Sant’Antioco e di Calasetta hanno manifestato interesse alla realizzazione di un’Area Protetta estesa all’intero Arcipelago del Sulcis. Vogliamo ricordare che l’area marina di reperimento, pur essendo denominata “Isola di San Pietro”, interessa l’intero arcipelago e che sarebbe pertanto auspicabile che l’istituenda AArea marina protetta comprendesse almeno i tre comuni, le due isole maggiori e le isole minori. Le aree di tutela per definizione non possono essere circoscritte all’interno dei confini amministrativi dei comuni, ma esse devono includere territori omogenei che, pur con le diverse peculiarità, possano contribuire ad arricchire l’ambiente e l’economia delle aree interessate.»

«Merita comunque interesse la collaborazione richiesta dal sindaco di Carloforte all’esperienza relativa ad un’altra area marina protetta, come quella di Capo Carbonara, per verificare la ricaduta e le eventuali criticità affrontate in una diversa realtà della Sardegna – aggiungono Graziano Bullegas ed Antonello Meli -. L’istituzione di diverse tipologie di Aree protette è in sintonia con la politica ambientale di Italia Nostra che da anni insiste perché sia istituita l’Area marina protetta dell’Arcipelago del Sulcis al fine di garantire una corretta tutela ambientale dell’arcipelago e della sua biodiversità e di attivare significativi ritorni economici per gli operatori del mare e per l’intera economia turistica delle comunità residenti.»

«Inutile ricordare che le criticità che interessano il mare e le aree costiere delle due isole sono comuni, in particolare quelle derivanti dall’inquinamento ambientale e dal lento e progressivo degrado dovuto all’eccessivo e non sostenibile prelievo di pescato – sottolineano ancora Graziano Bullegas ed Antonello Meli -. Gli stessi operatori del mare lamentano un eccessivo carico di pescatori e una conseguente diminuzione della pesca. L’area marina protetta consentirebbe di regolamentare meglio l’attività, di ridurre il numero dei pescatori riservando zone ai soli operatori residenti, e di creare aree di rispetto utili e indispensabili per il ripopolamento della fauna ittica.»

«Il potenziamento delle Aree marine protette – concludono Graziano Bullegas ed Antonello Meli – rappresenta, tra l’altro, uno degli obiettivi presenti nelle linee programmatiche del ministro per l’Ambiente, Sergio Costa, presentate lo scorso luglio al Senato della Repubblica.»

 

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L’assessore regionale della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, coordinatrice della Commissione Ambiente ed Energia della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, oggi a Roma ha posto la situazione della Sardegna all’attenzione del ministro Sergio Costa, in sede di Commissione. Al ministro dell’Ambiente, Donatella Spano ha consegnato a mano copia della lettera già inviata, lo scorso 31 dicembre, dal presidente Francesco Pigliaru al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, allo stesso Sergio Costa, al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e ai presidenti delle Regioni e delle Province autonome.

«La Sardegna ha scelto da tempo la strada della decarbonizzazione a favore della riduzione delle emissioni dannose ma la disposizione ministeriale sulla dismissione di tutti gli impianti approvvigionati a combustibile fossile entro il 2025 rischia di avere pesantissimi impatti economici. L’esigenza di prevedere una tempistica di transizione è pertanto imprescindibile – ha sottolineato Donatella Spano ricordando le conseguenze, soprattutto nel Sulcis, della disposizione ministeriale adottata senza il necessario confronto politico e tecnico con le Regioni -. Privata di un periodo di transizione che consenta alle attività produttive alternative – ha concluso Donatella Spano – l’area del Sulcis subirebbe un gravissimo fermo dell’intera attività industriale. Le ricadute sull’occupazione e sul tessuto socio-economico dell’intera Sardegna sarebbero pesantissime.»

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Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, alle dipendenze del Comandante T.V. (CP) Francesco S.M. d’Istria, nel corso del 2018 appena concluso, ha svolto un’intensa attività di controllo della filiera della pesca su tutta l’area di giurisdizione, in stretta collaborazione con il personale del Distretto Veterinario dell’Azienda Provinciale Sanitaria di Carbonia e sotto l’ampio Coordinamento del 13° Centro di Controllo Area Pesca presso la Direzione Marittima di Cagliari. L’operazione ha interessato l’intera filiera pesca, con particolare riferimento al rispetto della normativa nazionale e comunitaria sull’utilizzo degli attrezzi da pesca da parte di pescatori professionali e diportisti, il rispetto delle norme tecniche sull’attività di cattura e detenzione dei prodotti ittici particolarmente tutelati, far garantire il rispetto delle norme vigenti sugli scambi commerciali di prodotti ittici nonché al rispetto e alla verifica della tracciabilità del prodotto seguendo tutte le fasi della filiera, per la tutela del consumatore finale dal mare sino alla vendita al dettaglio.

Sono stati eseguiti 236 controlli presso centri di grande distribuzione, pescherie, ristoranti, supermercati, venditori ambulanti, mercati rionali, punti di sbarco e a mare in tutta l’intera provincia di Carbonia/Iglesias e nella acque di giurisdizione di questo circondario marittimo, comminato 22 sanzioni amministrative per un ammontare di € 25.658,00 e 4 denunce penali.

In particolare il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo è stato fortemente impiegato nel corso dell’operazione complessa Nazionale denominata “Confine Illegale”, svolta nel periodo intercorso tra i mesi di novembre e dicembre 2018, sono stati eseguiti 124 controlli presso centri di grande distribuzione, pescherie, ristoranti, supermercati, venditori ambulanti, mercati rionali, punti di sbarco e a mare nell’intera provincia di Carbonia/Iglesias e nella acque di giurisdizione di questo circondario marittimo, comminato n. 11 sanzioni amministrative per un ammontare di € 14.672,00 e 1 denuncia penale.

Altresì, si è proceduto, al sequestro/confisca di 110 kg circa di prodotti ittici. I prodotti ittici, dichiarati idonei al consumo umano da parte del personale del Servizio Veterinario, sono stati donati a istituti, presenti sul territorio della provincia di Carbonia Iglesias, per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche e solidaristiche e che, in attuazione del principio di sussidiarietà, promuovono realizzano attività di interesse generale a favore della persone bisognose; mentre quelli ritirati dal ciclo della catena alimentare sono stati destinati alla distruzione mediante ditte specializzate.

Tra i casi più ricorrenti l’utilizzo e la detenzione di attrezzi da pesca non consentiti da parte di pescatori non professionali e la mancanza di etichettatura e tracciabilità dei prodotti ittici posti in vendita.

La Guardia Costiera invita i consumatori a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando gli operatori del settore che esercitano l’attività nel rispetto delle procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura, tracciabilità e norme igienico sanitaria, evitando di acquistare quelli venduti illecitamente da parte di ambulanti non autorizzati.

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Questa mattina il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Pietro Fois, grazie anche al commissario regionale della Lega, on. Eugenio Zoffili, ha illustrato e consegnato una lettera sulla vertenza accise al ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha assicurato massimo impegno per tutelare i diritti dei Sardi.

«Vogliamo con determinazione raggiungere un risultato storico – ha dichiarato Pietro Fois – dunque dobbiamo immediatamente riaprire la vertenza sulle accise dei prodotti petroliferi. Noi Riformatori siamo convinti che il danno ambientale, legato all’attività degli stabilimenti di lavorazione del petrolio, non possa essere ripagato ai sardi in alcun modo, ma è addirittura una beffa colossale che la Sardegna sia esclusa persino dal giusto risarcimento attraverso la percezione delle imposte garantite dalla legge. Stiamo parlando di quattro miliardi di euro all’anno, metà del bilancio regionale.»

«La straordinaria attenzione e l’impegno di occuparsene personalmente al Consiglio dei ministri – ha concluso Pietro Fois -, apre la porta alla soluzione del problema: non ci fermeremo.»

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Il Parlamento europeo ha approvato le proposte per migliorare la procedura di approvazione dei pesticidi nell’UE e renderla più trasparente e responsabile.

I deputati europei propongono di rendere pubblici gli studi utilizzati nella procedura di autorizzazione di un pesticida, compresi tutti i dati e le informazioni a sostegno delle domande di autorizzazione. È una delle proposte contenute nella relazione finale, approvata con 526 a favore, 66 contrari e 72 astensioni, della commissione speciale sulla procedura di autorizzazione dei pesticidi da parte dell’Unione, che ha esaminato la questione per un anno.

Nel corso della procedura di autorizzazione, i richiedenti dovrebbero essere tenuti a registrare tutti gli studi regolamentari eseguiti in un registro pubblico e consentire un “periodo per le osservazioni”, che permetta di tener conto di tutte le informazioni pertinenti prima di prendere una decisione.

I deputati europei ritengono che la valutazione successiva alla messa in vendita del pesticida dovrebbe essere rafforzata e che la Commissione europea dovrebbe svolgere uno studio epidemiologico sull’impatto reale dei prodotti fitosanitari sulla salute umana. Propongono inoltre di avviare un riesame sistematico di tutti gli studi disponibili sulla cancerogenicità del glifosato e fissare livelli massimi di residui per i suoli e le acque superficiali.

Il Parlamento chiede poi alla Commissione di proporre nuove misure per proteggere i gruppi vulnerabili e vietare l’applicazione di pesticidi sulle lunghe distanze in prossimità di scuole, strutture per l’infanzia, campi da gioco, ospedali e case di cura.

La possibilità per i richiedenti di scegliere uno Stato membro relatore (RMS) per l’iter di approvazione di una sostanza pesticida presso l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) è stata criticata perché considerata una pratica poco trasparente e potenzialmente in conflitto di interessi. Pertanto, i deputati chiedono che sia la Commissione ad assegnare la valutazione delle domande di rinnovo a uno Stato membro diverso da quello responsabile delle precedenti valutazioni.

I deputati sottolineano infine la necessità di garantire la responsabilità politica dell’adozione degli atti di esecuzione nell’ambito della cosiddetta “procedura di comitatologia”. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero quindi fornire resoconti dettagliati e rendere pubblici i loro voti.

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«Ma sul metano in Sardegna Christian Solinas che posizione ha? Perché fino ad oggi il candidato del centrodestra ha sempre detto no alla realizzazione della dorsale, esattamente come il Movimento 5 Stelle che ritiene l’opera inutile e costosa. Ma a sentire le dichiarazioni di oggi del leader della Lega Matteo Salvini, temiamo che Solinas abbia dovuto chinare il capo e cambiare idea, appiattendosi sulle posizione del Pd e del centrodestra berlusconiano, gli unici veri sostenitori insieme alle lobby della realizzazione della dorsale.»
Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione Sardegna per il Movimento 5 Stelle, Francesco Desogus.

«Sul metano in Sardegna la posizione del Movimento 5 Stelle è invece da tempo chiara e inequivocabile: noi lo vogliamo nella misura in cui servirà realmente ai sardi e alle nostre imprese – aggiunge Francesco Desogus -. Perché per far arrivare il metano in Sardegna non occorre, infatti, costruire la dorsale, ma bastano alcuni depositi costieri.»

«Sul carbone poi, prendiamo atto che Salvini è stato male informato – aggiunge Francesco Desogus -. L’Enel, infatti, ha già assicurato che al momento della chiusura delle centrali un’uguale quantità di energia verrà garantita proprio da impianti alimentati a metano. Il Movimento 5 Stelle non è contro il metano ma contro le speculazioni e le opere inutili che fanno solo gli interessi delle solite lobby, sostenute dai partiti tradizionali.»

Per Francesco Desogus «a questo punto, sulla dorsale si tratta di capire se i sardi voteranno le idee del candidato del centrodestra Solinas o quelle di Salvini. Solinas su questo tema batta un colpo».

 

 

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Per la prima volta, l’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio porta gli artigiani sardi in una grande fiera specializzata all’estero. Alla 70ª edizione della Fiera internazionale dell’artigianato IHM ‘Internationale Handwerks Messe’, che si terrà a Monaco di Baviera dal 13 al 17 marzo, la Regione avrà uno stand nel quale, oltre alle attività promozionali, ci sarà posto per 18 imprese artigiane sarde.

«Partecipiamo per la prima volta alla fiera di Monaco come Regione Sardegna – dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Barbara Argiolas – e questa iniziativa rientra nell’ambito di un percorso di condivisione di intenti avviato in questi mesi con gli artigiani presenti nella vetrina dell’artigianato artistico della Regione. È importante agevolare la partecipazione delle imprese sarde alle più importanti kermesse internazionali, azioni che rafforzano la strategia che abbiamo perseguito in questi anni, favorire l’accesso delle nostre produzioni sul mercato globale. La Germania è anche il nostro principale mercato turistico: l’arte dei nostri maestri e la grande qualità delle loro lavorazioni diventano così ambasciatori di una terra capace di coniugare e innovare un’eredità culturale millenaria con un gusto contemporaneo che la domanda richiede.»

Organizzata da GHM, Ente Organizzatore delle Fiere Internazionali dell’Artigianato di Monaco di Baviera, l’IHM si terrà nel Centro Fieristico della città bavarese. L’edizione 2018 ha registrato la partecipazione di oltre 1.000 espositori – su uno spazio espositivo di 74.000 mq – e di 125.000 visitatori. La fiera è incentrata sui settori dell’artigianato, arredamento, ristrutturazione ed edilizia, illuminazione, giardinaggio e tutto ciò che concerne il Sistema “casa”, ripartito in otto padiglioni, e rappresenta un’opportunità di incontro e business per le piccole e medie imprese partecipanti.

L’Assessorato sarà presente alla IHM con uno stand collettivo all’interno del Padiglione C4, quello dedicato ai territori nazionali e internazionali, al cui interno, oltre allo spazio dedicato alle attività promozionali, saranno disponibili 18 postazioni da 12 mq ciascuna per piccole o medie imprese artigiane operanti in Sardegna, attive nella trasformazione e commercializzazione di artigianato artistico e tradizionale sardo. I settori di interesse sono soprattutto gioielleria (in tutte le possibili accezioni) e la manifattura artistica di vetro, legno, ceramica, pelle, metallo e tessuti (escluso abbigliamento). A parità di requisiti, le imprese presenti nella vetrina online dell’Assessorato, www.SardegnArtigianato.com avranno la priorità.

Il bando e la modulistica sono disponibili al seguente indirizzo: https://goo.gl/8jjNEP. Le imprese interessate a partecipare hanno tempo fino alle ore 12.00 del 23 gennaio 2019 per presentare la documentazione richiesta, attraverso posta certificata all’indirizzo tur.promozione@pec.regione.sardegna.it , con raccomandata a/r, o direttamente negli Uffici della Direzione Generale, 5° piano dell’Assessorato Regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, in viale Trieste 105 – 09123 Cagliari.