27 November, 2024
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Mercoledì 16 gennaio, alle ore 19.00, a Barbusi, presso la piazzetta antistante la Chiesa, si svolgerà il 1° Falò di Sant’Antonio Abate. Un evento organizzato dal Comitato di Sant’Antonio, in collaborazione con la Parrocchia Beata Vergine delle Grazie e con il patrocinio del Comune di Carbonia.

«Si tratta di un’antica tradizione popolare che rappresenta un momento di unione e condivisione per l’intera comunità di Barbusi. L’obiettivo è ricordare Sant’Antonio Abate, protettore degli animali domestici, in cui onore verrà acceso un grande fuoco, alla presenza di musica, balli e folklore», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Come ha precisato l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu, «nella mitologia sarda, Sant’Antonio Abate rubò il fuoco ai demoni con un bastone di ferula, dopo essere entrato nell’inferno per recuperare il suo maialino. L’evento di domani rappresenta un’occasione per ricordare le antiche tradizioni della cultura sarda, che affondano le radici nel mondo protosardo, di cui si daranno ampie spiegazioni prima dell’accensione del fuoco».

La benedizione del falò si terrà alle ore 19.00, accompagnata dall’intrattenimento del gruppo Folk Is Messaius Sant’Isidoro di Barbusi.

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’evento, nella giornata di domani, mercoledì 16 gennaio, dalle ore 18.30 alle ore 23.30, è prevista la chiusura del traffico veicolare in via Santa Maria delle Grazie, nel tratto compreso tra via San Simone e il piazzale situato di fronte alla Chiesa.

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Il 16, 17 e 18 gennaio 2019 primo step a Monteleone Rocca Doria (SS) per la classe di Media Design di IED Cagliari con il workshop di studio del territorio e di incontro degli abitanti del borgo storico, affiancati dai docenti IED Emanuele Tarducci (Interaction Designer) e Monica Scanu (direttrice IED Cagliari)

Se li si confronta entrambi contemporaneamente su Google Maps si ha la sensazione che si tratti dello stesso piccolo paese. Suggestive e antiche casette di pietra che si stringono sulle strette vie, oggi quasi deserte. Ma se si leggono i nomi delle stradine interne principali ci si accorge subito delle differenze, come quelle della lingua e della collocazione geografica: via Sant’Antonio da una parte, in Sardegna, e Calle Mayor dall’altra, in Spagna. Tra chiese medioevali e panorami mozzafiato, il silenzio della natura e il blu del cielo raccontano all’unisono la bellezza di due luoghi splendidi, diversi e lontani tra loro, ma così vicini e soprattutto con un problema in comune: quello dello spopolamento.

Monteleone Rocca Doria, a circa 40 km da Alghero e da Sassari, a rischio di totale abbandono entro pochi anni, e Nevia, nella provincia di Segovia, al centro della Spagna: due piccoli centri che da tempo cercano un modo per trattenere gli abitanti ed evitare che il pesante fenomeno dell’emigrazione verso i comuni più abitati e altri paesi porti al definitivo abbandono delle case da parte dei pochi residenti rimasti – sono 86 – anziani per lo più. Lo IED di Cagliari e lo IED di Madrid hanno avviato insieme un progetto italo-spagnolo con una serie di iniziative finalizzate a contrastare il fenomeno dello spopolamento e alla creazione di nuove attività sia a Nevia che a Monteleone. Una sfida che le due sedi dell’Istituto Europeo di Design, eccellenza nel mondo nel settore del design dei servizi, della sostenibilità, del turismo, del web e delle nuove tecnologie con undici sedi tra Italia, Spagna e Brasile, hanno lanciato per dare un contributo ad una spinta all’innovazione e generare opportunità di sviluppo nei rispettivi territori attraverso la valorizzazione e il rilancio di questi due piccoli centri.

Il 16, 17 e 18 gennaio 2019, quattordici studenti del corso di Media Design IED Cagliari (12 del secondo anno e 2 del terzo) andranno in trasferta a Monteleone Rocca Doria (SS) per il primo workshop di studio del territorio e per incontrare gli abitanti del borgo storico, affiancati dalla direttrice IED Cagliari Monica Scanu, e dall’Architetto, Interaction Designer e docente IED Emanuele Tarducci.

Un progetto europeo che partirà dallo storytelling in cui gli studenti IED Madrid e Cagliari che partecipano ai workshop nei due paesi scelti, lavorano con gli abitanti dei Comuni interessati per scoprire l’essenza e le potenzialità dei due borghi, e per individuare progetti di sviluppo e nuove attività legate al mondo della creatività. Il fine dei workshop è la realizzazione di concept progettuali che verranno presentati ad aprile del 2019 a Madrid, nell’ambito del primo Congreso Internacional de Alcades e Innovaciòn che vedrà la partecipazione dell’Italia, della Spagna e del Portogallo, e nell’ambito del quale si valuterà la possibilità di ulteriori gemellaggi con piccoli borghi delle nazioni coinvolte. 

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Al via le procedure per l’inserimento lavorativo di 36 figure professionali nell’ambito di 5 cantieri comunali, tre dei quali rientranti nel progetto LavoRas, e due relativi al programma di Forestazione. L’Aspal, infatti, ha pubblicato due avvisi pubblici di selezione per l’assunzione di personale a tempo determinato da impiegare nei cantieri di nuova attivazione. Per quanto attiene i progetti LavoRas (della durata di 8 mesi per 20 ore settimanali), il comune di Sant’Antioco va alla ricerca di 5 impiegati amministrativi; 1 geometra; 4 operai generici; e 8 operai qualificati in diverse mansioni. In riferimento ai cantieri di Forestazione (della durata di 24 settimane per 25 ore settimanali), occorrono: 16 operai comuni; 1 operaio qualificato; 1 tecnico di cantiere.      

Per entrambi gli Avvisi pubblici, i cittadini in possesso dei requisiti (si consiglia di leggere attentamente i bandi presenti nel sito www.comune.santantioco.ca.it) possono presentare la domanda a partire dal 16 gennaio e fino al 31 gennaio 2019, secondo le seguenti modalità: consegna a mano, dalle 8.30 alle 12.00, dal lunedì al venerdì e dalle 15.00 alle 17.00 il lunedì ed il martedì, presso la sede dell’Aspal del Centro per l’Impiego di Carbonia in via Dalmazia snc; a mezzo posta PEC all’indirizzo: agenzialavoro@pec.regione.sardegna.it. Per tutti i requisiti e le modalità si rimanda all’Avviso pubblico presente nel sito www.comune.santantioco.ca.it. Si fa presente che occorre essere in possesso dell’ISEE in corso di validità. 

Per ogni chiarimento e per supporto in fase di compilazione della domanda di partecipazione alla selezione pubblica, si consiglia di rivolgersi all’Aspal, Centro per l’Impiego di Carbonia, in via Dalmazia snc.

 

 

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A Sant’Antioco ritorna l’appuntamento mensile con il “Chip day”: ogni primo martedì del mese, in via Rinascita 21/b, a partire dalle 10.00, sarà possibile effettuare in maniera totalmente gratuita la procedura di inserimento del microchip nei cani di proprietà. L’attività riprende grazie a un accordo raggiunto tra l’Amministrazione Comunale di Sant’Antioco, il S.I.A.P.Z. della ASSL di Carbonia e l’Argez Onlus, Volontari animalisti. Si inizia martedì 5 febbraio: i veterinari della ASSL saranno presenti nella sede di Sant’Antioco, in via Rinascita, a disposizione di coloro che, volendosi adeguare alla normativa vigente, intendono inserire il microchip nel proprio cane. L’innesto sottopelle del microchip e la relativa registrazione all’anagrafe canina, infatti, rappresentano un sistema identificativo obbligatorio per legge, da effettuare in tutti i cani di affezione a prescindere da razza, taglia e sesso. Per procedere con l’iscrizione all’anagrafe canina basterà recarsi nella sede Argez di via Rinascita, con il proprio cane (che deve avere compiuto i due mesi di età), la carta di identità in corso di validità e la tessera sanitaria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’associazione al numero: 329.0992122.

Il chip sotto pelle permette l’immediata identificazione del cane e del proprietario, in caso di smarrimento, che verrà contattato dal personale preposto in ottemperanza delle norme relative alla privacy. Il microchip, inoltre, rappresenta un ulteriore elemento di contrasto al fenomeno del randagismo.

 

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Sono Cosmo con “Cosmotronic”, Motta con “Vivere o morire”, Salmo con “Playlist”, Riccardo Sinigallia con “Ciao cuore”, Zen Circus con “Il fuoco in una stanza” i finalisti (in ordine alfabetico) del “Top 2018”, il referendum sui migliori album italiani del 2018 promosso dal “Forum del giornalismo musicale” (che si svolge da tre anni al Mei di Faenza) e dall’Agimp (la neonata Associazione dei Giornalisti e critici Italiani di Musica legata ai linguaggi Popolari) con il coordinamento di Enrico Deregibus.

Lo scorso anno a prevalere erano stati, a pari merito, Brunori Sas con “A casa tutto bene” e Caparezza con “Prisoner 709”.

Quest’anno è stata anche introdotta anche la categoria delle opere prime, che vede in finale (in ordine alfabetico) Giuseppe Anastasi con “Canzoni ravvicinate del vecchio tipo”, i Dunk con l’album omonimo, Generic Animal con l’album omonimo, i Maneskin con “Il ballo della vita”, Paola Rossato con “Facile”.

Sono stati quasi 100 i giornalisti e critici musicali coinvolti nel voto (rappresentanti di testate di vario tipo, dai quotidiani alle webzine, sino alle radio). Con altri che si aggiungeranno, sceglieranno ora nelle rose dei finalisti i vincitori nelle due categorie.

Fra gli album più votati ci sono stati anche, nelle posizioni immediatamente successive ai primi cinque: i Baustelle con “L’amore e la violenza – Vol. 2”, Calcutta con “Evergreen”, i Calibro 35 con “Decade”, Carlotta con “Murmure”, i Nu Guinea con “Nuova Napoli”, i Subsonica con “8”.

Nei dischi d’esordio dopo i finalisti si sono classificati Francesco Anselmo con “Il gioco della sorte”, Gigante con “Himalaya”, Mèsa con l’album omonimo, Viito con “Troppoforte”, Wrongonyou con “Rebirth”.

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Mercoledì 16 gennaio, alle 18.00, nella nuova sede dell’Areus di Nuoro , in via Oggiano n° 25, l’assessore della Sanità Luigi Arru e il direttore generale dell’Areus Giorgio Lenzotti parteciperanno alla presentazione del libro “In volo con gli Echo Lima – Il nuovo elisoccorso della Sardegna”, monografia di Luca Granella che ripercorre la storia e lo sviluppo dell’Elisoccorso in Sardegna attraverso la fotografia. Con l’autore interverranno il colonnello Bruno Mariano, comandante dell’aeroporto militare di Alghero-Fertilia, Mauro e Ivo Airaudi, comandanti di Airgreen, Marco Di Giugno, direttore Enac per la Sardegna, e Carlo Taccori, presidente CNSAS Sardegna – Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico.

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Dalle ore 8.00 di domenica 20 gennaio alle ore 20.00 di lunedì 21 gennaio 2019, dovranno essere presentate le liste, per ciascuna circoscrizione elettorale, alla cancelleria del Tribunale presso l’Ufficio centrale circoscrizionale, ai sensi dell’art. 15, comma 1, della legge regionale 6 marzo 1979, n. 7, per le elezioni del Presidente della Regione Sardegna e del XVI Consiglio Regionale della Sardegna, in programma domenica 24 febbraio 2019.

Al fine di consentire l’assolvimento degli adempimenti previsti in occasione della presentazione delle liste dei candidati, l’Ufficio Elettorale del comune di Carbonia, sito in via XVIII Dicembre, osserverà orari di apertura straordinari:

• Giovedì 17 gennaio, apertura anche nelle ore pomeridiane, dalle ore 15.30 alle ore 19.00;

• Venerdì 18 gennaio, apertura anche nelle ore pomeridiane, dalle ore 15.30 alle ore 19.00;

• Sabato 19 gennaio, la mattina dalle ore 9.00 alle ore 13.00; il pomeriggio dalle ore 15.30 alle ore 19.00;

• Domenica 20 gennaio, orario continuato dalle 8.00 alle 20.00;

• Lunedì 21 gennaio, orario continuato dalle 8.00 alle 20.00.

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«Oltre 16,5 milioni di euro destinati dalla Giunta regionale, in questa fase, ad aprire prospettive concrete di occupazione, attraverso un’alleanza forte tra la Regione Sardegna, la scuola, la formazione professionale e le imprese, così come si propone il Fondo Sociale Europeo.»
È quanto ha reso noto l’Autorità di gestione del Por FSE, Luca Galassi, oggi a Cagliari all’evento annuale del Piano Operativo Regionale del Fondo Sociale Europeo, dedicato quest’anno ai nuovi percorsi di Istruzione e Formazione Professionale della Regione Sardegna: la nuova offerta formativa per i ragazzi dai 14 anni, che hanno appena concluso il primo ciclo di istruzione. L’evento è stato animato dalla presenza delle agenzie formative, delle scuole e degli studenti. I ragazzi possono ora scegliere tra i percorsi scolastici tradizionali quinquennali ed i percorsi di istruzione e formazione professionale che, a pari dei primi, concorrono a ridurre la dispersione scolastica nell’Isola e, come valore aggiunto, contribuiscono a creare un ponte tra il mondo della formazione e il mondo produttivo.

L’evento tematico si iscrive nelle azioni di comunicazione previste dal Por FSE, che quest’anno ha centrato e superato l’obiettivo di certificazione intermedia –  54.743.922 euro al 31 dicembre 2018 – con una domanda di pagamento al 10 dicembre di circa 56 milioni.

«Data la riduzione di circa 200 milioni di euro delle risorse a disposizione nella Programmazione 2014 – 2020 del Por FSE  (un totale di 445 milioni di euro), abbiamo dovuto individuare con molta attenzione le misure necessarie per la nostra Terra – ha dichiarato l’assessore del Lavoro, Virginia Mura, intervenuta all’appuntamento -. I percorsi di Istruzione e Formazione Professionale per i nostri ragazzi sono tra tali misure strategiche. Quando la Giunta si è insediata, per i ragazzi in dispersione scolastica non esisteva in Sardegna alcuna misura regionale. Perciò abbiamo da subito istituito i primi percorsi biennali, poi i triennali, e l’anno scorso il quarto anno (perché abbiamo costituito la rete regionale degli IeFP, che è parte della rete nazionale dei percorsi di istruzione e formazione professionale) interfacciandoci con l’Ufficio Scolastico Regionale, grazie all’Osservatorio Regionale sulla dispersione scolastica istituito, con il collega Giuseppe Dessena, presso l’assessorato della Pubblica Istruzione. Abbiamo perseguito con molta convinzione l’obiettivo di istituire corsi che avessero pari dignità rispetto ai percorsi tradizionali nelle scuole, definendoli sulla base delle esigenze dei singoli territori. I percorsi di istruzione e formazione professionale hanno un’impronta educativa e culturale indispensabile per consentire ai ragazzi di transitare, se lo vogliono, da un sistema all’altro. Fino a non molto tempo fa non c’era un occhio benevolo sulla formazione professionale per i ragazzi. I dati relativi alla dispersione scolastica ci hanno convinto ad investire in percorsi di istruzione e formazione nuovi e complementari rispetto a quelli scolastici e così abbiamo segnato la fine della competizione tra i comparti dell’Istruzione e della Formazione. L’istruzione è al centro di tutte le nostre misure. Si pensi al REIS, dove viene presa in carico tutta la famiglia. Se nei nuclei famigliari esiste un ragazzo senza titolo di studio, la famiglia, per percepire il Reddito di Inclusione Sociale, deve assumere l’impegno di mandare i figli a scuola. Con grande piacere – ha concluso Virginia Mura – ho assistito oggi alle premiazioni da parte dell’Associazione italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico di ragazzi che si sono distinti in percorsi di istruzione e formazione professionale  basati sulle scienze matematiche.»

«Considero la giornata di oggi il coronamento di un lungo percorso, molto virtuoso, che ci ha restituito tante soddisfazioni in termini di risultati concreti e risposte alle politiche messe in campo – ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena -. Abbiamo scommesso sulla valorizzazione delle risorse umane, sulle capacità specifiche dei singoli ragazzi, e li abbiamo aiutati nel raggiungimento dei loro obiettivi. Con la collega Virginia Mura abbiamo inoltre lavorato e creduto fortemente nell’utilità dello strumento dell’Osservatorio, che serve a dare una concreta visione di insieme della situazione dei nostri giovani, e del loro percorso. Ogni studente deve avere, e oggi può farlo, la scelta tra la strada dell’istruzione e quella della formazione, e anche questo è garanzia di diritto allo studio.»

«Scegliere in modo opportuno la scuola superiore è un passaggio fondamentale per avvicinarsi all’orizzonte del lavoro: in questo senso i nuovi percorsi di Istruzione e Formazione Professionale della Regione Sardegna (IeFP) consentono alle ragazze e ai ragazzi sardi di acquisire competenze in diversi settori e di specializzarsi in aree professionali favorendo il loro inserimento nel mondo del lavoro – ha dichiarato l’Autorità di gestione del Por FSE, Luca Galassi -. Da oggi aumentano le opportunità a disposizione di chi vuole conseguire il Diploma professionale di Tecnico o la Qualifica professionale, grazie a un’offerta ampliata, integrata e differenziata tra Agenzie formative accreditate e Istituzioni scolastiche di istruzione professionale. Maggiori e migliori occasioni, dunque, per stimolare i giovani a manifestare le proprie attitudini e inclinazioni, misurando il proprio talento con le diverse opportunità proposte dal nuovo Sistema Unitario di offerta formativa, definito sulla base dei modelli europei più efficaci.»

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Questa mattina, presso l’assessorato regionale dei Lavori pubblici, si è tenuto l’incontro con la rappresentanza degli Ordini professionali per illustrare le novità contenute nella delibera con cui la Giunta ha costituito la Società “Opere e Infrastrutture della Sardegna Srl”. All’incontro hanno partecipato, in rappresentanza di numerosi Ordini professionali, Patrizia Sini, coordinatrice regionale della Rete delle professioni tecniche, che ha recapitato il documento elaborato nella riunione tenutasi il 9 gennaio 2019, e il presidente dell’Ordine dei geologi, Giancarlo Carboni.

«Nelle intenzioni della Giunta, la Società vuole rappresentare un’opportunità per il settore delle opere pubbliche e, in particolare, per il sistema delle professioni – ha detto l’assessore Edoardo Balzarini – probabilmente, alcune delle osservazioni critiche pervenute nei giorni scorsi possono derivare da una non esaustiva esplicitazione delle finalità della Società prevista dalla legge regionale n. 8 del 2018. Una legge – ha aggiunto l’assessore – frutto di un percorso durato quattro anni che contiene numerosi aspetti innovativi aventi l’obbiettivo di migliorare la gestione del ciclo delle opere pubbliche in Sardegna. La Società ha l’ambizione di essere lo strumento sperimentale volto a verificare la possibilità di perseguire positivamente tale obiettivo. Seppur sia stata da alcuni frettolosamente definita ‘società di progettazione’ è ben altra cosa e non costituisce nessuna turbativa per la consueta corrente operatività delle libere professioni di cui, peraltro, deve avvalersi. Intende, piuttosto, essere uno strumento per potenziare la capacità della Pubblica amministrazione di svolgere i compiti di istituto, anche attraverso la valorizzazione della figura del project manager di modello anglosassone, che garantisca un coordinamento uniforme ed efficace per la velocizzazione delle procedure: mi pare che questo sia un interesse di tutta la collettività e, in particolare, dei professionisti.»

Al termine dell’articolato e costruttivo confronto con i rappresentanti degli Ordini professionali, l’assessore Edoardo Balzarini ha ribadito, in merito alle perplessità e ai timori manifestati, che già lo Statuto contiene sufficienti elementi a garanzia del rispetto delle finalità della Società e confermato la volontà, espressa nella deliberazione, di coinvolgere gli ordini professionali nel costruendo piano economico finanziario, nella fase di avvio ed in tutto il percorso di operatività della Società, anche attraverso un tavolo permanente di confronto.

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Il comune di Iglesias rientra nell’elenco dei Comuni ai quali la Regione Sardegna ha erogato i nuovi contributi per l’Urbanistica. Nello specifico il comune di Iglesias è beneficiario di un contributo di 125.000 euro che verranno a breve utilizzati per la pianificazione urbanistica nel centro matrice, per implementare gli strumenti recentemente adottati.
«Un ringrazio a tutti per il lavoro svolto – ha evidenziato l’assessore dell’Urbanistica Giorgiana Cherchi – che ha permesso di mettere anche questo importante tassello!»