19 July, 2024
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«Basta con la lottizzazione politica di dirigenti e primari negli ospedali sardi.» Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu critica con fermezza le ultime decisioni dell’assessorato della Sanità. «Dopo aver sfasciato i presidi ospedalieri della Sardegna – attacca il consigliere regionale di minoranza – ed aver umiliato i pazienti, con la desertificazione dei reparti e i tagli nelle corsie, il centrosinistra sta dando vita ad un meccanismo perverso con la nomina dei dirigenti in ruoli chiave della sanità. Un’operazione spregiudicata ed arrogante da parte dell’assessore della Sanità – aggiunge Gianluigi Rubiu – che sostituisce nelle direzioni di presidio ospedaliero di area omogenea dirigenti probabilmente colpevoli di voler con fatica risolvere i problemi del territorio. Uno scandalo senza precedenti che deve essere bloccato. Invochiamo l’azzeramento delle nomine, che sembrano adottate senza un criterio logico. Con la riforma del comparto il Sulcis Iglesiente ha visto la sforbiciata dei reparti negli ospedali, con la riduzione dei servizi che si è tradotta nel collasso delle prestazioni – conclude Gianluigi Rubiu -. La maggioranza ha sottovalutato per anni le istanze del territorio, salvo ora spartire le ultime caselle disponibili per gestire la sanità nei prossimi cinque anni.»

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Domani, venerdì 11 gennaio, alle 10.30, a Masainas, presso il Centro di Aggregazione Sociale, in via Aldo Moro 6, si terrà l’evento di avvio dei percorsi sulla creazione di impresa e lavoro autonomo “Competenza e impresa per lo sviluppo rurale sostenibile”.

La Regione Sardegna, nell’ambito dell’avviso Pubblico Misure integrate tra sviluppo locale partecipativo e occupazione negli ambiti della Green & Blue Economy, Linee di sviluppo progettuale 2 e 3 POR Sardegna 2014/2020, ha permesso alla RTI composta dall’agenzia formativa IFOLD e dal GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, con il supporto tecnico della società Poliste, di attivare tre percorsi formativi sulla Creazione di nuove imprese in ambito rurale nel territorio di competenza del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari.

L’esigenza di avviare dei percorsi legati alla creazione di nuove imprese e di lavoro autonomo è nata durante il percorso di progettazione partecipata “Chi partecipa conta! Costruisci con noi la strategia per lo sviluppo rurale del territorio da oggi al 2020″ che il GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari, ha attuato nei mesi tra gennaio e luglio 2016 e che ha portato alla stesura del Piano d’Azione (PdA) approvato dalla Regione Sardegna nel settembre 2016.

«I percorsi sulla creazione di impresa per lo sviluppo rurale sostenibile – sottolinea Cristoforo Luciano Piras, presidente del GAL Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari – nascono dalla convinzione che lo sviluppo del territorio passi necessariamente attraverso un cambiamento culturale che i giovani e meno giovani, possono attuare con successo nei prossimi anni. Credo fermamente che nel territorio sia presente un capitale umano prezioso, in grado di costruire un tessuto economico che generi sviluppo economico. Sono molto soddisfatto che ben oltre 130 persone del territorio abbiano partecipato alle selezioni, abbiamo dovuto selezionare 60 partecipanti, per gli altri ci saranno altre opportunità di crescita con altri percorsi legati alla strategia di sviluppo plurifondo del GAL. Ai partecipanti è affidato un compito importante e le migliori idee saranno premiate con un finanziamento a fondo perduto che può arrivare fino a 50.000 euro, per tutti gli altri verranno individuate insieme ai consulenti ulteriori linee di finanziamento specifiche su altre fonti di finanziamento. Il progetto intende contribuire alla costruzione di una nuova strategia di sviluppo socio economico dell’area non più basata sull’attività estrattiva mineraria, o sull’industria chimica e metallurgica, ma sulla valorizzazione del patrimonio agroalimentare, ambientale, paesaggistico, culturale ed identitario del territorio.»

Con i percorsi individuali di assistenza tecnica e consulenza all’avvio di nuove attività economiche, si intende favorire la diffusione di competenze imprenditoriali in un mercato del lavoro che si è progressivamente impoverito, non solo in termini di reddito, ma anche di vivacità e capacità di avviare nuove iniziative. Al fine di potenziare la riconversione economica del territorio attraverso un ritorno consapevole delle produzioni agroalimentari, alla valorizzazione e commercializzazione dei prodotti della terra, il turismo sostenibile e l’ampliamento dei servizi socio assistenziali essenziali per il territorio.

I tre percorsi si svolgeranno a Carbonia e Masainas e partiranno il 14, il 21 ed il 28 gennaio 2019.

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Ieri il nuovo incontro al Mise, tra Ministero, Fim-Fiom-Uilm, Invitalia e Sider Alloys, nel corso del quale è stata fatta una verifica sullo stato di avanzamento del progetto di rilancio del sito ex Alcoa; oggi, prima l’annuncio della visita del vicepremier Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, fissata per sabato alle 16.00 davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme, poi l’annullamento e rinvio ad altra data della stessa, motivata con un cambiamento del programma del Capo politico del M5S per la sua visita in Sardegna, ridotto da due giornate (venerdì 11 e sabato 12 gennaio) ad una sola (sabato 12 gennaio, con un inevitabile taglio di alcuni appuntamenti già fissati).

Tra questi due importanti appuntamenti, si inserisce un’iniziativa assunta da un centinaio di lavoratori ex Alcoa che si sono riuniti questa sera nel salone prefabbricato dell’oratorio di San Ponziano, a Carbonia, e dopo un animato dibattito su presente e futuro del progetto di rilancio dello stabilimento, hanno ufficializzato la nascita di un Comitato che si farà portavoce delle istanze dei lavoratori che si sono dichiarati ancora una volta molto preoccupati per i ritardi accumulati nell’attuazione dei programmi di rilancio e critici per i metodi seguiti nell’assunzione dei primi lavoratori.

Nel corso degli interventi, è stato più volte sottolineato che non si tratta della creazione di un nuovo sindacato ma è emersa una forte insoddisfazione per l’azione portata avanti fin qui dalle organizzazioni sindacali ed è stato sollecitato un cambio di passo. I lavoratori, nei loro interventi, inoltre, hanno annunciato che chiederanno alla direzione della Sider Alloys il riconoscimento della nuova rappresentanza dei lavoratori (al Comitato, oltre al centinaio di lavoratori presenti alla riunione, avrebbero già aderito numerosi altri lavoratori non presenti per diversi impegni).

Durante lo svolgimento della riunione, non era ancora arrivata la notizia dell’annullamento della visita del ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro Luigi Di Maio,  prevista per sabato pomeriggio a Portovesme. Al termine, abbiamo intervistato tre rappresentanti del Comitato: Alberto Melis, Marco Loi ed Andrea Lisci.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218404337287688/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218404382928829/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218404413449592/

        

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Dopo aver ripreso una marcia sicura in campionato con tre vittorie consecutive che l’hanno riportata al sesto posto in classifica, ad un passo dalla qualificazione alle Final Eighet di Coppa Italia (sarebbe certa con una vittoria a Cantù ma potrebbe arrivare anche in caso di sconfitta, a seconda dei risultati delle dirette concorrenti), la Dinamo Banco di Sardegna ha continuato a vincere anche questo pomeriggio a Larnaca (Cipro), nella sfida con la Petrolina AEK (96 a 89, primo tempo 41 a 40), valida per la terza giornata della seconda fase della Fiba Europe Cup.

La Dinamo è partita con grande determinazione, accumulando un vantaggio di 11 punti, ma poi ha avuto un passaggio a vuoti che ha consentito alla squadra cipriota di riportarsi sotto, ad un solo punto, al termine del secondo quarto: 41 a 40. In avvio di ripresa l’equilibrio è durato poco, perché la Dinamo ha prodotto un nuovo allungo con un Jaime Smith in grande smalto, con una mano caldissima, ha girato al 30′ sul +8, 69 a 61, ed ha raggiunto un vantaggio massimo di 14 punti in avvio di ultimo quarto, 79 a 65, controllando la nuova reazione della squadra di casa, arrivata fino al -5, per il definitivo 96 a 89.

La Dinamo continua a segnare tanto sia in campionato sia in Coppa, sempre sopra o vicina ai 100 punti, e sembra essere sulla buona strada per esprimere il meglio di sé.

Nella Dinamo grande prestazione di Rashawn Thomas, autore di 20 punti, con 5 su 6 da 2 punti e 7 rimbalzi, nuova sontuosa prova di Jack Cooley, ormai faro della squadra, autore di 19 punti e 4 rimbalzi; conferma per Jaime Smith, 18 punti e 8 assist.

«Oggi eravamo un po’ stanchi dalle ultime tre sfide del campionato italiano in cui abbiamo giocato duro con molte energie, e stanchi dal viaggio – ha detto a fine partita coach Vincenzo Esposito -. La squadra ha dato tutto sul campo ma ogni volta che siamo avanti nel punteggio ci siamo rilassati, dando l’opportunità ai nostri avversari di rientrare in partita. Credo che Larnaca sia una buona squadra e questa sera abbia giocato con continuità nei quaranta minuti, noi dobbiamo capire che sul campo non importa se sei stanco dalle partite del campionato o dal viaggio, bisogna lottare per tutti i 40 minuti. Siamo una squadra nuova, stiamo crescendo e imparando giorno dopo giorno, sono contento perché alla fine abbiamo fatto un buon lavoro a rimbalzo e alla voce assist. Dobbiamo solo essere più continui nei quaranta minuti.»

Aek Petrolina 89 – Dinamo Banco di Sardegna 96

Parziali: 18 a 24; 22 a 17; 21 a 28; 28 a 27.

Progressivi: 18 a 24; 40 a 41; 61 a 69; 89 a 96.

Aek Petrolina: Vinales 29, Duren 15, Biggs 8, veremeenko 2, Georgiou, Sizopoulos 11, Koumis, Skific 12, Kounas, Stewart 2, Panteli 10, Mantovani. All. Dimitris Koukouris.

Dinamo Banco di Sardegna: Spissu 9, Smith 18, Bamforth 12, Devecchi, Magro, Pierre 10, Gentile 3, Thomas 20, Polonara 5, Diop, Cooley 19. All. Vincenzo Esposito.

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Nuova presa di posizione del Comitato Spontaneo Volontario “No alla chiusura della Chirurgia Plastica e Centro Ustioni dell’Ospedale G. Brotzu di Cagliari”  dopo la soppressione del Centro d’eccellenza che «ha causato un prevedibile e rilevante vuoto di cure».

«All’interno dell’Azienda – sostiene il Comitato – permane un’inqualificabile “presenza” della chirurgia plastica: così l’ha definita la Direzione del Brotzu che ha volutamente rinunciato alle professionalità che avevano fatto della Struttura un fiore all’occhiello della Sanità Sarda… E ciò in pregiudizio dei pazienti e di coloro che hanno diritto alla migliore assistenza! Ma altrettanto grave – aggiunge il Comitato – è la situazione per gli ustionati a seguito della chiusura dell’accorpato Centro Ustioni, l’unico per il Sud Sardegna. La Direzione del Brotzu aveva dichiarato che si sarebbe mantenuto lo stesso “percorso assistenziale” del passato a beneficio degli eventuali pazienti ustionati: invece i pazienti ora transitano al Brotzu e vengono trasferiti al Centro Grandi Ustioni di Sassari anche per tipologie di ustioni che sono sempre state curate presso il Centro Ustioni….»

«L’ennesimo caso il 7 gennaio – aggiunge il Comitato -: un operaio ustionatosi alla gamba sul luogo di lavoro (nella zona di Iglesias) è stato trasportato addirittura con un volo dell’elisoccorso al Brotzu da dove, dopo una notte di “ricovero”, la sera dell’8 gennaio, è stato trasferito con ambulanza a Sassari. Rileva che le ustioni in oggetto non solo non erano gravi ma venivano trattate quotidianamente presso il Reparto soppresso. Di fatto, quindi, cancellando il Centro Ustioni e privandosi dell’esperienza acquisita in trent’anni di attività, si obbligano i pazienti ed i familiari a spostarsi per oltre 200 km dalla propria zona di residenza al fine di usufruire di cure che, per legge (lo prevede la Riforma della Rete Ospedaliera), devono essere garantite al Brotzu di Cagliari. Per di più, si aggravia la spesa sanitaria senza creare alcun beneficio ai pazienti ed ai cittadini.»

A fronte di questa situazione inaccettabile, i pazienti del Comitato chiedono che «si faccia finalmente chiarezza sulla soppressione della Struttura Complessa di Chirurgia Plastica Ricostruttiva e del Centro Ustioni dell’Azienda Brotzu, di cui patiscono ingiustamente le drammatiche conseguenze». 

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309.148,00 euro. E’ quanto ha ricavato nel corso del 2018 il comune di Carloforte dall’applicazione del contributo di sbarco. Modulato con tariffe variabili a seconda dei mesi di maggiore o minore afflusso di turisti (da 0,50 euro dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre; a 1,50 euro dei mesi di aprile, maggio, giugno. settembre ed ottobre; ai 2,00 euro dei mese di luglio, ai 2,50 euro del mese di agosto), la tassa è arrivata da complessivi 173.190 passaggi. 4.081 gli utenti che hanno ottenuto l’esenzione.

Il mese che ha portato il maggiore apporto è stato agosto, con 117.774,00 euro (con 47.11o paganti), seguito da luglio con 58.070,50 euro (29.035 paganti) e settembre con 36.352,50 euro (24.235 paganti). Rilevante e quasi identico l’apporto dei mesi di maggio e giugno (rispettivamente 28.640,50 con 19.094 paganti e 28.953,00 euro con 19.302 paganti), assai ridotto quello dei mesi di novembre e dicembre (rispettivamente 1.810,00 euro e 1.988,00 euro), nullo quello dei mesi di gennaio e febbraio, nel corso dei quali la tassa non era ancora entrata in vigore.

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Si è svolta ieri a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, la riunione tra il rappresentante del Ministero, Giampiero Castano, le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, i rappresentanti di Invitalia ed i rappresentanti di SiderAlloys, per effettuare una verifica dello stato di avanzamento del progetto di rilancio del sito ex Alcoa di Portovesme.

L’amministratore delegato di SiderAlloys, Giuseppe Mannina, ha riconfermato la previsione della firma del contratto per l’affidamento della progettazione del revamping dello smelter entro la fine del mese di gennaio; in prospettiva dell’imminente avvio dei lavori, l’amministratore delegato della multinazionale svizzera avrebbe già preordinato, ad un produttore italiano, i tre nuovi trasformatori di energia elettrica di 180 KA per le linee di produzione.

Le organizzazioni sindacali hanno stigmatizzato «i ritardi nella partenza del revamping e l’incoerente interpretazione degli accordi, sottoscritti a livello territoriale, sulla precedenza nelle assunzioni dei lavoratori ex Alcoa nella nuova società». Le segreterie nazionali hanno inoltre ribadito «la necessità di dare continuità agli ammortizzatori sociali ormai scaduti».

Il responsabile del Ministero ha convenuto nella improcrastinabilità della partenza dei lavori di revamping e dell’incontro sugli ammortizzatori sociali.

Il Ministero provvederà a convocare tutte le parti per il 20 febbraio prossimo, per una definizione complessiva del progetto di rilancio, l’illustrazione del Piano industriale, del rinnovo dell’associazione dei lavoratori per la prevista quota societaria in SiderAlloys Italia SpA.

 

 

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«In riferimento agli ultimi avvenimenti riguardanti l’instabilità della maggioranza municipale di Carbonia a guida 5 Stelle, il Circolo cittadino di Riformatori Sardi di Carbonia esprime una seria preoccupazione per le vicende interne che stanno danneggiando ulteriormente lo sviluppo della nostra città.»

Lo scrive, in una nota, il segretario cittadino dei Riformatori Sardi di Carbonia Roberto Gibillini.

«La nostra non vuole essere una nota né conflittuale né pre-elettorale, ma la constatazione di quanto sia lontana la realtà di questa Amministrazione, dagli slogans e dalle mirabolanti suggestioni della campagna elettorale che ha consegnato la città all’attuale maggioranza. Il Movimento 5 Stelle se è in grado di farlo – aggiunge Roberto Gibillini – riprenda a discutere cin coerenza e lealtà in un contesto di incontri con la gente e le rappresentanze politiche, affinché si rimetta in moto un ruolo di città capofila del territorio, creando nuove opportunità di lavoro e la risoluzione dei problemi che la nostra città sta subendo. Tutto ciò, a vantaggio dei cittadini e dei giovani, importante risorsa, che amano la nostra città. Se il Movimento 5 Stelle non è in grado di fare ciò – conclude Roberto Gibillini – esiste la via del ritorno al voto per le Comunali.»

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Venerdì 11 e domenica 13 gennaio 2019 sono in programma due importanti appuntamenti presso la Casa del Popolo, in via Barbagia 11, a Carbonia.

Venerdì, alle ore 18.30, si terrà l’incontro dibattito “Contro l’ampliamento della RWM. La riconversione necessaria”. L’incontro sull’impatto della fabbrica di bombe di Domusnovas è promosso da RUAS – Rete Unitaria Antifascista Sulcis Iglesiente, Assemblea contro il deposito di armamenti Rwm a Sa Stoia, Asce Sardegna – Associazione Sarda Contro l’Emarginazione, Casa del Popolo Carbonia e Arci La Gabbianella Fortunata. Nel corso dell’incontro sono previsti i seguenti interventi: “Produzione di bombe in Sardegna e violazione della legge 185/90” – a cura di Arnaldo Scarpa, Comitato per la riconversione della RWM; “Il ricorso al TAR contro l’ipotesi di ampliamento” a cura di Italia Nostra e Assemblea contro il deposito di armamenti Rwm a Sa Stoia; “La riconversione possibile” a cura di Gabriele Casu, Progetto Barega.

Si proseguirà domenica, alle ore 18.00, con Una lunghissima storia breve chiamata Hip Hop. Roberto Orrù, in arte Zeta Tilt, Rapper/MC/Dj/Selecta, appassionato di Cultura Hip Hop e Afro/Latina Americana, condurrà i presenti in un viaggio che parte dalle strade avvelenate del Sulcis fino agli angoli più bui del Bronx tra Gang, Blocks, Party, Incendi e Sound System. Un incontro per dialogare su uno dei generi musicali più in voga tra i giovani e non solo.

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Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta odierna un ordine del giorno col quale si chiede una forte iniziativa della Giunta regionale nei confronti del Governo alla luce del decreto del Ministero n. 430 del novembre 2018 per scongiurare lo stop della produzione di energia attraverso il carbone a decorrere dal 2025.

«Per la Sardegna ci sarebbero effetti devastanti, con grave pregiudizio per la continuità produttiva delle centrali a carbone che forniscono energia a diverse imprese tra cui  Eurallumina e Sider Alloys, la società che ha rilevato l’impianto ex Alcoa e ha deliberato l’ingresso nel capitale sociale di Invitalia con la quota del 20% firmando un contratto di sviluppo per la riattivazione degli impianti – scrive in una nota Pietro Cocco, capogruppo del Partito democratico -. Conseguenze nefaste, perdita di migliaia di posti lavoro diretti e dell’indotto, proprio nel momento in cui sono venuti meno i blocchi da parte degli Stati Uniti sull’alluminio e si sta concludendo l’iter per il riavvio dello stabilimento Eurallumina.»

«La Sardegna è senza alternative concrete per la produzione di energia se il Governo non si attiva subito per dare soluzioni che in Sardegna abbiamo già individuato – aggiunge Pietro Cocco -. Da qui nasce la richiesta nei confronti del governo nazionale perché sia consentita la continuità produttiva degli stabilimenti mediante la concessione in questa fase transitoria o di una proroga, giustificata dalla particolare connotazione geografica dell’Isola e dal gap infrastrutturale che la caratterizza, o mediante la concessione per l’approvvigionamento di metano o di GNL che sostituisca il carbone per il funzionamento delle centrali, a garanzia delle imprese del Sulcis e di tutte le imprese delle aree industriali della Sardegna.»

«Una richiesta improrogabile – conclude Pietro Cocco -, alla quale deve essere data la massima priorità da parte del Governo dal quale si aspettano risposte certe, risolutive e non dinieghi ingiustificati.»