18 July, 2024
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Con l’inizio del nuovo anno arriva subito un’ottima notizia per il mondo del lavoro. Tornano i concorsi militari e quest’anno il primo ad essere stato indetto è quello nell’Arma dei Carabinieri. E’ stato appena pubblicato, infatti, il bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’ammissione al 9° corso triennale di 536 Allievi Marescialli nel ruolo Ispettori. A parte una esigua percentuale di posti riservati a speciali categorie, per il resto il bando è aperto a tutti i cittadini italiani e ovviamente a entrambi i sessi. Basterà avere un qualsiasi diploma di scuola media superiore, come requisito minimo richiesto. La domanda di partecipazione al concorso dovrà essere presentata entro il termine perentorio del 4 febbraio

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_carabinieri_gen_2019.html .

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Lo scontro in atto da tempo tra Comune di Carbonia e Carbonia Calcio sulla gestione dello Stadio Comunale “Carlo Zoboli” e del campo di calcio di Is Gannaus, potrebbe rientrare nei prossimi giorni con un accordo tra le parti. Martedì è in programma un incontro, nel corso del quale verranno affrontate tutte le problematiche sul tappeto e verranno verificate tutte le possibili soluzioni.

I fatti sono noti. Il comune di Carbonia ha intimato al Carbonia Calcio il pagamento di spese di gestione arretrate (che sarebbero state accumulate dalla precedente gestione della società ma, a questo riguardo, Luca Giganti, ex dirigente, oggi ha detto che «nulla è dovuto al comune di Carbonia dalla famiglia Giganti che ha guidato il Carbonia per 15 anni e gestito lo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, gestione per la quale né la vecchia Amministrazione né la nuova hanno mai contestato nulla alla famiglia Giganti»), che inizialmente ammontavano a diverse decine di migliaia di euro, poi quantificate in 25.000 euro (la restante parte non sarebbe stata più esigibile). Il Carbonia Calcio ha fatto opposizione all’ingiunzione di pagamento, ritenendo che le somme richieste non siano dovute, anche per i lavori realizzati a proprie spese all’interno degli impianti, ed il giudizio di primo grado sul ricorso dovrebbe arrivare nel prossimo mese di aprile. Per questa ragione la società calcistica ha chiesto, a più riprese, la sospensione della richiesta di pagamento avanzata dal comune di Carbonia che, viceversa, ha continuato a rivendicare il pagamento immediato ed ha disposto l’estromissione della società prima dallo stadio Comunale, poi dal campo di Is Gannaus, con la sostituzione dei lucchetti agli ingressi, evitata per la presenza di persone all’interno dei due impianti (i tifosi del gruppo ultras “I Briganti” sono arrivati ad “occupare” pacificamente lo stadio Comunale per alcune settimane, occupazione sospesa oggi dopo la convocazione dell’incontro per la giornata di martedì 8 gennaio).

L’auspicio, a questo punto, è che le parti riescano a trovare un accordo, nel rispetto degli interessi di entrambe.

Non si può trascurare il fatto che, nelle ultime settimane, mentre divampavano le polemiche e lo scontro tra Comune di Carbonia e Carbonia Calcio, la prima squadra s’è rilanciata nel campionato di Promozione con quattro vittorie consecutive ed è in piena corsa per la promozione in Eccellenza regionale, e le squadre del settore giovanile hanno continuato a vincere in tutte le categorie, conquistando, tra l’altro, la 56ª Coppa Santa Barbara con gli allievi e la 28ª Coppa Capodanno con i giovanissimi (entrambe per la settima volta negli ultimi 8 anni).

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Anche quest’anno, a Carbonia, le favorevoli condizioni meteorologiche hanno accompagnato la discesa della Befana dal campanile della chiesa di San Ponziano, organizzata dall’associazione culturale “Le Simpatiche Canaglie”, con il patrocinio del comune di Carbonia. E’ stata una grande festa per tanti bambini che, accompagnati dai loro genitori, dopo aver assistito, testa all’insù, alla discesa della Befana, hanno potuto scambiare qualche parola con lei ed hanno ricevuto le calze piene di caramelle.

Questa terza edizione della discesa della Befana è stata vissuta nel ricordo di don Amilcare Gambella, attore protagonista delle prime due, così come di tantissime altre iniziative organizzate nella parrocchia di San Ponziano, scomparso la scorsa estate.

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Si è svolta al Museo del Carbone la decima edizione della festa della Befana in Miniera, con grande partecipazione di pubblico – oltre 500 persone tra bambini ed adulti. Oltre al classico truccabimbi, sempre molto gettonato, quest’anno la manifestazione si è arricchita con i grandi giochi in legno dell’Associazione Culturale Lughenè di Gergei: a partire dalle 15.00 i bambini si sono divertiti con biliardo classico e giapponese, Jenga, tiro agli anelli, balestra, forza quattro, hockey da tavolo, bowling, percorsi di biglie, un labirinto per i più piccoli e tanti altri giochi fino al tanto atteso arrivo della Befana: quest’anno è arrivata in sella ad una vespa, accompagnata da un gruppo di vespisti muniti di casco da minatore. La manifestazione è stata, infatti, organizzata con la gradita collaborazione del Vespa Club di Carbonia, oltre all’Associazione Culturale Lughenè di Gergei, all’associazione Pro Loco di Carbonia, a La Salvia Animazioni con i truccabimbi, al Comune di Carbonia e al Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.

Dopo la distribuzione delle caramelle a tutti i bambini, la serata è andata avanti con la premiazione dei presepi partecipanti alla VIII edizione della mostra “In miniera tra i presepi”. Lo spoglio dei voti, che si è svolto ieri sera alla presenza dei partecipanti, ha confermato il successo della mostra: oltre 1.400 voti validi. Moltissimi anche i visitatori degli ultimi due giorni, che quindi non hanno potuto votare perché ormai fuori tempo massimo.

Il primo premio con il trofeo Crabò è andato al presepe numero 12 realizzato dalle classi 2ª A e 2ª B della scuola media di Sant’Anna Arresi dell’Istituto Taddeo Cossu di Teulada (per la realizzazione del presepe tutto bianco e nero, hanno voluto ricordare gli 80 anni dall’inaugurazione della città di Carbonia, rappresentando i simboli della città: la miniera, San Ponziano, la scultura di Giò Pomodoro. Materiali di riciclo quali, carta, plastica, legnetti, pietruzze su struttura in polistirolo rivestita di carta pesta). Al secondo posto il presepe numero 15 realizzato dalle scuole dell’infanzia di Cortoghiana e di Via Roma, sezioni A, C, D, E, dell’Istituto Comprensivo Deledda-Pascoli di Carbonia (presepe di bottoni, passamaneria, nastri, spille). Al terzo posto il presepe numero 13 della Scuola Primaria di Via Mazzini Carbonia, Istituto Comprensivo Satta, classe 2ª C (molto colorato, città con 4 quartieri di diversa estrazione sociale, realizzato con materiale di riciclo: carta, cartone, legno, plastica, pasta di mais).

Ecco l’elenco dei primi dieci classificati tra i 20 presepi in concorso:

1

328

12

Istituto Comprensivo Taddeo Cossu Teulada, Scuola Media Sant’Anna Arresi

2ª A e 2ª B

2

193

15

Scuola infanzia Cortoghiana e via Roma Carbonia, Istituto Comprensivo Deledda Pascoli, Carbonia

sezioni A, C, D, E

3

134

13

Scuola primaria Via Mazzini, Istituto Comprensivo Satta, Carbonia

2ª C

4

81

1

Scuola primaria Via Roma, Istituto Comprensivo Deledda Pascoli, Carbonia

5ª A

5

76

8

Maria Grazia Congia, Buggerru

6

74

11

Polisportiva Portoscuso 2017

7

73

16

Scuola primaria Cortoghiana, Istituto Comprensivo Deledda Pascoli, Carbonia

4ª F e 5ª G

8

66

2

Scuola infanzia San Giovanni Suergiu, Istituto Comprensivo Guglielmo Marconi 

sezione E 

9

63

7

Scuola infanzia San Domenico, Carbonia

10

50

14

Asp onlus, Carbonia

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Giornata quasi trionfale per le squadre sulcitane, la prima di ritorno del girone A del campionato di Promozione. Hanno vinto in trasferta Carbonia e Villamassargia, sui difficili campi di Selargius e Orroli, confermando rispettivamente la terza e la quarta posizione; ha stravinto la Monteponi in casa contro l’Andromeda, 4 a 0, centrando la quinta vittoria consecutiva che vale il 10° posto in classifica (poco più di un mese fa la squadra rossoblu era ultima, a 8 punti dalla quota salvezza, ora è 2e punti sopra); unica nota stonata, quella del Carloforte, all’ennesima sconfitta, 5 a 1, sul campo della vicecapolista La Palma Monte Urpinu, che nell’ultimo turno del girone d’andata aveva rifilato un netto 4 a 0 alla capolista San Marco Assemini ’80.

Il Carbonia ha espugnato il campo del Selargius con un goal di Nicola Lazzaro. Per la squadra di Fabio Piras si tratta della quarta vittoria consecutiva, la quinta partita senza subire goal. Dopo il mercato di dicembre, che ha portato agli arrivi di Daniele Contu, Omar Galizia e Momo Konatè e alle partenze di Christian Cacciuto, Riccardo Milia, Claudio Cogotti ed Alberto Arrais, la squadra ha cambiato marcia ed ora, nonostante la concorrenza di San Marco Assemini ’80 e La Palma Monte Urpinu sia molto agguerrita, può legittimamente aspirare al salto di categoria, con la promozione diretta o attraverso la Coppa Primavera (mini girone finale tra le prime due squadre di ciascuno dei due gironi di Promozione, alla quale il Carbonia ha già partecipato, senza fortuna, tre stagioni fa).

Il Villamassargia ha iniziato il girone di ritorno con una vittoria roboante, 3 a 1, sul campo dell’Orrolese, risultato maturato già nel primo tempo, con reti di Michel Milia e del cannoniere Andrea Renzo Iesu che, con una doppietta, è salito a quota 9 reti nella classifica dei marcatori. Oggi la squadra di Giampaolo Murru è una splendida realtà del girone A del campionato di Promozione, la migliore alle spalle delle tre squadre che presumibilmente si giocheranno il salto di categoria.

Anche la Monteponi, grande delusione di inizio stagione, dopo il mercato di dicembre, si è trasformata in una splendida realtà del campionato. Oggi la squadra di Andrea Marongiu ha letteralmente maltrattato l’Andromeda, con 4 goal che portano le firme dei tre attaccanti: Stefano Mura, Manuel Piras e Samuele Curreli, quest’ultimo autore di una doppietta nel secondo tempo. Nessuno, a fine novembre, avrebbe potuto pronosticare un filotto di cinque vittorie consecutive ed una fuoriuscita così repentina della squadra dalla zona più calda della classifica.

Del Carloforte c’è poco da dire oltre il 5 a 1 subito sul campo del La Palma Monte Urpinu. Unica piccolissima nota positiva, il goal segnato, il terzo stagionale (la squadra di Massimo Comparetti non segnava dall’ottava giornata, il 4 novembre, quando con un goal conquistò l’unica vittoria, in casa contro il Gonnosfanadiga).

Sugli altri campi, la capolista San Marco Assemini ’80 ha regolato l’Idolo con il punteggio di 2 a 1; l’Arborea è tornata alla vittoria sul campo del Sant’Elena Quartu, 1 a 0; il Seulo 2010 ha travolto per 5 a 2 il Gonnosfanadiga ed il Vecchio Borgo Sant’Elia ha stravinto lo scontro salvezza con il Villasor per 4  a 0.

La giornata ha fatto registrare la realizzazione di tantissimi goal, ben 30, alla media di 3,75 a partita.

Nel girone B del campionato di Prima categoria, c’è stato un nuovo ribaltone in vetta alla classifica. La Fermassenti è stata battuta nettamente sul campo dell’Atletico Narcao, 3 a 0, con doppietta di Michele Foglia e goal di Marco Foti, ed il Cortoghiana ha pareggiato 1 a 1 sul difficile campo della Gioventù Sportiva Samassi. Le due capolista sono state così scavalcate dalla Villacidrese che ha superato per 2 a 0 il Seui Arcueri ed ora comanda la classifica con un punto di vantaggio sul Cortoghiana, due sulla Fermassenti e quattro sulla Gioventù Sportiva Samassi.

L’Atletico Villaperuccio non è andato al di là dello 0 a 0 casalingo con la Libertas Barumini, mentre l’Isola di Sant’Antioco è stata battuta in casa per 3 a 1 da una Tharros che si conferma in ripresa e con questi 3 punti rientra in corsa per la salvezza, dopo il disastroso avvio di stagione.

Sugli altri campi, l’Atletico Sanluri ha espugnato il campo del Circolo Ricreativo Arborea per 1 a 0; il Gergei ha superato con lo stesso punteggio il Villanovafranca, mentre sono terminate in parità Virtus Villamar-Sadali, 1 a 1, ed Oristanese-Freccia Parte Montis, 0 a 0.

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«Si convochi urgentemente l’organismo Oilos per una valutazione urgente della grave crisi del settore con l’immediata ricerca delle soluzioni atte a determinare un prezzo del latte di pecora stabile per i prossimi anni. Una riunione urgente della Commissione regionale attività produttive, aperta alle organizzazioni di categoria, potrebbe tracciare una nuova rotta per invertire il trend negativo.»

La richiesta arriva dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu che rimarca la situazione di difficoltà di diverse aziende agropastorali isolane: «Un dramma – spiega l’esponente dell’opposizione – perché il prezzo del latte viene contrattato a 0,60 centesimi al litro, rispetto a 0,85 centesimi della passata stagione. Una caduta verticale che sta mettendo in ginocchio il 90 per cento delle imprese agrozootecniche sarde».

Gianluigi Rubiu, componente della commissione Agricoltura de Consiglio regionale rilancia la battaglia: «Occorre promuovere azioni e strategie di impatto per sostenere le aziende ed evitare ulteriori riduzioni del prezzo attraverso un programma di accordi pluriennali che consenta alle aziende di organizzare un progetto di destagionalizzazione della produzione del latte, per limitare la produzione del pecorino romano, a causa dell’alternarsi  dei prezzi. Dobbiamo difendere a ogni costo il comparto ovino, il più strategico e rappresentativo della nostra Isola. Per questo auspichiamo una nuova programmazione dei fondi strutturali della misura relativa al benessere animale, con la previsione nei prossimi bandi del Psr di una consulenza tecnica veterinaria a favore delle aziende ovicaprine, attraverso misure di sostegno al reddito certe. L’Oilos – conclude Gianluigi Rubiu – non può essere la soluzione al problema, vista la lentezza e la superficialità delle decisioni».

I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia di Carbonia venerdì 4 gennaio, al termine di una mirata attività investigativa compiuta nella provincia di Sassari, hanno effettuato il più ingente sequestro di eroina degli ultimi 15 anni.

Il ritrovamento è avvenuto in un’area campestre di Alghero dove, tra anfratti, ruderi ed alberi, i carabinieri di Carbonia, unitamente ai colleghi della Compagnia di Alghero che garantivano una cornice di sicurezza nelle fasi dell’operazione, hanno rinvenuto 11 kg di eroina. In particolare, il grosso quantitativo di stupefacente era stato suddiviso in panetti di oltre 1 kg ciascuno, imballati sottovuoto in buste di plastica trasparente ed avvolti con nastro isolante in modo da garantirne la conservazione all’esposizione agli agenti atmosferici. Gli involucri erano stati, infine, occultati tra le rocce di un muretto a secco di un rudere di campagna, ubicato accanto ad un nuraghe.

I carabinieri di Carbonia sono arrivati in quell’area grazie ad un’attività investigativa, avviata a seguito di un’informazione acquisita sul territorio; hanno così avviato una serie di servizi di osservazione, in particolare nelle principali piazze di spaccio del Cagliaritano e della Città Metropolitana. Ne sono poi conseguiti numerosi pedinamenti ed eseguiti diversi appostamenti per individuare quei movimenti sospetti, idonei a risalire al canale di rifornimento della droga. L’operazione che ha portato al rilevante recupero è scaturita, infine, dalla condivisione delle informazioni acquisite tra il Nucleo Operativo della Compagnia di Carbonia e la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga di Roma che, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Cagliari, da diverso tempo lavorano in costante sinergia per il contrasto del traffico di sostanze stupefacenti che giungono in Sardegna.

Si tratta, infatti, del più grosso sequestro di eroina che avrebbe dovuto alimentare il mercato dell’intera isola, principalmente la provincia di Cagliari, ma anche Sassari e Nuoro.

L’eroina, dai primi accertamenti risultata di ottima qualità, proveniente con ogni probabilita dalla rotta asiatica, qualora fosse stata smerciata, avrebbe reso sulle piazze di spaccio 220.000 che, vendute al dettaglio, avrebbero procurato ai trafficanti un guadagno di circa 2 milioni di euro.

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Il Nucleo Investigativo di polizia ambientale e forestale (NIPAF), del Corpo Forestale della Regione Sardegna, è intervenuto l’altro ieri a Quartucciu, per arrestare C.L., su ordine del GIP Massimo Poddighe, per i reati di discarica, combustione di rifiuti e incendio. L’intervento, che ha portato ad applicare una misura di arresti domiciliari, si inserisce nelle attività di repressione dei reati di incendio e combustione dei rifiuti portate avanti dal Corpo Forestale nella cintura dell’Area Metropolitana di Cagliari con l’operazione ribattezzata: “Fogu Malu”.

Da diversi anni l’area di Sant’Isidoro e quelle circostanti sono interessate da incendi estivi che presentano le stesse caratteristiche, poiché innescati da cumuli di rifiuti scaricati illegalmente in terreni abbandonati.

Il Corpo Forestale ha documentato dal 2017 al 2018, 21 incendi, tra cui alcuni gravi, il cui spegnimento ha richiesto l’impiego di mezzi aerei.

Qualcuno esercitava da tempo una lucrosa attività illegale di gestione di rifiuti, anche pericolosi, mediante la loro raccolta indifferenziata, attraverso il loro trasporto e successivo abbandono nelle campagne, fino allo smaltimento finale, ottenuto dando fuoco all’immondezzaio, senza alcuna cautela.

L’autore dei reati non dimostrava alcuna considerazione delle conseguenze provocate alla salute della collettività e agiva e in totale dispregio del patrimonio ambientale e dell’incolumità fisica delle persone residenti nelle aree interessate dagli incendi.

A tale grave situazione il Corpo Forestale ha risposto attraverso un’accurata attività investigativa, anche con l’utilizzo di sistemi di video investigazione, giungendo a inchiodare C.L. alle sue responsabilità. Le indagini sono state coordinate dal Pubblico Ministero Giangiacomo Pilia.

Nei confronti dell’arrestato, il Corpo Forestale ha raccolto le prove dei seguenti reati.

– La discarica: C.L. nell’ambito di un’attività di impresa, trasportava, smaltiva e realizzava una discarica di rifiuti di vario genere provenienti da case di civile abitazione, e derivanti dalla sua attività imprenditoriale. Fra i rifiuti sono state rinvenute anche numerose tesi di laurea, onduline in eternit, elettrodomestici e parte di essi, contenitori con residui di vernici e solventi , pneumatici, materiale plastico e in vetroresina.

– La combustione dei rifiuti: nell’ambito della sua attività di impresa, C.L. appiccava fuoco a un notevole cumulo di rifiuti di vario genere, generando fumi tossici.

– L’incendio: appiccando fuoco ai rifiuti, C.L. provocava quindi un incendio a carico dell’adiacente macchia mediterranea, che veniva domato solo dopo l’intervento (protrattosi per circa due ore) di tre persone e un mezzo dei Volontari N.O.S. di Quartu Sant Elena.

La scorsa primavera, gli uomini del Corpo Forestale erano riusciti a risalire al luogo di provenienza di alcuni rifiuti di una discarica.

Qualche cittadino aveva incautamente affidato i propri rifiuti, ai fini del regolare smaltimento, a un soggetto terzo, sul quale si sono concentrate le indagini.

Con l’obiettivo di individuare il responsabile, gli inquirenti si sono serviti di telecamere accertando che lo scorso settembre, la discarica era stata data alle fiamme e un incendio si era propagato alla vicina macchia mediterranea, espandendosi fino a minacciare alcune abitazioni.

Con le telecamere è stato registrato anche l’autocarro intestato a C.L., sia durante il trasporto dei rifiuti nella discarica abusiva che a seguito dell’incendio.

Nell’estate del 2017, i Forestali avevano accertato a carico di C.L., sempre in località S’Isidoro, un’attività di sversamento di rifiuti in una discarica abusiva da cui si sviluppavano numerosi incendi. In quell’occasione, C.L. più volte ha chiamato il 1515 segnalando incendi che lui stesso aveva appiccato. Il GIP Massimo Poddighe ha quindi ravvisato la ricorrenza di un pericolo serio e immanente di commissione, da parte di C.L., di ulteriori analoghi reati.

L’operazione “FOGU MALU” si aggiunge a numerose altre del Corpo Forestale per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente e in particolare al recente intervento effettuato a Sestu, nella zona del Policlinico.

Il fuoco “cattivo” nelle campagne non ha alcun nesso col fuoco “buono”, utilizzato in agricoltura e selvicoltura in modo lecito, responsabile, esperto e controllato, anche per ridurre il carico di combustibile vegetale e prevenire gli incendi. I fuoco infatti può facilmente trasformarsi in fonte di disastri e di pregiudizi per la salute, se utilizzato da soggetti non abilitati e autorizzati, ovvero con imprudenza e specialmente in violazione delle norme vigenti: la combustione dei rifiuti è un grave reato punito con la reclusione fino a cinque anni (art. 256 bis TU Ambiente).

Il Corpo Forestale si appella ai cittadini, affinché gestiscano i propri rifiuti in conformità alle norme vigenti presso i Comuni di residenza. Nel caso si debba fare ricorso a terzi, i rifiuti non possono essere affidati a chicchessia e in assenza di adeguate cautele. Occorre rivolgersi ad aziende specializzate, solo dopo avere accertato che le stesse siano in possesso di autorizzazione al trasporto dei rifiuti per conto terzi. Viceversa si incrementa inevitabilmente il fenomeno delle discariche e della combustione dei rifiuti, che compromettono la salute delle persone e l’ecosistema, anche in occasione di incendi estivi.

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Sabato prossimo, 19 gennaio, con inizio alle ore 9.00 e conclusione alle 13:00 (durata quattro ore), presso Baby Boom Cooperativa sociale – Nido, Sezione Primavera, Scuola dell’Infanzia – Via San Salvatore, 49 ad Iglesias, si terrà il “Corso di Primo Soccorso Pediatrico”; lo stesso corso verrà replicato in edizione pomeridiana, dalle ore 14.00 alle ore 18.00 (durata quattro ore), per coloro che sono impossibilitati a seguirlo la mattina.

Il corso è rivolto a genitori, nonni, medici, infermieri, operatori del settore infantile, baby-sitter e insegnanti della scuola primaria. Ecco alcuni dei temi trattati: Posizionare la vittima. La chiamata di emergenza. Prevenzione degli incidenti. Le tecniche di rianimazione cardio-polmonare nel lattante e nel bambino (PBLS). Annegamento e folgorazione. Ostruzione della via aerea da corpo estraneo, crisi asmatica. Crisi convulsiva. Crisi ipoglicemica. Anafilassi: punture di insetti. Primo Soccorso nel trauma: distorsioni e fratture. Ferite, morsicature, emorragie esterne post-traumatiche e tamponamento emorragico. Impiego del CAT. Colpo di calore, ipotermia ed ustioni. Intossicazioni (per ingestione di tossici o farmaci, per inalazione: monossido di carbonio, vapori di cloro, per inoculazione: api, vespe, scorpioni, ragni, meduse, tracina, vipera; per contatto).

Tra i ventidue manichini “lattante” e “bambino” saranno disponibili i più recenti ed innovativi manichini per i corsi pediatrici dotati di monitor che indicano la correttezza di alcune delle manovre.

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La Dinamo Banco di Sardegna inizia oggi il nuovo anno ospitando, alle 18.30, al PalaSerradimigni, l’Alma Pallacanestro Trieste, per la penultima giornata del girone d’andata del campionato LBA. Reduce da due vittorie consecutive e, soprattutto, dalla grande impresa di Brescia nel turno prenatalizio, la squadra di Vincenzo Esposito vuole vincere ancora contro la matricola friulana, una delle squadre rivelazione del girone d’andata, al ritorno in A1 dopo 14 anni, per continuare la risalita in classifica ed avvicinare ancora la qualificazione alle Final Heigth di Coppa Italia, alle quali cedono le prime otto del girone d’andata. Sabato prossimo la Dinamo chiuderà il girone d’andata sul campo dell’Acqua San Bernardo, a Cantù. Se riuscisse a fare bottino pieno oggi con l’Alma Trieste è sabato a Cantù, la qualificazione alle Final Heigth di Coppa Italia dovrebbe essere pressoché certa.