18 July, 2024
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Lunedì 7 gennaio, alle 10.30, a Villa Devoto a Cagliari, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Sardinian Job Day 2019, l’evento promosso dalla Regione ed organizzato dall’Aspal che si terrà il 24 e 25 gennaio alla Fiera di Cagliari. All’incontro con i giornalisti parteciperanno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessora regionale del Lavoro Virginia Mura e il direttore generale dell’Aspal Massimo Temussi.

Massimo 7u

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Nessun ripensamento dalla Giunta regionale sulla gara per la fornitura ai laboratori analisi ed il vicepresidente del Consiglio regionale, Antonello Peru, lancia l’ultimatum: «Senza un dietrofront – spiega Antonello Peru in un un’interrogazione – il piano di riordino dei laboratori targati Ats, elaborato dalla Regione, avrà come effetto immediato la soppressione di Sassari dai quattro hub isolani. Un ulteriore schiaffo al territorio. E’ inconcepibile la decisione di suddividere l’Isola in un poker di hub distribuiti su Cagliari, Oristano, Nuoro e Olbia – aggiunge Antonello Peru – cancellando così Sassari come punto di riferimento per gli esami medici, i prelievi ematici e le analisi cliniche».

La proposta del consigliere forzista contrasta con l’assetto varato: «Vogliamo che il laboratorio analisi abbia il suo motore a Sassari. Il capoluogo ha una macchina attrezzata per gestire la macchina, per cui non si comprende questa abolizione. Siamo certi che, oltre i laboratori analisi Ats, anche l’Aou potrebbe garantire questo servizio, lasciando così l’hub unico al nord Sardegna. Il riordino non tiene conto delle cifre. Secondo i dati emersi negli ultimi anni sul bacino di Sassari il numero di analisi si aggira su due milioni di esami (esterni) all’anno, più altre migliaia (che si indirizzano dal laboratorio di base all’Aou) e 20 operatori impegnati nelle diverse attività solo nel complesso del capoluogo. Ad Olbia l’attività si dimezza rispetto a Sassari. Si tratta quindi di una rivisitazione illogica ed insensata con un assetto senza nessun criterio. Non solo. A questi disagi si aggiungano i rischi legati al trasporto dei campioni e al costo per il trasferimento verso la Gallura. Lo smembramento del laboratorio analisi certifica la continua erosione della sanità a Sassari – conclude Antonello Peru -, con un declino dell’offerta sanitaria inaccettabile per i pazienti».

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I consiglieri del Partito democratico, primo firmatario Cesare Moriconi, hanno presentato una mozione all’attenzione del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ai sensi dell’articolo 54 del Regolamento, la convocazione urgente e straordinaria del Consiglio regionale, estesa ai parlamentari sardi, ai sindaci delle aree interessate dai possibili scenari conseguenti all’attuazione del decreto n. 430/2018 ed alle rappresentanze sindacali dei lavoratori degli impianti più direttamente coinvolti, al fine di esaminare gli effetti dell’applicazione del summenzionato decreto sul comparto produttivo e socioeconomico della Sardegna e valutare le iniziative da intraprendere.

La mozione solleva il drammatico problema conseguente l’applicazione del decreto 430/2018 del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con il quale si determina la cessazione definitiva dell’utilizzo del carbone ai fini della produzione termoelettrica entro il 31 dicembre 2025.

A questo proposito, Cesare Moriconi ha dichiarato che «il decreto 430/2018 in buona sostanza determina la chiusura della centrale ENEL di Portovesme su cui è ancorata la rimodulazione del contratto di programma e sviluppo stipulato al MISE, su cui si base il rilancio della produzione degli impianti di Eurallumina e a cui sono collegate anche le sorti di SIDER ALLOYS (ex ALCOA)».

Per poi proseguire affermando che «le conseguenze dell’applicazione del citato decreto 430/2018 avranno ricadute devastanti non solo nel Sulcis, uno dei territori più poveri d’Italia, ma su tutto il territorio regionale per effetto anche della chiusura della centrale di Fiumesanto, creando una desertificazione economica e una crisi occupazione senza precedenti, con effetti destinati a creare seri turbamenti in termini sociali e di ordine pubblico in tutta l’Isola».

Infine, ha concluso Moriconi: «Gli effetti dell’attuazione del decreto in Sardegna significherebbe la chiusura di tutte le centrali alimentate a carbone dell’Isola in una regione dove non c’è alcuna possibilità di convertire le centrali a carbone in centrali a metano».

Nel dispositivo finale, la mozione richiede, inoltre, di impegnare la Giunta regionale ad intervenire ai massimi livelli istituzionali al fine di istituire un tavolo di confronto con il Governo nazionale per adottare le iniziative necessarie utili a scongiurare la cessazione delle attività intimamente legate al funzionamento delle centrali di Fiume Santo e Portovesme, da farsi nei termini dell’urgenza imposti dal contratto di programma stipulato al MISE per il riavvio degli impianti di Eurallumina, che rischia di essere irreversibilmente compromesso dall’efficacia del decreto 430/2018.

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Giovedì 10 gennaio, alle ore 16,00, presso la Sala Convegni della Fondazione di Sardegna, in via san Salvatore da Horta a Cagliari, si terrà l’evento di presentazione del XIII Rapporto dell’“Osservatorio sull’Economia Sociale e Civile in Sardegna”, curato dallo IARES, l’Istituto di ricerca delle Acli della Sardegna.

Si discute molto di interventi finanziari, di sussidi dedicati alla fuoriuscita dalle condizioni di povertà di tanta parte della popolazione priva di reddito e di lavoro, mentre si considerano meno le condizioni di contesto in cui i poveri si trovano a cominciare un percorso per il reinserimento e l’autonomia.

Lo IARES nell’ambito di un progetto di ricerca triennale ha indagato la dotazione di capitale sociale della Sardegna mettendola in relazione con le condizioni di svantaggio economico (povertà) dei contesti. L’obiettivo è comprendere quali caratteristiche sussistano per generare nuova ricchezza intesa in senso non monetario ma, anche in considerazione di questa, quali condizioni vi siano per basare la ricchezza sul lavoro, sul senso civico, sulla salute, sulla disponibilità a donare, sull’istruzione.

Il XIII Rapporto da conto del lavoro di ricerca e analisi su Capitale sociale e povertà della Sardegna svolto dallo IARES da cui derivano utili spunti per la definizione di azioni di policy.

Dopo i saluti di Franco Marras (presidente delle ACLI della Sardegna), Antonello Cabras (presidente della Fondazione di Sardegna), Massimo Zedda (sindaco di Cagliari), il gruppo di lavoro dello IARES presenterà i contenuti del rapporto.

Al termine si svolgerà una tavola rotonda sul tema: “Investire sul Capitale Sociale della Sardegna per promuovere autonomia e riscatto sociale” a cui parteciperanno Stefania Gelidi (Portavoce del Forum Terzo settore Sardegna), Stefano Tassinari (della Presidenza nazionale delle ACLI), Franco Manca (direttore regionale Pastorale del lavoro Conferenza Episcopale Sarda), Valter Piscedda (consigliere regionale), Benedetta Iannelli (consigliere comunale).

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A partire da lunedì 7 gennaio le aree interne dell’Aou di Sassari su viale San Pietro, comprese tra i padiglioni chirurgici, il palazzo Clemente e il palazzo di Malattie infettive, saranno interessate da una serie di lavori per la realizzazione della segnaletica orizzontale e verticale.

Gli operai della ditta incaricata delle opere tracceranno gli stalli per i parcheggi, la segnaletica orizzontale e posizioneranno quella verticale.

Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario effettuare “chiusure temporanee per zone” con interdizione al traffico. Per questo motivo nei giorni che precedono i lavori, e di volta in volta nelle aree interessate, saranno esposti cartelli di avvertimento.

Il servizio edile, impianti e patrimonio invita dipendenti e utenti, durante il periodo di svolgimento dei lavori, a prestare attenzione alla segnaletica indicante i giorni di chiusura delle varie zone e a collaborare rispettando i limiti di velocità e le indicazioni fornite dal personale del servizio di vigilanza e portierato.

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Martedì 8 gennaio, alle 12.00, il presidente della Regione Francesco Pigliaru sarà a Roma dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta per dare esecuzione alla cessione formale della spiaggia di Porto Tramatzu – Capo Teulada – Cagliari.

Al termine della riunione il presidente Pigliaru ed il ministro Trenta incontreranno i giornalisti accreditati.

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Il giovane di Carbonia Davide Mulas, velista della LNI Sulcis, si è laureato campione del mondo O’PEN BIC, nelle acque di Manly Bay Whangaparaoa, a pochi chilometri da Aukland, in Nuova Zelanda.
Davide Mulas, 16 anni, ha trionfato dopo una serie di prove al cardiopalma, riuscendo ad avere la meglio su alcuni quotati avversari neozelandesi.
Il sindaco Paola Massidda e l’intera Amministrazione comunale di Carbonia si congratulano con Davide Mulas per aver «raggiunto il titolo iridato, uno straordinario risultato che dà lustro alla città di Carbonia in tutto il mondo. La sua vittoria è un motivo di orgoglio per tutti noi».

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«Un nuovo passo per l’adozione della mobilità elettrica in Sardegna.»

Così il presidente della Regione Francesco Pigliaru commenta il bando, pubblicato lo scorso 27 dicembre dall’assessorato dell’Industria, rivolto alle piccole e medie imprese sarde incentivate a sostituire un veicolo a motore con un veicolo a trazione elettrica.

«Continuiamo nel grande investimento per accelerare l’adozione di mezzi di trasporto non inquinanti – prosegue il presidente Francesco Pigliaru -. Abbiamo progettato e finanziato una grande e diffusa infrastruttura di stazioni di ricarica e ora incentiviamo l’uso di auto elettriche. Vogliamo al più presto una Sardegna in cui anche i turisti possano girare la nostra bellissima isola con macchine elettriche messe a loro disposizione da imprenditori che, grazie a questo bando, troveranno conveniente fare già oggi ciò che altrimenti farebbero tra qualche anno. Anticipare il futuro – conclude Francesco Pigliaru – conviene a tutti noi.»
Con questo nuovo bando si concretizza ulteriormente il percorso avviato da alcuni anni dalla Regione in attuazione delle azioni sulla mobilità sostenibile attraverso lo sviluppo della mobilità elettrica. Si incide sia nel settore privato sia nella promozione della realizzazione di sistemi di distribuzione merci integrati di tipo elettrico all’interno dei contesti urbani, mediante la concessione di incentivi cofinanziati con il Fondo di Sviluppo e Coesione. Interventi che si inquadrano, più in generale, nella strategia delineata dal Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna per la riduzione delle emissioni climalteranti ed è coerente con il Piano Regionale per il miglioramento della Qualità dell’Aria.

«Si tratta di un nuovo, importante passaggio del lungo percorso virtuoso avviato nel 2016 dalla Regione sulla mobilità sostenibile – spiega l’assessore Maria Grazia Piras -. Dapprima ci siamo occupati di tutti gli interventi di efficientamento destinati al settore pubblico. Ora ci rivolgiamo alle imprese del settore privato con l’intento di favorire il ricambio del loro parco auto e ridurre le emissioni: parliamo, dunque, delle Pmi del comparto turistico e dei trasporti, in particolare taxi, car sharing e trasporto collettivo di persone, oltre alle società che gestiscono il cosiddetto trasporto dell’ultimo miglio, le cui auto transitano prevalentemente all’interno delle nostre città. Pensiamo ai numerosi spedizionieri che partono dai loro depositi e poi effettuano le consegne dei pacchi a domicilio. Questi 4 milioni di euro fanno parte dei 15 milioni che la Regione ha investito ultimamente: gli altri 11 milioni di euro servono a dislocare le colonnine di ricarica nei punti strategici in tutta l’Isola.»

Il bando è rivolto alle imprese sarde operative da almeno 5 anni. Gli interventi consistono nella sostituzione di un veicolo a motore di proprietà dell’impresa richiedente con un veicolo elettrico (full electric), nuovo di fabbrica, della stessa tipologia di quello dismesso e giustificato dalla specifica attività svolta. Il veicolo elettrico acquistato dovrà essere utilizzato al servizio di una sede operativa ubicata nel territorio della Sardegna. L’aiuto è concesso in regime ‘de minimis’ e consiste in una sovvenzione fino a un massimo del 75% dei costi ammissibili ed entro i massimali stabiliti dal bando per tipologia di veicolo elettrico, pari a 15mila euro per autovettura, 20mila euro per furgone e 25mila euro per pullmino. L’Avviso predisposto dal Servizio Energia ed Economia verde fissa i termini per la presentazione delle domande dalle ore 9.00 del 26 febbraio alle 14 del 25 ottobre 2019, con la procedura valutativa a sportello nei limiti della dotazione finanziaria iniziale pari a 4 milioni di euro.

La documentazione può essere consultata sul sito della Regione (www.regione.sardegna.it) e sui portali SardegnaEnergia e SardegnaProgrammazione. Eventuali chiarimenti di carattere tecnico-amministrativo possono essere richiesti all’Amministrazione regionale via mail agli indirizzi: energiaimprese@regione.sardegna.it e Ind.urp@regione.sardegna.it, oppure all’URP dell’Assessorato dell’Industria al numero 070-6067037.

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Roberto Pili.

L’avvio delle attività dell’Osservatorio internazionale su invecchiamento e disabilità, in collaborazione con IERFOP Onlus, l’analisi sugli effetti prodotti dalle barriere fisiche e mentali che impediscono agli anziani di costruire una vita indipendente, la lotta contro l’ambiente obesogeno (termine che sottolinea il ruolo dei fattori ambientali in senso lato nello stimolare lo sviluppo della nuova pandemia del mondo occidentale, l’obesità). Sono questi i principali progetti che la Comunità Mondiale della Longevità (CML) si appresta ad affrontare per il 2019 proseguendo sulla cifra degli interventi dello scorso anno.

Una linea di continuità, contrassegnata dalla consapevolezza che sia possibile promuovere il benessere in tutto il ciclo di vita sia nei paesi maggiormente industrializzati sia in quelli in via di sviluppo. L’obiettivo di voler stimolare l’attenzione su questi aspetti deriva dall’importanza di costruire la salute nella quotidianità ed evitare che, erroneamente, si pensi che il benessere economico debba portare necessariamente al peggioramento degli stili di vita e degli stili alimentari.

«Il 2018 è stato ricco di soddisfazioni, anche superiori rispetto alle aspettative in base ai programmi e strategie posti in essere per promuovere a livello internazionale un invecchiamento fisiologico libero da malattie e disabilità – afferma Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della longevità – è stato un anno importante per la CML, gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti e superati. Abbiamo fatto numerose le missioni all’estero e sono stati definiti protocolli di intesa con Enti, Università, Associazioni. Il filo conduttore è stato quello di elaborare e diffondere programmi e sui progetti di educazione alla salute, sia attraverso attività di ricerca, convegni internazionali, conferenze, seminari e interventi capillari nel territorio.»

Tra i principali progetti in questo 2019 di attività e ricerca, riveste un ruolo importante la valorizzazione di stili di vita sani. In troppi paesi l’auspicato benessere economico genera di fatto un ambiente sociale obesogeno che apre le porte alle patologie dismetaboliche e degenerative che rappresentano ormai una vera e propria pandemia a livello mondiale. Le sue implicazioni economiche, sociali e politiche oltre che biologico sanitarie sono enormi. Le attività in questo campo sono finalizzate alla creazione di collaborazioni intergenerazionali per non smarrire gli stili di vita tradizionali che tanta parte hanno nel costruire lunghe vite al riparo da malattie e disabilità.

Su questo fronte verrà incrementato l’impegno divulgativo soprattutto nei paesi a economia emergente affinché si valorizzi il ruolo di una sana alimentazione.

«Col progetto Casa Campidanese – conclude il presidente della CML – abbiamo dimostrato quanto senza grandi spese, mezzi tecnologici si possa modificare la quotidianità delle persone col risultato di minimizzare il processo di involuzione fisica e cerebrale e contenendo il carico di malattie cosiddette “non trasmissibili” che influiscono negativamente sulle autonomie, sulla salute, sulla qualità della vita.»

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Contributi per il diritto allo studio 2018

Dal 18 dicembre scorso, l’assessorato della Pubblica Istruzione del comune di Iglesias, ha divulgato nelle scuole la modulistica per poter richiedere i contributi per il diritto allo studio 2018.

Nello specifico si tratta di tre distinti interventi:

1) Borsa di studio regionale anno scolastico 2017/2018, rivolta agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado;

2) Buono libri anno scolastico 2018/2019, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado;

3) Borsa di studio nazionale anno scolastico 2018/2019, rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

«I suddetti contributi – ha precisato l’assessore della Pubblica istruzione Alessandro Lorefice – rappresentano un importante strumento per garantire il diritto allo studio, in favore degli studenti il cui nucleo familiare presenta un I.S.E.E. inferiore o uguale a € 14.650.00.»

Il modulo di domanda, compilato in ogni sua parte, dovrà essere presentato all’ufficio protocollo del comune di Iglesias improrogabilmente entro il giorno 14 gennaio 2019.

La modulistica è presente sul sito istituzionale del comune di Iglesias all’indirizzo:

http://www.comune.iglesias.ca.it/it/community/notizie/notizia/Contributi-per-il-diritto-allo-studio-2018-scadenza-14-01-2019/