21 November, 2024
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Sono 261 i Comuni sardi che hanno presentato la domanda per le nuove reti di videosorveglianza nell’ambito della seconda fase del progetto promosso dalla Regione. Entro la fine di questo mese di gennaio verranno accreditate le somme a favore degli enti interessati alla realizzazione dei nuovi apparati.

Potevano fare richiesta di contributo i Comuni singoli, le Unioni di Comuni e le aggregazioni tra almeno tre Comuni. Il finanziamento complessivo ammonta a 16 milioni 930mila euro, di cui un milione 225mila quale integrazione ai Comuni che hanno partecipato al precedente bando in forma associata. La dotazione finanziaria è sufficiente a coprire la totalità delle domande di contributo. Si va dai 35mila euro per i Comuni sino ai 1.000 abitanti ai 200mila euro per i centri oltre i 20mila abitanti.

«Si tratta di un intervento – sottolineano gli assessori degli Affari generali e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu – che la Giunta realizza in stretto raccordo con l’Anci e con gli amministratori locali che avvertono la necessità di avere una efficiente rete di controllo e di monitoraggio del territorio, allo scopo di prevenire episodi che violano i principi su cui si basa la civile convivenza. La Sardegna, in questo campo, fa da battistrada rispetto alle altre regioni italiane in termini di copertura del territorio con le nuove reti. A fronte dei 30 milioni stanziati dal Governo in tutto il territorio nazionale, la Giunta ha messo a disposizione dei Comuni sardi oltre 24 milioni di euro.»

Trattandosi di fondi POR FESR 2014-2020, la tempistica di realizzazione degli interventi da parte dei soggetti beneficiari segue i vincoli assunti dalla Regione Sardegna nei confronti dell’Unione europea. I progetti dovranno essere conclusi e rendicontati entro il termine perentorio del 31 luglio 2020.

Gli enti locali beneficiari dell’intervento dovranno avviare le attività di realizzazione della rete di sicurezza locale entro 30 giorni dalla data di ricevimento del contributo, procedendo con l’avvio delle fasi progettuali dell’intervento. Tutto il progetto viene seguito dalla Direzione generale dell’Assessorato degli Affari generali. La Regione Sardegna, presso il proprio Data Center di Cagliari, ha realizzato un nodo centralizzato di controllo, supervisione e monitoraggio delle reti sicurezza locali, che utilizzerà la Rete Telematica Regionale – RTR come piattaforma di comunicazione. Attraverso il nodo centralizzato, le forze di polizia possono avere accesso ai sistemi di videosorveglianza dei singoli Comuni.

In una prima fase, con uno stanziamento di oltre 7 milioni di euro, la Giunta aveva finanziato la realizzazione delle reti di videosorveglianza in 110 Comuni.

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L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco ha stanziato 350.000 euro per la realizzazione del “Programma di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del mando stradale per ripristinare le condizioni minime di sicurezza per veicoli e cittadinanza”. Una cifra che va ad aggiungersi alle somme già stanziate nel 2018, grazie alle quali sono state messe in sicurezza una trentina di strade. Con il Piano del 2019 si interverrà sia in ambito urbano (principalmente) sia in ambito extra-urbano.

«Sin dal nostro insediamento abbiamo indicato tra le priorità – commenta il sindaco Ignazio Locci – quella di mettere mano alle strade di Sant’Antioco che necessitano urgentemente di interventi di ripristino, liberando importanti risorse: l’anno scorso oltre 300mila euro, quest’anno 350mila. Siamo consapevoli che anche con il progetto del 2019 non riusciremo a concludere l’intero Piano dell’asfalto, ma proseguiremo su questa strada.»

Con i fondi frutto del ribasso di gara dell’appalto 2018 ed in attesa che prenda avvio il Piano appena approvato, intanto, nelle prossime settimane si procederà con la bitumazione di via Matteotti, da via Renzo Laconi fino all’intersezione con viale Trento, e da viale Trento fino all’incrocio con via Campidano.

«Nel 2019 – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – si interverrà prioritariamente sui tratti di strade presenti in centro urbano che, a causa dei continui lavori di adeguamento dei sottoservizi a cui si aggiungono i danni prodotti dalle abbondanti precipitazioni autunnali, manifestano una scarsa tenuta del manto stradale, con conseguenti problemi di sicurezza e percorribilità. L’elenco delle strade è ampio e, per citare alcuni esempi, si rifarà la centralissima via XXIV Maggio, nonché il tratto non ancora ripristinato di viale Trento, da via Nazario Sauro fino a via Campidano, mentre in ambito extra-urbano si provvederà a bitumare l’ultimo tratto di via Golfo di Palmas, a Maladroxia.»

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Pandori e panettoni avanzati, digestioni difficili da dimenticare e la routine quotidiana che dopo le vacanze ricomincia tristemente da capo. Per superare questo “trauma” non c’è niente di meglio di una bella risata. E grasse risate sono attese venerdì 11 gennaio al Teatro Comunale di Sassari, che con lo spettacolo “Avanzi di Natale” si trasformerà in un grande cabaret con alcuni dei migliori comici italiani, presentati per l’eccezione dal re del Bagaglino, Pippo Franco in persona.

Sul palco si alterneranno i “padroni di casa” Pino e gli Anticorpi e Baz e altri due big in arrivo direttamente dal palco di Colorado, Gianluca Impastato e Giovanni Cacioppo. A chiudere la serata sarà la grande musica del performer quartese Moses Concas, vincitore di Italia’s got talent nel 2016, che con la sua armonica ha incantato le strade di tutto il mondo.

Le scenografie dello spettacolo, organizzato da Ballaloi Events e patrocinato dal comune di Sassari, saranno curate da Mattia Ena e Daniele Coni.

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Francesco Desogus, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna, domani, venerdì 4 gennaio, sarà a Sassari, Alghero e Porto Torres, per condividere con cittadini e attivisti i punti salienti del programma che sarà presentato agli elettori in occasione delle elezioni del prossimo 24 febbraio.

«Sassari, Alghero e Porto Torres rappresentano assieme un motore di sviluppo dell’isola e che la politica portata avanti dalla Giunta Pigliaru ha fortemente depotenziato – spiega Desogus -. Tutto il territorio deve dunque assumere un nuovo protagonismo, per tornare ad essere uno dei punti di forza della Sardegna del futuro, basata su ambiente, turismo, cultura, agricoltura e industria sostenibile.»

La giornata di Francesco Desogus partirà a Sassari con una conferenza stampa che si terrà alle 9.45 presso la sede del Movimento 5 Stelle, in via Grazia Deledda 69, ed alla quale parteciperanno anche gli attivisti, per poi proseguire con altri due appuntamenti: il primo ad Alghero, alle 12.30, presso l’aeroporto, ed il secondo a Porto Torres, alle 15.00, presso il porto industriale.

 

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Domani, venerdì 4 gennaio, a partire dalle ore 10.00, davanti alla sede della Presidenza della Giunta regionale e davanti alla Rappresentanza del Governo presso la Regione sarda, i Riformatori sardi terranno un sit-in per richiamare l’attenzione delle istituzioni regionali e del Governo nazionale sulla questione delle accise. «Mentre Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna stanno chiudendo un accordo per ottenere più autonomia e più risorse – dice il consigliere regionale Michele Cossa – la Sardegna è inerte.»

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Un Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna, per valorizzare una importante risorsa turistica dell’isola con caratteristiche uniche a livello europeo. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra Regione, Comuni, associazioni e imprese illustrato oggi dal presidente Francesco Pigliaru, dall’assessore del Turismo Barbara Argiolas, dai sindaci di Mandas e di Isili, Marco Pisano e Luca Pilia, dal consigliere regionale e primo cittadino di Escolca, Eugenio Lai, dall’amministratore unico dell’Arst Chicco Porcu e da Paolo Pisu del comitato di tutela, a bordo della carrozza storica Bauchiero del 1913 sulla tratta Mandas-Isili. Il Protocollo prevede nuove risorse, un piano di marketing nonché gli interventi per sicurezza e manutenzione della rete e la possibilità di candidatura a patrimonio dell’Unesco.

«Un grande attrattore fino a questo momento sottovalutato». Così il presidente Pigliaru ha definito il Trenino Verde, «sul quale oggi, con questo protocollo – ha detto -, abbiamo voluto fare una scommessa stanziando risorse importanti. Dietro c’è un lavoro approfondito e complesso da parte di tutti, Regione, Comitato ma anche Sindaci che hanno saputo dialogare –  ha spiegato il Presidente –, un impegno necessario per far partire una sperimentazione seria, economicamente supportata, pensata per dare una prospettiva forte, per essere la base di una progettazione di respiro sempre più ampio, destinata a crescere negli anni. La sfida è dimostrare che il trenino verde ha realmente un ruolo cruciale nello sviluppo turistico del territorio, confermandosi un attrattore capace di portare in Sardegna il turismo che ci piace, quel turismo adatto ad una idea sostenibile, che non è interessato solo alle spiagge, ma che vuole esplorare il territorio in tutte le stagioni, che è pronto a vivere l’esperienza del paesaggio, della cultura, delle tradizioni, dei sapori. Il trenino verde è un’occasione perfetta per scoprire tutto questo – ha concluso Francesco Pigliaru -, un percorso suggestivo e con una storia illustre, appunto un grande attrattore che è giusto valorizzare ben oltre quanto è stato fatto finora».

«L’assessorato del Turismo scommette da tempo sul Trenino Verde: lo scorso anno sono stati stanziati tre milioni di euro per realizzare progetti di valorizzazione in collaborazione con l’Arst e nell’ambito del piano strategico regionale sul turismo è un asset da potenziare e da sviluppare – ha aggiunto Barbara Argiolas -. L’attrattore rientra a pieno titolo in quell’offerta di Sardegna volta a creare nuove stagionalità e a far apprezzare l’isola tutto l’anno. Continueremo a investire su questo prodotto parlando di zone interne, di paesaggi straordinari e di integrazione di filiere e cercando di mettere insieme operatori pubblici e privati. Il Trenino Verde fa parte di quelle esperienze da non perdere per un turista in visita in Sardegna oltre i mesi estivi e può costituire un vero attrattore di domanda.»

L’amministratore unico di Arst Porcu ha ricordato che il Trenino «può essere in grado di trasferire economia dalla costa verso interno interessando oltre cento Comuni delle zone montane. Rappresenta un grande potenziale turistico ed economico capace di attrarre e intercettare numeri importanti di visitatori e appassionati dal mercato europeo. Con il protocollo di intesa abbiamo tracciato un percorso che auspichiamo consentirà di garantire un servizio di qualità sempre più alta, in piena sicurezza e con una prospettiva almeno decennale».  

Il Piano di rilancio per il Trenino Verde della Sardegna presentato questa mattina è stato firmato a Villa Devoto lo scorso 19 dicembre dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con i sindaci dei Comuni coinvolti, Arst, sindacati, associazioni e imprese. L’accordo prevede, per il 2019, uno stanziamento di 10,3 milioni di euro e definisce una serie di azioni di sviluppo e valorizzazione per rendere questa antica infrastruttura – che con i suoi 437 chilometri di estensione complessiva è la ferrovia storica più lunga d’Italia – un grande attrattore turistico dell’isola, grazie a una programmazione di spesa decennale, sino al 2028.

Entro un anno dalla firma la Regione dovrà sviluppare il Piano di valorizzazione che richiede interventi su sicurezza delle linee, attività di gestione e manutenzione, potenziamento e rinnovo dei treni, eventuale automazione o eliminazione dei passaggi a livello. Nel caso di recupero e restauro, le vecchie stazioni saranno concesse agli enti locali per la realizzazione di luoghi di accoglienza.

Ulteriori 7,5 milioni di euro annui inoltre saranno resi disponibili per il triennio 2019-2021, finalizzati alle sole attività di manutenzione ordinaria e periodicamente adeguati per tutta la durata del Piano. I treni per le tratte turistiche saranno riqualificati e rafforzati in misura maggiore in primavera, per viaggi culturali e scolastici, nei fine settimana.

La Regione si impegna a creare per Arst le migliori condizioni tecnico-amministrative per garantire la ripresa dell’esercizio ferroviario in tutte le tratte: Mandas-Arbatax, Isili-Sorgono, Macomer-Bosa e Sassari-Nulvi-Palau. L’Azienda regionale trasporti costituirà quindi una struttura organizzativa dedicata alle attività del Trenino Verde in modo da offrire riferimenti certi per tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo del Piano.

L’intesa tra la Regione e i portatori di interesse prevede anche la stesura di un piano di marketing che, partendo dall’analisi del target e dallo specifico mercato turistico di appassionati di ferrovie storiche, che in Europa conta oltre 20 milioni di visitatori all’anno, consenta di arricchire la visibilità e l’attrattività delle tratte isolane.

Sarà completato il dossier propedeutico alla candidatura del Trenino Verde a Patrimonio dell’Unesco. L’obiettivo è di arrivare a breve a valutarne la fattibilità: l’inserimento nel prestigioso elenco rappresenterebbe una formidabile leva per la promozione a livello internazionale. Attraverso il progetto “Rete ferrovie storiche del Mediterraneo” si promuoveranno momenti di confronto già avviati con molte Regioni.

L’Arst, soggetto attuatore degli interventi, predisporrà il calendario dei viaggi del Trenino con sei mesi di anticipo allo scopo di favorire la programmazione degli operatori. Oltre a quelli regionali, saranno ricercati ulteriori finanziamenti necessari per la realizzazione del Piano a livello statale, Comunitario o attraverso la programmazione territoriale. Andranno inoltre valutate possibili attività di partenariato pubblico-privato, project financing o altre sinergie con investitori.

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Il sindaco di Iglesias Mauro Usai, in seguito alle istanze presentate da numerosi cittadini, che segnalavano i disagi presenti presso gli uffici postali della città, con conseguenti notevoli ritardi nei servizi di recapito della corrispondenza, in data 2/01/2019 ha inviato comunicazione alla Prefettura di Cagliari, al fine di richiedere un tempestivo intervento per risolvere la situazione dei disagi riscontrati nel servizio di Poste Italiane.

«Ci aspettiamo un immediato riscontro da parte di Poste Italiane – ha sottolineato il sindaco Mauro Usai – per risolvere il problema dei disservizi nei servizi postali, ed in particolare nella consegna della corrispondenza, inefficienze che hanno causato ai cittadini notevoli disagi, sia a causa dei ritardi che delle mancate consegne.»

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Dopo il successo dell’edizione di fine anno, a grande richiesta venerdì 4 gennaio alle 16.30 in Piazza Fiume ritornano le “Passeggiate di Enrico Costa”, il viaggio emozionale promosso dal Circolo Culturale Aristeo per riscoprire i momenti più suggestivi e coinvolgenti della vita di uno tra i più importanti intellettuali sassaresi, e far rivivere al contempo le atmosfere d’epoca che caratterizzarono la città a cavallo tra i due secoli.

A vestire i panni di un affabile viaggiatore di fine Ottocento sarà ancora un volta l’attore Daniele Monachella, le cui narrazioni saranno affiancate dalle fascinose comparse abbigliate nei costumi liberty dell’associazione Itinerari nel tempo che, grazie allo studio accurato del vestiario, si impegneranno a far rivivere lo spirito fedele della rievocazione.

La partenza è prevista da via Cavour, a pochi passi dall’edificio in cui dimorò Costa durante l’ultimo periodo della sua vita. La formula è quella di un itinerario caratterizzato dall’impiego integrato di moduli pseudoteatrali, animazioni musicali e letterarie, con il fine ultimo di promuovere e favorire una percezione distinta e più consapevole dell’identità storica e civica.

Il viaggio si concluderà negli spazi della Biblioteca Universitaria, dove fino al 16 gennaio è allestita la mostra “Una piazza per Enrico”, un ricco percorso espositivo, archivistico e bibliografico, fatto di preziosi testi autografi, opere letterarie, oggetti, album fotografici e testimonianze dirette e cimeli personali del Costa.

Le due iniziative intendono accompagnare verso i 110 anni dalla morte dello scrittore, quando si darà più ampio risalto alla vasta eredità di scritti inediti.

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Le squadre di Abbanoa hanno completato con due ore d’anticipo la riparazione del guasto riscontrato questa mattina su un vecchio tratto dell’acquedotto Sulcis in località Is Porcus nel territorio di Perdaxius. Il punto interessato riguardava una condotta del diametro di 700 millimetri: i tecnici del pronto intervento si sono immediatamente attivati non appena individuato il punto in cui si era verificata la falla. Verso le 16.00 l’intervento è stato terminato. Durante i lavori, l’erogazione all’utenza è stata garantita dalle scorte dei serbatoi che sono stati costantemente monitorati. Le riserve sono sufficienti per scongiurare le chiusure notturne dell’erogazione programmate per stanotte: a Carbonia, Gonnesa, Portoscuso e Perdaxius sarà quindi garantito il servizio h24 senza alcuna sospensione.

Qualsiasi anomalia potrà essere segnalata al servizio di segnalazione guasti di Abbanoa, tramite il numero verde 800.022.040 attivo 24 ore su 24.

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«In quest’ultimo periodo si ricorrono voci poco rassicuranti sulle modalità applicate per le nuove assunzioni. Ritengo che si possa procedere solo in un modo: far rientrare chi ha già lavorato in azienda e dare priorità a tutte le lavoratrici e i lavoratori che negli ultimi anni si sono spesi e mobilitati per la riapertura della fabbrica. Senza il loro impegno, oggi, non staremmo parlando di riapertura ed è sacrosanto che vengano richiamati per primi a lavoro. Non vorrei si procedesse, invece, seguendo vecchi schemi di clientele, che indebolirebbero decisamente la credibilità dell’azienda e di tutta l’operazione.»

A sostenerlo è Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Art. 1 – Sdp.

«Aspettiamo di vedere, inoltre, maggiori dettagli sul nuovo piano industriale che ancora non si conosce in maniera chiara: c’è urgente bisogno, infatti, di individuare le strategie aziendali e la forza lavoro che si intende utilizzare – aggiunge Luca Pizzuto –. Tutte queste informazioni consentirebbero un clima e un rapporto più sereno tra lavoratori e dirigenza. Auspico che si possa procedere nel modo più chiaro e trasparente possibile. La riproposizione di una cultura clientelare in seno alle aziende del territorio, oltre ad essere inaccettabile – conclude Luca Pizzuto – farebbe pentire e disimpegnare anche le parti politiche che in questi anni si sono spese per il riavvio del polo industriale.»