22 November, 2024
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Le storie di Ismael, Adriano, Sambu, Ali e Hussein hanno caratterizzato l’incontro promosso dalla Regione che si è svolto nella Palestra del Liceo De Castro a Oristano sui temi dell’accoglienza e dell’inclusione dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale. Storie dolorose di giovani che hanno lasciato i paesi d’origine: Bangladesh, Guinea Bissau, Gambia, Mali, Sudan. Ma anche storie di tenacia e speranza in un futuro più sereno in linea con sogni e aspirazioni. Esemplare l’esperienza del 26enne sudanese Hussein che, dopo il viaggio attraverso il deserto, la prigionia nei campi libici e la traversata a bordo di un barcone nel Mar Mediterraneo, è arrivato in Sardegna con una nave del sistema Frontex. Ora studia al Centro d’Istruzione per adulti di Oristano e tutela gli interessi di tutti i compagni di scuola in qualità di presidente del Consiglio di Istituto. In questo modo rafforza la sua legittima aspirazione di svolgere, alla conclusione del percorso di studi, la professione di avvocato.

Nel corso dell’incontro l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu ha dialogato con oltre 200 studenti del “De Castro” insieme al dirigente scolastico Pino Tilocca, agli insegnanti. alla mediatrice culturale Genet Woldu Keflay, al mediatore culturale Mike Onuoho e alla psicologa Stefania Cossu che operano rispettivamente nei centri di accoglienza Gesar di Oristano e Nuragheruiu di Norbello.

«L’istruzione – ha detto l’assessore Spanu – è la chiave di volta del processo di inclusione dei richiedenti asilo. La conoscenza della lingua e della cultura italiana è fondamentale per il loro inserimento nella nuova realtà. Ma aiuta anche i giovani italiani ad acquisire maggiore coscienza del fenomeno migratorio e del destino di chi lascia il proprio paese per affrontare viaggi drammatici attraverso il deserto africano ed il mar Mediterraneo. In questi incontri con gli studenti delle scuole superiori della Sardegna abbiamo cercato di trasmettere buone informazioni per riportare il fenomeno migratorio entro i giusti confini che non sono quelli del pregiudizio e dell’intolleranza.»

L’iniziativa “La Regione incontra le scuole” ha coinvolto, nel corso di 18 appuntamenti, circa 3mila studenti.

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Mercoledì 30 gennaio, alle ore 11.00, presso la sala Riunioni della Torre Civica, in piazza Roma a Carbonia, si terrà la conferenza stampa di presentazione della stagione Bacu Abis Teatro 2019, “Stagione teatrale per grandi bambini e bambini grandi”, organizzata dalla Cernita Teatro con la direzione artistica di Monica Porcedda, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Carbonia, l’assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali e Spettacolo della Regione Sardegna ed il Circuito CEDAC, Teatro Ragazzi.

Dopo le anteprime del 27 e 28 gennaio, la rassegna sarà inaugurata il 3 febbraio e proseguirà sino al 7 giugno.

Il cartellone è composto da ventinove spettacoli, otto mostre e installazioni, quattordici laboratori multidisciplinari e ospiterà venti tra compagnie, artisti e formatori.

Un ricco cartellone all’interno del quale verranno festeggiati i 10 anni di attività della Compagnia.

Alla conferenza stampa di mercoledì 30 gennaio parteciperanno, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Carbonia, il sindaco Paola Massidda e l’assessore della Cultura Sabrina Sabiu.

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Record per la Cardiologia interventistica dell’Aou di Sassari che nel 2018 ha fatto registrare 713 interventi di angioplastica coronarica, raggiungendo un obiettivo mai ottenuto in passato.

Assieme agli interventi di angioplastica coronarica (+30% rispetto al 2017) sono aumentate le angiografie diagnostiche (+20%), le procedure di occlusione dell’auricola sinistra per prevenire l’ictus (+60%) e le procedure percutanee per le stenosi valvolari aortiche (TAVI e valvuloplastiche: +20%).

«È risaputo – spiega il professore Guido Parodi, responsabile della Cardiologia interventistica – come in questo settore della medicina la qualità procedurale sia direttamente proporzionale al volume del centro. Questo perché un maggior numero di procedure permette di ottimizzare la logistica locale e accrescere le competenze del personale, minimizzando le complicanze e migliorando i risultati. In pratica, l’alto volume è una buona garanzia di qualità del centro.»

L’aumentata attività dell’emodinamica, attiva H24 per le urgenze e dalle 8 alle 19,30 per le procedure elettive, ha permesso di effettuare delle degenze più brevi nel reparto di Cardiologia, che ha quasi azzerato le liste di attesa, con la possibilità di ricovero immediato per tutte le emergenze-urgenze cardiologiche ed entro 48 ore per tutte le patologie elettive.

«Questo importante traguardo – afferma ancora Guido Parodi, presidente anche della sezione sarda della Società italiana di Cardiologia – è stato possibile grazie all’impegno e dedizione di tutto il personale medico e infermieristico della Cardiologia che ha accettato di prendersi carico, con umanità e professionalità, di un crescente numero e complessità di problematiche cliniche. Siamo assolutamente orgogliosi dei risultati ottenuti e ci auguriamo, per il 2019, di poter fare ancora di più per la salute dei nostri concittadini».

Per la struttura, intanto, sono in arrivo due nuovi angiografi – la gara è già conclusa e in attesa di attuazione – che sostituiranno l’apparecchio in dotazione, non più di ultima generazione.

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Alle 18.00, nell’Aula consiliare del comune di Sant’Antioco, per la Giornata della Memoria, verranno commemorate le vittime dell’Olocausto con un’iniziativa destinata specificatamente agli studenti delle scuole cittadine.

Si tratta dello spettacolo “Storia di un uomo magro”. La performance consiste in una narrazione a cura di Paolo Floris, liberamente tratta dal libro “Il forno e la sirena” dello scrittore e giornalista Giacomo Mameli. L’evento è organizzato dall’associazione Malalingua, con il patrocinio del comune di Sant’Antioco.

“Storia di un uomo magro” racconta la sofferenza e la drammaticità della storia vissuta da un nostro corregionale, Vittorio Palmas, prigioniero di guerra che dalla Jugoslavia venne deportato in Germania, riuscendo però a sopravvivere all’esperienza nei campi di concentramento. Oggi Vittorio Palmas ha 105 anni e le sue peripezie sono state raccolte dallo scrittore Giacomo Mameli nel libro “Il forno e la sirena”, da cui il giovane attore sardo Paolo Floris ha tratto il suo monologo, utilizzando l’esperienza di Vittorio per raccontare la storia di tanti uomini comuni, diventati eroi.

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Domani, martedì 29/01/2019, Abbanoa seguirà i lavori di collegamento della nuova rete idrica nel corso Colombo, angolo via Grimaldi, a Iglesias.

Per consentire l’esecuzione degli interventi sarà necessario interrompere l’erogazione idrica dalle ore 8,30 alle ore 16,30 del 29/01/2019, salvo imprevisti, a tutte le utenze ubicate nelle seguenti vie:

  • Via Antioco Casula
  • Via Sigismondo Melis
  • Via Mansueto Giuliani
  • Via Grimaldi
  • Via Minghetti
  • Via Piredda
  • Via Einaudi
  • Via De Gasperi
  • Via Giolitti
  • Via Marco Polo
  • Via Magellano
  • Via Bottego
  • Via Caboto
  • Via Verrazzano
  • Via Delle Repubbliche Marinare
  • Corso Colombo tra il numero civico 88 (presso incrocio per Barega) ed il terminale di condotta presso la caserma dei Vigili del Fuoco
  • Regione Sa Stoia

Per tutta la durata dell’intervento saranno disalimentate le utenze relative alla Casa di Riposo “Casa Serena” e la Caserma dei Vigili del Fuoco. Il servizio verrà ripristinato anticipatamente in caso gli interventi venissero completati in tempi minori rispetto a quelli previsti.

Oltre al disservizio conseguente all’interruzione dell’erogazione, potrebbero verificarsi inconvenienti temporanei di torbidità dell’acqua in fase di ripristino del servizio.

In tale eventualità, Abbanoa procederà ad operazioni di spurgo della rete.

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Prosegue la proficua collaborazione fra il servizio di vigilanza dell’Ipermercato Carrefour ed i carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena. Ieri sera, gli addetti all’antitaccheggio del centro commerciale quartese, dopo aver notato un uomo ed una donna soffermarsi con fare sospetto nel reparto superalcolici, hanno richiesto l’intervento del 112. I due sospetti nel frattempo erano usciti dal supermercato ma ad attenderli c’era già un equipaggio della Sezione Radiomobile che ha identificato l’uomo in S.A., 28enne di origine bosniaca, con numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, e la donna in B.C., 22enne di nazionalità romena, senza precedenti di polizia, convivente dell’uomo, entrambi residenti a Olbia.
Immediatamente bloccata, la coppia non ha potuto fare altro che estrarre dalle borse e dagli indumenti personali, diverse bottiglie di rinomati superalcolici, private del sistema anti taccheggio che, poco prima, erano state asportate dagli scaffali del supermercato unitamente ad un coltello in ceramica, cacciavite e lame utilizzate dai giovani per la rimozione delle placche antitaccheggio.
La refurtiva, del valore di 250 euro, è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale, mentre per la coppia è scattato l’arresto per furto aggravato in concorso. Su disposizione del magistrato di turno, dopo le formalità di rito, l’uomo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma mentre la donna è stata associata presso il carcere di Uta, in attesa del rito direttissimo.

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Ha tentato più volte di aggredire la madre per estorcerle del danaro per l’acquisto dello stupefacente, ma solo il risolutivo intervento di una pattuglia dei carabinieri della stazione di Cagliari-Stampace ha posto fine all’incubo della donna. E’ accaduto quando la Centrale operativa dei carabinieri di Cagliari ha inviato un equipaggio presso un’abitazione di via Premuda, a Cagliari, per soccorrere una signora che, in quel momento, era vittima dell’ennesima aggressione del proprio figlio. Lui, M.D., 20 anni, è stato colto in flagranza di reato dai militari, mentre con calci e pugni diretti alla porta d’ingresso, stava tentando di irrompere nell’abitazione della madre con minacce di morte, al fine di sottrarle del danaro necessario per l’acquisto della droga. Scattate subito le manette il giovane, peraltro già deferito in passato, è stato trattenuto presso la camera di sicurezza della stazione dei carabinieri di Cagliari-Villanova, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. E’ accusato del reato di maltrattamenti in famiglia.

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Un blitz in piena sera nei pressi di un circolo privato di via Segurana, un fuggi fuggi alla vista dei carabinieri della stazione di Pirri. Non è servito a due cagliaritani il tentativo di sottrarsi al controllo effettuato qualche giorno fa dai militari che hanno colto i due mentre erano intenti a fumare uno spinello. I carabinieri hanno però voluto approfondire ed hanno perquisito le loro case e, in una di queste, hanno rinvenuto due pistole ed un fucile a pompa sull’armadio della camera da letto che, benché legalmente detenute, erano palesemente custodite in violazione della normativa vigente.

L’uomo, infatti, è accusato del reato di omessa custodia di armi, Inoltre, sempre nell’ambito del controllo effettuato nei pressi del Circolo, i carabinieri hanno rinvenuto occultate sotto un’auto in sosta, 12 dosi di cocaina, pari a 4,9 grammi, e 1 frammento di hashish pari a 4,9 grammi. Le armi e la droga sono state sottoposte a sequestro. I due uomini controllati, sono stati segnalati quali assuntori di droga alla prefettura di Cagliari.

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Elisabetta Pala è stata rieletta delegata delle Donne del Vino della Sardegna e guiderà l’associazione per altri tre anni affiancata dalla sua vice Desine Dessena, sommelier e degustatrice ufficiale AIS.

«Sono molto felice di questa rielezione – commenta Elisabetta Pala – perché guidare le Donne del Vino è un’esperienza entusiasmante, se pur molto impegnativa. In questi anni ho avuto modo di confrontarmi con donne piene di grinta che stanno dando un contributo significativo alla crescita del vino sardo nel mondo.»

La delegazione regionale, composta da 34 produttrici, ristoratrici, enologhe e sommelier, si è riunita per la votazione a Benetutti lo scorso 19 gennaio presso il ristorante S’Astore.

«Ringrazio tutte le delegate – continua Elisabetta Pala – per il rinnovo della fiducia che mi è stata accordata e per l’impegno e la passione con cui tutte insieme lavoriamo perché la Sardegna possa essere parte attiva della più grande organizzazione femminile mondiale del settore enologico, la più organizzata e la più vivace.»

Numerosi gli impegni che attendono le Donne del Vino già nei prossimi mesi: sabato 2 marzo è la Festa del Donne del Vino in tutta Italia, con tante iniziative nelle cantine dell’isola; dal 27 al 29 aprile la Sardegna ospita un forum contro la violenza sulle donne per ricordare Donatella Briosi, la sommelier uccisa dall’ex marito a Udine.

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopo di lucro che promuove la cultura del vino e il ruolo delle donne nella sua filiera produttiva. Nata nel 1988, conta oggi oltre 800 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste.

Questi i numeri a gennaio 2019: 815 donne del vino, di cui la metà sono produttrici, 57 ristoratrici, 90 sommelier, 17 enoteche, 9 enologhe, 130 giornaliste, 30 socie onorarie e 72 attività diverse.

Tra le recenti azioni vanno ricordate la convention virtuale di Matera con le donne del vino del mondo per creare un network fra le associazioni mondiali, la salvaguardia dei vitigni autoctoni italiani rari, la divulgazione dell’abbinamento vino rosato-pizza, le attività benefiche (raccolta fondi per le associazioni che si occupano di contrastare la violenza sulle donne, quella per aiutare i grandi ustionati delle zone povere del mondo e per i pastori del pecorino amatriciano che sono rimasti con le loro greggi nonostante il terremoto).

Nell’ultimo triennio è stato anche fatto un sondaggio sul profilo delle Donne del Vino che ha rivelato come le cantine a direzione femminile siano molto più attente all’ambiente, internazionalizzate, diversificate e orientate sui vini di qualità rispetto alla media nazionale. Ogni anno, il sabato prima della Festa delle Donne, le socie aprono le porte delle loro attività per mostrare ai winelovers il loro mondo.

Dal 2016 le Donne del Vino sono anche attive con uno staff per la comunicazione che si occupa dell’ufficio stampa, di social network e di un blog su www.ledonnedelvino.com.

Chi è Elisabetta Pala

Giovane imprenditrice, Elisabetta è a capo di Mora&Memo, una cantina dinamica ma con radici solide legate alla storia di una delle grandi famiglie del vino sardo.

Elisabetta eredita la passione per la viticoltura da nonno Salvatore e da papà Mario che la coinvolge fin da piccola nelle attività in vigna. Con lui passa le giornate e i doposcuola in giro tra i filari, sul trattore, e si appassiona al lavoro della terra. È un’esperienza sul campo, fatta di lavoro nella cantina della famiglia che Elisabetta contribuisce a far diventare una delle realtà sarde più apprezzate all’estero.

Sviluppa in questi anni una sua idea, personale intuizione di quello che vorrebbe ottenere dalla vigna, forse il sogno di ogni viticultore: un vino che le somigli.

Nel 2011, ereditati quaranta ettari di vigneti nel comune di Serdiana, dà vita al progetto Mora&Memo. Le prime bottiglie vedono la luce due anni dopo. Dentro, maturata in ogni dettaglio, c’è tutta la visione di Elisabetta per il vino, un mondo ancora tradizionalmente maschile, specie in Sardegna, dove sono poche le donne a capo di aziende vinicole. Un mondo che Elisabetta vuole innovare, conservandone la memoria, con la tenacia e la sensibilità che la contraddistinguono.

Elisabetta Pala è a capo della delegazione regionale delle Donne del Vino dal 2016.

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L’Amministrazione comunale di Carbonia intende coinvolgere, sulla falsariga di quanto già messo in campo in occasione degli eventi “Sapori di Casa” e “Natale Insieme”, i ristoratori, le attività produttive e gli operatori dei locali notturni al fine di definire un piano di sviluppo turistico per i prossimi eventi previsti in città, a cominciare dal Carnevale di Carbonia che si svolgerà domenica 3 marzo 2019.

«Un evento che contempla un’ampia serie di manifestazioni collaterali alla tradizionale sfilata dei carri allegorici e dei gruppi mascherati, da realizzare grazie alla collaborazione delle attività produttive e dei ristoratori della città, che potranno proporre un menù turistico da offrire a prezzo fisso ai cittadini e ai visitatori che arriveranno a Carbonia», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Domani, martedì 29 gennaio, alle ore 17.00, nella sala riunioni della Torre Civica – ha aggiunto l’assessore delle Attività produttive, Mauro Manca -, incontreremo i ristoratori e i titolari dei locali notturni del centro cittadino per stabilire una linea da seguire in vista dei prossimi eventi che caratterizzeranno la nostra città. L’obiettivo è quello di definire un piano di sviluppo capace di coniugare le attività di somministrazione di alimenti e bevande con le potenzialità che il nostro territorio offre in termini di siti turistici e culturali.»