Record per la Cardiologia interventistica dell’Aou di Sassari che nel 2018 ha fatto registrare 713 interventi di angioplastica coronarica.
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Record per la Cardiologia interventistica dell’Aou di Sassari che nel 2018 ha fatto registrare 713 interventi di angioplastica coronarica, raggiungendo un obiettivo mai ottenuto in passato.
Assieme agli interventi di angioplastica coronarica (+30% rispetto al 2017) sono aumentate le angiografie diagnostiche (+20%), le procedure di occlusione dell’auricola sinistra per prevenire l’ictus (+60%) e le procedure percutanee per le stenosi valvolari aortiche (TAVI e valvuloplastiche: +20%).
«È risaputo – spiega il professore Guido Parodi, responsabile della Cardiologia interventistica – come in questo settore della medicina la qualità procedurale sia direttamente proporzionale al volume del centro. Questo perché un maggior numero di procedure permette di ottimizzare la logistica locale e accrescere le competenze del personale, minimizzando le complicanze e migliorando i risultati. In pratica, l’alto volume è una buona garanzia di qualità del centro.»
L’aumentata attività dell’emodinamica, attiva H24 per le urgenze e dalle 8 alle 19,30 per le procedure elettive, ha permesso di effettuare delle degenze più brevi nel reparto di Cardiologia, che ha quasi azzerato le liste di attesa, con la possibilità di ricovero immediato per tutte le emergenze-urgenze cardiologiche ed entro 48 ore per tutte le patologie elettive.
«Questo importante traguardo – afferma ancora Guido Parodi, presidente anche della sezione sarda della Società italiana di Cardiologia – è stato possibile grazie all’impegno e dedizione di tutto il personale medico e infermieristico della Cardiologia che ha accettato di prendersi carico, con umanità e professionalità, di un crescente numero e complessità di problematiche cliniche. Siamo assolutamente orgogliosi dei risultati ottenuti e ci auguriamo, per il 2019, di poter fare ancora di più per la salute dei nostri concittadini».
Per la struttura, intanto, sono in arrivo due nuovi angiografi – la gara è già conclusa e in attesa di attuazione – che sostituiranno l’apparecchio in dotazione, non più di ultima generazione.
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