23 November, 2024
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Il critico Philippe Daverio, il presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani e il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt hanno inaugurato oggi al Palazzo dei Congressi di Firenze tourismA 2019, il salone internazionale del turismo archeologico e del turismo culturale di cui la Sardegna è l’ospite d’onore. È la prima volta che tourismA dedica il suo evento a una regione anziché un Paese estero.

Proprio la sala Sardegna ha ospitato il taglio del nastro, cui hanno presenziato il direttore di tourismA Piero Pruneti e l’editore Carlo Delfino, partner della manifestazione e organizzatore della delegazione sarda, accompagnato dal suono delle launeddas di Sergio Lecis. «Un grande onore per l’Isola che – ha detto Eugenio Giani -, è come una gemella per la Toscana. Sono realtà che hanno profondamente dialogato e avuto momenti storici di grande comunanza. Ci sono sempre stati degli scambi che hanno portato, ad esempio, la partorizia, per lungo tempo un elemento fondamentale della nostra economia. Sono due regioni sorelle e in qualche modo una mostra come questa sublima questo aspetto che mi piace considerare come una spinta per il futuro perché questi scambi possano essere sempre maggiori e più forti». Philippe Daverio si è invece soffermato sulle prospettive che per l’Isola potrebbe avere il turismo archeologico e culturale: «La Sardegna ha una serie di contenuti straordinari non abbastanza percepiti. Serve un turismo diverso da quello di massa: si potrebbero avere 10 mesi di agiatezza e non solo i due e mezzo balneari. C’è un’eredità museale importantissima, come il museo di Cagliari o il piccolo sacrario di Costantino Nivola che hanno pochi visitatori, o ancora la grande eredità lasciata da Pinuccio Sciola: si potrebbe pensare, ad esempio, a un museo che racchiude l’estetica del sasso che raduni Sciola, Nivola e Mario Sironi: non è facile per il limite tecnico della bassa popolazione sarda, ma c’è molto da fare»

L’evento, organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore), raduna istituzioni, esperti, archeologi, giornalisti da tutta Europa per una tre-giorni di conferenze e presentazioni di altissimo livello. La prima giornata ha ospitato, tra gli altri eventi, il convegno “Sardegna. Museo a cielo aperto – incontri con l’archeologia dell’Isola” che ha ripercorso la storia sarda dal Paleolitico al Medioevo. Moderato da Alberto Moravetti dell’Università di Sassari, l’incontro ha ospitato gli interventi di Fabio Martini dell’università di Firenze sul Paleolitico, del direttore del Menhir Museum di Laconi Giorgio Murru sul rapporto tra ipogeismo e megaliti, Riccardo Cicilloni dell’università di Cagliari su dolmen e tombe dei giganti, Angela Antona della soprintendenza di Sassari e Nuoro su nuraghi e paesaggio, Gianfranca Salis della soprintendenza di Cagliari sulla civiltà nuragica del sacro, Anna Depalmas dell’Università di Sassari sugli incontri tra le sponde del Mediterraneo, Michele Gurguis dell’università di Cagliari sulla Sardegna tra IX e VI secolo, Raimondo Zucca dell’Università di Sassari sulla Sardegna romana e Marco Milanese, ancora dell’ateneo sassarese, sull’Isola al tempo del Medioevo. Gli interventi hanno affascinato il pubblico che ha gremito la sala verde, tra cui molti non sardi e tantissimi studenti, che hanno partecipato a una full-immersion nel passato ascoltando le mille storie dell’archeologia sarda.

Raimondo Zucca ha poi partecipato, nel pomeriggio, al XV incontro di Archeologia Viva, portando all’attenzione le statue dei giganti di Mont’e Prama, grandi protagonisti di tourismA: dodici riproduzioni dei giganti, elaborate dalla bottega artigiana di Carmine Piras, accolgono i visitatori nei giardini del Palazzo.

L’evento, patrocinato dalla Regione Sardegna e dalle Soprintendenze archeologiche regionali e dell’Università di Sassari, vede raccolti nella stessa sede Unioncamere Sardegna, l’Unione dei Comuni della Trexenta, la Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo, la Città di Alghero – Fondazione Alghero, i comuni di Bonorva, Borutta e Torralba, i tre aeroporti sardi di Cagliari Sogaer, Olbia Geasar e Alghero Sogeaal, l’Associazione culturale Archeofoto Sardegna, la Bottega artistica di Carmine Piras (Oristano) e Teravista (Cagliari). L’intero Palazzo è allestito con suggestive immagini del patrimonio sardo, curate da Nicola Castangia e Maurizio Cossu, tutte corredate dal logo che Carlo Delfino Editore ha studiato per la rassegna: la “A” di Archeologia che, stilizzata, rievoca un nuraghe con richiami alle sfumature della terra, del sole e del cielo.

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Un congresso per approfondire la tematica delle malattie rare che, secondo i dati a disposizione dell’Osservatorio malattie rare (Omar), ogni anno in Italia fanno registrare 19mila nuovi casi. Lo ha organizzato, in occasione della dodicesima giornata mondiale dedicata proprio alle malattie rare, l’unità operativa di Genetica e biologia dello sviluppo dell’Aou di Sassari, diretta dal professor Andrea Montella. Quest’anno il titolo dell’incontro che si terrà il 1 marzo, a partire dalle ore 9.00, nell’aula magna della Facoltà di Medicina in viale San Pietro, sarà “Malattie Rare: focus su Mucopolisaccaridosi”.

Le mucopolisaccaridosi sono un gruppo di malattie metaboliche causate da deficit di enzimi specifici. Questo gruppo di malattie è classificato nel gruppo delle malattie da accumulo lisosomiale. Si riconoscono tre sindromi principali che rappresentano l’intero spettro della malattia, distinzioni che – spiega l’Omar – sono state poste sulla base dell’età di comparsa dei primi sintomi, della rapidità di progressione della patologia e della sintomatologia preminente.

Quattro le sessioni, due la mattina e due il pomeriggio, previste nel congresso che metteranno a confronto medici, infermieri e associazioni di pazienti. La prima sessione sarà dedicata al modello delle mucopolisaccaridosi, la seconda alle terapie.

Quindi, in linea con il tema guida degli eventi 2019 “Integriamo l’assistenza sanitaria con l’assistenza sociale”, la terza sessione sarà dedicata appunto all’assistenza sanitaria e sociale con le testimonianze delle associazioni. A chiudere l’appuntamento sarà la quarta sessione dedicata all’approfondimento dei casi clinici.

L’evento è accreditato con 7 crediti formativi per 55 medici delle specialità di Genetica medica, Medicina fisica e riabilitazione; Medicina interna; Cardiologia; Neurologia; Neuropsichiatria infantile; Ortopedia e Traumatologia; Pediatria; Pediatria di libera scelta; Medici di medicina generale; Neonatologia. Quindi anche per 25 biologi, 10 infermieri, 5 tecnici di laboratorio biomedico, 5 fisioterapisti. Per informazioni e iscrizioni è possibile consultare il sito web www.acrosscongressi.com nella sessione “Eventi in corso”.

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E’ stato rintracciato dai carabinieri di Assemini questo pomeriggio a Terralba, il giovane resosi irreperibile con i figli minori, con i quali si trovava a bordo di un autobus diretto a Cagliari. Sia il padre sia i due figli, si trovano in ottime condizioni di salute. Le ricerche erano scattate a seguito della denuncia di irreperibilità dell’uomo, in tutti presidi delle ff.pp. dell’isola (e nazionali con segnalazione in banca dati delle FFPP), compresi gli scali aeroportuali e portuali.
Inizialmente, non sussistendo oggettivi elementi di reato, le attività di ricerca e rintraccio si sono sviluppate per verificare che l’allontanamento fosse legittimo, volontario e che non ci fossero esposizioni a rischio per l’incolumità del giovane e dei suoi bambini e i primi esiti delle attività di ricerca avevano consentito di ritenere che lui e i suoi 2 bambini stessero bene, in zona di Olbia.
Le ricerche, come già rimarcato, si sono concluse positivamente nel pomeriggio a Terralba.

 

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Si terrà venerdì 1 marzo a Roma presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari (via di Campo Marzio, 78), il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità”.

Il convegno, promosso da Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Fondazione Finanza Etica, Movimento Politico per l’Unità e Movimento dei Focolari, Pax Christi Italia, Rete Italiana per il Disarmo, Ufficio Nazionale per i Problemi sociali e il Lavoro della C.E.I., con la collaborazione del Comitato Riconversione RWM, intende favorire un ampio confronto tra istituzioni, parlamentari, associazioni di categoria, rappresentanze delle Chiese e della società civile sul tema della produzione e del commercio di armamenti italiani, con particolare attenzione al ruolo ed alle specifiche responsabilità di ciascun attore.

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Il rimorchio è un’arte e, come ogni arte, anche questa ha bisogno di maestri che svelino le tecniche segrete che vengono tramandate di generazione in generazione. Dopo aver dispensato per anni le loro mosse migliori i due guru del rimorchio targati Artisti Fuori Posto tornano in scena, il 2 e 3 marzo (entrambi i giorni alle ore 18.30 e alle 20.30) agli Intrepidi Monelli, in viale Sant’Avendrace 100, a Cagliari, per rivelare i segreti del rimorchio online.

A distanza di sei anni dal primo spettacolo “Hard on: Guida galattica per rimorchiare”, che ha visto centinaia di spettatori partecipare alle divertenti gag (sia live che in video) di Alessandro Pani e Filippo Salaris, nei panni dei due maestri di seduzione che hanno insegnato al pubblico presente in sala come “rimorchiare” con facilità, il nuovo “Hard on”, per l’appunto Reloaded, analizza la seduzione ai tempi della rete: il “rimorchio 2.0”.

La maggior parte di voi ne possiede uno. C’è chi ce l’ha piccolo e chi l’ha più grosso, ma una cosa è sicura: non lo avete ancora usato al massimo delle sue potenzialità” e l’unico modo di imparare è essere presenti e attenti perché i veri maestri non amano ripetersi. Tra chat piccanti, collegamenti in diretta, richieste d’amicizia, video illustrativi e realtà virtuale tutti saranno chiamati in causa, sia uomini che donne, e tutti dovranno imparare a sfoggiare il proprio sex appeal nel mondo digitale.

Ad accompagnare in video i due attori saranno presenti anche Sergio Cugusi, Piero Murenu e Francesca Saba, mentre le luci saranno a cura di Ivano Cugia.

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Stimolare attive analisi sulla formazione degli stili alimentari, valorizzare l’importanza della tradizionale Dieta Sardo-Mediterranea e ancora promuovere una cultura positiva dell’alimentazione, in particolare nell’adolescenza al fine di prevenire patologie quali obesità e disturbi del comportamento alimentare che in questa fascia d’età si manifestano con maggiore frequenza segnalando una preoccupante riduzione dell’aspettativa in salute delle giovani generazioni.

Sono questi i principali obbiettivi che intende perseguire il progetto “Nutri-Action”, iniziativa scaturita dalle opportunità offerte dall’Alternanza Scuola-lavoro e frutto di un protocollo di ricerca siglato tra Roberto Pili, presidente della Comunità Mondiale della Longevità, e Roberto Pianta, dirigente scolastico del Liceo Statale G.M. Dettori. L’iniziativa inoltre, si avvale del tutoraggio di Maricilla Cappai, docente del prestigioso Liceo cagliaritano e sostenitrice dell’ispirazione scientifica e sperimentale della proposta.

«Il progetto – spiega Roberto Pili – intende formare i giovani alla conoscenza del giusto rapporto tra alimentazione e salute. Gli studenti coinvolti vestiranno i panni di giovani ricercatori, infatti, saranno loro i protagonisti in prima persona delle attività  di ricerca sui loro coetanei in relazione agli stili di vita e scelte alimentari. Tutto questo inoltre avverrà in un vero e proprio confronto dinamico tra i giovani di oggi e un gruppo di longevi di due Comuni della Sardegna,ovvero quelli che sono stati i giovani di ieri.»

Nel corso della ricerca, verranno raccolte importanti informazioni sulle diete prevalenti e le loro ricadute sulle condizioni di salute, sulla reale conoscenza della dieta sardo mediterranea sugli stili di vita adottati con particolari attenzioni sulla attività fisica e le capacità relazionali familiari e di comunità.

Le attività delle ricerche saranno anticipate da una fase formativa con lezioni in aula e laboratori pratici di gastronomia e cucina sperimentale presso IFAL diretto da Patrizio Saba (Istituto di Formazione Al Lavoro). Questa attività sarà supervisionata da professionisti dell’alimentazione (nutrizionisti e chef), al fine di sviluppare una visione matura delle opportunità e delle ricadute di una sana alimentazione quotidiana sia dal punto di vista nutrizionale sia imparando a preparare il cibo con le proprie mani.

La ricerca “Nutri-Action” si inserisce nell’ambito del più complesso progetto “Cronos Valetudo” siglato  dalla Comunità Mondiale della Longevità e la Uil Pensionati della Sardegna. I dati e i risultati ottenuti saranno in seguito analizzati  dal Centro Studi Nutraceutici sulla alimentazione dei Centenari, diretto sempre da Roberto Pili e nel quale collaborano Donatella Petretto (Università degli Studi di Cagliari) ed i ricercatori Luca Gaviano, Gian Pietro Carrogu e Clara Mulas.

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«Quanto emerso nel corso del primo incontro del tavolo di filiera, al di là della deludente assenza degli industriali, ha comunque prodotto alcuni fatti positivi. Il primo è che si sono costituiti due tavoli che dovranno affrontare i diversi aspetti che riguardano la vertenza: quello istituzionale presso il Ministero, che lavorerà alla riforma delle norme che regolano gli equilibri della filiera e quello con il prefetto che dovrà occuparsi della vertenza legata al prezzo del latte oltre che all’attività di vigilanza, entrambi i tavoli sono parimenti indispensabili e indifferibili. Il secondo aspetto positivo, oltre alla conferma degli ingenti stanziamenti messi a disposizione  (di cui attendiamo di conoscere gli strumenti e i tempi di attuazione) è  l’impegno del ministro alla istituzione del registro telematico del latte ovino che prevede la pubblicazione dei dati produttivi in maniera estesa a tutti i soggetti della filiera, rendendoli consultabili.»

Lo scrive, in una nota, Luca Sanna, presidente regionale di Confagricoltura.

«A questo punto è necessario adoperarsi al più presto per trovare un’intesa sul prezzo del latte, superando contrapposizioni ed arroccamenti come hanno molto responsabilmente dimostrato i pastori  nella loro controproposta sulla base di 80 centesimi di acconto rispetto a quella di 72 centesimi proposta dagli industriali – aggiunge Luca Sanna –. Con la ripresa della normalità infatti ci si potrà  adoperare proficuamente per avviare, al tavolo ministeriale, tutte le riforme e le iniziative necessarie e condivise per sostenere e rilanciare la filiera. Dobbiamo ricordare, infatti, che la nuova stagione lattiero-casearia  inizierà novembre, e che  per tale scadenza sarebbe auspicabile poter contare su nuove regole che rendano equilibrati trasparenti ed equi i rapporti tra i diversi attori della filiera, con l’obiettivo di disporre di strumenti adeguati affinché – conclude il presidente regionale di Confagricoltura – non si ripeta la drammatica ma evitabile situazione in cui versa l’intero comparto con particolare e  intollerabile sofferenza dei produttori di latte.

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L’Automek Calasetta gioca questa sera alle 19.00 sul campo del Basket Olbia, capolista in compagnia di Esperia Cagliari e Ferrini Delogu Legnami Quartu Sant’Elena con 34 punti, per la quarta giornata di andata della fase ad orologio del campionato di serie C Silver di basket maschile. La squadra di Simone Frisolone è quinta in classifica, con 24 punti.

Nel campionato di serie D, giunto alla settima giornata del girone di ritorno, la Sulcispes Sant’Antioco, sesta in classifica con 26 punti, gioca domani, domenica 24 febbraio, alle 19.00, sul campo della capolista Basket Coral Alghero (30 punti), mentre la Scuola Basket Miners Carbonia (8ª con 18 punti), gioca questa sera, alle 19.00, sul campo del Sinnai Basket (7° con 22 punti).

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«Cosa accadrebbe in Sardegna se domani sparissero tutti i 35.209 imprenditori artigiani»?

E’ una domanda, ovviamente provocatoria, che Confartigianato Sardegna vuole porre alla classe politica che da lunedì governerà l’Isola per i prossimi 5 anni, rispondendo con una originale elaborazione dell’Ufficio Studi che, “giocando” un po’, ma nemmeno tanto, con i dati regionali, ha realizzato una simulazione.

«Da sempre, nonostante molti passi avanti fatti – commenta Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – è ancora troppo poco ciò che la classe politica fa per supportare il tessuto imprenditoriale dei piccoliSe in una notte dovessero sparire tutte le imprese artigiane non sarebbe un bel risveglio, anzi, la loro assenza sarebbe come uno tsunami sull’economia sarda e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie di tutta l’Isola

Nella regione dove il 96,6% del comparto produttivo è composto da microimprese fino a 10 addetti, gli artigiani sardi, ogni giorno, portano avanti le loro idee e il loro business facendo i “salti mortali” per far quadrare i conti, offrire lavoro e creare prospettive di crescita per l’economia regionale. Il tutto fra cronici problemi di rappresentatività, credito, competitività, burocrazia, lavoro, formazione, territorio, ambiente, infrastrutture, energia, trasporti e chi più ne ha più ne metta.

Se domattina, d’improvviso, dalla Sardegna scomparissero tutti i suoi 35.209 imprenditori artigiani?

L’impatto sulla popolazione sarebbe, tutto sommato, abbastanza contenuto: il 2,4% in meno. Ma gli effetti sarebbero quelli di uno tsunami sull’economia e sulle condizioni di benessere di cittadini e famiglie.

Il valore aggiunto diminuirebbe di 3.098 milioni di euro, pari ad un calo del 12,6%. Il made in Sardegna perderebbe un apporto dell’1,3%, pari a 175 milioni di euro.

Considerando senza lavoro i 62.546 occupati dell’artigianato, il numero di disoccupati aumenterebbe del 41,7% e il tasso di disoccupazione passerebbe dal 14,8% al 22,2% aumentando di 7,4 punti.

Rimarrebbero 663.754 abitazioni senza artigiani dell’edilizia e dell’installazione di impianti che intervengano per la manutenzione.

Rimarrebbero inanimati 22.287 impianti fotovoltaici senza un’adeguata installazione e manutenzione di artigiani della filiera delle rinnovabili, lo stesso per i 47 impianti eolici.

Nei magazzini delle imprese di produzione e alle porte di negozi e uffici rimarrebbero 20,5 milioni di tonnellate di merci che non verrebbero più gestite dalle imprese artigiane di autotrasporto.

Vi sarebbero 568.000 famiglie che possiedono almeno un’automobile e, nel complesso, un parco di 1.003.338 veicoli circolanti senza autoriparatori artigiani a cui rivolgersi per manutenzione e assistenza; ogni giorno aumenterebbe anche la presenza di motocicli, autovetture ed autobus fermi per strada.

Senza artigiani riparatori di elettrodomestici da chiamare in caso di malfunzionamenti, rimarrebbero 661.000 famiglie che possiedono una lavatrice e 415.000 famiglie che possiedono altri elettrodomestici legati connessi alla rete. Sarebbero senza assistenza tecnica anche le 308.000 famiglie che possiedono condizionatori e climatizzatori.

Sarebbero 232.000 le famiglie che non trovano più le botteghe aperte per la riparazione delle biciclette e la sostituzione di pezzi di ricambio. E le 424.000 famiglie che possiedono Personal computer rimarrebbero senza i servizi e la competenza degli artigiani dell’informatica per installazioni, manutenzioni e cablaggi.

Sarebbero 234.000 famiglie che possiedono una antenna parabolica e altre 535.000 famiglie con decoder digitale terrestre a non poter vedere programmi vista la mancanza degli installatori artigiani di antenne.

Gli 11.096 sposi dei matrimoni celebrati in un anno non potrebbero indossare un abito nuziale realizzato e provato in una sartoria artigiana; nessun fotografo professionista alla cerimonia e il banchetto sarebbe senza la torta nuziale realizzata da una pasticceria artigiana specializzata.

Un disastro della qualità per 787.000 sardi che mangiano dolci almeno qualche volta alla settimana e che vedrebbero sparire pasticcerie, cioccolaterie e gelaterie artigiane.

Per 294.000 cittadini isolani che non pranzano in casa nessun panificio o rosticceria con prodotti artigianali a disposizione.

Per 1.640.717 cittadini che rimangono dopo la sparizione degli artigiani, sarà ancora possibile, vestirsi, arredare la casa e fare un regalo, ma sparirà la qualità e la perizia degli artigiani, ad esempio, negli articoli di abbigliamento, nei prodotti in legno e nei mobili, nell’oreficeria, nel vetro e nella ceramica.

Sarebbero 741.833 le donne con oltre 15 anni che non troverebbero acconciatori ed estetisti.

Considerando come potenziali visitatori di beni culturali nella regione i residenti ed i turisti, sarebbero 3.883.086 le persone che non potrebbero apprezzare alcun restauro realizzato da artigiani specializzati di monumenti e delle opere d’arte presenti nei 225 musei, aree archeologiche, chiese, palazzi storici e giardini sia pubblici che privati regionali.

Una débâcle anche per il turismo: i 3.100.000 arrivi turistici, e i 14 milioni e 200mila presenze, non potrebbero né utilizzare servizi erogati dalle imprese artigiane indispensabili per il soggiorno né accedere alla qualità dei prodotti dell’artigianato.

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Parte, su iniziativa dell’assessorato delle Politiche sociali, il progetto a favore dell’invecchiamento attivo, al fine di consentire la presentazione di programmi da svolgersi in ambiti socio-culturali, aggregativi, ludici e ricreativi, in favore di persone di età superiore ai 65 anni residenti nel territorio del comune di Iglesias.

L’Amministrazione comunale intende procedere ad una ricognizione per raccogliere la disponibilità di associazioni ed organizzazioni di volontariato, con sede operativa ad Iglesias, e stipulare un patto di collaborazione, per promuovere iniziative in grado di favorire il benessere psico-fisico ed il mantenimento dell’autonomia relazionale per gli “over 65”,