26 November, 2024
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«Oggi al Mipaaft abbiamo avuto importanti conferme sull’iter che porterà alla definizione di una metodologia per fissare i prezzi del latte e sullo stanziamento di fondi che vanno nella direzione di risollevare e tonificare il mercato del latte ovicaprino, con il fine ultimo di superare la fase emergenziale e aprire un dibattito sul futuro del settore. Lo smaltimento delle rimanenze di Pecorino Romano è, infatti, un primo piccolo passo per intervenire sull’equilibrio di mercato; oltre alle risorse per veicolare il formaggio in eccedenza agli indigenti, però, è fondamentale indirizzare tali fondi per ristrutturare la filiera e per incrementare la liquidità a disposizione degli allevatori.»

Così il coordinatore di Agrinsieme Franco Verrascina, che ha partecipato insieme ai presidenti della Cia Dino Scanavino e dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari Giorgio Mercuri ed alla vicepresidente della Confagricoltura Elisabetta Falchi ai lavori del Tavolo della filiera ovicaprina, riunitosi oggi al ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo e svoltosi alla presenza del ministro Gian Marco Centinaio e dei Sottosegretari Franco Manzato e Alessandra Pesce.

«Durante il Tavolo, che ha fatto seguito agli incontri svoltisi al Ministero dell’Interno e alla Prefettura di Cagliari, sono stati presi importanti impegni per la definizione di una metodologia relativa ai prezzi finali dei prodotti, correlando il costo del latte alle dinamiche di mercato; tale definizione per l’indicizzazione dei prezzi andrà sviluppata nel corso di un tavolo ‘ristretto’ che sarà convocato a breve dalla Prefettura di Sassari. Certo l’assenza degli industriali oggi al tavolo non ha aiutato; in ogni caso l’adesione di Assolatte al tavolo ristretto lascia ben sperare perché si possano riprendere le relazioni interprofessionali sul prezzo», aggiunge Agrinsieme.

«Ci rassicurano inoltre la firma da parte del Ministro del decreto ministeriale che proroga il piano per la regolazione dell’offerta del formaggio Pecorino Romano DOP a luglio 2019, anche se poi occorrerà riflettere sulla programmazione produttiva, sulle sanzioni in caso di non rispetto e sulla attribuzione delle quote di produzione. Per risollevare il settore saranno poi importanti le attività promozionali concordate con l’ICE e l’impegno della GDO ad avviare una campagna straordinaria di sostegno per il Pecorino», aggiunge il coordinamento.

«Attendiamo ora di conoscere nel dettaglio i contenuti dell’annunciato decreto legge, che dovrebbe prevedere, in base alle anticipazioni del Ministro, le moratorie per i mutui e i finanziamenti dei pastori in difficoltà, la definizione di misure di monitoraggio per assicurare il rispetto delle quote di produzione e l’istituzione del registro telematico del latte ovicaprino che Agrinsieme ritiene opportuno estendere a tutti i prodotti lattiero-caseari della filiera», conclude il coordinamento.

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessorato della Programmazione, ha deciso di cofinanziare con 2 milioni e 100mila euro il programma di espansione della società Alimenta Srl, a sua volta cofinanziato dal ministero dello Sviluppo economico, attraverso un Contratto di sviluppo, per il particolare valore economico che il progetto può avere per la zona. 

Il programma di investimenti proposto da Alimenta prevede la realizzazione di un nuovo stabilimento produttivo localizzato nella ZIR di Tossilo, nel comune di Borore, con l’obiettivo di sviluppare nuove linee produttive del latte in polvere per neonati. Si stima che, a regime, lo stabilimento lavorerà 10 milioni di litri di latte ovino e 60 milioni di litri tra siero e scotta ovini, con 60 dipendenti a tempo pieno. Alimenta esporta il suo prodotto in Cina, dove è particolarmente richiesto e fortemente apprezzato per la grande attenzione che ormai viene riservata al “safe food”, cibo sano e di alta qualità. Il valore complessivo dell’investimento di Alimenta sfiora i 41 milioni, cofinanziati con 14,3 milioni di soldi pubblici, di cui 2,1 garantiti dalla Regione e i restanti dal ministero dello Sviluppo economico. È il secondo contratto di sviluppo che viene realizzato nella Sardegna Centrale: il precedente, chiuso a marzo dell’anno scorso, sosteneva con 5 milioni l’ampliamento di Antica Fornace Villa di Chiesa, produttrice delle guarnizioni in gomma O-RINGS, nell’area del Consorzio industriale di Ottana.

Con i contratti di sviluppo, attraverso la collaborazione avviata con il Ministero, la Regione si è impegnata a sostenere con fondi regionali progetti che partecipano a procedure nazionali ma che hanno un forte impatto sul sistema produttivo sardo. Il progetto Alimenta, oltre a essere strategico per un’area come quella di Ottana, ha un importante valore aggiunto in più. L’aumento della produzione comporterà infatti l’acquisto di una quantità molto maggiore di latte ovino. Un contributo concreto, insomma, ad affrontare una crisi che si ripete ormai ciclicamente e che, per essere risolta strutturalmente, deve essere affrontata in due modi: da un lato con la diversificazione del prodotto, il che consente di scongiurare l’eccessiva produzione di pecorino romano, dall’altro con la diversificazione dell’area geografica dei mercati di sbocco. Esattamente quello che aiutiamo a fare con questo cofinanziamento: l’incremento della produzione di un prodotto innovativo e molto ricercato, su un mercato praticamente sconfinato come quello cinese.

Alimenta è il principale fornitore estero di latte ovino in polvere della Cina e sta esportando non solo il latte in polvere ma l’intero ‘prodotto Sardegna’, puntando molto sulla storia e le tradizioni locali a cui i cinesi sono particolarmente sensibili, e questo apre prospettive di sviluppo importanti anche in termini di attrazione di nuovi investimenti e di flussi turistici.

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È continuato a Roma, nonostante importanti assenze, il lavoro del tavolo sul latte Governo-Regione, oggi riunito al ministero delle Politiche agricole. Nel tavolo si è fatto il punto sulle azioni intraprese da Regione e Governo dopo l’incontro di Cagliari. La Regione Sardegna, presente con il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dell’Agricoltura, ha comunicato di aver adottato la delibera sugli strumenti finanziari da utilizzare per consolidare la filiera dell’Ovicaprino ed ha annunciato la disponibilità a stanziate immediatamente un milione di euro per sostenere i progetti di internazionalizzazione, in collaborazione con ICE. La delibera verrà presentata nella riunione di Giunta di domani. 

È stata inoltre proposta la costituzione di un tavolo tecnico ristretto, di cui farà parte anche la Regione, da convocare in Sardegna con il compito di definire una metodologia sui prezzi finali dei prodotti legando il prezzo del latte alle dinamiche del mercato dei formaggi delle 3 Dop sarde.

Il tavolo ristretto avrà a sua disposizione l’accordo sul Patto di filiera, già in gran parte condiviso tra le parti nei tavoli che si sono succeduti dall’estate 2018 fino allo scorso gennaio all’assessorato dell’Agricoltura. ll Patto di filiera contiene le regole che completano il quadro controllando l’offerta e mettendo in sicurezza il sistema. Più in particolare prevede la fornitura dei dati di produzione mensile da parte di Oilos, che definisce le strategie di gestione del Monte latte; un report mensile di produzione e quotazione del pecorino romano; il rispetto delle quote produttive assegnate (oggi prorogate al 30 luglio) dal Consorzio di tutela. La destinazione di una quantità di latte destinata alla diversificazione su altre produzioni, la quantità di formaggio da destinare all’invecchiamento e la disponibilità del sistema creditizio sul finanziamento della campagna 2018-19. 

Su quest’ultimo aspetto è stato riconfermato l’impegno, da parte della Regione, a intervenire per il ritiro delle eccedenze con i 18 milioni movimentati dalla SFIRS. 

Il presidente Francesco Pigliaru ha anche manifestato interesse a valutare con attenzione la richiesta dei pastori di trasferire le quote di produzione dai trasformatori ai produttori primari. 

Il Banco di Sardegna, che fin dal primo tavolo aveva messo a disposizione 10 milioni, ha inoltre confermato la possibilità di proroga, fino a dicembre 2019, dei finanziamenti della vecchia campagna per mettere in sicurezza il sistema.

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Questa sera, alle ore 18.00, nella biblioteca comunale di viale Arsia, si svolgerà una nuova iniziativa che si inscrive all’interno della rassegna dedicata agli studi di archeologia e storia riguardanti il nostro territorio.

L’evento è curato dal Museo Archeologico Villa Sulcis e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Carbonia, con la collaborazione del nuovo Soggetto Gestore del Si.Mu.C., Sistema Museo.

Il prof. Carlo Lugliè, docente dell’Università di Cagliari presso il Laboratorio di Antichità sarde e Paleontologia, presenterà i risultati dei recenti scavi eseguiti presso il sito Su Carroppu a Sirri da un gruppo di ricerca composto da studenti laureandi in Archeologia, Beni Culturali e Spettacolo.

L’insediamento mesolitico e neolitico di Su Carroppu occupa un’area interna, apparentemente lontana dalle principali linee di contatto della Sardegna e, ancor più, d’oltremare.

Le ricerche archeologiche in questo riparo frequentato per oltre 10.000 anni rivelano invece, con le materie prime e i manufatti rinvenuti, come esso sia stato sempre pienamente integrato nelle reti di interazione regionale e continentale.

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Bologna, Fiorentina, Florentia, Genoa, Inter, Juventus, Sassuolo e Spezia sono le otto formazioni femminili che dal 18 al 26 marzo prossimo daranno vita alla prima edizione della Viareggio Women’s Cup, organizzata dal Cgc Viareggio: la manifestazione, come il torneo maschile, è riservata alle formazioni Primavera. Sarà articolata in due gironi eliminatori da quattro squadre, le prime due classificate disputeranno le semifinali (la prima del girone A contro la seconda del girone B; la prima del girone B contro la seconda del girone A) e le vincenti si sfideranno nella finalissima di martedì 26 (trasmessa sulla Rai). Il sorteggio per la composizione dei gironi si terrà il prossimo 4 marzo al Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago in occasione della presentazione ufficiale dell’edizione numero 71 della Viareggio Cup (11-27 marzo).

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Saranno quasi 670 metri quadrati, una sala d’attesa con 36 posti, quattro sale con 20 posti totali per la terapia e sei ambulatori, una cucinetta, uno studio per il direttore e uno per la capo sala. Si presenterà così il nuovo day hospital oncologico del Santissima Annunziata per i lavori di realizzazione del quale, la prossima settimana, è prevista l’apertura delle buste con le offerte e a marzo l’aggiudicazione.

Nei giorni scorsi il direttore sanitario dell’Aou di Sassari, Nicolò Orrù, ha presentato il progetto esecutivo al gruppo movimento “Donne libere in lotta per il diritto alla salute”. Una occasione anche per fare il punto sulla situazione dopo il trasferimento del day hospital oncologico dall’ospedale di via De Nicola al terzo piano della palazzina di Malattie infettive, per consentire l’avvio dei lavori.

Secondo il crono-programma dell’Ufficio tecnico Aou il nuovo DH oncologico, che avrà un posto terapia in più rispetto alla situazione attuale, potrebbe essere pronto per i primi mesi del 2020.

L’incontro ha permesso di valutare alcune proposte anche migliorative, mentre altre sono già state messe in campo. A esempio l’estensione dell’orario di apertura del DH oncologico di viale San Pietro sino alle ore 18.00, per una migliore distribuzione delle terapie e una migliore assistenza ai pazienti. Inoltre, nei limiti dell’organizzazione della struttura, sono stati accolti alcuni suggerimenti arrivati dalle rappresentanti del movimento Donne, tra i quali quello di garantire ai pazienti la continuità dell’assistenza da parte del medico e dell’infermiere dell’unità operativa che accompagneranno lo stesso paziente per l’intero percorso terapeutico.

Sono state avanzate, poi, anche alcune proposte per la condivisione con i volontari del punto informativo all’interno della nuova struttura che nascerà al Santissima Annunziata. Il direttore sanitario ha sottolineato come la presenza di volontarie e volontari possa rappresentare una sicura e utile risorsa per utenti e operatori.

All’incontro, oltre al direttore sanitario dell’Aou e alle rappresentanti del Movimento, hanno partecipato il direttore della clinica di Malattie infettive professor Sergio Babudieri, i rappresentanti del day hospital oncologico dottor Giovanni Sanna e la coordinatrice Alessandra Posadinu quindi il responsabile dell’Ufficio tecnico ingegner Roberto Manca.

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Ilaria Meloni è una ragazza ipovedente di Iglesias, che due anni fa, gareggiando in tandem con una non più giovane campionessa cremasca, ha conquistato la maglia rosa allo specifico Giro d’Italia e la medaglia d’argento nel campionato italiano di ciclocross e nel 2018 ha conquistato due titoli italiani su pista, per cui è ancora campionessa italiana. Per ottenere questi risultati Ilaria ha dovuto andare ad allenarsi al Nord con la sua compagna cremasca, Patrizia Spadaccini, con un sacrificio non indifferente, o ha potuto approfittare della venuta in Sardegna di Patrizia. Ora vorrebbe conquistarsi il diritto a partecipare alle paralimpiadi di Tokyo, ma per fare questo deve allenarsi regolarmente e più intensamente ad Iglesias ed ha bisogno di una compagna locale, che ha trovato, e di un idoneo tandem, che sarebbe stato trovato di seconda mano e che andrebbe acquistato.

Per raccogliere fondi per questo acquisto il Rotary Club di Iglesias ha organizzato un concerto, con la collaborazione della soc. Ciclistica Monteponi A.C.D., per la quale corre Ilaria, e con il prezioso contributo di Fabio Furia.

Il “Concerto per Ilaria” si terrà  domenica 24 febbraio ad Iglesias al Teatro Electra con inizio alle ore 19.00. Veronica Maccioni (Voce e Bandoneon) ed Ottavio Farci (contrabbasso) presenteranno uno spettacolo musicale di canti popolari sardi e del Sud America e di musiche di tango, con il seguente programma:

A baddà, tradizionale gallurese

Labirinthos,

La Llorona, tradizionale messicano,

Yukuninu, canto in lingua mixteca

Se fue la pobre Viejita,

MilongaSentimental,

Alfonsina y el Mar,

Desde l’alma,

Por una Cabeza, musica di Carlos Gardel,

Balada para un loco, musica di Astor Piazzolla

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Il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna, riunito il 19 febbraio a Villa Devoto, ha approvato le pre-assegnazioni idriche al comparto irriguo. Grazie all’elevato stato di riempimento dei serbatoi del sistema idrico multisettoriale regionale è stato possibile, sin dalla pre-assegnazione, assicurare ai Consorzi di bonifica la dotazione definitiva tipica degli anni senza restrizioni. Fa eccezione solo il comprensorio alimentato dal serbatoio di Maccheronis, per il quale, in questo periodo dell’anno, è prevista una dotazione prudenziale pari a 17 milioni di metri cubi (rispetto alla usuale domanda di 21 milioni di metri cubi) per tenere conto della limitazione del volume di invaso del serbatoio conseguente all’adozione del piano di laminazione statico. Le assegnazioni definitive, comprensive anche di quelle per gli usi industriale e potabile, verranno, come di consueto, deliberate dal comitato all’inizio del prossimo mese di maggio.

Il Comitato ha inoltre deliberato l’aggiornamento del Piano di Gestione del rischio di alluvioni, in modo da fornire ai singoli cittadini, ai professionisti e ai Comuni il quadro costantemente aggiornato delle aree pericolose per effetto delle esondazioni fluviali e delle frane. Tutti i dati saranno agevolmente consultabili sul sito istituzionale GeoPortale della Sardegna.

Sempre nella stessa seduta, è stato approvato il report contenente le analisi statistiche dei dati, aggiornati al 2018, relativi alle aree di pericolosità idraulica e da frana, al fine di delineare un quadro sintetico sullo stato dell’arte della pianificazione dell’assetto idrogeologico in Sardegna: un patrimonio di conoscenza del territorio regionale che costituisce una base imprescindibile per una corretta azione di governo del territorio, per la programmazione di infrastrutture, per la pianificazione urbanistica e paesaggistica e per tutte le attività connesse alle attività di protezione civile.

Sono stati, infine, deliberati gli studi di assetto idrogeologico in variante al PAI di numerosi Comuni tra cui Villaspeciosa, Uta per il progetto Iscol@, Muravera, Ulassai, Nuoro, Torpè, Domus de Maria e Trinità d’Agultu e Vignola, e forniti alcuni necessari chiarimenti normativi in merito alla sanatoria delle opere abusive ricadenti in aree mappate dal PAI, definendo le indicazioni tecniche per la redazione degli elaborati tecnici da parte dei Comuni.

 

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69 candidati al Consiglio regionale in tutta l’Isola hanno sottoscritto il “manifesto degli artigiani” di Confartigianato Sardegna. Matzutzi (Confartigianato Sardegna): “Vigileremo da subito sull’operato dei Consiglieri e della Giunta”.

Sono 69 i candidati consiglieri alle prossime elezioni regionali che, in tutta l’Isola, hanno sottoscritto il “manifesto” di Confartigianato Imprese Sardegna dal titolo “Misurare per crescere”, documento che pone l’artigianato al centro dell’azione di governo della prossima legislatura attraverso 6 temi chiave cari al mondo delle piccole e medie imprese sarde: la riforma dell’artigianato e degli assessorati, il credito, la competitività, la burocrazia, il lavoro e la formazione, le infrastrutture, i trasporti e l’energia. I consiglieri si sono aggiunti ai 7 candidati Presidente che, tutti, nelle scorse settimane hanno condiviso le priorità delle piccole imprese presentati dall’associazione artigiana.

Già dall’inizio della legislatura, attraverso il “Rating Sardegna 2019-2024”, il misuratore degli impegni della politica nei confronti delle aziende, Confartigianato attiverà un percorso di dialogo stabile e costruttivo tra imprese associate e Regione per misurare, comunicare e valutare i benefici derivanti dalle decisioni e dalle politiche regionali per le attività artigiane e il territorio.

«L’Artigianato della Sardegna – ha sottolineato Antonio Matzutzi, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – conta oltre 35mila imprese artefici di un valore aggiunto regionale prodotto che supera i 3 miliardi, con una incidenza del 10,6% sul totale regionale, soffre di problematiche croniche che da tempo ne limitano lo sviluppoPer questo il sistema produttivo delle piccole e medie aziende sarde, in questa campagna elettorale ha chiesto ai Candidati che verranno eletti, un importante sforzo per riportare l’artigianato al centro delle politiche di sviluppo, riconoscendo il ruolo dell’imprenditore artigiano. Tutto ciò – conclude Antonio Matzutzi – potrà avvenire solo attraverso una importante riforma del settore e intervenendo nella “macchina amministrativa regionale. Anche su queste cose vigileremo sull’operato dei consiglieri e della Giunta.»

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Si è tenuta ieri la Camera di Consiglio davanti al Tar Sardegna nel ricorso contro RWM e comune di Iglesias.
«Data la complessità della vicenda e la necessità dei difensori delle Associazioni di esaminare i documenti presentati da RWM – comunica l’avvocato Andrea Pubusa, legale delle associazioni ricorrenti – il Presidente ha accolto la proposta dei difensori delle associazioni di fissare direttamente l’udienza pubblica per il 19 giugno prossimo, nella quale verrà decisa con sentenza la causa.»