25 November, 2024
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Giovedì 21 febbraio si terrà, alla Manifattura Tabacchi di Cagliari, il quinto incontro del ciclo di nove seminari organizzati nell’ambito di “cambiaMENTI”, il programma finanziato dal POR FESR Sardegna 2014-2020 che promuove idee d’impresa e progetti d’innovazione sociale, culturale e creativa.

Le relazioni saranno svolte da Paolo Dini (London School of Economics), Chiara Prevete (LabGov.city – LUISS Guido Carli) e Valeria Siniscalchi (Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Marsiglia). Introduce e modera l’incontro Sabrina Perra (Università di Cagliari).

Si parlerà di come coniugare valore sociale e valore economico, di quali siano i modelli di economia circolare e di condivisione sostenibili, di come il “welfare di vicinato” possa farsi impresa, di quale sia il ruolo delle imprese nello sviluppo delle comunità.

Il ciclo di seminari “Sentieri inediti – nove incontri all’incrocio tra impresa, creatività e impatto sociale” continua nel mese di marzo con tre appuntamenti:

martedì 5 marzo: Narrare l’innovazione: comunicare per condividere

martedì 19 marzo: Nuove geografie: design civico e innovazione sociale

mercoledì 27 marzo: L’innovazione sostenibile: costruire comunità e mercati.

I Iavori si apriranno alle 16.30. La partecipazione all’evento è libera e gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it, dove è anche possibile scaricare il programma del seminario, le schede biografiche dei relatori e il calendario del ciclo “Sentieri inediti”.

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Opere e Infrastrutture di Sardegna Srl, la società in house della Regione prevista dall’art. 7 della legge regionale n. 8 del 2018, e nata per accelerare la realizzazione di opere pubbliche di rilevanza strategica, da oggi è operativa. 

La Giunta regionale, infatti, ha approvato il Piano industriale della Società, elaborato sulla base dell’elenco degli interventi strategici già individuati con una precedente delibera, che ha definito la convenzione quadro fra la Società e la Regione.

Il Piano industriale tiene conto che la progettazione degli interventi verrà affidata a professionisti esterni attraverso appalti di servizi ingegneria e architettura, al fine di valorizzare al massimo il contributo specialistico delle libere professioni, e dà atto della capacità della Società di perseguire gli equilibri economici e finanziari nel triennio di sperimentazione. I ricavi stimati infatti compensano i costi e il capitale sociale non viene intaccato.

Con l’approvazione del Piano industriale, la Società diventa operativa e sarà compito dell’Amministratore procedere nella predisposizione tempestiva di tutti gli atti necessari per consentire l’immediato avvio nel rispetto degli obiettivi prefissati dalla Giunta regionale.

 

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Insieme alle pagine organistiche degli undici preludi-corali, ai due preludi e fuga (in sol e in la) e al preludio e fuga “O Traurigkeit o Herzeleid”, durante le varie “accademie”, si è avuto modo di riascoltare, nella bella chiesa di Iglesias, alcune composizioni corali cum organo comitante di Licinio Refice e Lorenzo Perosi. Sì, riascoltare, dato che don Pietro Allori, maestro di cappella per trent’anni della cattedrale dedicata a santa Chiara, negli anni d’esordio del ministero affidatogli dal vescovo Giovanni Pirastru, fece eseguire durante le liturgie pontificali pagine dei due più insigni maestri di cappella del Novecento che sono state in parte riproposte. Anche alcune opere di don Allori, sia corali sia organistiche, sono state affiancate a quelle dei grandi compositori. L’intreccio di armonie e contrappunti tanto raffinati, ora provocati dalla polifonia organistica, ora da quella corale, hanno consentito alla splendida acustica della chiesa di diffondere copiosamente suoni ineffabili e solenni, tali da conferire alla navata quella nobiltà d’arte che l’architettura gotico-catalana delle belle volte a stella evoca ed esige.

I programmi allestiti dalla direzione artistica per questi tre anni hanno inteso valorizzare innanzitutto il nuovo organo della cattedrale attraverso la scelta di un interprete come il maestro Emanuele Vianelli, titolare dell’organo del Duomo di Milano. La sua maestria interpretativa ha regalato esecuzioni di quei brani adeguate alla disposizione fonica dello strumento e tali da costituire un percorso creativo che, partendo dai preludi-corali per organo op. 122 di Brahms – ultima opera, un omaggio a Bach – potesse meglio evidenziare l’esistenza del dialogo ininterrotto con i valori musicali del passato, che nell’ottica brahmsiana significava tornare alle autentiche radici della musica per riattualizzarle con sapienza in un nuovo contesto estetico-culturale moderno e accrescere il proprio patrimonio interiore.

Moderno Brahms, sì, ma nel rispetto della tradizione delle forme musicali classiche sia strumentali sia vocali, come la sonata, la sinfonia, il preludio-corale, o ancora il mottetto, il canone, la messa: in tutta la sua opera però l’ideale artistico doveva essere sotteso non già dalla forma, ma da ciò che si incarna nella musica; ovvero la nobile, classica espressione di un sincero sentimento laico della vita di ogni uomo. Ma vi è un ambito musicale cui Brahms si è dedicato con continuità e forte dedizione: è quello della polifonia a cappella del passato che lo ha nutrito del severo stile rinascimentale (da Giovanni Pierluigi da Palestrina a Orlando di Lasso, da Tomás Luís De Victoria a Heinrich Schütz), una delle fonti più pure della sua ispirazione.

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Grazie al programma Iscol@ della Regione Autonoma della Sardegna, sono stati finanziati interventi di manutenzione straordinaria in 5 Scuole dell’Infanzia nel comune di Iglesias.

Nel dettaglio i lavori riguardano:

– Scuola dell’Infanzia via Crispi (via Pullo): lavori iniziati. Importo progetto esecutivo: euro 70.780,00

– Scuola dell’Infanzia via S’Argiola – Nebida: i lavori inizieranno a breve. Importo progetto esecutivo euro 35.700,00.

– Scuola dell’Infanzia piazza Giovanni Paolo II – Monteponi: lavori iniziati. Importo progetto esecutivo euro 35.700,00

– Scuola dell’Infanzia via Brescia: i lavori inizieranno a breve. Importo progetto esecutivo euro107.800,00

– Scuola dell’Infanzia via Basilicata: in fase di stipulazione del contratto. Importo progetto esecutivo euro 137.000,00.

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Domani 21 febbraio, alle ore 18.30, nell’Aula Consiliare del Palazzo Reggio di Piazza Palazzo a Cagliari, si terrà la premiazione dei vincitori del concorso giornalistico “i Giovani per il Sogno Europeo” dedicato alla memoria di Antonio Megalizzi, giovane giornalista assassinato nell’attentato terroristico del mercato di Natale di Strasburgo nel dicembre 2018.   

Al premio hanno preso parte giovani residenti in Sardegna e di età compresa tra 14 e 35 anni che hanno sviluppato uno scritto dedicato all’Europa amata e raccontata da Antonio Megalizzi.

Gli elaborati hanno contenuto testimonianze, fatti e reportage inerenti la storia, dei valori, delle Istituzioni e dei programmi europei, con particolare attenzione ai valori della cittadinanza europea. Analogamente gli scritti potranno raccontare esperienze di attività e progetti realizzati nell’ambito dei programmi comunitari rivolti a giovani e studenti.

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Anche quest’anno la Fondazione “Giuseppe Dessì” di Villacidro promuove una serie di corsi di alta formazione per insegnanti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, volti a progettare e a diffondere spunti di lavoro e di approfondimento su varie tematiche legate al mondo della scuola. 

La nuova proposta formativa, che prende il via mercoledì 20 febbraio a Villacidro per andare avanti fino a maggio con una fitta serie di appuntamenti, si muove non solo sull’asse linguistico-letterario, caro alla Fondazione intitolata al grande scrittore sardo, ma anche su quello logico-scientifico, partendo dall’assunto che nel dialogo tra i saperi si sviluppano la capacità di pensare e lo spirito critico.

Il programma si articola in quattro moduli formativi su più ambiti di approfondimento e rivisitazione metodologica.

Il primo, allestito in collaborazione con la Libreria per ragazzi Tuttestorie di Cagliari e rivolto ai docenti dei tre ordini scolastici, prevede diciotto ore complessive di formazione, distribuite in sei diversi incontri. Apre la serie – con due appuntamenti consecutivi, mercoledì 20 e giovedì 21 febbraio – Nicoletta Gramantieri, responsabile della Biblioteca Salaborsa Ragazzi di Bologna (una delle realtà più attive in Italia nella promozione della lettura), che tratterà delle difficoltà e delle possibilità nel proporre libri ai giovanissimi lettori dai sette agli undici anni.

 A cosa e a chi servono le fiabe oggi? Perché è importante narrare fiabe classiche? I bambini di oggi le conoscono ancora? Ruota intorno a questi quesiti l’incontro del 6 marzo con Sonia Basilico, lettrice per bambini e cantastorie, attiva nella formazione per adulti nel campo dell’orientamento bibliografico e dell’utilizzo dei testi nelle attività scolastiche. Per lei altro impegno l’indomani (giovedì 7 marzo), stavolta sul tema della parola sonora, un viaggio dentro la poesia e la filastrocca, e sugli strumenti utili per rientrare in contatto con questo mondo, fra silenzio e canto, caro ai bambini ma spesso dimenticato dagli adulti, poco confidenti con il linguaggio metaforico e fantastico della rima.

Come le letture incidano sulla costruzione delle competenze necessarie a provare il piacere di leggere, è invece l’argomento al centro di un nuovo, doppio appuntamento con Nicoletta Gramantieri, in programma il 14 e il 15 marzo. Partendo dall’analisi di romanzi, fumetti, poesie, albi illustrati, il corso indagherà il ruolo che chi legge assume di fronte a un testo, i movimenti di cooperazione, l’utilizzo di esperienze che appartengono ad ambiti diversi dalla lettura, la capacità di assemblare in modo significativo, narrativo, parole, eventi, azioni, e di rispondere all’articolarsi di sequenze temporali.

Tutto all’insegna delle pratiche di animazione alla lettura il secondo modulo del corso di formazione villacidrese, anche questo proposto in collaborazione con la Libreria Tuttestorie, con il workshop a cura di Emanuele Scotto (maestro di scuola elementare e tutor coordinatore nel Corso di laurea in Scienze della formazione primaria all’Università di Cagliari) dedicato agli insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria: quattro incontri, per sedici ore complessive, riservati a due distinti gruppi di docenti (il 20 e 21 marzo, e il 3 e 4 aprile) con l’obiettivo di esplorare terre di confine tra parole e immagini, sperimentare azioni di sconfinamento fantastico, confrontare punti di vista, attraverso le suggestioni offerte da alcuni albi illustrati scelti per questa proposta di animazione che mette insieme diverse discipline.

Sale in cattedra la matematica negli altri due moduli del corso. A tenere il primo (riservato ai soli docenti che lo scorso anno abbiano già frequentato il corso “La matematica della vita”) sarà Enrica Ena, insegnante dell’Istituto Comprensivo “Pietro Allori” di Iglesias, e assertrice (anche attraverso un blog personale e un gruppo di lavoro costituito da insegnanti e genitori) di una scuola capace di restituire centralità alla persona, basata sul protagonismo degli alunni e sulla responsabilità. Fare matematica tra anticipazioni cognitive, ricorsività e percorsi di senso: questo l’oggetto dei suoi quattro incontri (ognuno di tre ore) in programma a marzo: il 7, il 14, il 21 e il 28.

Specificamente dedicato al rinnovamento dell’insegnamento dell’area aritmetico-algebrica, il progetto ArAl è al centro del quarto e ultimo modulo. Il progetto si colloca all’interno di quella cornice teorica denominata early algebra, un’area di ricerca nell’ambito dell’educazione matematica che promuove l’insegnamento dell’aritmetica in una prospettiva algebrica sin dai primi anni della scuola primaria o persino dell’infanzia. A differenza di ciò che avviene nell’insegnamento tradizionale della matematica, in cui lo studente incontra l’algebra alla fine della scuola secondaria di primo grado, l’early algebra vuole dimostrare come sia possibile e efficace iniziare l’avvio al pensiero algebrico molto prima per favorire negli alunni la costruzione di solide basi per la comprensione del significato degli oggetti e dei processi algebrici. A trattare la materia in quattro incontri (ognuno di tre ore) in programma a maggio (il 16, 17, 30 e 31), il coordinatore nazionale del progetto ArAl Giancarlo Navarra ed Elena Marangoni, dell’Associazione Rally Matematico Transalpino e del progetto ArAl.

73 i docenti iscritti ai corsi, provenienti dalle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado di Arbus, Guspini, San Gavino, Serramanna e Villacidro. Tutti gli appuntamenti sono in programma nella Casa Dessì a Villacidro, già dimora di famiglia di Giuseppe Dessì e oggi sede dell’omonima Fondazione attiva nella ricerca e nella divulgazione dell’opera dello scrittore sardo e organizzatrice del premio letterario a lui intitolato, che il prossimo settembre taglierà il traguardo della sua trentaquattresima edizione.

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Brutte notizie per la diga di Monte Nieddu, l’incompiuta da 80 milioni sul fiume a monte di Sarroch. La Astaldi Spa, colosso delle costruzioni che cinque anni fa aveva ricominciato a costruire la diga dopo ben cinquant’anni di attesa e polemiche, dopo la presentazione del piano di concordato preventivo, ha annunciato oggi che proporrà istanza per lo scioglimento del contratto al Tribunale Fallimentare in considerazione del fatto che la commessa presenta indici economici e finanziari non sostenibili. È quanto emerso dall’incontro di oggi a Roma con le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil.

«Si tratta dell’ennesima beffa atroce per lo sviluppo economico del territorio e un danno incredibile per i lavoratori – commenta Gianni Olla, segretario provinciale della Feneal Uil di Cagliari -. Resta inteso che non assisteremo inermi alla perdita di occupazione. Siamo stufi di opere incompiute e cantieri che chiudono prima di terminare l’opera. A maggior ragione in un territorio già mortificato dalla chiusura del cantiere stradale sulla Statale 195 e con un enorme deficit infrastrutturale. Le ragioni dello sciopero del settore delle costruzioni per il prossimo 15 marzo sono ancora più forti

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Il ministero della Difesa ha indetto 3 concorsi, per titoli ed esami, per il reclutamento del personale da avviare al 22° corso biennale (2019-2021) per allievi marescialli delle Forze armate. Nello specifico sono ricercati: 129 allievi marescialli dell’Esercito, 81 allievi marescialli della Marina militare e 96 allievi marescialli dell’Aeronautica militare. I requisiti per partecipare ai concorsi sono: cittadinanza italiana; possesso del diploma; godimento dei diritti civili e politici; avere idoneità psico-fisica e attitudinale al servizio militare; non essere stati destituiti, dispensati o dichiarati decaduti dall’impiego in una pubblica amministrazione; aver tenuto condotta incensurabile, etc. Le prove d’esame per il concorso di 129 allievi marescialli dell’Esercito consisteranno in: prova per la verifica delle qualità culturali e intellettive; prova per la verifica della conoscenza della lingua inglese; prove di verifica dell’efficienza fisica; accertamento dell’idoneità psico-fisica; accertamento dell’idoneità attitudinale; tirocinio; valutazione dei titoli di merito, etc. La domanda di partecipazione deve essere presentata il … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_marescialli_feb_2019.html .

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Dal Museo dell’Emigrazione di Asuni arriva un appello ai giovani artisti sardi per costituire un nuovo movimento, un manifesto capace di rappresentare in modo significativo le più fresche generazioni di autori. Si darebbe così vita a un circuito virtuoso dal quale trarrebbe giovamento tutta la Sardegna artistica.

Il messaggio è stato lanciato nel weekend al MEA durante l’inaugurazione della collettiva “Dimore”, che accoglie le opere di nove artisti sardi emergenti, tutti emigrati a Milano per inseguire i propri sogni. Sono Silvia Argiolas, Irene Balia, Nicola Caredda, Roberto Fanari, Silvia Idili, Claudia Matta, Silvia Mei, Paolo Pibi e Giuliano Sale.

«Questo gruppo di ragazzi è esempio di come la storia dell’arte in Sardegna non sia stagnante ma goda di grande vitalità e di nuova forza espressiva – ha spiegato Antonello Carboni, curatore dell’esposizione assieme a Silvia Oppo -. Sarebbe bello vederli riuniti in un movimento come è avvenuto in passato per il Gruppo Transazionale rappresentato da personaggi come Casula, Leinardi, Ugo e Utzeri, o per il Gruppo di Iniziativa che faceva riferimento a Pantoli e Staccioli. Ne godrebbe non solo ognuno di loro individualmente, ma tutto l’universo dell’arte isolana, oggi più che mai lanciata oltre i confini del mare.»

Nel corso della serata è stato presentato il libretto “Dimore”, che contiene le biografie di tutti i protagonisti. La mostra sarà fruibile al pubblico fino al 10 marzo a ingresso libero, dal venerdì al sabato, con orari di apertura che vanno dalle 16.00 alle 19.00.

«Con l’inaugurazione di questa collettiva – ha commentato il sindaco di Asuni, Gionata Petza – vogliamo dare prova del fatto che l’emigrazione può avere anche lati positivi, di crescita e di confronto, offrendo la possibilità di coronare i sogni e le ambizioni, come testimoniano i protagonisti della mostra.»

La domanda è: quale valore aggiunto può offrire una città come Milano a un artista sardo emergente? La risposta arriva da Silvia Mei, 35enne cagliaritana laureata all’Accademia di Belle Arti di Sassari e specializzata all’Accademia di Brera, che al MEA ha rappresentato tutti i colleghi della collettiva: «Nel capoluogo lombardo il mondo dell’arte contemporanea è più vivace rispetto ad altre regioni. È un po’ una capitale artistica – ha spiegato Silvia Mei – si vive una dimensione internazionale e si trovano tantissimi contatti con collezionisti, galleristi, curatori e rappresentanti di fondazioni. Emigrare a Milano per emergere è praticamente fondamentale. Ma sono felicissima di esporre ad Asuni, perché penso che la nostra terra debba essere la prima a sostenerci e a promuoverci».

“Dimore” è il primo tassello di una serie di eventi che, grazie al finanziamento della Regione e all’impegno dell’Amministrazione comunale, nei mesi a venire permetterà di dare un ulteriore input alle attività del MEA, una realtà attiva ormai da dodici anni nel piccolo centro della Marmilla, esempio per i piccoli borghi in via di spopolamento affinché riescano ad utilizzare l’arte come veicolo di promozione.