25 November, 2024
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E’ sempre più a misura di disabile lo stabilimento balneare “L’Isola del Cuore” di Maladroxia, destinato all’accoglienza di malati gravi e gravissimi, frutto concreto del progetto promosso dall’associazione di volontariato Onlus “Le Rondini”: Quando la disabilità non è un ostacolo. Mercoledì scorso, il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha approvato all’unanimità l’estensione del protocollo di intesa sottoscritto l’anno scorso tra comune di Sant’Antioco e associazione “Le Rondini”, che prevede la concessione di due aree di venti metri quadri ciascuna (oltre alla porzione di 100 metri quadri sulla spiaggia in cui ha sede lo stabilimento, risultato dell’accordo siglato l’anno scorso) per la realizzazione di altrettante aree relax nei pressi dei bagni pubblici, nonché la gestione, a carico dell’associazione, degli stessi servizi igienici dal primo giugno al 30 settembre. Ieri, infine, è arrivata l’ufficialità dell’ampliamento del Protocollo d’intesa con la firma del documento alla presenza di presidente e vicepresidente dell’associazione, rispettivamente Franca Boi e Simona Espa, del vice sindaco Eleonora Spiga e del comandante della Polizia Municipale Gianfranco Lefons. Con il nuovo documento, dunque, lo stabilimento, che l’anno scorso ha riscosso un prestigioso successo, potrà contare sia su un’area attrezzata nei pressi della spiaggia con personale medico e infermieristico, sia di due aree relax poco distanti.

 «Siamo molto soddisfatti – commenta il sindaco Ignazio Locci – il rafforzamento del protocollo d’intesa getta le basi per rendere lo stabilimento di Maladroxia, già eccellente, nonché unico in Sardegna, capace di accogliere gli ospiti de “L’Isola del Cuore” per un’intera giornata, tra la pedana ai piedi della spiaggia e le aree relax accanto alla struttura che ospita i servizi igienici pubblici. È un progetto che inorgoglisce tutta la comunità antiochense: poter collaborare con le associazioni di volontariato, inoltre, è un’esperienza che impreziosisce e contribuisce a rendere nobile l’attività politico-amministrativa. Senza dimenticare che, tra i vari aspetti, la concessione della gestione dei bagni pubblici all’associazione garantisce un ampliamento degli orari di apertura: si passa dalle 9.00-18.00 delle precedenti conduzioni, alle 8.30-19.30 della gestione “le Rondini”. Questo, naturalmente, insieme alle migliorie che i nuovi gestori assicureranno alla struttura – conclude Ignazio Locci -, renderà maggiormente appetibile la spiaggia di Maladroxia a fini turistici.»

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Prima vittoria nella fase a orologio del campionato di serie C Silver, per l’Automek Calasetta. La squadra di Simone Frisolone ha superato l’Olimpia Cagliari, con il punteggio di 98 a 86 e, con questi due punti, sale a quota 22 punti, al quinto posto, con un bilancio provvisorio di 11 vittorie e 9 sconfitte.

Nel campionato di serie D, giunto alla sesta giornata del girone di ritorno, la Sulcispes Sant’Antioco ha vinto anche il derby di ritorno con la Scuola Basket Miners Carbonia: 79 a 62. La partita è rimasta a lungo in equilibrio, e alla distanza la Sulcispes ha preso il largo nell’ultimo quarto, chiuso con un margine di 10 punti: 21 a 11.

In classifica la Sulcispes è ora sesta con 24 punti, alla apri con la C.M.B. Porto Torres, mentre la Scuola Basket Miners Carbonia è ottava, con 18 punti.

Sulcispes – Carbonia 79 a 62

Punteggi parziali: 17 a 14, 15 a 16, 26 a 21, 21 a 11.

Punteggi progressivi: 17 a 14, 32 a 30, 58 a 51, 79 a 62.

Sulcispes Sant’Antioco: Casula 17, Pistori ne, Rasset 11, Pintus 3, Quartu 2, Aralossi 28, Ingrande ne, Basciu 3, Cuccu 15, Allenatore: Paolo Massidda.

Scuola Basket Miners Carbonia: Pascai, Fae 2, Cossu, Corvetto 16, Sanna 6, Cipollina M. 2, Cipollina 2, Angius 14, Marteddu, Cabras 3, Crobu 8, Cau 9. Allenatore: Marco Dessì.

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Il comune di Carbonia potrà disporre di 1.600.000 euro per attuare un progetto di completamento delle intersezioni sulla Strada Statale 126 “Sud Occidentale Sarda”, che prevede la realizzazione di una strada in grado di collegare la rotatoria del PIP con via del Minatore e via Ospedale.

Il finanziamento si colloca nell’ambito della programmazione regionale delle risorse FSC 2014-2020, pari a 41,965 milioni di euro, ricomprese nel Patto per la Sardegna, per la realizzazione degli interventi di completamento di infrastrutture.

Nell’ambito di tale programma è stato disposto un importo di 2.755.000 euro a favore dell’Unione dei Comuni del Sulcis, che sarà il soggetto attuatore.

Sono numerosi i lavori previsti in vari Comuni del territorio: Sant’Anna Arresi, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu e Santadi.

Per quanto concerne la nostra città, «il comune di Carbonia ha chiesto e ottenuto 1.600.000 euro per migliorare la sicurezza della circolazione veicolare, razionalizzando la distribuzione dei carichi di traffico in ingresso in città e connettendo in modo rapido la zona produttiva con il tessuto urbano», ha detto il sindaco Paola Massidda.

«Questo intervento – ha spiegato l’assessore dei Lavori pubblici Gian Luca Lai – si inserisce nel solco dei lavori già eseguiti per la messa in sicurezza della SS 126, quali le rotonde tra l’inserzione di Is Gannaus, al km 14.300, e l’intersezione di Bacu Abis – via Pozzo Castoldi, al km 25. La realizzazione di una strada di collegamento della rotatoria del PIP con via del Minatore e via Ospedale consentirà ai cittadini di utilizzare la SS 126 come tangenziale urbana. Inoltre – ha concluso Gian Luca Lai – il nuovo asse viario permetterà ai veicoli di arrivare velocemente anche all’ospedale Sirai passando per la SS 126, senza dover transitare lunga la via Del Minatore, attualmente fortemente congestionata.»

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La fiaba “Il coraggio di Tatana” sarà protagonista del terzo e ultimo appuntamento di “Fiabe a merenda”, l’iniziativa per le famiglie promossa dal Sistema Museale della Città e dedicata ai bambini da 5 a 10 anni. Ai primi due incontri sono state tante le famiglie che hanno partecipato per un pomeriggio in compagnia di storie fantastiche.

Domenica 24 febbraio 2019 l’appuntamento è alle ore 16.00, al Museo Archeologico Villa Sulcis. La fiaba “Il coraggio di Tatana”, illustrata da Ruggero Soru, ci proietterà nell’affascinante epoca nuragica attraverso le avventure di Tatana e il prolagus.

L’incontro si concluderà con un momento ricreativo in cui si farà merenda tutti insieme.

L’iniziativa è a cura della Cooperativa Sistema Museo, gestore del circuito museale, in collaborazione con il comune di Carbonia.

È gradita la prenotazione: Museo Archeologico Villa Sulcis 0781 1867304 – carbonia@sistemamuseo.it .

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Fare rete coinvolgendo i ristoratori, i titolari dei locali notturni, le attività produttive, i direttori dei musei e delle strutture ricettive al fine di definire un piano di sviluppo turistico per i prossimi eventi previsti in città. È questo l’obiettivo dell’Amministrazione Comunale di Carbonia che, sulla scorta di quanto già messo in campo in occasione degli eventi “Sapori di Casa” e “Natale Insieme”, martedì 26 febbraio alle ore 17.00, nella sala riunioni della Torre Civica, incontrerà gli operatori dei settori interessati per stabilire una linea da seguire in vista dei prossimi eventi che caratterizzeranno la nostra città, a cominciare dalla sfilata di Carnevale del 3 marzo 2019, in cui i ristoratori potranno proporre un menù turistico a prezzo fisso ai cittadini e ai turisti.

«Si tratta del terzo incontro consecutivo organizzato nel 2019 dall’Amministrazione comunale per definire un piano di sviluppo capace di coniugare le attività di somministrazione di alimenti e bevande con le potenzialità che il nostro territorio offre in termini di siti turistici e culturali. Proprio in quest’ottica, alla riunione del 26 febbraio verranno convocati anche i referenti della rete dei musei di Carbonia e delle strutture ricettive locali», ha affermato l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca.

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I carabinieri della stazione di Cagliari-Sant’Avendrace, della Compagnia di Cagliari, hanno arrestato un noto pregiudicato cagliaritano classe 1999, a seguito dell’emissione di un ordine di custodia cautelare emesso dal tribunale di Cagliari. Il noto pregiudicato, era già sottoposto alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare a seguito del suo arresto avvenuto il 28 gennaio scorso, ad opera dei carabinieri di Cagliari, occasione nella quale era stato colto nella flagranza di maltrattamenti in famiglia, ovvero comportamenti violenti nei confronti dei familiari, in particolare della madre.

Nei giorni successivi, il Nucleo Radiomobile della Compagnia carabinieri del capoluogo era intervenuto in diverse occasioni, ravvicinate tra loro nel tempo, durante le quali il giovane, assolutamente incurante della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex compagna e dei familiari, si presentava presso la loro abitazione comportandosi in modo particolarmente aggressivo e violento; in una di queste occasioni addirittura il giovane avrebbe afferrato la madre al collo, perché accortosi che questa stava richiedendo l’intervento dei carabinieri del 112, poi dopo averle mandato in frantumi il telefono cellulare, il tutto in presenza della sorellina minore, si è dato alla fuga. I comportamenti del ragazzo sono continuati sin dalla prima misura cautelare fino alla giornata di ieri, in modo costante e ripetuto nel tempo, tanto da rendere le condizioni di vita dei familiari difficili e nel continuo timore di improvvise aggressioni fisiche. Il giovane, infatti, andava ripetutamente presso l’abitazione dei familiari, intimando di aprirgli la porta, percuotendo il portoncino d’ingresso ed urlando frasi ingiuriose. Pertanto, poiché riconosciuto assolutamente incurante ed incapace del rispetto delle prescrizioni impostegli, nonché riconosciuto inidoneo alla vita in una comunità di recupero, in quanto tossicodipendente, data la sua propensione a rendersi irreperibile, persino per il suo legale, è stata scelta appositamente la misura della custodia cautelare in carcere, poiché ritenuto l’unico strumento capace di contenere i comportamenti imprevisti e violenti del giovane. I carabinieri, pertanto, hanno tradotto il giovane presso la casa circondariale di Uta.

Il prossimo 26 febbraio si terrà un’udienza presso il tribunale di Cagliari.

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La rassegna domenicale della compagnia Akròama prevede i turni A e B con tre spettacoli di straordinario pregio artistico. Opere di spessore, classiche e con temi di forte richiamo legati all’attualità. Al Teatro delle Saline ironia, arte, riflessioni e svago dal 24 febbraio.

La nuova rassegna Famiglie a teatro inizia domenica 24 febbraio, alle 17.30, al Teatro delle Saline per gli spettatori e gli abbonati del turno A con lo spettacolo “Il favoloso mondo di Esopo” di e con gli attori della Compagnia Akròama. A seguire, il 3 marzo (turno B) va in scena “Amici diversi” del Teatro Libero. Quindi, il 24 marzo (turno A), “Il burattino impertinente”, il 31 marzo (turno B), “Il favoloso mondo di Esopo”, il 7 e il 14 aprile (turno A e B), “Peter Pan”. Riadattamenti e interpretazioni sono curati dalla compagnia di casa. A certificare un percorso di successo, capace di trascinare gli spettatori e offrire spunti di qualità artistica.

Akròama porge una particolare attenzione ai desideri ed esigenze dei più piccoli e dei loro familiari con una nuova stagione di spettacoli per famiglie. L’intento è quello di avvicinare il pubblico più giovane al linguaggio teatrale in modo piacevole, divertente, appassionante e coinvolgente. La rassegna inoltre promuove e facilita l’aggregazione familiare in un contesto dove grandi e piccini possano condividere in modo costruttivo emozioni, momenti creativi e riflessioni. Storie e fiabe della tradizione, personaggi e vicende dell’immaginario collettivo dei più piccoli, negli spettacoli vengono rivisti e corretti secondo le problematiche più attuali fornendo molteplici spunti di critica e analisi.

La compagnia Akròama rappresenta da quarant’anni un percorso di lavoro teatrale che sposa generi, commistioni, percorsi di elevato valore aggiunto in ambito locale, nazionale ed estero. Un mix di passione e suoni, interpretazioni e opere classiche rivisitate, adattabili a un pubblico eterogeneo ma non per questo distratto. La rassegna è supportata da ministero Beni culturali, Regione, comune di Cagliari e Fondazione di Sardegna.

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Anche oggi è stato assalito un camion di pastori, di una cooperativa di pastori, che raccoglieva il latte dei suoi pastori, quelli che hanno saputo farsi l’impresa in Cooperativa, nella CAO FORMAGGI, che ha pagato di più il latte negli ultimi 10 anni, quella che è cresciuta aggregando altri pastori di tutta la Sardegna, quella che ha innovato l’azienda e i prodotti, vendendo e non svendendo formaggio in tutto il mondo, quella che oggi è un bell’esempio in Sardegna.

Come la CAO anche altre cooperative hanno saputo organizzarsi.

I loro camion sono ancora oggi senza scorta, altri camion, di industriali viaggiano invece con la scorta, io dico giustamente, ma perché quelli della cooperazione no???

Il proprio lavoro, il reddito dei suoi soci pastori oggi è messo a rischio dall’illegalità, purtroppo, consentita in questo paese che si chiama Italia, in questa Regione che si chiama Sardegna, illegalità fatta da chi non si è saputo organizzare il proprio futuro.

Ma sono i mandanti che vanno ricercati, oggi coperti da una solidarietà diffusa, figlia della non conoscenza del sistema della filiera ovina sarda e delle sue differenze, anche nel pagamento del latte. Chi oggi vuole affossare l’accordo di sabato, sono coloro che hanno interesse a che ci sia la categoria dei pastori contrapposta ai trasformatori, la vogliono mantenere come categoria debole e da assistere, non gli va che i pastori ed il valore del loro latte, cresca al crescere del valore del formaggio.

Sono terrorizzati dal sentire che la soluzione sono le filiere, dove ci si organizza il futuro assieme, dove non devi chiedere aiuto a questo o quello, anche per solo una praticuccia.

Non le vogliono le filiere organizzate, tutti coloro che dalle ultime tre programmazioni del PSR si sono arricchiti a discapito del settore, sia primario che di trasformazione.

Non la vogliono coloro che di mestiere fanno altro ed oggi si mascherano da benefattori dei pastori.

Con l’accordo di sabato 16 febbraio 2019, i pastori sardi, sostenuti nella loro battaglia dalla cooperazione sarda (anch’essa di pastori), hanno vinto una battaglia storica, hanno legato il valore aggiunto della vendita del formaggio, al valore del loro latte. Non ci sarà più chi si arricchisce con il formaggio impoverendo il latte.

Con questo accordo i pastori hanno insomma preso il ruolo che gli compete nella catena del valore.

È nemico dei pastori chi sta facendo passare un altro messaggio, chi dice che non va bene 72 centesimi di anticipo, quando gli stessi hanno portato al tavolo regionale una proposta di 70 centesimi come prezzo finale. 

È nemico dei pastori chi compra il latte a 55/60 centesimi per rivenderlo sul mercato ed oggi vuole che siano gli altri a pagare un euro il latte.

Non lo vogliono insomma, chi ha paura di perdere il proprio reddito, fatto sui pastori, rispetto a quello dei pastori.

Non lo vogliono coloro che hanno interesse a che il pastore non abbia dignità contrattuale.

Attenzione alla solidarietà spicciola, oggi guidata, essa ammazza il pastore e la sua dignità.

Chi chiede 1 euro per i prossimi 3 mesi di campagna, non dice che con i 60 centesimi dei 3 mesi precedenti, si arriva a un prezzo medio di 0,80. Con l’accordo raggiunto, in quanto retroattivo al 1 novembre 2018 e valido fino al 30 ottobre 2019, il valore del latte, qualora si attivino le misure messe in campo, sarà ben più alto degli 80 centesimi, sarà più verso l’euro per l’intera campagna.

Mi scuso per lo sfogo, ma in questo mese ed in questa settimana, in tutti i tavoli, il nostro obiettivo era quello di far ripartire l’ascensore sociale dei pastori (oltre che il valore del prezzo del latte), dei soci di cooperativa e di coloro che versano agli industriali, ci eravamo anche riusciti, si poteva anche perfezionare meglio, ma il sistema che si arricchisce su di loro, sta facendo di tutto perché questo non avvenga. É da avvoltoi raccontare in giro un altro accordo rispetto a quello discusso.

Perderanno anche stavolta i pastori, ma noi combatteremo fino all’ultima ora utile, affinché questo non avvenga.

Claudio Atzori

Presidente di Legacoop Sardegna

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Grazie agli esiti molto positivi delle prove, sono una trentina i cani da ferma abilitati, a Castiadas, per il monitoraggio della fauna selvatica della Sardegna. I primi esemplari, in questo caso perfettamente addestrati per il monitoraggio della beccaccia, sono frutto della convenzione quadriennale siglata tra l’assessorato regionale della Difesa dell’ambiente ed Enci, l’Ente nazionale della cinofilia italiana con la preziosa collaborazione del centro studi Beccaccia della Sardegna. Tutti i prossimi corsi saranno finalizzati ad abilitare i cani  a svolgere il delicatissimo compito di monitoraggio della fauna selvatica, anche a caccia chiusa. Il monitoraggio della beccaccia con cane da ferma ha rappresentato il primo progetto che ha permesso di abilitare i primi 30 cacciatori a seguito di un corso intensivo con esame finale e oggi, grazie proprio alla convenzione con l’Enci e alla collaborazione del CSB Sardegna anche dei loro validissimi cani.

Queste sono le prime sessioni di brevetti per abilitare i cani al monitoraggio della beccaccia ma partiranno anche quelli per la Pernice sarda con il coinvolgimento dei cacciatori. Un altro obiettivo è la formazione di unità cinofile idonee ad intervenire nella gestione della specie cinghiale con la tecnica della girata mediante l’ausilio di cani limieri, che potranno dare un contributo  molto utile anche per le attività di depopolamento del cinghiale.

Il protocollo sancisce infatti una collaborazione nell’ambito della specializzazione e impiego di unità cinofile in ambito faunistico venatorio e in altri ambiti di rilevanza sociale e di pubblica utilità che consente anche la valorizzazione di alcune aree del territorio regionale da destinare allo svolgimento di attività cinotecniche e verifiche zootecniche in ambiti di particolare qualità.

Per Dino Muto, presidente dell’Ente nazionale della cinofilia italiana anche l’isola sposa un metodo riuscito in altre regioni: «Sono molto soddisfatto di questo accordo con cui anche una Regione con un patrimonio faunistico così importante e prezioso come la Sardegna, sposa una progettualità e strategia che Enci ha già condiviso in altre realtà del territorio. Negli ultimi anni Enci ha riversato grande attenzione alla tematica del monitoraggio, gestione e conservazione della fauna selvatica mediante l’ausilio dei cani, attraverso collaborazioni dirette con le Amministrazioni regionali, e i progetti realizzati fino ad oggi non hanno fatto che confermare che questo tipo di impegno  rappresenta, assieme alle verifiche zootecniche, uno sbocco naturale di valorizzazione dell’attività di selezione ed allevamento del cane».

Tutti gli avvisi per i corsi (tra cui quelli per pernice e cinghiale) saranno pubblicati sul sito istituzionale della Regione.

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Un punto di riferimento per chi ha bisogno di inserirsi nel mondo del lavoro, o per chi nutre il desiderio di maturare un’esperienza formativa all’estero. O, ancora, per chi necessita di “riorientarsi”, anche dopo anni di inattività, in ambito professionale.

Risponde a queste – e a molte altre finalità di supporto – l’accordo che segna a Calasetta l’avvio del servizio “CI SIAMO!”, lo sportello “informaorienta” destinato a giovani e adulti residenti a Calasetta.

L’iniziativa, frutto della collaborazione tra la Cooperativa Sociale “Millepiedi Onlus” e la biblioteca comunale, prenderà ufficialmente il via il 6 marzo e il servizio sarà attivo il primo mercoledì di ogni mese dalle 16.00 alle 18.30 nella sede della Biblioteca, sul lungomare Cristoforo Colombo.

«Siamo convinti che questo servizio costituisca un valore aggiunto nell’ottica del supporto offerto ai cittadini», commenta Marzia Varaldo, presidente della Millepiedi.

In passato, il piano venne sperimentato a Calasetta entro i confini di un progetto regionale e dopo uno stop di alcuni anni fa ritorno in paese grazie al nuovo accordo siglato.

“CI SIAMO!” propone un sostegno estremamente diversificato, focalizzato su esigenze altrettanto varie: «Possiamo aiutare i giovani che intendono, per esempio, trovare lavoro o misurarsi nell’esperienza di uno scambio giovanile o di studio all’estero – aggiunge Marzia Varaldo – ma anche adulti che vogliono reinserirsi nel tessuto professionale». Non solo: lo sportello “informaorienta” garantisce il suo aiuto anche a coloro che abbiano bisogno di accedere a misure di contrasto alla povertà come il Rei (Reddito di inclusione sociale).

Inoltre, il progetto garantisce aiuti concreti e pratici che vanno dalla ricerca online di annunci di lavoro e proposte di exchange, all’affiancamento nella stesura (o dell’aggiornamento) del curriculum vitae.

«Talvolta risulta fondamentale aiutare l’utente a individuare e comprendere le sue competenze – aggiunge Marzia Varaldo – è un aspetto importante che abbiamo imparato grazie ad altre esperienze di “CI SIAMO!” da noi promosse nel territorio.»