25 November, 2024
Home2019Febbraio (Page 29)

[bing_translator]

Due nuovissimi tiralatte che serviranno alle mamme della Neonatologia e terapia intensiva neonatale che potranno, con maggior facilità, allattare i loro piccoli, ricoverati nelle incubatrici del reparto al primo piano del Materno infantile. A donarli, questa mattina, il gruppo folk San Nicola di Sassari che ha fatto visita al reparto.

Assieme al presidente del gruppo, Antonio Gaspa, hanno portato i loro saluti ai piccoli anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna e l’assessora alle Politiche educative, infanzia, giovani e sport Alba Canu. A fare da Cicerone, invece, ci ha pensato il direttore della struttura, Giorgio Olzai. A dare colore una rappresentanza del gruppo con i caratteristici abiti maschili e femminili.

Gli ospiti, dopo una visita alla terapia intensiva, hanno avuto modo di apprezzare l’organizzazione e l’ospitalità che l’Azienda ospedaliera universitaria offre alla mamme, con la sezione dedicata alla “balie”. Qui tante donne, in particolare quelle che non risiedono a Sassari, possono dormire, riposare e, all’occorrenza, avere anche un pasto.

«Con la vostra donazione – ha commentato il direttore di Neonatologia e terapia intensiva – avete fatto un grande gesto per le tante mamme e i loro piccoli che, ogni anno, vengono ricoverati nella nostra struttura. Un atto di generosità che avvicina il territorio alla nostra realtà.»

I tiralatte, del valore complessivo di 4mila euro, sono stati acquistati dal gruppo folk grazie ai fondi raccolti con la manifestazione “Folkuore”, organizzata a dicembre scorso dalla stessa associazione culturale presieduta da Antonio Gaspa. Per quella occasione erano saliti sul palco del teatro di viale Cappuccini i gruppi folk San Nicola e Figulinas, Maria Giovanna Cherchi accompagnata dalle launeddas di Fanta Folk quindi i Creuza de Ma quindi il gruppo Zeppara e Giuseppe Masia.

[bing_translator]

Cagliari-Parma, in programma alle ore 18.00 alla Sardegna Arena, è una delle partite più importanti della stagione per la squadra di Rolando Maran. Gli ultimi risultati negativi hanno tolto alla squadra rossoblu quella tranquillità in classifica che era riuscita a conquistare nella prima parte della stagione ed oggi è fondamentale tornare alla vittoria, per ritrovare la fiducia smarrita e mettere in cascina punti importantissimi in chiave salvezza.

L’avversario odierno non è certamente il più agevole. Il Parma, matricola, è 12° con 29 punti, bottino messo insieme, soprattutto, con un grande rendimento esterno. Lontano dal “Tardini”, infatti, la squadra di Roberto D’Aversa ha vinto ben cinque delle otto partite complessive (è la settima squadra della seria A per punti conquistati in trasferta).

Rolando Maran anche oggi ha la rosa decimata dalle assenze: Lucas Castro, Ragnar Klavan, Valter Birsa, Favrizio Cacciatore e Cyril Théréau. Il tecnico fa molto affidamento su Leonardo Pavoletti, l’uomo che potrebbe fare la differenza.

Dirigerà l’incontro Gianluca Manganiello di Pinerolo, assistenti di linea Domenica Rocca di Catanzaro e Salvatore Longo di Paola, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma, addetti al VAR Gianluca Rocchi di Firenze e Stefano Liberti di Pisa.

[bing_translator]

Nuovo impegno casalingo, questa sera alle 18.00, per l’Automek Calasetta, nella terza giornata di andata della fase a orologio del campionato di serie C Silver di basket maschile, contro l’Olimpia Cagliari, fanalino di coda della classifica con 8 punti. La squadra isolana è ancora a digiuno di vittorie in questa seconda fase della stagione, vendo perso prima con largo margine sul campo dell’Esperia, 97 a 65, poi in casa con il Basket Antonianum, 83 a 78. Il secondo stop è costato all’Automek Calasetta il quarto posto, ora occupato in solitudine proprio dalla squadra quartese con 24 punti, contro 22.

Nel campionato di serie D, giunto alla sesta giornata del girone d’andata, la Sulcispes Sant’Antioco ospita alle 19.00 la Scuola Basket Miners Carbonia, nel secondo derby stagionale. All’andata, a Carbonia, si impose la squadra lagunare per 81 a 68. Le due squadre arrivano a questa sfida con stati d’animo differenti, per i risultati maturati sette giorni fa, quando la Scuola Basket Miners Carbonia ha perso in casa con il Basket Club Uri, per 76 a 68, mentre la Sulcispes s’è imposta in trasferta, a Sinnai, con largo punteggio: 104 a 80. La Sulcispes è sesta in classifica, con 24 punti, stesso punteggio del C.M.B. Porto Torres, quinto; la Scuola Basket Miners Carbonia è ottava, con 18 punti.

[bing_translator]

Seconda guerra mondiale, Cagliari, 17 febbraio 1943: la città subisce uno degli attacchi aerei più pesanti da parte delle forze angloamericane. Dopo quei bombardamenti apparirà spettrale, semidistrutta. Il ricordo di quei giorni neri ritorna, ancora una volta, con “CAGLIARI 1943: LA GUERRA DENTRO CASA”, la produzione di Cada Die Teatro con la regia di Pierpaolo Piludu, che va in scena proprio domani, domenica 17 febbraio, alle 18.00, al Teatro La Vetreria di Pirri. Dello spettacolo sono in programma anche alcune rappresentazioni per le scuole per la rassegna Terza ora Teatro: lunedì 18 alle 10.00, martedì 19 e mercoledì 20 alle 11.00 (Teatro La Vetreria).

Cada Die Teatro, in collaborazione con la Cattedra di Antropologia Culturale dell’Università di Cagliari e con l’ISRE di Nuoro, ha portato avanti a partire dal 2006 una ricerca certosina per arrivare alla creazione di un video-archivio dei testimoni dei bombardamenti del 1943. Pierpaolo Piludu, in quel contesto, ha condotto un laboratorio teatrale con venti adulti, alcuni dei quali testimoni diretti di quei giorni di cielo nero, conclusosi con uno spettacolo teatrale, che ogni anno viene replicato in occasione dell’anniversario dei bombardamenti sulla città.

Quegli allievi della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria tornano così a indossare i pantaloni corti e le divise da Piccole Italiane, per rivivere tra i banchi delle scuole cagliaritane le giornate degli anni ’40. La maestra è severa: i bambini devono cercare di memorizzare le frasi del duce in ogni momento della giornata, anche quando giocano con le cerbottane o a “tzacca e poni”. All’inizio anche il suono degli allarmi, la corsa verso i rifugi sembrano quasi un gioco. Fino a quel tragico 17 febbraio del 1943… Un esempio, “La guerra dentro casa”, di scena popolare e di teatro civile, a cui Cada Die dedica un filone importante del suo impegno culturale. Sul palco, insieme agli altri diciannove compagni, anche Paola Ferro, allieva ottantaseienne, testimone diretta di quella pioggia di bombe. «A conclusione della rappresentazione è sempre particolarmente commovente sentire raccontare dalla sua viva voce i ricordi della guerra: le bombe che distruggono la sua casa, la fuga con la famiglia verso un paese dell’interno, la fame, il baratto della sua unica bambola per un po’ di cibo…», racconta Pierpaolo Piludu. Prima dello spettacolo verranno proiettati alcuni frammenti del documentario, prodotto dalla sede Rai della Sardegna, “Quando scappavamo col cappotto sul pigiama” di cui lo stesso Pierpaolo Piludu è autore e regista insieme a Cristina Maccioni.

[bing_translator]

Migliaia di siti archeologici, importanti musei, una densità per chilometro quadrato tra le più alte al mondo, un patrimonio unico in tutto il Continente. La Sardegna, terra ricchissima dalle potenzialità ancora inespresse, è stata scelta come ospite d’onore della quinta edizione di tourismA, il più importante evento europeo dedicato all’archeologia e alla promozione del turismo culturale, dal 22 al 24 febbraio al Palazzo dei Congressi di Firenze. L’evento, organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti editore), raduna istituzioni, esperti, archeologi, giornalisti da tutta Europa per una tre-giorni di conferenze e presentazioni di altissimo livello: saranno presenti, tra i 250 relatori, il divulgatore e padrino della manifestazione Alberto Angela, il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, lo storico dell’arte Antonio Paolucci, il critico Philippe Daverio, il presidente del FAI Andrea Carandini, il soprintendente di Pompei Massimo Osanna, l’ex presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali Giuliano Volpe, la “turista per caso” Syusy Blady.

Per la prima volta l’ospite principale sarà una regione italiana e la scelta non poteva che cadere sulla Sardegna, un vero e proprio museo a cielo aperto. Una ricchezza non sempre valorizzata, ben presente però all’organizzazione di tourismA e del suo direttore Piero Pruneti: «Con la Sardegna abbiamo avuto sempre un feeling speciale – spiega – a conferma del vincolo di amicizia e del medesimo “sentire culturale” che lega la terra dei nuragici a quella degli etruschi».

L’organizzazione della delegazione sarda, dell’allestimento e degli eventi dedicati alla Sardegna è curata per la quinta edizione consecutiva dall’editore Carlo Delfino. Un lavoro intenso che vede radunati – sotto il patrocinio della Regione Sardegna, delle Soprintendenze archeologiche regionali e dell’Università di Sassari – nello stesso spazio espositivo ampio 120 metri quadri e collocato nella posizione più strategica del Palazzo: Unioncamere Sardegna, l’Unione dei Comuni della Trexenta (Comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli), la Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo (Comuni di Escolca, Esterzili, Genoni, Gergei, Isili, Laconi, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seui, Seulo, Villanovatulo), la Città di Alghero – Fondazione Alghero, i Comuni di Bonorva, Borutta e Torralba, i tre aeroporti sardi di Cagliari Sogaer, Olbia Geasar e Alghero Sogeaal, l’Associazione culturale Archeofoto Sardegna, la Bottega artistica di Carmine Piras (Oristano) e Teravista (Cagliari). Nel “Salone Sardegna” troveranno tutti posto con un proprio stand dove potranno promuovere il territorio, anche con workshop e incontri mirati con i buyer (agenzie di viaggio, operatori turistici e culturali) che da tutto il mondo raggiungono Firenze in occasione di tourismA. L’intero palazzo sarà allestito con suggestive immagini del patrimonio sardo, curate da Nicola Castangia e Maurizio Cossu, tutte accompagnate dal logo che Carlo Delfino Editore ha studiato per la rassegna: la “A” di Archeologia che, stilizzata, rievoca un nuraghe con richiami alle sfumature della terra, del sole e del cielo. Nei giardini annessi al Palazzo dei Congressi l’esposizione sarà aperta dalla sequenza di dodici splendide riproduzioni a grandezza naturale delle statue di Mont’e Prama, opera del laboratorio di archeologia sperimentale di Carmine Piras, che esporrà inoltre, all’interno del Salone, le riproduzioni di reperti della Sardegna preistorica e nuragica, tra video tematici e

All’Isola sarà dedicata la gran parte dei lavori, articolati in tre intense giornate tutte con ingresso libero e gratuito. Venerdì 22 il convegno “Sardegna museo a cielo aperto. Incontri con l’archeologia dell’Isola” ripercorrerà le varie declinazioni dell’archeologia sarda dalla preistoria al Medioevo. Moderato da Alberto Moravetti dell’Università di Sassari, l’incontro vedrà gli interventi di docenti ed esperti delle Università di Sassari, Cagliari e Firenze e delle Soprintendenze regionali. A metà mattina tourismA sarà ufficialmente inaugurato nel Salone Sardegna alla presenza dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu in rappresentanza della Regione Autonoma della Sardegna. Di grande interesse le due conferenze in programma sabato pomeriggio e domenica mattina nell’Auditorium curate dagli archeologi Raimondo Zucca, docente dell’Università degli studi di Sassari, e Giorgio Murru, direttore del Museo della statuaria preistorica di Laconi. Tutto intorno, per tre giorni, decine di dibattiti e incontri con delegazioni da tutta Italia, ma anche da Cina, Etiopia, Bhutan, Israele, Perù, Mongolia, Serbia, Bulgaria, Cipro, Malta, Croazia, Germania e Corsica.

[bing_translator]

Ancora un nome di primissimo piano dalla scena jazzistica nazionale in arrivo a JazzAlguer: Stefano Battaglia è il protagonista del quarto appuntamento nel cartellone della rassegna organizzata ad Alghero dall’associazione culturale Bayou Club-Events per la direzione artistica di Paolo Fresu. Il pianista milanese è atteso nella cittadina sarda con radici catalane sabato 23 febbraio per un concerto in solo nella preziosa cornice della chiesa di San Francesco.

Classe 1965, Stefano Battaglia è un pianista attento al suono e alla melodia. Forte di una solida preparazione musicale che l’ha portato dapprima a mettersi in luce in ambito “classico”, conta un vasto curriculum di collaborazioni importanti e progetti propri, qualcosa come tremila concerti all’attivo e una discografia di oltre cento titoli che gli ha fruttato premi e riconoscimenti in patria e all’estero. 

Nel 2004 ha inaugurato la collaborazione con la prestigiosa etichetta tedesca ECM, che ha pubblicato sette suoi album, tre dei quali alla testa del trio con il contrabbassista sardo Salvatore Maiore e il batterista Roberto Dani. Negli ultimi anni è tornato alla formula del piano solo, dove esplora idee e repertori sempre diversi per dare corpo e libertà alle proprie capacità espressive, da eccellente improvvisatore a tutto campo e colto compositore qual è. Una formula, quella del piano solo, culminata nel settembre 2017 con la pubblicazione (sempre per l’ECM) del doppio album live “Pelagos”.

[bing_translator]

È una tecnica che consente alle donne di essere operate al seno senza l’anestesia generale, riducendo gli effetti collaterali di quest’ultima, oltre a consentire una minore degenza post operatoria e una ripresa più celere dell’alimentazione dopo l’intervento. Si chiama “blocco paravertebrale toracico” e nei giorni scorsi medici anestesisti dei due Servizi dell’Aou di Sassari, assieme ai giovani medici specializzandi della Scuola di specialità hanno affinato la tecnica che, al momento, viene utilizzata ancora in pochi centri.

L’opportunità di approfondire la metodica l’ha offerta il corso teorico-pratico sulle “tecniche di anestesia locoregionale ecoguidata in senologia: il blocco paravertebrale toracico”, organizzato dall’Aou di Sassari.

A Sassari un primo utilizzo è stato fatto già dal 2017 e la tecnica era stata presentata in due convegni distinti di chirurghi e anestesisti, a gennaio (Tumori al seno: i bisogni i tempi, le risposte. Nuove tecniche in anestesia senologica) e a giugno (Verso la breast unit, nuove tecniche in anestesia senologica).

Consiste in una iniezione di anestetico locale nei nervi spinali toracici, fatta con precisione attraverso una guida ecografica su paziente sveglia.

«Il blocco paravertebrale toracico – spiega Pierpaolo Terragni, direttore dell’Anestesia di viale San Pietro e della scuola di specialità dell’Università di Sassari – può essere utilizzato come valida alternativa alla anestesia generale nella chirurgia mammaria. Si tratta di una tecnica recente, utilizzata ancora in pochi ospedali italiani.»

Al corso, che si è svolto in parte in aula e in parte nel blocco operatorio delle cliniche di San Pietro hanno partecipato una cinquantina tra medici anestesisti-rianimatori e specializzandi. Due giorni che hanno impegnato i professionisti dell’Aou di Sassari seguiti da due esperti della materia: Giorgio Francesco Danelli, primario di Anestesia e rianimazione all’Ausl-Irccs di Reggio Emilia, e Federico Tommaso Bizzarri, anestesista e anche lui dell’Ausl-Irccs di Reggio Emilia. Durante il corso, oltre alle lezioni teoriche in aula sono state realizzate anche lezioni pratiche nel blocco operatorio. In questa occasione, cinque pazienti sono state trattate con questa tecnica innovativa.

«I vantaggi – spiegano i due specialisti – sono quelli della riduzione del dolore cronico persistente dopo l’intervento chirurgico mammario. L’iniezione locale dell’anestetico blocca completamente le afferenze nervose che conducono il dolore e non si verifica l’attivazione dei recettori centrali del dolore che possono innescare il dolore cronico.  Si tratta di una tecnica che può essere utilizzata nel caso di fasce fragili di pazienti, nelle quali l’anestesia generale può comportare dei rischi.»

Con l’utilizzo di questa tecnica, in aggiunta al progetto obiettivo fatto partire dall’Azienda nei giorni scorsi, sarà possibile ridurre le liste d’attesa delle donne che aspettano l’intervento per patologia oncologica mammaria.

[bing_translator]

18 anni, incensurato, disoccupato: nonostante il profilo potesse essere quello di un ragazzo qualsiasi della zona, i militari della stazione di Decimomannu lo osservavano da tempo: le frequentazioni legate al mondo della droga ed un tenore di vita troppo elevato per un giovane senza occupazione, hanno attirato l’attenzione dei carabinieri. Nel pomeriggio di ieri il 18enne è stato notato nei pressi di via Sanzio, in atteggiamento sospetto: è stato quello il pretesto che ha portato i militari a perquisirlo: addosso, occultate nella giacca, aveva alcune dosi di marijuana e 10 grammi di hashish, quantitativo non giustificabile con l’uso personale, soprattutto per il preconfezionamento in dosi pronte da cedere. Ma è stato approfondendo i controlli presso l’abitazione, sempre a Decimomannu, che i carabinieri hanno definitivamente compreso la portata del giro di spaccio: marijuana, hashish, cocaina, a casa il giovane incensurato aveva scorte per poter sopperire ad ogni tipo di richiesta. E’ stata sequestrata droga per l’ammontare di quasi un etto complessivo, oltre alla significativa somma di circa 750 €, posta sotto sequestro dai carabinieri poiché ritenuta provento dell’attività di spaccio. Il giovane è stato arrestato e l’udienza con rito direttissimo è prevista per questa mattina..

[bing_translator]

Nella tarda serata di ieri, a Selargius, nel corso di un servizio di controllo del territorio, i militari della locale stazione dei carabinieri hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti R.C., 23enne del posto, con precedenti di polizia. I militari, al termine di una perquisizione personale e domiciliare, hanno rinvenuto nella disponibilità del giovane circa due etti di hashish, 80 grammi di marijuana, una dose di cocaina, denaro contante ed un bilancino di precisione. Il giovane, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida fissata per questa mattinata dall’Autorità Giudiziaria.

[bing_translator]

La gioia dei giocatori della Dinamo per l’impresa compiuta. Fonte www.dinamobasket.com

Gianmarco Pozzecco ha debuttato sulla panchina della Dinamo Banco di Sardegna in una serata che resterà a lungo impressa nella sua mente, in quella dei giocatori e di tutti i tifosi sassaresi, nel quarto delle Final Eight della Coppa Italia 2019.

Contro l’Umana Reyer Venezia, seconda forza del campionato, al Mandela Forum di Firenze, la squadra sassarese ha subito la superiorità avversaria nei primi 20′, micidiale nei tiri dalla lunga distanza (12 su 18 nei tiri da 3 punti), è sembrata incapace di frenare la freschezza e la precisione di Stefano Tonut e compagni ed è andata al riposo sotto di ben 16 punti: 41 a 57!

La partita, a quel punto, sembrava finita, ma Gianmarco Pozzecco ha dato la carica ai suoi che sono tornati in campo dall’intervallo lungo con una carica straordinaria e, dopo essere scivolati fino a -21, trascinati da Dyshawn Pierre, hanno iniziato la rimonta che rapidamente ha preso corpo con un parziale schiacciante di 21 a 3 che ha portato al sorpasso a metà dell’ultimo quarto. A quel punto la partita è diventata equilibrata, le due squadre sono andate avanti punto a punto, fino a quando Venezia è riuscita ad allungare con un parziale di 5 a 0 sull’85 a 80. Ancora una volta sembrava finita ma Venezia non aveva ancora fatto i conti con l’orgoglio e la voglia di vittoria odierna della Dinamo che, nel concitato finale, sull’88 a 86 per Venezia, a 5″ dalla sirena ha avuto nelle mani di Dyshawn Pierre i due tiri liberi del possibile supplementare, l’errore sul secondo ha permesso alla Dinamo di conquistare l’ennesimo rimbalzo e la rimessa laterale a 3″ dalla fine ha visto entrare in scena Jack Cooley che, con uno straordinario semigancio, ha realizzato il canestro del sorpasso che vale la vittoria e la qualificazione alla semifinale in programma domani sera contro l’Happy Casa Brindisi, che ha eliminato la Sidigas Avellino, nello scontro tra due delle tre terze forza del campionato (la terza è la Vanoli Basket Cremona di Meo Sacchetti che ieri ha eliminato Varese), con il punteggio di 95 a 92 (p.t. 47 a 40), con un parziale di 26 a 12 nell’ultimo quarto, dopo averne subito uno di 40 a 22 nel terzo quarto.

Nella Dinamo, il miglior realizzatore è stato Dyshawn Pierre con 24 punti (8 su 11 da 2 punti, 1 su 1 da 3 punti, 5 su 7 ai tiri liberi, 9 rimbalzi e 1 assist, 30 di valutazione). In evidenza anche Jack Cooley, 13 punti realizzati nei 20′ giocati, con 7 rimbalzi e, soprattutto, il canestro decisivo; Rashawn Thomas, autore di 14 punti con 7 rimbalzi; Jaime Smith, 15 punti; Achille Polonara, 10 punti; e Marco Spissu, 3 soli punti con una tripla dalla lunghissima distanza, ma tanta presenza nella fase più calda della rimonta sassarese.

Nelle fila di Venezia, in evidenza Stefano Tonut, autore di 20 punti in 24′; Mitchell Watt con 16 punti; Michael Bramos con 14 e l’ex MarQuez Haynes, autore di 11 punti.

Venezia ha fatto meglio al tiro sia da 2 punti (57,9% contro 50%), in quello da 3 (17 su 34, 50%, contro 7 su 19, 36,8%) e ai tiri liberi (88,2% contro 86,7%); e anche negli assist, 18 a 7, ma come già sottolineato è stata sovrastata ai rimbalzi (38 a 22) e nei tiri da due punti ha fatto comunque la differenza (42 punti contro 22).

«Come prima cosa vorrei dire che questa vittoria è anche di Enzo Esposito, perché io ho avuto la possibilità di lavorare solo tre giorni e il merito è sicuramente anche suo che ha avuto questi ragazzi fino a domenica – ha commentato a fine match un raggiante Gianmacro Pozzecco -. Sono rimasto stupito dalla reazione finale dei miei giocatori perché dopo il grande sforzo per risalire eravamo scarichi e mi aspettavo meno energia. Sono contento di come sia andata e della prova che hanno portato sul parquet. In questi tre giorni c’è stata una grande esposizione mediatica e questo ha un po’ spostato l’attenzione dalla gara. Oggi ho detto ai ragazzi – nonostante fino a ieri lo negassi – che questa partita per me aveva un grande valore e temo che abbia influito negativamente, ma ha prevalso la voglia di riuscire a regalarci una soddisfazione tutti insieme. Sono contento di come si è sviluppata la gara dopo un avvio non roseo e un primo tempo in cui ero molto dispiaciuto, nel secondo la soddisfazione si è triplicata. Ci tengo a sottolineare che abbiamo avuto una reazione netta con un quintetto formato da giocatori della panchina. Abbiamo una squadra lunghissima e questo può essere un’arma a doppio taglio: i giocatori dovranno essere bravi a sfruttare questo fattore come un vantaggio per tutti, magari accettando di giocare un po’ meno. Adesso abbiamo 24 ore per prepararci alla prossima partita, abbiamo speso energie perché quando risali dal -20 fai più fatica ma siamo carichi per il finale mozzafiato. Sono contento di questa vittoria e sento il calore di un’isola intera – ha concluso Gianmarco Pozzecco -; rappresentiamo una terra, un popolo e quando giochiamo rappresentiamo tutta la Sardegna ed è un valore aggiunto inestimabile.»

Entusiasta anche il play sassarese Marco Spissu: «Siamo felicissimi perché abbiamo cambiato completamente la partita a 4’ dalla fine del terzo aggredendo l’avversario, cambiando difesa e mettendo in difficoltà Venezia. È stato bellissimo vivere questa emozione ed è incredibile far parte di questa squadra: una gioia per tutti i tifosi presenti e tutti quelli che ci stanno seguendo da casa. Adesso dobbiamo continuare su questa strada».

Dopo l’impresa odierna e quella di Bologna su Milano, capolista indiscussa in campionato, in queste Final Eight tutto diventa possibile e la Dinamo inizia a sognare.

Reyer Venezia 88 – Dinamo Banco di Sardegna 89

Parziali: 29 a 20; 28 a 21; 18 a 25; 13 a 23.

Progressivi: 29 a 20; 57 a 41; 75 a 66; 88 a 89.

Umana Reyer Venezia: Haynes 11, Stone 5, Bramos 14, Tonut 20, Daye 9, De Nicolao 3, Washington 4, Mazzola 6, Biligha, Giuri, Cerella, Watt 16. All. Walter De Raffaele.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 3, Smith 15, McGee 2, Carter 4, Devecchi, Magro, Pierre 24, Gentile 2, Thomas 14, Polonara 15, Diop, Cooley 13. All. Gianmarco Pozzecco.