25 November, 2024
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Il Parlamento europeo ha adottato norme semplificate per gli investimenti 2021-2027 nelle regioni UE e si è opposto alla possibilità di congelare i fondi in funzione degli obiettivi economici nazionali.

Le nuove regole sono state approvate oggi in Plenaria con 460 voti favorevoli, 170 contrari e 47 astensioni. Devono ancora essere negoziate con i Ministri UE.

Queste norme generali, che disciplinano la spesa regionale di coesione e sociale dell’UE per il periodo 2021-2027, sono fondamentali per assicurare la continuazione degli investimenti nelle regioni e nelle comunità dell’UE, e garantire inoltre un maggiore sostegno alle regioni meno sviluppate. 

I deputati sono fermamente convinti che l’attuale livello di finanziamento, pari a 378,1 miliardi di euro (ai prezzi 2018), dovrebbe essere mantenuto nel periodo 2021-2027. Le regioni meno sviluppate continueranno a beneficiare di un sostegno sostanziale dell’UE, con tassi di cofinanziamento fino all’85% (rispetto al 70% proposto dalla Commissione) e una quota del 61,6% dei fondi di sviluppo regionale, sociale e di coesione.

Anche il tasso di cofinanziamento per le regioni in transizione e per quelle più sviluppate è stato aumentato, rispettivamente al 65% e 50%. Un importo di 1,6 miliardi di euro (0,4%) dovrebbe essere messo in riserva come finanziamento supplementare per le regioni ultra periferiche.

Le norme comuni rafforzano la connessione fra l’utilizzo dei fondi e gli obiettivi politici generali dell’UE, ad esempio per:

  • aumentare la competitività e rafforzare le piccole e medie imprese;
  • dare la priorità alle misure di efficienza nell’offerta e nella domanda di energia;
  • proteggere e migliorare la qualità dell’ambiente e combattere i cambiamenti climatici;
  • promuovere una mobilità intelligente e sostenibile;
  • rispettare i diritti fondamentali, garantire la parità di genere e prevenire qualsiasi tipo di discriminazione.

Il Parlamento ha bocciato l’articolo della proposta legislativa della Commissione europea che prevedeva il possibile congelamento dei fondi strutturali per i Paesi che non rispettano i parametri macroeconomici dell’UE.

Il Parlamento è ora pronto ad avviare i negoziati con i ministri UE.

 

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Un percorso specifico destinato alle persone malate di sclerosi multipla, con un approccio multidisciplinare ed interdisciplinare in cui l’assistenza sanitaria e sociale sono integrate in un unico distretto, snodo cruciale nel sistema di coordinamento dell’intero percorso di cura sin dalla diagnosi. Lo ha approvato la Giunta regionale dando il via al ‘Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la Sclerosi multipla in Regione Sardegna’. Lo scopo è di garantire un modello assistenziale al quale professionisti, aziende sanitarie pubbliche e private e cittadini sono chiamati a rifarsi per avviare processi continui di miglioramento. La Direzione generale della Sanità, con il supporto del Tavolo tecnico regionale, dovrà condurre un monitoraggio in grado di valutare l’adozione omogenea in tutto il territorio regionale del percorso assistenziale. Con un successivo provvedimento saranno approvati i requisiti organizzativi e tecnologici della rete regionale per la cura della Sclerosi multipla.

La Sclerosi multipla è la seconda più comune causa di disabilità neurologica nei giovani adulti, dopo i traumi stradali. La malattia presenta un’età di esordio media intorno ai 30 anni e viene per lo più diagnosticata tra i 20 e i 40 anni. Le persone con Sclerosi multipla convivono per decenni con la malattia che può determinare una disabilità progressiva. Al momento della diagnosi, circa l’80-85% delle persone manifesta un decorso a ricaduta e remissione, mentre un 10-15% circa un decorso progressivo dall’esordio. Il 65% circa delle forme a ricaduta e remissione sviluppa una forma progressiva dopo un periodo di tempo variabile. Le donne sono colpite in misura superiore agli uomini con un rapporto circa doppio nei casi prevalenti, mentre tra i casi incidenti si registra in media un rapporto di 3 donne ogni uomo colpito dalla malattia. In circa il 3-5% di tutte le persone malate di Sclerosi, l’insorgenza della malattia si verifica sotto i 16 anni di età (casi pediatrici). In Italia si verificano circa 3.400 nuovi casi l’anno, 5-6 ogni 100mila persone, 12 ogni 100mila in Sardegna. La mortalità in Italia è pari a 0,4 ogni 100mila persone. La prevalenza della sclerosi multipla media per l’Italia si stima intorno ai 193 casi per 100mila abitanti e per la Sardegna 337 casi per 100mila abitanti.

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Lunedì 11 febbraio una delegazione della RSU Eurallumina ha incontrato, presso il Palazzo della Prefettura di Cagliari, il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, il ministro per il Sud Barbara Lezzi ed il prefetto di Cagliari Romilda Tafuri.

«Al presidente del Consiglio è stato esposto lo stato della lunga vertenza – si legge in una nota della RSU Eurallumina -, le parti mancanti e conclusive della stessa, le eventuali criticità che potrebbero ancora porsi nell’ultima fase del percorso e le ripercussioni che si verificherebbero per l’intero comparto industriale se non si realizzassero le previste sinergie. Si è affrontato il tema dei ritardi per l’erogazione degli ammortizzatori sociali e le difficoltà e i disagi – aggiunge la RSU Eurallumina – che subirebbero i lavoratori e le loro famiglie se non ci fosse una pronta soluzione.»

«Il presidente del Consiglio, al quale è stato consegnato un dettagliato dossier su quanto esposto, ha dichiarato di voler trasferire, al rientro a Roma, le istanze esposte dai rappresentanti dei lavoratori al ministro dello Sviluppo economico – conclude la RSU Eurallumina – e lo stesso prefetto di Cagliari ha preso l’impegno di intervenire subito presso il ministero del Lavoro, in merito al ritardo nell’emanazione del decreto relativo alla cassa integrazione per riorganizzazione aziendale.»

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Ieri sera a San Gavino Monreale, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Villacidro hanno arrestato in flagranza O.G., disoccupato, 21enne, di San Gavino Monreale. I militari, alle 22.00, sono intervenuti a San Gavino Monreale presso l’abitazione del giovane su richiesta del padre di questi, che riferiva che il figlio, probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, stava danneggiando arredo ed oggetti in casa e lo stava minacciando. I militari, giunti sul posto, dopo aver calmato il giovane, a seguito di perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di uno spinello. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito poi di rinvenire:
40 grammi di marijuana suddivisa in 7 involucri;
3 grammi di hashish;
un bilancino di precisione;
tre coltelli a serramanico;
materiale vario per il confezionamento dello stupefacente;
120 euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato custodito nella camera di sicurezza della Compagnia, in attesa dell’udienza di convalida prevista per questa mattina.

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Un ponte di dialogo intergenerazionale tra persone anziane, ragazzi, associazionismo e istituzioni.  E’ questa la mission dell’evento “Diversamente giovani. Dai bisogni alle nuove opportunità per gli anziani del territorio”, organizzato da Anteas Ogliastra,  in collaborazione con Anteas Sardegna, Fnp, CISL pensionati, CISL Ogliastra, Alta Formazione e Sviluppo, Fondazione “Carlo Felice” e l’associazione “Sinergie”, che accende i riflettori su un tema sociale e di vita che riguarda tutti, indistintamente. L’iniziativa sociale, moderata dalla giornalista Marinella Arcidiacono, si svolgerà venerdì 15 febbraio, presso la sede Anteas di via Grazia Deledda 22 ed avrà inizio alle ore 10.00. L’incontro è aperto a tutti e coinvolgerà oltre i soci Anteas, alcuni studenti e insegnanti dell’Istituto alberghiero di Tortolì, il sindaco e diverse  figure istituzionali e professionali.

«I bisogni e le necessità degli anziani sono sempre stati oggetto di attenzione dell’Anteas Ogliastra – afferma Alessandro Serra, presidente dell’ente promotore – lo dimostrano i numerosi progetti organizzati negli anni, come per esempio, il segretariato sociale, l’assistenza domiciliare leggera, la ginnastica dolce, il punto d’ascolto, l’aiuto alimentare e i numerosi corsi di formazione che hanno coinvolto centinaia di anziani. L’obiettivo dell’Anteas Ogliastra – aggiunge Alessandro Serra – non è solo quello di intervenire quando emerge un problema o un bisogno, ma è anche quello di prevenire il disagio e raccogliere specifiche esigenze che provengono dal nostro territorio.»

Obiettivo dell’incontro è quello di promuovere un confronto tra i presenti e consentire la rilevazione di un’analisi dei bisogni sul tema.

«Questo incontro ha l’obiettivo – osserva Michele Muggianu, segretario generale UST CISL Ogliastra – di offrire delle azioni volte ad aiutare gli anziani a rimanere all’interno delle loro reti sociali senza esserne allontanati e, al contempo, sviluppare nuove reti con gli altri componenti della società, in particolare attivando dei punti di incontro intergenerazionali. L’inclusione è fondamentale per impedire l’isolamento sociale, sia in senso sociale che fisico e culturale. La “memoria” e la storia – conclude Michele Muggianu – rappresentano da sempre il primo legame tra generazioni.»

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Via libera alle misure di conservazione dei due Siti di importanza comunitaria (Sic) “Is Arenas” e “Foce del Flumendosa – Sa Praia” che si aggiungono ai 13 Sic le cui norme erano state già approvate a dicembre e che possono quindi essere designati come Zone speciali di conservazione (Zsc) da parte del Ministero. Lo ha deciso la Giunta regionale. Le misure di conservazione elaborate sono una sintesi ed un’estrapolazione dei contenuti dei piani di gestione in aggiornamento predisposti dagli enti locali interessati, con l’aggiunta di una nuova misura individuata per siti che contengono aree umide e specie di avifauna. Il provvedimento precisa e puntualizza che la disciplina è applicabile a partire dalla pubblicazione del decreto ministeriale di designazione delle Zsc e rimarrà in vigore fino all’approvazione, con decreto dell’assessore della Difesa dell’ambiente, dei relativi piani di gestione predisposti dagli enti locali interessati. Il provvedimento giunge dopo che la Commissione Europea ha aperto una procedura di infrazione (2015/2163) contro lo Stato italiano. Per la Regione Sardegna risultavano scaduti, infatti, i termini per 89 dei 93 Sic esistenti. Per chiudere tale procedura lo Stato, d’intesa con le Regioni, sta procedendo alla designazione di tutte le Zsc sul territorio nazionale, attraverso appositi decreti che contengono anche le previste misure di conservazione conformi alle esigenze ecologiche di habitat e di specie.

 

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La Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento del Programma triennale per l’Internazionalizzazione riferito agli anni 2019-2021 presentato dall’assessorato dell’Industria. Con l’aggiornamento si dà un seguito alla strategia avviata nel 2015 con una serie di interventi dedicati al sostegno e alla promozione delle imprese, in forma singola e associata o all’interno di raggruppamenti coordinati da associazioni di categoria, Camere di Commercio o Consorzi di tutela, che hanno permesso di finanziare oltre 100 piani export con il coinvolgimento di 276 imprese dei diversi settori produttivi sardi.

La Giunta ha deciso, inoltre, di autorizzare la stipula di appositi accordi con Sardegna Ricerche per la realizzazione delle attività di promozione delle imprese innovative e dell’ICT, integrando la Cabina di regia per l’Internazionalizzazione con il direttore generale della stessa Agenzia regionale. Ciò consentirà di rafforzare ulteriormente quelle azioni del Programma che puntano non solo ad accompagnare il percorso export delle imprese ma anche a favorire la partecipazione di investitori nel capitale delle start up regionali.

Per quanto riguarda le attività a supporto dell’esportazione dei prodotti sardi, continuerà la collaborazione con ICE Agenzia che ha permesso di avviare e concludere due percorsi di alta formazione per accrescere le competenze manageriali sui temi dell’export con il coinvolgimento di 88 imprese e la realizzazione di giornate di approfondimento alle quali hanno partecipato 500 imprenditori. Grazie agli interventi del Programma, negli ultimi anni sono state 123 le imprese dell’agroalimentare e 83 quelle del settore ICT che hanno avuto l’opportunità di incontrare oltre 60 buyer e investitori stranieri. L’aggiornamento del Programma, infine, consentirà di definire il piano delle nuove missioni all’estero (dal 2015 al 2018 vi hanno partecipato 121 imprese di diversi settori, in prevalenza agroalimentare e ICT).

Da segnalare, inoltre, che Regione e ICE Agenzia stanno già programmando il nuovo percorso formativo Export Pass destinato alle Piccole e Medie Imprese manifatturiere, consorzi, reti di impresa e poli tecnologici della Sardegna. I percorsi formativi si terranno da marzo a luglio 2019 a Sassari e a Cagliari. La partecipazione è gratuita e le imprese interessate possono iscriversi compilando la scheda di adesione entro l’8 marzo 2019 scaricabile al link https://goo.gl/ZPMBuH .

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42 giovani provenienti da Portogallo, Turchia, Macedonia, Polonia, Spagna e Italia visiteranno il comune di Portoscuso nell’ambito delle attività del progetto internazionale su ambiente e fotografia “Catch the moment! Wide angle of diversity”.

La scelta di Portoscuso deriva dal rapporto speciale che la comunità ha sempre avuto con il mare e le sue ricchezze. In quest’ottica nasce l’armoniosa e solidale collaborazione con il Gruppo Folk Sa Turri Portoscuso che – con il patrocinio del comune di Portoscuso – grazie alla sua importante attività di trasmissione della cultura popolare, riguardante conoscenze, usi, costumi, narrazioni, credenze popolari, musica, canto e danza, ci aiuterà a riprodurre l’ambiente tipico dell’epoca nei locali dell’Antica Tonnara Su Pranu (del 1554 è l’autorizzazione rilasciata dal re di Spagna al commerciante cagliaritano Pietro Porta relativa alla pesca del tonno nella zona tra Portoscuso, isola di San Pietro e sant’Antioco) e della Torre Spagnola.

Il progetto “Catch the moment! Wide angle of diversity” è realizzato dall’associazione sarda “Studenti per la città” nell’ambito del programma “Erasmus Plus”. I 42 giovani, nel corso della giornata, realizzata in collaborazione con il comune di Portoscuso, il gruppo folk Sa Turri e l’associazione Ersulo, avranno modo di conoscere le bellezze e la storia del borgo di mare con una visita nei locali della Tonnara.

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La Giunta regionale ha espresso parere favorevole al programma di indirizzo per gli interventi di riqualificazione del compendio della Fiera Internazionale della Sardegna, secondo quanto previsto dal Protocollo di intesa preliminare alla redazione di un Accordo di programma, siglato il 3 novembre 2017. Le aree di Su Siccu che costituiscono il complesso fieristico sono state trasferite dallo Stato alla Regione 70 anni fa e sono a tutt’oggi detenute e gestite, unitamente ai fabbricati che vi insistono, dalla Camera di Commercio di Cagliari ed Oristano, cui furono affidate sin dal 1952.

Il complesso della Fiera ha costituito, dal primo dopoguerra, un’importantissima risorsa per il sistema economico isolano, proponendosi quale punto di incontro e di reciproco scambio tra operatori locali, nazionali ed internazionali dei settori strategici dell’agricoltura, della zootecnia, dell’edilizia, dell’industria manifatturiera e dei servizi oltre che quale strumento di conoscenza e di informazione, non soltanto per gli addetti ai lavori. Nel tempo, la Fiera Internazionale della Sardegna ha progressivamente perduto il proprio ruolo nevralgico connesso allo scambio di informazioni all’interno del tessuto socio-economico regionale e nazionale, non riuscendo più a captare le nuove esigenze del mercato fieristico internazionale anche in ragione della obsolescenza delle strutture attualmente esistenti che richiedono un ingente intervento di riqualificazione e valorizzazione per poter rilanciare l’intero comparto.

Per individuare le soluzioni più adeguate al rilancio del vasto compendio urbano, nel 2008 l’Azienda Speciale Fiera Internazionale della Sardegna ha bandito un concorso internazionale di idee, all’esito del quale sono stati individuati i possibili potenziali e le prospettive adeguate agli attuali e futuri scenari urbani e socioeconomici, all’interno dei quali ricollocare il compendio fieristico. Per conseguire tali obiettivi, il 3 novembre 2017 è stato sottoscritto dalla Regione, dalla Città metropolitana, dal comune di Cagliari, dall’Autorità portuale del Mare di Sardegna e dalla Camera di commercio di Cagliari e Oristano un Protocollo di intesa preliminare alla redazione di un Accordo di programma per la riqualificazione della Fiera internazionale della Sardegna. In particolare, sono state individuate le seguenti finalità:

– creazione di un polo espositivo permanente delle eccellenze enogastronomiche, agroalimentari, tecnologiche, artigianali, culturali del territorio regionale, anche con la possibilità di vendita dei prodotti di eccellenza;

– rimodulazione degli spazi espositivi, al coperto e in piazzale, adeguati agli attuali indirizzi fieristici e la attuazione di eventi artistici e ricreativi;

– creazione di un articolato polo congressuale capace di ospitare eventi di portata internazionale;

– creazione di spazi destinati all’attività sportiva con integrazione dell’offerta anche attraverso il collegamento agli impianti presenti nelle aree adiacenti;

– creazione o rifunzionalizzazione di spazi da destinare a uso direzionale;

– supporto logistico alle attività di cui sopra con la realizzazione di una struttura ricettiva e di quant’altro dovesse rendersi necessario per il conseguimento delle medesime;

– collegamento pedonale con l’area turistico – portuale antistante per la realizzazione di sinergie tra le attività fieristiche e la nautica da diporto;

– risoluzione di tutte le questioni di natura tecnico-amministrativa connesse alla riqualificazione del compendio fieristico.

Il programma prevede l’implementazione delle principali funzionalità correlate agli spazi espositivi ed al polo congressuale secondo le nuove esigenze del mercato e con modalità architettoniche modulabili supportate da una struttura ricettiva in grado di integrare l’offerta alberghiera cittadina. Tra le nuove funzioni insediabili anche l’innovation hub, ovvero un’area dedicata al trasferimento tecnologico e start up entrepreneurship che andrebbe a dialogare ed integrare, con una offerta differenziata, con gli operatori del medesimo settore già operanti sul territorio regionale come, ad esempio, l’ex Manifattura Tabacchi con Sardegna Ricerche ed il Digital Innovation Hub. Sono poi previste soluzioni architettoniche in grado di rendere più permeabile il complesso fieristico con il restante contesto cittadino mediante la diretta connessione pedonale con la limitrofa area portuale. Per per le importanti implicazioni sotto il profilo socio economico rivestite dalla riqualificazione della Fiera internazionale della Sardegna, il compendio è stato dichiarato di preminente interesse generale e di rilevanza regionale.

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Mercoledì 20 febbraio 2019, dalle ore 14.00, presso la sala mensa del sito minerario della Carbosulcis, verrà presentato il progetto di ricerca FeDE.

Il territorio del Sulcis rappresenta un esempio per discutere delle soluzioni che attualmente il mercato offre per risolvere i problemi dei suoli inquinati, non solo per la loro bonifica, ma anche per la loro valorizzazione per finalità agricole. Il progetto di ricerca FeDE presentato da Carbosulcis in partnership con Università di Cagliari e CREA è un caso di studio da cui partire per una più ampia riflessione con le imprese e gli esperti del settore.

Il progetto interessa operatori economici e commerciali del settore dei concimi e dei fertilizzanti, sviluppatori/ricercatori universitari, esperti di comunicazione, rappresentanti del settore energia/industria, sindacati, amministratori locali, imprenditori pubblici e privati, ecc…