25 November, 2024
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Giovedì 14 febbraio, alle ore 11.00, nel tratto stradale compreso nella nuova lottizzazione di iniziativa pubblica denominata “Via Brigata Sassari-Via Balilla-Via Deffenu” verrà inaugurata una nuova via in memoria di Antonino Saglimbene. «Si tratta di un giusto e meritato riconoscimento per una personalità che si è contraddistinta per il suo lodevole impegno verso il prossimo e per aver promosso una lunga serie di iniziative di utilità sociale che hanno dato lustro alla nostra città», ha detto il sindaco Paola Massidda.

Antonino Saglimbene nacque nel 1908 a Lercara Friddi, in provincia di Palermo. Si trasferì a Carbonia nel 1945 per lavorare nella miniera di Serbariu. Nel 1952 fu tra i fondatori della sezione AVIS (Associazione Volontari Italiani del Sangue) di Carbonia e tra i promotori dell’istituzione, presso l’Ospedale Sirai, dell’emoteca per la raccolta del sangue e del Centro trasfusionale, che hanno consentito di far fronte nel corso degli anni all’emergenza e all’alto fabbisogno di sangue proveniente dalla nostra struttura ospedaliera.

Nel 1967 egli fu uno dei pionieri della sezione Ex Combattenti, istituita al fine di non dimenticare e onorare tutti coloro che sono morti o hanno combattuto per la patria e per la libertà.

Il 2 giugno del 1969 il presidente della Repubblica Italiana Giuseppe Saragat, in considerazione di particolari benemerenze, con decreto conferì ad Antonino Saglimbene l’onorificenza di Cavaliere, con iscrizione nell’elenco dei Cavalieri nazionali.

Il 24 maggio del 1976 il Comandante del Distretto Militare di Cagliari concesse al Sig. Saglimbene la Croce al Merito di Guerra.

Il 2 giugno del 1976, il presidente della Repubblica Italiana Giovanni Leone gli conferì l’onorificenza di Ufficiale, con iscrizione nell’elenco degli Ufficiali nazionali.

Nel 1979 Antonino Saglimbene fu il principale artefice della nascita della Banda Musicale Vincenzo Bellini – istituita ufficialmente con delibera del Consiglio Comunale del 28 Luglio 1982 – un vero e proprio fiore all’occhiello della città di Carbonia per la sua longevità e per la sua capacità di accompagnare con successo i principali appuntamenti istituzionali cittadini.

Il 9 ottobre del 1984 il presidente della Repubblica Sandro Pertini gli attribuì il Diploma d’Onore al combattente per la Libertà d’Italia (1943-1945).

Antonino Saglimbene ci lasciò il 28 settembre del 1992. Di lui resterà un fulgido esempio di umanità, spirito di solidarietà e dedizione verso il prossimo.

Alla cerimonia di inaugurazione della via saranno presenti i familiari del Cavalier Saglimbene, il sindaco Paola Massidda, il parroco di San Ponziano don Andrea Zucca, diverse autorità civili, militari e politiche ed i principali organi di stampa locali.

 

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Il Gruppo BRT è alla ricerca di diverse figure diplomate e laureate dinamiche e motivate, capaci di soddisfare le esigenze distributive dei clienti più esigenti, alle quali l’azienda offre opportunità di crescita investendo ogni anno in formazione. BRT, nato a Bologna nel 1928, è un corriere veloce e affidabile, specializzato nella consegna di diverse tipologie di spedizioni e nella fornitura di servizi logistici di supporto alla distribuzione delle merci. E’ una società flessibile e in grado di soddisfare le necessità di tutti i clienti attraverso un’ampia e articolata gamma di servizi che consente loro di avvalersi di un unico interlocutore per tutte le esigenze di supporto logistico e distributivo, grazie ad un sistema informativo all’avanguardia che collega le oltre 180 filiali presenti in Italia. I profili maggiormente richiesti riguardano soprattutto impiegati ma anche

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_brt_feb_2019.html .

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La Giunta regionale, attraverso una delibera approvata oggi, conferma il suo impegno per la riqualificazione dell’ex Mulino Gallisai e dell’ex Artiglieria a Nuoro. Gli interventi verranno avviati a breve con le risorse regionali nell’ambito dei fondi del Piano per il rilancio del Nuorese per un importo 5 milioni e 850mila euro. Restano per ora congelati i fondi statali del Piano delle periferie e il cofinanziamento privato: si ritiene che i relativi finanziamenti possano essere attivati successivamente con lotti progettuali autonomi in modo da potenziare i risultati nel frattempo raggiunti.

Per rafforzare la filiera universitaria nuorese, i progetti individuati sono incentrati sul valore del sapere e, in particolare, sulla valorizzazione degli spazi universitari attraverso il completamento della riqualificazione dell’ex mulino Gallisai, da destinare ad hub culturale della città e, nello specifico, a sede dell’Università e la riqualificazione degli ambienti e degli edifici dell’ex Artiglieria da destinare a residenze per studenti, nuove aree sportive e spazi verdi.

Con il Piano di rilancio del Nuorese, che è in fase di piena attuazione, sono stati individuati cinque temi prioritari sui quali intervenire per favorire lo sviluppo socioeconomico del territorio (Scuole del nuovo millennio, Ambiente e cultura, Competitività agroalimentare, Manifatturiero innovativo e competitivo, Infrastrutture per la crescita e Servizi di area vasta), con uno stanziamento complessivo di 55 milioni di euro.

 

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Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la riforma del Meccanismo di protezione civile, messo a dura prova nel 2017 e 2018 da incendi boschivi, tempeste e inondazioni.

L’obiettivo della nuova legislazione, già concordata informalmente con il Consiglio lo scorso dicembre, è quello di aiutare gli Stati membri a rispondere più rapidamente e con maggiore efficacia alle catastrofi naturali e a quelle provocate dall’uomo, grazie a una condivisione più efficiente dei mezzi della protezione civile.

La legge istituisce inoltre, su richiesta del Parlamento, il fondo di risorse “RescEU” che metterà a disposizione mezzi aerei per combattere gli incendi boschivi, unità di pompaggio ad alta capacità, ospedali da campo e squadre mediche di emergenza da utilizzare in ogni tipo di emergenza. A seguito di una decisione della Commissione europea, RescEU interverrà qualora gli Stati membri non dispongano di risorse sufficienti per rispondere a una catastrofe.

I deputati sono inoltre riusciti a introdurre misure per rafforzare la rete di conoscenze in materia di protezione civile dell’Unione e facilitare gli scambi tra giovani professionisti e volontari della protezione civile.

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La postulazione della Causa di Beatificazione di Edvige Carboni, in data odierna, ha portato a conoscenza di padre Mauro Maria Morfino, vescovo della diocesi di Alghero-Bosa, la concessione di Papa Francesco che la celebrazione del rito di beatificazione della venerabile serva di Dio Edvige Carboni, fedele laica, nata a Pozzomaggiore (Sassari) il 2 maggio 1880 e morta a Roma il 17 febbraio 1952, abbia luogo a Pozzomaggiore (Sassari) sabato 15 giugno 2019. Rappresentante di Sua Santità sarà il cardinale Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che presiederà la solenne cerimonia.

La comunicazione è giunta alla postulazione tramite la Segreteria di Stato Vaticana a firma del sostituto, mons. Edgar Peña.

La notizia è stata accolta con grande gioia e soddisfazione dal vescovo diocesano e dagli attori della Causa, la parrocchia di San Giorgio martire con il suo Movimento di Pozzomaggiore intitolato alla nuova beata e i rev.mi Padri Passionisti della provincia della presentazione.

Edvige Carboni visse i suoi giorni nell’umiltà silenziosa arricchiti dalla preghiera assidua, dai suoi lavori di ricamo e la carità verso tutti: la famiglia, la parrocchia, i poveri, gli ammalati, i disoccupati, le spose senza dote e istituti religiosi. Fece parte della famiglia francescana a partire dal 1906. Entrò nell’intimità divina sino ad essere arricchita di carismi e configurata nella sua carne a Gesù crocifisso. Offrì tutta se stessa a Dio per i peccatori e per il decadimento morale di cui spesso il Signore si lamentava con lei. Amava il Papa e la Chiesa cui fu sempre obbediente; devotissima della Madonna e dei Santi Giovanni Bosco e Domenico Savio. Fu stimata dai suoi vescovi e dai suoi direttori di spirito tra cui spicca padre Ignazio Parmeggiani della famiglia passionista cui si legò durante il periodo romano. Di lei ebbero un altissimo concetto San Luigi Orione, San Pio da Pietrelcina e il servo di Dio padre Giovanni Battista Manzella. Morì a Roma la sera del 17 febbraio 1952. Dopo essere stata sepolta ad Albano Laziale (RM) per sessantatre anni, nel 2015 si fece la ricognizione canonica delle sue spoglie mortali che riposano attualmente nel Santuario di Santa Maria Goretti a Nettuno (RM) in attesa di un imminente rientro a Pozzomaggiore, dove verranno collocate nella chiesa parrocchiale in cui ricevette il battesimo. Il Servo di Dio Monsignor Ernesto Maria Piovella, che fu vescovo della sua diocesi originaria (Alghero), arcivescovo di Oristano e di Cagliari poi, di lei profetizzò che «insieme a Sant’Ignazio da Làconi e a San Salvatore da Horta, Edvige Carboni sarebbe stata onore e vanto di tutta la Sardegna». L’evento ecclesiale si terrà presso l’ippodromo comunale di Pozzomaggiore.

Giuseppe Manunta

Direttore Ufficio per le Comunicazioni Sociali

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La rivolta del mondo agropastorale sardo non si ferma neppure dopo la visita del Premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio e del Sud Barbara Lezzi che ieri, all’aeroporto di Elmas, dove è sbarcato per partecipare ad una serie di incontri a Cagliari, hanno incontrato una delegazione dei pastori.

Stamane le manifestazioni di protesta sono proseguite in tutta l’Isola. Nel Sulcis ci sono stati tre momenti particolarmente significativi. Prima, a Santadi, dove i pastori hanno regalato il latte agli studenti dell’Istituto professionale statale per l’Agricoltura Sante Cettolini che da alcuni anni nel loro corso di studi hanno la produzione del formaggio; poi sulla SS 126, all’altezza della rotonda di Is Cordeddas, all’incrocio per Matzaccara e Tratalias, hanno versato sull’asfalto il latte contenuto in un’autocisterna e in alcune decine di bidoni, presente il sindaco di San Giovanni Suergiu Elvira Usai; da lì si sono trasferiti a Sirai, dove hanno raggiunto i colleghi che erano già pronti a mettere in atto un’altra manifestazione sul ponte della SP2, da dove hanno versato il latte contenuto in diverse decine di bidoni sulla SS 126.

Tutte le manifestazioni si sono svolte correttamente, sotto l’attento controllo dei carabinieri.

Alleghiamo un album fotografico delle manifestazioni di Is Cordeddas e di Sirai, un filmato che documenta il versamento del latte alla rotonda di Is Cordeddas e l’intervista con Alessio Lentini, uno degli allevatori protagonisti della protesta e tre filmati della protesta a Sirai.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218665726262249/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218665543257674/

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10218665984708710/10218665787103770/?type=3&theater

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10218665984708710/10218665919467079/?type=3&theater

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/pcb.10218665984708710/10218665942827663/?type=3&theater

 

 

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Orpea Italia, la divisione italiana di Orpea, Gruppo francese leader europeo nel settore dell’accoglienza a lungo termine (Residenze per Anziani, Cliniche di Riabilitazione), punta sulla Sardegna con l’apertura della Clinica Arborea, primo centro di riabilitazione cardiologica residenziale dell’isola. La presentazione ufficiale della struttura, che si occuperà di Riabilitazione globale a ciclo continuativo ad alta intensità cardiologica e neuro funzionale, si terrà domani, 12 febbraio, alle ore 11.30 nella sede della clinica a Villamar, in via degli Orti 2, al cospetto delle autorità e della stampa locali.

Collocata in posizione strategica, a breve distanza da Cagliari e Oristano, Clinica Arborea – un investimento di circa 13 milioni di euro per il Gruppo Orpea – rappresenterà un centro d’avanguardia in grado di dare risposta ad una domanda di riabilitazione specialistica, in parte ancora inevasa sul territorio sardo. La struttura costituirà anche un’opportunità di creazione di posti di lavoro qualificato: sono circa 70 le assunzioni di figure nell’ambito medico-sanitario–assistenziale, oltre a quelle relative ai servizi accessori.

«Abbiamo voluto realizzare questo progetto in Sardegna, – ha dichiarato Thibault Sartini, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Orpea Italia – territorio in cui le malattie cardiovascolari hanno una buona assistenza nella fase di acuzie mentre il percorso riabilitativo in fase sub-acuta e post-acuta non trova risposte sufficienti. Il Centro di Villamar si propone di far fronte a questa necessità che spesso ha portato i pazienti sardi a rinunciare al proseguimento delle cure o a doversi allontanare molto da casa.»

Clinica Arborea, che ha presentato domanda di autorizzazione ed accreditamento agli organi competenti, ospiterà 20 posti letto dedicati alla riabilitazione cardiologica e 15 a quella neuro funzionale. L’ingresso dei primi pazienti avverrà non appena saranno completate tutte le procedure di autorizzazione con la messa a punto finale della struttura.

«L’apertura di Villamar – aggiunge il CEO Sartini – è stata decisa in un’ottica di sviluppo e di collaborazione fattiva con la Regione Sardegna. Da un’analisi condotta sul territorio, è emersa una distribuzione dell’offerta socio-sanitaria e clinica non omogenea, con concentrazione in alcune zone dell’isola e carenza in altre. L’obiettivo di Orpea Italia è quello di integrare ed omogenizzare la presenza dei servizi assistenziali e clinico-sanitari sul territorio sardo, in una virtuosa sinergia pubblico-privato, e di rispondere in modo più completo alle esigenze della popolazione. Clinica Arborea rappresenta la prima realizzazione dei numerosi progetti valutati in tal senso da Orpea in Sardegna.»

Nelle intenzioni del Gruppo rientra, infatti, anche un piano di investimenti nel nord dell’isola, con l’incremento dei posti letto in RSA, e uno specifico obiettivo riguarda la zona centrale della Sardegna e il Comune di Nuoro, dove Orpea Italia ha intenzione di realizzare un progetto di ampio respiro per l’Alzheimer, patologia da sempre al centro dell’attenzione da parte del Gruppo.

Oggi il Gruppo Orpea vanta 86.757 posti letto autorizzati e dislocati in 854 strutture nel mondo, principalmente in Francia, ma anche in Spagna, Belgio, Svizzera, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Italia e Portogallo. Dal 2016 Orpea si è sviluppata anche Oltreoceano con la Residenza Xianlin International Care Center di Nanjing in Cina e in Brasile con oltre 2.000 posti letto.

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Mountain bike e trekking a Monte Pino. Mancano pochi giorni alla seconda edizione del “Banzay Day”, il raduno regionale degli amanti dei percorsi sterrati da affrontare in sella alle mountain bike o a piedi. Domenica 17 febbraio oltre 100 appassionati, provenienti da tutta la Sardegna, si sono dati appuntamento ai piedi del monte che domina Olbia per una giornata all’insegna dello sport: tre escursioni su altrettanti percorsi con diversi gradi di difficoltà studiati e collaudati dagli organizzatori che hanno voluto rendere l’evento accessibile anche ai dilettanti delle due ruote tassellate.

Il Banzay Day, organizzato dall’associazione dilettantistica ADS Olbia Racing Team, fondata da Gabriele Destro e Mirko Cuccu, si articolerà su tre piste: la prima riservata agli enduristi più esperti che potranno raggiungere la vetta e cimentarsi in una staffetta all’ultima pedalata tra spettacolari “single track” e discese ardite. Più adatto agli appassionati degli sport all’aria aperta, abituati alla fatica ma meno sprezzanti del pericolo, è il percorso in puro stile cross country: una pedalata lungo la bretella panoramica di Monte Pino fino al belvedere che offre una spettacolare vista sulla costa. Infine, un percorso di trekking tra la fitta vegetazione del monte alla scoperta dei punti panoramici più suggestivi.  Alla guida delle escursioni ci sarà un team di esperti delle discipline sportive e profondi conoscitori dei percorsi. Tra questi anche il quattro volte campione sardo di enduro e attuale detentore del titolo, Gianluca Cara. Con lui anche Gabriele Destro, Gianluca Spano, Damiano Carta, Davide Longu e Francesco di Cesare, ex campioni regionali. La seconda edizione del Banzay Day è  dedicata a Mario Gasparoli, alias “Banzay”,  presidente onorario della ASD Olbia Racing Team e mentore di tanti giovani bikers: tre volte campione sardo.

Per chi volesse ancora iscriversi, l’appuntamento è per domenica 17 febbraio alla chiesa di Santa Mariedda di Olbia. Alle 8.30 verranno raccolte le iscrizioni e le prenotazioni per il pranzo post escursione. Per informazioni è possibile contattare gli organizzatori:  Gabriele Destro 340 02078196 e Mirko Cuccu 349 6539525.

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«Mentre la produzione di latte ovino cresce, i consumi interni e le esportazioni calano drammaticamente, e le remunerazioni ai pastori ristagnano, con prezzi compresi tra i 55 e i 60 centesimi al litro, che non bastano nemmeno a coprire i costi di produzione e sono ben lontani dalla forbice richiesta dai produttori, compresa tra 90 centesimi e 1 euro al litro.»

Così il presidente della Copagri Franco Verrascina in occasione dell’odierna visita in Sardegna del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, accompagnato dai ministri delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio e per il Sud Barbara Lezzi, facendo notare che «allo stato attuale un litro di acqua minerale ha un costo maggiore di un litro di latte».

«Vale la pena di ricordare che la Sardegna conta circa 12mila aziende agropastorali, le quali allevano 2,6 milioni di pecore, corrispondenti a quasi la metà del patrimonio ovino italiano, che forniscono oltre 3 milioni di quintali di latte, più del 50% del quale destinato alla produzione del Pecorino Romano, formaggio a denominazione d’origine conosciuto in tutto il mondo ed esportato prevalentemente negli Stati Uniti», sottolinea il presidente della Copagri.

«Quella che stanno vivendo da tempo i pastori sardi è una situazione di straordinaria emergenza, che necessita di risposte certe e immediate. Bisogna lavorare a delle soluzioni che possano dare ristoro nell’immediato, stanziando le necessarie risorse e valutando la possibilità di sospendere i mutui e i contributi e di ritirare dal mercato determinate quantità di prodotto; allo stesso tempo, bisogna ragionare su soluzioni di più ampio respiro che possano stabilizzare il comparto, quali la convocazione del tavolo di filiera nazionale, affinché si affronti seriamente la questione del prezzo e della programmazione produttiva, nonché quella dell’obbligo per gli acquirenti di latte ovino a comunicare mensilmente i quantitativi ricevuti», spiega Franco Verrascina.

«Bisogna inoltre verificare ed attenzionare le importazioni di prodotto dall’estero, per evitare il rischio che questi fenomeni causino dumping economico ai danni degli allevatori sardi», conclude il presidente della Copagri.

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Si è concluso al Cairo l’iter valutativo delle 439 proposte progettuali presentate nell’ambito del primo bando del Programma ENI CBC Med. Sono 12 gli attori del territorio regionale coinvolti in 9 delle 41 iniziative finanziate, tra cui 4 in qualità di capo fila: Fondazione di Sardegna per il progetto MEDST@RTS, l’Università di Cagliari per BESTMEDGRAPE, l’Agenzia regionale FoReSTAS per LIVINGAGRO; l’Università di Sassari per MENAWARA. L’importo che andrà a sostenere la realizzazione delle azioni previste in Sardegna è di 5,5 milioni di euro.

Le principali sfide affrontate dai progetti approvati, per un valore di oltre 100 milioni di euro, riguardano la crescita economica dei territori attraverso lo sviluppo delle piccole e medie imprese, il ruolo propulsivo dell’innovazione e ricerca, l’inclusione sociale e la lotta alla povertà e infine la protezione dell’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Entro la prima metà del mese di marzo, sarà lanciato un nuovo bando per il finanziamento di progetti di un valore di 68,5 milioni di euro. Fino al 90% delle spese eleggibili di un singolo progetto può essere coperto dal contributo UE. Le priorità tematiche messe a bando, in seguito alla decisione del Comitato di Sorveglianza del Programma, riguardano start-up, filiere produttive euro-mediterranee, trasferimento tecnologico, inclusione sociale, acqua, rifiuti e efficienza energetica.

All’interno della componente transfrontaliera dello Strumento Europeo di Vicinato (European Neighbourhood Instrument), il Programma ENI CBC “Bacino del Mediterraneo” rappresenta la più importante iniziativa di cooperazione con 13 paesi coinvolti e un budget di oltre 209 milioni di euro e vede la partecipazione di più di 90 regioni appartenenti a 13 diversi Paesi (Cipro, Egitto, Francia, Giordania, Grecia, Israele, Italia, Libano, Malta, Palestina, Portogallo Spagna e Tunisia).