24 November, 2024
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Con l’inizio del nuovo anno ripartono i “Recruitment Days” della compagnia aerea Ryanair per la ricerca di assistenti di volo. Queste giornate, che si terranno tra febbraio ed aprile in diverse città italiane e anche in Europa, sono dedicate ai colloqui con tanti giovani interessati a lavorare nell’azienda e servono proprio a conoscere i futuri assistenti i quali, prima di essere assunti, dovranno seguire dei corsi di formazione. Ryanair, compagnia aerea low cost, è nata in Irlanda nel 1985 e oggi opera in Europa con 2.000 voli al giorno da 87 basi in 34 paesi, collegando oltre 200 destinazioni. La società ha raggiunto questi ottimi risultati grazie alle tariffe super scontate che offre ai propri passeggeri, in questo modo Ryanair è passata dai 5mila viaggiatori del primo anno ai 100 milioni di oggi. Per far fronte a questo successo la società ha sempre bisogno di nuovo personale, soprattutto di assistenti di volo, ma sul sito di Ryanair nella sezione “offerte di lavoro” sono presenti tanti altri profili … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_ryan_feb_2019.html .

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Nessuno può, ragionevolmente, avere avere dubbi sulle straordinarie capacità comunicative di Papa Francesco, sia per la capacità di trasmettere in maniera chiara e profonda la Parola di Dio, sia per la sua efficacia nel rapportarsi con le folle di fedeli che lo seguono. Il rapporto tra Papa Francesco e la comunicazione, così come la vasta organizzazione vaticana che governa la comunicazione della Chiesa meritano certamente un approfondimento da parte di chi si dedica alla professione di giornalista o comunque è interessato all’argomento.
L’Ordine dei giornalisti della Sardegna ha deciso, pertanto, di considerare evento formativo per i giornalisti sardi la prima delle tre giornate che la Diocesi di Cagliari dedicherà a questi temi in occasione del 60° anniversario del settimanale diocesano e del 25° di Radio Kalaritana.
L’evento formativo si svolgerà mercoledì prossimo, 13 febbraio, dalle 17.00 alle 20.00, presso il Seminario Arcivescovile, in via mons. Giovanni Cogoni ed è intitolato “Papa Francesco e la comunicazione: nell’agorà dei media”. Ai giornalisti partecipanti verranno assegnati tre crediti formativi.
Dopo i saluti dell’arcivescovo Arrigo Miglio e l’introduzione del presidente dell’Ordine regionale, Francesco Birocchi, del direttore del settimanale “Il Portico”, Roberto Comparetti e di mons. Giulio Mareddu, direttore dell’Ufficio diocesano delle comunicazioni, Anna Piras, capo redattore della Sede regionale Rai per la Sardegna intervisterà Paolo Ruffini (recentemente nominato Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede).
Paolo Ruffini, che era direttore della rete televisiva della Conferenza Episcopale Italiana (Tv2000), è il primo laico sposato che diventa capo dicastero in Vaticano. Ricopre il ruolo lasciato da monsignor Dario Viganò, che ha guidato il Dicastero fin dalla sua fondazione, nel 2015. È nato a Palermo nel 1956; si è laureato in Giurisprudenza presso la Università di Roma La Sapienza; è giornalista professionista dal 1979. Ha lavorato per Il Mattino, Il Messaggero, di cui nel 1996 è diventato vicedirettore, il Giornale Radio Rai, di cui è stato direttore dal 1996. Ha diretto Rai3 e Tv2000, dove ha ricoperto il ruolo di direttore di rete e insieme direttore di Radio InBlu.
Nel Dicastero vaticano (che ha circa 650 dipendenti) sono confluiti il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, la Sala Stampa della Santa Sede, la Tipografia Vaticana, il Servizio Fotografico, L’Osservatore Romano, la Libreria Editrice Vaticana, Radio Vaticana, il Centro Televisivo Vaticano e il Servizio Internet Vaticano.

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Sono emigrati nel capoluogo lombardo per rincorrere i propri sogni d’artista: ora dalle prestigiose gallerie milanesi riportano nel cuore dell’isola una speciale collettiva che racchiude tutta l’intensità e la forza espressiva delle loro opere.

Nove giovani talenti sardi sono i protagonisti di “Dimore”, l’esposizione che sarà inaugurata il 16 febbraio al MEA di Asuni, alle 18.00, come primo tassello di un più ampio progetto finanziato dall’assessorato regionale alla Cultura nella “Rete dell’emigrazione sarda”.

Oltre a un profondo talento, tutti gli autori hanno in comune una significativa esperienza di lavoro a Milano, la nuova città che li ha accolti e gli ha permesso di emergere nel mercato e nel mondo dell’arte contemporanea. I loro nomi sono Silvia Argiolas, Irene Balia, Nicola Caredda, Roberto Fanari, Silvia Idili, Claudia Matta, Silvia Mei, Paolo Pibi e Giuliano Sale.

È la loro condizione di nomadismo artistico a ispirare la nuova avventura culturale nel piccolo centro dell’Oristanese: una condizione che li vede avvolti nei panni di contemporanei “clerici vagantes”, capaci di materializzare in sorprendenti esiti figurativi la visione e l’intimità di un pensiero libero.

«Lo spettatore potrà accedere a questo universo enigmatico, sospeso tra realtà e sogno, attraverso nove “Dimore” artistiche – spiega Antonello Carboni, curatore dell’esposizione assieme a Silvia Oppo – nove angolazioni la cui sommatoria restituisce al nostro occhio molto più dell’intero.»

L’ingresso è gratuito. Alla cerimonia di inaugurazione parteciperanno il sindaco di Asuni, Gionata Petza, i curatori della mostra e una rappresentanza degli stessi autori.

“Dimore” diviene così il punto di partenza di un vasto progetto che nei prossimi mesi, grazie all’impegno assunto dal comune di Asuni, porterà al Museo dell’Emigrazione straordinarie occasioni di conoscenza, confronto e condivisione sul tema, mettendo in campo importanti mostre e installazioni, attività artistiche, laboratori ed escursioni nel campo della letteratura con presentazioni di autori e delle loro opere più significative.

«Questo è un ulteriore tassello che si aggiunge alle attività del museo venuto alla luce tre legislature fa – afferma il primo cittadino Gionata Petza -. La nostra Amministrazione ci sta credendo profondamente, dando continuità a un tema che oggigiorno mostra tutta la sua drammatica attualità.»

Il MEA entra così nel vivo dei propositi assunti fin dalla sua nascita, nel 2007, quando i fondatori ebbero l’intuizione di andare oltre la sterile prospettiva di un concetto di emigrazione limitato all’enfasi di sofferenze e nostalgie: fu individuato invece un punto di vista positivo, generatore di innovazione e di crescita in riferimento alle reti sociali a lunga distanza che l’emigrazione stessa permette di sviluppare.

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Il bilancio 2018 del Banco di Sardegna si chiude con un utile lordo di 41,7 milioni – più che triplicato rispetto al 2017, che sale ulteriormente ad un netto di 75 milioni di euro (quello consolidato a 91,5 milioni) per effetto del beneficio fiscale derivante dalla prima applicazione dell’IFRS9: un ottimo risultato che, associato ad altri indicatori strutturali, rappresenta un punto di svolta importantissimo e costituisce una solida base di partenza per contribuire in modo proattivo al nuovo piano industriale di gruppo.
Dal punto di vista della qualità del credito, l’operazione 4 mori di cessione sofferenze, con garanzia Gacs, per circa 900 milioni lordi ha migliorato significativamente il profilo di rischio, riducendo lo stock ad un valore netto contabile di 315 milioni, con un rapporto sofferenze/finanziamenti netti sceso al 4,4% dal 9,3% di fine 2017; anche per quanto riguarda gli UTP, lo stock netto si è ridotto a 252 milioni, con un rapporto UTP/finanziamenti netti in calo al 3,5% dal 5,4% di fine 2017. Ne consegue che lo stock complessivo di NPL netti è sceso a 579 milioni, riducendo il rapporto NPL netti/finanziamenti netti all’8% dal 14,8% di fine 2017.
E’ aumentato, inoltre, il grado di copertura dei NPL, che è salito al 47,4%, con le sofferenze al 54,4% e gli UTP al 36,4%. Va peraltro evidenziato che l’obiettivo a tendere è quello di una successiva ulteriore cessione, con il conseguente prospettico nuovo miglioramento dei rapporti sopra citati, mentre registriamo positivamente il calo dei flussi di ingresso.
Questa rilevante operazione di derisking, unitamente alla elevata solidità del Banco, che esprime eccellenti indicatori di CET1 e di Total Capital Ratio, entrambi superiori al 31%, al suo patrimonio netto che copre tre volte le sofferenze nette e all’ottimo livello del Texas ratio, sceso al 75,6%, consentono di rafforzare in misura rilevante la qualità del bilancio; se a ciò, aggiungiamo la robusta liquidità e la crescente performance commerciale, con indicatori in crescita su tutti i prodotti intermediati, si realizzano le condizioni affinché il Banco possa intraprendere un percorso virtuoso di crescita sostenibile.
Di ampia soddisfazione il trend delle commissioni, che anche nel 2018 sono cresciute del 5%, confermando un percorso che negli ultimi tre anni ha visto un incremento del 18,6%.

Più che buona anche la performance del margine d’interesse (+5,1%), mentre restano sotto controllo il costo del personale (stabile sul 2017) e le spese amministrative, cresciute solo a causa di oneri una tantum già previsti in budget.

Siamo anche particolarmente soddisfatti dell’incremento dei finanziamenti in bonis (+1%) nonostante un decalage di 980 milioni tra scadenze e rimborsi rateali, che abbiamo compensato con un miliardo di nuove erogazioni, con punte di eccellenza per i 400 milioni di nuovi mutui casa.

La raccolta si conferma un vero punto di forza del Banco, con la diretta in crescita dell’1,8%, così come il risparmio gestito (+2,1%), l’assicurativo (+7,8%) e l’amministrata (+22,1%), a testimonianza della crescente fiducia e fedeltà che ci riservano i nostri clienti.

Di tutta soddisfazione anche la positiva dinamica della nuova clientela privati e imprese, con oltre 6.700 nuovi ingressi netti.

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Grazie ai 17 milioni 700mila euro previsti nella finanziaria, in aggiunta ai fondi del PSR, la Giunta regionale ha finanziando le strategie di sviluppo locale sulla Misura 19 del Programma di sviluppo Rurale 2020. La delibera recupera i due GAL precedentemente esclusi. In tal modo, sale a 17 il numero dei GAL finanziabili. L’autorità di Gestione del Programma dovrà quindi procedere allo scorrimento della graduatoria, ripescando i due GAL in precedenza rimasti fuori a causa del superamento delle strategie oggetto di finanziamento. Gli importi saranno ripartiti tra i GAL sulla base dei parametri territoriali: numero di abitanti, superficie e numero di comuni dell’area LEADER, come stabilito dal Bando di selezione. Procede intanto il negoziato con la Commissione europea per incrementare, con 2 milioni 500mila euro, le risorse per le spese di funzionamento dei Gal.

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Questa mattina a Villacidro, i carabinieri del Norm della Compagnia unitamente ad i colleghi della locale Stazione, sono intervenuti in località “Giana”, a seguito di una segnalazione da parte del Personale del caseificio Argiolas, che ha riferito che un autista addetto alla raccolta del latte era stato fermato da due sconosciuti. Giunti sul posto, i militari hanno constatato che alle precedenti ore 9.30 circa, un autista della zona che si occupa della raccolta del latte, mentre a bordo del suo autocarro stava percorrendo una strada non asfaltata che attraversa la predetta località, era stato fermato da due sconosciuti con il volto travisato e armati di spranghe che, dopo averlo fatto scendere dal mezzo, lo hanno costretto a vuotare a terra il latte contenuto nella cisterna e, contestualmente lo hanno obbligato a riprendere l’azione con il proprio telefono cellulare, per poi farglielo condividere su WhatsApp con i contatti della rubrica telefonica. Ultimata l’operazione i due si sono dileguati. Il danno è in corso di quantificazione.

Gli investigatori, in merito al movente del gesto, stanno valutando tutte le ipotesi.

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Un documento comune, un testo condiviso che Sardegna, Corsica e Baleari hanno scritto insieme e che invieranno ognuno al proprio Governo. Al centro, la richiesta di affiancare le tre regioni insulari nel confronto con l’Europa, perché l’articolo 174 del Trattato di funzionamento europeo che norma l’insularità non resti sulla carta ma venga finalmente attivato. Ciò significherebbe dare anche alle isole non classificate oggi come “ultraperiferiche” la possibilità di mitigare gli svantaggi strutturali determinati dalla discontinuità territoriale ed avere pari opportunità di sviluppo ed accesso al mercato unico rispetto alle altre regioni d’Europa.
I presidenti della Sardegna, della Corsica e delle Isole Baleari consegneranno la lettera questo pomeriggio al Commissario europeo per la politica regionale Corina Cretu, a Bruxelles, per poi indirizzarla ognuno al Capo del proprio Governo.
Le tre regioni insulari hanno stretto un accordo di collaborazione nel 2016 nell’ambito della loro partecipazione ai lavori del Comitato europeo delle regioni, e da allora portano avanti un lavoro comune che parte dalla constatazione di come le regioni insulari non comprese in quelle ultraperiferiche condividano una situazione di svantaggio strutturale sinora non riconosciuta. Sostenute da studi specialistici, Sardegna, Corsica e Baleari hanno individuato i nodi cruciali, dalla mobilità al regime fiscale e chiedono che tale situazione debba invece trovare attenzione e spazio nella programmazione della politica di coesione post 2020, così come nella normativa europea.

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Sono tumori che pochi conoscono, perché pochi sono gli “sponsor”, ex pazienti o testimonial d’eccezione, che ne parlano. Tumori che, anche dopo la cura portano a un peggioramento della vita. Sono quelli della laringe che, nell’ultimo trentennio, se da una parte hanno fatto registrare un calo dell’incidenza, dall’altra hanno fatto registrare un peggioramento della prognosi. Diverse le modalità di intervento ma resta fondamentale la diagnosi precoce.

Questo quanto emerso ieri nell’incontro scientifico organizzato dall’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Aou, diretta da Francesco Bussu, nell’aula A della Facoltà di Medicina. Un’occasione per celebrare anche San Biagio, vescovo e martire, protettore dei malati di gola e patrono degli specialisti otorinolaringoiatri, alla quale ha partecipato una rappresentanza di direttori di dipartimento e di strutture, docenti ed ex docenti della Facoltà di Medicina, studenti e personale medico e infermieristico. A completare le celebrazioni in onore del santo anche una messa con l’arcivescovo di Sassari e l’esposizione della reliquia di San Biagio.

A fare un quadro della situazione, e in particolare delle diverse metodiche di intervento chirurgico, è stato Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. A lui è spettato il compito di illustrare, attraverso la sua relazione, l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli nella chirurgia oncologica della laringe.

Il docente della Cattolica ha sottolineato come «l’incidenza di questo tipo di tumore – ha detto – è in fase di decrescita, anche per la riduzione del tabagismo. Tuttavia c’è un peggioramento della prognosi, dovuto in parte alle nuove modalità di trattamento finalizzate ad evitare la tracheostomia permanente». Sono state illustrate quindi le metodiche chirurgiche e non chirurgiche al momento a disposizione.

Operatori e pazienti quindi si sono ritrovati nella piccola cappella al piano terra del Palazzo Clemente dove l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, coadiuvato dai cappellani dei presidi ospedalieri dell’Aou, don Luigi Usai, don Eugenio Pesenti e don Paolo Mulas, ha celebrato la funzione religiosa. L’alto prelato nell’omelia ha ricordato il progetto per la pastorale della Salute e ha posto l’accento sulla necessità di garantire la salute e l’assistenza a tutti, in un periodo in cui sembrano regnare le divisioni. È stata letta quindi una preghiera dei laringectomizzati.

A margine della funzione religiosa, il direttore generale Antonio D’Urso ha sottolineato come l’unità operativa di Otorinolaringoiatria sia un punto di riferimento per la città di Sassari. «Un plauso va alla squadra diretta da Francesco Bussu. La struttura è in forte crescita – ha detto -, in costante aumento i casi presi in carico e la loro complessità, segno di come l’unità operativa sia un’articolazione importante dell’Aou e un punto di riferimento per la didattica e la sanità della città e del territorio».

L’arcivescovo quindi, nel reparto al secondo piano della stecca bianca di viale San Pietro, ha salutato i degenti e ha esposto la preziosa reliquia del santo incastonata in un reliquario d’argento del 1500, oggetto di secolare devozione per i sassaresi.

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«Ad oggi non risultano vendibili i biglietti in continuità territoriale sulle tratte Olbia-Roma e Olbia-Milano dal 1° aprile al 16 aprile: è un fatto gravissimo e inaccettabile.»

La denuncia arriva dal segretario generale della Uiltrasporti Sardegna William Zonca che ancora una volta stigmatizza l’operato di Airitaly.

«L’azienda, che dichiara di essere dalla parte dei sui lavoratori, non garantisce neanche quanto previsto dalla concessione in deroga: è un altro colpo inflitto all’economia del territorio e ai cittadini sardi – conclude William Zonca chiedendo l’intervento delle istituzioni con tutti gli strumenti normativi e legislativi anche con carattere d’urgenza al fine di garantire le rotte senza ulteriori ritardi -. Airitaly non può tenere ostaggio un intero territorio.» 

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Giovedì 7 febbraio, alle ore 10.30, nei locali della Fabbrica del Cinema all’ombra della Grande Miniera di Serbariu, a Carbonia, verrà inaugurata la sala cinematografica “Fabio Masala”. Un nuovo importante presidio culturale per il territorio nato da un progetto del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, e sostenuto dalla Regione Sardegna nell’ambito degli stanziamenti per la creazione del “Cineporto”, luogo artistico definito dalla scorsa legge Finanziaria all’interno della Fabbrica del Cinema.