21 November, 2024
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Il pluricampione italiano, europeo e mondiale Gianluca Formicone, 47 anni, portacolori dell’MP Filtri Caccialanza di Milano, ha vinto domenica sera a Carbonia, il 2° Memorial Tullio Saiu, gara di bocce nazionale Elite specialità individuale, organizzata dalla famiglia Saiu, in collaborazione con l’ASD Circolo Bocciofilo Comunale Carbonia. In finale ha superato Roberto Moi, portacolori della società Edera Bambina di Trapani, protagonista di un grande torneo e di una finale giocata a lungo alla pari con il campionissimo Fornicone, costretto a recuperare uno svantaggio di 4 punti sul 3 a 7. Al terzo posto si è classificato Emanuele Porcu, altro giocatore sardo che difende i colori dell’Edera Bambina di Trapani (superato in semifinale da Gianluca Formicone), al quarto Giuseppe Mereu, del Circolo Bocciofilo Comunale Carbonia (protagonista della semifinale con Roberto Moi), al quinto Riccardo Schirru del Circolo Cagliari.

Al sesto posto, bella sorpresa, Sandro Deias, già campione italiano nei primi anni ’80, tornato alle gare da pochi mesi dopo una lunga inattività, protagonista di un ottimo torneo. Alle sue spalle, nell’ordine: Nicola Mereu, del Circolo Cagliari; Stefano Frongia, del Circolo Cagliari; Walter Boniello del Circolo SOMS di Oristano; Ugo Uscidda del Circolo di Aglientu; Alessio Frongia, del Circolo Cagliari.

Il torneo è stato diretto da  Roberto Mereu, arbitro nazionale AIAB di Cagliari.

Al termine, si sono svolte le premiazioni nell’attigua sala polifunzionale, presenti la presidente del Consiglio comunale Daniela Marras, il consigliere comunale Giorgio Santoru e l’assessore dello Sport Valerio Piria.

Alleghiamo un ricco album fotografico delle finali e delle premiazioni. A breve anche un filmato della cerimonia di premiazione, con l’intervento del presidente del Circolo Bocciofilo Comunale Carbonia Luca Saiu.

                                         

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L’ex consigliera comunale Francesca Monni, candidata della lista del Partito dei Sardi, è stata la più votata, con 243 preferenze, nelle 5 sezioni del comune di Teulada, tra i 472 candidati delle 24 liste della circoscrizione elettorale di Cagliari. Al secondo posto Modesto Fenu (Partito dei Sardi) 127; al terzo Cesare Moriconi, consigliere uscente (rieletto) del Partito Democratico, con 81 preferenze; al quarto Ignazio Mariano Loi (Sardi Liberi). Seguono Nanni Lancioni (4 Mori Solinas Presidente) 65, Manuela Serra (Sardi Liberi) 62, Francesco Magi (4 Mori Solinas Presidente) 35, Stefano Tunis (Sardegna20Venti) 31, Giorgio Oppi (Pro Sardinia Unione di Centro) 31, Vittorina Baire (Partito Democratico) 27, Francesca Toccori (Sardegna20Venti) 25, Micaela Caboni (Sardegna in Comune con Massimo Zedda) 20, Giuseppe Gargiulo (Riformatori Sardi) 20.

Alegate, le tabelle con tutti i risultati, dei 7 candidati alla presidenza, delle 24 liste e dei 472 candidati alla carica di consigliere regionale, sezione per sezione.

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Il consigliere uscente Luca Pizzuto (Liberi e Uguali Zedda Presidente) è stato il candidato più votato nelle sei sezioni del comune di Carloforte, con 444 preferenze. Alle sue spalle l’ex assessore della Giunta Stefanelli Patrizia Congiu (Pro Sardinia Unione di Centro) 342 ed il consigliere uscente Pietro Cocco (PD) 162. Seguono Ilaria Ottavia Pisu (PD) 79, Ilaria Portas (Liberi e Uguali Zedda Presidente) 70, Paolo Luigì Dessì (4 Mori Solinas Presidente) 65, Monica Atzori (Lega) 59, Fabio Enne (Partito dei Sardi) 59, Giuseppe Casti (PD) 53, Giorgio Alimonda (Sardegna Civica), Marinella Grosso (4 Mori Solinas Presidente) 34.

Allegate le tabelle con le preferenze di tutti i 96 candidati alla carica di consigliere regionale, dei 7 candidati alla presidenza e delle 24 liste.

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Venerdì 1 marzo, si terrà a Roma, presso il Palazzo dei Gruppi Parlamentari (via di Campo Marzio, 78), il convegno “Produzione e commercio di armamenti: le nostre responsabilità”.

Promosso da Commissione Globalizzazione e Ambiente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, Fondazione Finanza Etica, Movimento Politico per l’Unità e Movimento dei Focolari, Pax Christi Italia, Rete Italiana per il Disarmo, Ufficio Nazionale per i Problemi sociali e il Lavoro della C.E.I., con la collaborazione del Comitato Riconversione RWM, esso intende favorire un ampio confronto tra istituzioni, parlamentari, associazioni di categoria, rappresentanze delle Chiese e della società civile sul tema della produzione e del commercio di armamenti italiani, con particolare attenzione al ruolo ed alle specifiche responsabilità di ciascun attore.

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Sabato 2 marzo 2019, alle 9.30, nell’Aula Magna del Seminario arcivescovile di Cagliari, si svolgerà la giornata diocesana di sensibilizzazione e informazione sul «Sovvenire. Una Chiesa di tutti per tutti», organizzata dall’Ufficio diocesano del Sovvenire (Servizio per la promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica) in collaborazione con la Caritas diocesana, e con gli uffici diocesani dell’economato, dell’edilizia di culto e beni culturali, e delle comunicazioni sociali.

L’iniziativa è aperta a tutti, ma è destinata soprattutto al mondo ecclesiale: parroci, sacerdoti, consigli pastorali parrocchiali, quelli degli affari economici, gruppi, associazioni, movimenti diocesani, seminaristi. È finalizzata a far conoscere ed approfondire il servizio del Sovvenire, fondato sulle due forme di sostegno economico alla Chiesa cattolica: Insieme ai sacerdoti (offerte liberali) e 8xmille. In particolare, saranno forniti i dati su come i fondi dell’8xMille sono impiegati dalla Diocesi nell’ambito della carità, delle esigenze di culto e pastorale, dell’edilizia di culto e dei beni ecclesiastici. Inoltre, saranno raccontate le più significative opere realizzate dalla Diocesi, attraverso la Caritas diocesana e le comunità parrocchiali.

Dopo i saluti di mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, delegato del Sovvenire per la Sardegna, ci sarà l’intervento su “Il senso del Sovvenire” di Stefano Maria Gasseri, incaricato della rete territoriale nazionale del Sovvenire. A seguire, alcune testimonianze, e gli interventi di don Ferdinando Caschili, direttore dell’Ufficio diocesano per l’edilizia di culto e per i beni culturali, di don Marco Lai, direttore della Caritas diocesana e di don Marco Orrù, economo diocesano. A conclusione dell’incontro, sarà proiettato il filmato realizzato dall’Ufficio diocesano del Sovvenire.

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Nell’ambito della rassegna Carbonia Scrive, giovedì 28 febbraio, presso la Biblioteca Comunale di Carbonia, alle ore 17,00, verrà presentato il libro “Le Calze di Timisoara”, di Salvatore Capra.

Siamo in Sardegna nel 1972 in piena contestazione studentesca. Si racconta la storia vera di due ragazzi compagni di banco nell’ultimo anno delle magistrali: Valerio Del Rio ragazzo destinato a una vita di successi, spinto e sostenuto dalla famiglia benestante e Pietro il suo compagno di banco, detto Parallelo.

Alla fine dell’anno scolastico 1973 i due ragazzi si diplomano.

Valerio, dopo una storia d’amore con Marisa sua compagna di classe, parte per Bologna e s’iscrive all’Università per volere del padre. Lì s’innamora di Giulia, e decide di sposarla. La sera prima delle nozze Teresina, la domestica alla quale lui è affezionatissimo gli rivela, dopo un drammatico confronto, un segreto custodito nel suo cuore da tanti anni. Valerio dopo aver saputo decide di convolare  comunque a nozze.

Pietro cresce da solo senza una guida se non quella del prete che lo spinge a studiare.

Frequenta una sezione del partito comunista, a modo suo è impegnato in politica. Conosciuto come una testa calda finisce in carcere accusato di un attentato contro una sede fascista della sua città. Scagionato, Pietro esce dal carcere e dopo un periodo di depressione ritorna a frequentare la sezione del P.C.I. conosce Lucia studentessa femminista.

I due vivranno una storia d’amore che finisce quando lei gli rivela di avere un fidanzato ufficiale e di doversi sposare con lui.

Pietro ricade in uno stato di depressione. Per scuotersi decide di partire con due amici per un viaggio con destinazione i paesi dell’est e in particolare la Romania.

A Timişoara, dopo alcune traversie, conosce Dora che lo soccorre e lo ospita. Pietro s’innamora di lei e decide di sposarla. Dopo il rientro in Italia dove scopre la morte dei nonni, ritorna a Timişoara e trova una città in fermento. Alcuni giorni dopo scoppia la rivoluzione e Pietro si trova suo malgrado coinvolto, diventando protagonista involontario della ribellione, distinguendosi per coraggio ed umanità.

Una storia di due ragazzi con estrazioni sociali opposte i cui destini si mescolano e si invertono. Uno spaccato di storie di vita che si districano nell’affrontare l’esistenza. Vite parallele che s’intrecciano in un susseguirsi di eventi inaspettati. 

Nato a Monterotondo (RM) nel 1956, Salvatore Capra attualmente risiede a Quartu Sant’Elena.

Funzionario tecnico presso un dipartimento di ricerca scientifica alla facoltà di medicina dell’Università di Cagliari.

Dopo il primo romanzo intitolato “Non dirlo a me” edito e distribuito nel 2011 da P.T.M. presenta ora il secondo romanzo intitolato “Le Calze di Timişoara”.  

Ha partecipato a vari concorsi letterari per racconti brevi ottenendo un primo premio e alcune menzioni speciali.

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Scorrendo l’elenco delle attività svolte dal Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia nel corso degli anni 2011-2018 si rimane colpiti dall’intensità delle iniziative e dallo spessore che esse rivestono non solo per gli argomenti trattati, ma anche per i relatori e attori intervenuti.

Colpisce la varietà delle proposte che spaziano dalle conferenze per ricordare illustri personaggi della Sardegna, ai cori e ai cantanti solisti che hanno eseguito musiche e canti tradizionali, alla presentazione di nuovi scrittori, già affermati in campo nazionale, alla celebrazione dei 150 dell’Unità d’Italia, de “Sa Die de sa Sardigna”, e via dicendo.

Non si tralascia niente; tutto viene rappresentato in una cornice di sardità, che però non appare come in un contesto isolato, bensì, ricalcando il modello del villaggio globale, l’Isola rimane una piccola entità del mondo, in esso ben inserita e partecipe.

Ci si può domandare del perché di questo tipo di iniziative e non di altre; la domanda non sembri retorica: la risposta è che noi abbiamo bisogno di queste cose perché alto è il sentimento della nostra identità e quindi il desiderio di mantenerla e coltivarla attraverso i canali che più di altri rafforzano questo tipo di connotazione.

Le iniziative, che hanno prevalentemente carattere culturale, non si confermano quindi come esclusive e riservate a una ristretta élite di intellettuali; esse sono dirette e coinvolgono tutti, anche i non sardi, che peraltro nel nostro Circolo sono discretamente rappresentati a cominciare dal Consiglio Direttivo dove un componente è un “continentale” che ha trascorso in Sardegna molta parte della sua attività professionale.

Mi è doveroso ricordare che così alti risultati nel periodo 2011-2018 si sono ottenuti grazie al presidente che mi ha preceduto, il dott. Gesuino Piga, a cui va il mio sincero ringraziamento per avermi lasciato in eredità il tracciato di una strada molto ben definita e percorribile per lunghi anni ancora.

Quale è il nostro auspicio per il futuro? Le parole d’ordine sono migliorare e innovare, ma noi abbiamo un altro desiderio preminente; oltre a rafforzare la rete con le realtà socio-culturali presenti nel territorio, vogliamo in particolare riuscire a coinvolgere i sardi di seconda e terza generazione che all’interno del nostro Circolo non sono purtroppo molto presenti.

Questa è la sfida che ci proponiamo; non sarà facile, ma ci proveremo.

GESUINO PIGA, presidente onorario del Circolo “Logudoro”

FILIPPO SOGGIU, presidente emerito del Circolo “Logudoro” e della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.)

A testimonianza della feconda attività del nostro sodalizio è sufficiente rifarsi alla testimonianza costituita dalla documentazione raccolta dall’accorto e abile nostro Paolo Pulina a partire dagli esordi dell’Associazione: sfogliandola appare evidente che il Circolo è stato puntualmente fedele ai princìpi costitutivi della legge istitutiva (L.R. n. 7/1991), non solo come luogo di semplice, nostalgica aggregazione de “is sterraus”, ma di accorti e impegnati sodali, animati dal desiderio di recuperare e contribuire allo sviluppo della loro Piccola Patria Isolana.

Viene, pertanto, ad osservarsi il percorso seguito dal nostro Circolo durante i suoi “quasi 40 anni di esistenza”; a partire da quando, con lungimiranza, Paolo Pulina provvide alla raccolta puntuale ed all’assemblaggio di ogni documentazione, ufficiale o meno, che comunque facesse riferimento al sodalizio: articoli di giornale come di ogni altro scritto valido alla bisogna. Ciò ha avuto luogo fino alla cesura costituita dalla prima panoramica (2010) concernente i primi “Trent’anni di attività”, compendio che abbraccia e riepiloga il periodo tra il 1982 e il 2010.

Il periodo successivo costituisce l’oggetto della presente raccolta, che coincide col cambio di indirizzo che verrà impresso dal rinnovo delle cariche sociali avvenuto nel 2018: dopo i 16 anni continuativi della Presidenza di Filippo Soggiu e gli ulteriori 20 della Presidenza di Gesuino Piga. Fra quei due lunghi periodi si può riscontrare una ideale continuità d’azione e di programma, tesa originariamente a consolidare la nuova creatura, e in un secondo tempo anche, e soprattutto, a ricercare una prospettiva per l’affermazione ideologica e culturale della stessa. Di talché il Circolo Culturale Sardo “Logudoro” può dirsi, senza tema di smentita, che abbia sviluppato un ruolo fondamentale, segnando la via e l’indirizzo ideologico in modo da segnare l’esistenza stessa del Mondo dell’Emigrazione organizzata.

Ciò è stato possibile non solo per merito degli esponenti del sodalizio, ma di tutti coloro che si sono con essi associati nell’impegno, con trasporto, lealtà e lungimiranza, come a voler riscattare avvenimenti che li avevano estraniati e umiliati. Si può ben dire, pertanto, che in tale circostanza sono riemerse e si sono confermate nella loro integrità le doti di carattere tipiche della nostra stirpe: impegno, tenacia, riservatezza, lealtà, laboriosità, ma soprattutto aderenza e fede nel proprio carattere di “sardità”.

Si è in presenza di un quadro abbastanza esaustivo di quanto impegno, fatica e tenacia ma anche di intelligenza siano stati dimostrati dal nostro Popolo, che risulta ormai impegnato nell’affermare la propria personalità, impegno gratificato dalla solidarietà e dal rispetto delle popolazioni che li hanno ospitati, in genere sin dall’inizio.

L’azione sociale all’interno del sodalizio è stata caratterizzata da iniziative coerenti col carattere associazionistico dello stesso, normalmente ispirate dal folclore della Sardegna, ma anche dalle riflessioni tratte dalla nostra storia, dal ricordo di eventi e di personaggi caratteristici che l’hanno segnata, oltre ad essere ritmata dalla costante partecipazione alle iniziative, a livello sia di Circoscrizione, come di Federazione. Ampia anche l’opera di divulgazione volta in particolare a far conoscere gli specifici aspetti della nostra cultura e delle nostre tradizioni all’opinione pubblica cittadina, il tutto consolidando i vincoli di amicizia e solidarietà che ormai intercorrono stabilmente fra la nostra Comunità e la Cittadinanza pavese.

***

Nota. Nel periodo qui preso in considerazione, anni 2011-2018, i segnali di incertezze economiche si sono amplificati e trasformati in una irrefrenabile crisi che ha investito progressivamente tutto il pianeta con effetti devastanti. La già fragile economia isolana ne ha subìto terribili ripercussioni, essendo stata colta, per di più, nella delicata fase del trapasso da un regime marcatamente conservatore ad altro di più ampie aperture progressiste, impattando, pertanto, nel pieno di un mutamento radicale del quadro ideologico e politico-istituzionale. Per un tempo abbastanza lungo, si è paventato che si rendesse necessario di intervenire e modificare il regime della legislazione regionale sull’Emigrazione, vanto appunto della legislazione politico-sociale della Regione Autonoma della Sardegna. Fortunatamente, pur con comprensibile lentezza, le cose sono andate sistemandosi ed anche i bilanci sono andati assestandosi, e anche  il flusso dei contributi previsti per le iniziative regionali ha ripreso a scorrere con una certa regolarità.

PAOLO PULINA

– vicepresidente vicario del Circolo culturale sardo “Logudoro”

– vicepresidente e responsabile Cultura/Informazione della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (F.A.S.I.)

Nella prefazione alle tre pubblicazioni che ho curato per il Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia per documentare dettagliatamente le attività da esso realizzate a partire dall’anno di istituzione ufficiale del nostro sodalizio, cioè dal 1982:   

1) Dieci anni di attività 1982-1991, Pavia, Antares, 1991, 192 pagine di rassegna stampa, ill.;

2) tre volumi di rassegna stampa (per oltre 500 pagine) riferiti alle iniziative del nostro Circolo nel decennio 1992-2001;

3)Trent’anni di attività, 1982-2010, a cura di Gesuino Piga e Paolo Pulina, Pavia, Nuova Tipografia Popolare, 2010, pagine 64, ill.;

ho espresso la mia ferma convinzione che «ciascuna comunità – anche la più piccola e marginale – deve preoccuparsi di conservare, preservare e valorizzare i documenti relativi alla propria attività».

Fondamentale, a questo scopo, è l’approntamento di una agile pubblicazione a stampa  (quello che ho chiamato «archivio portatile») che diventa sicuro riferimento per riepilogare i dati essenziali anno per anno ma anche per aggregare, in scrupoloso ordine cronologico, la documentazione depositata nell’archivio fisso – e di ben più pesante ingombro – di un’Associazione, di una Comunità, di un Circolo.    

L’attuale Consiglio Direttivo del Circolo, condividendo anch’esso questo principio metodologico, mi ha affidato l’incarico di aggiornare il nostro archivio documentario a stampa (quindi «portatile») raccogliendo in forma sintetica ma esauriente tutte le informazioni riguardanti le iniziative realizzate dal Circolo dall’anno 2011 fino all’anno 2018 compreso.

Portato a termine il lavoro, il mio primo suggerimento – rivolto ai Soci ma anche agli altri lettori  “esterni” – è che essi recuperino nella propria libreria domestica il volume Trent’anni di attività, 1982-2010 e risfoglino non solo le introduzioni di Filippo Soggiu, di Gesuino Piga e del sottoscritto ma anche le restanti pagine con l’elenco minuzioso delle nostre manifestazioni.

Sarà un esercizio della memoria che consentirà di apprezzare meglio questo seguito della storia (arricchita questa volta anche da una significativa appendice fotografica). A questa storia spetta a noi tutti assicurare un futuro all’altezza di quanto realizzato nei 36 anni 1982-2018, cioè in un lungo arco temporale passato di cui possiamo essere legittimamente orgogliosi sia per la quantità delle proposte offerte ai Soci e ai cittadini di Pavia sia per la qualità di esse.

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Un bellissimo evento organizzato dalla cooperativa Allevatori Sulcitani in collaborazione con il comune di Carbonia, la cooperativa Piccola Parigi e il Consorzio Network Etico: giovedì 28 febbraio, alle ore 9.30, i bambini dell’Asilo Nido Comunale “I Colori dell’Arcobaleno” faranno merenda degustando gratuitamente i prodotti freschi e genuini prodotti dalla cooperativa Allevatori Sulcitani di Sirai.

I pastori, in collaborazione con le insegnanti dell’Asilo nido di via Manzoni, offriranno ai piccini formaggini e yogurt di alta qualità. «Si tratta di una meritoria iniziativa portata avanti dagli Allevatori Sulcitani per protestare in modo costruttivo contro il problema del basso prezzo del latte, decidendo di non versare il proprio prodotto per strada, ma donandolo ai bambini della nostra città», ha detto l’assessore delle Attività produttive Mauro Manca.

«L’Amministrazione comunale di Carbonia – ha sottolineato il sindaco Paola Massidda – è al fianco dei pastori e sostiene le loro rivendicazioni e proteste, soprattutto se queste sono condotte con civiltà e nel pieno rispetto delle regole. E l’iniziativa organizzata a favore dei bambini dell’Asilo Nido merita un plauso in tal senso per l’approccio fattivo e positivo che la contraddistingue.»

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«E’ un risultato straordinario che attesta la volontà di cambiare pagina rispetto ai disastri del centrosinistra.»

E’ quanto evidenzia il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis il giorno dopo la vittoria della coalizione di centrodestra capeggiata da Christian Solinas: «Un successo che può segnare una svolta per la Sardegna. Un contributo determinante e decisivo è stato dato da Forza Italia, che avrà come bussola lo sviluppo e la creazione di nuove opportunità di lavoro. Il partito ha dimostrato la sua vitalità soprattutto nel tessuto produttivo del centronord dell’Isola, che con il consenso al gruppo azzurro ha indicato la strada della ripresa».

«Ci aspettiamo – conclude Pietro Pittalis – che il progetto di rilancio riparta proprio dal settore agropastorale, incrociando le esigenze poste per un aumento del prezzo del latte, mettendo in campo ogni utile azione per contrastare la disoccupazione e il precariato, con la messa a punto di una seria proposta per la revisione della legge urbanistica che consenta anche il rilancio delle attività del settore edilizio ed artigianale». 

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Sabato 2 marzo, a partire dalle ore 17.00, presso la Cittadella Universitaria di Monserrato, il CRUC in collaborazione con l’Associazione Culturale Palazzo d’Inverno e la Regione Sardegna, organizza “Cubancarnival 2019”, la consueta festa di carnevale dedicata a bambini e adulti.

Si tratta di un evento particolarmente atteso, che ogni anno si rinnova con sempre nuovi canovacci, protagonisti e sorprese. Un modo di celebrare il Carnevale in modo ludico, ma anche un’occasione per avvicinare i più piccoli al linguaggio teatrale, alla musica, alla danza e al movimento, nonché favorire la socializzazione e lo scambio interpersonale. Un lavoro che Palazzo d’Inverno coltiva costantemente attraverso i laboratori per bambini, in una pluriennale esperienza di approccio e divulgazione dei linguaggi artistici rivolti ai più giovani. E’ infatti importantissimo che la fantasia dei bambini venga costantemente stimolata a manifestarsi nella sua totalità, in quanto benefico regolatore dell’equilibrio emozionale dei più piccoli che si affacciano al mondo. La creatività e la capacità di esternarla permettono inoltre ai bambini di dichiararsi e acquisire consapevolezze, al fine di renderli veri protagonisti e non solo fruitori del mondo.

Una grande festa quindi, ma anche un prezioso momento per regalare un’occasione di espressione in una cornice ricca di energia, sorprese e buon cibo. In particolare, i bambini avranno modo di conoscere ed essere coinvolti nell’universo della giocoleria con l’artista Simone Orrù, mentre la parte dedicata alla musica e alla danza vedrà protagonisti Luana Maoddi, Alexis Castor, Riccardo Giotti e Betty Oro. Una serata con una scaletta artistica ricca e avvincente, in cui si avvicenderanno tante sorprese che stupiranno tutti i partecipanti.