21 November, 2024
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E’ stato inaugurato questa mattina, a Nuraxi Figus, nella miniera di Monte Sinni, l’impianto sperimentale per la produzione dell’alga Spirulina.

La “scoperta dell’acqua calda” proietta la Sardegna in un mercato internazionale di eccellenza e altissima qualità nella produzione dell’alga Spirulina, il supercibo del futuro che promette a chi lo utilizza non solo più energia ma anche benefici per la salute e nel campo dei cosmetici. La scoperta è che, invece di buttarla via come è stato (necessariamente) fatto per anni, può essere utilizzata nel processo di produzione dell’alga Spirulina per ottenere un prodotto finale dalle qualità uniche e straordinarie. Il progetto, avviato e concluso nella prima fase sperimentale, è stato realizzato in collaborazione tra Università di Cagliari e Carbosulcis e finanziato dalla Regione attraverso l’assessorato della Programmazione con 140mila euro. Oggi l’inaugurazione ufficiale dell’impianto sperimentale con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, l’amministratore Unico della Carbosulcis Antonio Martini, il responsabile scientifico del Progetto Cristiano Galbiati, il prorettore per l’Innovazione dell’Università di Cagliari Maria Chiara Di Guardo.

Il fotobioreattore in vetro con scambiatore termico integrato, così si chiama tecnicamente l’alloggiamento dove cresce l’alga Spirulina, ha già dimostrato con successo la funzionalità primaria per la quale era stato concepito, cioè la possibilità di utilizzare il calore dell’acqua della miniera per permettere un ciclo di produzione 24 ore al giorno per 365 giorni all’anno per la produzione di alghe azzurre in impianti  all’aperto, senza la copertura di serre. Proprio il freddo intenso delle prime settimane di gennaio ha permesso di sottoporre l’impianto ad uno stress test molto importante e significativo che è stato superato brillantemente tanto che l’impianto è stato brevettato. Grazie all’utilizzo dell’acqua calda e al successo del fotobioreattore, Carbosulcis sarà presto in grado di garantire un valore aggiunto importante a imprenditori che volessero cimentarsi con la riqualificazione dei suoi “brown fields” (siti inquinati all’interno dei quali è possibile fare attività di rigenerazione che portino maggiori benefici che le semplici bonifiche) per un ciclo di produzioni che “più verde di così non si può”.

Le attività di sperimentazione sono affiancate da un’analisi di mercato per verificare le potenzialità economiche dei prodotti derivati dalla Spirulina con lo scopo di creare opportunità di sviluppo per il territorio e nuovi posti di lavoro.

Il progetto prevede anche una nuova fase operativa progettuale denominata “Spirulina 2.0”, che ha come obiettivo quello di sperimentare un sistema di produzione più efficace dell’alga, in grado di garantire un’estensione temporale, maggiori quantitativi della produzione e un percorso di imprenditorialità, anche in collaborazione con diversi dipartimenti dell’Università. Per questa seconda fase la Regione prevede un ulteriore stanziamento di risorse, in modo da garantire la prosecuzione delle attività.

L’Amministratore unico della Carbosulcis, Antonio Martini, ha spiegato quelle che sono le prospettive in termini occupazionali.

«Se fino a qualche anno fa l’organico della Carbosulcis contava 430 dipendenti – ha detto Antonio Martini – oggi i dipendenti sono 160 e a breve, con l’attuazione della quota 100, questo numero scenderà ancora a 130, con 15 ingegneri, 2 geologi e 80 tra operai e impiegati tecnici diplomati. La prospettiva, tra questo e gli altri progetti in cantiere, è di occupare subito 20-25 persone, numero che potrà crescere fino a 30-40. Non sono sicuramente grandi numeri, ma ciò che importante e l’indotto che si potrà creare.»

«Il nostro obiettivo – ha rimarcato Maria Chiara Di Guardo – è creare una filiera, aiutare i giovani a creare nuove imprese. A tal fine abbiamo attivati corsi di laurea specifici. Puntiamo a creare un ecosistema, con sinergie tra il progetto Aria e il progetto Spirulina.»

       

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Sarà un Carnevale festeggiato nel pieno rispetto della tradizione, con carri allegorici, maschere “a tema” e dolci tipici per tutti. Ma non mancherà quell’ulteriore tocco di divertimento, grazie ai concorsi (con tanto di premi in palio) per i costumi in maschera.

Ecco gli ingredienti principali della grande festa di Carnevale in programma a Calasetta domenica 24 febbraio. L’evento, organizzato dalla Pro loco cittadina in collaborazione con il Comune e la Cantina Sociale, ha pensato a una serie di iniziative che prenderanno il via alle tre del pomeriggio.

«Si partirà dal piazzale della Cantina, luogo di incontro delle maschere e punto di partenza della consueta sfilata – spiega Tiziana Schiaffino, componente del direttivo della Pro loco calasettana – una volta raggiunti i carri al porto, si proseguirà fino a piazza Belly.»

Proprio nella piazza principale di Calasetta si terrà la grande festa con il concorso: quest’anno, infatti, la Pro loco ha organizzato tre competizioni per altrettante categorie: i bambini, le bambine (fino agli 11 anni) e i gruppi. E per questi ultimi ha indicato (in via del tutto facoltativa) il tema “horror”, lasciando dunque sostanzialmente libera la scelta del costume.

«Una giuria di qualità si esprimerà sui costumi in maschera – precisa Tiziana Schiaffino – i bimbi e le bimbe concorreranno come maschere singole, e poi ci saranno i gruppi». E non mancheranno i premi in palio: «Per le due categorie di bambini, un buono spesa di 25 euro in un’attività commerciale di Calasetta – per i gruppi un buono da 250 euro».

A conclusione delle premiazioni, spazio alle leccornie: la Pro loco distribuirà le tipiche zippole a tutti.

 

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Il presidente Daniela Marras ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia in seduta straordinaria ai sensi dell’art. 39 del D. Lgvo 18.08.2000 n. 267 e ai sensi dell’art. 38 del regolamento del Consiglio comunale, presso la sala consiliare del Centro polifunzionale in Piazza Roma, per le ore 18,00 di giovedì 7/02/2019 con il seguente ordine del giorno:

Comunicazioni del presidente del Consiglio comunale;

Interrogazioni, Interpellanze, Mozioni;

Approvazione del regolamento per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi e ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici ai sensi dell’art. 12, comma 1, legge 7 agosto 1990, n. 241 e del patrocinio comunale in favore di soggetti o Enti operanti nei settori Cultura, Spettacolo e Turismo;

Approvazione del regolamento per utilizzo area per sgambamento cani;

Modifica del regolamento accesso civico e generalizzato. Approvazione.

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A seguito delle nuove procedure di conferimento e controllo della raccolta differenziata, il 5/02/2019 il comune di Iglesias inizierà la distribuzione dei kit dei nuovi mastelli con microchip, buste e calendario 2019.

Una volta terminata la distribuzione non sarà più possibile utilizzare i vecchi mastelli per il conferimento dei rifiuti.

La consegna è suddivisa per frazione e quartiere.

Partiamo con le frazioni, queste sono le prime date:

Frazione di San Benedetto – Presso locali ex circoscrizione

  • Incontro divulgativo con la popolazione il 5/02/2019 alle ore 17.30
  • distribuzione buste e mastelli nei giorni dal 6 al 7/02/2019, dalle ore 10.00 alle ore 16.00

Frazioni Tanì, Corongiu e Barega – Presso sagrato della Chiesa di Corongiu

  • Incontro divulgativo e distribuzione buste e mastelli.

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Un’infermiera professionale 50enne di Nuxis s’è infortunata mentre faceva la spesa assieme al marito al supermercato Lidl di via Dalmazia, a Carbonia. La donna è scivolata sullo yogurt presente sul pavimento, rovinando malamente a terra e riportando traumi per una prognosi di tre settimane, salvo complicazioni.

La donna, per essere assistita e risarcita, si è affidata a Studio 3A, società specializzata a livello nazionale nella valutazione delle responsabilità in ogni tipologia di sinistro, a tutela dei diritti dei cittadini.

Lo spiacevole episodio si è verificato sabato 19 gennaio 2019, poco dopo le 14.30. La donna è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai, dove i medici le hanno riscontrato la distrazione dei muscoli ischio-crurali lato sinistro, per una prognosi di tre settimane nelle quali la paziente dovrà osservare riposo assoluto, con divieto di “carico” dalla parte sinistra.

«Per una volta, quanto meno, l’atteggiamento della struttura di vendita è stato trasparente e onesto – scrive in una nota il dottor Nicola De Rossi, rappresentante dello Studio 3A -. Alla richiesta da parte di Studio 3A, per conto della propria assistita, di aprire il sinistro e di fornire le coperture assicurative, la Lidl ha confermato i fatti riferiti dalla donna e la loro dinamica rilasciando la seguente dichiarazione: “La cliente mentre si recava in cassa numero 4 è scivolata. Lo scivolamento è avvenuto per la presenza di yogurt sul pavimento”.»

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Dopo il successo delle edizioni precedenti, ritornano a grande richiesta i Corsi di tennis e padel gratuiti per principianti, l’iniziativa promossa da Smeralda Holding che offre ai residenti di Arzachena e Olbia l’opportunità di imparare tutti i segreti di queste discipline sportive grazie al prezioso supporto dei maestri professionisti del Cervo Tennis & Padel Club di Porto Cervo.

Giunta alla sua terza edizione, si tratta di una delle iniziative sportive del programma di attività “Smeralda Holding per il Territorio” che hanno visto il coinvolgimento di oltre 200 partecipanti nel solo 2018.

Il corso è rivolto ad adulti e bambini dagli 8 anni in su e prevede lezioni di gruppo con cadenza bisettimanale, da febbraio ad aprile, della durata di un’ora, suddivise in 4 turni pomeridiani dalle 16.00 alle 20.00.

Sarà possibile manifestare il proprio interesse a partecipare ai Corsi di tennis e padel gratuiti per principianti contattando la segreteria organizzativa di Smeralda Holding. I 100 posti disponibili saranno assegnati in base all’ordine cronologico con cui sarà presentata la richiesta di partecipazione.

Per poter frequentare i corsi sarà necessario presentare un certificato medico di idoneità all’attività sportiva in corso di validità. La partecipazione ai corsi per principianti è completamente gratuita: Smeralda Holding sosterrà tutti costi, compresa la quota di iscrizione al Club.

I corsi gratuiti sono destinati solo a chi non abbia già usufruito di questa opportunità nelle edizioni precedenti, ma Smeralda Holding contribuirà a sostenere parte dei costi della quota d’iscrizione degli ex corsisti che vorranno proseguire il percorso di perfezionamento della propria tecnica sportiva partecipando alle lezioni di livello avanzato tenute dai maestri del Cervo Tennis & Padel Club di Porto Cervo.

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Il comune di Carbonia ha avviato le procedure per il rinnovo delle concessioni scadute presso il cimitero di Cortoghiana, in base a quanto previsto dall’art. 89 del vigente regolamento comunale di Polizia mortuaria.

Gli elenchi delle concessioni cimiteriali scadute sono stati pubblicati in allegato e saranno visualizzabili per 60 giorni sull’Albo pretorio comunale e nelle bacheche dei cimiteri di Carbonia e Cortoghiana.

I concessionari, o le eventuali persone aventi titolo interessate al rinnovo, potranno rivolgersi all’Ufficio servizi cimiteriali Amministrativi (tel. 0781 694430).

In mancanza di rinnovo, la sepoltura rientrerà nella piena disponibilità dell’Amministrazione comunale, che procederà alla liberazione dei manufatti tramite operazioni di estumulazione ordinaria, ai sensi dell’articolo 89 del regolamento comunale di Polizia mortuaria.

Ove non sia stata richiesta diversa destinazione in sepoltura privata, si procederà come indicato di seguito:

• I resti mortali (cadaveri indecomposti) saranno inumati in apposito campo;

• I resti ossei saranno collocati nell’ossario comune.

La ricerca dei familiari dei defunti, ai fini della collocazione dei resti, viene effettuata tramite l’ufficio anagrafico tra la popolazione residente, estesa al coniuge, agli ascendenti e discendenti di primo grado.

L’avviso resterà visibile nell’Albo pretorio comunale e nelle bacheche dei cimiteri di Carbonia e Cortoghiana fino al 28 marzo 2019.

 

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Alcuni paesi della Sardegna potranno avere il metano già entro il 2019. I primi centri a essere serviti saranno quelli dove sono già iniziati i lavori per la costruzione delle reti di distribuzione previste dal Piano per la metanizzazione. È quanto ha potuto verificare l’assessora dell’Industria, Maria Grazia Piras, che nei giorni scorsi ha visitato alcuni cantieri per osservare da vicino lo stato di avanzamento dei lavori.

«Siamo nella fase più importante di un processo che, dopo un periodo di stasi, ora procede in maniera spedita. Un intervento per il quale lo Stato ha investito risorse ingenti e per il quale non sarebbe né giustificato né auspicabile alcun passo indietro -afferma l’assessore Maria Grazia Piras -. Durante la visita nei cantieri ho potuto constatare che gli interventi sono a buon punto e l’azienda Italgas ha confermato che i lavori saranno completati nei prossimi due anni. Entro il 2019, il metano potrebbe già arrivare in alcuni centri della Sardegna serviti dalle reti di distribuzione attualmente in costruzione. È una notizia che rafforza la validità delle iniziative che abbiamo portato avanti nel corso di questi 5 anni per ottenere la metanizzazione dell’isola: dal completamento degli stessi bacini al progetto della rete nord-sud, fino alla realizzazione dei depositi costieri, uno dei quali, il deposito di HiGas nel porto di Santa Giusta-Oristano, è già in fase di costruzione.»

In tutta la Sardegna sono già 1.800 i chilometri di rete realizzati nei diversi bacini. Mancano all’appello ancora 1.100 chilometri. I cantieri Italgas attualmente in corso sono quattro: il bacino numero 4 (Osilo, Porto Torres, Sennori, Sorso, Stintino), il numero 6 (Alghero e Olmedo), il numero 19 (Mogoro, Palmas Arborea, San Nicolò d’Arcidano, Santa Giusta, Marrubiu, Uras) e il numero 27 (Furtei, Guasila, Samassi, Samatzai, Sanluri, Segariu, Serramanna, Serrenti). Al momento, nei quattro bacini sono stati realizzati 46 chilometri di rete, di cui 30 nel bacino 4, 5 chilometri nel bacino 6, 7 chilometri nel bacino 19 e 4 chilometri nel bacino 27. Nei prossimi mesi partiranno i lavori anche in altri 6 bacini: il numero 35 nel Basso Sulcis, il numero 37 (Monastir, Nuraminis, San Sperate, Sestu e Ussana), il numero 26 in Trexenta, il numero 10 (Alà dei Sardi, Orune, Osidda, Anela, Benetutti, Bitti, Nule e Onanì), il numero 11 in Baronia e il numero 15 (Dorgali, Galtellì, Irgoli, Loculi, Onifaie e Orosei). Inoltre, altri tre bacini – il 7 (Cargeghe, Ittiri, Muros, Ossi, Putifigari, Tissi, Uri e Usini), il 9 (Berchidda, Ittireddu, Ozieri, Tula) e il 22 in Ogliastra (Arzana, Bari Sardo, Baunei, Cardedu, Elini, Gairo, Girasole, Ilbono, Escalaplano, Lanusei, Loceri, Lotzorai, Osini, Perdasdefogu, Seui, Talana, Tertenia, Tortolì, Triei, Ulassai, Ussassai, Villagrande Strisaili) sono già completati e saranno gestiti da Italgas.

Nei cantieri in corso, come constatato dall’assessore Maria Grazia Piras, si stanno realizzando reti e servizi all’avanguardia, potendo applicare già in fase di costruzione le migliori soluzioni che oggi la tecnologia mette a disposizione: digitalizzazione delle reti, interconnessioni tra i diversi bacini, contatori intelligenti, utilizzo diffuso della fibra ottica per la trasmissione dei dati. Tutto ciò consentirà una gestione molto efficace degli impianti e un servizio di qualità elevato. In Sardegna, insomma, si sta realizzando un progetto fortemente innovativo che sarà poi riprodotto anche nel resto d’Italia. Importanti anche le ripercussioni sul fronte occupazionale. In 3 dei Bacini in cui opera Italgas hanno trovato lavoro 175 persone. Le imprese sarde che operano nell’indotto sono 5 e hanno garantito la creazione di ulteriori 80 posti di lavoro.

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Prenderà il via anche a Sassari il mese della prevenzione della maculopatia e retinopatia diabetiche, promosso dal 4 al 28 febbraio su tutto il territorio nazionale dal Centro ambrosiano oftalmico (Camo) in collaborazione con l’Ospedale San Raffaele di Milano. Un’importante iniziativa medico-sociale che gode del patrocinio del ministero della Salute e della Società Oftalmologia italiana (Soi).

A Sassari gli interessati potranno recarsi alla struttura complessa di Oculistica dell’Aou di Sassari in viale San Pietro 43. Per usufruire dello screening è necessario prenotare la propria visita sul sito www.maculopatie.com . L’équipe di specialisti, guidati dal professore Francesco Boscia e dalla dottoressa Luisa De Villa, sarà a disposizione per diagnosticare la presenza di maculopatia e retinopatia diabetiche e suggerire le opportune terapie.

In totale sono 31 i Centri presenti su tutto il territorio nazionale in cui si potrà effettuare una visita oculistica gratuita, volta alla rilevazione di queste patologie invalidanti che, se non diagnosticate per tempo possono portare alla cecità. Gli screening sono effettuati da équipe medico-infermieristiche dotate di attrezzature all’avanguardia tra cui EyeArt, un software che utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale per analizzare le immagini dell’occhio prese con una telecamera retinica. La nuova frontiera della diagnostica.

Secondo quanto riportato dalla Società Oftalmologica italiana e dalla Società italiana di Diabetologia, quando il diabete mellito viene diagnosticato oltre i 30 anni di età, la prevalenza di retinopatia diabetica varia tra il 21% negli individui con diabete insorto da meno di 10 anni e il 76% in quelli con più di 20 anni dalla diagnosi: mediamente il 30-50% della popolazione diabetica è affetto da retinopatia in forma di varia gravità. Questo dimostra come il pericolo pubblico numero uno per gli occhi sia il diabete.

 

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Il Governo non rispetta neanche le stesse scadenze che ha imposto attraverso la sua Finanziaria e continua a ignorare completamente la sentenza della Corte Costituzionale sulla questione accantonamenti. Ieri, 31 gennaio, è scaduto il termine indicato dallo stesso Governo (nel comma 875 dell’articolo 1 della Finanziaria nazionale) come data ultima entro la quale trovare un’intesa sulla finanza pubblica con le Regioni a Statuto speciale. E, allo stesso tempo, Palazzo Chigi continua a non applicare la durissima sentenza con cui i giudici intimavano la restituzione alla Sardegna delle quote non dovute (285 milioni) e ribadivano la necessità di un accordo sugli accantonamenti equo e, soprattutto, condiviso. Nessun incontro convocato, dunque, e nessuna risposta “istituzionale” alla lettera inviata dalla Regione il 15 gennaio per chiedere di ottemperare immediatamente alle disposizioni della Corte. Scaduti dunque nel silenzio più assoluto i termini indicati dallo stesso Governo, oggi il presidente Francesco Pigliaru ha inviato un’altra lettera al premier Giuseppe Conte e ai ministri dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, degli Affari regionali e le autonomie Erika Stefani, al sottosegretario di Stato Giancarlo Giorgetti ed al vice ministro dell’Economia e delle Finanze Massimo Garavaglia. 

«Prendiamo atto con rammarico del fatto che il Governo, nonostante le nostre ripetute richieste di ridefinire il concorso della Regione Sardegna agli obiettivi di finanza pubblica, anche tenendo conto della necessità di dare immediata esecuzione alla sentenza n. 6 del 2019 della Corte costituzionale, ha fatto trascorrere il termine del 31 gennaio 2019, previsto dalla recente legge di bilancio dello Stato n. 145 del 2018 per la stipula dell’accordo, senza convocare alcun nuovo incontro e senza inviare nessuna risposta con una proposta di intesa – scrive Francesco Pigliaru -. Ciò premesso, La informo che nei prossimi giorni la Regione darà avvio a tutte le opportune azioni giudiziarie per il soddisfacimento dei propri diritti e la tutela delle proprie attribuzioni.»

La Regione, dunque, come annunciato nei giorni scorsi, percorrerà la linea dura. In queste ore si stanno mettendo a punto i dettagli con gli uffici legali sulle strade possibili, ovvero una ingiunzione di pagamento nei confronti del Governo presentata al giudice civile e un ricorso per ottemperanza alla stessa Corte Costituzionale che potrebbe anche portare alla nomina di un commissario ad acta che sostituisca il Governo e applichi la sentenza. La sentenza dello scorso 11 gennaio non ha precedenti, per varie ragioni: per il riconoscimento su tutti i fronti delle ragioni della Sardegna, per la durezza delle contestazioni al Governo, per l’inedita decisione di entrare fortemente nel merito della questione elencando i criteri con cui si deve arrivare alla stima della somma di accantonamenti, che deve appunto necessariamente tenere conto dell’insularità e del contesto economico in cui si trova la Sardegna, penalizzata rispetto alle altre regioni. I giudici sono stati poi durissimi con il Governo: la necessità di far quadrare i conti nelle casse nazionali non può diventare un principio tiranno nei confronti dell’isola, alla quale vanno riconosciute risorse adeguate per non comprimere, oltre la misura consentita, la sua autonomia finanziaria. Inoltre, sottolineano i giudici, il legislatore dispone di una discrezionalità “limitata” dagli effetti delle sentenze della Corte Costituzionale. Ovvero: il Governo non può fare quello che vuole, deve rispettare le indicazioni della Consulta derivanti da un contenzioso e cercare un accordo con la Regione. 

«È una situazione davvero paradossale, il Governo non riesce a rispettare neanche le scadenze che indica nelle sue leggi. Avevano scelto loro la data del 31 gennaio per chiudere gli accordi con le Regioni speciali, e l’avevano messa nero su bianco in Finanziaria. Invece, non solo hanno ignorato la scadenza, non solo non hanno ancora applicato la sentenza arrivata due settimane fa, ma non hanno avuto neanche il buongusto di rispondere a una delle decina di lettere inviate per chiedere un incontro. Uno sgarbo istituzionale senza precedenti, una totale mancanza di rispetto fra istituzioni, un atteggiamento incomprensibile e inqualificabile che polverizza quella lealtà necessaria fra chi, a vari livelli, ha responsabilità di governo del Paese – dice l’assessore della Programmazione Raffaele Paci –. È gravissimo non aver neanche risposto a quest’ultima lettera, fino all’ultimo minuto utile abbiamo pensato che un segnale sarebbe arrivato, la scadenza da loro voluta era ormai vicinissima, invece nulla. Totalmente ignorati, ancora una volta, con l’aggravante che, in questo caso, il Governo ha snobbato se stesso e persino la Corte Costituzionale, continuando a far finta di niente e a girarsi dall’altra parte, e continuando a trattenere illegittimamente nelle sue casse soldi che sono dei sardi e che vanno spesi esclusivamente per la Sardegna. Nelle prossime ore – conclude Raffaele Paci – faremo tutto quello che è in nostro potere per avere giustizia, e intanto adotteremo altri provvedimenti in Giunta.»