Venerdì 15 febbraio, a Tortolì, si terrà l’evento “Diversamente giovani. Dai bisogni alle nuove opportunità per gli anziani del territorio”.
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Un ponte di dialogo intergenerazionale tra persone anziane, ragazzi, associazionismo e istituzioni. E’ questa la mission dell’evento “Diversamente giovani. Dai bisogni alle nuove opportunità per gli anziani del territorio”, organizzato da Anteas Ogliastra, in collaborazione con Anteas Sardegna, Fnp, CISL pensionati, CISL Ogliastra, Alta Formazione e Sviluppo, Fondazione “Carlo Felice” e l’associazione “Sinergie”, che accende i riflettori su un tema sociale e di vita che riguarda tutti, indistintamente. L’iniziativa sociale, moderata dalla giornalista Marinella Arcidiacono, si svolgerà venerdì 15 febbraio, presso la sede Anteas di via Grazia Deledda 22 ed avrà inizio alle ore 10.00. L’incontro è aperto a tutti e coinvolgerà oltre i soci Anteas, alcuni studenti e insegnanti dell’Istituto alberghiero di Tortolì, il sindaco e diverse figure istituzionali e professionali.
«I bisogni e le necessità degli anziani sono sempre stati oggetto di attenzione dell’Anteas Ogliastra – afferma Alessandro Serra, presidente dell’ente promotore – lo dimostrano i numerosi progetti organizzati negli anni, come per esempio, il segretariato sociale, l’assistenza domiciliare leggera, la ginnastica dolce, il punto d’ascolto, l’aiuto alimentare e i numerosi corsi di formazione che hanno coinvolto centinaia di anziani. L’obiettivo dell’Anteas Ogliastra – aggiunge Alessandro Serra – non è solo quello di intervenire quando emerge un problema o un bisogno, ma è anche quello di prevenire il disagio e raccogliere specifiche esigenze che provengono dal nostro territorio.»
Obiettivo dell’incontro è quello di promuovere un confronto tra i presenti e consentire la rilevazione di un’analisi dei bisogni sul tema.
«Questo incontro ha l’obiettivo – osserva Michele Muggianu, segretario generale UST CISL Ogliastra – di offrire delle azioni volte ad aiutare gli anziani a rimanere all’interno delle loro reti sociali senza esserne allontanati e, al contempo, sviluppare nuove reti con gli altri componenti della società, in particolare attivando dei punti di incontro intergenerazionali. L’inclusione è fondamentale per impedire l’isolamento sociale, sia in senso sociale che fisico e culturale. La “memoria” e la storia – conclude Michele Muggianu – rappresentano da sempre il primo legame tra generazioni.»
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