Antonio Tajani: «Il Parlamento europeo è in prima linea per contrastare ingerenze straniere nella campagna per le prossime elezioni».
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Il Parlamento europeo critica fortemente il tentativo di alcuni Paesi di minare la democrazia europea. Oggi a Strasburgo è stata adottata, a larghissima maggioranza, una risoluzione che condanna duramente qualunque azione mirata ad interferire con il corretto svolgimento delle prossime elezioni europee attraverso campagne di disinformazione e fake news.
Il presidente Antonio Tajani ha dichiarato:
«La partecipazione dei cittadini al voto è la linfa vitale della democrazia. Per poter esercitare pienamente questo diritto, gli europei devono disporre di notizie complete e accurate. Il nostro ruolo, come politici, è quello di garantire una vera libertà di scelta, contrastando, con ogni mezzo, disinformazione e notizie false che mirano a condizionare l’opinione pubblica.
Durante la mia recente visita negli Stati Uniti, i servizi segreti americani hanno confermato che sono in atto azioni di disturbo da parte di Paesi terzi, con l’obiettivo di influenzare il risultato delle prossime elezioni. A soli 75 giorni dall’appuntamento elettorale, la nostra democrazia è sotto attacco. Il Parlamento europeo è in prima linea per contrastare queste ingerenze straniere e garantire il corretto funzionamento dei processi democratici nella campagna in corso.»
Le principali fonti di disinformazione in Europa provengono da Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Gli Stati Membri sono stati invitati a modificare al più presto la legislazione esistente per poter contrastare più efficacemente le azioni di disinformazione e i crimini informatici in vista del voto.
Per controbattere la propaganda esterna, il Parlamento europeo ha invitato gli Stati Membri a sviluppare un quadro normativo adeguato. Il Parlamento ha anche chiesto di aumentare le risorse della Task Force incaricata di contrastare la propaganda russa.
È stato, inoltre chiesto un maggiore controllo da parte dei social media, dei servizi di messaggistica istantanea e dei motori di ricerca. Le imprese che non faranno la loro parte per arginare rapidamente le fake news, saranno ritenute responsabili. Inoltre, le autorità dovranno poter identificare e localizzare gli autori e gli sponsor di tutti i contenuti a sfondo politico.
Infine, a seguito dello scandalo Facebook/Cambridge Analytica, il Parlamento europeo ha adottato una legge per evitare un utilizzo inappropriato o illegale dei dati sensibili nel corso delle consultazioni elettorali. Le nuove regole prevedono sanzioni contro partiti politici e fondazioni europee che usino deliberatamente dati personali al fine di influenzare il risultato delle elezioni.
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