20 December, 2024
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Elisabetta Falchi (Confagricoltura): «Sulle strade vicinali del comune di Oristano, no ad imposizioni dall’alto ma collaborazione per interventi».

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«Pronti a collaborare ma sulla base di un progetto e percorso organizzato ben preciso. La decisione del comune di Oristano di emanare l’ordinanza numero 23 del 26 gennaio con cui si impone la sistemazione delle strade rurali ai frontisti entro la fine di questo mese non è stata concordata e condivisa. Inoltre, così come è articolata, è difficilmente percorribile, non consentirà ai singoli di intervenire in maniera efficace e attribuisce forti responsabilità che ci destano preoccupazione e non permetteranno di raggiungere l’obiettivo.»

Lo scrive, in una nota, Elisabetta Falchi, vice presidente Confagricoltura Oristano.

«Il territorio che circonda Oristano è costituito da circa 90 chilometri di strade rurali e di penetrazione agraria – aggiunge Elisabetta Falchi -. Si tratta di vie necessarie per raggiungere le aziende agricole che purtroppo hanno la caratteristica di essere particolarmente frammentate. Come agricoltori non ci siamo mai sottratti alla necessità di portare avanti azioni che possano permettere la sistemazione delle aree in oggetto e, soprattutto, da tempo chiediamo un intervento anche delle istituzioni proprio per attivare un piano di manutenzione. Il fondo stradale danneggiato crea problemi, soprattutto, a chi opera quotidianamente nelle campagne, generando maggiori costi per i tempi di trasferimento da un campo all’altro e per la manutenzione continua alle diverse attrezzature agricole sottoposte a forti sollecitazioni e alta usura . Per questo motivo, sin da subito, chiediamo all’amministrazione di individuare un percorso che possa coinvolgere tutti i soggetti interessati in maniera equa. Una strada da seguire, che la nostra organizzazione si dice pronta da subito ad appoggiare, è quella del consorzio tra le diverse parti in cui ciascuno partecipa in base a quanto dovuto – conclude Elisabetta Falchi -. Non imposizioni ma partecipazione e coinvolgimento di tutti i soggetti interessati.»

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