Giovedì 21 marzo, nella sala del Ghetto degli ebrei, si terrà un seminario dell’Ordine dei giornalisti sul tema “Flussi migratori nella comunicazione mediatica: principi della Carta di Roma e il racconto dei protagonisti”.
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Il tema delle migrazioni ha certamente perso rilievo mediatico, anche per la riduzione degli sbarchi lungo le coste italiane, ma non ha perso niente del suo contenuto sociale e antropologico. Perché il flusso migratorio non si è per niente interrotto e perché restano intatte le esigente umanitarie e civili di accoglienza, convivenza e integrazione dei migranti. Su questi temi l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e L’Associazione Carta di Roma organizzano un seminario dal titolo “Flussi migratori nella comunicazione mediatica: principi della Carta di Roma e il racconto dei protagonisti”. Si svolgerà giovedì prossimo 21 marzo, nella sala del Ghetto degli ebrei dalle 9.30 alle 13.30. Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati sei crediti formativi.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, interverranno: Giovanni Maria Bellu (già presidente Associazione Carta di Roma), Flavio Di Giacomo (portavoce Organizzazione Internazionale Migrazione), Marco Sechi (Unità accoglienza Migranti, Regione Sardegna), e Piera Francesca Mastantuono (Associazione Carta di Roma).
La Carta di Roma è un protocollo deontologico per i giornalisti che si occupano di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta, firmato da Ordine dei giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati).
Nel corso del seminario saranno approfondite le linee guida della Carta di Roma con particolare attenzione al “glossario”, allegato al “Testo unico dei doveri del giornalista”; verranno forniti dati ed infografiche sui flussi migratori; si parlerà del rischio dei viaggi, della situazione in Libia e si farà il punto sulla gestione dell’accoglienza in Sardegna. Il discorso sarà completato dalle testimonianze dei rappresentanti della diaspora e da alcune osservazioni su discriminazione, identità e cittadinanza.
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