19 December, 2024
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Massimo Zedda, neo consigliere regionale, s’è congedato stamane da sindaco di Cagliari in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Bacaredda.

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Massimo Zedda, neo consigliere regionale, s’è congedato stamane da sindaco di Cagliari in una conferenza stampa tenuta a Palazzo Bacaredda.

«Abbiamo consentito ai cagliaritani di andare orgogliosi non solo della loro città dal punto di vista ambientale ma anche delle sfide che hanno portato il capoluogo alla ribalta. Prima sentivo spesso dire: Cagliari è bella, ma…, e a questo veniva aggiunte diverse criticità, mentre ora c’è più consapevolezza delle potenzialità della nostra città – ha detto Massimo Zedda, alla guida del comune di Cagliari negli ultimi otto anni -. Lasciamo un bilancio con il più basso tasso di indebitamento pro-capite tra i comuni italiani. E sono certo che se le altre realtà si fossero comportate come noi, saremmo un punto di forza in Europa perché il debito pubblico che cresce ogni mese si sei miliardi di euro, avrebbe avuto un forte ridimensionamento.»

Inevitabile uno sguardo al recente passato con quanto la sua Giunta è riuscita a costruire in poco meno di un decennio.

«Cosa avremmo voluto fare? Altre mille cose ma ne abbiamo anche fatte tante, pur sapendo che tutto non si poteva risolvere. La città cresce e cambia, quindi non si può mai dire di aver fatto tutto perché ci sono sempre novità quotidiane. Però se guardo indietro non posso non notare che, nel 2011, l’unica zona pedonale di Cagliari era Piazza San Domenico ed era invasa dalle auto. Ora credo che le cose siano cambiate: dal Corso Vittorio Emanuele al Poetto, passando per tutte le attività legate alla corsa per Capitale Europea della Cultura, per il Turismo sostenibile, la mobilità. Abbiamo investito risorse importanti che permetteranno al comune di avere 224 assunzioni e solo chi ha i bilanci in regola può permettersi tutte queste assunzioni.»
Massimo Zedda ha fatto un breve e veloce riepilogo di tutto quanto la sua Amministrazione lascia ai successori.

«Mi auguro che, con l’aiuto di altre istituzioni, possano essere riqualificate zone che, al momento, non lo sono. Ma per farlo serve la collaborazione dei proprietari di queste zone evidenziando il fatto che il tempo non può diventare un elemento che si trasforma in degrado. Oltre trecento milioni sono stati impegnati per progetti che sono in fase di realizzazione, abbiamo investito trenta milioni per risolvere i problemi di dissesto idrogeologico e Pirri, la metro leggera, il Piano Urbano della Mobilità, la creazione di cinquemila nuovi punti di illuminazione pubblica che ci consentono di coprire con i LED il 74% della rete.»

«Errori? Ne avrò fatto tantissimi e altri li avrò commessi senza nemmeno essermene accorto, ma non ho rimpianti. Abbiamo cercato di fare ed eventualmente di correggerli gli errori, a volte in modo cocciuto andando a scontrarci anche con altre istituzioni. Ma il tutto è sempre stato fatto per il bene della città. C’è stata una squadra che mi ha affiancato e per tanti di loro il rapporto non era solo politico ma di amicizia, nato parecchi anni fa. Ho avuto la possibilità di essere sindaco della mia città – ha concluso Massimo Zedda -, la cosa più bella per chi fa politica.»

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