18 July, 2024
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Il Consiglio Direttivo Nazionale della F.A.S.I., riunito a Milano il 24 marzo 2019 presso il Cinema Odeon (via Santa Radegonda 8), ha adottato importanti provvedimenti.

1) Dopo la relazione della presidente Serafina Mascia, a seguito della lettura della relazione del tesoriere e dopo la lettura del verbale dei revisori dei conti, sono stati approvati all’unanimità sia il Bilancio rendiconto/consuntivo 2018 sia il Bilancio preventivo 2019.

2) Dopo approfondita discussione, con votazione segreta (dato che erano state presentate tre candidature), sono stati eletti i due componenti cui ha diritto la FASI nell’ambito della Consulta regionale per l’emigrazione: Serafina Mascia (presidente della F.A.S.I.; confermata) e Maurizio Sechi (attuale vicepresidente vicario della F.A.S.I.) hanno ricevuto la stragrande maggioranza dei voti espressi dagli aventi diritto.

3) La presidente Mascia ha illustrato punto per punto le modifiche dello statuto della F.A.S.I., ormai a pieno titolo Associazione Nazionale di Promozione Sociale, richieste per l’adeguamento al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 noto come Codice del Terzo Settore. Entro il mese di luglio 2019 tutti i circoli dovranno registrare presso l’agenzia delle entrate il proprio statuto, i cui articoli non debbono confliggere con le norme dettata dal citato Decreto legislativo. Anche queste modifiche sono state approvate all’unanimità.

4) Ciascuno dei responsabili dei Progetti regionali, relativi a tematiche culturali e turistiche, presentati dalla F.A.S.I. per l’anno 2019 e approvati dai competenti organi dell’Assessorato del lavoro della Regione Autonoma della Sardegna, ha illustrato il rispettivo Progetto.

5) L’amministratore delegato di Eurotarget Viaggi srl, Tonino Mulas, ha riferito i risultati – positivi – dell’attività 2018 di questo servizio di bigliettazione a favore dei Circoli affiliati alla F.A.S.I.

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Il Consiglio comunale di Calasetta, nella seduta di giovedì 21 marzo, ha approvato l’ordine del giorno sulla “Moratoria pesca del riccio di mare” con cui, come recita il documento stesso, si punta a «salvaguardare la risorsa consentendone il ripopolamento, e chiedendo alla Regione di prevedere lo stop della pesca del riccio di mare nelle acque dell’isola di Sant’Antioco per almeno due anni, a partire dalla stagione 2019/2020».

Un atto concreto che si somma all’iniziativa analoga adottata dal Consiglio comunale di Sant’Antioco (nel gennaio passato, la cittadina lagunare aveva approvato il medesimo documento). Adesso i due centri di Calasetta e Sant’Antioco fanno fronte comune con l’obiettivo di rappresentare in sede regionale l’istanza: porre un freno al prelievo sconsiderato di questa preziosa risorsa marina.

«Abbiamo aderito con piacere all’iniziativa avviata dal Consiglio di Sant’Antioco – commenta il sindaco di Calasetta Antonio Vigo – i nostri due Comuni condividono la preoccupazione diffusa dei pescatori locali e dell’intera cittadinanza sull’impoverimento della risorsa riccio di mare, un fenomeno avvertito come vera e propria emergenza. Non possiamo restare indifferenti di fronte a uno sforzo di pesca preoccupante che di questo passo porterà all’esaurimento di questa prelibata specie marina.»

E ancora: «È evidente che le misure adottate fino a oggi dalla Regione si sono rivelate insufficienti per arginare il problema: per questo, costituendo un fronte compatto, desideriamo che gli assessorati regionali competenti ne prendano atto e ascoltino la nostra richiesta, adottando tutte le misure del caso».

Il Golfo di Palmas e i mari che circondano l’isola di Sant’Antioco sono meta prediletta di pescatori professionisti e sportivi provenienti da ogni angolo della Sardegna. Per questo, ogni anno, i fondali vengono presi d’assalto a causa della presenza del riccio: così si contribuisce alla “distruzione” di un inestimabile patrimonio ittico.

«Non è possibile accettare passivamente ciò che è sotto gli occhi di tutti – conclude Antonio Vigo – auspichiamo che gli altri Comune dell’Arcipelago del Sulcis si uniscano in una battaglia che riguarda tutte le popolazioni sulcitane. È doveroso intervenire, prima che sia troppo tardi.»

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Sabato 23 marzo, nella frazione di Nebida, alla presenza dell’Assessore al Bilancio e alle Attività Produttive, con delega all’arredo urbano Ubaldo Scanu, è iniziata l’installazione dei nuovi arredi urbani all’ingresso della frazione e nella Piazza Santa Barbara.
Nella Piazza Santa Barbara sono state installate 8 panchine in pietra bianca e 4 fioriere, 2 sempre nella Piazza Santa Barbara, ed altre 2 all’ingresso della frazione.
Altre 4 panchine, in ferro battuto, verranno installate nei prossimi giorni nella Piazza Belvedere.
«Abbiamo deciso che gli interventi iniziassero da Nebida proprio per dare un importante segnale di vicinanza nei confronti delle frazioni – ha sottolineato il sindaco Mauro Usai – un primo passo al quale seguiranno altri interventi, rivolti sia alle frazioni che agli altri quartieri della città.»
«La sistemazione di panchine e fioriere nella piazza Santa Barbara di Nebida, rappresenta il primo atto di una serie di interventi dell’Assessorato per l’arredo urbano, che in tempi strettissimi riguarderà altre frazioni e il centro cittadino – ha spiegato l’sssessore Ubaldo Scanu -. Le azioni messe in campo dall’Amministrazione sono rivolte 
ad attivare un sistema di gestione dello spazio pubblico, attraverso raccomandazioni e buone pratiche che seguono i principi generali di decoro e di valorizzazione dell’immagine della città, con particolare attenzione agli elementi dell’arredo urbano e agli elementi della comunicazione. Lo spazio pubblico, nelle diverse tipologie riconoscibili, strade, piazze, aree verdi, ecc., ponendosi in relazione reciproca col contesto è un bene comune, al quale va riconosciuto anche un valore culturale. In quest’ottica abbiamo intrapreso un percorso che, in questa prima fase, riguarda l’arredo specifico dell’ambiente, con panchine e fioriere, e contemporaneamente mira alla riqualificazione e alla valorizzazione di spazi verdi esistenti, con riguardo anche alle necessità di sviluppo e valorizzazione economica, che devono convivere con quelle di tutela del patrimonio.»

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Rosalba Cossu.

Si avvia alla conclusione la prima fase del progetto di cardioprotezione “Il Cuore di Sant’Antioco”: mercoledì 27 marzo, in aula consiliare, a partire dalle 16.30, si terrà un convegno di chiusura, aperto a tutti, che ambisce a tracciare un bilancio sulle prime attività già svolte e inserite nel progetto promosso dall’Amministrazione comunale – assessorato Pubblica istruzione, con la collaborazione dell’associazione scientifica HSF Italia. Un percorso che fino a oggi ha visto diversi incontri con gli studenti delle scuole antiochensi e conferenze aperte a tutti. Nello specifico, con corsi di formazione di base specifici sono state insegnate le tecniche di primo soccorso agli studenti, agli educatori e al personale ATA delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado. Inoltre, è stata proposta la formazione per l’uso dei defibrillatori per insegnanti e personale ATA.

«In questi giorni i responsabili medici del progetto individueranno in paese alcune postazioni tra le più idonee per l’installazione dei defibrillatori semiautomatici, scegliendo i luoghi di maggiore frequentazione, a partire dalle scuole – commenta l’assessore della Pubblica Istruzione Rosalba Cossu – mentre nel nuovo anno scolastico partirà la seconda fase del progetto: innanzitutto, con una “giornata del cuore” nella quale ci incontreremo nuovamente per rinnovare il corso e, nello stesso tempo, cercheremo di estendere il tutto alla popolazione e in particolare alle associazioni. Per quanto riguarda la prima fase, esprimo la mia piena soddisfazione perché ho visto la partecipazione entusiasta dei docenti e dei ragazzi. Ho avvertito, infatti, il bisogno condiviso di crescere culturalmente per raggiungere una maggiore consapevolezza nel dedicarsi al prossimo: evidentemente, abbiamo a cuore il cuore di tutti.»

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Il comune di Carbonia ha indetto una procedura pubblica di mobilità esterna per la copertura di 2 posti, a tempo pieno e indeterminato, per il profilo professionale di Istruttore amministrativo e contabile (categoria C).
L’avviso pubblico è riservato al personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato presso le Pubbliche Amministrazioni.

Per partecipare alla selezione il candidato dovrà esibire un documento attestante il nulla osta incondizionato e preventivo alla mobilità presso il comune di Carbonia rilasciato dall’Amministrazione di appartenenza.
La domanda di ammissione alla procedura di mobilità, sottoscritta dal candidato, pena l’esclusione, dovrà essere inviata entro il 23 aprile 2019, secondo una delle seguenti modalità:
• Spedita a mezzo raccomandata, con avviso di ricevimento, tramite servizio postale all’Ufficio Protocollo del Comune di Carbonia, in piazza Roma 1, 09013 Carbonia;

• Inoltrata da una casella di posta elettronica certificata all’indirizzo di posta elettronica certificata del Comune di Carbonia, di seguito indicato: comcarbonia@pec.comcarbonia.org;

• Recapitata, in busta chiusa, a mano, all’Ufficio Protocollo del Comune.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il seguente link:

http://www.comune.carbonia.ci.it/urbiportal/content/it_IT/12051.html

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Dopo l’annuncio dei Seminari di Canto, Musica e Danza Popolare che andranno in scena a Portoscuso dal 25 al 30 giugno 2019, Mare e Miniere apre il ricco programma musicale della sua dodicesima edizione con il progetto speciale “Surfaro e Fucu. Vite Sottoterra” di Mario Incudine che andrà in scena mercoledì 3 aprile 2019 alle 18,30 a Villacidro presso il Teatro dell’Oratorio San Giovanni Bosco. Il cantautore e ricercatore ennese cunta alla sua maniera, le fatiche, le lotte, i destini sporchi di nero di tanta, troppa gente che per vincere la miseria ha vissuto il buio fitto delle miniere di zolfo. Il pubblico ricostruisce la storia e le tradizioni, riscopre le radici proprie e di popoli fratelli, guidato dal racconto e dalle parole in musica che ricordano le stragi a causa delle quali molti persero la vita. Vita che diventa morte nelle storie di migranti, sempre diverse ma sempre uguali nei decenni, ieri sottoterra, oggi sottomare. Da Grottacalda a Tallarita, da Gessolungo alla lontana Marcinelle protagoniste saranno le storie sotterrate, che hanno abitato i cunicoli delle tante miniere in Sicilia e fuori. Storie che devono essere riportate in superficie. Storie di sopravvivenza e identità sopravvissuta. Ad accompagnare Mario Incudine (voce, corde e cunto) saranno Antonio Vasta (fisarmonica, organetto e zampogna), Emanuele Rinella (percussioni), Manfredi Tumminello (chitarra), Pino Ricosta (basso) ed Antonio Putzu (flauti pastorali e fiati etnici).
L’ingresso di Villacidro nel circuito di Mare e Miniere sarà suggellato dal concerto sacro “Boxis Po Pasca Manna” che andrà in scena il prossimo martedì 16 aprile, alle ore 19,00, nella Chiesa di Santa Barbara. Frutto di un lungo percorso di ricerche sui canti della Settimana Santa in Sardegna, il recital ruota intorno a musiche ed arrangiamenti originali, impreziosite da una parte letteraria curata da Maria Gabriella Ledda che affonda le sue radici tanto nelle sacre rappresentazioni di origini sardo-spagnole, quanto in creazioni originali affidate a poeti contemporanei. Protagonisti della serata saranno Elena Ledda (voce), Simonetta Soro (voce), Mauro Palmas (liuto cantabile, mandoloncello), Marcello Peghin (chitarra), Silvano Lobina (basso), Alessandro Foresti (organo) e Su Cuncordu ‘e Su Rosario di Santulussurgiu.

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Nei primi giorni di marzo aveva “debuttato” a Parigi nel corso della Settimana della moda, tra i più importanti appuntamenti mondiali del fashion, suscitando non poco interesse. Beltimentas un format creativo che presenta un nuovo punto di vista sul patrimonio identitario sardo legato all’abbigliamento e al costume tradizionale approda ora, dal 30 marzo al 1 aprile a Mosca. L’iniziativa è ideata ed organizzata da Compagnia B di Cagliari con la curatela di Micaela Deiana, e realizzata grazie al contributo economico della Regione Autonoma della Sardegna (Programma Operativo Regionale – POR – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2014-2020), in collaborazione con Sardegna Film Commission.

Il Winzavod Center for Contemporary Art sarà sede di una mostra fotografica e di una performance teatrale che proporranno una fruizione contemporanea della tradizione intrecciando arte, artigianato, design e tradizione etnoantropologica, attraverso i linguaggi sperimentali dell’arte, del teatro e della fotografia.

Dopo Mosca il progetto farà tappa a Doha, nel Qatar, nei giorni 5 e 6 aprile, con l’obiettivo di dare particolare visibilità al prodotto Made in Sardinia in occasione di eventi che richiamano
un pubblico particolarmente sensibile alle interconnessioni fra cultura, moda e design.

La mostra fotografica porta la firma di due fotografi internazionali, Lucio Aru & Franco Erre, che dopo esperienze lavorative a Bologna e Milano, si sono traferiti a Berlino nel 2013, dove tuttora vivono e producono, muovendosi dalla ritrattistica alla moda, mescolando i rispettivi background.

Alle immagini fotografiche è affiancata una performance teatrale diretta dalla regista Alice Capitanio nella quale, attraverso un racconto dell’isola, i protagonisti saranno i costumi, i ruoli sociali, la vita quotidiana e gli abiti tradizionali. Al termine della performance il pubblico sarà invitato a toccare e vestire gli abiti tradizionali sardi, approfondendo il rapporto con il patrimonio culturale isolano attraverso un coinvolgimento sensoriale.

L’iniziativa è accompagnata da una selezione di film (sottotitolati in inglese) realizzati e prodotti in Sardegna, con il sostegno di Sardegna Film Commission. A Mosca il 1 aprile doppia proiezione con il docufilm Janas – Storie di donne, telai e tesori, diretto da Giorgia Boldrini, Giulio Filippo Giunti, Stefano Massari e ancora La stoffa dei sogni, mentre in occasione della tappa in Qatar, il 6 aprile, replica di Janas – Storie di donne, telai e tesori e Le favole iniziano a Cabras, documentario diretto da Raffaello Fusaro.

«Nella cultura della Sardegna, l’abito della tradizione acquistava la forma di uno scrigno che racchiudeva nella sua tessitura i segni della storia e della vita di ciascuno. Ogni abito era capace di essere la fotografia del vissuto di colui che lo indossava. Taluni segni, talvolta imperscrutabili, si possono rinvenire nella comunicazione contemporanea legata alla moda, dove indossare un abito è diventato un modo per raccontare di sé attraverso veri e propri segni culturali differenziati.

Ancora oggi c’è un lungo filo che unisce ogni trama dei nostri corpi. Un filo tessile che accoglie e avvolge. Contiene il corpo del bambino appena nato, il suo sviluppo in età adulta e lo accompagna fino alla morte. Essere vestiti, abbigliati, significa essere a contatto con gli altri, vestirsi è stato, ed è ancora, espressione di comunicazione non verbale, espressione del sotteso bisogno umano di empatia, di essere guardati, ascoltati, capiti  finanche da uno sconosciuto che incontriamo per la strada.

Un filo tessile univa le comunità della Sardegna antica ed è lo stesso che unisce gli uomini di oggi, avvolti nel bisogno di sentirsi meno soliı» (Alice Capitanio – Direttrice artistica progetto Beltimentas).

La Sardegna è una terra ricca di storia e tradizioni. Oltre alle sue bellezze naturali, che la rendono famosa in tutto il mondo, presenta numerosi aspetti folklorici con radici lontane nei secoli. Tra le usanze isolane uno degli elementi più tipici è sicuramente la varietà dei costumi locali, diversi da paese a paese. I costumi sardi, di cui colori e disegni si tramandano quasi inalterati da almeno 500 anni, sono particolarmente elaborati e variopinti: ricchi e a colori vivaci quelli delle donne, più severi quelli degli uomini. L’antica tradizione del costume e degli abiti tradizionali in Sardegna continua a affascinare sia per il rilievo storico delle creazioni, sia per l’originalità e la varietà dei modi di vestire.

I costumi dell’isola sono diversissimi tra loro, praticamente ognuno dei 370 comuni dell’isola ne conserva memoria storica e li difende con orgoglio, perché l’antico modo di vestire nasconde l’identità stessa di ciascun paese, rappresenta la testimonianza vivente della sua cultura e del modo di intendere il divertimento, il lavoro, il dolore. L’abito, nei tempi passati, sottolineava i diversi momenti del ciclo della vita: semplice nella vita quotidiana, sfarzoso nei giorni della festa, sobrio e composto nei momenti del lutto. Oggi quasi nessuno indossa più gli antichi costumi nella vita quotidiana, anche se ci sono molti centri dell’interno nei quali gli anziani continuano a vestire gli abiti della tradizione.

Compagnia B nasce nel 2004, su iniziativa di Alice Capitanio e Luca Sorrentino, e si configura come un gruppo di lavoro aperto alle più diversificate forme artistiche, che lavora in un’ottica di assoluta contaminazione fra codici espressivi. Produce eventi culturali dall’anima sperimentale, performance sensoriali, spettacoli e laboratori in cui le arti incontrano l’innovazione sociale.

Micaela Deiana è project manager nel settore delle arti contemporanee. lavora come curatrice di eventi e di mostre d’arte, sviluppando progetti per enti pubblici e privati, ed è social media strategist per iniziative culturali. Collabora con riviste di settore (Flash art, il Giornale dell’arte) e scrive per la pagina Cultura & Spettacolo dell’Unione Sarda.

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Mercoledì 27 marzo si terrà a Cagliari il seminario “L’innovazione sostenibile: costruire comunità e mercati”, ottavo incontro del ciclo organizzato nell’ambito di “cambiaMENTI”, il programma finanziato dal POR FESR Sardegna 2014–2020 che promuove idee d’impresa e progetti d’innovazione sociale, culturale e creativa.

Si parlerà di come coinvolgere le comunità nei processi di innovazione sociale e culturale, di segmentazione e costruzione dei mercati, dei modelli di business nell’industria culturale, del fundraising e di alleanza tra organizzazioni profit e non profit. Le relazioni saranno svolte da: Annalisa Cicerchia (ISTAT e Università di Tor Vergata, Roma), Alberto Cuttica (ENGAGEDin,e Hangar Piemonte), Francesco Morace (Future Concept Lab e Politecnico di Milano). Introduce e modera l’incontro Vittorio Pelligra (docente di Politica economica dell’Università di Cagliari).

L’appuntamento è alle 16.30 alla Manifattura Tabacchi (viale Regina Margherita, 33, Cagliari). La partecipazione all’evento è gratuita, previa registrazione online sul sito di Sardegna Ricerche, all’indirizzo www.sardegnaricerche.it dove è anche possibile scaricare il programma del seminario e una nota biografica sui relatori.

Il ciclo “Sentieri inediti – nove incontri all’incrocio tra impresa, creatività e impatto sociale” si concluderà martedì 2 aprile con il seminario “La governance per l’innovazione: modelli e forme organizzative”.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha travolto al PalaSerradimigni la Dolomiti Energia Trentino, una delle formazioni più in forma del campionato, reduce da cinque vittorie consecutive (dieci nelle ultime tredici giornate), con il punteggio di 88 a 70 (primo tempo 42 a 30). Il risultato non è mai stato in discussione, la squadra di Gianmarco Pozzecco, reduce dalla grande vittoria ottenuta mercoledì nella gara d’andata dei quarti di finale di Fiba Europe Cup, sul campo del Pinar, in Turchia, ha dominato la squadra di Maurizio Buscaglia dall’inizio alla fine, come confermano i punteggi parziali, tutti favorevoli alla squadra sassarese, soprattutto i primi tre: 21 a 16, 21 a 14, 20 a 15, 26 a 25.

La Dinamo ha chiuso la partita con ben 6 uomini in doppia cifra, a conferma della bontà del gioco di squadra: Tyrus Mcgee 16 punti in 27′, con 4 su 5 da 2 punti, 2 su 4 da 3 punti, 2 su 4 ai tiri liberi, 4 rimbalzi, 3 assist: Jaime Smith 15 punti (2 su 3 da 2 punti, 1 su 2 da 3 punti, 8 su 9 ai tiri liberi, 5 assist, 20 di valutazione); Dyshawn Pierre 13, Jack Cooley e Rashawn Thomas 11 a testa, Stefano Gentile 10. Nella Dolomiti Energia Trentino solo 3 uomini in doppia cifra: Davide Pascolo e Béto Gomes 12 punti a testa, Diego Flaccadori 10.

Con questi due punti la Dinamo sale a quota 22 punti, sempre 11ª ma a due sole lunghezze da ben quattro squadre appaiate a quota 24: Segafredo Virtus Bologna, Alma Trieste, Acqua San Berbardo Cantù e la stessa Dolomiti Energia Trentino, in piena corsa per i play-off, a 7 giornate dalla conclusione della “regular season”.

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Il Carbonia, privo di 7 titolari, tra infortuni e squalifiche, contro il Sant’Elena prima ha tremato, subendo un goal nel primo tempo, chiuso sullo 0 a 1; poi, nella ripresa, ha capovolto il risultato, rifilando una “manita” alla squadra quartese: 5 a 1 (tripletta di Nicola Lazzaro – uno su rigore – e goal di Fabrizio Casu e Niccolò Agostinelli).

Fabio Piras, costretto a rinunciare a Nicola Boi, Momo Cosa, Marco Foddi, Fabio Mastino, Nicola Serra, Giacomo Sanna ed Andrea Bove, ha iscritto a referto 13 fuoriquota su 18. La squadra nel rimo tempo ha sofferto, ha subito un goal su una disattenzione difensiva al 7′ e non è riuscita a costruire concrete occasioni da goal per tutto il primo tempo. Nella ripresa è cambiato tutto dopo il pari di Nicola Lazzaro, arrivato su calcio di rigore. Lo stesso attaccante carlofortino ha raddoppiato di lì a poco ed il Sant’Elena ha sciupato un calcio di rigore con il giovane senegalese Abdolulaye Mboup che ha messo a lato, alla destra di Daniele Bove, che, comunque, è sembrato in grado di intervenire qualora il pallone fosse stato indirizzato nello specchio della porta. A quel punto il Carbonia ha dilagato, andando in goal altre tre volte, nell’ordine con Fabrizio Casu, liberatosi in area in posizione di sospetto fuorigioco; Niccolò Agostinelli, abile a superare con un pallonetto dalla lunghissima distanza il portiere quartese; e, infine, ancora Nicola Lazzaro, su un delizioso assist di Momo Konatè, bravo a liberarsi sulla fascia destra e a mettere in mezzo un pallone che chiedeva solo di essere depositato in rate da pochi passi.

Il Carbonia è tornato così al successo, dopo la sconfitta di Iglesias, a tre giorni dalla gara di andata delle semifinali di Coppa Italia, in programma mercoledì 27 marzo ad Orroli. Nell’altra semifinale, si affronteranno Fonni e Valledoria.

Una doppietta di Samuele Curreli, capocannoniere del campionato con 16 reti in 15 partite, ha affondato la corazzata della capolista San Marco Assemini ’80 che ora, scavalcata in vetta dal La Palma Monte Urpinu (vittoriosa 2 a 0 sul Seulo 2010), a quattro giornate dalla fine della stagione regolare, vede messa fortemente in pericolo la promozione diretta in Eccellenza regionale!

La Monteponi si conferma la squadra più in forma del girone, insieme al La Palma Monte Urpinu, ed ora punta apertamente al quarto posto, per il quale è in competizione soprattutto con il Villamassargia. Il testa a testa potrebbe essere deciso dall’esito del confronto diretto, in programma il 5 maggio, a Villamassargia, Prima del derby, si giocheranno tre giornate, con il seguente calendario: Monteponi-Carloforte e Sant’Elena.Villamassargia; Villamassargia-Arborea e Idolo-Monteponi; e, infine, Monteponi-Villasor e Seulo 2010-Villamassargia.

Il Villamassargia, intanto, oggi ha risposto all’impresa della Monteponi rifilando una “manita” al Gonnosfanadiga, battuto 5 a 2 (goal di Michele Milia, Mauro Corona, Giacomo Caddeo e doppietta di Davide Piras), ed ha conservato così il quarto posto in classifica con un punto di vantaggio sulla Monteponi.

Il Carloforte, pur se già retrocesso, s’è battuto con orgoglio nel match casalingo con l’Andromeda, ma alla fine ha dovuto arrendersi e la sua classifica resta ferma malinconicamente a quota 6 punti.

Sugli altri campi, l’Idolo ha battuto l’Arborea 2 a 1, il Villasor ha avuto la meglio sul Selargius 1 a 0, mentre è finita in parità, 2 a 2, Orrolese-Vecchio Borgo Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, il Cortoghiana ha compiuto l’impresa di battere la capolista Villacidrese, con un goal di Nicola Cossu, ed ha così rafforzato il suo terzo posto in classifica, a quattro punti dalla Freccia Parte Montis che ha regolato il Circolo Ricreativo Arborea con il punteggio di 2 a 0, che a sua volta s’è avvicinata alla vetta, ora distante cinque punti.

E’ tornata alla vittoria la Fermassenti che ha rifilato un tennistico 6 a 1 al Gergei (tripletta di Michele Melis e goal di Alessandro Ciccu, Keita ed Alessandro Cosa), sempre quarta, a due lunghezze dal Cortoghiana, insieme all’Atletico Narcao, che ha vinto 4 a 3 il match casalingo con la Virtus Villamar (doppiette di Fabio Tinti e Michele Foglia); impresa esterna dell’Atletico Villaperuccio sul campo dell’Oristanese, 1 a 0, con goal di Michele Manca; ancora una sconfitta, 3 a 1 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi, e classifica sempre più precaria, per l’Isola di Sant’Antioco, terz’ultima con 19 punti.

Sugli altri campi, 2 a 2 tra Seui Arcueri ed Atletico Sanluri, vittoria della Tharros a Sadali per 2 a 1 e, infine, vittoria dal punteggio tennistico per la Libertas Barumini, 6 a 0, sul Villanovafranca,