18 July, 2024
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Burocrazia e dazi: ecco le paure di chi esporta verso il Regno Unito. In Sardegna il mercato oltremanica vale 47 milioni di euro: dall’agroalimentare ai complementi d’arredo. Mameli (Confartigianato Sardegna) agli imprenditori: “Necessario prepararsi a lavorare con un Paese extra UE”.

Brexit o non Brexit? Questo è il problema per le imprese sarde che vendono i prodotti oltre Manica e che, nel primo semestre del 2018, hanno piazzato sul suolo inglese quasi 47 milioni di euro di merci, quota cresciuta, tra il 2017 ed il 2018, del 62%.

«Seguiamo costantemente ciò che succede a Westminster ma più passa il tempo, più l’incertezza per chi esporta dalla nostra Isola verso il Regno Unito diventa palpabile – commenta Stefano Mameli, segretario regionale di Confartigianato Imprese Sardegna – ci auguriamo che si arrivi a una soluzione che non danneggi le aziende che in quella Nazione hanno trovato un mercato importante e florido.»

I dati elaborati dall’Osservatorio per le MPI di Confartigianato Imprese Sardegna sull’export delle MPI isolane nel Regno Unito relativi al 2018, su fonte ISTAT, ci dicono come questo Paese risulti essere il 9° mercato di destinazione delle esportazioni manifatturiere della Sardegna.

Nei primi 6 mesi del 2018, lo scambio commerciale tra il territorio sardo e lo United Kingdom valeva 46,785 milioni di euro di export. Quanto ai settori, i prodotti maggiormente esportati sono stati gli alimentari, seguiti dai prodotti in legno e metallo, pelletteria, abbigliamento e tessile, mobili e ceramiche. A livello provinciale, in testa l’area del Sud Sardegna con 25,530 milioni di euro, seguita da Cagliari con 18,750, Sassari con 1,436, Oristano con 880mila euro e Nuoro con 189mila euro.

«Se l’uscita dell’Inghilterra dall’UE fosse confermata – aggiunge Stefano Mameli – il problema più importante che le nostre aziende dovrebbero immediatamente affrontare sarebbe quello relativo a ciò che, attualmente, dal punto di vista tecnico, non può essere definito “esportazione” ma che potrebbe diventare improvvisamente, con la conseguente introduzione della normativa doganale europea. Si tratta, pertanto, di una svolta importante, in considerazione del numero di settori coinvolti e dei tempi ristrettissimi di applicazione, infatti, difficile pensare che un cambiamento così radicale non determini un impatto negativo sulle quote di import/export con il Regno Unito, almeno nel breve periodo

Secondo le segnalazioni che Confartigianato Sardegna ha raccolto dagli imprenditori sardi, le principali preoccupazioni sono 2: l’eventuale applicazione di IVA e dazi, e l’aumento della burocrazia. Nel primo caso, l’applicazione dell’IVA alle merci esportate e l’eventuale introduzione di dazi, comporterebbe un maggiore costo finale per l’acquirente inglese che, visto l’aumento di prezzo, potrebbe anche rinunciare a quel bene. Problema che, secondo le imprese, non dovrebbe porsi per i prodotti sardi, essendo fortemente tipicizzati, regionalizzati, molto richiesti e, una buona parte dei quali, non sostituibili da prodotti locali inglesi tantomeno da beni che potrebbero arrivare da altre nazioni. Nel secondo caso, il timore più grande, anche prima dell’aumento delle tasse, è quello di un “fiorire” di norme, leggi, direttive, circolari esplicative che andrebbero a ingrossare il carico burocratico che già grava sulle attività produttive italiane. E, come si sa, l’incertezza non favorisce le aziende e le “non decisioni” danneggiano le attività imprenditoriali.

«A fronte di questo, l’auspicio è che fino all’ultimo istante siano posti in campo tutti gli sforzi possibili per trovare un accordo che consenta una uscita ‘ordinata’ o comunque concordata – conclude Stefano Mameli – lo scenario internazionale è in questo periodo così complesso che una ulteriore complicazione, proprio “sull’uscio di casa”, sarebbe deleteria per gli operatori economici, anche dal punto di vista psicologico.»

L’invito che Confartigianato Sardegna rivolge agli imprenditori sardi è quello di essere, in ogni caso, preparati al fatto che il Regno Unito possa diventare, a tutti gli effetti, un Paese terzo.

E, alla luce di questa totale incertezza, anche l’Italia si prepara a uno scenario tutt’altro che indolore. La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha, infatti, predisposto un documento che fornisce informazioni sul quadro generale di preparazione al recesso senza accordo del Regno Unito dall’UE fornendo le prime indicazioni utili. L’obiettivo principale è garantire, anche con misure legislative, la tutela dei diritti dei cittadini italiani che vivono nel Regno Unito e dei cittadini britannici che vivono in Italia, la tutela della stabilità finanziaria e della continuità operativa dei mercati e dei settori bancario, finanziario e assicurativo (sia localizzati in Italia, sia nel Regno Unito), anche al fine di evitare rischi di liquidità e di garantire certezza delle transazioni e la promozione di un’adeguata preparazione delle imprese nella gestione di emergenze relative ad alcuni settori come, ad esempio, trasporti, dogane, sanità, agricoltura, ricerca, istruzione.

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Ieri sera i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Villacidro, coadiuvati dai colleghi della Stazione di Montevecchio, hanno arrestato in flagranza, O.R., 35enne disoccupato di Villacidro, per i reati di rapina, lesioni personali, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, alle ore 19.00 circa, in località Sodd’e Pani, in visibile stato di alterazione psico-fisica, dopo aver avuto una discussione con una pattuglia di barracelli della locale compagnia per futili motivi, ha aggredito un barracello spintonandolo, per poi asportargli l’autovettura di servizio con la quale si è allontanato. Successivamente raggiunto presso la propria abitazione dai due barracelli, ne ha colpito uno ad un braccio con una spranga in ferro, procurandogli lesioni guaribili in 10 giorni (lesioni ancora da approfondire per una sospetta frattura), per poi darsi alla fuga, questa volta con la propria autovettura, con la quale poco dopo è finito fuori dalla sede stradale. I carabinieri, prontamente intervenuti su indicazione della Centrale Operativa,  hanno rintracciato l’uomo in un terreno nei pressi della sua abitazione, che nel frangente stava aggredendo il padre lanciandogli degli oggetti. Nel tentativo di tranquillizzarlo, sono stati a loro volta aggrediti, talché per evitare ulteriori conseguenze sono stati costretti ad immobilizzarlo. Prima di portarlo in caserma per le successive attività, si è reso necessario l’intervento della locale guardia medica che ha aiutato i militari a calmare l’uomo. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa di reclusione di Uta, come da indicazioni del PM di turno.

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La notte scorsa, verso le 2.30, a Villamar, tre soggetti incappucciati si sono introdotti all’interno di un bar in via d’Itria e, dopo aver intimato al proprietario, in quel momento intento a fare le pulizie, di non muoversi e non chiedere aiuto, hanno scassinato 5 slot-machine portandone via il contenuto insieme all’incasso della serata. I malviventi si sono trattenuti all’interno del locale per circa 2 ore, per poi darsi alla fuga. Il proprietario è riuscito solo dopo un po’ di tempo a chiamare aiuto tramite il 112. Immediatamente sono scattate le ricerche degli autori, ma visto il tempo trascorso, queste sono risultate vane. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sanluri che hanno provveduto al sopralluogo. Le indagini sono in corso.

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L’aggiornamento della dinamica dei principali indicatori di riferimento, per il settore delle costruzioni delinea un quadro con una presenza di segni positivi, sebbene permangano alcuni elementi di debolezza. Si consolida il trend espansivo del mercato immobiliare sostenuto dal credito all’acquisto in espansione dal 2014. Si rafforza la ripresa di quello non residenziale. Dal credito arrivano segnali di crescita anche per gli investimenti nell’edilizia residenziale e non residenziale, che depongono per una ripresa della nuova produzione edilizia tutta.

Crescono le opere pubbliche (+8%), trainate dalle opere del genio civile nonché da importanti interventi di reti ed edifici in ambito sanitario ed universitario.

Sul fronte dell’offerta regna incertezza, anche se si attenua la decrescita sul fronte delle imprese; rimane debole l’occupazione che si riduce nel corso dell’anno a 39mila occupati.

Nel 2018 il volume d’affari del settore costruzioni in Sardegna è stimato in 4,7 miliardi di euro (+1,7% sul 2017), di cui 3,7 miliardi relativi ad investimenti e 970 milioni destinati alla manutenzione ordinaria.

Il primo mercato delle costruzioni regionale si conferma quello abitativo, che nel 2018 assorbe investimenti per 1,5 miliardi di euro (41%). Il secondo mercato regionale è quello delle opere pubbliche 1,4 miliardi (38%)

«Le previsioni per il 2019 sono all’insegna del consolidamento del trend espansivo, con una crescita generalizzata a tutti gli ambiti di attività e settori di intervento, che porta il valore della produzione a crescere del +3,5% (+4,2% gli investimenti e +0,6% la manutenzione ordinaria). Ripresa trainata in particolare dalla nuova costruzione +5,9%, dalle opere infrastrutturali +5% e dall’edilizia non residenziale +8,3%. Alla fine del 2019, il livello degli investimenti sarà ancora fortemente ridimensionato rispetto al 2004: i 3,1 miliardi di investimenti in costruzioni del 2019 a prezzi costanti rappresentano una riduzione del 4,7% rispetto al 2004, quando si superarono i 5,5 miliardi.»

È quanto dichiarano Francesco Porcu ed Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale Cna e presidente di Cna Costruzioni, nel presentare a Cagliari il rapporto sullo stato delle costruzioni in Sardegna.

«E’ prioritario – aggiungono Francesco Porcu ed Antonello Mascia – accompagnare e sostenere la fase espansiva del mercato. Le previsionali e significative stime di crescita dell’anno in corso sono affidate in gran parte alla capacità della P.A. di rilanciare gli investimenti e far ripartire le opere bloccate. E’ urgente affidare ad una cabina di regia (task force) costituita dal Regione/Anas/Anci il compito di avviare una ricognizione e monitorare le disponibilità finanziarie esistenti (spesso oggi allocate in altri ambiti, vedi gli incentivi alle imprese inutilizzati del Piano LavoRAS) e le ragioni che bloccano l’avvio dei cantieri e/o la realizzazione di importanti opere infrastrutturali: dal fondo infrastrutture regionale, fino ad oggi utilizzato per la metà delle risorse disponibili, alle infrastrutture strategiche di interesse regionale (Def. 2017), che ammontano a 5,84 miliardi, di cui 4,157 di risorse finanziarie già disponibili. Per quelle considerate prioritarie dal costo complessivo di 1,799 miliardi di euro, le risorse finanziarie sono praticamente tutte disponibili (ammontano al 99%). Più in generale occorre, con l’avvio della nuova legislatura, riavviare la riflessione per definire e realizzare quanto non riuscito nella precedente: il riordino e la semplificazione del quadro normativo e una buona legge urbanistica.»

L’analisi delle dinamiche provinciali viene condotta in questa edizione del rapporto in maniera coerente con la nuova riorganizzazione territoriale, aggregando Cagliari e Sud Sardegna. Nel 2018 crescono tutti gli ambiti territoriali (miglior risultato Cagliari e Sud Sardegna +3,7%, Nuoro +2,1%, Sassari +0,8%, con l’eccezione di Oristano che perde il 2,2%). Le previsioni del 2019 vedono Cagliari e Sud Sardegna con Nuoro a +4,5%, si riprende Oristano +2,9% trainata da opere pubbliche e rinnovo edilizio, Sassari +2%. Cagliari e Sud Sardegna rappresenta il 41% del mercato, la provincia di Sassari il 31%.

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Il piano industriale 2019/2021 di Eni per rilanciare l’occupazione, dare nuova vita ai siti industriali dismessi presenti sul territorio nazionale e per realizzare impianti progettati con tecnologie innovative da fonte rinnovabile, prevede l’investimento di circa 260 milioni di euro e l’assunzione di nuovo personale. Nella pagina dedicata al lavoro sul sito di Eni sono presenti diversi annunci per la ricerca di specialisti, responsabili, senior sales, analisti ed altri profili diplomati e laureati, dinamici, con capacità comunicative e relazionali, che sappiano lavorare con tenacia e determinazione. Chi entra a far parte di Eni lavora in un ambiente con impianti e tecnologie di ultima generazione, privo di discriminazioni e capace di offrire a tutti le stesse opportunità in base al merito personale, tramite frequenti corsi di formazione di alto livello. Il gruppo Eni, nato nel 1953 grazie ad una legge dello Stato sotto la gestione di Enrico Mattei, che ne fu presidente fino al 1962, fonda il proprio lavoro sulla passione, sull’innovazione, sulla forza e sullo sviluppo delle competenze per costruire un futuro in cui tutti possano accedere alle risorse energetiche in maniera efficiente e sostenibile. Per verificare tutte le posizioni aperte … 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://suntini.it/diariolavoro_eni_mar_2019.html .

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La primavera dell’antimafia quest’anno si celebra a Cagliari. Giovedì 21 marzo il capoluogo ospiterà infatti la manifestazione regionale della 24a Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera Sardegna in collaborazione con Sardegna Solidale. Migliaia tra giovani, studenti, volontari e rappresentanti delle istituzioni e del Terzo Settore sono attesi in piazza del Carmine dove, alle 11.00, si darà lettura degli oltre novecento nomi delle vittime innocenti delle mafie. La manifestazione di Cagliari si terrà in contemporanea con quella nazionale in programma a Padova sul tema “Passaggio a Nord-Est. Orizzonti di Giustizia sociale” e con altre centinaia previste in tutt’Italia e in alcune città europee e americane. 

«Come ogni anno, nel primo giorno di primavera, simbolo di rinascita, la rete di Libera, le istituzioni, gli enti locali, le associazioni, le realtà del volontariato e del Terzo Settore, le scuole e tanti cittadini, assieme ai familiari delle vittime, si ritroveranno anche in Sardegna per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria, quella memoria responsabile che dal ricordo può generare impegno e giustizia nel presente», spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru. «Dopo gli appuntamenti di Sestu, Olbia ed Alghero, quest’anno abbiamo scelto di tenere la manifestazione a Cagliari per ricordare anche ai rappresentanti delle istituzioni che non bisogna mai e in nessun modo abbassare la guardia nella lotta alle mafie».

La giornata avrà inizio alle 8.30, all’Istituto Buccari di piazza dei Centomila, dove verrà collocata una ceramica artistica in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Da piazza dei Centomila gli studenti si recheranno in corteo fino a piazza del Carmine dove, a partire dalle 10.00, è previsto il saluto delle istituzioni e delle autorità. Gli interventi precederanno il cuore della manifestazione: a partire dalle 11.00 in punto, la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime innocenti delle mafie, declamati da giovani, studenti, volontari e semplici cittadini. Tra i nomi che verranno letti ci saranno anche quelli dei sardi Emanuela Loi (l’agente di Polizia di Sestu morta nella strage di via D’Amelio), di Bonifacio Tilocca (padre del sindaco di Burgos ed ucciso da un attentato dinamitardo nel 2004), e del sacerdote don Graziano Muntoni, ucciso ad Orgosolo nel 1998.

 Il programma della manifestazione proseguirà con il collegamento con Padova per seguire l’intervento di don Luigi Ciotti. La chiusura in musica sarà invece affidata al gruppo Carovana Folk.

La manifestazione, promossa da Libera Sardegna in partenariato con il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale e con numerose realtà associative territoriali, gode del patrocinio del ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Regione Autonoma della Sardegna, della Città Metropolitana di Cagliari e del comune di Cagliari.

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Ieri sera i carabinieri della stazione di Sant’Antioco, hanno arrestato A.M., 48enne originario di Carbonia, residente in Sant’Antioco in località Sa Barra, operaio, con precedenti S.D.I, per tentato omicidio in danno di P.C., 42enne di Sant’Antioco, ivi residente via Matteotti, operaio, con precedenti.
I due, in stato di ebbrezza alcolica, hanno litigato all’interno del bar Colombo sito al lungomare Cristoforo Colombo di Sant’Antioco. Durante la colluttazione, A.M. ha inferto una coltellata al P.C., colpendolo al ventre. La vittima è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico per probabile lesione di organi interni. Non risulta in pericolo di vita.
L’arrestato è stato trasferito a Uta.

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Domani, martedì 19 marzo, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, verrà chiusa al traffico veicolare la via Sapri, nel tratto compreso tra il civico n° 26 e via Lubiana.

L’ordinanza si è resa necessaria al fine di salvaguardare l’incolumità pubblica e la sicurezza stradale in occasione dei lavori di rimozione dell’antenna radio dallo stabile che ospita la Stazione del Corpo Forestale.

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Il comune di Sant’Antioco ha pubblicato oggi il report dello stato di attuazione delle opere pubbliche (aggiudicate e in fase di aggiudicazione) programmate dall’Amministrazione guidata dal sindaco Ignazio Locci.

 Accordo quadro interventi di manutenzione strade comunali: aggiudicata alla I.M.P. Costruzioni; contratto sottoscritto, a giorni verbale di consegna. Investimento di 100mila euro; base d’asta 75mila, aggiudicata per 56mila. A giorni verbale di consegna e avvio immediato delle opere;

 Accordo quadro su manutenzione straordinaria, sull’adeguamento e sul recupero funzionale del patrimonio edilizio comunale: aggiudicata in via provvisoria alla Caredda SRL di Quartu Sant’Elena; 10/15 giorni firma contratto. Investimento di 300 mila euro; base d’asta di 230mila, aggiudicazione per 180mila.

 Torri faro (manutenzione e messa norma dello stadio comunale di via Amerigo Vespucci – campo sportivo): aggiudicata alla Ortu Giuseppe di Milis, firma contratto a fine mese. Investimento di 320 mila, base d’asta di 216mila aggiudicazione per 144mila euro;

 Tofet (completamento): in fase di affidamento. Investimento da 20mila euro;

 Necropoli punica (valorizzazione e riqualificazione settore Nord): indetta procedura negoziata sul CAT: investimento di 100 mila euro, base d’asta da 77mila euro;

 Basilica Sant’Antioco Martire (lavori di restauro e consolidamento): aggiudicata alla Paba Giovanni Costruzioni srl – Aritzo; avvio lavori dopo Festa di Sant’Antioco. Investimento di 200 mila euro, base d’asta di 131mila, aggiudicata per 90mila. A questi si aggiungono ulteriori 200 mila messi stanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI).

– Efficientamento illuminazione pubblica (ampliamento ed efficientamento rete esistente): aggiudicata alla CIMEL. A metà aprile firma contratto. Investimento di 200mila euro, base d’asta 141mila e aggiudicazione per 97mila euro;

 Palestra (e nuova mensa) scuola primaria “Via Bologna”: aggiudicata alla LVS srl, firma contratto fine aprile. Investimento di 280mila euro, base d’asta 178mila, aggiudicata per 129mila euro;

 Opere urbanizzazione cimitero (piazza parcheggio con gli spazi dedicati ai box per la vendita dei fiori): aggiudicata in via provvisoria alla Atlantide di Sant’Antioco. Firma del contratto a 40 giorni circa. Investimento di 170mila euro, base d’asta di 119 mila, aggiudicata a 81mila euro;

 Riqualificazione Lungomare (fronte Parco Giardino), manutenzione straordinaria verde esistente, nuovi alberi e fiori, impianto di irrigazione: aggiudicata in via provvisoria alla Agrinoa. Firma del contratto a 55 giorni. Investimento di 150mila euro, base d’asta 100mila, aggiudicata per 67mila euro;

 Manutenzione “strade vicinali” (messa in sicurezza percorsi antiochensi che conducono ad appezzamenti di terreno agricolo, seconde case in campagna, spiagge e località costiere): gara attualmente in corso. Investimento di 100 mila euro, base d’asta 72 mila euro;

 Nolo macchine operatrici: in fase di gara. Investimento di 40mila euro, base di 31mila;

 Completamento case popolari ex Mattatoio: attualmente in gara. Investimento di 500mila euro, base d’asta 380mila;

 Piano dell’asfalto cittadino (bitumazione strade urbane ed extra-urbane): indizione gara in settimana. Investimento di 350mila euro, base d’asta 278mila euro.

 SIC Serra Is Tres Portus (percorso naturalistico): investimento 250mila euro, lavori affidati, nominato direttore, nei prossimi giorni si parte con le opere.

Investimento totale di 3.080.000,00 euro.

«Questo è il report dei risultati ottenuti in riferimento alla programmazione delle opere pubbliche – commenta il sindaco Ignazio Locci – nello specifico  sui progetti aggiudicati o in fase di aggiudicazione. A questi si aggiungono le procedure di affidamento per i cantieri LavoRas e per quelli di Forestazione (annualità 2017 e 2018), arrivate alla fase conclusiva.»

«Questa è la testimonianza del grande lavoro svolto dalla nostra Amministrazione, a cui si somma un impegno costante e decisivo degli Uffici comunali – afferma con soddisfazione l’assessore dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica Francesco Garau -. Dalla relazione si evince un’attenzione alta sulle manutenzioni, sia delle strade, sia degli immobili comunali, così come sulla progettazione e la realizzazione di nuove opere.»

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La scorsa notte, i carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Cagliari hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia A.M., classe 1975. ritenuto responsabile di aver percosso e minacciato in più occasioni il padre ed il fratello conviventi. I militari, in particolare, sono intervenuti intorno alle 22.00, a Cagliari, a seguito della richiesta di aiuto del fratello dell’arrestato, in quanto l’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica per abuso di alcool, a seguito di un alterco avuto proprio con il fratello convivente per futili motivi, aveva dapprima aggredito con dei pugni quest’ultimo e poi il padre, intervenuto per placare gli animi. Al momento dell’arrivo dei militari, l’aggressore si era allontanato riferendo ai familiari di recarsi da altre persone per trascorrere la notte. Dopo poche ore, la Centrale operativa della Compagnia di Cagliari ha inviato sul posto nuovamente una pattuglia del Radiomobile, poiché il 44enne aveva fatto rientro in casa, minacciando il padre ed il fratello e danneggiando la porta d’ingresso dell’appartamento. I carabinieri, a quel punto, dopo aver ricevuto anche la testimonianza dei vicini che riferivano  che non era stato il primo episodio di violenza, hanno rintracciato l’aggressore nei pressi dell’immobile nascosto dietro una colonna di un palazzo vicino.

L’uomo, con precedenti di polizia, è stato portato in caserma e, successivamente, tradotto presso la casa circondariale di Uta, come disposto dall’Autorità giudiziaria.