19 July, 2024
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Il comune di Sant’Antioco si apre alla mobilità elettrica. La Giunta comunale, nella giornata di ieri, ha infatti deliberato l’avvio di un percorso che si concluderà con la realizzazione di una rete di ricarica per veicoli elettrici. Un passo importante verso un futuro all’insegna dell’innovazione, sostenibile e rispettoso dell’ambiente: «Incentiviamo l’utilizzo delle auto elettriche, considerati i notevoli vantaggi ambientali che comportano – commenta il sindaco Ignazio Locci – le statistiche ci dicono che in futuro sempre più cittadini sceglieranno questi mezzi. Si tratta di un traguardo importante, che consentirà alla nostra città di entrare nel piano nazionale della mobilità elettrica. Tra gli obiettivi della nostra Amministrazione, infatti, figurano la salvaguardia dell’ambiente e l’adozione di soluzioni di mobilità sostenibile basate sulle nuove tecnologie sperimentali, quali l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica indispensabili per contenere il livello delle emissioni atmosferiche dovute ai tradizionali mezzi di trasporto pubblico e privato. Già nel 2017, la nostra Giunta aveva approvato una delibera con la quale si manifestava l’interesse del Comune di Sant’Antioco a mettere a disposizione dei propri cittadini e dei turisti una postazione attrezzata di una colonnina di ricarica dei veicoli elettrici. Questo presupposto oggi si fa più concreto». 

L’obiettivo è installare colonnine in diversi punti dell’isola, comprese le località balneari. Sempre più automobilisti optano per le auto elettriche, in quanto sistemi in grado di migliorare anche la qualità dell’aria che respiriamo e dell’ambiente che viviamo.

«Per Sant’Antioco – conclude il sindaco Ignazio Locci – l’apertura alla mobilità elettrica rappresenta una grande opportunità che, tra i tanti aspetti positivi, ci consentirà di intercettare anche un turismo sostenibile e ad impatto zero.»

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Gli incentivi per il rinnovo sostengono il recupero edilizio in Sardegna: nel biennio 2016-2017 i lavori incentivati – per un importo medio pari a circa 440 milioni di euro all’anno – hanno costituito oltre un terzo della spesa complessiva per la riqualificazione edilizia privata, quota che supera il 50% se riferito al solo segmento residenziale (ambito di applicazione principale degli incentivi). Dopo il modesto calo del rinnovo edilizio residenziale registrato lo scorso anno, il maggior dinamismo del 2019 fa ritenere che nel prosieguo dell’anno gli incentivi possano svolgere un ruolo più decisivo nel sostenere il mercato del rinnovo edilizio. Lo si evince da un report della Cna Sardegna che evidenzia come la finanziaria regionale 2019 abbia confermato una serie di importanti incentivi alle famiglie e alle imprese sarde per interventi di efficientamento energetico, restauro e risanamento del patrimonio immobiliare dell’isola.

«Gli incentivi per il rinnovo, generico o finalizzato all’efficienza energetica, hanno nel tempo consolidato il proprio ruolo, fornendo uno stimolo fondamentale alla spesa per manutenzione del patrimonio edilizio esistente – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di Cna Costruzioni -. A quelli previsti dalla legislazione nazionale si aggiungono e si possono sommare in Sardegna quelli previsti dalle nuove norme contenute nella legge di stabilità regionale 2019 che destina per le stesse finalità 25 milioni di euro e che prevede un contributo fino ad un massimo di 30mila euro (cumulabile con analoghi interventi statali) per unità immobiliare. Si tratta di un’occasione da non perdere per le famiglie e le imprese sarde, considerando l’eventualità di un ritorno alle aliquote standard negli anni a venire 

Tabella 1. – Investimenti in riqualificazione incentivati1 in Sardegna – Importi in milioni di euro correnti

Investimenti privati in manutenzione edilizia straordinaria

Investimenti veicolati dai provvedimenti di defiscalizzazione

Totale edifici

di cui in edifici residenziali

Totale

% su totale riqualificazione

% su riqualificazione edifici residenziali

2002

1.014

596

96

9,4%

16,1%

2007*

1.210

738

147

12,1%

19,9%

2013

1.279

782

405

31,7%

51,8%

2014

1.309

797

433

33,1%

54,3%

2015

1.344

819

383

28,5%

46,8%

2016

1.305

833

438

33,5%

52,6%

2017

1.360

845

454

33,4%

53,7%

TOTALE 2002-2017

19.515

11.994

         3.660

18,8%

30,5%

TOTALE 2007-2017

14.168

8.782

3.209

22,7%

36,5%

Fonte: Cna Sardegna

1: Per le detrazioni finalizzate al recupero edilizio, le stime ririferite agli anni 2011-2016 si basano sul peso regionale delle spese per recupero patrimonio edilizio di cui alle dichiarazioni IRPEF. Per le detrazioni finalizzate al risparmio energetico, dati ENEA dal 2007.

* Anno di entrata in vigore degli incentivi per il rinnovo energetico                  

L’impatto sull’occupazione

Il report della Cna Sardegna evidenzia come il ruolo strategico svolto dagli incentivi per il rilancio dell’edilizia dell’Isola emerga con evidenza dal relativo impatto occupazionale. Considerando che un investimento di 200mila euro in riqualificazione edilizia è in grado di assorbire due occupati diretti e uno nell’indotto, la ricerca stima che nel periodo 2016-2017 il meccanismo di agevolazione abbia dato lavoro a circa 6.800 occupati (includendo anche l’indotto): tale numero rappresenta il 17% degli occupati nelle costruzioni in Sardegna (fonte Istat, 2017).

Dall’analisi della dinamica di lungo periodo del rinnovo incentivato, ottenuto dai dati ufficiali ENEA per quanto riguarda gli interventi di riqualificazione energetica e di una stima per quanto riguarda il rinnovo generico, emerge una importante ripresa nel periodo più recente dopo la frenata registrata nel 2015. Quell’anno, l’incertezza circa l’effettiva proroga degli incentivi alle aliquote maggiorate e l’aumento dell’aliquota della ritenuta d’acconto sui bonifici effettuati dai promotori dell’intervento (passata a gennaio 2015 dal 4 all’8%), avevano ridimensionato il ricorso agli incentivi anche in Sardegna.

Negli ultimi due anni, le stime indicano una ripresa del ricorso alle forme di incentivo per sostenere interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio, soprattutto grazie alle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica.

In base ai dati ufficiali ENEA il 2017 ha fatto registrare un deciso aumento, con un numero di interventi passato da poco meno di 5.800 del 2016 a oltre 6.800, per un livello di investimenti attivati in Regione pari a 50 milioni di euro: un incremento importante e in controtendenza rispetto all’andamento nazionale.  

Grazie alla dinamica recente il ricorso agli incentivi per intervenire sul patrimonio edilizio residenziale in Regione sta progressivamente assorbendo il divario con il resto del Paese, in termini di quota dei lavori incentivati sul totale dei lavori di riqualificazione (circa il 54% in Sardegna, contro il 56% al livello nazionale).

Proiezioni 2019: la Finanziaria regionale

Venendo al periodo recente nel 2018 il rinnovo edilizio residenziale in Sardegna è stimato in modesto calo, mentre – evidenzia il report della Cna Sardegna – per il 2019 le prime proiezioni sono all’insegna di un maggiore dinamismo e si ritiene che gli incentivi possano svolgere un ruolo più decisivo nel sostenere il mercato del rinnovo edilizio.

Come detto la legge Finanziaria 2019, infatti, conferma, per tutto il 2019, le aliquote potenziate per l’ecobonus (65% per lavori di coibentazione dell’involucro opaco, pompe di calore, collettori solari per la produzione di aria calda, domotica, tra i principali; 70% o 85% per interventi su parti comuni nei condomini), in altri casi quelle già ridotte dalla precedente legge di bilancio (50% per infissi e finestre o per caldaie senza valvole); inoltre, proroga fino alla fine dell’anno il bonus ristrutturazione con aliquota al 50% per gli interventi di restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, indipendentemente dal valore dei lavori eseguiti su unità immobiliari residenziali e su edifici non residenziali.

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La Cna Costruzioni (la Federazione delle costruzioni della CNA Sarda) ha convocato una conferenza stampa per martedì 19 marzo alle ore 9.20, a Cagliari, presso l’Hotel Regina Margherita, in Viale Regina Margherita 44, nel corso della quale il segretario regionale della Cna Sarda Francesco Porcu e il presidente della Cna Costruzioni Antonello Mascia presenteranno il rapporto sullo stato delle costruzioni in Sardegna, che propone un’analisi sull’andamento del settore nel 2018 e le stime previsionali per il 2019. 

Il rapporto offre un’analisi completa, con dati e stime sugli indicatori più importanti, quali:

  • Investimenti e valore della produzione, per segmenti tipologici;
  • l’analisi dei mercati provinciali:
  • la produzione edilizia;
  • gli appalti in opere pubbliche;
  • l’occupazione;
  • il sistema dell’offerta;
  • il mercato immobiliare e del credito.

 

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Il tema delle migrazioni ha certamente perso rilievo mediatico, anche per la riduzione degli sbarchi lungo le coste italiane, ma non ha perso niente del suo contenuto sociale e antropologico. Perché il flusso migratorio non si è per niente interrotto e perché restano intatte le esigente umanitarie e civili di accoglienza, convivenza e integrazione dei migranti. Su questi temi l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e L’Associazione Carta di Roma organizzano un seminario dal titolo “Flussi migratori nella comunicazione mediatica: principi della Carta di Roma e il racconto dei protagonisti”. Si svolgerà giovedì prossimo 21 marzo, nella sala del Ghetto degli ebrei dalle 9.30 alle 13.30. Ai giornalisti partecipanti saranno assegnati sei crediti formativi.
Dopo l’introduzione del presidente dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi, interverranno: Giovanni Maria Bellu (già presidente Associazione Carta di Roma), Flavio Di Giacomo (portavoce Organizzazione Internazionale Migrazione), Marco Sechi (Unità accoglienza Migranti, Regione Sardegna), e Piera Francesca Mastantuono (Associazione Carta di Roma).
La Carta di Roma è un protocollo deontologico per i giornalisti che si occupano di migranti, richiedenti asilo, rifugiati e vittime della tratta, firmato da Ordine dei giornalisti, FNSI e UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati).
Nel corso del seminario saranno approfondite le linee guida della Carta di Roma con particolare attenzione al “glossario”, allegato al “Testo unico dei doveri del giornalista”; verranno forniti dati ed infografiche sui flussi migratori; si parlerà del rischio dei viaggi, della situazione in Libia e si farà il punto sulla gestione dell’accoglienza in Sardegna. Il discorso sarà completato dalle testimonianze dei rappresentanti della diaspora e da alcune osservazioni su discriminazione, identità e cittadinanza. 

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Nell’artigianato in Sardegna, a ogni addetto regolare corrisponde un occupato e mezzo sconosciuto a Inps, Inail, fisco e previdenza. Ciò comporta che oltre 23mila imprese, il 65.3% di quelle registrate nelle Camere di Commercio, siano quotidianamente sotto attacco da parte di “aziende fantasma”, con un tasso effettivo di lavoro non regolare che raggiunge il 15,4%.

Sono questi i numeri del dossier “Artigianato esposto alla concorrenza sleale del sommerso in Sardegna”, elaborato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, su dati ISTAT 2017.

Costruzioni, autoriparazione, produzione di beni, somministrazione di servizi alla persona, trasporti, alloggio, ristorazione e agricoltura sono i settori maggiormente esposti alla concorrenza sleale del sommerso anche se nessuna professione più dirsi immune dagli attacchi dell’irregolarità aziendale.

«Quella del lavoro nero è un’emergenza che sembra non avere fine». A lanciare l’allarme è il presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Antonio Matzutzi. «È una battaglia che portiamo avanti da anni, continuando a sensibilizzare imprese e clienti – aggiunge il Presidente – in un Paese, e in una regione, dove l’arte di arrangiarsi è vista con una certa benevolenza se non proprio con simpatia».

Nella vecchia provincia di Cagliari sono ben 8.713 le imprese artigiane maggiormente esposte alla concorrenza sleale; 8.411 operano nel nord Sardegna, 4.156 in provincia di Nuoro e 1.942 in quella di Oristano.

In Sardegna, il settore più colpito, come è noto, è quello delle costruzioni dove il sommerso concorre slealmente con 13.148 aziende artigiane (56,6% del totale delle esposte). Seguono i servizi alla persona con 4.312 (18.6%), i trasporti e magazzinaggio con 2.589 (11,1%), l’alloggio e la ristorazione con 2.081 (9%), i servizi di informazione e comunicazione con 528 (2,3%), l’agricoltura e la pesca con 203 (0,9%), l’autoriparazione con 144 (0,6%), l’istruzione con 128 (0,6%), l’industria estrattiva con 49 (0,2%) e la fabbricazione di prodotti chimici con 40 (0.2%).

Il contrasto al lavoro nero e irregolare è uno dei punti inseriti nel Manifesto degli artigiani, collegato al “Rating Sardegna 2019”, che il presidente della Regione e numerosi Consiglieri hanno sottoscritto poche settimane fa durante la campagna elettorale. Alla politica, le imprese hanno, infatti, fortemente chiesto di definire un quadro normativo chiaro e certo, per favorire il rispetto delle regole e ridurre il fenomeno dell’abusivismo.

«Il sommerso, l’abusivismo e l’illegalità che contraddistinguono l’economia sommersa sono piaghe che continuano a infettare il nostro sistema produttivo e rappresentano un grave fenomeno di concorrenza sleale – sottolinea Antonio Matzutzi – che costringono le imprese regolari a chiudere oppure ad applicare politiche di contrasto che hanno incrementi di costi assai pericolosi. La crisi ha accentuato l’abusivismo a dismisura c’è chi fa il doppio lavoro, chi percepisce la cassa integrazione o è in mobilità ma il fenomeno più grave riguarda chi decide di chiudere bottega e lavorare a casa. Parliamo di chi taglia i capelli a domicilio, a chi fa la manicure, a chi aggiusta le auto, a chi effettua lavori di idraulica, impiantistica, edilizia, sartoriaSempre più di frequente gli artigiani presso i nostri uffici si lamentano, impotenti, della concorrenza sleale di chi opera senza rispettare le leggi sottraendo, aggiungiamo noi, gettito alle casse dello Stato e minacciando al tempo stesso la sicurezza dei consumatori. Noi continuiamo a rigirare le segnalazioni alle autorità – conclude Antonio Matzutzi – che poi hanno il compito di verificare la regolarità delle attività: questo non ci stancheremo mai di farlo”.

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Dal 21 marzo al 21 giugno Cagliari ospiterà la 25ª edizione di Echi lontani, festival di musica antica organizzato dall’omonima associazione culturale, in partenariato con il Conservatorio “G.P. da Palestrina”, la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” e l’associazione culturale “Le Officine”.

I dettagli dell’edizione 2019 della rassegna saranno illustrati nella conferenza stampa in programma martedì 19 marzo, alle 10,30, nell’aula magna del Conservatorio di Cagliari (p.zza Porrino 1).

All’incontro con i giornalisti interverranno il direttore ed il presidente del Conservatorio, Giorgio Sanna e Gianluca Floris, il direttore artistico di Echi Lontani, Dario Luisi, la musicologa Myriam Quaquero, il presidente della commissione Cultura del comune di Cagliari, Alessio Alias.

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A quasi un anno dalla ripresa dei lavori nei lotti 5 e 6 della Sassari -Olbia, sabato 16 marzo, Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle, accompagnato da Valter Bortolan, responsabile del Coordinamento Territoriale per la Sardegna dell’Anas, effettuerà un’ispezione nei lotti 5 e 6 e a seguire nel lotto 8 della strada. Il sopralluogo servirà a definire lo stato di avanzamento dei lavori dopo il lungo stop legato alla vicenda giudiziaria che ha visto coinvolta l’ex società vincitrice dell’appalto. L’iniziativa fa seguito alle interrogazioni parlamentari, depositate in commissione trasporti dal deputato gallurese, per richiamare l’attenzione del Governo sulle problematiche legate a una delle infrastrutture più importanti e strategiche per lo sviluppo della Sardegna.

Nello specifico, oggetto degli atti ispettivi presentati a Roma sono stati: per il lotto 5, i timori – manifestati anche dai sindaci dei comuni di Berchidda ed Oschiri – legati al procrastinarsi dei lavori sine die e alla pericolosità delle deviazioni; l’esigenza di completare la bitumazione del lotto 8 e la sistemazione delle strade complanari e di servizio. Le complanari  risultano di fondamentale importanza nell’ottica della connessione dell’area urbana di Olbia con la zona denominata “Su Trambuccone”, a circa metà strada tra lo svincolo per Enas e la città di Olbia. In questo caso, l’interrogazione ha consentito di sbloccare l’iter burocratico relativo alla gara d’appalto.

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Archiviata la sconfitta di Bologna, il Cagliari torna alla Sardegna Arena nell’anticipo di questa sera con la Fiorentina, partita nel ricordo di Davide Astori. Con il sostegno dei suoi tifosi i rossoblu cercheranno di ripetere l’impresa compiuta due settimane fa contro l’Inter, consapevole che i 3 punti potrebbero segnare una tappa importante, quasi decisiva, nel cammino verso la salvezza, riaperto dal ko di Bologna. Il tecnico viola Stefano Pioli non potrà disporre di Jordan Veretout, squalificato, ma ha recuperato Federico Chiesa, uno dei più fulgidi talenti giovani del calcio italiano, l’uomo più temuto insieme al nuovo bomber Luis Muriel, letteralmente scatenato dopo il suo ritorno in Italia dall’esperienza spagnola al Siviglia. Sono da tenere d’occhio anche Gerson e Giovanni Simeone. Rolando Maran recupera Luca Cigarini e la corsa e i polmoni di Paolo Faragò. E Valter Birsa avrà una condizione migliore, dopo il suo recente in campo.

Dirigerà Daniele Doveri di Roma, assistenti di linea Gianluca Vuoto di Livorno e Mauro Tonolini di Milano, quarto ufficiale Francesco Fourneau di Roma1, addetti al VAR Federico La Penna di Roma1 e Alfonso Marrazzo di Frosinone. Fischio d’inizio alle 20.30.

Tra i rossoblu c’è grande entusiasmo anche per la convocazione in azzurro di Nicolò Barella, Alessio Cragno e Leonardo Pavoletti per le prime partite di qualificazione agli Europei 2020 (il 23 marzo Italia-Finlandia a Udine, il 26 Italia-Liechtenstein a Parma). Filippo Romagna è stato convocato nell’Under 21 per le due amichevoli in programma giovedì 21 marzo, alle 18.30, a Trieste, contro l’Austria, e lunedì 25, a Frosinone, contro la Croazia, in preparazione della fase finale dei Campionati Europei.

Nicolò Barella.

 

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Fonte: www.cagliaricalcio.com .

Il Cagliari ha perso di misura, 1 a 0, con la squadra portoghese del Braga, ed è stato così eliminato dalla 71ª Viareggio Cup. La squadra rossoblu ha giocato alla pari per tutto il primo tempo (al termine del quale è stato espulso il tecnico Max Canzi) e la prima metà della ripresa, nel corso della quale ha premuto a lungo per cercare di realizzare il goal della vittoria che le avrebbe dato la qualificazione, ma al 22′ ha subito il goal di Veiga, con un bel tiro al volo che s’è infilato all’angolo basso alla sinistra del portiere rossoblu e, a quel punto, la partita non ha avuto più storia. Il Cagliari ha concluso in otto uomini, per le espulsioni di Ladinetti, Lella e Gaglian. Espulso, èer proteste, anche il tecnico del Braga Jorge.

Tutti i risultati della quinta giornata.

INTER-A.P.I.A. LEICHHARDT 2-1
Reti: 21′ pt. Mulattieri (I), 33′ Vergani (I); 31′ st. Da Silva (A).

(arbitro Catani di Fermo)

Carrara – Località Avenza (MS) / Stadio “Deste” (ore 15.00) (sintetico)

BRAGA-CAGLIARI 1-0
Rete: 22′ st. Veiga (B).

(arbitro Picchi di Lucca)

La Spezia / Intels training center “Ferdeghini” (ore 15.00) (sintetico)


EMPOLI-UNITED YOUTH SOCCER STARS 3-0
Reti: 21′ st. Bertolini (E), 29′ Montaperto (E), 41′ Folino (E).

(arbitro Caldera di Como)

Empoli (FI) / Centro sportivo “Monteboro” (ore 15.00) (sintetico)

NORDSJAELLAND-ASCOLI 5-1
Reti: 8′ pt. Sarli (A), 11′ Sadiq (N), 24′ Antman (N), 29′ Sadiq (N), 34′ Adingra (N); 21′ st. Nnanami (N).

(arbitro Cecchin di Bassano del Grappa)

Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15.00) (sintetico)


BOLOGNA-VIAREGGIO 3-0
Reti: 4′ pt. Stanzani (B), 16′ Krastev (B); 49′ st. Rosso (B).

(arbitro Di Giovanni di Caserta)

Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 15.00) (sintetico)

BRUGES-TERNANA 3-1
Reti: 23′ pt. De Ketelaere (B); 15′ st. Van Den Keybus (B), 21′ Baeten (B), 42′ Di Bartolomeo (T).

(arbitro D’Eusanio di Faenza)

Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15.00) (sintetico) 


TORINOATHLETICO PARANAENSE 1-2
Reti: 9′ pt. Damascan rig. (T), 44′ Wellington (A); 9′ st. Kleiton (A).

(arbitro Giaccaglia di Jesi)

La Spezia / Intels training center “Ferdeghini” (ore 17) (sintetico)

NORCHI DINAMOELI TBILISI-RIETI 1-5
Reti: 9′ pt. Spedaliere (R), 39′ Pantano (R); 2′ st. Chikovani (N), 30′ Paglino (R), 39′ Nasufi (R), 41′ Parente (R).

(arbitro I. Bianchini di Terni)

Montecatini (PT) / Stadio “Mariotti” (ore 15.00)

PARMA-EURO L.I.A.C. NEW YORK 6-0
Reti: 29′ pt. Pelle (P), 36′ Montipò (P), 40′ Montipò (P); 14′ st. Pelle (P), 38′ Pelle (P), 42′ Davitti (P).

(arbitro Gandolfo di Bra)

Levanto (SP) / Stadio “Scaramuccia-Raso” (ore 15.00) (sintetico)

NANIA-VENEZIA 2-3
Reti: 11′ pt. B. Asante (N), 40′ B. Asante (N), 47′ Pimenta (V); 25′ st. Pozzebon (V), 53′ Ripanto (V).

(arbitro Galipò di Firenze)

Strettoia (LU) / Stadio “La Pruniccia” (ore 15.00) (sintetico).

Questo l’ordine delle 8 qualificate agli ottavi del Gruppo A

Le 5 qualificate come prime sono, nell’ordine: 

1) Parma 

2) Athletico Paranaense (Brasile)

3) Bologna 

4) Braga (Portogallo) 

5) Empoli 

Le 3 qualificate come migliori seconde sono, nell’ordine: 

6) Inter 

7) Torino

8) Bruges (Belgio)

Le partite in programma domani, per la sesta giornata, la terza del girone B.

SASSUOLO-PONTEDERA (arbitro Perri di Roma 1)

Santa Croce sull’Arno (PI) / Stadio “Masini” (ore 15.00)

FK RFS-BENEVENTO (arbitro Turrini di Firenze)

Fornacette (PI) / Stadio “Masoni” (ore 15.00)

MILAN-CARRARESE (arbitro Cannata di Faenza)

Carrara – Località Avenza (MS) / Stadio “Deste” (ore 15.00) (sintetico)

BEREKUM CHELSEA-SPEZIA (arbitro Tesi di Lucca)

Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15.00) 

FIORENTINA-WESTCHESTER UNITED (arbitro Villa di Rimini)

Forte dei Marmi (LU) / Stadio “Necchi-Balloni” (ore 15.00)

KRASNODAR-PERUGIA (arbitro Dallapiccola di Trento)

La Spezia / Intels training center “Ferdeghini” (ore 17) (sintetico)

GENOA-ATLANTIDA JUNIORS (arbitro Borriello di Arezzo)

Genova / Campo Sportivo “Begato 9” (ore 15) (sintetico))

DUKLA PRAGA-LIVORNO (arbitro Bordin di Bassano del Grappa)

Livorno – Località Antignano / Stadio “Banditella” (ore 15.00)

RAPPRESENTATIVA SERIE D-SALERNITANA (arbitro Emmanuele di Pisa)

Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15.00)

UNDER 19 CINA-SPAL (arbitro Nicolini di Brescia)

La Spezia / Intels training center “Ferdeghini” (ore 15) (sintetico)

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Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto che assegna 30 milioni da destinare ai progetti di riconversione industriale per le aree di crisi complessa di Porto Torres e Portovesme, non ci sono più impedimenti tecnici per poter procedere alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma tra MISE e Regione Autonoma della Sardegna, dopo il quale si potrà procedere all’emanazione dei relativi bandi. L’atto conclusivo per chiudere il percorso portato avanti negli ultimi due anni dalla Giunta Pigliaru, dal MISE e da Invitalia, spetta ora allo stesso MISE. Dal Ministero, infatti, si attende di ricevere il testo dell’Accordo di Programma da sottoscrivere previa autorizzazione della Giunta regionale. Solo dopo potrà essere dato il via libera alla pubblicazione dei bandi che dovranno sostenere la reindustrializzazione nelle due aree di crisi. Oltre alle risorse finanziarie messe in campo dal MISE, ci sono anche 3 milioni di euro di fondi regionali, deliberati nel dicembre del 2018 dalla Giunta uscente. Tali fondi saranno ripartiti proporzionalmente alla suddivisione delle risorse statali e potranno essere soggetti a revisione, qualora il Ministero decida di aumentare il fondo destinato alle due aree di crisi. Aver posto le basi per una riqualificazione delle due aree industriali, sostenere le imprese e creare le condizioni per una ripresa dell’occupazione, rappresenta un obiettivo raggiunto dalla Giunta Pigliaru.

I risultati delle Call di invito a manifestare interesse a investire nelle aree di crisi del polo industriale di Porto Torres e di Portovesme (promosse dal ministero dello Sviluppo economico, dalla Regione e da Invitalia, e chiuse il 19 luglio 2018) sono stati ottimi. Le schede progettuali presentate per il polo di Porto Torres (area che comprende i Comuni di Porto Torres e Sassari, con oltre 11mila imprese e 36mila addetti) sono 59, per un totale di investimenti pari a 658 milioni 886mila euro e una previsione di incremento occupazionale di 880 addetti. La maggiore concentrazione degli investimenti riguarda il settore manifatturiero (82%). Seguono le attività di gestione dei rifiuti (6%) e i progetti con finalità di ricerca e sviluppo sperimentale (5%). Circa la metà delle proposte riguarda progetti tra 1,5 e 20 milioni di euro (49% del totale), a cui si associano il 20% degli investimenti e il 34% delle previsioni di nuova occupazione. I progetti di riconversione potenzialmente coerenti con la normativa della legge n. 181/89 sono 15. Per quanto riguarda invece il polo industriale di Portovesme (area che comprende ben 23 Comuni), le schede progettuali presentate sono 21, con un valore di investimenti pari a 381 milioni 627mila euro e un’occupazione prevista di 1.112 addetti. I progetti sono stati inoltrati da 16 piccole e medie imprese (346 milioni 627mila euro di investimenti) e da 5 grandi industrie (35 milioni di investimenti). Il territorio, quindi, esprime un bisogno di investimento soprattutto da parte di imprese di medie e piccole dimensioni. Prevalentemente, gli investimenti hanno come finalità nuove unità produttive di beni e servizi e le attività di servizi di alloggio e di ristorazione. I progetti che si concentrano nella soglia compresa tra 1,5 e 20 milioni sono invece 17, cioè l’80% del totale.